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2 giugno - festa della repubblica italiana - Il Giornale Italiano

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IL TRICOLORE IN SPAGNA E ...<br />

Giorgio Baravalle<br />

Console Onorario - Bilbao<br />

Clemente Cerdeira Morterero<br />

Console Onorario - Ceuta<br />

José Carlos De Blasio<br />

Console Onorario - Las Palmas G. C.<br />

Carlo Tamburri Moso<br />

Console Onorario - Pamplona<br />

Silvio Pelizzolo<br />

Console Onorario - Santa Cruz de Tenerife<br />

José Carlos Ruiz-Berdejo y Sigurtá<br />

Console Onorario - Siviglia<br />

Adriano Carbone<br />

Console Onorario - Valencia<br />

Danilo Angelini<br />

Vice Console Onorario - Alicante<br />

Federico Pascarella<br />

Vice Console Onorario - Castellón<br />

Giovanni Pardini<br />

Vice Console Onorario - Girona<br />

Marcello Memoli<br />

Vice Console Onorario - Granada<br />

Leonardo Visconti di Modrone<br />

AMBASCIATORE D’ITALIA - Madrid<br />

Lanfranco Fabbro<br />

Vice Console Onorario - Ibiza<br />

Francesco Milani<br />

Vice Console Onorario - La Coruña<br />

Mario Ivo Malvezzi<br />

Vice Console Onorario - Murcia<br />

Paolo Augusto Ercolani<br />

Vice Console Onorario - Oviedo<br />

Mario F. Sennacheribbo Pons<br />

Vice Console Onorario - Palma di Maiorca<br />

Manuel Lopez-Doriga Alonso-Urquijo<br />

Vice Console Onorario - Santander<br />

Massimo Marchetti<br />

Vice Console Onorario - Saragozza<br />

Jesús Guillermo Rodríguez Gil<br />

Vice Console Onorario - Vigo<br />

GianCarlo Federighi<br />

Corrispondente Consolare - Burgos<br />

Alessio Paoletti<br />

Corrispondente Consolare - Formentera<br />

Ornella Varesano<br />

Corrispondente Consolare - Minorca<br />

2 GIUGNO - FESTA DELLA REPUBBLICA<br />

62/2012 | GIORNALE ITALIANO DE ESPAÑA - GRATUITO | WWW.ILGIORNALEITALIANO.NET | D.L.: MA-884-2008


I CONSOLI, I VICE CONSOLI ONORARI E I CORRISPONDE<br />

<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> <strong>Italiano</strong> in occasione del 2 Giugno, Festa <strong>della</strong> Repubblica Italiana, ha voluto presentare e far conoscere<br />

i titolari <strong>della</strong> Rete Consolare in Spagna. <strong>Il</strong> loro compito è di assistere i nostri connazionali lontani dal loro Paese.<br />

di Paola Pacifici<br />

LA RETE CONSOLARE ONORARIA: ANTENNA E BRACCIO DESTRO DELL’AMBASCIATORE<br />

ma anche a tutti quegli<br />

eventi (commemorazioni,<br />

cerimonie, premi) legati<br />

all’Italia ai quali, non<br />

sempre, l’Ambasciatore<br />

– sprovvisto, per il momento,<br />

del dono dell’ubiquità!<br />

– Può intervenire<br />

di persona. Professionisti<br />

fidati, amici dell’Italia,<br />

italiani o spagnoli, collaboratori<br />

disinteressati,<br />

che dedicano volontariamente<br />

il proprio tempo e<br />

le proprie energie all’attività<br />

consolare (ricordo,<br />

infatti, che non è previsto<br />

alcun compenso per queste<br />

persone), i Consoli<br />

e Vice Consoli onorari<br />

permettono di far sentire<br />

la presenza dell’Italia<br />

e mia anche al di là dei<br />

confini <strong>della</strong> Comunità di<br />

Madrid. Ed è per questo<br />

che sono particolarmente<br />

contento che “il <strong>Giornale</strong><br />

<strong>Italiano</strong>” abbia deciso di<br />

dedicare loro, in occasione<br />

<strong>della</strong> Ricorrenza <strong>della</strong><br />

Proclamazione <strong>della</strong> Repubblica,<br />

lo spazio che<br />

meritano: affinché tutti i<br />

lettori ed i connazionali<br />

possano saperne di più<br />

di questi uomini e queste<br />

donne al servizio dello<br />

Stato. A loro, il mio più<br />

sentito ringraziamento.<br />

Leonardo Visconti di Modrone, Ambasciatore d’Italia a Madrid<br />

Nel formulare a tutti gli<br />

Italiani i miei auguri in<br />

occasione <strong>della</strong> ricorrenza<br />

<strong>della</strong> Proclamazione<br />

<strong>della</strong> Repubblica, vorrei<br />

quest’anno dedicare il<br />

mio intervento su “<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong><br />

<strong>Italiano</strong>” alla meritoria<br />

opera del corpo consolare.<br />

In un Paese come<br />

la Spagna, dove le distanze<br />

possono essere molto<br />

grandi ed i connazionali<br />

– nonostante la crisi<br />

economica e la difficile<br />

situazione occupazionale<br />

– continuano ad arrivare<br />

numerosi (+3% di iscrizioni<br />

Aire nel 2011), l’attività<br />

consolare dell’Ambasciata<br />

d’Italia sarebbe<br />

infatti estremamente più<br />

complessa se non vi fossero<br />

i nostri Consoli e<br />

Vice Consoli onorari. Regolarmente<br />

distribuiti su<br />

tutto il territorio spagnolo,<br />

con particolare attenzione<br />

per quelle zone (Canarie,<br />

Andalusia, Baleari)<br />

nelle quali si concentrano<br />

più numerosi i cittadini<br />

italiani residenti in Spagna,<br />

i nostri ventidue uffici<br />

consolari onorari italiani<br />

costituiscono il braccio<br />

destro dell’Ambasciata<br />

d’Italia a Madrid e del<br />

Consolato Generale d’Italia<br />

a Barcellona nell’assistenza<br />

ai connazionali<br />

e svolgono un’importan-<br />

tissima funzione di antenna,<br />

utile a comprendere a<br />

fondo la realtà nella quale<br />

essi e tanti connazionali<br />

si trovano. Nei limiti<br />

delle funzioni a ciascuno<br />

attribuite dal Ministro degli<br />

Esteri, i Consoli e Vice<br />

Consoli Onorari costituiscono<br />

un imprescindibile<br />

punto di riferimento per<br />

gli italiani in Spagna, residenti<br />

o di passaggio.<br />

Nel bene e nel male: si<br />

pensi ai purtroppo tanti –<br />

tristi – episodi di incidenti<br />

estivi nelle località turistiche,<br />

affollate ogni anno<br />

da 6 milioni di italiani<br />

che scelgono la Spagna<br />

per le proprie vacanze,<br />

LA RETE CONSOLARE ITALIANA<br />

In un Paese di vaste dimensioni come la Spagna, la rete consolare<br />

onoraria è il fondamentale strumento a disposizione<br />

dell’Ambasciata d’Italia in Madrid e del Consolato Generale<br />

in Barcellona per essere vicini a tutti i connazionali residenti<br />

nel Paese. L’incarico di Console Onorario, Vice Console<br />

Onorario o corrispondente consolare viene conferito, previo<br />

assenso del Ministro degli Esteri, a persone che siano in grado<br />

di assumere, oltre che l’onore, anche l’onere <strong>della</strong> tutela degli<br />

interessi dei cittadini italiani nella circoscrizione di competenza.<br />

<strong>Il</strong> titolare dell’ufficio consolare onorario risiede nella<br />

località dove ha sede l’ufficio per poter prestare adeguata<br />

assistenza ai connazionali residenti o di passaggio. I titolari<br />

degli uffici consolari onorari vengono chiamati ad assolvere<br />

diversi compiti: divulgazione delle informazioni di interesse<br />

presso i connazionali residenti nella circoscrizione, assistenza<br />

ai connazionali residenti, turisti, o di passaggio, in situazioni<br />

di difficoltà ed intervento a loro tutela in caso di fermo<br />

o di arresto; aggiornamento <strong>della</strong> situazione dei connazionali<br />

detenuti nelle prigioni locali, effettuando visite periodiche o<br />

su richiesta individuale, in stretto raccordo con gli Uffici di<br />

riferimento (Madrid o Barcellona); aggiornamento sulla situazione<br />

degli imprenditori italiani attivi nella circoscrizione<br />

e possibile assistenza alle ditte ed agli imprenditori italiani<br />

che intendano svolgere attività nella circoscrizione stessa;<br />

collaborazione nella preparazione ed organizzazione di visite<br />

ufficiali e di lavoro di personalità e di delegazioni italiane,<br />

o di mani<strong>festa</strong>zioni e di eventi patrocinati dal Governo o da<br />

enti italiani, che abbiano luogo nella circoscrizione di competenza:<br />

un panorama piuttosto vasto di attività che svolgono<br />

in maniera del tutto volontaria e gratuita (non è previsto un<br />

compenso, ma soltanto un piccolo rimborso per alcune delle<br />

spese sostenute). È per questo, per la loro dedizione e per<br />

quanto fanno a difesa degli interessi dell’Italia e degli Italiani<br />

in Spagna che va loro dedicato uno speciale ringraziamento.<br />

Pag. 2 62/2012


NTI CONSOLARI RAPPRESENTANO L’ITALIA IN SPAGNA<br />

<strong>Il</strong> suo Consolato<br />

rappresenta l’Italia<br />

in Spagna, quanto<br />

questo incarico la<br />

fa sentire orgoglioso?<br />

Rappresentare il<br />

proprio Paese all’estero<br />

è certamente<br />

motivo di orgoglio,<br />

principalmente per la<br />

fiducia che viene riposta<br />

nella persona e<br />

nell’operato del Console<br />

Onorario. Le responsabilità<br />

inerenti<br />

a tale incarico sono a<br />

volte realmente considerabili<br />

ed è necessaria<br />

una profonda<br />

riflessione relativa a<br />

risposte, interventi e<br />

decisioni da adottare<br />

in determinati momenti.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo consolato?<br />

Un articolo dell’Ambasciatore<br />

Carlo Marsili,<br />

apparso sulla<br />

rivista del Ministero<br />

degli Affari Esteri<br />

“Specchio Economico”<br />

in data 1º Gennaio<br />

2012 descrive<br />

perfettamente la figura<br />

del Console e del<br />

Consolato Onorario e<br />

le singolarità dell’incarico,<br />

sconosciute<br />

alla maggior parte dei<br />

connazionali, nonché<br />

le mansioni affidate.<br />

Le attività ed i<br />

compiti sono fondamentalmente<br />

due: A)<br />

Rappresentare lo Stato<br />

<strong>Italiano</strong>, pertanto<br />

curarne in particolare<br />

interessi economici e<br />

culturali presso il Paese<br />

ospitante ed il territorio<br />

in cui si risiede,<br />

nel caso concreto<br />

la Regione Autonoma<br />

dei Paesi Baschi, la<br />

cui Circoscrizione<br />

Consolare comprende<br />

le province di Alava,<br />

Biscaglia e Guipuzcoa.<br />

B) L’assistenza ai<br />

connazionali residenti<br />

nei Paesi Baschi<br />

e regolarmente<br />

iscritti presso l’Anagrafe<br />

Consolare ed<br />

all’A.I.R.E., come ai<br />

connazionali non residenti,<br />

in viaggio di<br />

lavoro o di turismo.<br />

Le mansioni in questi<br />

casi sono realmente<br />

ampie, in particolare<br />

per quanto concerne i<br />

connazionali residenti,<br />

dovuto al fatto che<br />

il numero dei cittadini<br />

italiani che hanno<br />

la Spagna come Paese<br />

di residenza e lavoro<br />

è aumentato in<br />

modo esponenziale,<br />

superando i 250.000<br />

negli ultimi anni. I<br />

Consolati Onorari<br />

si occupano (dentro<br />

le loro competenze)<br />

dell’iter burocratico<br />

che facilita ai connazionali<br />

ottenere i<br />

documenti di riconoscimento,<br />

Passaporti<br />

e Carte d’Identità;<br />

in quest’ultimo caso,<br />

grazie alla nuova<br />

normativa vigente,<br />

possono prorogare,<br />

previa richiesta dei<br />

GIORGIO BARAVALLE<br />

Console Onorario a Bilbao<br />

relativi Nulla Osta<br />

ai Comuni italiani di<br />

origine, le Carte d’Identità<br />

scadute dopo<br />

il mese di Giugno<br />

2008 per un periodo<br />

di cinque anni. Si occupano,<br />

in coordinamento<br />

con le Sedi di<br />

Madrid e Barcellona<br />

(le due Giurisdizioni<br />

Consolari presenti in<br />

Spagna), delle Iscrizioni<br />

A.I.R.E., le Trascrizioni<br />

degli Atti di<br />

Stato Civile, i Certificati<br />

di Capacità Matrimoniale<br />

e le Pubblicazioni<br />

di Matrimonio<br />

per chi desidera<br />

contrarre matrimonio,<br />

le informazioni<br />

inerenti alla Cittadinanza<br />

Italiana, le Modifiche<br />

di Indirizzo<br />

per l’aggiornamento<br />

delle Liste Elettorali,<br />

ed un lungo eccetera.<br />

Non dimentichiamoci<br />

che vari Consolati<br />

con sede in città importanti<br />

e un numero<br />

elevato di iscritti devono<br />

istituire Seggi<br />

Elettorali in occasione<br />

delle Elezioni al<br />

Parlamento Europeo.<br />

Altri Consolati con<br />

sede in città marittime<br />

si occupano di<br />

vidimare i documenti<br />

relativi alla Navigazione<br />

delle Navi Italiane<br />

che fanno scalo<br />

nei porti spagnoli.<br />

Non meno importante,<br />

è l’assistenza che<br />

si presta ai cittadini<br />

italiani non residenti,<br />

in viaggio di lavoro<br />

o di turismo che subiscono<br />

contrattempi<br />

durante il loro soggiorno,<br />

come smarrimento<br />

o furto dei<br />

documenti, per non<br />

parlare di avvenimenti<br />

ben più gravi come<br />

incidenti di ogni tipo,<br />

a volte vere e proprie<br />

tragedie che i Consoli<br />

Onorari vivono<br />

in prima persona per<br />

prestare l’appoggio e<br />

l’aiuto necessario per<br />

tentare di risolvere<br />

situazioni delicate e<br />

difficili. In occasioni,<br />

le competenze limitate<br />

di un Console Onorario<br />

non permettono<br />

risolvere determinati<br />

problemi, ciononostante<br />

la sua disponibilità<br />

ed il suo consiglio<br />

dettato dall’esperienza<br />

risultano<br />

d’aiuto ed un sollievo<br />

per i connazionali che<br />

vivono una situazione<br />

emozionale negativa<br />

trovandosi lontani da<br />

casa.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale<br />

hanno? In questa Circoscrizione<br />

Consolare<br />

dei Paesi Baschi,<br />

il numero dei connazionali<br />

iscritti è notevolmente<br />

cresciuto<br />

(come in tutta la Spagna),<br />

superando le<br />

2.500 persone, molte<br />

provenienti dall’Italia<br />

e molte altre da<br />

altri paesi e altri continenti.<br />

I Consolati<br />

sono un punto di riferimento<br />

per osservare<br />

e capire i flussi migratori<br />

e soprattutto<br />

per rendersi conto di<br />

ciò che ha significato<br />

e tuttora significa l’emigrazione<br />

nel nostro<br />

Paese. È emozionante<br />

conoscere personalmente<br />

le cause ed i<br />

motivi, come parte<br />

<strong>della</strong> nostra Storia,<br />

che hanno fatto del<br />

popolo italiano (come<br />

quello spagnolo d’altronde)<br />

un popolo di<br />

emigranti che hanno<br />

apportato ed allo<br />

stesso tempo acquisito,<br />

grandi esperienze<br />

educative, culturali e<br />

di lavoro nei numerosi<br />

paesi del mondo<br />

dove si sono stabiliti.<br />

Quali sono i loro<br />

maggiori problemi e<br />

quanto è importante<br />

un contatto diretto<br />

con un rappresentante<br />

dello Stato <strong>Italiano</strong><br />

in un paese straniero?<br />

A volte ha agito<br />

come padre o fratello<br />

maggiore? Grazie<br />

soprattutto all’ideale<br />

dell’Unione Europa,<br />

di cui l’Italia è tra i<br />

Paesi Fondatori, noi<br />

cittadini italiani non<br />

abbiamo grandi problemi<br />

per risiedere<br />

nel resto d’Europa,<br />

pertanto i maggiori<br />

e frequenti problemi<br />

sono normalmente<br />

di indole burocratica<br />

e frequentemente<br />

causati dalla nostra<br />

distrazione. Esempio<br />

pratico: un semplice<br />

tramite come<br />

l’iscrizione A.I.R.E.<br />

o la richiesta di un<br />

passaporto per i figli<br />

minori, può subire<br />

un sensibile ritardo<br />

per non avere previamente<br />

registrato la<br />

nascita dei figli minori<br />

stessi. Sono casi<br />

abbastanza frequenti,<br />

specialmente nelle situazioni<br />

di figli nati<br />

all’estero con genitori<br />

di differenti nazionalità.<br />

La stessa cosa<br />

si può dire per quanto<br />

riguarda i matrimoni<br />

ed i divorzi. È fondamentale<br />

una corretta<br />

informazione, ed è facile<br />

ottenerla consultando<br />

i siti web <strong>della</strong><br />

Cancelleria Consolare<br />

in Madrid e del<br />

Consolato Generale<br />

in Barcellona, presso<br />

i Consolati Onorari<br />

presenti in gran parte<br />

delle città spagnole,<br />

(l’Italia è il paese con<br />

più Rappresentanze<br />

Consolari in Spagna)<br />

o presso il Call Center<br />

di recente creazione<br />

e che funziona<br />

realmente bene, a<br />

parere <strong>della</strong> maggior<br />

parte dei connazionali<br />

che ne hanno usufruito<br />

i servizi. Inoltre<br />

il contatto diretto<br />

tra i cittadini italiani<br />

ed un rappresentante<br />

del proprio Paese<br />

è sempre positivo<br />

e necessario, da un<br />

lato per sapere come<br />

e cosa è necessario<br />

fare per regolarizzare<br />

determinate situazioni,<br />

dall’altro per<br />

comprendere le reali<br />

necessità dei connazionali<br />

e chiarire loro<br />

i vari dubbi offrendo,<br />

sempre nel rispetto<br />

delle leggi e normative<br />

vigenti, soluzioni<br />

corrette.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

Indubbiamente<br />

attività, competenze e<br />

mansioni di un Consolato<br />

Onorario con<br />

il passo del tempo<br />

non solo hanno subito<br />

variazioni ma si<br />

sono ampliate ed aumentate.<br />

Grazie alle<br />

nuove tecnologie,<br />

nella maggior parte<br />

dei casi, la capacità<br />

di risposta a quesiti e<br />

problemi è più rapida<br />

e sicura.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Purtroppo<br />

questa è ancora<br />

una “asignatura pendiente”<br />

almeno nel<br />

nostro caso, le buone<br />

intenzioni ci sono,<br />

quello che manca fisicamente<br />

è il tempo,<br />

le persone per dedicarsi<br />

a determinate<br />

attività di promozione<br />

del nostro Paese,<br />

<strong>della</strong> nostra Lingua,<br />

<strong>della</strong> nostra Cultura e<br />

soprattutto del Patrimonio<br />

Artistico di cui<br />

siamo orgogliosi tutti<br />

gli italiani.<br />

Circoscrizione: Alava, Guipúzcoa, Vizcaya<br />

e la città di Pasajes<br />

C/. Ercilla, 14 - 48009 Bilbao (Vizcaya)<br />

Telefono e fax: 944.230.772<br />

e-mail: consitalbilbao@terra.es<br />

Attenzione telefonica “Innovamer” 807.505.883<br />

Si riceve esclusivamente su appuntamento<br />

62/2012<br />

Pag. 3


I CONSOLI, I VICE CONSOLI ONORARI E I CORRISPONDE<br />

CLEMENTE CERDEIRA MORTERERO<br />

Console Onorario a Ceuta<br />

<strong>Il</strong> suo Consolato<br />

rappresenta l’Italia<br />

in Spagna, quanto<br />

questo incarico la fa<br />

sentire orgoglioso?<br />

In concreto, il mio<br />

consolato rappresenta<br />

l’Italia nella città<br />

autonome di Ceuta e<br />

Melilla, il Pennone<br />

di Velez de la Gomera<br />

e le isole Chafarinas,<br />

ed è per me<br />

un onore poter rappresentare<br />

da molti<br />

anni, all’interno delle<br />

funzioni attribuite<br />

al Consolato Onorario<br />

del quale sono<br />

titolare, gli interessi<br />

dei cittadini italiani,<br />

nella misura possibile,<br />

l’immagine<br />

dell’Italia nei confronti<br />

delle autorità<br />

e organismi spagnoli<br />

nelle città autonome<br />

di Ceuta e Melilla.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo consolato?<br />

Basicamente la<br />

consulenza e la difesa<br />

degli interessi<br />

dei cittadini italiani<br />

in Ceuta e Melilla,<br />

cosí come documentare<br />

alcune attività,<br />

principalmente quella<br />

navale relazionata<br />

con il cambiamento<br />

degli equipaggi delle<br />

navi con bandiera<br />

<strong>italiana</strong> che approdano<br />

in porto, e l’assistenza<br />

dei cittadini<br />

italiani detenuti per<br />

qualche motivo.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale<br />

hanno? Circa trenta,<br />

principalmente<br />

imprenditori e commercianti<br />

che risiedono<br />

qui assieme<br />

alle loro famiglie.<br />

Quali sono i loro<br />

maggiori problemi e<br />

quanto è importante<br />

un contatto diretto<br />

con un rappresentante<br />

dello Stato<br />

<strong>Italiano</strong> in un paese<br />

straniero? A volte<br />

ha agito come padre<br />

o fratello maggiore?<br />

L’attività più problematica<br />

che causa le<br />

maggiori preoccupazioni<br />

è in relazione<br />

con l’attenzione e<br />

l’assistenza al cittadino<br />

italiano, nei casi<br />

di detenzione da parte<br />

delle autorità spagnole<br />

per presunti<br />

delitti quasi sempre<br />

relazionati con temi<br />

di salute pubblica. In<br />

questi casi, il nostro<br />

lavoro consiste nel<br />

prestare tutto l’aiuto<br />

e l’informazione<br />

possibili sulla circostanza<br />

di privazione<br />

di libertà, così come<br />

servire da punto di<br />

collegamento con le<br />

famiglie dei detenuti,<br />

prestando appoggio<br />

nei limiti delle<br />

nostre possibilità a<br />

dette persone.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

Credo che basilarmente<br />

le funzioni<br />

non sono cambiate,<br />

poiché le necessità e<br />

i problemi che incontriamo<br />

sono in effetti<br />

gli stessi di sempre.<br />

In definitiva considero<br />

che la funzione<br />

essenziale sia in poche<br />

parole far sentire<br />

al cittadino che non<br />

è senza protezione,<br />

fargli sentire che una<br />

parte di Italia gli sta<br />

vicino, sotto le direttive<br />

dell’Ambasciata<br />

e del Consolato Generale.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Nell’aprile<br />

di quest’anno,<br />

assieme al Console<br />

Onorario di Siviglia<br />

siamo stati presenti<br />

agli atti del Bicentenario<br />

<strong>della</strong> Costituzione<br />

di Cadice,<br />

presieduti dalla Alcaldesa<br />

di Cadice.<br />

Inoltre, in qualità di<br />

Console Onorario,<br />

assisto a tutti gli atti<br />

e celebrazioni più rilevanti,<br />

che si celebrano<br />

a Ceuta.<br />

Circoscrizione: Ceuta, Melilla, Islas Chafarinas,<br />

Peñones de Alhucemas, Velez de la Gomera<br />

C/. Cervantes, 8 - 51001 Ceuta<br />

Telefono: 956.514.574 - Fax: 956.510.589<br />

e-mail: consuladoitaliaceuta@gmail.com<br />

Orario: dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00<br />

JOSÉ CARLOS DE BLASIO<br />

Console Onorario a Las Palmas de Gran Canaria<br />

<strong>Il</strong> suo consolato rappresenta<br />

l’Italia in Spagna,<br />

quanto questo incarico<br />

la fa sentire orgoglioso?<br />

Dopo 27 anni di operato<br />

consolare onorario, sempre<br />

mi sento orgoglioso che l’Italia<br />

mi abbia dato questa<br />

responsabilità che io, con<br />

alto senso del dovere e <strong>della</strong><br />

onestà svolgo quotidianamente<br />

e credo che i connazionali<br />

siano contenti <strong>della</strong><br />

assistenza ricevuta.<br />

I compiti e le attività del<br />

suo consolato? L’attività<br />

consolare, negli ultimi tempi,<br />

a causa <strong>della</strong> forte crisi<br />

economica che sfiora le<br />

Isole Canarie, vediamo che<br />

il quasi 100% <strong>della</strong> nostra<br />

attività si potrebbe chiamare<br />

“assistenza sociale”, arrivano<br />

tantissime famiglie<br />

in condizioni disagiate tali<br />

da non poter arrivare economicamente<br />

a fine mese,<br />

in condizioni di mancanza<br />

di lavoro, di non aver nemmeno<br />

i soldi per i medicinali<br />

perché non hanno più la<br />

tessera sanitaria spagnola<br />

per non aver lavoro. Con la<br />

massima dedizione, soprattutto<br />

moralità perché capisco<br />

i problemi delle madri,<br />

dei genitori che non possono<br />

arrivare a fine mese e si<br />

rivolgono ad un ufficio con<br />

la speranza che qualcuno li<br />

ascolti. I consolati onorari,<br />

credo e ne sono convinto,<br />

siamo la prima frontiera<br />

dello Stato. O di carriera o<br />

onorari dobbiamo, penso,<br />

ascoltare e cercare di risolvere<br />

in una misura giusta i<br />

loro problemi.<br />

Quanti italiani sono iscritti<br />

nelle sua circoscrizione e<br />

che tipologia hanno? Con<br />

la forte crisi nelle Canarie,<br />

essendo bloccata totalmente<br />

l’edilizia, quasi per il 98%,<br />

molti dei nostri connazionali<br />

provenienti dall’America<br />

latina sono quelli che<br />

si avvicinano alle istituzioni<br />

consolari per richieste di<br />

aiuto, certificati, documenti.<br />

Molti, come sanno i miei<br />

colleghi, non hanno trascritto<br />

i loro figli, il matrimonio,<br />

il divorzio, hanno soltanto<br />

un passaporto o il nostro<br />

passaporto regolarmente rilasciato<br />

in Latino America,<br />

ma non hanno aggiornato<br />

la loro pratica arrivando in<br />

Spagna e quando debbono<br />

regolarizzare tutte le posizioni<br />

queste avvengono con<br />

un conseguente notevole ritardo<br />

per il rilascio dei passaporti<br />

non capendo le difficoltà.<br />

Secondo le statistiche<br />

<strong>della</strong> nostra ambasciata ed<br />

il ministero siamo attorno<br />

a 15 mila nelle isole Canarie,<br />

ma secondo le autorità<br />

spagnole in base al NIE ed<br />

all’empadronamiento possono<br />

arrivare a 20 mila.<br />

Quali sono i loro maggiori<br />

problemi e quanto è importante<br />

un contatto diretto<br />

con un rappresentante<br />

dello Stato <strong>Italiano</strong> in un<br />

paese straniero? A volte ha<br />

agito come padre o fratello<br />

maggiore? Quasi tutti i<br />

giorni, cara amica, perché<br />

ti viene il ragazzo studente<br />

Erasmus a cui hanno rubato<br />

tutto e non ha i soldi<br />

nemmeno per farsi fare la<br />

fotografia, gli dai i soldi<br />

e lo accompagni a fare la<br />

foto, o al signora che è qui<br />

da sola perché il marito è<br />

andato via o l’ha lasciata<br />

vedova, che non riesce ad<br />

ingranare certe situazioni e<br />

bisogna accompagnarla in<br />

macchina, aiutarla come se<br />

fosse mia madre. Ragazzi<br />

giovanissimi che per tanti<br />

problemi si trovano completamente<br />

sperduti. Dove<br />

si rivolgono? Al consolato,<br />

perché tu sai che, già quindici<br />

anni fa ti dissi, in una<br />

precedente intervista, che<br />

il consolato è un confessionale<br />

ed il console serve per<br />

consolare.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono cambiati<br />

con il tempo? Tanto, perché<br />

anni fa c’era un’altra<br />

tipologia di immigrazione,<br />

persone che venivano in<br />

consolato ogni 5 anni per<br />

il rinnovo del passaporto.<br />

Oggi ci sono famiglie che<br />

vediamo continuamente,<br />

quasi ogni quindici giorni<br />

per chiedere una cosa nuova.<br />

Vediamo medici italiani,<br />

dentisti provenienti dall’America<br />

Latina, ristoratori di<br />

alta qualità, qualche ingegnere<br />

ecc. per una normalissima<br />

documentazione e<br />

fa piacere parlare con gente<br />

che ti risponde a qualsiasi<br />

domanda, a volte, senza<br />

voler criticare, ci sono persone<br />

che non sanno compilare<br />

un modulo e quindi<br />

lo facciamo noi perché non<br />

capiscono e non parlano la<br />

nostra lingua.<br />

Attività e programmi per<br />

il 2012? Abbiamo organizzato<br />

tre giorni di gastronomia<br />

<strong>italiana</strong> in un albergo<br />

scuola, circa un mese fa<br />

abbiamo avuto un incontro<br />

fra i giovani di Giulianova<br />

e quelli <strong>della</strong> scuola alberghiera<br />

delle Canarie per un<br />

interscambio di studi, che<br />

si ripeterà a settembre con<br />

la settimana gastronomica<br />

<strong>italiana</strong>. Culturalmente, con<br />

scarsissimi mezzi, stiamo<br />

cercando un accordo con<br />

due musicisti italiani per un<br />

piccolo concerto.<br />

Circoscrizione: Fuerteventura, Gran Canaria, Lanzarote<br />

C/. Reyes Catolicos n. 44<br />

35001 Las Palmas de Gran Canaria<br />

Fax: 928.244.786<br />

e-mail: italiacanarias@msn.com<br />

Attenzione telefonica “Innovamer” 807.505.883<br />

Si riceve il pubblico esclusivamente su appuntamento<br />

Orario: lunedì e mercoledì, dalle 9.30 alle 13.00;<br />

venerdì dalle 9.30 alle 11.30<br />

Pag. 4 62/2012


NTI CONSOLARI RAPPRESENTANO L’ITALIA IN SPAGNA<br />

CARLO TAMBURRI MOSO<br />

Console Onorario a Pamplona<br />

<strong>Il</strong> suo Consolato rappresenta<br />

l'Italia in Spagna,<br />

quanto questo incarico<br />

la fa sentire orgoglioso?<br />

Certamente, rappresentare<br />

il nostro Paese, costituisce<br />

un motivo di grande<br />

onore e, allo stesso tempo,<br />

un incarico esigente<br />

che svolgo, disinteressatamente,<br />

per amor di Patria.<br />

I compiti e le attività del<br />

suo consolato? L’enumerazione<br />

sarebbe troppo lunga,<br />

e non dovrebbe ridursi a un<br />

“numerus clausus”. Sostanzialmente,<br />

il primo compito<br />

dei Consoli va indirizzato<br />

alla difesa dei diritti ed alla<br />

protezione dei connazionali<br />

in tutte le sue vertenti;<br />

collegandoci così con le<br />

origini e la storia dell’Istituzione<br />

Consolare, dai<br />

lontani tempi delle nostre<br />

Repubbliche Marittime.<br />

Ciò ha aspetti inevitabilmente<br />

burocratici e anche<br />

assistenziali e tuitivi,<br />

nonché di promozione,<br />

nell’ambito di ciascuno,<br />

del “Sistema Italia”<br />

anche per l’intercambio<br />

economico e culturale.<br />

Quanti italiani sono iscritti<br />

nella sua circoscrizione e<br />

che tipologia in generale<br />

hanno? <strong>Il</strong> numero, in<br />

questi ultimi anni, è molto<br />

variabile, quasi di mese<br />

in mese; però potremmo<br />

indicare una media minima<br />

di 1.300 connazionali<br />

residenti adulti – non<br />

contiamo i minorenni.<br />

Quali sono i loro maggiori<br />

problemi e quanto è importante<br />

un contatto diretto<br />

con un rappresentante<br />

dello Stato <strong>Italiano</strong> in un<br />

paese straniero? A volte ha<br />

agito come padre o fratello<br />

maggiore? In Spagna, non<br />

si pongono problemi speciali,<br />

come potrebbero darsi<br />

in Paesi con un minore<br />

sviluppo civile e giuridico.<br />

Ma, nel primo stabilimento,<br />

per chi arriva, effettivamente<br />

può esistere qualche difficoltà<br />

formale di inserzione,<br />

generalmente poi superata<br />

anche con il nostro aiuto e<br />

consiglio. I compiti di un<br />

consolato onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

La natura umana è sempre<br />

la stessa, e i compiti, dunque,<br />

sono sempre simili.<br />

Semmai, i nuovi mezzi informativi<br />

e di comunicazione,<br />

imporrebbero una maggiore<br />

velocità in tutto; con<br />

la difficoltà, abbastanza recente,<br />

di una maggiore centralizzazione<br />

amministrativa<br />

la cui opportunità, personalmente,<br />

non condivido.<br />

Attività e programmi per il<br />

2012? Non poniamo limiti<br />

alla nostra attività. Si farà<br />

quanto necessario, o anche<br />

solo conveniente, per l’assistenza<br />

e la protezione dei<br />

concittadini, e per la promozione<br />

del Sistema Italia:<br />

interventi personali, partecipazione<br />

in atti pubblici,<br />

presenza nei Mezzi e molto<br />

lavoro nascosto – e questa<br />

è forse la principale caratteristica<br />

dei Consoli Onorari.<br />

Circoscrizione: La Rioja, Navarra<br />

C/. Taconera, 2 - 31001 Pamplona (Navarra)<br />

Telefono: 948.222.822 - Fax: 948.223.716<br />

e-mail: italcons@terra.es<br />

Orario: dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00<br />

<strong>Il</strong> suo Consolato rappresenta<br />

l’Italia in<br />

Spagna, quanto questo<br />

incarico la fa sentire<br />

orgoglioso? <strong>Il</strong><br />

Console Onorario è il<br />

rappresentante dell’Italia<br />

presso le istituzioni<br />

locali e ciò<br />

chiaramente mi onora.<br />

Penso che Consoli<br />

Onorari si diventa per<br />

vocazione, per cercare<br />

di aiutare il prossimo.<br />

Grazie alle proprie conoscenze<br />

e relazioni<br />

personali il Console<br />

Onorario spesso può<br />

aiutare i connazionali,<br />

specialmente quando<br />

si trovano in situazioni<br />

difficili, di estremo<br />

bisogno o infortunio e<br />

collaborando sia con la<br />

Cancelleria Consolare<br />

dell’Ambasciata Italiana<br />

a Madrid che con le<br />

autorità locali.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo consolato?<br />

