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Il “chiavi in mano” Valtellina per Enel Greenpower
“Valtellina Centro
America s.a.”
ha acquisito la
realizzazione
chiavi in mano di
due sottostazioni
elettriche per lo
sviluppo della rete
idroelettrica nel
Guatemala.
L’impegno italiano per lo sviluppo
socio-economico del Centro e Sud
America si sta attuando in diversi
settori e con molteplici interventi,
particolarmente importanti quelli
che riguardano l’energia, “materia
prima” essenziale per tutta la filiera
di crescita. Al centro dell’attenzione
il Guatemala, che Valtellina
ritiene una delle Nazioni emergenti
e sulle quali investire, tanto da creare
una propria specifica società per
guidare le risorse locali e cogliere
le migliori opportunità di mercato.
Sulle pagine di NoiMille abbiamo
già avuto modo di presentare l’impegno
di Valtellina Centro America
s.a. per quanto riguarda i cantieri
relativi a reti di telecomunicazione,
ora abbiamo il piacere di informare
i nostri lettori di una importante
commessa riguardante l’energia
idroelettrica.
La nostra società guatemalteca è
stata infatti incaricata da Enel Greenpower
di tutte le opere necessarie
per la realizzazione di due
sottostazioni elettriche che serviranno
al grande polo idroelettrico
di Palo Viejo, uno dei più importanti
dell’intero Centro America, con i
suoi 85 megawatt. Per Enel Greenpower
si tratta di una commessa
da oltre 200 milioni di dollari, con
85 megawatt
idroelettrici
in Guatemala
Al centro, l’ing. Giacomo Marsala presidente del Grupo TecknoEnergy (società partecipata di Valtellina Centro America
s.a., nella quale è Amministratore) stringe la mano a Juan Carlos Mendez Amministratore Enel Guatemala, al
suo fianco siede Edgar Miller legale Enel Centro America. Alla sinistra di Marsala nella foto siede Edwin Escobar vice
presidente Grupo TecknoEnergy e infine Jorge Castellanos amministratore del Grupo TecknoEnergy.
costruzione di dighe lungo i fiumi
Cotzal e Chipal, serbatoi, canali,
tunnel, strade di accesso, turbine e,
appunto, infrastrutture per gli impianti
di rete, questi appaltati a Valtellina
(per complessivi 11 milioni
di dollari). L’energia del polo idroelettrico
di Palo Viejo, con i relati-
vi investimenti in generazione e in
linee di trasmissione, costituiranno
un contributo fondamentale di energia
pulita per il sistema nazionale
guatemalteco, anche per garantire
quella stabilità nei prezzi e continuità
di fornitura imprescindibili
per un corretto sviluppo.
L’importanza delle risorse umane come fattore competitivo
La professionalità per
abbattere lo skill divide
Oggi un’impresa
che si proponga
come riferimento
per lo sviluppo
di soluzioni TLC
deve operare
con personale
dipendente
realmente
qualificato.
Oggi la comunicazione è sempre più
strategica per ogni settore della società:
dal business al privato cittadino.
Come abbiamo già visto anche sulle
pagine di Noi Mille, persino strutture
fondamentali per la salute pubblica
come gli ospedali mettono al centro
delle proprie attività la comunicazione,
sia tra i diversi reparti che verso
gli utenti. La diffusione e la complessità
del fenomeno hanno reso più che
mai necessario far riferimento a realtà
della massima affidabilità, in grado di
operare con occhio chirurgico. Occorre,
in sostanza, molta più competenza
specifica e molta più qualità operativa
rispetto a qualche anno fa.
Questo perché sulle reti di comunicazione
oggi transitano, oltre ai dati,
anche segnali di video IP e di telefonia
Voip, e qualunque inconveniente
a queste infrastrutture comporterebbe
l’impossibilità di operare, con conseguenze
economiche e organizzative
anche molto gravi per i committenti
che si affidano a figure dalla professionalità
troppo generica. Eppure,
ancora oggi nel settore operano figure
tecniche non completamente qualificate.
Lo ricorda anche Gaetano
Montingelli sul numero di gennaio/
febbraio 2010 della rivista specializzata
Connessioni&Cablaggi, quando
sostiene che “sotto il cappello del teleimpiantista
troviamo spesso elettricisti,
antennisti o informatici il più
delle volte ignari che per un’esecuzione
a regola d’arte occorre conoscere,
applicare e rispettare norme ed elevati
standard qualitativi”. In altre parole,
in certi ambienti di settore la cultura
della professionalità è sopraffatta dallo
skill divide (il deficit di abilità), e la
committenza si trova di fronte a promesse
non sempre coerenti ai risultati.
Un vero teleimpiantista deve saper
collaborare alla progettazione, selezionare
gli apparati e i componenti atti
a supportare future implementazioni
strutturali e tecnologiche, realizzare
infrastrutture cablate o wireless secondo
i più recenti standard tecnici.
Tutto ciò ponendosi sempre in dialogo
con la committenza e traducendo
le esigenze dei clienti in soluzioni
personalizzate, e personalmente verificate
nella funzionalità. Soltanto con
la certezza di tutte queste competenze,
un’azienda del settore potrà definirsi
realmente affidabile e di qualità: capace
di realizzare impianti di fonia, dati
e video sulla base di precise indicazioni
progettuali e corrispondenti a tutti
gli standard normativi. Una buona rete
cablata o wireless richiede, infatti, ben
più di semplici lavori di installazione:
vere e proprie opere di omologazione
degli apparati terminali a tutela
d’utente e a prova d’uso improprio, e
di scalabilità delle realizzazioni sulla
base di metodi di lavoro anche con
modalità di accesso da remoto.