<strong>Il</strong> Consolato Onorario<br />

di Tenerife è la circoscrizione<br />

Consolare<br />

più a sud d’Europa.<br />

Essendo formato dalle<br />

4 isole <strong>della</strong> Provincia<br />

di Tenerife (più La<br />

Gomera, El Hierro, La<br />

Palma) a circa 1.200<br />

chilometri dal continente<br />

Europeo, 1.800<br />

chilometri da Madrid<br />

e circa 3.000 Km da<br />

Roma, è essenziale e<br />

unico punto di appoggio<br />

per mantenere la<br />

relazione con il nostro<br />

paese. Collaboriamo a<br />

stretto contatto sia con<br />

SILVIO PELIZZOLO<br />

Console Onorario a Santa Cruz de Tenerife<br />

la Cancelleria Consolare<br />

dell’Ambasciata<br />

Italiana a Madrid per<br />

la realizzazione di tutti<br />

i servizi consolari che<br />

sono disponibili per il<br />

Connazionale residente<br />

nella nostra circoscrizione,<br />

sia con le autorità<br />

locali per tutte le<br />

richieste che possono<br />

o devono essere inoltrate<br />

al nostro paese,<br />

sempre via Cancelleria<br />

Consolare. <strong>Il</strong> compito<br />

principale però rimane<br />

sempre a mio avviso<br />

l’assistenza al connazionale<br />

sia residente,<br />

che temporalmente per<br />

turismo.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale<br />

hanno? Sono 8.500 i<br />

connazionali iscritti<br />

presso la nostra Anagrafe<br />

Consolare. Di<br />

questi almeno il 50%<br />

sono cittadini Italo-<br />

Sud-Americani, che<br />

per ragioni di lingua,<br />

cultura e clima trovano<br />

più familiare trasferirsi<br />

nella nostra provincia,<br />

principalmente a Tenerife<br />

e La Palma. L’incremento<br />

negli ultimi<br />

anni è stato notevole,<br />

per non dire “esponenziale”.<br />

Dall’Italia continua<br />

una emigrazione<br />

di persone professionalmente<br />

ben preparate,<br />

sedotte dall’idea<br />

di cambiare vita e di<br />

vivere su un’isola “felice”<br />

e sempre baciata<br />

dal sole con un clima<br />

che si mantiene tra i 20<br />

ed i 30 gradi. È facile<br />

integrarsi con la popolazione<br />

locale, accogliente<br />

e abituata da<br />

sempre a relazionarsi<br />

con chi ci visita da tutta<br />

Europa. Realmente<br />

i connazionali presenti<br />

nella nostra circoscrizione<br />

sono moltissimi<br />

di più, stimiamo per<br />

lo meno il doppio. La<br />

maggior parte però, pigramente,<br />

non si iscrivono<br />

all’anagrafe fino<br />

a quando non hanno<br />

necessità del Consolato.<br />

Ciò rende per loro<br />

inizialmente meno agevole<br />

l’accesso ai Servizi<br />

Consolari, dato per<br />

poter usufruire dei servizi<br />

stessi è necessario<br />

prima di tutto essere<br />

iscritti. Abbiamo inoltre<br />

una popolazione di<br />

pensionati che hanno<br />

trovato in Tenerife il<br />

luogo ideale per passare<br />

l’inverno. <strong>Il</strong> Turismo<br />

italiano è sempre<br />

più presente sull’isola,<br />

tipico il viaggio di nozze,<br />

il Golf, la vacanza<br />

Windsurf, il trekking<br />

sul Teide etc. oltre al<br />

mare, sole e relax in<br />

tutte le stagioni.<br />

Quali sono i loro maggiori<br />

problemi e quanto<br />

è importante un<br />

contatto diretto con un<br />

rappresentante dello<br />

Stato <strong>Italiano</strong> in un<br />

paese straniero? A volte<br />

ha agito come padre<br />

o fratello maggiore?<br />

Come dicevo i nostri<br />

connazionali generalmente<br />

si integrano<br />

abbastanza bene nella<br />

società canaria, che è<br />

aperta e ospitale. Ciò<br />

nonostante si presentano<br />

casi in cui essendo<br />

in terra straniera e<br />

senza familiari e amici<br />

si può essere portati a<br />

fare delle scelte sbagliate<br />

o si perde un po’<br />

“la bussola”. Abbiamo<br />

una buona relazione<br />

con le autorità locali,<br />

Forze di Polizia e<br />

assistenti sociali, per<br />

cui spesso ci troviamo<br />

a intervenire e aiutare<br />

i nostri concittadini,<br />

magari rintracciando<br />

i loro parenti, oppure<br />

ricucendo rapporti familiari<br />

e personali che<br />

si erano interrotti da<br />

tempo.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

Negli ultimi 2 anni alcune<br />

competenze sono<br />

state assunte direttamente<br />

dalla Cancelleria<br />

Consolare, però<br />

fondamentalmente<br />

penso che l’importante<br />

del Consolato Onorario<br />

è la presenza e il punto<br />

di appoggio che si fornisce<br />

ai connazionali.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Essendo<br />

implicati nell’assistenza<br />

ai connazionali<br />

abbiamo raccolto l’invito<br />

a collaborare con<br />

Caritas Diocesiana di<br />

Tenerife, che da anni,<br />

ma soprattutto in questi<br />

ultimi tempi, nella<br />

nostra comunità svolge<br />

ogni giorno un lavoro<br />

a favore delle persone<br />

più bisognose ed emarginate.<br />

Da questo l’invito<br />

ai nostri connazionali<br />

residenti a far<br />

vedere e far notare la<br />

presenza <strong>italiana</strong> nella<br />

società locale collaborando<br />

nelle varie forme<br />

e iniziative presenti<br />

nella nostra provincia.<br />

Prevediamo inoltre attività<br />

a livello locale di<br />

sostegno <strong>della</strong> lingua e<br />

<strong>della</strong> cultura italiane.<br />

Circoscrizione: Tenerife, Hierro, La Gomera, La Palma<br />

C/. Cruz Verde, 10/2º - 38003 Santa Cruz de Tenerife<br />

Fax: 922.241.040<br />

e-mail: consitatf@gmail.com<br />

Attenzione telefonica “Innovamer” 807.505.883<br />

Si riceve il pubblico su appuntamento, da<br />

richiedere telefonicamente<br />

62/2012<br />

Pag. 5


I CONSOLI, I VICE CONSOLI ONORARI E I CORRISPONDE<br />

<strong>Il</strong> suo Consolato rappresenta<br />

l’Italia in<br />

Spagna, quanto questo<br />

incarico la fa sentire<br />

orgoglioso? È un<br />

grande onore veder<br />

sventolare il Tricolore<br />

sul balcone <strong>della</strong> nostra<br />

casa nel Barrio di<br />

Santa Cruz a Siviglia<br />

e credo che il servizio<br />

all’Italia costituisca<br />

non solo motivo di<br />

orgoglio, ma anche di<br />

profonda soddisfazione<br />

per chi ha il privilegio<br />

di offrirlo.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo consolato?<br />

Si tratta di un’attività<br />

molto estesa e diversificata<br />

che va dal disbrigo<br />

delle normali<br />

pratiche burocratiche<br />

relative all’anagrafe<br />

dei Connazionali e<br />

dalla verifica <strong>della</strong> documentazione<br />

da inoltrare<br />

alla Cancelleria<br />

Consolare dell’Ambasciata,<br />

ad un lavoro<br />

molto più complesso<br />

di assistenza ai Connazionali<br />

residenti o<br />

di passaggio.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale<br />

hanno? I residenti<br />

sono oltre 3.000, ma<br />

riteniamo che il numero<br />

sia assai più elevato<br />

tenendo conto del<br />

fatto che molti non<br />

hanno formalizzato la<br />

loro iscrizione. Nel-<br />

JOSÉ CARLOS RUIZ-BERDEJO SIGURTA<br />

Console Onorario a Siviglia<br />

le sei Province <strong>della</strong><br />

nostra Circoscrizione<br />

Consolare, Siviglia,<br />

Cadice, Cordova e<br />

Huelva nell’Andalusia<br />

Occidentale e<br />

Badajoz e Caceres in<br />

Estremadura, risiedono<br />

Connazionali delle<br />

più diverse estrazioni<br />

e provenienze sociali.<br />

Oltre ad importanti<br />

imprenditori nell’ambito<br />

dell’industria,<br />

sono numerose le attività<br />

di ristorazione<br />

gestite da Italiani che<br />

sono presenti anche<br />

nel mondo <strong>della</strong> docenza<br />

e nei più diversi<br />

settori lavorativi.<br />

Quali sono i loro maggiori<br />

problemi e quanto<br />

è importante un<br />

contatto diretto con<br />

un rappresentante dello<br />

Stato <strong>Italiano</strong> in un<br />

paese straniero? A volte<br />

ha agito come padre<br />

o fratello maggiore? I<br />

Connazionali residenti<br />

sono normalmente<br />

integrati nella società<br />

Spagnola, quindi i loro<br />

problemi si limitano<br />

alle pratiche di normale<br />

amministrazione<br />

burocratica, iscrizioni<br />

di nascite, matrimoni,<br />

divorzi, rilascio o rinnovo<br />

dei documenti,<br />

certificati etc. Le problematiche<br />

più gravi<br />

riguardano i non residenti,<br />

nella nostra Circoscrizione<br />

calcoliamo<br />

circa mezzo milione<br />

di visite all’anno e se<br />

il 2 per mille incorre<br />

in qualche emergenza,<br />

sono mille le richieste<br />

di assistenza che<br />

confluiscono al nostro<br />

sportello. L’ambito di<br />

intervento è assai eterogeneo<br />

dall’assistenza<br />

negli ospedali, per<br />

ovviare le difficoltà<br />

linguistiche, alle visite<br />

ai centri penitenziari,<br />

dalla preparazione<br />

di pratiche per il rilascio<br />

degli Emergency<br />

Travel Documents al<br />

rimpatrio delle salme<br />

in caso di decesso. In<br />

quanto alla seconda<br />

parte <strong>della</strong> domanda,<br />

ritengo che il Console<br />

abbia spesso la missione<br />

di “consolare”,<br />

quindi cerchiamo di<br />

evitare la freddezza<br />

dello sportello di fronte<br />

alle tragedie umane,<br />

apportando ai familiari<br />

dei Connazionali che<br />

versino in gravi condizioni<br />

o siano deceduti,<br />

tutto l’appoggio possibile<br />

ed ove richiesto, il<br />

conforto religioso con<br />

la collaborazione di<br />

un sacerdote <strong>Italiano</strong><br />

residente nella nostra<br />

città. Spesso superare<br />

le barriere delle funzioni<br />

attribuiteci per<br />

far sentire a chi ne ha<br />

un disperato bisogno<br />

il calore <strong>della</strong> Patria,<br />

non solo è un servizio<br />

apprezzato da chi lo<br />

riceve, ma offre anche<br />

un’enorme soddisfazione<br />

a chi ha la possibilità<br />

di fare qualcosa<br />

per il prossimo.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

Teoricamente i<br />

Consolati nell’ambito<br />

dell’Unione Europea<br />

dovrebbero con il tempo<br />

limitarsi alle funzioni<br />

culturali e commerciali,<br />

ma per ora<br />

non è cambiato nulla,<br />

anzi si sono irrigidite e<br />

complicate alcune pratiche<br />

come nel caso del<br />

documento di viaggio<br />

che veniva rilasciato in<br />

pochi minuti dalla nostra<br />

Sede ed ora è stato<br />

sostituito dall’ETD di<br />

esclusiva competenza<br />

<strong>della</strong> Cancelleria Consolare,<br />

che richiede<br />

alcuni giorni di attesa.<br />

C’è da augurarsi che<br />

in futuro, nell’ambito<br />

dell’Unione Europea,<br />

questi problemi vengano<br />

superati per favorire<br />

la vera nascita di un<br />

grande paese comune<br />

nel quale le frontiere<br />

cancellate in teoria non<br />

vengano ricostruite<br />

dalla burocrazia.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Nella provincia<br />

di Cadice che<br />

appartiene alla nostra<br />

Circoscrizione, si celebra<br />

il bicentenario<br />

<strong>della</strong> Costituzione del<br />

1812 che ispirò diversi<br />

testi costituzionali in<br />

Italia ed in quasi tutti i<br />

paesi dell’Ibero-America.<br />

Sono molte le attività<br />

previste per ricordare<br />

quella rivoluzione<br />

ideologica e giuridica<br />

che sollevò la bandiera<br />

dei diritti umani in una<br />

piccola grande città nel<br />

meridione Spagnolo.<br />

Sempre a Cadice è attesa<br />

la Nave Vespucci<br />

la grande signora dei<br />

mari che porta l’eco<br />

<strong>della</strong> Patria nei più diversi<br />

paesi del mondo.<br />

Circoscrizione: Algeciras, Badajoz, Cáceres, Cádiz,<br />

Córdoba, Huelva, Sevilla<br />

C/. Fabiola, 10 - 41004 Sevilla<br />

Fax: 954.228.549<br />

e-mail: consolato@italconsiviglia.com<br />

Attenzione telefonica “Innovamer” 807.505.883<br />

Orario: martedì, giovedì e venerdì, 10.00 - 12.00<br />

Si riceve il pubblico su appuntamento<br />

ADRIANO CARBONE<br />

Console Onorario a Valencia<br />

<strong>Il</strong> suo Consolato rappresenta<br />

l’Italia in<br />

Spagna, quanto questo<br />

incarico la fa sentire<br />

orgoglioso? Certamente<br />

mi sento molto orgoglioso.<br />

Confesso che è<br />

anche molto facile sentirsi<br />

orgogliosi dell’Italia.<br />

Anche in tempi duri<br />

come quelli che stiamo<br />

vivendo, non è difficile<br />

provare orgoglio per<br />

la nostra storia, cultura,<br />

tradizione, imprenditorialità<br />

e gastronomia,<br />

tanto meno in Spagna<br />

dove l’affinità culturale<br />

e la prossimità provocano<br />

una forte simpatia<br />

nei nostri confronti.<br />

Ogni tanto gli spagnoli<br />

mi ricordano anche i<br />

nostri numerosi difetti,<br />

ma sono sempre superati<br />

dalle nostre virtù.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo consolato?<br />

Come tutti i consolati<br />

il nostro compito principale<br />

è l’assistenza al<br />

concittadino. Aiutiamo<br />

a presentare e svolgere<br />

pratiche di documentazione,<br />

rinnovi, iscrizioni<br />

etc. Essendo Valencia<br />

un destino turistico<br />

molto popolare abbiamo<br />

anche un bel po’ da<br />

fare con i concittadini<br />

in visita turistica che<br />

purtroppo hanno subito<br />

qualche contrattempo.<br />

Normalmente si tratta<br />

di furti o smarrimento<br />

di documenti ma ogni<br />

tanto dobbiamo assistere<br />

a situazioni più gravi.<br />

Altrettanto importante<br />

è la funzione di rappresentanza<br />

presso le<br />

autorità locali e il corpo<br />

consolare. Assisto<br />

con certa regolarità a<br />

incontri con rappresentanti<br />

delle diverse aree<br />

del governo locale e<br />

trattiamo argomenti di<br />

rilievo per gli stranieri<br />

residenti in Spagna. È<br />

vero che come cittadini<br />

europei le nostre pratiche<br />

sono molto più<br />

semplici e normalmente<br />

non presentano particolari<br />

problematiche, ma<br />

c’è sempre spazio per<br />

migliorare e le autorità<br />

valenciane sono sempre<br />

molto disponibili.<br />

Per ultimo è anche compito<br />

nostro assistere e<br />

rendersi disponibili per<br />

visite ufficiali di delegazioni,<br />

rappresentanti<br />

del governo, delle forze<br />

armate e di altri enti<br />

pubblici italiani. Purtroppo<br />

devo dire che<br />

in questi ultimi anni,<br />

probabilmente per via<br />

<strong>della</strong> delicata situazione<br />

economica dell’Italia e<br />

<strong>della</strong> Spagna queste visite<br />

ed incontri si sono<br />

ridotti notevolmente.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale hanno?<br />

La cifra ufficiale è di<br />

circa 7.500 iscritti ma<br />

so per certo che sono<br />

molti di più, purtroppo<br />

non tutti i concittadini<br />

seguono le norme e si<br />

iscrivono al consolato<br />

quando si trasferiscono,<br />

spesso aspettano<br />

il momento del rinnovo<br />

di un documento e<br />

purtroppo questo rallenta<br />

il nostro lavoro.<br />

Come ho detto prima,<br />

anche il numero di turisti<br />

è molto elevato.<br />

L’Italia è il principa-<br />

Pag. 6 62/2012


NTI CONSOLARI RAPPRESENTANO L’ITALIA IN SPAGNA<br />

le paese per numero<br />

di turisti che visitano<br />

la città di Valencia e,<br />

se non sbaglio, è tra i<br />

primi 3 per la regione.<br />

Abbiamo anche tanti<br />

studenti italiani a Valencia,<br />

tra Erasmus,<br />

Leonardo e gite scolastiche,<br />

corsi estivi…<br />

Per quanto riguarda la<br />

tipologia dei residenti<br />

sono di tutte le età ed<br />

estrazione sociale. Abbiamo<br />

avuto negli anni<br />

passati una grandissima<br />

affluenza di concittadini<br />

discendenti da emigranti<br />

in Sudamerica,<br />

ultimamente per ragioni<br />

macroeconomiche non<br />

si stanno più iscrivendo<br />

tanti come prima, anzi<br />

forse sono un po’ in calo.<br />

Nel frattempo è aumentato<br />

molto il numero di<br />

giovani, molti dei quali<br />

laureati, che stanno arrivando<br />

dall’Italia in cerca<br />

di lavoro e purtroppo<br />

si rendono conto che la<br />

situazione non è certo<br />

più rosea in Spagna.<br />

Quali sono i loro maggiori<br />

problemi e quanto<br />

è importante un contatto<br />

diretto con un rappresentante<br />

dello Stato<br />

<strong>Italiano</strong> in un paese<br />

straniero? A volte ha<br />

agito come padre o fratello<br />

maggiore? In realtà,<br />

anche se le funzioni e<br />

gli attributi di un consolato<br />

onorario sono limitati,<br />

possiamo aiutare a<br />

svolgere molte pratiche<br />

e risolvere molti quesiti.<br />

Grazie ai rapporti privilegiati<br />

con le autorità locali<br />

possiamo essere di<br />

grande aiuto e supporto<br />

in caso di emergenza.<br />

È anche vero che i concittadini<br />

si rivolgono a<br />

noi molto spesso per<br />

problemi che non sono<br />

di nostra competenza<br />

perché risolti a livello<br />

<strong>della</strong> comunità europea<br />

o delle autorità spagnole<br />

(assistenza sanitaria,<br />

motorizzazione, consulenze<br />

legali, consulenze<br />

fiscali…). Nonostante le<br />

nostre limitazioni, non<br />

manca mai il lavoro e<br />

spesso il nostro intervento<br />

è indispensabile<br />

per il buon fine delle<br />

pratiche consolari. Non<br />

dimentichiamoci che<br />

7.500 concittadini sono<br />

tanti, e se solo devono<br />

svolgere una pratica<br />

ogni 2 anni sono più di<br />

15 pratiche al giorno!!<br />

E senza contare i turisti!<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

Senz’altro il trattato di<br />

Schengen ed il processo<br />

di integrazione europea<br />

hanno modificato le<br />

funzioni e competenze<br />

di un consolato onorario<br />

e semplificato la residenza<br />

in Spagna per i<br />

nostri concittadini. Apparentemente<br />

è diminuita<br />

la mole di lavoro, ma<br />

in realtà la conseguenza<br />

di questa integrazione<br />

europea è stata, almeno<br />

nella mia circoscrizione,<br />

l’aumento spettacolare<br />

dei concittadini residenti<br />

e quindi, anche se le<br />

problematiche si sono<br />

ridotte in quanto a tipologia,<br />

sono aumentate<br />

tantissimo in numero.<br />

Credo, ma questa è<br />

un’opinione molto personale,<br />

che l’integrazione<br />

europea ci ha anche<br />

permesso di avere un<br />

rapporto molto più stretto<br />

con le autorità e la<br />

società locali e quindi si<br />

sono moltiplicate le nostre<br />

opportunità di rappresentare<br />

e presentare<br />

la cultura e gli agenti<br />

economici e di favorire<br />

gli scambi tra i due paesi.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Per le attività<br />

culturali potete vedere<br />

il programma <strong>della</strong><br />

casa <strong>della</strong> cultura <strong>italiana</strong><br />

che è molto completo,<br />

per quanto riguarda<br />

gli incontri o attività<br />

ufficiali finché non sono<br />

confermate ufficialmente<br />

non ne posso parlare<br />

ma ci sono alcune sorprese.<br />

Tra le altre cose<br />

è previsto un trasloco<br />

del consolato ad un edificio<br />

molto più rappresentativo<br />

dove avremo<br />

più spazio e risorse per<br />

assistere ai concittadini.<br />

Circoscrizione: la provincia di Valenza<br />

C/Félix Pizcueta, 6 1º C - 46004 Valencia<br />

Tel.: +34 96 321 72 34 - Cell. +34 672 770 743<br />

Fax: +34 96 321 76 30<br />

Email: italconval@italconval.com<br />

Orario: lunedì, mercoledì e venerdì 10:00-13:00<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

rappresenta l’Italia in<br />

Spagna, quanto questo<br />

incarico la fa sentire orgoglioso?<br />

Assolutamente<br />

sì. <strong>Il</strong> poter rappresentare<br />

l’Italia nell’ambito <strong>della</strong><br />

provincia di Alicante,<br />

in cui vivo da anni e ho<br />

formato la mia famiglia,<br />

e, soprattutto, il poter servire<br />

i miei connazionali (e<br />

non solo) nelle più svariate<br />

situazioni ed esigenze,<br />

costituiscono i due motivi<br />

essenziali per cui a suo<br />

tempo decisi di presentare<br />

la mia candidatura a<br />

Vice Console Onorario<br />

d’Italia in Alicante e accettai,<br />

poi, il mandato che<br />

mi fu conferito.<br />

I compiti e le attività del<br />

suo Vice Consolato? <strong>Il</strong><br />

decreto di nomina e definizione<br />

delle mie funzioni<br />

consolari è quanto<br />

mai ampio. Orbene, dato<br />

l’enorme bacino d’utenza<br />

che contraddistingue il<br />

mio Vice Consolato Onorario,<br />

da anni le principali<br />

attività che quotidianamente<br />

siamo chiamati a<br />

svolgere sono quelle di<br />

carattere amministrativo,<br />

che occupano gran parte<br />

delle mie giornate. Si<br />

va, quindi, dalle pratiche<br />

d’iscrizione all’Anagrafe<br />

Consolare di Barcellona e<br />

all’AIRE dei diversi Comuni<br />

italiani, alle pratiche<br />

di trascrizione in Italia di<br />

atti anagrafici e di stato<br />

civile stranieri (spagnoli e<br />

non solo), dalle numerose<br />

domande di rilascio passaporto<br />

che riceviamo,<br />

DANILO ANGELINI<br />

Vice Console Onorario ad Alicante<br />

istruiamo e trasmettiamo<br />

al Consolato Generale in<br />

Barcellona per il seguito<br />

di competenza, alle domande<br />

di rinnovo o rilascio<br />

di carte d’identità; si<br />

va dalle richieste di assistenza<br />

in materia sanitaria,<br />

previdenziale, sociale<br />

ed economica, alle pratiche<br />

di acquisizione d’informazioni<br />

e assistenza<br />

nei confronti dei connazionali<br />

privati di libertà in<br />

cause penali, alle visite ai<br />

detenuti presso i due centri<br />

penitenziari esistenti<br />

nella provincia di Alicante,<br />

alle pratiche automobilistiche<br />

(radiazione presso<br />

il P.R.A. dei veicoli con<br />

targa <strong>italiana</strong> esportati e<br />

immatricolati in questa<br />

provincia spagnola), alle<br />

pratiche di navigazione, e<br />

così via. Grande risalto e<br />

importanza è data alla tessitura<br />

e al mantenimento<br />

dei migliori rapporti possibili,<br />

di amicizia e collaborazione,<br />

con il COMI-<br />

TES di Barcellona, con le<br />

locali autorità spagnole,<br />

con le Università esistenti<br />

ad Alicante, con l’Ufficio<br />

Armonizzazione nel Mercato<br />

Interno dell’Unione<br />

Europea, avente sede ad<br />

Alicante, e con gli altri<br />

consoli con giurisdizione<br />

sulla provincia di Alicante.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale hanno? I cittadini<br />

italiani regolarmente<br />

iscritti nell’Anagrafe<br />

Consolare di Barcellona<br />

come residenti nella provincia<br />

di Alicante sono attualmente<br />

circa settemila.<br />

Tanto per avere un’idea<br />

<strong>della</strong> crescita esponenziale<br />

<strong>della</strong> comunità <strong>italiana</strong><br />

residente e del correlativo<br />

aumento del carico di<br />

lavoro, oneri e responsabilità<br />

che ciò comporta,<br />

ricordo come nel luglio<br />

2007 il Consolato Generale<br />

d’Italia in Barcellona<br />

tempestivamente pubblicava<br />

sulla propria pagina<br />

web l’annuncio <strong>della</strong> piena<br />

assunzione delle mie<br />

funzioni per poter dare assistenza<br />

agli otre quattromila<br />

Italiani qui residenti.<br />

Occorre precisare, inoltre,<br />

che degli Italiani ufficialmente<br />

censiti dai Comuni<br />

<strong>della</strong> provincia di Alicante<br />

come qui residenti<br />

erano 9811 secondo dati<br />

pubblicati dall’“Instituto<br />

Nacional de Estadistica”<br />

nel gennaio 2008 - relativi<br />

all’ultimo censimento<br />

generale -; per cui, si può<br />

ritenere che gli Italiani qui<br />

residenti siano attualmente<br />

oltre diecimila (basti<br />

pensare che nel solo 2010<br />

trasmettemmo oltre cento<br />

domande di trascrizione<br />

di atti di nascita in Italia).<br />

Ai connazionali qui residenti<br />

si aggiunge l’elevato<br />

numero di turisti che,<br />

soprattutto grazie ai collegamenti<br />

dall’Italia esistenti<br />

via terrestre, aerea<br />

(Alicante dispone di un<br />

aeroporto internazionale<br />

di recentissima creazione<br />

con un elevato volume di<br />

traffico) e marittima (Alicante<br />

dispone di un porto<br />

turistico con un terminal<br />

speciale per navi da crociera),<br />

frequentano tutto<br />

l’anno la Costa Blanca (si<br />

pensi già solo a quell’autentica<br />

città per il turismo<br />

che è Benidorm). Vi sono<br />

poi numerosi studenti<br />

universitari italiani che<br />

frequentano ogni anno<br />

le università di Alicante<br />

nell’ambito del Programma<br />

Erasmus. Infine, vi<br />

sono i molti Italiani (spesso<br />

proprietari di immobili)<br />

che non sono tenuti<br />

legalmente a formalizzare<br />

la loro iscrizione all’AI-<br />

RE, giacché trascorrono<br />

solo diversi mesi all’anno<br />

in quest’accogliente provincia<br />

spagnola, che gode<br />

sempre di un clima mite<br />

incomparabile (non è un<br />

caso che Alicante sia la<br />

provincia con la maggior<br />

percentuale di residenti<br />

comunitari di tutta la Spagna,<br />

che vi siano Comuni<br />

in cui gli stessi superano<br />

addirittura il numero dei<br />

cittadini spagnoli residenti,<br />

e che, per esempio, ad<br />

Alicante vi sia la colonia<br />

di cittadini norvegesi più<br />

numerosa del mondo).<br />

La maggior parte dei capofamiglia<br />

italiani residenti<br />

in questa provincia<br />

svolgono attività imprenditoriali,<br />

professionali e<br />

lavorative concentrate nel<br />

settore servizi e commerciale<br />

(moda, ristorazione,<br />

alberghi, ecc.). V’è, inoltre,<br />

un buon numero di<br />

pensionati qui residenti,<br />

anche in ragione del nostro<br />

magnifico clima mediterraneo,<br />

che sono soliti<br />

venire in consolato a far<br />

autenticare le loro attestazioni<br />

di esistenza in vita,<br />

per continuare a ricevere<br />

le prestazioni pensionistiche<br />

erogate dai diversi<br />

enti previdenziali, sia italiani<br />

che stranieri.<br />

Quali sono i loro maggiori<br />

problemi e quanto<br />

è importante un contatto<br />

diretto con un rappresentante<br />

dello Stato <strong>Italiano</strong><br />

in un paese straniero?<br />

A volte ha agito<br />

come padre o fratello<br />

maggiore? Ritengo che,<br />

in generale, l’esistenza di<br />

un rappresentante consolare<br />

<strong>della</strong> Repubblica “in<br />

situ”, costituisca un fatto<br />

importante e sovente indispensabile<br />

per trattare<br />

e cercare di risolvere in<br />

modo diretto e immediato,<br />

nei limiti delle possibilità<br />

e delle funzioni assegnate,<br />

e, nel nostro caso,<br />

di concerto con il superiore<br />

Consolato Generale<br />

d’Italia in Barcellona,<br />

determinate questioni e<br />

problemi dei nostri concittadini<br />

che, altrimenti,<br />

62/2012<br />

Pag. 7


I CONSOLI, I VICE CONSOLI ONORARI E I CORRISPONDE<br />

troverebbero difficile o<br />

impossibile soluzione.<br />

Talune questioni, istanze<br />

e problemi necessitano<br />

di contatti diretti, di conoscenze<br />

specifiche delle<br />

norme, <strong>della</strong> realtà e delle<br />

autorità locali competenti,<br />

ecc.: in ciò un console<br />

o vice console onorario<br />

può dare soluzioni, prendere<br />

contatti e realizzare<br />

interventi efficaci “in<br />

prima linea” e in tempo<br />

reale che in altro modo<br />

risulterebbero quantomai<br />

difficili da eseguire. <strong>Il</strong> fatto<br />

di agire come una sorta<br />

di “padre o fratello maggiore”<br />

è una caratteristica<br />

costante <strong>della</strong> funzione<br />

espletata da chi, come<br />

un console o vice console<br />

onorario, è chiamato a<br />

ricevere e assistere i propri<br />

utenti personalmente,<br />

senza filtri o barriere, in<br />

prima linea.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono cambiati<br />

con il tempo ? I compiti<br />

essenziali di un consolato<br />

onorario permangono<br />

nel tempo ma ai compiti<br />

tradizionalmente riferiti<br />

alla figura del console<br />

onorario si ne sono<br />

aggiunti man mano dei<br />

nuovi, nuove funzioni e,<br />

correlativamente, maggiori<br />

responsabilità e oneri,<br />

anche economici. Un<br />

Vice Consolato Onorario<br />

come quello di Alicante,<br />

che offre servizio a oltre<br />

diecimila concittadini<br />

residenti e a numerosissimi<br />

turisti e persone di<br />

passaggio, non svolge e<br />

non potrà mai svolgere<br />

una sola funzione di rappresentanza<br />

ma costituisce<br />

la porta di entrata di<br />

tutte quelle istanze che i<br />

nostri concittadini sono<br />

chiamati a rivolgere alle<br />

diverse amministrazioni:<br />

dal Consolato Generale<br />

in Barcellona, ai diversi<br />

Comuni, alle Prefetture,<br />

all’INPS, e così via. Un<br />

cittadino residente all’estero<br />

canalizza nell’ufficio<br />

consolare gran parte<br />

delle istanze indirizzate<br />

ai diversi uffici pubblici,<br />

oltre a chiedere al proprio<br />

consolato di appartenenza<br />

le più svariate informazioni.<br />

Rispetto a quest’ul-<br />

timo particolare, ha una<br />

speciale importanza la posta<br />

elettronica: sono solito<br />

ricevere un paio di dozzine<br />

di e-mail di richieste<br />

d’informazioni al giorno,<br />

cui do personalmente il<br />

relativo riscontro. Quanto<br />

più efficiente è un consolato<br />

onorario tanto più<br />

fluido è il funzionamento<br />

del Consolato Generale<br />

di riferimento; in ciò dobbiamo<br />

dire che, a fronte<br />

<strong>della</strong> grande domanda di<br />

servizi che riceviamo ad<br />

Alicante, grazie al collaudato<br />

sistema di lavoro<br />

adottato, riusciamo a non<br />

avere alcun arretrato o<br />

pratica in sospeso. È un<br />

fatto notorio che il carico<br />

di lavoro che pesa sul<br />

Vice Consolato Onorario<br />

in Alicante e, più in generale,<br />

su tutta le rete consolare<br />

<strong>italiana</strong> in Spagna, è<br />

enorme. La realtà e il numero<br />

di pratiche che trattiamo<br />

quotidianamente<br />

poco hanno a che vedere<br />

con la realtà di altri colleghi<br />

titolari di ufficio consolari<br />

onorari di altri paesi<br />

con giurisdizione sulla<br />

provincia di Alicante e<br />

membri di quel “Cuerpo<br />

Consular de Alicante” di<br />

cui sono Segretario dal<br />

2007 e che riunisce tutti i<br />

consoli, di carriera e onorari,<br />

con giurisdizione su<br />

questa provincia spagnola.<br />

Confesso di ricordare<br />

con un pizzico di nostalgia<br />

i tempi in cui, da privato<br />

cittadino, nei primi<br />

anni novanta, passavo a<br />

visitare e scambiare due<br />

chiacchiere con l’allora<br />

Vice Console Onorario,<br />

nel suo ufficio di 3 metri<br />

quadrati, con una scrivania<br />

e quattro faldoni in<br />

cui erano raccolte tutte<br />

le pratiche di noi Italiani<br />

di Alicante; oggi, l’intenso<br />

ritmo di lavoro spesso<br />

rende difficile persino il<br />

parlare tra noi che siamo<br />

al di qua <strong>della</strong> scrivania.<br />

Un mese fa il Ministero<br />

degli Esteri ha dedicato<br />

uno specifico volume alla<br />

figura del console onorario,<br />

anche in ragione <strong>della</strong><br />

sempre maggiore importanza<br />

che la stessa ha<br />

assunto nel tempo e che<br />

continuerà ad assumere<br />

nell’ambito <strong>della</strong> razionalizzazione<br />

degli uffici<br />

e <strong>della</strong> crisi economica:<br />

si riducono i consolati di<br />

carriera e si aumenta il<br />

protagonismo degli uffici<br />

consolari onorari.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Innanzitutto,<br />

per il buon funzionamento<br />

<strong>della</strong> nostra<br />

attività in questo esercizio,<br />

la prima speranza<br />

e l’auspicio è che i tagli<br />

al supporto economico<br />

alle nostre spese che<br />

hanno contraddistinto<br />

soprattutto gli ultimi due<br />

anni, non si ripetano, a<br />

fronte di un bacino d’utenza<br />

così ampio qual è<br />

il nostro, e così peculiare,<br />

visto che gran parte<br />

dei nostri iscritti sono<br />

concittadini di madrelingua<br />

spagnola, per lo più<br />

provenienti dal Sudamerica,<br />

dei quali spesse<br />

volte siamo chiamati ad<br />

aggiornare e risolvere,<br />

rispetto alle leggi e allo<br />

Stato italiano, situazioni<br />

giuridiche, anagrafiche<br />

e di stato civile quanto<br />

mai intricate. In ciò, oltre<br />

che in altri ambiti (come<br />

l’azione di allineamento<br />

dell’Anagrafe Consolare<br />

e dell’AIRE con la reale<br />

portata <strong>della</strong> presenza<br />

<strong>italiana</strong> nella provincia<br />

di Alicante), in questi<br />

cinque anni di esercizio<br />

del mio mandato, abbiamo<br />

reso un servizio<br />

importante, con una gestione<br />

immediata delle<br />

pratiche, che ha ricevuto<br />

il gradito apprezzamento<br />

sia <strong>della</strong> nostra Ambasciata<br />

a Madrid che del<br />

nostro Consolato Generale<br />

a Barcellona.<br />

Circoscrizione: la provincia di Alicante<br />

Av. Benito Pérez Galdós, 9-11 1º Dcha - 03004 Alicante<br />

Tel.: +34 96 514 11 33 - Fax: +34 96 514 11 43<br />

e-mail: consalicante@consalicante.es<br />

Apertura al pubblico: Solo su appuntamento<br />

lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00<br />

FEDERICO PASCARELLA<br />

Vice Console Onorario a Castellón de la Plana<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

rappresenta l’Italia in<br />

Spagna, quanto questo<br />

incarico la fa sentire<br />

orgoglioso? Sono orgoglioso<br />

di rappresentare la<br />

mia Patria in Spagna, lo<br />

sono ancora di più, sentendomi<br />

utile alla comunità,<br />

mettendomi a disposizione<br />

dei connazionali,<br />

cercando di risolvere le<br />

problematiche più diverse,<br />

che si presentano di<br />

giorno in giorno, sia dei<br />

residenti AIRE, sia dei<br />

turisti Italiani che ne<br />

hanno necessità.<br />

I compiti e le attività del<br />

suo Vice Consolato? Per<br />

i connazionali siamo un<br />

punto di riferimento amministrativo<br />

per i tramiti<br />

anagrafici e richiesta<br />

passaporti, collaborando<br />

con il Consolato Generale<br />

di Barcellona. Si<br />

ricevono pratiche riguardanti<br />

il traffico marittimo,<br />

limitatamente alle<br />

competenze autorizzate<br />

dal Consolato Generale.<br />

Aiutiamo nelle pratiche<br />

di assistenza sociale, in<br />

eventuali sussidi da parte<br />

delle amministrazioni sia<br />

locali che Italiane. Con<br />

la collaborazione dei patronati,<br />

si dà assistenza<br />

nel disbrigo di pratiche<br />

pensionistiche e problematiche<br />

collegate, esistenza<br />

in vita, ecc. Aiuto<br />

e organizzazione in caso<br />

di rimpatrio di salme,<br />

momenti duri, soprattutto<br />

per i familiari che spesso<br />

vengono dall’Italia,<br />

senza conoscere la lingua<br />

locale e il processo<br />

amministrativo, a volte<br />

laborioso, da portare a<br />

termine in collaborazione<br />

con le autorità locali e il<br />

Consolato Generale di<br />

Barcellona. In previsione<br />

<strong>della</strong> congiuntura e <strong>della</strong><br />

diminuzione delle possibilità<br />

di ricevere aiuti sociali<br />

dalle autorità locali,<br />

abbiamo già tessuto una<br />

piccola rete autonoma di<br />

aiuti, basata su amicizie<br />

e conoscenze che disinteressatamente<br />

prestano<br />

un sostegno impagabile<br />

ai connazionali bisognosi.<br />

L’organizzazione di<br />

corsi gratuiti di <strong>Italiano</strong><br />

(che da tre anni sono impartiti<br />

nei locali del Vice<br />

Consolato di Castellón),<br />

suddivisi in tre gruppi: 1º<br />

e 2º corso del ciclo iniziale<br />

(il lunedì e il martedì).<br />

Per i ragazzi dai 10 ai 12<br />

anni, da un anno si offrono,<br />

brevi corsi di primo<br />

approccio all’italiano (il<br />

venerdì). Mensilmente e<br />

alternativamente da un<br />

anno, il primo giovedì del<br />

mese, si svolgono un’attività<br />

di cucina e un’attività<br />

di ricamo, di lavori a<br />

maglia e all’uncinetto. A<br />

richiesta, è stata allestita<br />

una bacheca per annunci<br />

economici, favorendo lo<br />

scambio di servizi e la<br />

ricerca/offerta di lavoro.<br />

Tutto ciò ha fatto sì che<br />

il Vice Consolato sia un<br />

punto di riferimento per<br />

la comunità. Da parte mia<br />

ho cercato di avvicinare<br />

gli uffici, offrendo la possibilità<br />

di ricevere telefonicamente<br />

informazioni<br />

per risolvere dubbi sulla<br />

preparazione di pratiche<br />

o altro, parallelamente<br />

alle informazioni esistenti<br />

nel sito del Consolato<br />

Generale di Barcellona.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale hanno? Abbiamo<br />

circa 1600 iscritti.<br />

Esiste, inoltre, un notevole<br />

numero di connazionali<br />

che viaggiano dall’Italia<br />

alla provincia di Castellón<br />

e viceversa per<br />

rapporti di lavoro relazionati<br />

con le innumerevoli<br />

imprese dedicate alla<br />

ceramica che operano nel<br />

territorio.<br />

Quali sono i loro maggiori<br />

problemi e quanto<br />

è importante un contatto<br />

diretto con un rappresentante<br />

dello Stato <strong>Italiano</strong><br />

in un paese straniero?<br />

A volte ha agito<br />

come padre o fratello<br />

maggiore? Quello relativo<br />

alla regolarizzazione<br />

<strong>della</strong> situazione anagrafica<br />

delle famiglie, che<br />

spesso, per scarsa informazione,<br />

non viene regolarizzata<br />

e aggiornata.<br />

La stessa ricostruzione e<br />

compilazione degli atti,<br />

che spesso sono stati registrati<br />

in paesi del Sud<br />

America, danno inizio<br />

a un complesso tramite<br />

per la notificazione al<br />

comune di iscrizione<br />

AIRE, a cui prendono<br />

parte sia le autorità Consolari<br />

Italiane in Spagna,<br />

sia quelle Consolari Italiane<br />

del paese d’origine<br />

dell’atto anagrafico o di<br />

stato civile e, alla fine,<br />

il comune <strong>Italiano</strong> di<br />

iscrizione all’AIRE. In<br />

innumerevoli occasio-<br />

Circoscrizione: la provincia di Castellón<br />

C/Benarabe 5 - Bajos - 12005 Castellón<br />

Tel. +34 96 423 74 66 - Fax +34 96 426 12 95<br />

e-mail: viceconsolatocs@orange.es<br />

Orario: lunedì - mercoledì - venerdì 9:00 - 12:00<br />

Pag. 8 62/2012


NTI CONSOLARI RAPPRESENTANO L’ITALIA IN SPAGNA<br />

ni ci si trasforma in un<br />

familiare, che cerca di<br />

capire, con tatto, le loro<br />

necessità, i loro problemi.<br />

Spesso in visite ai<br />

centri penitenziari si vivono<br />

momenti emotivi.<br />

Si hanno contatti con i<br />

familiari residenti in Italia,<br />

che fanno capo alla<br />

persona del Vice Console,<br />

come unione o informazione<br />

dello stato del<br />

familiare recluso. Devo<br />

dire che sono esperienze<br />

piene di emotività, una<br />

tra le più toccanti del nostro<br />

incarico.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

Basicamente i compiti<br />

rimangono gli stessi<br />

del passato.<br />

Attività e programmi per<br />

il 2012? Come ho già detto<br />

prima, è fondamentale<br />

mantenere le attività già<br />

iniziate negli anni precedenti.<br />

Punteremo<br />

sull’intensificare l’avvicinamento<br />

dell’ufficio ai<br />

connazionali, visti i risultati<br />

positivi dell’ultimo<br />

anno. Si cercherà di aprire<br />

nuove prospettive dal<br />

punto di vista artistico<br />

culturale, come l’anno<br />

passato, con la partecipazione<br />

alle feste patronali<br />

di Castellón <strong>della</strong> banda<br />

del comune di Villa Santo<br />

Stefano. Sarebbe interessante<br />

creare un ponte di<br />

intercambio commerciale<br />

a più ampio orizzonte<br />

con la provincia di Castellón,<br />

considerando i<br />

legami già esistenti sul<br />

piano industriale, poiché<br />

nel territorio operano<br />

imprese similari a quelle<br />

di province italiane e si<br />

nota una disposizione a<br />

tale intercambio da parte<br />

delle istituzioni locali<br />

e imprenditoriali, come,<br />

per esempio, nel campo<br />

artistico. Tale creazione<br />

indubbiamente favorirebbe<br />

in modo positivo<br />

le due comunità, generando<br />

opportunità. Ma<br />

indubbiamente si devono<br />

fare i conti con l’attuale<br />

congiuntura che rende<br />

più difficile promuovere<br />

tali iniziative.<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

rappresenta l’Italia in<br />

Spagna, quanto questo<br />

incarico la fa sentire orgoglioso?<br />

Mi sento immensamente<br />

orgoglioso<br />

di rappresentare l’Italia<br />

nella città dove ho stabilito<br />

da circa 25 anni la mia<br />

residenza, Girona, e la<br />

sua estesa provincia. Con<br />

questo incarico, la nomina<br />

avvenne in Ottobre<br />

2008, ho avuto la possibilità<br />

di approfondire le<br />

molteplici necessità dei<br />

nostri connazionali che<br />

vivono in un Paese straniero<br />

anche se comunque<br />

prossimo a noi per cultura<br />

e tradizioni. Quando,<br />

da cittadino italiano<br />

mi recavo al Consolato<br />

Generale di Barcellona,<br />

evidentemente non era<br />

possibile rendersi conto<br />

delle innumerevoli aspetti<br />

che vengono trattati<br />

ogni giorno non solo per<br />

adempiere alle necessità<br />

basiche dei connazionali<br />

in fatto di documenti di<br />

viaggio o di stato civile,<br />

ma anche a livello commerciale,<br />

notarile, assistenziale,<br />

di scambi culturali<br />

e di iniziative volte<br />

a creare e rinforzare i rapporti<br />

tra Italia e Spagna.<br />

Tutte o gran parte di queste<br />

attività vengono svolte<br />

anche in un Consolato<br />

Onorario, sempre sotto la<br />

supervisione del Consolato<br />

Generale o dell’Ambasciata,<br />

in modo tale<br />

che si è creata una rete<br />

consolare dipendente<br />

tanto da Barcellona come<br />

GIOVANNI PARDINI<br />

Vice Console Onorario a Girona<br />

da Madrid che collabora<br />

fattivamente per coprire<br />

gli aspetti anzidetti su tutto<br />

il territorio spagnolo.<br />

Questo da evidentemente<br />

una maggior sicurezza ai<br />

nostri connazionali.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo Vice Consolato?<br />

Sono molteplici e diversificate.<br />

Per quanto riguardo<br />

l’aspetto amministrativo<br />

(AIRE, richieste<br />

passaporti, carte identità,<br />

atti stato civile, etc.. ) il<br />

consolato apre due giorni<br />

la settimana, il lunedì<br />

e mercoledì dalle 10:00<br />

alle 13:00. In orario di<br />

ufficio si espletano queste<br />

funzioni, che a volte<br />

includono anche aspetti<br />

diversi come l’arrivo di<br />

connazionali appena derubati<br />

a cui bisogna dare<br />

assistenza per i documenti<br />

di ritorno; oppure italiani<br />

che hanno perso il lavoro<br />

e cercano consigli e<br />

supporto per trovarne uno<br />

nuovo che, specialmente<br />

in questi tempi, è difficile<br />

ottenere anche se in<br />

qualche modo si cerca di<br />

aiutare con le conoscenze<br />

di attività commerciali o<br />

imprenditoriali sul posto;<br />

altri aspetti che concorrono<br />

in orario di ufficio<br />

ma anche fuori orario ed<br />

in qualsiasi giorno <strong>della</strong><br />

settimana possono essere<br />

telefonate <strong>della</strong> polizia<br />

autonomica o nazionale<br />

o vigili urbani che avvisano<br />

di furti, incidenti o<br />

anche decessi in cui sono<br />

implicati o vittime cittadini<br />

italiani. In questo<br />

caso bisogna assistere,<br />

in un modo o nell’altro<br />

per quanto nelle nostre<br />

possibilità. Comunque la<br />

presenza è sempre necessaria<br />

e successivamente<br />

viene redatta una relazione<br />

sui fatti svoltisi che<br />

viene archiviata ed anche<br />

trasmessa a Barcellona.<br />

Oltre a queste attività,<br />

bisogna anche segnalare<br />

quelle culturali che vengono<br />

organizzate ogni<br />

anno con il patrocinio<br />

dell’Istituto <strong>Italiano</strong> di<br />

Cultura di Barcellona e<br />

il supporto di istituzioni<br />

locali pubbliche e private.<br />

Un esempio è l’attività<br />

organizzata in ottobre<br />

2009 per celebrare il<br />

ventennale <strong>della</strong> morte<br />

di Leonardo Sciascia,<br />

che ha previsto una serie<br />

di conferenze sull’autore,<br />

la presentazione di 6<br />

pellicole tratte dalla sua<br />

letteratura ed una mostra<br />

del fotografo di Sciascia,<br />

Ferdinando Scianna, e<br />

che ha riscosso un notevole<br />

interesse tra connazionali<br />

e popolazione<br />

locale. Contemporaneamente<br />

quell’anno abbiamo<br />

collaborato con<br />

l’Ammiraglio Isidoro<br />

Fusco, aggregato alla<br />

Difesa a Madrid, per la<br />

pianificazione <strong>della</strong> visita<br />

<strong>della</strong> Nave Scuola Palinuro<br />

al porto di Palamós<br />

in agosto. Questa attività<br />

ha richiesto una stretta<br />

collaborazione con le<br />

autorità locali <strong>della</strong> cittadina<br />

tra cui il Municipio,<br />

la Capitaneria Marittima,<br />

ed altre Entità per la<br />

organizzazione dei vari<br />

eventi ufficiali. Nell’ottobre<br />

2010 abbiamo organizzato,<br />

in occasione del<br />

quattrocentesimo del Caravaggio<br />

una serie di conferenze<br />

sulla sua pittura e<br />

il suo percorso artistico<br />

insieme alla celebrazione<br />

del 25º dell’insegnamento<br />

<strong>della</strong> lingua <strong>italiana</strong><br />

alla scuola comunale di<br />

lingue di Girona. In questo<br />

stesso anno, sempre<br />

in collaborazione con<br />

l’Ammiraglio Isidoro<br />

Fusco, aggregato alla Difesa<br />

a Madrid, abbiamo<br />

pianificato la visita <strong>della</strong><br />

Nave Scuola Vespucci al<br />

porto di Palamós in settembre.<br />

In questa visita,<br />

la cui organizzazione ha<br />

richiesto un notevole impegno,<br />

Nave Vespucci ha<br />

effettuato un gemellaggio<br />

(il primo e unico) con il<br />

Comune di Palamós a testimonianza<br />

degli ottimi<br />

rapporti stabiliti con la<br />

rappresentanza <strong>italiana</strong>.<br />

Nel 2011 in <strong>giugno</strong> si è<br />

ripetuta la visita di Nave<br />

Palinuro al porto di Palamós<br />

e, anche in questa<br />

occasione, si è verificato<br />

un grande afflusso di<br />

pubblico per la visita alla<br />

nave con eventi ufficiali<br />

per la cittadina <strong>italiana</strong> e<br />

le autorità locali.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale hanno? Ci<br />

sono circa 2500 italiani.<br />

La tipologia è diversa.<br />

Molti sono italiani che<br />

hanno ricevuto la cittadinanza<br />

per “iure sanguinis”<br />

o “iure matrimoni”<br />

e nella maggior parte dei<br />

casi la conoscenza <strong>della</strong><br />

lingua <strong>italiana</strong> è scarsa o<br />

nulla. Da un lato il loro<br />

vantaggio è di vivere<br />

da europei in un paese<br />

che parla la loro stessa<br />

lingua, dall’altro credo<br />

che ci dovrebbero essere<br />

delle iniziative per raggiungere<br />

un certo livello<br />

<strong>della</strong> lingua <strong>italiana</strong>. A<br />

questo proposito ed avvalendomi<br />

anche <strong>della</strong> collaborazione<br />

di colleghi<br />

italiani dell’Università di<br />

Girona, dove insegno geochimica<br />

ambientale, abbiamo<br />

preparato un questionario<br />

dove, tra le altre<br />

cose si chiede la disponibilità<br />

a frequentare corsi<br />

di italiano, a prezzi simbolici.<br />

Stiamo verificando<br />

le risposte per vedere<br />

se esiste la possibilità di<br />

organizzare queste lezioni<br />

praticamente a costo<br />

zero. Le attività lavorative<br />

sono varie, ci sono<br />

diversi medici, impiegati<br />

in imprese private, operai<br />

etc.. Tra gli italiani di nascita<br />

che vivono a Girona<br />

e provincia troviamo<br />

anche professionisti vari,<br />

architetti, medici, avvocati,<br />

artisti e connazionali<br />

che hanno aperto e<br />

gestiscono con successo<br />

attività commerciali varie,<br />

o alberghi, ristoranti,<br />

pizzerie, vinoteche. Esiste<br />

anche una categoria<br />

di piccoli imprenditori<br />

nell’ambito dei materiali<br />

da costruzione e del trasporto<br />

e impiegati in imprese<br />

private.<br />

Quali sono i loro maggiori<br />

problemi e quanto<br />

è importante un contatto<br />

diretto con un rappresentante<br />

dello Stato <strong>Italiano</strong><br />

in un paese straniero? A<br />

volte ha agito come padre<br />

o fratello maggiore?<br />

I maggiori problemi, se<br />

così si possono chiamare,<br />

sono quelli di avere sempre<br />

in regola il passaporto<br />

ed ora specialmente la<br />

carta di identità dato che<br />

lo Stato Spagnolo rilascia<br />

un documento di residenza<br />

privo di fotografia e<br />

quindi non valido per la<br />

identificazione <strong>della</strong> persona.<br />

C’è poi la difficoltà<br />

di contattare un qualsiasi<br />

comune di iscrizione<br />

AIRE o per ricevere certificati<br />

di parenti diretti<br />

deceduti nell’ambito<br />

<strong>della</strong> preparazione <strong>della</strong><br />

documentazione per ricevere<br />

la cittadinanza<br />

<strong>italiana</strong>. Molti non sanno<br />

nemmeno il Comune<br />

dove viveva il nonno/a,<br />

padre o madre. In questi<br />

casi molte persone ricorrono<br />

al Consolato per<br />

ricevere un aiuto e il contatto<br />

con un rappresentante<br />

dello Stato <strong>Italiano</strong><br />

in un paese straniero è<br />

fondamentale e facilita<br />

le cose specialmente per<br />

il tema <strong>della</strong> lingua. Ci<br />

sono poi casi di connazionali<br />

non abbienti che<br />

si trovano in condizioni<br />

tali da avere bisogno di<br />

assistenza. In questi casi<br />

si cerca di collaborare<br />

con gli uffici assistenziali<br />

locali per migliorare la<br />

loro situazione, nel caso<br />

decidano rimanere nella<br />

62/2012<br />

Pag. 9


I CONSOLI, I VICE CONSOLI ONORARI E I CORRISPONDE<br />

zona, oppure si aiutano<br />

a ritornare in Italia. Tra i<br />

molti voglio citare il caso<br />

di un connazionale del<br />

Sud d’Italia che vive da<br />

tre anni alla periferia di<br />

Girona in una baracca.<br />

Essendo stato informato<br />

dalla polizia di questa situazione,<br />

mi sono recato<br />

a visitarlo per conoscere<br />

la sua storia. È una persona<br />

maggiorenne, non<br />

sposata, senza figli, in<br />

regola con i documenti<br />

italiani anche se non<br />

iscritto AIRE, e dotato<br />

anche di una certa cultura<br />

e ricchezza di linguaggio.<br />

In pratica ha rotto con il<br />

mondo e vuole vivere<br />

così. Addirittura la stessa<br />

polizia lo conosce come<br />

una persona relativamente<br />

tranquilla, che solo si<br />

altera un po’ quando beve<br />

e tollera la sua presenza.<br />

Durante le nostre conversazioni<br />

sono riuscito<br />

a conoscere la sua procedenza<br />

e mi sono messo<br />

in contatto con i parenti<br />

che lo vorrebbero in Italia<br />

però lui si rifiuta di<br />

tornare. La sua situazione<br />

attuale è un po’ migliorata<br />

perché l’associazione<br />

assistenziale del Comune<br />

di Girona gli assicura<br />

vitto, anche l’alloggio<br />

ma non vuole, le visite<br />

mediche e psicologiche<br />

(da cui è risultato sano e<br />

capace di intendere e di<br />

volere). Ogni tanto mi<br />

viene a trovare in ufficio,<br />

facciamo la chiacchierata<br />

di 10 minuti, si scarica e<br />

poi ci salutiamo. Quando<br />

accenno alla possibilità<br />

di aiutarlo per tornare<br />

in Italia o che qualcuno<br />

<strong>della</strong> famiglia lo venga a<br />

prendere, allora si altera<br />

perché non ne vuol sapere.<br />

Un altro caso abbastanza<br />

increscioso è stato<br />

il recente ritrovamento a<br />

Girona di una ragazza <strong>italiana</strong><br />

di 14 anni del Nord<br />

Italia. Si è poi appurato<br />

attraverso i Carabinieri<br />

che era scappata da casa<br />

da 15 giorni. Dopo aver<br />

avvisato la famiglia è stato<br />

accolta in un Centro<br />

per la Protezione del minore<br />

a Girona, in attesa<br />

che i familiari (la madre<br />

e lo zio perché il padre<br />

è irreperibile). All’arrivo<br />

dei familiari li ho accompagnati<br />

al Centro e dopo<br />

aver fatto di intermediario<br />

per il disbrigo delle<br />

pratiche di rilascio, ho<br />

colto l’occasione per fare<br />

un discorso alla ragazza<br />

davanti alla psicologa,<br />

la madre e lo zio sui pericoli<br />

che aveva corso<br />

con questa azione, che<br />

deve avere un rapporto<br />

serio ed affettuoso con<br />

la madre e deve sentirsi<br />

responsabile verso le sue<br />

obbligazioni attuali che<br />

le permetteranno di avere<br />

una vita migliore (si vede<br />

che non vuole studiare<br />

ed ha dei conflitti con la<br />

madre), dopo un po’ si è<br />

messa a piangere ed ha<br />

abbracciato la madre. La<br />

madre, una signora che<br />

lavora tutto il giorno in<br />

un ospizio, e lo zio, un<br />

operaio dell’industria ci<br />

dissero che hanno fatto<br />

il possibile per darle una<br />

educazione, hanno anche<br />

cercato di mandarla in<br />

parrocchia nella cittadina<br />

dove abitano per fare i<br />

compiti sotto la guida del<br />

parroco purtroppo senza<br />

esito positivo. Beh, una<br />

storia finita bene ma che<br />

aveva potuto prendere<br />

dei risvolti drammatici.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

Non posso dare una risposta<br />

esauriente perché<br />

sono in carica solo<br />

da tre anni. Posso però<br />

dire che in questo corto<br />

periodo abbiamo effettuato<br />

delle riunioni periodiche<br />

sui vari temi di<br />

lavoro (a Barcellona o a<br />

Madrid) dove insieme ai<br />

responsabili diplomatici<br />

si analizzano varie questioni<br />

inerenti i compiti<br />

da svolgere, le varie difficoltà<br />

di sede, le novità<br />

amministrative. La nostra<br />

zona, per esempio,<br />

vicina al confine con la<br />

Francia e con giurisdizione<br />

sulla Costa Brava<br />

(provincia di Girona)<br />

richiede una particolare<br />

attenzione e disponibilità.<br />

È necessario anche<br />

citare i procedimenti informatici<br />

in accordo con<br />

le nuove leggi sul rilascio<br />

passaporti e carte di<br />

identità che permettono<br />

all’utente di autoprogrammare<br />

la visita al<br />

Consolato o Ambasciata<br />

per l’apposizione delle<br />

impronte digitali ed<br />

il ritiro del documento<br />

di viaggio o di identità.<br />

Per ultimo ma non meno<br />

importante, citare anche<br />

il sistema di prenotazione<br />

dell’appuntamento in<br />

Consolato che facilità<br />

l’agenda e permette di<br />

conoscere in anticipo<br />

le richieste dell’utente,<br />

che, a sua volta, fornito<br />

in anticipo dei moduli e<br />

delle istruzioni sui documenti<br />

da presentare<br />

agilizza il tramite <strong>della</strong><br />

richiesta.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Vorremmo<br />

organizzare in autunno,<br />

con il patrocinio di istituzioni<br />

locali una o due<br />

giornate gastronomiche<br />

e di diffusione di prodotti<br />

vari dedicate alla<br />

Toscana, da eseguirsi<br />

nella scuola alberghiera<br />

di Girona che accoglierebbe<br />

l’iniziativa. È<br />

un idea ancora in via di<br />

sviluppo ma che potrebbe<br />

realizzarsi. Inoltre,<br />

in collaborazione con<br />

la Casa degli Italiani di<br />

Barcellona stiamo pensando<br />

di organizzare una<br />

visita di italiani a Girona<br />

per la ricorrenza di<br />

“Girona tempo dei fiori”<br />

che si celebra la prima<br />

settimana di maggio. Ci<br />

sono due alternative: o<br />

visita libera con informazioni<br />

su ristoranti o<br />

pizzerie in centro gestite<br />

da italiani dove usufruire<br />

di uno sconto; o la<br />

creazione di un gruppo<br />

di italiani procedenti da<br />

Barcellona e quindi una<br />

visita guidata etc.<br />

Circoscrizione: la provincia di Girona<br />

Gran Vía de Jaume Iº, 40, 1º 2ªB - 17001 Girona<br />

Tel. +34 872 080973 - Fax +34 872 080973<br />

e-mail: consitaliagirona@gmail.com<br />

Orario: lunedì e mercoledì 10.00-13.00<br />

MARCELLO MEMOLI<br />

Vice Console Onorario a Granada<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

rappresenta l'Italia in<br />

Spagna, quanto questo<br />

incarico la fa sentire<br />

orgoglioso? È per<br />

me un onore, un dovere<br />

e una responsabilità.<br />

Chiaramente rappresentare<br />

il proprio paese<br />

è un onore, ma ho<br />

sempre creduto che lo<br />

stato non si dovesse<br />

mai considerare come<br />

un elemento alieno<br />

alla propria vita, e che<br />

sia dovere di tutti e di<br />

ciascuno esserne parte<br />

attiva. Vivo l’incarico<br />

con profondo senso<br />

<strong>della</strong> responsabilità<br />

tanto verso l’istituzione<br />

che rappresento<br />

come verso la comunità<br />

di cui faccio parte,<br />

conscio dell’estrema<br />

importanza di essere<br />

in loco il collegamento<br />

tra le due entità nazionali<br />

I compiti e le attività<br />

del suo Vice Consolato?<br />

L’attività ordinaria di<br />

un consolato onorario è<br />

rappresentare a livello<br />

amministrativo il proprio<br />

paese con i connazionali<br />

residenti nella<br />

circoscrizione, informandoli<br />

e guidandoli<br />

nei loro rapporti con<br />

la burocrazia <strong>italiana</strong>,<br />

con riferimento alla<br />

loro condizione giuridica<br />

soggettiva ed ai<br />

loro documenti, come<br />

la loro legalizzazione,<br />

vidimazione, apposizione<br />

di visti, la traduzione<br />

ecc. È nostro<br />

compito fornire l’appoggio<br />

e l’assistenza<br />

necessaria e opportuna<br />

ai tutti quei connazionali<br />

che nel territorio<br />

di competenza si trovano<br />

in una situazione<br />

d’emergenza. Infine è<br />

corretto ricordare l’importante<br />

funzione del<br />

Console onorario, in<br />

appoggio ai vari uffici<br />

dell’Ambasciata da<br />

cui dipende, di promozione<br />

delle relazioni<br />

culturali nell’ambito<br />

<strong>della</strong> comunità nazionale<br />

e oltre essa e il<br />

supporto del Console<br />

alle istituzioni, private<br />

e pubbliche, commerciali<br />

nazionali <strong>della</strong><br />

sua giurisdizione o<br />

circoscrizione. Nel primo<br />

anno di attività, la<br />

priorità di questo ufficio<br />

è stata riportare la<br />

normalità nelle varia<br />

situazioni che erano in<br />

sospeso dalle dimissioni<br />

del precedente<br />

console. Con motivo<br />

<strong>della</strong> GMG 2011 e per<br />

la naturale vocazione<br />

turistica <strong>della</strong> città, è<br />

nata una stretta collaborazione<br />

con i rappresentati<br />

locali delle<br />

forze di polizia, con il<br />

fine di offrire una sempre<br />

migliore assistenza<br />

ai turisti nella circoscrizione.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale<br />

hanno? Nella circoscrizione<br />

di Granada<br />

(province di Granada,<br />

Jaen, Almeria) risiedono<br />

più di 7000 connazionali,<br />

di cui circa<br />

2900 iscritti AIRE, a<br />

cui si aggiungono circa<br />

1400 studenti Erasmus<br />

(anno accademico<br />

2010-2011) ospitati<br />

dalle università locali.<br />

L’aeroporto di Granada<br />

ha registrato, nel<br />

2011, 32903 movimenti<br />

da e per l’Italia<br />

con voli diretti, da<br />

ottobre non operano<br />

vettori con origine o<br />

destino diretto verso<br />

città italiane. Granada,<br />

secondo fonti delle<br />

associazioni di settore,<br />

ha ospitato nell’anno<br />

circa 180.000 turisti<br />

connazionali. È una<br />

comunità socialmente<br />

eterogenea, molto ben<br />

integrata nel tessuto<br />

economico locale,<br />

composta in maggioranza<br />

da connazionali<br />

oriundi e in cui si possono<br />

individuare due<br />

macro gruppi professionali,<br />

i piccoli imprenditori<br />

nel settore<br />

dei servizi soprattutto<br />

al turismo e gli accademici,<br />

professori o<br />

dottorandi, nelle università<br />

locali. È motivo<br />

d’orgoglio per tutta<br />

la comunità, che tanto<br />

il presidente come il<br />

direttore generale <strong>della</strong><br />

locale squadra di calcio<br />

di prima divisione<br />

siano italiani.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

La figura e i compiti di<br />

un Consolato Onorario<br />

sono cambiati seguendo<br />

le evoluzioni<br />

storiche e socio-demografiche<br />

dell’ultimo<br />

secolo. In particolare,<br />

la nostra rete consolare<br />

onoraria in Spagna<br />

ha assunto progres-<br />

Pag. 10 62/2012


NTI CONSOLARI RAPPRESENTANO L’ITALIA IN SPAGNA<br />

sivamente un ruolo<br />

sempre più operativo<br />

e meno rappresentativo,<br />

in risposta <strong>della</strong><br />

forte emigrazione di<br />

ritorno dei nostri connazionali<br />

oriundi nel<br />

Sud-America che hanno<br />

usato nell’ultimo<br />

decennio questo paese<br />

come porta d’ingresso<br />

in Europa. Come conseguenza<br />

dell’aumento<br />

del numero degli Stati<br />

Sovrani avvenuto negli<br />

ultimi venti anni<br />

e ovviamente dell’attuale<br />

crisi economica<br />

globale, la figura del<br />

Console onorario ha<br />

avuto un crescente sviluppo,<br />

rafforzandosi<br />

nel tessuto del mondo<br />

contemporaneo tanto<br />

è vero che la maggior<br />

parte delle Nazioni ne<br />

fanno normalmente<br />

ricorso. Tutto ciò ha<br />

reso palmare l’esigenza<br />

di ridefinire una figura<br />

che, figlia <strong>della</strong><br />

Convenzione di Vienna<br />

del 1963, è considerata<br />

ancora come<br />

ibrida, con il risultato<br />

che lo stesso Console<br />

onorario si trova di<br />

fronte, soventemente,<br />

a delle difficoltà<br />

di genere burocratico<br />

che diventano ostacolo<br />

allo svolgimento delle<br />

sue funzioni. In questo<br />

senso trovo molto interessanti<br />

le figura di<br />

“Console a contratto”<br />

o “ Console consulente”<br />

che hanno adottato<br />

alcuni paesi anglosassoni.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Alla fine<br />

del 2011, si sono svolti<br />

incontri intersettoriali<br />

per riportare il traffico<br />

internazionale all’aeroporto<br />

“Federico<br />

Garcia Lorca” di Granada<br />

– Jaen; ho personalmente<br />

partecipato<br />

a questa iniziativa e<br />

62/2012<br />

seguirò appoggiandola<br />

anche quest’anno.<br />

Un volo diretto con<br />

l’Italia, oltre ad essere<br />

un importante impulso<br />

di sviluppo economico,<br />

è una profonda<br />

necessità <strong>della</strong> comunità<br />

connazionale residente.<br />

Per il 2012<br />

è iniziata un’intensa<br />

collaborazione, coordinata<br />

dall’Ambasciata<br />

d’Italia a Madrid,<br />

con la sede locale <strong>della</strong><br />

“Dante Alighieri”. In<br />

questo periodo, siamo<br />

nella fase di fund<br />

– raising che, vista la<br />

attuale congiuntura<br />

economica, è particolarmente<br />

impegnativa,<br />

quindi l’agenda delle<br />

attività è ancora tutta<br />

da confermare. Vorremmo<br />

organizzare un<br />

concorso fotografico<br />

che abbia per soggetto<br />

l’Italia in Spagna e<br />

una retrospettiva cinematografica<br />

sul mondo<br />

del lavoro nel cinema<br />

italiano, con la speranza<br />

di presentare registi<br />

ed interpreti molto conosciuti<br />

in Italia che<br />

non abbiano avuto l’adeguato<br />

riconoscimento<br />

internazionale. In<br />

programma c’è anche<br />

la creazione di borse<br />

di studio per corsi di<br />

lingua e cultura <strong>della</strong><br />

Dante, destinata a quei<br />

connazionali di madrelingua<br />

spagnola che,<br />

non avendone i mezzi<br />

economici, desiderino<br />

approfondire la conoscenza<br />

del loro paese<br />

d’origine. Infine stiamo<br />

stringendo accordi<br />

con alcune aziende<br />

locali, che avendo interessi<br />

commerciali<br />

nel nostro paese, sono<br />

interessate ad offrire<br />

tirocini professionali e<br />

stage agli studenti dei<br />

corsi di italiano commerciale<br />

<strong>della</strong> Dante<br />

Alighieri.<br />

Circoscrizione: Almería, Granada, Jaén<br />

Apdo. de Correos n. 314 - 18080 Granada<br />

e-mail: info@consgranada.com<br />

Attenzione telefonica “Innovamer” 807.505.883<br />

Si riceve il pubblico esclusivamente su appuntamento<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

rappresenta<br />

l’Italia in<br />

Spagna, quanto<br />

questo incarico la<br />

fa sentire orgoglioso?<br />

L'orgoglio<br />

è molto e difficile<br />

descriverlo, provi<br />

ad immaginare<br />

una persona che<br />

rappresenta il suo<br />

paese, che adora,<br />

non solo perché<br />

le ha dato i natali<br />

ma lo ha educato<br />

e cresciuto e lo ha<br />

messo in grado di<br />

rappresentarlo nel<br />

Paese che lui ama<br />

e considera la sua<br />

seconda casa, in<br />

quanto è diventato<br />

nel tempo il posto<br />

dove lui vuole lavorare<br />

e dove tutti<br />

lo fanno sentire<br />

parte integrante<br />

<strong>della</strong> società che<br />

lo circonda.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo<br />

Vice Consolato?<br />

A parte l’attività<br />

burocratica ufficiale:<br />

iscrizione<br />

A.I.R.E., trascrizione<br />

atti di nascita,<br />

di matrimonio,<br />

divorzio, morte,<br />

svolgimento prati-<br />

LANFRANCO FABBRO<br />

Vice Console Onorario a Ibiza<br />

che per emissione<br />

passaporti, carte<br />

d'identità, atti notori,<br />

legalizzazioni<br />

firme ecc. ecc. C’è<br />

poi la parte assistenza<br />

che riguarda<br />

gli italiani vacanzieri<br />

che hanno<br />

problematiche finanziarie<br />

e di perdita<br />

o vittime di<br />

furto di documenti.<br />

Eventuali cittadini<br />

italiani feriti ospitalizzati,<br />

defunti e<br />

assistenza ai loro<br />

cari, aspetti legali<br />

ed assistenziali legati<br />

agli eventuali<br />

detenuti. C’è poi<br />

la parte "diplomatica"<br />

quella cioè<br />

legata ai rapporti<br />

con le autorità locali.<br />

In realtà facciamo<br />

quel lavoro<br />

che il Diritto <strong>Italiano</strong><br />

definisce in<br />

maniera sintetica<br />

come il comportamento<br />

del buon<br />

padre di famiglia<br />

che certamente si<br />

sposa con qualunque<br />

stato e legge e<br />

prevarica qualsiasi<br />

comportamento<br />

stereotipato.<br />

Quanti italiani<br />

sono iscritti nella<br />

sua circoscrizione<br />

e che tipologia in<br />

generale hanno?<br />

Circa 2500 ma in<br />

costante aumento,<br />

caratteristica<br />

principale una percentuale<br />

altissima<br />

credo 70% di<br />

italo-ispanoamericani<br />

(con doppia<br />

nazionalità) oramai<br />

residenti da<br />

anni nelle due isole<br />

IBIZA e FOR-<br />

MENTERA.<br />

Quali sono i loro<br />

maggiori problemi<br />

e quanto è importante<br />

un contatto<br />

diretto con un rappresentante<br />

dello<br />

Stato <strong>Italiano</strong><br />

in un paese straniero?<br />

A volte ha<br />

agito come padre<br />

o fratello maggiore?<br />

Credo di aver<br />

risposto in parte<br />

nell'ultima parte<br />

<strong>della</strong> seconda risposta,<br />

vorrei non<br />

dover citare alcuni<br />

fatti drammatici<br />

avvenuti nel 2011<br />

solo per discrezione<br />

in quanto legati<br />

a delle morti che<br />

anche se la mia<br />

attività privata legata<br />

al turismo e<br />

quella istituzionale,<br />

impongono<br />

freddezza, davanti<br />

a suicidi, omicidi<br />

e morti per incidenti<br />

traffico di<br />

persone ventenni,<br />

non solo mi sono<br />

dovuto comportare<br />

da amico, fratello,<br />

padre, ma<br />

soprattutto ho dovuto<br />

fare l'attore<br />

teatrale ovvero in-<br />

terpretare ciò che<br />

in quel momento<br />

non volevo essere<br />

“la persona che<br />

freddamente gestisce<br />

una situazione<br />

drammatica”.<br />

I compiti di un<br />

consolato onorario<br />

sono cambiati<br />

con il tempo?<br />

Non so rispondere<br />

con cognizione<br />

di causa sono<br />

solo due anni che<br />

ho quest'incarico.<br />

Ma credo che<br />

come tutto si evolve<br />

e cambia anche<br />

il nostro ruolo sia<br />

cambiato, sarebbe<br />

impensabile<br />

che tutto intorno<br />

a noi cambia e i<br />

vice consolati siano<br />

inamovibili nel<br />

tempo.<br />

Attività e programmi<br />

per il<br />

2012? L'apertura<br />

di uno spazio artistico<br />

nella zona<br />

di "Salinas" (per<br />

chi conosce Ibiza)<br />

dove avranno<br />

luogo mostre di<br />

pittura, fotografia,<br />

scultura e speriamo<br />

anche nella<br />

presentazione di<br />

un libro di un giovane<br />

autore italiano.<br />

Tutto ciò con<br />

la nostra collaborazione<br />

insieme a<br />

personaggi dello<br />

spettacolo e artisti<br />

italiani pittori<br />

e fotografi molto<br />

conosciuti. Dispiaciuto<br />

di non<br />

poter per ora fare i<br />

loro nomi.<br />

Circoscrizione: le isole di Ibiza e Formentera<br />

C/ Diputado Josè Ribas, s/n - 07800 Ibiza (Baleares)<br />

Tel. 971.199915 - Fax 971.191746<br />

e-mail: vcoibiza@molan2000.com<br />

Orario: Lunedì, Mercoledí e Venerdì<br />

dalle ore 11,00 alle 13,00<br />

Pag. 11


I CONSOLI, I VICE CONSOLI ONORARI E I CORRISPONDE<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

rappresenta<br />

l'Italia in Spagna,<br />

quanto questo incarico<br />

la fa sentire<br />

orgoglioso? Senza<br />

ombra di dubbio si,<br />

però oltre all’orgoglio<br />

esiste anche il<br />

senso <strong>della</strong> responsabilità<br />

di tale privilegiato<br />

incarico,<br />

la sfida a farlo nel<br />

migliore dei modi<br />

è uno stimolo a migliorare<br />

in tutti i<br />

sensi, come persona<br />

e professionista. Ho<br />

scoperto la soddisfazione<br />

di poter dare<br />

senza ricevere nulla<br />

in cambio, molti la<br />

chiamano generosità,<br />

a prima vista<br />

lo può essere, io la<br />

considero un atto di<br />

egoismo perché alimenta<br />

il mio bagaglio<br />

di esperienza e<br />

allo stesso tempo ti<br />

senti utile e in definitiva<br />

ti senti bene<br />

con te stesso.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo Vice<br />

Consolato? Ufficialmente<br />

tutti i<br />

compiti inclusi nel<br />

decreto di assunzione<br />

<strong>della</strong> nomina che<br />

sono pubblicati nella<br />

Gazzetta Ufficiale<br />

dello Stato. Ricezione<br />

di richieste di<br />

documenti d’identità,<br />

di richieste di<br />

trascrizione di atti<br />

civili, di autentica<br />

di firma, certificati<br />

di esistenza in vita,<br />

deleghe semplici,<br />

consulenze e consigli<br />

di tutti i tipi,<br />

sovente le richieste<br />

escono dalle nostre<br />

competenze, in questi<br />

casi aiutiamo, facilitiamo<br />

il contatto<br />

con l’interlocutore o<br />

l’organismo appropriato<br />

per risolvere<br />

qualsiasi problema<br />

ci si presenti, grazie<br />

all’esperienza<br />

di vent’anni come<br />

cittadino italiano in<br />

Spagna. L’opinione<br />

pubblica ha un concetto<br />

di noi Consoli<br />

a volte sbagliata,<br />

l’errore più frequente,<br />

magari da parte di<br />

cittadini con problemi<br />

con la giustizia<br />

spagnola, è credere<br />

che possiamo intercedere<br />

per ottenere<br />

degli sconti di pena<br />

o aiutarli a ottenere<br />

benefici carcerari<br />

ecc. Niente di più<br />

falso, dobbiamo essere<br />

molto rispettosi<br />

in questo senso con<br />

le Autorità locali e<br />

con la sovranità del<br />

Paese che ci ospita,<br />

il cittadino recluso<br />

in certi casi denuncia<br />

maltrattamenti<br />

FRANCESCO MILANI<br />

Vice Console Onorario a La Coruña<br />

o soprusi da parte<br />

delle Autorità locali<br />

(sempre verifico,<br />

per quel che mi riguarda,<br />

mai risultate<br />

denunce fondate), in<br />

questi casi la vittima<br />

ha tutti i mezzi necessari<br />

per far valere<br />

i propri diritti senza<br />

l’aiuto di un Console<br />

onorario che non<br />

è Giudice né Avvocato<br />

difensore né<br />

Pubblico Ministero.<br />

Altro errore è quello<br />

di pensare ai Consolati<br />

onorari come<br />

a un ufficio di collocamento,<br />

a questo<br />

proposito desidero<br />

informare i nostri<br />

connazionali che i<br />

“curriculum vitae”<br />

inviati per e-mail<br />

o per posta senza<br />

l’autorizzazione per<br />

usare i dati personali<br />

secondo la legge<br />

sulla privacy devono<br />

essere cestinati e<br />

non possono essere<br />

diffusi. Per rimediare<br />

a questo inconveniente<br />

ho pensato<br />

mesi or sono di creare<br />

una pagina su Facebook<br />

dove segnalare<br />

le ditte locali e<br />

non, che ricercano<br />

personale, affinché<br />

l’interessato possa<br />

inviare direttamente<br />

la propria candidatura,<br />

oltre ad annunciare<br />

nel sito gli<br />

eventi e notizie in<br />

generale relativi alla<br />

Comunità <strong>italiana</strong>.<br />

Quanti italiani<br />

sono iscritti nella<br />

sua circoscrizione<br />

e che tipologia in<br />

generale hanno?<br />

In questo momento<br />

regolarmente iscritti<br />

circa 2000 tra le<br />

province di La Coruña<br />

e Lugo, mia<br />

giurisdizione. Dico<br />

regolarmente perché<br />

il numero può essere<br />

maggiore se contiamo<br />

i non iscritti:<br />

a questo proposito,<br />

ricordo che è necessario<br />

regolarizzare<br />

la propria situazione<br />

anagrafica, iscrivendosi<br />

all’AIRE<br />

(Anagrafe Italiani<br />

Residenti all’estero)<br />

entro tre mesi dal<br />

trasferimento all’estero.<br />

L’iscrizione<br />

all’AIRE fa acquisire<br />

tutti i diritti civili,<br />

senza dover tornare<br />

in Italia per votare<br />

o rinnovare i propri<br />

documenti. La tipologia<br />

<strong>della</strong> collettività<br />

<strong>della</strong> mia circoscrizione<br />

è molto<br />

particolare: un 60%<br />

circa è formata da<br />

oriundi provenienti<br />

dall’America Latina<br />

che per affinità<br />

con la lingua hanno<br />

scelto come destinazione<br />

Spagna per<br />

cercare nuove opportunità<br />

professionali.<br />

In questo momento<br />

di grave crisi<br />

economica in Europa<br />

molti ritornano ai<br />

loro paesi di origine.<br />

Un 20% è formato<br />

da connazionali<br />

pensionati emigrati<br />

negli anni ’50 ’60<br />

e ‘70 in Europa e<br />

che durante la loro<br />

permanenza all’estero<br />

si sono sposati<br />

con cittadini/e<br />

galiziani/e decidendo<br />

di trasferirsi in<br />

questa regione definitivamente<br />

dopo<br />

aver smesso di lavorare.<br />

La maggior<br />

parte di questi italiani<br />

sono di sesso<br />

maschile, a conferma<br />

- se vuole - <strong>della</strong><br />

tradizionale immagine<br />

<strong>della</strong> donna<br />

galiziana, decisa ed<br />

attaccata alla propria<br />

terra. In ultimo<br />

20% è formato da<br />

cittadini nati in Italia<br />

che hanno deciso<br />

di emigrare per necessita<br />

di cuore, non<br />

per evitare infarti<br />

intendiamoci bensì<br />

per aver trovato<br />

l’anima gemella in<br />

Spagna, anche qui la<br />

maggior parte sono<br />

uomini (anche se in<br />

questo momento c’è<br />

un inversione di tendenza).<br />

Le opportunità<br />

professionali<br />

e lavorative <strong>della</strong><br />

Spagna negli anni<br />

passati hanno facilitato<br />

questa scelta<br />

anche se per quanto<br />

riguarda la Regione<br />

dove opero ho riscontrato<br />

pochi casi<br />

di ciò che in Italia<br />

si chiama “fuga di<br />

cervelli”: la scelta<br />

di emigrare è dettata<br />

dal sentimento prima<br />

e dall’opportunità<br />

professionale poi.<br />

Quali sono i loro<br />

maggiori problemi e<br />

quanto è importante<br />

un contatto diretto<br />

con un rappresentante<br />

dello Stato<br />

<strong>Italiano</strong> in un paese<br />

straniero? A volte<br />

ha agito come padre<br />

o fratello maggiore?<br />

Ho diviso in<br />

tre parti la comunità<br />

<strong>italiana</strong> residente e<br />

coincide con problematiche<br />

differenti<br />

tra loro. Nel primo<br />

caso, consideriamo<br />

gli oriundi, spesso<br />

afflitti da difficoltà<br />

economiche. Immagini<br />

una famiglia di<br />

5 o 6 componenti<br />

che devono rinnovare<br />

il passaporto:<br />

questo può significare<br />

quasi un intero<br />

stipendio di una persona.<br />

Per fortuna c’è<br />

l’alternativa <strong>della</strong><br />

Carta d’identità, che<br />

costa molto meno. A<br />

volte i loro problemi<br />

sono legati alla conoscenza<br />

<strong>della</strong> lingua<br />

<strong>italiana</strong>. Alcuni<br />

certificati di Stato<br />

Civile tipo nascita,<br />

matrimonio, decesso,<br />

non possono essere<br />

richiesti attraverso<br />

il Consolato.<br />

<strong>Il</strong> problema è che a<br />

volte il legame con<br />

il Comune di origine<br />

si è molto diluito, e<br />

rende difficili queste<br />

richieste! In questi<br />

casi, li aiutiamo<br />

spiegando come richiedere<br />

i certificati<br />

e a chi rivolgersi, a<br />

volte facendo da intermediari.<br />

È notizia<br />

di qualche giorno fa<br />

che il Governo ha<br />

disposto che potranno<br />

essere portate a<br />

termine on-line tutte<br />

le pratiche burocratiche<br />

di Comuni<br />

e Amministrazioni<br />

pubbliche in Italia:<br />

questa si che è una<br />

bella notizia!. <strong>Il</strong><br />

secondo gruppo di<br />

connazionali è costituito<br />

dai pensionati,<br />

il cui problema più<br />

grande sono le pensioni!<br />

Nella maggior<br />

parte dei casi questi<br />

cittadini ricevono<br />

pensioni anche<br />

da altri Paesi oltre<br />

all’Italia. L’INPS<br />

invia tutti gli anni<br />

un modulo da compilare<br />

per verificare<br />

la situazione di<br />

reddito complessivo<br />

e ricalcolare la pensione,<br />

ma se viene a<br />

mancare questa comunicazione<br />

automaticamente<br />

l’INPS<br />

decurta la pensione<br />

con effetto retroattivo<br />

con il risultato di<br />

un ammontare molto<br />

alto da sottrarre alle<br />

Pag. 12 62/2012


NTI CONSOLARI RAPPRESENTANO L’ITALIA IN SPAGNA<br />

retribuzioni seguenti<br />

fino all’estinzione<br />

del debito: una situazione<br />

molto difficile<br />

da spiegare ai<br />

nostri connazionali.<br />

A questo proposito,<br />

colgo l’occasione<br />

per ringraziare la<br />

Sig.ra Elettra Capon<br />

del Patronato Ital<br />

Barcellona per la<br />

collaborazione prestata<br />

nel risolvere<br />

i problemi inerenti<br />

ai nostri pensionati<br />

in Spagna. Un altro<br />

problema di questo<br />

gruppo di connazionali<br />

è l’età: molto<br />

spesso mi trovo con<br />

persone anziane che<br />

hanno difficoltà a<br />

compilare qualsiasi<br />

formulario, immaginiamoci<br />

accedere<br />

alle nuove tecnologie<br />

per scaricare i<br />

formulari da internet;<br />

in certi casi devono<br />

fare molti chilometri<br />

per venire<br />

personalmente agli<br />

uffici ma a volte i<br />

problemi di mobilità<br />

sono un ostacolo per<br />

adempiere ai propri<br />

doveri e accedere<br />

ai servizi consolari.<br />

L’ultimo gruppo<br />

di connazionali lo<br />

chiamo scherzosamente<br />

quello degli<br />

“Innamorati”, i<br />

quali hanno un solo<br />

problema: la nostalgia.<br />

All’inizio va<br />

tutto bene, il loro<br />

mondo è la famiglia<br />

e sembrano tranquilli<br />

e realizzati, poi si<br />

accorgono che effettivamente<br />

non sono<br />

più in Italia e quindi<br />

cercano di trasformare<br />

il più possibile<br />

il luogo dove vivono<br />

nella propria patria:<br />

si cercano tra connazionali,<br />

si uniscono,<br />

si ritrovano, cercano<br />

di conservare le proprie<br />

tradizioni, cominciano<br />

a vedere le<br />

differenze positive e<br />

negative rispetto al<br />

Paese dove vivono<br />

e diventano a tutti<br />

gli effetti “italiani<br />

all’estero”, che hanno<br />

bisogno di essere<br />

coccolati, di sentire<br />

che la madre patria<br />

non li ha abbandonati<br />

nell’avventura<br />

intrapresa, e desiderano<br />

incontrare altri<br />

Italiani per scambiarsi<br />

le esperienze<br />

vissute e vedere un<br />

poco d’Italia in Spagna.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

Le nuove tecnologie<br />

hanno facilitato<br />

la nostra attività:<br />

in questo momento<br />

molte delle pratiche<br />

burocratiche si possono<br />

realizzare tranquillamente<br />

da casa;<br />

attraverso la pagina<br />

web dell’Ambasciata<br />

e <strong>della</strong> Cancelleria<br />

si scaricano i formulari<br />

con le istruzioni,<br />

per sbrigare qualsiasi<br />

pratica inerente ai<br />

nostri servizi. Questo<br />

tempo può fortunatamente<br />

essere<br />

investito in altre attività<br />

molto utili per<br />

gli interessi italiani,<br />

cercando di promuovere<br />

sempre di<br />

più eventi culturali,<br />

aprire le porte a attività<br />

imprenditoriali<br />

italiane in Spagna,<br />

mantenere i rapporti<br />

con le istituzioni<br />

locali che sono indispensabili<br />

per riuscire<br />

ad avere un rapido<br />

accesso alle informazioni<br />

necessarie e<br />

poterle offrire a chi<br />

le richiede. Quindi<br />

una attività differente<br />

rispetto a quella<br />

burocratica, più culturale<br />

ed economica.<br />

D’altra parte, le Istituzioni<br />

locali vedono<br />

in noi un veicolo<br />

per accedere a informazioni<br />

e contatti<br />

con l’Italia.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Ogni<br />

anno cerco di dedicare<br />

sempre più del<br />

mio tempo all’attività<br />

del Vice Consolato,<br />

nella quantità<br />

è difficile aumentare,<br />

si arriva a un limite<br />

che non si può<br />

oltrepassare, allora<br />

il mio desiderio è<br />

migliorare la qualità<br />

di questo tempo,<br />

ottimizzarlo, e per<br />

questo devo dire<br />

che ottengo sempre<br />

la massima collaborazione<br />

dei miei<br />

colleghi a Madrid<br />

sia a1l’Ambasciata<br />

che alla Cancelleria<br />

Consolare. L’agilità<br />

nel disbrigo delle<br />

pratiche è migliorata<br />

nel tempo, nonostante,<br />

in alcuni<br />

casi, i cambiamenti<br />

alla legislazione<br />

hanno complicato<br />

alcune procedure.<br />

Spero vivamente<br />

che in quest’anno<br />

migliorino ancor di<br />

più l’efficacia e la<br />

tempistica. I programmi<br />

a livello<br />

culturale, concordati<br />

sempre con l’Ambasciata<br />

d’Italia a Madrid,<br />

sono vari pero<br />

in questo momento<br />

non essendo del tutto<br />

concreti non vorrei<br />

svelare nulla, più<br />

per scaramanzia che<br />

per altro.<br />

Circoscrizione: La Coruña, Lugo<br />

Avda. Juan Florez n. 129 5º izda. - 15005 La Coruña<br />

Tel.: 663.787.010 - Fax: 981.244.533<br />

e-mail: milanirepcons@yahoo.es<br />

web: www.facebook.com/ViceConsolato<br />

Attenzione telefonica “Innovamer” 807.505.883<br />

Si riceve il pubblico esclusivamente su appuntamento<br />

MARIO IVO MALVEZZI<br />

Vice Console Onorario a Murcia<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

Onorario rappresenta<br />

l’Italia nella<br />

Regione di Murcia,<br />

quanto questo incarico<br />

la fa sentire<br />

orgoglioso? Molto,<br />

è indubbiamente un<br />

privilegio poter essere<br />

utile al mio Paese<br />

ed, al medesimo tempo,<br />

rappresentare un<br />

punto di riferimento<br />

per le Autorità locali.<br />

Voglio cogliere l’occasione<br />

per fare un<br />

espresso riferimento<br />

alle Autorità militari<br />

di entrambi i Paesi,<br />

per ringraziarle sentitamente<br />

per tutte le<br />

volte che mi hanno<br />

assistito ed accolto,<br />

sempre con grande<br />

professionalità ed<br />

affetto. Sicuramente<br />

rappresenta uno dei<br />

momenti più impegnativi<br />

di questo incarico,<br />

ma anche di<br />

maggiore soddisfazione<br />

morale.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo Vice Consolato<br />

Onorario? In generale,<br />

ci occupiamo<br />

di fornire ai connazionali<br />

i mezzi maggiormente<br />

efficienti<br />

al fine di gestire in<br />

prima persona i loro<br />

rapporti con la Pubblica<br />

Amministrazione<br />

<strong>italiana</strong> e gli diamo<br />

l’appoggio necessario<br />

alle loro esigenze<br />

specifiche nelle situazioni<br />

più complesse<br />

o che richiedono<br />

una maggiore attenzione,<br />

occupandoci<br />

personalmente <strong>della</strong><br />

coordinazione con il<br />

nostro Consolato Generale<br />

di riferimento,<br />

a Barcellona. Inoltre,<br />

al fine di migliorare<br />

l’efficienza del servizio,<br />

abbiamo deciso<br />

di dedicare all’attenzione<br />

al pubblico<br />

i pomeriggi di tutti<br />

i martedì e giovedì<br />

non festivi: spesso, la<br />

mattina, i concittadini<br />

lavorano ed è più<br />

complicato per loro<br />

chiedere permessi od<br />

effettuare spostamenti<br />

che gli fanno perdere<br />

ore produttive.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella Regione<br />

di Murcia e che<br />

tipologia in generale<br />

hanno? Sono circa<br />

1.200 ed, in genere,<br />

hanno scelto questa<br />

Regione per motivi<br />

personali; pertanto,<br />

sono di tutte le tipologie<br />

e sono ben inseriti<br />

nella società locale.<br />

Quali sono i loro<br />

maggiori problemi e<br />

quanto è importante<br />

un contatto diretto<br />

con un rappresentante<br />

dello Stato <strong>Italiano</strong><br />

in un paese straniero?<br />

A volte ha agito<br />

come padre o fratello<br />

maggiore? Sarebbe<br />

lungo illustrare i<br />

maggiori problemi, a<br />

volte sono molti dello<br />

stesso tipo (per esempio:<br />

mancanza di formazione,<br />

rinnovo dei<br />

documenti di identità,<br />

livello di conoscenza<br />

<strong>della</strong> lingua, …) ed a<br />

volte sono pochi, ma<br />

complessi (per esempio:<br />

imprevisti di vario<br />

genere, decessi,<br />

handicap fisici, …). <strong>Il</strong><br />

contatto con un rappresentante<br />

dello Stato<br />

<strong>Italiano</strong> in un paese<br />

straniero è importante<br />

per i concittadini e,<br />

molti, lo apprezzano;<br />

soprattutto se, oltre<br />

ad un referente istituzionale,<br />

si trovano<br />

davanti ad una persona<br />

che cerca umilmente<br />

di dare il meglio<br />

di sé, per offrire<br />

un servizio efficiente.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

Per il momento,<br />

sono solo un paio di<br />

anni che ho ricevuto<br />

questo incarico.<br />

Quello che posso dire<br />

è che ci siamo concentrati<br />

sul servizio<br />

ai concittadini con<br />

l’obiettivo di avvicinarci<br />

a loro come<br />

un’entità di coordinamento,<br />

più che come<br />

un’Autorità. Infatti,<br />

spesso diciamo loro<br />

che il Vice Consolato<br />

Onorario d’Italia<br />

Circoscrizione: le provincie di Murcia e Cartagena<br />

Plaza E. Diez de Revenga, n. 4 Entlo. D - 30008 Murcia<br />

Tel.: +34 868 955196 - Fax: +34 968 930 670<br />

e-mail: marioivo@icamur.org<br />

Orario: martedì e giovedì: 16:00 alle 20:00<br />

62/2012<br />

Pag. 13


I CONSOLI, I VICE CONSOLI ONORARI E I CORRISPONDE<br />

a Murcia è formato<br />

da loro stessi e, pertanto,<br />

che sono loro<br />

i primi che devono<br />

preoccuparsi affinché<br />

questa nostra piccola<br />

Rappresentanza Onoraria<br />

funzioni bene.<br />

Come? Studiando la<br />

pagina web del Consolato<br />

generale d’Italia<br />

a Barcellona, non<br />

ricorrendo a questi<br />

uffici per pratiche che<br />

possono svolgere da<br />

soli per posta, preoccupandosi<br />

individualmente<br />

di non intasare<br />

il servizio per chi ne<br />

ha un bisogno in maniera<br />

effettivamente<br />

imprescindibile o<br />

urgente, fissando e<br />

rispettando gli appuntamenti<br />

per posta<br />

elettronica, nonché<br />

avvisando nel caso<br />

non si possa rispettare<br />

un appuntamento.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? La disoccupazione<br />

è una<br />

piaga che affligge<br />

questa terra... Vorremmo<br />

apportare il<br />

nostro piccolo contributo,<br />

nell’ambito<br />

<strong>della</strong> comunità <strong>italiana</strong>,<br />

al fine di creare<br />

un punto di incontro<br />

tra domanda ed offerta<br />

di lavoro. Stiamo<br />

già muovendo i primi<br />

passi tanto al fine di<br />

aiutare i concittadini<br />

a trovare lavoro,<br />

così come gli imprenditori,<br />

che lavorano<br />

qui, ad avvalersi dei<br />

concittadini residenti<br />

nella Regione di<br />

Murcia per le loro<br />

esigenze professionali...<br />

Vedremo, speriamo<br />

che l’iniziativa<br />

abbia successo e che<br />

vi sia la possibilità di<br />

poter dare un dato positivo<br />

sull’occupazione<br />

degli italiani nella<br />

Regione di Murcia.<br />

PAOLO AUGUSTO ERCOLANI<br />

Vice Console Onorario a Oviedo<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

rappresenta l’Italia<br />

in Spagna, quanto<br />

questo incarico la fa<br />

sentire orgoglioso?<br />

L'incarico di Vice<br />

Console Onorario<br />

nelle Asturie e nella<br />

provincia di Leon<br />

é svolto con l'orgoglio<br />

di rappresentare<br />

il mio paese, l'Italia,<br />

davanti a tutte le persone<br />

che utilizzano<br />

i servizi consolari<br />

nonché a quelle con<br />

cui quotidianamente<br />

mi relaziono. Sono<br />

un italiano che vive<br />

in Spagna da diversi<br />

anni, e non sono<br />

sempre orgoglioso<br />

di essere italiano.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo Vice Consolato<br />

Onorario? <strong>Il</strong><br />

ruolo del viceconsolato<br />

onorario è importante,<br />

le sue funzioni<br />

sono residuali. L'accentramento<br />

delle<br />

competenze presso la<br />

cancelleria consolare<br />

di Madrid, ha permesso<br />

sollevare l'ufficio<br />

da quelle funzioni<br />

meramente esecutive<br />

(di verifica, invio<br />

e ricezione di documenti)<br />

che sono state<br />

progressivamente ridotte<br />

e quasi azzerate;<br />

ahime! al pari del<br />

contributo annuale<br />

del ministero. <strong>Il</strong> mio<br />

ruolo è informare,<br />

“consolare”, aiutare i<br />

nostri cittadini in difficoltà,<br />

essendo presente<br />

sul territorio.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale<br />

hanno? Nelle Asturie<br />

e Leon risiedono<br />

permanentemente<br />

1500 italiani. Se<br />

possibile riassumerei<br />

nelle seguenti tipologie.<br />

I pensionati, la<br />

maggior parte sposati<br />

con una asturiana<br />

o leonesa e rientrati<br />

in Spagna, dopo aver<br />

trascorso la vita lavorativa<br />

in Belgio,<br />

Svizzera, Germania.<br />

I ristoratori, categoria<br />

numericamente<br />

importante. Gli italiani<br />

del nuovo mondo.<br />

I giovani manager.<br />

Tutti coloro che<br />

hanno incontrato il<br />

calore del nord <strong>della</strong><br />

Spagna ed hanno<br />

deciso di fermarsi.<br />

Quali sono i loro<br />

maggiori problemi e<br />

quanto è importante<br />

un contatto diretto<br />

con un rappresentante<br />

dello Stato<br />

<strong>Italiano</strong> in un paese<br />

straniero? A volte<br />

ha agito come padre<br />

o fratello maggiore?<br />

<strong>Il</strong> contatto umano<br />

è effettivamente<br />

la ragione principale<br />

per assumere l'onere<br />

consolare. Non sempre<br />

si ha la pazienza<br />

di un buon padre o<br />

di un buon fratello,<br />

ma si cerca di comprendere<br />

e mettersi<br />

nei panni dell'altro.<br />

È un esercizio quotidiano,<br />

consigliabile<br />

e di gran utilità.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

Certo i compiti<br />

sono cambiati moltissimo.<br />

<strong>Il</strong> mio predecessore,<br />

lo spagnolo<br />

di origini torinesi Rafael<br />

Bondi, racconta,<br />

che negli anni 80 ha<br />

celebrato anche matrimoni.<br />

L'Unione Europea<br />

ed il progresso<br />

tecnologico hanno<br />

avvicinato i popoli<br />

europei e ridotto la<br />

necessità di assistenza<br />

consolare intra UE.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? La<br />

promozione di eventi<br />

culturali, associativi<br />

o ricreativi, o di altra<br />

natura non è compito<br />

propriamente consolare,<br />

tuttavia, come<br />

sempre abbiamo fatto,<br />

possiamo favorirne<br />

la realizzazione,<br />

compatibilmente con<br />

i mezzi e le risorse<br />

di cui disponiamo.<br />

Personalmente,<br />

sono felice di iniziare<br />

quest'anno in un nuovo<br />

ufficio dove, congiuntamente<br />

al mio<br />

lavoro di avvocato civilista,<br />

potrò meglio<br />

svolgere l'assistenza<br />

consolare ai connazionali<br />

in difficoltà.<br />

Circoscrizione: Asturias, León<br />

C/. Valentín Masip, 25/Entlo. Oficina 7<br />

33013 Oviedo (Asturias)<br />

Tel.: 985.965.974 – Fax: 984.246.534<br />

Cellulare: 680.155.013<br />

e-mail: paolo.ercolani@yahoo.es<br />

Orario (previo appuntamento): dalle 10.00 alle 13.00<br />

MARIO SENNACHERIBBO PONS<br />

Vice Console Onorario<br />

a Palma de Mallorca<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

rappresenta l’Italia<br />

in Spagna, quanto<br />

questo incarico la fa<br />

sentire orgoglioso?<br />

Essendo discendente<br />

da <strong>Italiano</strong> è un vero<br />

onore essere stato<br />

considerato come possibile<br />

rappresentante.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo Vice Consolato?<br />

<strong>Il</strong> Vice Consolato<br />

Onorario in Palma<br />

di Maiorca è a carico<br />

dell’attenzione dei<br />

connazionali residenti<br />

all’Isole di Maiorca<br />

e Minorca, anche nel<br />

periodo estivo è molto<br />

importante l’informazione<br />

ai turisti.<br />

Per quanto riguarda ai<br />

connazionali residenti<br />

e iscritti A.I.R.E. si fa<br />

l’invio al Consolato<br />

Generale in Barcellona<br />

<strong>della</strong> documentazione<br />

relativa a: trasmissione<br />

di Atti di<br />

Stato Civile, domande<br />

di Passaporto e Carte<br />

d’Identità, assistenza<br />

ai connazionali in<br />

caso di incidenti, ecc.<br />

Palma di Maiorca è<br />

un Porto dove nel periodo<br />

estivo arrivano<br />

le crociere, per questo<br />

motivo facciamo<br />

anche la vidimazione<br />

delle pratiche relative<br />

alle navi di bandiera<br />

Italiana<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale<br />

hanno? I cittadini<br />

regolarmente iscritti<br />

A.I.R.E sono circa<br />

di 7.700. In un 80%<br />

sono proveniente di<br />

Sudamerica, di paesi<br />

come Argentina e l’Uruguay<br />

maggiormente<br />

ma anche di Cile, Brasile<br />

e Venezuela. L’altro<br />

20% sono italiani<br />

provenienti proprio<br />

dall’Italia e anche italiani<br />

nati e provenienti<br />

<strong>della</strong> Germania.<br />

Quali sono i loro<br />

maggiori problemi e<br />

quanto è importante<br />

un contatto diretto<br />

con un rappresentante<br />

dello Stato <strong>Italiano</strong><br />

in un paese straniero?<br />

A volte ha agito<br />

come padre o fratello<br />

maggiore? In questo<br />

momento, i problemi<br />

Circoscrizione: le isole di Maiorca e Minorca<br />

Carretera de Porto Pi 8 - 6º D<br />

07015 Palma de Mallorca<br />

Tel.: +34 971 405668 - Fax +34 971 405668<br />

e-mail: vconsolato@sennacheribbo.eu<br />

Orario: martedì e mercoledì dalle 10:00 alle 12:00<br />

Pag. 14 62/2012


NTI CONSOLARI RAPPRESENTANO L’ITALIA IN SPAGNA<br />

più importanti sono<br />

quelli relazionati con<br />

il lavoro. Nelle Isole<br />

Baleari la comunità<br />

<strong>italiana</strong> è completamente<br />

inserita nella<br />

società baleare, per<br />

questo hanno gli stessi<br />

problemi che qualsiasi<br />

residente nell’isole.<br />

I problemi amministrativi<br />

sono pochi e<br />

vengono sempre risolti<br />

con l’aiuto del<br />

Consolato Generale<br />

in Barcellona con cui<br />

siamo in contatto permanente.<br />

Per quanto<br />

riguarda l’Autorità<br />

spagnola, siamo in<br />

buoni rapporti sia con<br />

le Autorità locali che<br />

con i rappresentanti<br />

del governo centrale.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

Sono Vice Console<br />

Onorario dal 2009<br />

e da quella data abbiamo<br />

sempre le stesse<br />

competenze. Dal<br />

primo giorno del mio<br />

incarico come Vice<br />

Console ho ricevuto il<br />

sostegno del Consolato<br />

Generale in Barcellona<br />

per lo svolgimento<br />

delle attività come<br />

Vice Console.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? <strong>Il</strong> Vice<br />

Consolato di Palma<br />

de Mallorca, più che<br />

organizzare eventi o<br />

iniziative, rivolge la<br />

sua attività prevalentemente<br />

nell’assistere<br />

burocraticamente gli<br />

italiani di passaggio.<br />

Ma soprattutto attende<br />

quelli che risiedono<br />

qui, una grande<br />

comunità costituita<br />

prevalentemente da<br />

cittadini argentini che<br />

per legge hanno diritto<br />

ad avere passaporti,<br />

documenti e residenza<br />

italiani. In questo<br />

senso noi aiutiamo il<br />

Consolato generale di<br />

Barcellona che emette<br />

tutti i documenti.<br />

MANUEL LOPEZ-DORIGA ALONSO URQUIJO<br />

Vice Console Onorario a Santander<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

rappresenta l’Italia<br />

in Spagna, quanto<br />

questo incarico la fa<br />

sentire orgoglioso?<br />

Evidentemente, per<br />

me è un onore, dopo<br />

27 anni di esercizio<br />

ininterrotto, sommato<br />

ai 23 anni nei<br />

quali svolse la stessa<br />

missione mio padre,<br />

al quale la Repubblica<br />

Italiana continua a<br />

dare la fiducia attraverso<br />

i membri <strong>della</strong><br />

sua famiglia, riconoscendo<br />

il loro lavoro<br />

mediante la concessione<br />

di numerose<br />

onorificenze.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo Vice Consolato?<br />

Le funzioni ed<br />

attività non possono<br />

essere altre che quelle<br />

riconosciute dalla<br />

Legge <strong>italiana</strong> per i<br />

funzionari consolari<br />

italiani. Fra queste<br />

possiamo evidenziare<br />

i documenti per<br />

il rinnovo dei passaporti,<br />

delle carte d’identità,<br />

le iscrizioni<br />

consolari di residenza,<br />

i certificati del<br />

Registro Civile, il<br />

movimento di navi,<br />

eccetera. Inoltre rispondere<br />

a tutte le<br />

domande in relazione<br />

alle legislazioni<br />

di ogni Paese e alle<br />

conseguenti relazioni.<br />

Da ricordare anche<br />

l’assistenza ai<br />

detenuti.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che<br />

tipologia in generale<br />

hanno? Abbiamo<br />

registrati circa 550<br />

italiani. Tenendo presente<br />

che la circoscrizione<br />

non è una zona<br />

specificatamente turistica<br />

o industriale,<br />

la maggioranza sono<br />

persone che si sono<br />

stabilite qui a seguito<br />

di relazioni familiari<br />

con cittadini spagnoli.<br />

A questi dobbiamo<br />

aggiungere i cittadini<br />

italiani di origine latinoamericana.<br />

Quali sono i loro<br />

maggiori problemi<br />

e quanto è importante<br />

un contatto diretto<br />

con un rappresentante<br />

dello Stato<br />

<strong>Italiano</strong> in un paese<br />

straniero? A volte ha<br />

agito come padre o<br />

fratello maggiore?<br />

I maggiori problemi<br />

derivano da quei cittadini<br />

che non hanno<br />

saputo gestire il proprio<br />

cambio di residenza<br />

per mancanza<br />

di conoscenza <strong>della</strong><br />

legislazione vigente,<br />

il che provoca a medio<br />

termine la comparsa<br />

di problemi di<br />

difficile risoluzione.<br />

Anche quando i compiti<br />

di un Consolato<br />

onorario cominciano<br />

a somigliare a quelli<br />

di una ONG, è opportuno<br />

evitare legami<br />

troppo stretti con la<br />

persona amministrata,<br />

per non perdere<br />

l’obiettività, cosa essenziale<br />

nella nostra<br />

funzione.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

Ovviamente<br />

sono cambiati, per il<br />

fatto che ogni giorno<br />

è sempre maggiore il<br />

numero delle persone<br />

che viaggiano; le facilitazioni<br />

derivanti<br />

dall’istituzione dello<br />

spazio Schengen e le<br />

numerose interrelazioni<br />

fra i molteplici<br />

organismi degli Stati<br />

membri dell’Unione<br />

Europea. Da evidenziare<br />

il cambiamento<br />

<strong>della</strong> norma che permette<br />

la “autocertificazione”,<br />

il che<br />

semplifica molto la<br />

burocrazia.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Considerate<br />

le dimensioni<br />

<strong>della</strong> Circoscrizione<br />

consolare e il numero<br />

degli iscritti, l’attività<br />

non può essere<br />

troppo intensa, Salvo<br />

per quanto riguarda<br />

la partecipazione agli<br />

atti ufficiali ai quali<br />

siamo invitati.<br />

Circoscrizione: Cantabria<br />

C/. Hernan Cortes 55 - 3º Izq.<br />

39004 Santander (Cantabria)<br />

Tel.: 942.215.855 - Fax: 942.310.711<br />

e-mail: viceconsantander@hotmail.com<br />

Orario: dal lunedì al venerdì, dalle 11.00 alle 13.00<br />

Si riceve il pubblico su appuntamento<br />

MASSIMO MARCHETTI<br />

Vice Console Onorario<br />

a Saragozza<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

rappresenta l’Italia<br />

in Spagna, quanto<br />

questo incarico la fa<br />

sentire orgoglioso?<br />

Molto orgoglioso. È<br />

una delle ragioni per<br />

le quali ho accettato<br />

questo incarico. Una<br />

maniera di continuare<br />

ad essere vicino al<br />

nostro paese, rappresentandolo<br />

sempre<br />

con dignità e onore e,<br />

allo stesso tempo, il<br />

poter dare una mano<br />

ai nostri connazionali<br />

residenti in tutte<br />

le questioni burocratiche<br />

tanto Italiane<br />

come Spagnole.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo Vice Consolato?<br />

Principalmente,<br />

come tutti i miei<br />

colleghi, dare un servizio<br />

di tramite con<br />

le nostre istituzioni a<br />

tutti i nostri cittadini<br />

residenti. Passaporti,<br />

iscrizioni A.I.R.E.<br />

(Anagrafe Italiani<br />

Residenti all’Estero),<br />

nascite, matrimoni,<br />

etc… Aiutare<br />

il commercio delle<br />

nostre ditte per l’esportazione<br />

dei loro<br />

prodotti nel territorio,<br />

promuovere il turismo<br />

spagnolo verso<br />

l’Italia, fomentare<br />

attività sociali e culturali<br />

per la comunità<br />

residente e quella<br />

spagnola. Mantenere<br />

buoni rapporti con le<br />

istituzioni governative,<br />

amministrative e<br />

sociali locali.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale<br />

hanno? È difficile<br />

sapere quanti sono<br />

gli italiani residenti.<br />

Sono moltissimi anche<br />

se sappiamo che<br />

le nostre cifre non<br />

corrispondono alla<br />

realtà del territorio<br />

pero grazie all’ informazione<br />

che ci danno<br />

gli organismi ufficiali<br />

spagnoli sappiamo<br />

che il censo fra<br />

iscritti e no, studenti<br />

e vari, ronda intorno<br />

alle 7.000 persone.<br />

Questa gran differenza<br />

si deve al fatto<br />

che molti cittadini<br />

si registrano solo<br />

nei comuni spagnoli<br />

pero non all’ A.I.R.E.<br />

Fino all’anno 2002<br />

la maggior parte dei<br />

residenti venivano<br />

direttamente dall’Italia<br />

però a partire<br />

dall’anno 2003 l’incremento<br />

demografico<br />

si è incrementato<br />

con l’inizio <strong>della</strong><br />

crisi economica nei<br />

62/2012<br />

Pag. 15


I CONSOLI, I VICE CONSOLI ONORARI E I CORRISPONDE<br />

paesi sud americani,<br />

principalmente<br />

l’Argentina. Credo<br />

infatti che la colonia<br />

<strong>italiana</strong> nell’Aragona<br />

è composta nel<br />

suo 68% da persone<br />

migrate dal sud<br />

america alla Spagna<br />

per la ovvia ragione<br />

<strong>della</strong> lingua in quanto<br />

quasi tutti sono<br />

italiani di seconda o<br />

terza generazione e<br />

ben pochi di questi<br />

parlano e capiscono<br />

l’italiano.<br />

Quali sono i loro<br />

maggiori problemi e<br />

quanto è importante<br />

un contatto diretto<br />

con un rappresentante<br />

dello Stato<br />

<strong>Italiano</strong> in un paese<br />

straniero? A volte ha<br />

agito come padre o<br />

fratello maggiore?<br />

La risposta a questa<br />

domanda è difficile.<br />

Per chi ha un problema,<br />

ovviamente<br />

il suo problema è il<br />

maggiore del mondo.<br />

Io, più che problemi<br />

preferisco definirli<br />

casi da risolvere,<br />

perché ogni caso di<br />

ogni cittadino italiano<br />

è un caso particolare<br />

e credo che così<br />

bisogna affrontarlo e<br />

trattarlo. L’essere o<br />

agire come padre o<br />

fratello maggiore e<br />

molto spesso anche<br />

consigliere è all’ordine<br />

del giorno. Un<br />

po’ anche per il mio<br />

carattere è spesso<br />

facile coinvolgermi<br />

emozionalmente nelle<br />

situazioni difficili<br />

anche se poi essere<br />

freddi e con mente<br />

lucida è la migliore<br />

maniera per portare<br />

avanti le pratiche e il<br />

Vice Consolato Onorario.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario<br />

sono cambiati con<br />

il tempo? Credo che<br />

più o meno i compiti<br />

sono sempre gli<br />

stessi. Passaporti,<br />

iscrizioni A.I.R.E,<br />

nascite, morti, matrimoni,<br />

etc… forse<br />

con la gran facilità<br />

nel muoversi fra un<br />

continente e l’altro<br />

e fra paesi europei<br />

sono più complicate<br />

le gestioni che per<br />

ovvie e indiscutibili<br />

ragioni sono tutte<br />

centralizzate e si devono<br />

svolgere verticalmente<br />

per essere<br />

più efficaci.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Questo<br />

2012 sarà un po’<br />

difficile però cercheremo<br />

qui a Saragozza<br />

di mantenere<br />

vive le cose che ci<br />

legano con l’Italia.<br />

Esposizioni d’arte,<br />

cicli cinematografici,<br />

riunioni sociali,<br />

compromessi con le<br />

istituzioni locali, la<br />

celebrazione del 2<br />

di Novembre che è<br />

molto importante in<br />

questa città giacché<br />

abbiamo un Mausoleo<br />

Sacrario dei nostri<br />

soldati caduti durante<br />

la guerra civile<br />

spagnola. Dobbiamo<br />

ricordare lo sport,<br />

quest’anno si gioca il<br />

campionato d’Europa<br />

di calcio ed è sempre<br />

una buona occasione<br />

per riunirsi tutti<br />

per fare il tifo per<br />

la nostra nazionale. E<br />

infine ricominciare a<br />

celebrare il Natale.<br />

Circoscrizione: le provincie di Saragozza,<br />

Huesca e Teruel<br />

C/San Miguel 2 9ºA - 50001 Zaragoza<br />

Tel: +34 976 228659 - Fax: +34 976 223294<br />

e-mail: vicecons.zaragoza@c2comunicacion.com<br />

Orario: lunedì - mercoledì - venerdì 11:00 - 14:00<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

rappresenta<br />

l’Italia in Spagna,<br />

quanto questo incarico<br />

la fa sentire<br />

orgoglioso?<br />

Come Viceconsole<br />

onorario d’Italia<br />

per le province di<br />

Pontevedra e Ourense,<br />

non ho la<br />

rappresentazione<br />

dello Stato <strong>Italiano</strong><br />

in questa giurisdizione<br />

consolare.<br />

Fondamentalmente<br />

ho il dovere di<br />

svolgere compiti<br />

di consulenza, aiuto<br />

e collaborazione,<br />

tanto a livello<br />

personale quanto<br />

nei confronti delle<br />

varie istituzioni e<br />

organismi di ogni<br />

genere, dello Stato<br />

spagnolo e degli<br />

italiani residenti<br />

nella stessa. Pertanto<br />

è un lavoro<br />

di dedicazione agli<br />

altri enormemente<br />

gratificante che<br />

mi arricchisce, un<br />

grande onore che<br />

mi ha fatto lo Stato<br />

italiano nell’affidarmi<br />

questa responsabilità.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo Vice<br />

Consolato? Come<br />

conseguenza, l’attività<br />

del vice consolato<br />

è diretta a<br />

JESUS GUILLERMO RODRIGUEZ GIL<br />

Vice Console Onorario a Vigo<br />

servire, essere utile<br />

a tutti, a ciascun<br />

cittadino italiano<br />

che lo richieda;<br />

tanto per le gestioni<br />

amministrative<br />

(passaporti,<br />

carte di identità,<br />

iscrizioni allo stato<br />

civile, ecetera),<br />

quanto per le richieste<br />

dei cittadini<br />

in merito a soluzioni<br />

di problemi<br />

di vita quotidiana o<br />

di rapporti con autorità,<br />

istituzioni e<br />

organismi spagnoli<br />

in ambito locale,<br />

provinciale, regionale<br />

e nazionale.<br />

Desidero ringraziare<br />

per l’aiuto e<br />

la collaborazione<br />

che, come conseguenza<br />

di tale incarico,<br />

mi riserva il<br />

personale dell’Ambasciata<br />

<strong>italiana</strong> in<br />

Spagna, dallo stesso<br />

Ambasciatore ai<br />

suoi collaboratori.<br />

Quanti italiani<br />

sono iscritti nella<br />

sua circoscrizione<br />

e che tipologia in<br />

generale hanno?<br />

I cittadini italiani<br />

residenti nella<br />

giurisdizione territoriale<br />

di questo<br />

vice consolato,<br />

sono circa 12<br />

mila, i quali svolgono<br />

svariate attività<br />

professionali,<br />

ci sono medici,<br />

biologi, ingegneri,<br />

studenti, commercianti<br />

e distributori<br />

di prodotti, benché<br />

prevalgano impiegati<br />

in aziende di<br />

servizi, con titoli<br />

di studio medi.<br />

Quali sono i loro<br />

maggiori problemi<br />

e quanto è importante<br />

un contatto<br />

diretto con un rappresentante<br />

dello<br />

Stato <strong>Italiano</strong> in<br />

un paese straniero?<br />

A volte ha agito<br />

come padre o<br />

fratello maggiore?<br />

Salvo rare eccezioni,<br />

gli italiani residenti<br />

nelle province<br />

di Pontevedra e<br />

Ourense non hanno<br />

problemi di integrazione,<br />

in quanto<br />

la maggioranza<br />

provengono da Paesi<br />

iberoamericani<br />

(Argentina, Uruguay,<br />

Venezuela,<br />

Colombia e Brasile),<br />

e con legami di<br />

sangue e di amicizia<br />

con la Spagna.<br />

Vengono personalmente,<br />

ci contattano<br />

telefonicamente<br />

o per posta elettronica<br />

per interessarsi<br />

sulle varie<br />

procedure amministrative<br />

contando<br />

sugli aiuti, sulla<br />

collaborazione e<br />

la consulenza necessari<br />

da parte<br />

nostra. Questo li<br />

fa sentire enormemente<br />

protetti di<br />

fronte a qualsiasi<br />

imprevisto.<br />

I compiti di un<br />

consolato onorario<br />

sono cambiati con<br />

il tempo? I compiti<br />

sono sempre<br />

quelli che può offrire<br />

un consolato<br />

vicino alla propria<br />

località di residenza,<br />

rappresentando<br />

un avvicinamento<br />

e una migliore<br />

raggiungibilità dei<br />

servizi da prestare<br />

agli interessati.<br />

E anche “tenere a<br />

portata di mano”<br />

qualcuno che sta lì<br />

per offrire aiuto e<br />

consulenza.<br />

Attività e programmi<br />

per il<br />

2012? Ho assunto<br />

il mio compito da<br />

poco tempo (circa<br />

un anno e mezzo),<br />

pertanto non<br />

ho l’esperienza per<br />

poterle rispondere.<br />

Posso comunque<br />

dirle che l’incorporamento<br />

all’Unione<br />

Europea, con lo<br />

sviluppo di competenze<br />

sempre maggiori<br />

negli aspetti<br />

politici, economici<br />

e legislativi, ha<br />

fatto si che le funzioni<br />

dei consolati<br />

si siano dovute<br />

adeguare alla nuova<br />

situazione giuridico-politica,<br />

la<br />

quale richiede consulenza<br />

e aiuti di<br />

altro genere, senza<br />

escludere però il<br />

lavoro amministrativo<br />

relativo allo<br />

stato civile, ai documenti<br />

personali,<br />

eccetera, che dovrà<br />

continuare ad essere<br />

svolto.<br />

Circoscrizione: Pontevedra, Orense<br />

C/. Urzaiz, 83 - 6º B C - 36204 Vigo (Pontevedra)<br />

Fax: 986.44.66.67<br />

e-mail: rodriguezgil@rgabogados.com<br />

Attenzione telefonica “Innovamer” 807.505.883<br />

Si riceve il pubblico esclusivamente su appuntamento<br />

Pag. 16 62/2012


NTI CONSOLARI RAPPRESENTANO L’ITALIA IN SPAGNA<br />

<strong>Il</strong> suo Vice Consolato<br />

rappresenta l’Italia in<br />

Spagna, quanto questo<br />

incarico la fa sentire<br />

orgoglioso? Sinceramente,<br />

alla base <strong>della</strong><br />

nostra disponibilità, ad<br />

assumere gli oneri, che<br />

l’incarico di Vice Console<br />

Onorario, obbliga<br />

ciascuno di noi, c’è l’orgoglio<br />

– unito al piacere<br />

– di poter rappresentare<br />

e servire l’Italia! Nel<br />

modo in cui svolgiamo<br />

le nostre funzioni, in<br />

ogni momento ed occasione.<br />

I compiti e le attività del<br />

suo Vice Consolato? I<br />

compiti, sono quelli che<br />

solitamente vengono<br />

demandati ai Vice Consoli.<br />

Dai servizi, prevalentemente<br />

anagrafici,<br />

per i connazionali residenti,<br />

o di passaggio;<br />

ai più importanti, <strong>della</strong><br />

rappresentatività dell’Italia,<br />

di fronte alle Istituzioni,<br />

Autorità, Personalità<br />

e persone, <strong>della</strong><br />

zona compresa nella<br />

circoscrizione consolare<br />

assegnata. Questo Vice<br />

Consolato, nella sua storia<br />

di otre trenta anni, ha<br />

attraversato diverse epoche,<br />

durante le quali, anche<br />

i compiti assegnati<br />

al medesimo, hanno subito<br />

molte variazioni: in<br />

funzione delle necessità,<br />

delle richieste e delle<br />

esigenze del momento,<br />

che impartiva il Consolato<br />

d’Italia in Madrid;<br />

poi il Consolato Generale,<br />

dopo l’avvenuto<br />

cambiamento; ed ora,<br />

la Cancelleria Consolare.<br />

Infatti, l’istituzione<br />

del Vice Consolato<br />

d’Italia in Burgos, con<br />

giurisdizione su tutta la<br />

provincia di Burgos, avvenne<br />

il 3 di maggio del<br />

1973 [questa è la data<br />

del primo exequatur, da<br />

me ricevuto. Da parte di<br />

S. E. El Jefe Del Estado<br />

Español, su richiesta del<br />

Console d’Italia in Madrid,<br />

Dott. Marco Sorace<br />

Maresca]. Successivamente,<br />

con firma di<br />

S. M. Juan Carlos I, Rey<br />

De España e del Ministro<br />

Segretario di Stato<br />

e Ministro degli Esteri:<br />

D. Francisco Fernández<br />

Ordoñez, ho ricevuto un<br />

secondo exequatur, il 20<br />

di marzo del 1991; con<br />

l’ampliazione <strong>della</strong> giurisdizione<br />

e competenza,<br />

anche sulla provincia<br />

di Palencia. Infine,<br />

ancora da parte di S. M.<br />

Juan Carlos I, Rey De<br />

España e <strong>della</strong> Ministra<br />

Degli Esteri: Dª Ana<br />

De Palacio, ho ricevuto<br />

un terzo exequatur, il<br />

10 di ottobre del 2003:<br />

con l’estensione <strong>della</strong><br />

giurisdizione e competenza,<br />

sulle province di<br />

Burgos, Palencia, Soria,<br />

Valladolid, Zamora e<br />

León. Però, quelle funzioni<br />

a me assegnate e<br />

richieste, dal Consolato<br />

Generale e dai Consoli<br />

Generali che si andavano<br />

succedendo, le stavo<br />

svolgendo su tutta<br />

quest’area, riconosciuta<br />

GIANCARLO FEDERIGHI<br />

Corrispondente Consolare a Burgos<br />

come la mia “circoscrizione<br />

consolare”, fin dai<br />

primi anni del ’90. E<br />

prima ancora, di quando<br />

avvenne la concessione<br />

del mandato ufficiale<br />

– secondo “exequatur”<br />

– sulla provincia di Palencia.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale hanno?<br />

Sono iscritte 275 Famiglie:<br />

con una media di<br />

persone per Famiglia,<br />

che supera le tre unità.<br />

Però, a questa quantità,<br />

bisogna aggiungere<br />

coloro che sono iscritti<br />

direttamente presso il<br />

Consolato Generale – ed<br />

ora Cancelleria Consolare<br />

– : perché la propria<br />

iscrizione, avvenne prima<br />

<strong>della</strong> decisione del<br />

Consolato Generale, di<br />

permettere, a coloro che<br />

lo ritenessero più comodo<br />

e conveniente, il poter<br />

sbrigare tutte le proprie<br />

pratiche, in Burgos.<br />

Oltre a questi connazionali,<br />

che noi definiamo<br />

“censiti”: perché sono<br />

almeno conosciuti, esiste<br />

nella circoscrizione,<br />

un’altra grande quantità<br />

di connazionali che non<br />

si sono mai presentati,<br />

né a Burgos e neppure<br />

a Madrid. Perché non<br />

hanno avuto nessuna necessità<br />

di farlo, fino ad<br />

ora. Oppure, perché non<br />

conoscono la loro obbligazione<br />

a fare l’iscrizione<br />

A.I.R.E.. A tale<br />

anomalia, cerchiamo<br />

da diversi anni di porre<br />

rimedio, diffondendo il<br />

messaggio – attraverso<br />

altri connazionali, o<br />

tutto ciò che ci capita a<br />

portata di mano e che<br />

possa servire – di convincerli<br />

a chiedere un<br />

appuntamento e presentarsi<br />

nel nostro ufficio:<br />

per “mettere in regola<br />

la loro presenza in Spagna”.<br />

Infatti, secondo le<br />

informazioni che ogni<br />

anno aggiorniamo, con<br />

la collaborazione <strong>della</strong><br />

Polizia spagnola, in tutta<br />

quest’area di nostra<br />

competenza, vivono,<br />

o si trovano temporalmente<br />

in ogni momento,<br />

più di 1600 italiani!<br />

Dei quali, la Polizia ha<br />

ricevuto, la richiesta del<br />

N.I.E.. La quantità di<br />

connazionali che sogliono<br />

visitare, durante l’anno,<br />

queste zone, come<br />

turisti, o per motivi di<br />

studio, o di lavoro, è<br />

enormemente superiore<br />

a quelli che ivi risiedono<br />

stabilmente; ed ha<br />

una crescita annuale, di<br />

notevole incremento:<br />

secondo gli ultimi dati.<br />

Dovuta anche, alle iniziative<br />

promosse dalle<br />

Autorità Regionali, per<br />

far crescere l’“attrattivo<br />

locale” di ogni zona <strong>della</strong><br />

Regione ed in particolare<br />

delle località e città,<br />

che offrono ricchezze<br />

proprie e particolari, da<br />

poter essere oggetto di<br />

richiamo. Inoltre poi,<br />

gli italiani, in “Castilla<br />

y León”, dicono di<br />

sentirsi come “a casa<br />

loro”. Dato l’ambiente<br />

altamente ospitale, che<br />

qualifica questi luoghi e<br />

identifica le persone che<br />

li abitano.<br />

Quali sono i loro maggiori<br />

problemi e quanto<br />

è importante un<br />

contatto diretto con un<br />

rappresentante dello<br />

Stato <strong>Italiano</strong> in un paese<br />

straniero? A volte<br />

ha agito come padre o<br />

fratello maggiore? Più<br />

che “problemi”, definirei<br />

queste “necessità”:<br />

circostanze peculiari, a<br />

volte uniche, che la vita<br />

offre a ciascuno di noi,<br />

in modo imprevisto.<br />

Queste, richiedono l’utilizzazione<br />

e l’impiego<br />

delle qualità umane del<br />

Vice Console. <strong>Il</strong> quale<br />

– se dotato di ciò – riceve<br />

un compenso di<br />

soddisfazione morale,<br />

che non ha paragoni con<br />

nessuna cosa materiale<br />

esistente! Nei molti anni<br />

di attività, vissuti finora,<br />

avrei una notevole<br />

quantità di aneddoti da<br />

raccontare. Cito alcuni,<br />

che meglio rappresentano<br />

l’“utilità”, per il<br />

connazionale in stato di<br />

necessità, di un connazionale<br />

e rappresentante<br />

del proprio Paese, con<br />

un certo potere ed una<br />

personalità riconosciuti,<br />

presso le Autorità locali,<br />

che si mette a disposizione<br />

per lui, nel momento<br />

in cui le sue circostanze<br />

problematiche<br />

lo richiedono. A Burgos,<br />

esiste un carcere, creato<br />

durante il periodo immediatamente<br />

posteriore<br />

alla rivoluzione spagnola.<br />

Anche l’edificio,<br />

ha l’aspetto sinistro e<br />

tetro, proprio dell’epoca<br />

in cui fu creato. Poiché<br />

nei primi anni del ’70,<br />

scarseggiavano Centri<br />

Penitenziari in Spagna,<br />

quelli esistenti erano<br />

sempre sovraffollati,<br />

senza poter selezionare<br />

i detenuti, secondo<br />

il grado di condanna e<br />

del carattere delittivo di<br />

ognuno. Anche in quel<br />

carcere, destinavano in<br />

quell’epoca, una quindicina<br />

di italiani. La vita<br />

all’interno del medesimo,<br />

non era da meno del<br />

suo aspetto. <strong>Il</strong> gruppo<br />

dei connazionali, era costituito<br />

prevalentemente<br />

da giovani: che sebbene<br />

avessero una debole e<br />

breve condanna, dovevano<br />

convivere con<br />

detenuti, con condanne<br />

molto superiori, per la<br />

gravità dei loro delitti.<br />

Ciò costituiva come un<br />

aggravante per loro; ed<br />

un motivo per lamentarsi.<br />

Era Direttore del Carcere,<br />

un ufficiale proveniente<br />

dalla “Guardia<br />

Civil”, di carattere severo:<br />

di quelle persone,<br />

che bene avremmo potuto<br />

prendere ad esempio,<br />

come prototipo<br />

dell’uomo nato per fare<br />

il “carceriere”. Era un<br />

uomo alto: oltre il metro<br />

e ottanta; struttura<br />

atletica; portamento<br />

eretto e rigido; di circa<br />

sessant’anni. Ormai al<br />

termine <strong>della</strong> carriera.<br />

Aveva una testa grande,<br />

con capelli grigi pettinati<br />

a “spazzola”; folte<br />

sopracciglia nere e due<br />

occhi grandi e penetranti:<br />

sacrificati dietro<br />

due grandi occhiali, con<br />

montatura spessa e nera.<br />

Nel tratto era educato,<br />

ma secco. Di poche parole:<br />

solo le essenziali.<br />

Malgrado il suo aspetto<br />

burbero, riuscii a stabilire<br />

con lui una relazione<br />

quasi amichevole:<br />

basata su reciproca fiducia,<br />

che mi permetteva<br />

quanto segue: - Una<br />

volta alla settimana<br />

– quando anch’io potevo<br />

– riuniva in una sala<br />

all’interno del Centro<br />

Penitenziario, tutta “la<br />

comunità <strong>italiana</strong>”, perché<br />

potesse “despachar”<br />

con el Consul italiano…<br />

Io portavo ai connazionali,<br />

i giornali italiani,<br />

che avevo letto durante<br />

la settimana; e mi trattenevo<br />

con loro, chiacchierando<br />

tutto il tempo<br />

che avevo disponibile; e<br />

mai meno di un’ora. Ciò<br />

permise, che io mantenessi,<br />

per loro, un contatto<br />

con le loro famiglie<br />

in Italia; risultando ciò,<br />

una forma diretta e sicura<br />

d’informazione, per i<br />

loro familiari e per loro<br />

stessi. [Dobbiamo tener<br />

presente, che trascorrevano<br />

gli anni che vanno<br />

dal ’73 al ‘75]. Per<br />

uno di loro, feci anche<br />

una visita a Roma, alla<br />

madre: era una signora<br />

di aspetto delicato e<br />

fragile, che mani<strong>festa</strong>va<br />

un grado di anzianità<br />

superiore alla sua età.<br />

Viveva in un sottoscala:<br />

ben ordinato, pulito<br />

ed anche decorato, con<br />

quadri di apparente valore<br />

e provenienza familiare;<br />

e suppellettili<br />

di scarso valore. Perché<br />

senza quell’unico figlio,<br />

che era anche colui che<br />

manteneva la vita familiare<br />

dei due ed era il<br />

suo sostento, non possedeva<br />

mezzi per pagare<br />

l’affitto dell’appartamento,<br />

che occupavano<br />

insieme. Aumentava la<br />

sua tristezza, il fatto che<br />

62/2012<br />

Pag. 17


I CONSOLI, I VICE CONSOLI ONORARI E I CORRISPONDE<br />

il figlio non le scrivesse<br />

continuamente; ma solo<br />

in rare occasioni. Solo<br />

da me, potette avere le<br />

informazioni più abbondanti<br />

ed aggiornate, che<br />

la assillavano, sullo stato<br />

del figlio. Questi evitava<br />

di scriverle, per un<br />

moto di vergogna, che lo<br />

inibiva. Questo giovane,<br />

quando fu messo in libertà,<br />

mi dette, come ricordo,<br />

una piccola barca<br />

a vela: tipo soprammobile.<br />

Costruita in legno,<br />

con le sue mani. Era<br />

molto abile, in lavori<br />

manuali. Che conservo<br />

nel mio ufficio, davanti<br />

ai libri, nella mia biblioteca.<br />

Ed anche, compose<br />

una poesia per mia moglie,<br />

che non conobbe<br />

mai. Scritta su una piccola<br />

pergamena, montata<br />

su tavola decorativa<br />

e da lui dipinta, rappresentando<br />

una copia del<br />

monumento che aveva<br />

scolpito, in occasione<br />

del Natale dell’anno in<br />

corso. Scritta, come regalo,<br />

per il giorno del<br />

nostro matrimonio, nel<br />

’74. Però, ciò che è più<br />

importante, questo giovane<br />

che veniva considerato<br />

come ribelle, indomabile<br />

e che passava<br />

lunghi periodi in cella<br />

d’isolamento, dopo alcun<br />

tempo e dopo le nostre<br />

lunghe conversazioni<br />

e l’aiuto del Cappellano<br />

del Carcere, riuscì<br />

ad integrarsi nella pur<br />

difficile vita carceraria,<br />

fino alla sua libertà definitiva.<br />

La quale, con<br />

l’aiuto di un avvocato,<br />

potemmo far anticipare,<br />

rispetto alla data<br />

prevista: facendo riconoscere<br />

i suoi meriti di<br />

“redenzione”, che non<br />

gli erano mai stati attribuiti<br />

ed applicati, per la<br />

sua condotta. Ed inoltre,<br />

riuscimmo che venisse<br />

considerato e trattato,<br />

da tutti i membri addetti<br />

alla vigilanza, in forma<br />

più umana e più benevola.<br />

Cosa che continuamente<br />

richiedevo al Direttore.<br />

Ricordo anche<br />

un giorno molto triste,<br />

passato coi connazionali<br />

detenuti. Durante il quale,<br />

mi trattenni con loro,<br />

gran parte del pomeriggio,<br />

cercando di parlare<br />

di ciò che servisse alla<br />

distrazione: necessaria<br />

in quella giornata particolare.<br />

Quella notte<br />

infatti, in un patio del<br />

carcere, sarebbe avvenuta<br />

la fucilazione di<br />

un detenuto. Era l’autunno<br />

del ’75. A partire<br />

da quegli anni, fino al<br />

termine dell’utilizzazione<br />

di quel carcere, per<br />

detenuti italiani, quando<br />

veniva messo in libertà<br />

un connazionale, per<br />

risparmiare allo stesso,<br />

il trasferimento, fino<br />

alla frontiera spagnola,<br />

nel furgone speciale per<br />

detenuti, questi veniva<br />

consegnato a me, che<br />

garantivo di metterlo<br />

su un aereo di bandiera<br />

<strong>italiana</strong>: ALITALIA.<br />

Avendo accordato con<br />

lui e la sua Famiglia,<br />

come fare il rientro in<br />

Italia. Ho vissuto anche<br />

altri casi, in cui siamo<br />

riusciti ad evitare una<br />

seria detenzione di un<br />

connazionale, quando<br />

esistevano motivi non<br />

molto gravi, per una<br />

sua condanna. Facendo<br />

valere delle giustificazioni,<br />

che evitassero un<br />

processo e condanna di<br />

un Tribunale: che non<br />

avrebbe potuto essere<br />

lieve per il connazionale.<br />

Per quello, facevo<br />

venire a Burgos un<br />

familiare, con evidente<br />

capacità potestativa, che<br />

s’incaricava di riportare<br />

in Italia il congiunto. Si<br />

trattava normalmente di<br />

un giovane.<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

I compiti sono spesso<br />

cambiati, durante il<br />

lungo periodo del mio<br />

esercizio. Ciò è dovuto<br />

specialmente, al grande<br />

afflusso di connazionali,<br />

provenienti dai Paesi<br />

dell’America Latina,<br />

che per la conoscenza<br />

<strong>della</strong> lingua spagnola,<br />

con la quale sono stati<br />

educati, fin da piccoli,<br />

hanno scelto la Spagna,<br />

per vivere in Europa.<br />

Questi, hanno determinato<br />

un aumento del<br />

lavoro, da svolgere. E<br />

soprattutto, hanno provocato<br />

maggiori necessità<br />

di assistenza, a<br />

persone non abituate ai<br />

metodi italiani. Oltre a<br />

questo, sono aumentate<br />

le esigenze richieste<br />

attualmente, per una<br />

corretta registrazione e<br />

documentazione di ogni<br />

persona. Pertanto, anche<br />

i Consolati hanno dovuto<br />

adattarsi alle nuove<br />

necessità.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Per il 2012,<br />

il programma di attività,<br />

sarà quello di continuare<br />

ciò che stiamo facendo<br />

da molti anni: secondo<br />

lo stile e sistema<br />

abituali, come facciamo<br />

da sempre. E secondo<br />

quanto sarà richiesto<br />

dalla nostra Cancelleria<br />

Consolare dell’Ambasciata,<br />

alla quale apparteniamo.<br />

I tempi difficili<br />

che stiamo attraversando,<br />

hanno anche frenato<br />

una bella iniziativa di un<br />

gruppo di giovani italiani,<br />

qui residenti, che<br />

si sono proposti costituire<br />

– ed hanno, per il<br />

momento, costituito fra<br />

loro – un’Associazione<br />

Italiana, che disponga<br />

di un centro di riunioni,<br />

dove localizzare avvenimenti,<br />

che gli stessi si<br />

propongono organizzare.<br />

Io conservo l’ottimismo,<br />

che questa iniziativa<br />

non muoia anzitempo.<br />

E che l’evoluzione<br />

degli avvenimenti, che<br />

tutti auspichiamo, permetta<br />

alla medesima,<br />

essere ripresa e portata a<br />

termine.<br />

Circoscrizione: Burgos, Palencia, Soria,<br />

Valladolid, Zamora<br />

Avda. de la Paz, 10 - 1ºB - 09004 Burgos<br />

Tel.: 947.270.723 - Fax: 947.268.634<br />

e-mail: consolatoitaliaburgos@gmail.com<br />

Servizio al pubblico: previo appuntamento<br />

ALESSIO PAOLETTI<br />

Corrispondente Consolare a Formentera<br />

<strong>Il</strong> suo Consolato<br />

rappresenta l'Italia<br />

in Spagna,<br />

quanto questo incarico<br />

la fa sentire<br />

orgoglioso? Senza<br />

dubbio, il mio incarico<br />

è un privilegio<br />

e, come tale,<br />

bisogna alimentarlo<br />

e sostenerlo con<br />

un’alta professionalità,<br />

rispetto ed<br />

onore, cercando di<br />

assistere i cittadini<br />

italiani nelle situazioni<br />

di necessità.<br />

Non ho esitato ad<br />

aprire qui il mio<br />

secondo ufficio legale<br />

in Spagna (oltre<br />

a Valencia) in<br />

modo tale da offrire<br />

un’assistenza legale<br />

indipendente in<br />

loco, in quanto avvocato<br />

italiano, appartenente<br />

al foro<br />

di Roma, ed "abogado"<br />

spagnolo.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo consolato?<br />

La mia<br />

rappresentanza<br />

consolare d’Italia a<br />

Formentera dipende<br />

esclusivamente<br />

e direttamente dal<br />

Consolato Generale<br />

di Barcellona<br />

ed assiste i cittadini<br />

italiani, ivi<br />

residenti o turisti,<br />

nelle materie sussidiarie<br />

dello stesso<br />

Consolato Generale,<br />

di estrema<br />

importanza quali<br />

quello legale, d’informazione<br />

consolare,<br />

assistenza<br />

nei sinistri e nelle<br />

urgenze in tema di<br />

sicurezza.<br />

Quanti italiani<br />

sono iscritti nella<br />

sua circoscrizione<br />

e che tipologia in<br />

generale hanno? <strong>Il</strong><br />

censo degli italiani<br />

residenti a Formentera<br />

e attualmente di<br />

competenza del mio<br />

collega ad Ibiza.<br />

Quali sono i loro<br />

maggiori problemi<br />

e quanto è importante<br />

un contatto<br />

diretto con un rappresentante<br />

dello<br />

Stato <strong>Italiano</strong> in un<br />

paese straniero? A<br />

volte ha agito come<br />

padre o fratello<br />

maggiore? Nella<br />

mia circoscrizione<br />

si sta lavorando<br />

per far avvicinare<br />

sempre più il cittadino<br />

italiano all’istituzione<br />

consolare<br />

e a quelle locali<br />

in modo da creare<br />

una cooperazione<br />

ed un’integrazione<br />

sociale meritevole<br />

di interesse e di<br />

tutela. Per questo<br />

motivo, credo che<br />

i cittadini italiani<br />

all`estero debbano<br />

avere un contatto<br />

ed un riferimento<br />

consolare italiano<br />

professionalmente<br />

adatto alla natura e<br />

al prestigio dell’incarico,<br />

dovendo<br />

questi conoscere le<br />

normative locali,<br />

lavorare sul territorio<br />

ed esercitare<br />

una professione che<br />

possa dare un ausilio<br />

valido, efficace<br />

e concreto.<br />

I compiti di un<br />

consolato onorario<br />

sono cambiati con<br />

il tempo? Senza<br />

dubbio oggi il rappresentante<br />

consolare<br />

deve assistere<br />

i cittadini all’estero<br />

con un’alta dose<br />

di professionalità e<br />

preparazione, non<br />

essendo più sufficiente<br />

conoscere il<br />

territorio e cooperare<br />

con le autorità<br />

locali.<br />

Attività e programmi<br />

per il 2012? Per<br />

il 2012, prevedo<br />

di intensificare la<br />

promozione <strong>della</strong><br />

cultura <strong>italiana</strong><br />

e cooperare con le<br />

autorità locali nel<br />

campo <strong>della</strong> sicurezza<br />

stradale:<br />

tema molto sensibile<br />

sull`isola.<br />

Rappresentanza Consolare d’Italia a Formentera<br />

Calle Pla del Rei, 14, 2ª, San Francesc, Formentera<br />

Tel. 630 655397<br />

Email: info@paolettilawfirm.com<br />

Pag. 18 62/2012


NTI CONSOLARI RAPPRESENTANO L’ITALIA IN SPAGNA<br />

ORNELLA VARESANO<br />

Corrispondente Consolare<br />

a Minorca<br />

<strong>Il</strong> suo Consolato rappresenta<br />

l’Italia in<br />

Spagna, quanto questo<br />

incarico la fa sentire<br />

orgoglioso? Sono stata<br />

nominata da qualche<br />

mese corrispondente<br />

consolare a Menorca<br />

per il consolato di Barcellona.<br />

Naturalmente<br />

sono orgogliosa di<br />

quest’incarico.<br />

I compiti e le attività<br />

del suo consolato?<br />

Quando le persone<br />

chiamano o scrivono,<br />

chiedono un aiuto e<br />

lo si può dare, è certo<br />

una grande soddisfazione,<br />

senza contare<br />

che quando è richiesto<br />

obbliga a dover cercare<br />

la soluzione anche attraverso<br />

una piccola ricerca,<br />

si finisce sempre<br />

per toccare temi nuovi<br />

e di conseguenza imparare<br />

e crescere nell’incarico<br />

stesso.<br />

Quanti italiani sono<br />

iscritti nella sua circoscrizione<br />

e che tipologia<br />

in generale hanno?<br />

Minorca è un’isola<br />

dalla vita tranquilla ed<br />

i nostri connazionali<br />

qui sono meno numerosi<br />

che nelle altre Baleari<br />

come Mallorca o<br />

Ibiza.<br />

Quali sono i loro<br />

maggiori problemi e<br />

quanto è importante<br />

un contatto diretto con<br />

un rappresentante dello<br />

Stato <strong>Italiano</strong> in un<br />

paese straniero? A volte<br />

ha agito come padre<br />

o fratello maggiore?<br />

Gli aiuti che vengono<br />

richiesti sono inerenti<br />

ad informazioni circa il<br />

rinnovo dei documenti<br />

o circa l’apertura di<br />

attività commerciali.<br />

I nostri connazionali<br />

residenti qui svolgono<br />

in gran parte attività<br />

commerciali autonome<br />

come ristoranti, agenzie<br />

immobiliari, bar,<br />

ma anche lavoro dipendente<br />

per aziende locali,<br />

nel turismo, etc..<br />

I compiti di un consolato<br />

onorario sono<br />

cambiati con il tempo?<br />

<strong>Il</strong> punto di riferimento<br />

del consolato messo a<br />

disposizione dei cittadini<br />

italiani che possono<br />

esprimersi liberamente<br />

nella loro lingua<br />

è senz’altro importante<br />

e non c’è dubbio che<br />

fa sentir loro l’Italia<br />

un po’ più vicina. Nella<br />

pagina web www.<br />

consbarcellona.esteri.it<br />

del consolato <strong>Italiano</strong><br />

di Barcellona si trovano<br />

i contatti dell’ufficio<br />

di corrispondenza<br />

consolare a Minorca.<br />

Rappresentanza Consolare d’Italia a Minorca<br />

Tel.: 971 36 54 48 - 610 21 50 14<br />

e-mail: ornell@vodafone.es<br />

AMBASCIATA E CONSOLATI<br />

Ambasciata d’Italia - Calle Lagasca, n. 98 - 28006<br />

MADRID - Tel. +34.91.4233300 - Fax. +34.91.5757776<br />

- Centralino automatizzato consolare (dalla Spagna):<br />

902.050.141 - Web: www.ambmadrid.esteri.it - e-mail:<br />

archivio.ambmadrid@esteri.it - <strong>Il</strong> numero del cellulare di<br />

reperibilità del funzionario di turno, attivo per i soli casi<br />

d’emergenza durante le ore di chiusura è: 0034.619243135.<br />

Cancelleria Consolare a Madrid - Calle Agustìn de<br />

Bethencourt, n. 3 - 28003 Madrid. Tel: +34.91.2106910 -<br />

Fax: +34.91.5546669 - Centralino automatizzato consolare<br />

(dalla Spagna): 902.050.141 - Call Centre consolare<br />

(dalla Spagna, a pagamento): 807 505 883 - Web: www.<br />

consmadrid.esteri.it - e-mail: info.madrid@esteri.it - <strong>Il</strong><br />

numero del cellulare di reperibilità del funzionario di turno,<br />

attivo per i soli casi d’emergenza durante i fine settimana<br />

(venerdi’ dalla chiusura del Consolato Generale sino alle 21;<br />

sabato e domenica dalle 9 alle 21) è: 0034.629842287.<br />

Consolato Generale d’Italia - Barcellona - Calle Mallorca,<br />

n. 270 - 08037 Barcellona - Tel. +34.93.4677305 - Fax:<br />

+34.93.4870002 - Centralino automatizzato consolare (dalla<br />

Spagna): 902.050.141 - Call Centre consolare (dalla Spagna,<br />

a pagamento): 807 505 883 - Web: www.consbarcellona.<br />

esteri.it - e-mail: segreteria.barcellona@esteri.it - <strong>Il</strong> numero<br />

del cellulare di reperibilità del funzionario di turno, attivo<br />

per i soli casi d’emergenza durante i fine settimana (venerdi’<br />

dalla chiusura del Consolato Generale sino alle 21; sabato e<br />

domenica dalle 9 alle 21) è: 0034.659790266.<br />

Uffici onorari dipendenti<br />

dalla Cancelleria Consolare in Madrid<br />

Consolato Bilbao - Circoscrizione: Alava, Vizcaya -<br />

Indirizzo: Calle Ercilla, 14 - 48009 Bilbao - Telefono e Fax:<br />

944.230.772 - e-mail: consitalbilbao@terra.es<br />

Corrispondente Consolare a Burgos - Circoscrizione:<br />

Burgos, León, Palencia, Soria, Valladolid, Zamora -<br />

Indirizzo: Avenida de la Paz, 10 - 1º B - 09004 Burgos<br />

- Telefono: 947.270.723 - Fax: 947.268.634 - e-mail:<br />

consolatoitaliacburgos@gmail.com<br />

Consolato Ceuta - Circoscrizione: Ceuta, Melilla, Islas<br />

Chafarinas, Peñones de Alhucemas, Velez de la Gomera -<br />

Indirizzo: Calle Cervantes, 8 - 1ºC (Apartado n. 302) - 51001<br />

Ceuta - Telefono: 956.514.574 - Fax: 956.510.589 - e-mail:<br />

consuladoitaliaceuta@gmail.com<br />

Vice Consolato Granada - Circoscrizione: Almería,<br />

Granada, Ceuta - Ap.do de Correos n. 314 -18080 Granada<br />

- Email: info@consgranada.com<br />

Vice Consolato La Coruña - Circoscrizione: la città<br />

di La Coruña - C/ Juan Flores 129 5 izda 15005 La<br />

Coruña - Telefono: 663787010 - 699990859 - Fax<br />

981244533 - e-mail: milanirepcons@yahoo.es<br />

Consolato Las Palmas De Gran Canaria - Circoscrizione:<br />

Fuerteventura, Gran Canaria, Lanzarote - Indirizzo: calle<br />

Reyes Catolicos n. 44 35001 Las Palmas de Gran Canaria<br />

- Telefono: 928.241.911 - Fax: 928.244.786 - e-mail:<br />

italiacanarias@msn.com<br />

Corrispondente Consolare a Malaga - In attesa di nomina<br />

Vice Consolato Oviedo - Circoscrizione: <strong>Il</strong> Principato delle<br />

Asturie - Indirizzo: Calle Cervantes, 11 - 7º C - 33004 Oviedo<br />

- Telefono: 985.965.974 - Fax: 985.238.845 - e-mail: bhi@<br />

telecable.es<br />

Consolato Pamplona - Circoscrizione: La Rioja, Navarra<br />

- Indirizzo: Calle Taconera, 2 - 31001 Pamplona (Navarra) -<br />

Telefono: 948.222.822 - Fax: 948.223.716 - e-mail: italcons@<br />

teleline.es<br />

Vice Consolato Santander - Circoscrizione: Cantabria<br />

- Indirizzo: Paseo de Pereda, 36 - 39004 Santander<br />

(Cantabria) - Telefono: 942.215.855 - Fax: 942.215.963 -<br />

e-mail: viceconsantander@hotmail.com<br />

Consolato Santa Cruz De Tenerife - Circoscrizione:<br />

Tenerife, Hierro, La Gomera, La Palma - Indirizzo: Calle<br />

Cruz Verde, 10 2ºA - 38003 Santa Cruz de Tenerife -<br />

Telefono: 922.299.768 - Fax: 922.241.040 - e-mail:<br />

consitatf@gmail.com<br />

Consolato Siviglia - Circoscrizione: Badajoz, Cáceres,<br />

Cádiz, Córdoba, Huelva, Sevilla - Indirizzo: Calle Fabiola,<br />

10 - 41004 Siviglia - Telefono: 954.228.576 - Fax:<br />

954.228.549 - e-mail: consolato@italconsiviglia.com<br />

Vice Consolato Vigo - C/ Urzaiz, 83 6 B-C 36204 Vigo -<br />

Telefono: call centre 807 505 883 - email: rodriguezgil@<br />

rgabogados.com<br />

Uffici onorari dipendenti<br />

dal Consolato Generale in Barcellona:<br />

Consolato Onorario a Valencia - Circoscrizione: la provincia<br />

di Valencia - Indirizzo: c/ Felix Pizcueta, 6, 1C – 46004<br />

Valencia - Tel. 0034 963217234 - Fax 0034 963217630 -<br />

e-mail: italconval@italconval.com<br />

Vice Consolato Onorario ad Alicante - Circoscrizione:<br />

la provincia di Alicante - Indirizzo: Av.da Benito Pérez<br />

Galdós, 9-11 1º d.cha - 03004 Alicante - Telefono: 0034<br />

965141133 - Fax: 0034 965141143 - e-mail: consalicante@<br />

consalicante.es<br />

Vice Consolato Onorario a Castellón de la Plana -<br />

Circoscrizione: provincia di Castellón - Indirizzo: c/<br />

Benarabe, 5 – bajos – 12005 Castellón - Telefono:<br />

0034 964237466 - Fax 0034 964261295 - e-mail:<br />

viceconsolatocs@orange.es<br />

Vice Consolato Onorario a Girona - Circoscrizione: la<br />

provincia di Girona - Indirizzo: Gran Via de Jaume I, 40, 1º<br />

2ªB - 17001 Girona - Tel. 0034 872 080973 - Fax 0034 872<br />

080973 - E-mail: consitaliagirona@gmail.com<br />

Vice Consolato Onorario a Ibiza - Circoscrizione: Isole di<br />

Ibiza e Formentera - Indirizzo: C/ Diputado Jose’ Ribas,<br />

s/n – 07800 Ibiza - Tel. 0034 971199915 - Fax 0034<br />

971191746 - e-mail: vcoibiza@molan2000.com<br />

Vice Consolato Onorario a Murcia - Circoscrizione: le<br />

provincie di Murcia e Cartagena - Indirizzo: Calle Traperìa,<br />

1 – 30001 Murcia - Telefono: 0034 868955196 - Fax: 0034<br />

968223256 - e-mail: marioivo@icamur.org<br />

Vice Consolato Onorario a Palma de Maiorca -<br />

Circoscrizione: Isole di Maiorca e Minorca - Indirizzo:<br />

Carrettera de Porto Pi, 8, 6D - 07015 Palma di Maiorca<br />

- Tel. 0034 971405668 - Fax: 0034 971405668 - e-mail:<br />

vconsolato@sennacheribbo.eu<br />

Vice Consolato Onorario a Saragozza - Circoscrizione:<br />

le province di Saragozza, Huesca e Teruel - Indirizzo:<br />

Calle San Miguel, 2 9-A - 50001 Saragozza - Tel. 0034<br />

976228659 - Fax 0034 976223294 - e-mail: vicecons.<br />

zaragoza@c2comunicacion.com<br />

Corrispondente Consolare a Formentera - Isola di<br />

Formentera - Tel: 0034 630655397 - e-mail: info@<br />

paolettilawfirm.com<br />

Corrispondente Consolare Menorca - Telefono: 610215 -<br />

971365448 - ornell@vodafone.es<br />

SI RICORDA CHE SUL SITO WEB DELLA CANCELLERIA CONSOLARE<br />

DELL’AMBASCIATA D’ITALIA DI MADRID<br />

WWW.CONSMADRID.ESTERI.IT<br />

SI POSSONO TROVARE TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE<br />

PER GESTIRE LE PRATICHE CONSOLARI<br />

62/2012<br />

Pag. 19


SOCIETÀ ITALIANA DI BENEFICENZA<br />

Noi volontari <strong>della</strong> Società Italiana di Beneficenza,<br />

desideriamo e vogliamo comunicare<br />

a tutta la comunità <strong>italiana</strong> in Spagna e alle<br />

aziende italiane che abbiamo un “desiderio”.<br />

Desideriamo. Che tutti gli italiani si rendano<br />

conto che esiste una parte <strong>della</strong> nostra collettività<br />

che vive in difficoltà e che ha bisogno<br />

di aiuto.<br />

Desideriamo. Che tutti gli italiani comprendano<br />

che basta un aiuto per far sì che la gente<br />

possa ritrovare la forza e la speranza. Un<br />

aiuto, sia pur piccolo, può risolvere un grosso<br />

problema.<br />

Desideriamo. Che la coscienza sociale <strong>della</strong> nostra collettività possa essere<br />

più forte degli egoismi e <strong>della</strong> noncuranza facendoci trovare il tempo, nelle<br />

nostre vite frenetiche, di fermarci un attimo e di fare qualcosa per gli altri.<br />

Per questo dal 1891 esiste la Società Italiana di Beneficenza. La SIB collabora<br />

con la nostra Cancelleria Consolare a Madrid, su tutto il territorio spagnolo,<br />

per risolvere problemi quotidiani in ambito sociale, familiare, sanitario, per<br />

operazioni di rimpatrio dei connazionali.<br />

In questo nostro impegno siamo animati dall’autorevole appoggio che l’Ambasciata<br />

d’Italia, nelle persone di S.E. l’Ambasciatore Leonardo Visconti di<br />

Modrone e la sua consorte, Anna Sanfelice di Monteforte, ci dimostra con la<br />

sua sensibilità e la vicinanza alla nostra attività.<br />

Vi invitiamo a sostenere la nostra attività aderendo alla campagna di associazione<br />

2012: solo 50 € all’anno come socio ordinario o una donazione superiore<br />

volontaria come socio benefattore. <strong>Il</strong> momento economico non è dei più facili,<br />

ma a nome <strong>della</strong> SIB faccio appello al senso di responsabilità sociale e di solidarietà<br />

che ha sempre contraddistinto il popolo italiano. Quest’anno pensate<br />

ai nostri connazionali. Collaborate con la Società Italiana di Beneficenza.<br />

<strong>Il</strong> Presidente<br />

Francesco Perniciaro<br />

La SIB Oggi<br />

La crisi ha aumentato le richieste, non esiste un altro organismo di sostegno sociale<br />

che possa risolvere le necessità degli italiani. Operando su tutto il territorio<br />

spagnolo aumentano le richieste, la comunità <strong>italiana</strong> ha raggiunto i 158.000<br />

cittadini. La SIB si finanzia con le quote dei soci e con le varie iniziative (vedi<br />

foto). Collabora con la Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia, valuta le<br />

richieste di assistenza che arrivano direttamente o attraverso lo stesso ufficio<br />

consolare. L’attività del personale specializzato (assistenti sociali) e l’impegno dei<br />

soci volontari permettono che molte persone ricevano un aiuto. La progressiva<br />

riduzione (ed attuale sospensione) dei finanziamenti pubblici impone un impegno<br />

fortissimo nella raccolta di fondi e finanziamenti privati. La SIB ha bisogno<br />

sempre di energie umane, con nuovi volontari. La SIB, non può permettersi,<br />

soprattutto in tempi di crisi, di ridurre il numero dei propri interventi solidali.<br />

Durante l’anno 2011 la SIB ha prestato aiuto a circa 120 famiglie ed ha erogato<br />

direttamente 116 aiuti in denaro, a diverso titolo, come dimostra il quadro sotto:<br />

Aiuti per pagamento fatture (di luce, acqua, gas)<br />

Aiuti generali (alimenti,vestiti,varie)<br />

Aiuti per affitti<br />

Assistenza ai detenuti<br />

Assistenza sanitaria (fisioterapia, medicine, protesi…)<br />

Aiuti scolastici<br />

Viaggi di rimpatrio in Italia e Sudamerica<br />

2466,74€<br />

9136€<br />

9633,26€<br />

1150€<br />

1730€<br />

499,30€<br />

3793,85€<br />

6.94%<br />

25.75%<br />

27.10%<br />

3.23%<br />

4.86%<br />

1.40%<br />

10.67%<br />

Vitalizio Barone<br />

Aiuti italiani derubati<br />

TOTALE<br />

7099,34€<br />

30,16€<br />

35538,65€<br />

19.97%<br />

0.08%<br />

100%<br />

Società Italiana di Beneficenza<br />

c/Agustín de Betancourt, 3 - www.beneficenza<strong>italiana</strong>.es<br />

(0034) 91 5333106 - (0034) 91 5348423 - (0034) 690 065577


2 GIUGNO - FESTA DELLA REP<br />

Paola Mastropietro - Capo Cancelleria<br />

Consolare dell’Ambasciata Italiana<br />

Nel celebrare la Festa<br />

<strong>della</strong> Repubblica<br />

viene spontaneo pensare<br />

alla nostra Costituzione<br />

ed alle fasi<br />

storiche attraverso le<br />

quali è nata. Ritengo,<br />

pertanto, doveroso<br />

ed utile ricordarne la<br />

nascita. Entrò in vigore,<br />

come ben sappiamo,<br />

il 1 gennaio<br />

1948, e fu redatta da<br />

una Assemblea Costituente<br />

eletta il 2<br />

<strong>giugno</strong> 1946, quando,<br />

gli italiani e le<br />

italiane, chiamati a<br />

decidere, con un referendum,<br />

sulla forma<br />

dello Stato, scelsero<br />

la <strong>repubblica</strong>.<br />

Un duro e serio lavoro<br />

consentì di raggiungere,<br />

su ciascun<br />

articolo, un compromesso<br />

condiviso da<br />

tutte le forze politiche.<br />

La nostra Carta<br />

Costituzionale peraltro<br />

si connota, rispetto<br />

alle altre, per una<br />

“tensione al cambiamento”.<br />

La Costituzione<br />

Italiana, con il<br />

fondamentale art. 3,<br />

affida alla Repubblica<br />

il compito prioritario<br />

di “rimuovere<br />

gli ostacoli di ordine<br />

economico-sociale<br />

che, limitando di fatto<br />

la libertà e l’uguaglianza<br />

dei cittadini,<br />

impediscono il pieno<br />

sviluppo <strong>della</strong> persona<br />

umana”. Questo<br />

la rende, ancor oggi,<br />

una Costituzione socialmente<br />

“avanzata”.<br />

In questa giornata<br />

così importante<br />

per noi Italiani sentiamo<br />

ancora più forte<br />

il dovere di servire<br />

la nostra Patria e servirla<br />

qui dove il nostro<br />

apporto diventa<br />

ancora più prezioso.<br />

<strong>Il</strong> nostro lavoro mira<br />

a rendere sempre più<br />

efficace il contributo<br />

di aiuto e servizio<br />

agli italiani all’estero.<br />

La capillare e<br />

puntuale analisi dei<br />

loro bisogni ci sottopone<br />

ad un lavoro<br />

spesso difficile<br />

e faticoso tendente<br />

sempre a raggiungere<br />

positivi e fecondi<br />

risultati. Insostituibile<br />

risulta, pertanto,<br />

anche il contributo<br />

dei Consoli Onorari<br />

che, sostenendo<br />

l’attività consolare,<br />

producono un aiuto<br />

concreto e fattivo attraverso<br />

un servizio<br />

efficiente ed instancabile.<br />

Certamente il<br />

periodo di crisi che<br />

stiamo vivendo si<br />

ripercuote anche sul<br />

nostro lavoro con tagli<br />

sui finanziamenti<br />

e sul personale destinato<br />

ad assolvere<br />

tali compiti. Tuttavia<br />

l’impegno da parte<br />

nostra è sempre alto.<br />

I principi <strong>della</strong> nostra<br />

Costituzione e<br />

lo sforzo dei nostri<br />

Padri ci devono sostenere<br />

e ci devono<br />

sempre spronare a<br />

tenere alta la nostra<br />

appartenenza all’Italia.<br />

Nel servirla, anche<br />

in questo Paese,<br />

ci sentiremo ancora<br />

di più italiani ed ancora<br />

di più fieri di<br />

esserlo. Simbolica e<br />

densa di significato<br />

diventa, dunque, la<br />

consegna da parte<br />

nostra, di una copia<br />

<strong>della</strong> Costituzione a<br />

coloro che prestano<br />

giuramento per diventare<br />

cittadini italiani.<br />

Nel ruolo che<br />

sono stata chiamata a<br />

ricoprire, raccomando<br />

loro una attenta<br />

lettura di questo fondamentale<br />

documento<br />

che, attraverso i<br />

suoi articoli, fa conoscere<br />

i diritti ed i<br />

doveri di un cittadino<br />

italiano. La Costituzione<br />

non ha solo<br />

un valore formale o<br />

istituzionale, ma è,<br />

come dicevamo, un<br />

documento storico e<br />

giuridico in quanto<br />

contiene i principi<br />

fondamentali su cui<br />

si regge la nostra democrazia,<br />

in particolare<br />

quelli di libertà<br />

e di uguaglianza che<br />

sono riconosciuti a<br />

tutti i cittadini. La<br />

conoscenza dei valori<br />

contenuti nella<br />

Costituzione, che<br />

determinano l’identità<br />

del nostro Paese,<br />

deve costituire, non<br />

soltanto per i nuovi<br />

connazionali, ma per<br />

tutti noi, uno stimolo<br />

alla maggiore integrazione.<br />

Concludo<br />

porgendo un cordiale<br />

e sincero augurio<br />

alla collettività <strong>italiana</strong><br />

per una serena<br />

e consapevole Festa<br />

<strong>della</strong> Repubblica.<br />

Fabio Casciotti - Direttore Istituto<br />

Nazionale per il Commercio Estero<br />

La Festa Nazionale del<br />

2 <strong>giugno</strong> rappresenta<br />

un’occasione di riflessione<br />

sul ruolo del nostro<br />

Paese nel mondo, in Europa<br />

e, nel nostro caso,<br />

in Spagna anche sotto il<br />

profilo <strong>della</strong> penetrazione<br />

del “made in Italy” e<br />

la promozione del Sistema<br />

Paese. <strong>Il</strong> momento<br />

è difficile, lo sappiamo<br />

tutti, e i dati confermano<br />

questa realtà. La<br />

bilancia commerciale<br />

italo-spagnola ha subito<br />

negli ultimi anni una<br />

fortissima contrazione<br />

del surplus italiano. Nel<br />

2011 il nostro saldo positivo<br />

si è ridotto a 2.018<br />

milioni di Euro contro i<br />

2.858 milioni del 2010.<br />

Questo trend risponde al<br />

miglior comportamento<br />

dell’export spagnolo che,<br />

negli anni di flessione, ha<br />

subito cali più contenuti<br />

rispetto a quelli italiani e,<br />

nel 2011, ha segnato un<br />

tasso di crescita del 6,7%<br />

contro l’1,5% dell’export<br />

italiano. Nel 2011 (dati<br />

Istat), le esportazioni italiane<br />

verso la Spagna si<br />

sono attestate sui 19.885<br />

milioni di Euro e le nostre<br />

importazioni di prodotti<br />

spagnoli sono state<br />

pari a 17.867 milioni di<br />

Euro circa. I dati Eurostat<br />

indicano la Spagna come<br />

il quinto mercato di sbocco<br />

dei prodotti italiani,<br />

preceduta nell’ordine da<br />

Germania, Francia, Stati<br />

Uniti e Svizzera. Prima<br />

<strong>della</strong> crisi la Spagna era<br />

arrivata ad essere il terzo<br />

acquirente di prodotti<br />

italiani a livello mondiale<br />

dopo Germania e<br />

Francia. L’anno scorso<br />

la quota spagnola sul totale<br />

dell’export italiano è<br />

stata del 5,3%. Per quanto<br />

riguarda le importazioni<br />

italiane, la Spagna<br />

si colloca al sesto posto<br />

nel ranking dei paesi<br />

fornitori, capeggiato da<br />

Germania, Francia, Cina,<br />

Paesi Bassi e Russia. La<br />

quota spagnola sul totale<br />

dell’import italiano è del<br />

4,5%. Nel 2011, le principali<br />

voci dell’export<br />

italiano verso il mercato<br />

spagnolo, con valori superiori<br />

ai due miliardi di<br />

euro, sono state: metalli e<br />

prodotti in metallo, prodotti<br />

chimici (compresi<br />

medicinali e prodotti<br />

farmaceutici), macchine<br />

ed apparecchi meccanici,<br />

prodotti petroliferi e<br />

settore tessile/abbigliamento.<br />

Da evidenziare<br />

i buoni risultati ottenuti<br />

dai prodotti in metallo<br />

e da quelli chimici che<br />

sono cresciuti dell’11%<br />

e del 6% rispettivamente.<br />

Hanno registrato, invece,<br />

un trend decrescente<br />

i prodotti petroliferi e le<br />

macchine ed apparecchi<br />

meccanici. Per quanto<br />

riguarda le nostre importazioni<br />

di prodotti spagnoli,<br />

occupano la prima<br />

posizione i mezzi di trasporto,<br />

con 3,4 miliardi<br />

di euro, seguiti nell’ordine<br />

da sostanze e prodotti<br />

chimici, prodotti alimentari<br />

e bevande, metalli<br />

e prodotti in metallo e<br />

prodotti del settore tessile/abbigliamento.<br />

L’andamento<br />

delle vendite<br />

spagnole di questi prodotti<br />

al mercato italiano<br />

è stato positivo segnando,<br />

per la maggior parte<br />

delle voci, incrementi a<br />

due cifre. Per quanto riguarda<br />

gli investimenti,<br />

nel 2011 i capitali italiani<br />

arrivati in Spagna sono<br />

stati di 315 milioni di<br />

Euro, valore che ha rappresentato<br />

una flessione<br />

superiore al 75% rispetto<br />

all’anno precedente. La<br />

quota <strong>italiana</strong> sul totale<br />

dei capitali giunti al paese<br />

ha subito una drastica<br />

riduzione passando dal<br />

10,6% del 2010 all’attuale<br />

1,4%. Nella distribuzione<br />

settoriale degli<br />

IDE italiani, la fabbricazione<br />

di ferro, acciaio e<br />

ferroleghe è stata la voce<br />

più rilevante con 95 milioni<br />

di Euro ed una quota<br />

del 30% del totale dei<br />

capitali italiani investiti<br />

in Spagna nel 2011. Al<br />

secondo posto si trovano<br />

i prodotti farmaceutici<br />

di base che (66 mln €).<br />

L’Italia ha rappresentato,<br />

nel 2011, il 70% degli<br />

IDE realizzati nel settore<br />

farmaceutico spagnolo.<br />

Lo stesso andamento<br />

decrescente hanno registrato,<br />

nel 2011, gli IDE<br />

spagnoli in Italia (331<br />

mln € /-44%). Tale diminuzione<br />

ha fatto scendere<br />

la quota <strong>italiana</strong> sul totale<br />

dei capitali locali in<br />

uscita all’1,3% (2,1% nel<br />

2010). <strong>Il</strong> settore finanziario<br />

(262 mln €) è stata la<br />

principale destinazione<br />

degli IDE spagnoli in Italia,<br />

seguito dall’ingegneria<br />

civile con 27 milioni<br />

di Euro, di cui 20 milioni<br />

sono stati destinati alla<br />

costruzione di strade ed<br />

autostrade. Tuttavia, anche<br />

se il quadro congiunturale<br />

non è incoraggiante,<br />

le relazioni bilaterali<br />

mantengono comunque<br />

valori assoluti di grande<br />

rilievo, cosa che consente<br />

di presupporre, unitamente<br />

alle affinità culturali,<br />

agli interessi comuni<br />

e ai tradizionali vincoli di<br />

amicizia tra i due Paesi,<br />

che alla fine <strong>della</strong> grande<br />

crisi si potranno recuperare<br />

le posizioni perdute<br />

Pag. 22 62/2012


UBBLICA ITALIANA - MADRID<br />

Almerino Furlan<br />

Presidente InterComites<br />

Carmelo Di Gennaro<br />

Direttore Ist. It. Cultura<br />

Cosimo Guarino - Preside<br />

Scuola Statale Italiana<br />

La Festa <strong>della</strong> Repubblica<br />

è un’occasione per ricordare<br />

i principi fondamentali<br />

su cui si basa la<br />

nostra identità di cittadini<br />

italiani, un’occasione per<br />

alimentare la memoria<br />

collettiva, quel valore<br />

unificante dell’identità<br />

atto a mobilitare il sentimento<br />

di appartenenza.<br />

La preziosa funzione che<br />

ha la memoria collettiva<br />

- di rafforzare la consapevolezza<br />

dei valori che<br />

formano l’identità del<br />

Paese - ricopre un ruolo<br />

ancor più importante nella<br />

società attuale, che si<br />

contraddistingue per un<br />

bassissimo tasso di partecipazione<br />

e per una totale<br />

e drammatica sfiducia<br />

nelle istituzioni su cui<br />

si fonda la democrazia<br />

rappresentativa. <strong>Il</strong> trend<br />

storico, dagli anni ‘80 ad<br />

oggi, segna una progressiva<br />

disaffezione <strong>della</strong><br />

cittadinanza nei confronti<br />

<strong>della</strong> classe politica<br />

ed una rarefazione <strong>della</strong><br />

partecipazione. Questo<br />

quadro viene confermato<br />

anche alla luce degli<br />

ultimi risultati elettorali.<br />

Le amministrative del 6<br />

e 7 maggio si sono contraddistinte,<br />

infatti, per<br />

un tasso di astensionismo<br />

da record. <strong>Il</strong> livello di fiducia<br />

nei confronti del<br />

sistema politico ha raggiunto<br />

i minimi storici, in<br />

un contesto in cui la crisi<br />

economica, in aggiunta<br />

alla crisi dei valori, contribuisce<br />

ad accrescere<br />

l’insoddisfazione generale,<br />

e ad alimentare<br />

sentimenti di apatia e disillusione,<br />

soprattutto nei<br />

giovani, che guardano al<br />

futuro senza speranza.<br />

Una parte di loro tende<br />

a perdere il senso del dovere<br />

e di responsabilità,<br />

e si lascia travolgere da<br />

sentimenti di estraneità<br />

e disinteresse, fino all’alienazione.<br />

Un’altra parte<br />

invece, conserva un’etica<br />

del sacrificio e <strong>della</strong> dedizione,<br />

ma trova difficoltà<br />

a farsi largo in una società<br />

sempre più gerarchica<br />

e chiusa in se stessa. La<br />

perdita dei tradizionali<br />

punti di riferimento e<br />

delle prospettive di vita<br />

porta, dunque, alla scomparsa<br />

di ogni forma di<br />

progettualità, ed il sentimento<br />

di insicurezza<br />

cronico va ad incidere<br />

sul senso delle identità,<br />

individuali e collettive. In<br />

una situazione come questa,<br />

è forse aggrappandosi<br />

ai valori del passato<br />

che sarà possibile esplorare<br />

una nuova strada da<br />

percorrere. I giovani, una<br />

volta che si siano fatti<br />

portatori dei principi costituzionali,<br />

potranno assumersi<br />

la responsabilità<br />

di provare a costruire un<br />

futuro migliore, oltre la<br />

crisi economica, morale<br />

e civile che attraversa la<br />

Nazione, un futuro che si<br />

fondi sul riconoscimento<br />

del merito. Una società<br />

virtuosa è, infatti, una società<br />

che premia il merito,<br />

pilastro su cui si fonda<br />

la possibilità di progredire.<br />

Oggi più che mai è,<br />

quindi, viva l’esigenza di<br />

tutelare e mo<strong>della</strong>re sulle<br />

esigenze odierne i valori<br />

primari, quali il lavoro<br />

e la persona, che la Costituzione<br />

pone a fondamento<br />

<strong>della</strong> Repubblica.<br />

È un gran piacere per me<br />

celebrare questo anniversario<br />

<strong>della</strong> Festa <strong>della</strong><br />

Repubblica Italiana a Madrid,<br />

per la seconda volta<br />

come Direttore di chiara<br />

fama dell’Istituto <strong>Italiano</strong><br />

di Cultura. L’Italia e la sua<br />

cultura godono da sempre<br />

dell’amicizia e <strong>della</strong> vicinanza<br />

del popolo spagnolo<br />

e nel settore culturale, nel<br />

quale sono quotidianamente<br />

impegnato, l’amicizia<br />

tra i due paesi continua<br />

sempre più a rafforzarsi.<br />

La mia veste di Direttore<br />

dell’Istituto <strong>Italiano</strong> di<br />

Cultura di Madrid mi offre<br />

la possibilità di valutare<br />

l’ottimo andamento delle<br />

relazioni culturali fra i due<br />

paesi da un osservatorio<br />

privilegiato, sia in senso<br />

stretto, già che l’Istituto si<br />

trova nella splendida sede<br />

del Palazzo di Abrantes<br />

nel centro <strong>della</strong> città, sia<br />

soprattutto perché posso<br />

valutare da vicino la qualità<br />

e la quantità dei nostri<br />

scambi culturali. Sono infatti<br />

testimone diretto <strong>della</strong><br />

stima di cui gode la cultura<br />

del nostro paese, stima dimostrata<br />

dal grande successo<br />

degli eventi culturali<br />

italiani organizzati sia<br />

dall’Istituto che dirigo, sia<br />

all’esterno attraverso la diretta<br />

collaborazione di enti<br />

e associazioni culturali dei<br />

due paesi. I numerosi e affollati<br />

concerti, le originali<br />

mostre, le conferenze e gli<br />

incontri organizzati dall’Istituto<br />

di Cultura riscuotono<br />

sempre l’approvazione<br />

del pubblico e l’interesse<br />

<strong>della</strong> stampa, e questo è il<br />

miglior segnale che stiamo<br />

facendo un buon lavoro.<br />

Alcune iniziative, poi, costituiscono<br />

un’anteprima<br />

assoluta in Spagna come<br />

per esempio l’organizzazione<br />

presso l’Istituto del<br />

ciclo “Tutto Scarlatti”: una<br />

serie di concerti durante i<br />

quali pianisti di primaria<br />

importanza eseguono tutte<br />

le 555 sonate del grande<br />

compositore che con la<br />

sua vita e la sua opera così<br />

bene rappresenta le strettissime<br />

relazioni culturali<br />

tra i nostri due paesi. Un<br />

altro importante indicatore<br />

che ci dà il polso degli<br />

scambi fra Italia e Spagna<br />

è il successo dei corsi di<br />

lingua e cultura <strong>italiana</strong><br />

organizzati dall’Istituto.<br />

Nonostante la crisi economica<br />

che purtroppo attanaglia<br />

sia gli italiani che gli<br />

spagnoli, la partecipazione<br />

ai corsi dell’Istituto si è<br />

sostanzialmente mantenuta<br />

a un livello elevato.<br />

Sono infatti più di 1200 le<br />

iscrizioni per i numerosi<br />

corsi impartiti da circa 20<br />

docenti: oltre ai vari livelli<br />

di lingua l’offerta prevede<br />

anche corsi di arte, letteratura,<br />

turismo culturale,<br />

corsi intensivi e corsi speciali<br />

indirizzati a specifiche<br />

istituzioni spagnole.<br />

Infine vorrei ricordare che<br />

quest’anno l’Italia è il paese<br />

invitato alla 71° edizione<br />

<strong>della</strong> Fiera del Libro<br />

di Madrid che si svolge<br />

proprio in questi giorni,<br />

prendo quindi spunto per<br />

invitare tutti i connazionali<br />

e tutti gli spagnoli interessati<br />

alla letteratura <strong>italiana</strong><br />

a visitare la Fiera, al Parque<br />

del Retiro, e a partecipare<br />

agli incontri che, dal<br />

25 maggio al 10 <strong>giugno</strong>, si<br />

svolgeranno con i migliori<br />

autori <strong>della</strong> nostra letteratura,<br />

da Claudio Magris a<br />

Roberto Calasso, da Erri<br />

De Luca a Gianrico Carofiglio,<br />

da Chiara Gamberale<br />

a Michela Murgia, solo<br />

per citarne alcuni. Qual<br />

miglior modo di festeggiare<br />

il 66° anniversario<br />

<strong>della</strong> nostra Repubblica?<br />

Ricordo ancora che<br />

mio padre, un ufficiale<br />

di 23 anni che<br />

aveva partecipato alla<br />

seconda guerra mondiale,<br />

tornato dalla<br />

Russia come invalido<br />

di guerra senza un<br />

braccio e un occhio,<br />

mi diceva che la ricorrenza<br />

<strong>della</strong> nascita<br />

<strong>della</strong> <strong>repubblica</strong>,<br />

istituita tre anni prima<br />

che io nascessi,<br />

era un momento da<br />

ricordare per sempre,<br />

perché aveva il valore<br />

e il carattere di<br />

una <strong>festa</strong> nazionale<br />

che raccoglieva tutto<br />

il popolo intorno<br />

al senso <strong>della</strong> unità<br />

<strong>italiana</strong>. In quella occasione,<br />

esponevamo<br />

fuori del balcone la<br />

bandiera tricolore ed<br />

era un giorno di <strong>festa</strong>,<br />

di incontri con amici,<br />

nelle affollate vie di<br />

Napoli. <strong>Il</strong> 2 <strong>giugno</strong><br />

significa proprio questo:<br />

la maggioranza<br />

referendaria del 1946<br />

scelse la forma di governo<br />

<strong>repubblica</strong>no<br />

su una base fortissima<br />

che è la nostra<br />

Costituzione, alla<br />

quale dobbiamo sempre<br />

riferirci. Festeggiare<br />

questa ricorrenza<br />

vuol dire rinnovare<br />

ogni anno i principi<br />

<strong>della</strong> democrazia che<br />

coincidono perfettamente<br />

con tutti gli<br />

articoli <strong>della</strong> nostra<br />

“sana e robusta” Costituzione.<br />

Tanto più<br />

oggi occorre ribadire,<br />

soprattutto ai nostri<br />

figli, il senso di fedeltà<br />

ai principi costituzionali,<br />

tra cui i<br />

diritti fondamentali<br />

<strong>della</strong> libertà, dell’unità<br />

dello Stato, del<br />

lavoro, dell’istruzione,<br />

<strong>della</strong> solidarietà,<br />

<strong>della</strong> salute, dello<br />

stato sociale, perché<br />

i tempi difficilissimi<br />

nei quali viviamo non<br />

devono, però, farci<br />

dimenticare di essere<br />

cittadini italiani,<br />

anche se abbiamo la<br />

fortuna, il privilegio<br />

di lavorare all’estero,<br />

in questa grande casa<br />

che è l’Europa. Stando<br />

all’estero, ancora<br />

di più confronto le situazioni<br />

sociali, economiche,<br />

strutturali<br />

e culturali del nostro<br />

Paese e, devo dire,<br />

non ne resto deluso,<br />

anzi rivaluto alcuni<br />

aspetti caratteristici<br />

del nostro modo di essere<br />

italiani, portando<br />

l’italianità nel mondo.<br />

Ai nostri studenti,<br />

così provati dalla<br />

realtà economico-sociale<br />

che li circonda,<br />

noi adulti abbiamo il<br />

dovere di sottolineare<br />

quale grande conquista<br />

sia la democrazia,<br />

quanti sacrifici<br />

siano stati affrontati,<br />

in tempi peggiori di<br />

questo, per raggiungere<br />

l’uguaglianza<br />

dei diritti e dei doveri<br />

e come sia importante<br />

raccogliere<br />

la responsabilità del<br />

passato per vivere<br />

in uno Stato libero .<br />

62/2012<br />

Pag. 23


2 GIUGNO - FESTA DELLA REP<br />

Francesco Perniciaro - Presidente<br />

Società Italiana di Beneficenza<br />

Dicono che gli italiani<br />

siano un popolo<br />

che parla sempre<br />

male del proprio paese.<br />

E si lamenta. E<br />

quando va all’estero<br />

come turista, torna<br />

dicendo che l’erba<br />

del vicino è sempre<br />

più verde. In molti<br />

casi è vero. Però<br />

quando un italiano è<br />

costretto o a vivere<br />

fuori dai confini nazionali<br />

o sceglie di<br />

farlo, allora le cose<br />

cambiano. Tolleriamo<br />

sempre meno che<br />

qualcuno critichi il<br />

nostro Paese (pur<br />

sapendo che è pieno<br />

di difetti, contraddizioni<br />

e inefficienze)<br />

e il tricolore diventa<br />

più verde, più bianco,<br />

più rosso. E non<br />

solo nelle notti in cui<br />

gioca la nazionale<br />

di calcio. Qualcuno<br />

riscopre anche l’orgoglio<br />

di tenere in<br />

casa una bandiera,<br />

qualcosa di assolutamente<br />

normale in altri<br />

paesi, ma che noi<br />

italiani non siamo<br />

soliti fare. Questo<br />

rende speciale il 2<br />

<strong>giugno</strong>, la <strong>festa</strong> <strong>della</strong><br />

nostra Repubblica.<br />

Per molti italiani in<br />

Italia è un giorno di<br />

<strong>festa</strong> come un altro,<br />

magari per approfittare<br />

e dare inizio ai<br />

primi week end al<br />

mare <strong>della</strong> stagione.<br />

E al massimo ascoltare,<br />

un po’ annoiati,<br />

le notizie sulle celebrazioni<br />

istituzionali<br />

che trasmettono i TG.<br />

Per gli italiani residenti<br />

all’estero non<br />

è così. <strong>Il</strong> 2 <strong>giugno</strong><br />

non è solo la <strong>festa</strong><br />

<strong>della</strong> Repubblica. Ma<br />

la <strong>festa</strong> dell’Italia.<br />

L’impegno degli enti<br />

istituzionali presenti<br />

in Spagna in queste<br />

giornate è forte e costante.<br />

Da sempre.<br />

La partecipazione dei<br />

cittadini italiani residenti<br />

è sempre molto<br />

alta, trasformando<br />

ogni iniziativa<br />

in una <strong>festa</strong>. <strong>Il</strong> fitto<br />

programma di eventi<br />

e mani<strong>festa</strong>zioni<br />

per promuovere la<br />

cultura, l’economia,<br />

il turismo, la gastronomia<br />

<strong>italiana</strong> riesce<br />

sempre a coinvolgere<br />

molti spagnoli, a dimostrazione<br />

dell’empatia<br />

esistente tra i<br />

due popoli e <strong>della</strong><br />

generosità del nostro<br />

paese. La Società Italiana<br />

di Beneficenza,<br />

come parte integrante<br />

del Sistema Italia<br />

in Spagna, partecipa<br />

alle iniziative<br />

nel proprio sforzo<br />

di rendere consapevoli<br />

dell’importanza<br />

<strong>della</strong> propria missione.<br />

Anche noi,<br />

nel nostro piccolo,<br />

abbiamo voluto partecipare<br />

attivamente<br />

nella creazione di un<br />

interessante e divertente<br />

programma di<br />

attività. Possiamo<br />

dire che, in qualche<br />

modo, abbiamo<br />

aperto le celebrazioni<br />

del 2 <strong>giugno</strong>, con<br />

una <strong>festa</strong> di ispirazione<br />

Flower Power,<br />

nei saloni del Palazzo<br />

di Santa Coloma,<br />

sede <strong>della</strong> Cancelleria<br />

Consolare, il 26<br />

maggio, con la finalità<br />

di raccogliere fondi<br />

per la nostra attività<br />

di assistenza agli<br />

italiani in difficoltà..<br />

Un momento in cui il<br />

divertimento, la responsabilità<br />

sociale<br />

e la solidarietà uniscono<br />

madrilegni e<br />

italiani non solo nel<br />

festeggiare insieme<br />

l’arrivo <strong>della</strong> bella<br />

stagione, ma anche<br />

nel rendere omaggio<br />

e commemorare<br />

la creazione del moderno<br />

stato <strong>Italiano</strong>.<br />

Naturalmente l’occasione<br />

è servita anche<br />

per promuovere la<br />

cultura gastronomica<br />

del nostro Paese e<br />

per dimostrare a tutti<br />

il nostro orgoglio<br />

di essere Italiani.<br />

Come esorta il testo<br />

del bellissimo inno<br />

di Mameli, “Stringiamoci<br />

a coorte... l’Italia<br />

chiamò”. Questo<br />

è lo spirito che 170<br />

anni fa, in pieno Risorgimento,<br />

animava<br />

gli italiani a unirsi<br />

per liberarsi dalle<br />

dominazioni straniere.<br />

Allo stesso modo<br />

l’auspicabile unione<br />

delle istituzioni e dei<br />

cittadini può essere<br />

la chiave per uscire<br />

tutti insieme vittoriosi<br />

da questo periodo<br />

di grandissima difficoltà.<br />

Per dimostrare<br />

ancora una volta la<br />

grandezza dell’Italia.<br />

Marco Pizzi - Presidente Camera<br />

di Commercio Italiana<br />

Quest’anno la ricorrenza<br />

<strong>della</strong> Festa<br />

<strong>della</strong> Repubblica<br />

Italiana assume una<br />

rilevanza ancora<br />

più importante per<br />

il difficile contesto<br />

in cui si svolge,<br />

caratterizzato da<br />

una durissima crisi<br />

che sta mettendo a<br />

dura prova la tenuta<br />

delle imprese e,<br />

in generale, di tutti<br />

i soggetti che compongono<br />

il sistema<br />

economico italiano<br />

e che lavorano per<br />

l’affermazione del<br />

“Made in Italy” nel<br />

mondo. È una crisi<br />

che sta cambiando<br />

molti dogmi che<br />

consideravamo «assoluti»<br />

, come la sicurezza<br />

delle commesse<br />

pubbliche, il<br />

lavorare per lo stato,<br />

la solidità del sistema<br />

finanziario e<br />

delle società statali,<br />

per menzionarne<br />

qualcuno. In una situazione<br />

come quella<br />

attuale, anche il<br />

proverbio «chi fa<br />

da sé....fa per tre»<br />

perde di significato!<br />

Chi fa da sé rimane<br />

in realtà solo,<br />

debole, carente dei<br />

mezzi necessari per<br />

poter affrontare con<br />

successo le sfide<br />

dei mercati. Servono<br />

reti, contatti,<br />

informazioni per<br />

poter avanzare e superare<br />

con successo<br />

le sfide del presente.<br />

Insomma, mai<br />

come oggi risulta<br />

fondamentale «fare<br />

sistema», puntando<br />

sulla collaborazione<br />

e coordinazione<br />

tra imprese, istituzioni,<br />

e tutti i soggetti<br />

coinvolti nello<br />

sviluppo economico<br />

a livello locale, regionale<br />

e nazionale.<br />

Nel nostro piccolo,<br />

questa formula<br />

ha dato e continua<br />

a dare importanti<br />

risultati, come nel<br />

caso dell’organizzazione<br />

dell’ormai<br />

consolidata «Settimana<br />

Italiana a Madrid»,<br />

in occasione<br />

<strong>della</strong> Festa <strong>della</strong><br />

Repubblica Italiana,<br />

che vede impegnati<br />

la Camera di<br />

Commercio e Industria<br />

Italiana per la<br />

Spagna -CCIS-, le<br />

istituzioni italiane<br />

in Spagna ed alcune<br />

istituzioni ed<br />

enti locali italiani<br />

(comuni, regioni,<br />

Camere di Commercio)<br />

in uno sforzo<br />

comune orientato<br />

alla promozione<br />

delle eccellenze e<br />

dei punti di forza<br />

del «Made in Italy<br />

nel mercato spagnolo.<br />

<strong>Il</strong> successo<br />

di questa iniziativa<br />

è una chiara dimostrazione<br />

che i risultati<br />

si ottengono<br />

quando c’è collaborazione<br />

e condivisione<br />

di obiettivi<br />

tra tutti i soggetti<br />

implicati nell’affermazione<br />

del «Made<br />

in Italy». Ma se il<br />

«fare sistema» risulta<br />

fondamentale<br />

nel creare le condizioni<br />

idonee allo<br />

sviluppo e la crescita,<br />

sta poi alle<br />

imprese raccogliere<br />

la sfida dei mercati<br />

e intraprendere<br />

quel processo di<br />

internazionalizzazione<br />

che, a nostro<br />

avviso, costituisce<br />

non solo l’unica via<br />

per competere in<br />

un mercato globale<br />

sempre più esigente,<br />

ma addirittura<br />

una fonte di opportunità<br />

per tutti gli<br />

operatori che hanno<br />

il coraggio e la capacità<br />

di mettersi in<br />

discussione, di rimettersi<br />

in gioco e<br />

di «guardare oltre».<br />

In questo contesto<br />

le 76 Camere di<br />

Commercio Italiane<br />

all’Estero (CCIE),<br />

presenti in 50 paesi<br />

con 140 uffici,<br />

e oltre 24.000 imprese<br />

associate, costituiscono<br />

oggi un<br />

punto di riferimento<br />

fondamentale per<br />

accompagnare le<br />

aziende in questo<br />

loro cammino, con<br />

la professionalità,<br />

e soprattutto l’energia<br />

con cui, giorno<br />

dopo giorno, operano<br />

nei propri mercati<br />

di competenza.<br />

Pag. 24 62/2012


UBBLICA ITALIANA - MADRID<br />

CAMERA DI COMMERCIO<br />

PRESENTA<br />

2-3 <strong>giugno</strong> 2012: giardino Scuola Italiana di Madrid<br />

(c/ Agustín de Betancourt esq. c/Ríos Rosas)<br />

- Orario: 10:30 – 24:00 (chiusura domenica 3 <strong>giugno</strong><br />

alle 17:00)<br />

2-3 <strong>giugno</strong>: Stand gastronomici, vendita e degustazione<br />

dei prodotti italiani; esposizione auto; laboratori,<br />

attività ludiche e formative per bambini;<br />

musica, animazione e lotterie.<br />

2 <strong>giugno</strong>: 10:30 - inizia la <strong>festa</strong>; dalle 12:00<br />

alle 14:00 - “Parlando con la radio” in diretta la<br />

programma VIVE MADRID, Cadena Ser; dalle<br />

13:00 alle 14:00 - aperitivo italiano; 14:30 -<br />

pranzo e degustazioni regionali con il patrocinio di RANA e AUTOGRILL; 16:00<br />

- spazio giovani, concerti e rappresentazioni; dalle 18:00 alle 24:00 - Spritz Time<br />

patrocinato da APEROL; 18:45 - il coro <strong>della</strong> Scuola Italiana di Madridesegue il Va<br />

Pensiero; 19:00 - saluto di S. E. Ambasciatore d’Italia LEONARDO VISCONTI DI<br />

MODRONE; 19:30 - il coro <strong>della</strong> Scuola Italiana di Madrid esegue l’Inno d’Italia;<br />

lotteria SIB: animazioni e premi; 20:30 - cena e degustazioni regionali con il patrocinio<br />

di RANA e AUTOGRILL; dalle 21:30 alle 24:00 - Gran Galà <strong>della</strong> Musica<br />

Italiana, concerto di ERIKATRINA e TEMPLADOS, Raffaelo Di Pietro & Band.<br />

3 <strong>giugno</strong>: ore 10:30 - Inizia la <strong>festa</strong>; dalle 11:00 alle 12:30 - semifinale torneo di<br />

pallavolo: “RIMETTIAMOCI IN GIOCO”; dalle 12:30 alle 14:30 - “STUDENTI<br />

ALLO SBARAGLIO” – I° concorso di Karaoke <strong>della</strong> canzone <strong>italiana</strong> (premio alla<br />

migliore esibizione); dalle 13:30 alle 15:30 - Spritz Time patrocinato da APEROL,<br />

pranzo e degustazioni regionali con il patrocinio di RANA e AUTOGRILL; ore<br />

16:00 - lotteria SIB: animazione e premi; ore 17:00 arrivederci al prossimo anno<br />

FIERA DELLA GASTRONOMIA E DEL TURISMO ITALIANI<br />

5-10 <strong>giugno</strong> 2012: Plaza Santa Cruz (junto a Plaza Mayor) - Orario: dalle 10:00 alle<br />

21:00 (chiusura domenica 10 <strong>giugno</strong> alle 17:00) - 5-10 <strong>giugno</strong>: esposizione e vendita<br />

di prodotti enogastronomici; promozione turistica <strong>della</strong> Sardegna, Calabria e Sicilia.<br />

5 <strong>giugno</strong>: ore 12:00 - inaugurazione <strong>della</strong> Fiera <strong>della</strong> Gastronomia e del Turismo<br />

Italiani.<br />

GIORNATE DELLE DEGUSTAZIONI<br />

5-10 <strong>giugno</strong>: “La Trastienda”, plaza de San Miguel (al lado del Mercado de San<br />

Miguel) - Orario: dalle 10:00 alle 22:00 - angolo “Descubre Cosenza”; Tapeo italiano;<br />

esposizione “Caracteres de Italia” - 5 <strong>giugno</strong>: ore 13:00 - inaugurazione delle<br />

“Giornate di Degustazione”, buffet d’inaugurazione con prodotti tipici regionali offerto<br />

dalle Istituzioni Italiane, esposizione “Caracteres de Italia” – riproduzioni di<br />

personaggi italiani famosi dell’artista calabrese Giampiero Scola, angolo “Descubre<br />

Cosenza”: esposizione di prodotti calabresi; ore 18:00 - presentazione dei vini di<br />

Cosenza - “Carácter latino”: l’espressione latina dei vini calabresi attraverso i vitigni<br />

autoctoni del “Magliocco” di Cosenza. Presenta Gennaro Convertini.<br />

Tutti i giorni: dalle 10:00 alle 22:00 - angolo di degustazione “Descubre Cosenza”;<br />

dalle 12:00 alle 14:00 - “la Hora Martini” - Aperitivo <strong>Italiano</strong>; dalle 19:00 alle 22:00<br />

- “la Hora Campari” - Aperitivo <strong>Italiano</strong>.<br />

10 <strong>giugno</strong>: ore 18:00 evento di chiusura, trasmissione <strong>della</strong> partita di Eurocopa<br />

“España - Italia”<br />

GIORNATA GASTRONOMICA “EL CINE SE SIENTA A LA MESA”<br />

6 <strong>giugno</strong> 2012: ACCADEMIA DEL GUSTO, c/ Cristóbal Bordiú, 55 - Orario: dalle<br />

18:00 alle 22:00 - max. 14 persone - 50.00 € (da pagare all’entrata), degustazione<br />

di ricette <strong>della</strong> gastronomia <strong>italiana</strong> attraverso i suoi più famosi film.<br />

FIERA DEL LIBRO DI MADRID - “ITALIA, UN PAÍS PARA LEER”<br />

dal 25 maggio al 10 <strong>giugno</strong> 2012: Parque del Buen Retiro - Orario: dalle 18:00 alle<br />

22:00 - incontro con gli autori, “Talleres y charlas”, letteratura per bambini e ragazzi.<br />

<strong>Il</strong> programma completo dell’evento sul sito dell’Istituto <strong>Italiano</strong> di Cultura di Madrid:<br />

www.iicmadrid.esteri.it<br />

GIORNATE GASTRONOMICHE D’ITALIA<br />

NEL RISTORANTE “LA MANZANA”<br />

dal 23 maggio al 9 <strong>giugno</strong> 2012: al ristorante “La Manzana” dell’Hotel Hesperia<br />

Madrid (Pº de la Castellana, 57), deliziosi piatti dell’alta gastronomia <strong>italiana</strong> preparati<br />

dal prestigioso chef Alberto Annarumma. - Maggiori informazioni sul sito <strong>della</strong><br />

Camera di Commercio Italiana: www.italcamara-es.com, sezione “Proyectos en curso”<br />

62/2012<br />

L’ITALIA, ALLA FERIA DEL LIBRO<br />

La Fiera del Libro<br />

di Madrid, organizzata<br />

da Asociación de<br />

Empresarios del Co-<br />

La Presidenta <strong>della</strong> Feria del Libro de Madrid Pilar<br />

Gallego, l’Ambasciatore, il coordinador de<br />

Las Artes del Ayuntamiento de Madrid, Timothy<br />

Chapman e il Direttore IIC Di Gennaro.<br />

mercio del Libro de<br />

Madrid, Asociación<br />

de Editores de Madrid<br />

e Federación de Asociaciones<br />

Nacionales<br />

de Distribuidores de<br />

Editores, vede l’Italia<br />

protagonista come<br />

“Un pais para leer”.<br />

l’Ambasciata d’Italia<br />

in Spagna e l’Istituto<br />

italiano di cultura di<br />

Madrid - rappresentati<br />

dall’ambasciatore<br />

Leonardo Visconti di<br />

Modrone e dal direttore<br />

Carmelo Di Gennaro<br />

- hanno preparato<br />

un ricco programma di<br />

incontri con 26 personalità<br />

del mondo <strong>della</strong><br />

cultura. A inaugurarla<br />

è stato Claudio Magris,<br />

premio “Principe<br />

de Asturias”. Un<br />

evento arricchito da<br />

personaggi come Roberto<br />

Calasso ed Erri<br />

De Luca, le scrittrici<br />

Dacia Maraini, Michela<br />

Murgia, Chiara<br />

Gamberale, i maestri<br />

del giallo Gianrico<br />

Carofiglio e Maurizio<br />

De Giovanni. La<br />

Fiera offre numerose<br />

opportunità per tornare<br />

a leggere gli autori<br />

del Novecento italiano,<br />

rendendo omaggio<br />

al recentemente<br />

scomparso Antonio<br />

Tabucchi, uno degli<br />

autori più vicini al<br />

mondo iberico. L’opera<br />

dell’editore Giulio<br />

Einaudi viene ricordata<br />

nel centenario <strong>della</strong><br />

sua nascita. Presentate<br />

nuove edizioni spagnole<br />

di grandi autori<br />

come Luigi Pirandello<br />

e Elsa Morante. Particolarmente<br />

apprezzata<br />

la più recente produzione<br />

editoriale <strong>italiana</strong><br />

dedicata ai più giovani,<br />

pubblicata dalla<br />

casa editrice Corraini,<br />

e infine una mostra dedicata<br />

a Bruno Munari.<br />

La presenza dell’Italia<br />

alla Fiera del Libro di<br />

Madrid coincide con<br />

quella <strong>della</strong> Spagna<br />

alla Fiera del Libro di<br />

Torino.<br />

Concerto di Erykatrina & Templados<br />

“Erica & Javier, reinterpretano<br />

canzoni del blue/rock<br />

americano e italiane degli anni<br />

‘60-’70. Uno show divertente,<br />

con titoli rivisitati in acustico,<br />

loops in diretta e sound caldo<br />

con la voce armoniosa di<br />

Erica, che aggiunge una nota<br />

cabarettistica. Rappresentano<br />

il Circolo Sardo Ichnusa<br />

PER IL 2 GIUGNO, IL GIORNALE ITALIANO E<br />

L'ASSOCIAZIONE ITALIANI INSIEME PER LA SIB<br />

<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> <strong>Italiano</strong> de España è presente nei giorni 2 e 3 di <strong>giugno</strong><br />

nel cortile <strong>della</strong> Scuola Italiana di Madrid per le celebrazioni <strong>della</strong><br />

Festa <strong>della</strong> Repubblica Italiana. Questo numero speciale sui Consoli,<br />

Vice Consoli Onorari e Corrispondenti Consolari, con l'inserto<br />

sulla Festa <strong>della</strong> Repubblica Italiana, viene distribuito gratuitamente nella<br />

sua postazione. Assieme alla Associazione Italiani in Spagna, raccoglie le<br />

offerte dei visitatori a favore <strong>della</strong> Societá Italiana di Beneficienza (SIB).<br />

Pag. 25


2 GIUGNO - FESTA DELLA REPUB<br />

Daniele Perico<br />

Console Generale d’Italia<br />

Salvatore Schirmo<br />

Direttore Istituto <strong>Italiano</strong> Cultura<br />

In occasione <strong>della</strong><br />

prossima celebrazione<br />

<strong>della</strong> <strong>festa</strong><br />

<strong>della</strong> Repubblica,<br />

desidero esprimere<br />

alcune considerazioni<br />

che ho formulato<br />

per il recente 150º<br />

anniversario dell’Unità<br />

d’Italia. Come è<br />

noto, l’Italia è stata<br />

divisa per molti secoli<br />

in piccoli Stati,<br />

che formarono per la<br />

prima volta uno Stato<br />

unitario nel 1861.<br />

Nel XIX secolo,<br />

l’Unità d’Italia ha<br />

costituito un grande<br />

esempio <strong>della</strong> affermazione<br />

del principio<br />

di nazionalità.<br />

Proprio all’inizio di<br />

quel secolo, il Cancelliere<br />

austriaco, il<br />

principe di Metternich,<br />

aveva definito<br />

l’Italia come “un’espressione<br />

geografica”:<br />

si tratta di un<br />

concetto criticabile<br />

sotto molto aspetti,<br />

tra l’altro perché<br />

molte volte la geografia<br />

determina anche<br />

la storia di una<br />

nazione. Nel caso<br />

dell’ Italia, la barriera<br />

delle Alpi ha fatto<br />

sì che per secoli<br />

si mantenesse una<br />

sostanziale omogeneità<br />

del popolo che<br />

viveva all’altro lato<br />

delle Alpi rispetto al<br />

resto d’ Europa. Non<br />

dimentichiamo che<br />

l’italiano, come lingua<br />

di cultura, esiste<br />

dal secolo XIIIº,<br />

anche se lo usavano<br />

solo gli intellettuali.<br />

Molti italiani all’estero,<br />

dai mercanti<br />

del Medioevo agli<br />

artisti, musicisti e<br />

letterati del Rinascimento,<br />

pur provenienti<br />

da diverse regioni<br />

d’Italia, si sentirono<br />

sempre come<br />

appartenenti, e come<br />

tali furono percepiti<br />

dagli stranieri, alla<br />

medesima nazione.<br />

Una volta raggiunta<br />

l’Unità <strong>della</strong><br />

nazione, l’obbiettivo<br />

principale <strong>della</strong><br />

classe politica <strong>italiana</strong><br />

è stato di “fare<br />

gli italiani”, cioè<br />

creare un’autentica<br />

unità tra gli abitanti<br />

di differenti regioni,<br />

che da secoli si erano<br />

abituati a vivere<br />

separati. Tra i grandi<br />

risultati ottenuti in<br />

questo secolo e mezzo,<br />

vorrei ricordare<br />

almeno la diffusione<br />

di una lingua comune,<br />

anche a livello<br />

popolare, dapprima<br />

attraverso la scuola<br />

elementare obbligatoria<br />

e, dopo la seconda<br />

Guerra mondiale,<br />

grazie alla<br />

televisione. Altro<br />

grande obbiettivo<br />

fu la realizzazione<br />

di una rete ferroviaria<br />

e, a partire dagli<br />

anni ’60 del secolo<br />

XX, delle autostrade,<br />

per unire una<br />

lunga penisola dove<br />

le comunicazioni<br />

sono oggettivamente<br />

difficili a causa <strong>della</strong><br />

natura prevalentemente<br />

montuosa del<br />

territorio, e che appunto<br />

in precedenza<br />

erano soprattutto<br />

marittime. Da ultimo<br />

l’industrializzazione,<br />

soprattutto<br />

nel Nord, alla fine<br />

del secolo XIX, e il<br />

diffondersi <strong>della</strong> società<br />

dei consumi nel<br />

secondo Dopoguerra.<br />

Nel secolo XX<br />

l’Italia ha superato<br />

due prove difficili e<br />

dolorose: la prima,<br />

la partecipazione<br />

a due guerre mondiali;<br />

la seconda,<br />

vent’anni di dittatura<br />

fascista, terminata<br />

con una guerra<br />

rovinosa, dopo la<br />

quale e attraverso la<br />

Resistenza l’Italia<br />

tornò alla democrazia.<br />

L’Italia è stata<br />

uno dei Paesi fondatori<br />

<strong>della</strong> Comunità<br />

economica europea,<br />

prima, e dell’ Unione<br />

europea, poi. In<br />

tale ambito, ha sottoscritto<br />

l’Accordo<br />

di Schengen e<br />

ha aderito al sistema<br />

dell’Euro; come<br />

membro <strong>della</strong> NATO<br />

ha partecipato a numerose<br />

missioni di<br />

pace nel mondo. Al<br />

momento l’Italia,<br />

come gli altri Paesi<br />

dell’ Occidente, affronta<br />

le sfide <strong>della</strong><br />

globalizzazione, ed<br />

alcuni problemi che<br />

la riguardano singolarmente:<br />

il divario<br />

tra il Nord e il Sud<br />

del Paese, la politica<br />

energetica e dei trasporti,<br />

così come la<br />

ricerca scientifica:<br />

la presenza di tanti<br />

italiani a Barcellona<br />

- e tra di essi molti<br />

ricercatori- è uno dei<br />

segnali <strong>della</strong> “fuga<br />

dei cervelli”. A livello<br />

politico, è in previsione<br />

una riforma<br />

dell’organizzazione<br />

dello Stato concernente<br />

le autonomie<br />

locali. Per questo è<br />

per noi interessante<br />

studiare l’autonomia<br />

catalana. Sono convinto<br />

che gli italiani<br />

delle varie regioni,<br />

così diversi ma, al<br />

tempo stesso così<br />

simili, sapranno trovare<br />

nella loro storia<br />

e nella loro cultura<br />

le risorse per rispondere<br />

positivamente a<br />

queste sfide.<br />

<strong>Il</strong> 2 <strong>giugno</strong>, Festa <strong>della</strong><br />

Repubblica Italiana,<br />

può essere a buon<br />

diritto considerata la<br />

principale <strong>festa</strong> nazionale<br />

civile <strong>italiana</strong>.<br />

In questa data si<br />

ricorda il referendum<br />

istituzionale indetto<br />

a suffragio universale<br />

nel <strong>giugno</strong> del 1946<br />

con il quale gli italiani<br />

furono chiamati alle<br />

urne per esprimersi<br />

su quale forma di governo,<br />

Monarchia o<br />

Repubblica, dare al<br />

Paese, in seguito alla<br />

caduta del fascismo.<br />

In quella occasione,<br />

con l’altissima partecipazione<br />

al voto<br />

di circa il 90% degli<br />

aventi diritto, l’Italia<br />

sceglieva con convinzione<br />

di dar vita ad un<br />

nuovo corso democratico<br />

fondato sul tema<br />

<strong>della</strong> partecipazione e<br />

<strong>della</strong> rappresentanza.<br />

Con la consacrazione<br />

<strong>della</strong> Repubblica,<br />

il 2 <strong>giugno</strong> da allora<br />

rappresenta uno spartiacque<br />

nella storia<br />

non solo politica, ma<br />

anche economica, sociale<br />

e culturale, <strong>della</strong><br />

nostra nazione. Soprattutto<br />

sotto il profilo<br />

culturale, nella<br />

costruzione <strong>della</strong> cittadinanza<br />

<strong>della</strong> nuova<br />

Italia <strong>repubblica</strong>na, un<br />

posto di rilievo spetta<br />

alla promozione <strong>della</strong><br />

lingua <strong>italiana</strong>. E tale<br />

aspetto va sottolineato<br />

ancor più in un momento<br />

storico in cui il<br />

nostro Paese non è più<br />

esclusivamente terra<br />

di emigrazione. Non<br />

deve stupire se si dà<br />

preminenza alla promozione<br />

<strong>della</strong> lingua<br />

rispetto a quella, sicuramente<br />

più nota, del<br />

nostro immenso patrimonio<br />

culturale. La<br />

motivazione risiede<br />

nel fatto che, se la lingua<br />

costituisce la connotazione<br />

essenziale e<br />

primaria dell’identità<br />

di ciascun popolo,<br />

essa lo è ancor di più<br />

per noi italiani. L’italiano,<br />

erede del latino,<br />

lingua universale ai<br />

tempi in cui l’impero<br />

romano costituiva la<br />

superpotenza ed unificava<br />

il mondo allora<br />

conosciuto, si è costituito,<br />

quasi improvvisamente,<br />

sette secoli<br />

orsono. Si è poi affermato<br />

rapidamente<br />

quale lingua di cultura<br />

tra le grandi lingue<br />

d’Europa, anche se,<br />

diversamente da come<br />

accaduto in Francia,<br />

in Spagna, in Inghilterra,<br />

non ha potuto<br />

contare su una specifica<br />

entità politica di<br />

riferimento che potesse<br />

competere con i<br />

grandi Stati nazionali.<br />

Sicuramente la nostra<br />

lingua ha però goduto,<br />

e gode, di quella inclinazione<br />

istintiva al<br />

gradimento suscitato<br />

dalle migliori qualità<br />

umane degli italiani<br />

e dal valore con cui<br />

sono stati superati i<br />

momenti più complessi<br />

<strong>della</strong> loro storia,<br />

come rappresentato,<br />

tra l’altro, dal significato<br />

stesso <strong>della</strong> ricorrenza<br />

del 2 Giugno.<br />

Queste caratteristiche,<br />

unite all’ammirazione<br />

nei confronti del<br />

patrimonio storico,<br />

culturale, artistico, e<br />

dello stesso patrimonio<br />

naturale che ci<br />

distingue, hanno fatto<br />

sì che l’interesse del<br />

mondo si sintonizzasse<br />

nei confronti dell’Italia.<br />

L’italiano si afferma<br />

dunque perché<br />

espressione di ideali<br />

e di valori universali<br />

in grado di varcare i<br />

confini <strong>della</strong> penisola,<br />

definita ingiustamente<br />

più tardi solo un’espressione<br />

geografica,<br />

non al seguito di eserciti,<br />

ma per svolgere,<br />

in virtù di quel suo<br />

carattere unico, una<br />

funzione sovrannazionale<br />

prima in Europa<br />

e poi in altri continenti.<br />

Nel giorno in cui<br />

ricorre la Festa <strong>della</strong><br />

Repubblica Italiana<br />

dobbiamo dunque essere<br />

orgogliosi e riprendere<br />

coscienza di<br />

questo storico primato<br />

<strong>della</strong> nostra lingua per<br />

porlo al centro dell’azione<br />

di promozione<br />

all’interno del nostro<br />

Paese ma soprattutto<br />

all’estero. Azione,<br />

come può essere<br />

quella istituzionale<br />

svolta nel mondo dagli<br />

Istituti Italiani di<br />

Cultura, al fianco di<br />

Ambasciate e Consolati,<br />

che deve essere<br />

centrale nell’operato<br />

quotidiano di ogni italiano<br />

che agisca come<br />

individuo o nell’ambito<br />

di una collettività.<br />

Pag. 26 62/2012


BLICA ITALIANA - BARCELLONA<br />

La scuola è la casa dei<br />

giovani. Dall'età di tre<br />

anni alla maggior età i<br />

nostri ragazzi vivono a<br />

scuola. Lì imparano a<br />

leggere e a far di conto,<br />

a costruire relazioni<br />

sociali, ad essere cittadini<br />

<strong>della</strong> Repubblica.<br />

“Essere cittadini <strong>della</strong><br />

Repubblica” non è<br />

una materia di studio.<br />

È un modo di essere.<br />

I giovani, i nostri studenti,<br />

in classe, alzano<br />

la mano e parlano.<br />

Dicono di argomenti<br />

di studio specifici, ma<br />

anche di sé e dei propri<br />

compagni, <strong>della</strong><br />

scuola e <strong>della</strong> società.<br />

Prendono in mano una<br />

penna, allungano le<br />

dita su una tastiera, e<br />

scrivono. Sono composizioni<br />

che danno<br />

conto degli apprendimenti<br />

acquisiti, ma<br />

contengono anche riflessioni<br />

più intime e<br />

personali, considerazioni<br />

sulla classe, sui<br />

docenti, sulla scuola.<br />

Fanno stato dei problemi<br />

comuni, avanzano<br />

le prime ardite analisi<br />

dei meccanismi che<br />

regolano la vita dei<br />

gruppi. I giovani parlano,<br />

scrivono, condividono<br />

gioie e tormenti<br />

<strong>della</strong> vita sociale.<br />

Tutti i nostri studenti<br />

conoscono il 2 <strong>giugno</strong>.<br />

È giorno di <strong>festa</strong> nazionale,<br />

giorno di vacanza.<br />

Forse non tutti<br />

sanno del referendum<br />

del '46, <strong>della</strong> storia e<br />

<strong>della</strong> fine <strong>della</strong> monarchia<br />

<strong>italiana</strong>, dell'Assemblea<br />

Costituente.<br />

Conoscono però il si-<br />

62/2012<br />

Cristino Cabria - Dirigente Scolastico<br />

Istituto <strong>Italiano</strong> Statale Comprensivo<br />

gnificato <strong>della</strong> parola<br />

partecipazione. La conoscono<br />

in prima persona<br />

per viverla tutti<br />

i giorni sui banchi di<br />

scuola, perché la scuola<br />

è "cosa pubblica"<br />

(res publica) e chiede<br />

il contributo di tutti i<br />

suoi giovani cittadinistudenti.<br />

E come il<br />

Paese, anche la scuola<br />

ha la sua dimensione<br />

internazionale, con i<br />

progetti, i gemellaggi<br />

e gli intercambi sempre<br />

più frequenti con<br />

le scuole di altre nazioni,<br />

soprattutto europee,<br />

ma anche con le<br />

istituzioni scolastiche<br />

italiane cresciute fuori<br />

dei confini nazionali.<br />

La scuola <strong>italiana</strong><br />

all'estero è un fiore<br />

all'occhiello <strong>della</strong> politica<br />

estera del nostro<br />

sistema paese. È un<br />

avamposto <strong>della</strong> nostra<br />

Repubblica, un centro<br />

educativo e culturale<br />

al servizio dei figli<br />

dei nostri connazionali<br />

che vivono fuori d'Italia,<br />

aperto al paese<br />

che lo ospita, pronto a<br />

cogliere i valori delle<br />

diversità, a capitalizzare<br />

le ricchezze proprie<br />

delle complessità<br />

culturali. Talvolta,<br />

come è successo in<br />

Catalogna durante gli<br />

anni <strong>della</strong> chiusura<br />

autarchica propria <strong>della</strong><br />

dittatura, la scuola<br />

<strong>italiana</strong> è stata riconosciuta<br />

come punto di<br />

riferimento culturale.<br />

Un luogo democratico<br />

e <strong>repubblica</strong>no dove<br />

gli studenti maschi e<br />

femmine condividevano<br />

le stesse classi.<br />

Dove era possibile<br />

parlare anche le lingue<br />

minoritarie delle<br />

comunità locali. Dove<br />

si studiava la letteratura<br />

<strong>italiana</strong> e mondiale,<br />

dove entrava la stampa<br />

indipendente. Dove, a<br />

integrazione dei programmi<br />

ministeriali<br />

era possibile proiettare<br />

i film del neorealismo,<br />

ascoltare l’opera<br />

lirica, sperimentare<br />

nuove forme di teatro.<br />

Dove, anche in classe,<br />

si incoraggiava il<br />

libero dibattito delle<br />

opinioni, si insegnava<br />

il rispetto delle idee.<br />

All’inizio di quest’anno<br />

scolastico una famiglia<br />

di altro paese ha<br />

chiesto l'iscrizione dei<br />

propri figli alla nostra<br />

scuola. Consapevole<br />

delle critiche che non<br />

vengono risparmiate<br />

al nostro sistema educativo<br />

e dei nodi organizzativi<br />

che ancora<br />

attendono una risposta<br />

soddisfacente ho chiesto,<br />

incuriosito, cosa<br />

li spingeva a scegliere<br />

l'offerta educativa<br />

e didattica del sistema<br />

scolastico italiano. Mi<br />

hanno risposto, illuminandosi,<br />

“Nella vostra<br />

scuola, fin dall'età<br />

dell'obbligo, si studia<br />

l'<strong>Il</strong>iade, si legge l'Odissea.<br />

I vostri docenti<br />

intrattengono con<br />

i loro alunni rapporti<br />

diretti, quasi familiari.<br />

I vostri studenti sono<br />

continuamente invitati<br />

a parlare, a scrivere.<br />

Possono esprimersi<br />

liberamente su ogni<br />

argomento. Sono stimolati<br />

alla partecipazione”.<br />

La cultura, i<br />

classici, le relazioni,<br />

l’espressione delle<br />

proprie idee, la partecipazione<br />

consapevole…<br />

Ecco lo spirito<br />

delle Repubblica che<br />

vive nella nostra scuola<br />

e che festeggiamo il<br />

2 <strong>giugno</strong>, insieme al<br />

nostro Paese.<br />

2 Giugno, giornata<br />

<strong>della</strong> Festa <strong>della</strong><br />

Repubblica, giornata<br />

dedicata a celebrare<br />

il nostro Paese<br />

e mi chiedono<br />

una dichiarazione al<br />

riguardo. Cerco nei<br />

cassetti <strong>della</strong> mia<br />

memoria la prima<br />

cosa che mi viene<br />

in mente è che è la<br />

ricorrenza di una<br />

decisione presa democraticamente,<br />

non senza polemiche,<br />

da una nazione<br />

giovane che ha<br />

avviato una svolta<br />

e che ha rappresentato<br />

un primo passo<br />

di speranza per un<br />

cammino verso un<br />

futuro che si immaginava<br />

pieno di<br />

promesse. Oggi, in<br />

questo periodo di<br />

crisi, la speranza è<br />

proprio quella che<br />

ci manca, sentiamo<br />

notizie cupe e sul<br />

mio volto compare<br />

uno strano sorriso<br />

ripensando all’ingenuità<br />

di altri<br />

tempi quando tutto<br />

sembrava possibile,<br />

un futuro di crescita<br />

senza limiti, mentre<br />

ora non riusciamo<br />

a vedere neanche<br />

l’orizzonte. Adesso<br />

anche essendo<br />

Cristina Bandettini<br />

Presidente Comites<br />

all’estero ci sentiamo<br />

e siamo molto<br />

più vicini, tutto è<br />

diventato più accessibile,<br />

la tecnologia<br />

ha reso così semplici<br />

le comunicazioni<br />

e gli spostamenti,<br />

eppure siamo diventati<br />

più critici.<br />

Siamo in un periodo<br />

di insoddisfazione<br />

dove sorgono proteste<br />

e mani<strong>festa</strong>zioni<br />

ogni volta che si è<br />

in disaccordo, e al<br />

sistema democratico<br />

del voto, che<br />

usiamo per scegliere<br />

coloro che ci devono<br />

rappresentare,<br />

non gli si dà più<br />

lo stesso valore di<br />

prima e molti addirittura<br />

ne fanno a<br />

meno e non lo esercitano.<br />

Poi riemergono<br />

le celebrazioni<br />

del 2 Giugno del<br />

mio passato... un<br />

momento di incontro<br />

di chi, da lontano,<br />

richiamava con<br />

nostalgia e affetto<br />

i ricordi a quanto<br />

si era rinunciato e,<br />

come succede sempre,<br />

quando tempo e<br />

distanza si mettono<br />

in mezzo, si evocano<br />

i ricordi dei<br />

momenti migliori<br />

e si tendono a di-<br />

menticare i difetti,<br />

cercando di ricreare<br />

qui la parte più bella<br />

per sentirsene orgogliosi.<br />

Le visite dei<br />

rappresentanti che<br />

davano la solennità<br />

e il riconoscimento<br />

a una comunità che<br />

manteneva le proprie<br />

radici culturali<br />

e tradizioni. Insomma,<br />

una <strong>festa</strong>, un<br />

momento di unione<br />

e di allegria. Io lo<br />

considero ancora<br />

un giorno per alzare<br />

la testa e guardare<br />

avanti cercando<br />

di contribuire ciascuno<br />

con i propri<br />

mezzi a disposizione<br />

a dare il meglio,<br />

senza dimenticare<br />

da dove veniamo e<br />

quale sia il nostro<br />

passato, perché non<br />

festeggiamo soltanto<br />

un Paese, una<br />

terra, ma anche tutti<br />

coloro che ne hanno<br />

fatto parte e che ne<br />

fanno ancora parte .<br />

Anche in un periodo<br />

in cui le prospettive<br />

sono incerte,<br />

sono convinta che<br />

ognuno dentro di sè<br />

si senta fiero ancora<br />

di qualcosa, e allora<br />

proviamo a riflettere<br />

su ciò che si è fatto<br />

bene e cerchiamo<br />

di seguire quei passi<br />

allontanandoci<br />

dagli errori. Auguro<br />

a tutti di celebrare<br />

il 2 Giugno come<br />

una grande <strong>festa</strong><br />

che coinvolga tutti<br />

i cittadini e sia un<br />

momento di coesione<br />

per ribadire i<br />

valori di un’Italia in<br />

cui riconoscersi.<br />

Pag. 27


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2 GIUGNO - FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA - BARCELLONA<br />

<strong>Il</strong> 2 Giugno è la <strong>festa</strong><br />

<strong>della</strong> nostra Repubblica,<br />

un giorno in cui<br />

dobbiamo essere fieri<br />

di essere italiani. È un<br />

giorno per ricordare gli<br />

sforzi dei nostri padri<br />

e dei nostri nonni, che<br />

lottarono perché il nostro<br />

Paese diventasse<br />

una democrazia dopo<br />

gli anni <strong>della</strong> dittatura<br />

e <strong>della</strong> guerra. Ma il 2<br />

Giugno è anche un giorno<br />

per pensare all’Italia<br />

che vogliamo, un’Italia<br />

che non deve arrendersi<br />

davanti a nulla neppure<br />

a questa crisi così pesante,<br />

un’Italia che deve<br />

pensare a come superarla<br />

grazie allo sforzo<br />

collettivo e all’unità di<br />

tutti. <strong>Il</strong> 2 Giugno è una<br />

<strong>festa</strong> senza colore politico<br />

perché è la <strong>festa</strong> nella<br />

Giuseppe Meli<br />

Presidente <strong>della</strong> Casa degli Italiani<br />

quale tutti ci riconosciamo,<br />

una <strong>festa</strong> dal significato<br />

profondo proprio<br />

perché risveglia in noi il<br />

sentimento di essere italiani.<br />

Ma cosa vuol dire<br />

essere italiani in terra<br />

straniera come noi che<br />

risediamo a Barcellona,<br />

in una Spagna molto vicina<br />

per certi versi ma<br />

cosi lontana per altri:<br />

vuol dire essere Italiani<br />

con la I maiuscola.<br />

Infatti ancor prima che<br />

si festeggiasse il 2 Giugno<br />

solo qualche anno<br />

dopo l’unità d’Italia<br />

alcuni Italiani fondarono<br />

un’associazione a<br />

Barcellona dimostrando<br />

la solidarietà ed il sentimento<br />

che li univa.<br />

Questa associazione che<br />

oggi si chiama Casa degli<br />

Italiani, la più antica<br />

associazione <strong>italiana</strong><br />

all’estero, è il più valido<br />

esempio di cosa vuol<br />

dire essere Italiani. Abbiamo<br />

ancora fresco il<br />

ricordo <strong>della</strong> celebrazione<br />

del 17 Marzo 2011<br />

con i festeggiamenti<br />

dei 150 anni dell’unità<br />

d’Italia e la grande partecipazione<br />

avuta quel<br />

giorno ha dimostrato<br />

che gli Italiani ci siamo.<br />

Ci siamo ogni qual<br />

volta il richiamo <strong>della</strong><br />

Patria è forte e bisogna<br />

dimostrare che alla fine<br />

siamo uniti, uniti anche<br />

nelle difficoltà, nella solidarietà,<br />

un popolo che<br />

ha rialzato la testa dopo<br />

la seconda guerra mondiale<br />

portandosi ai primi<br />

posti nel pianeta, un<br />

popolo riconosciuto per<br />

la sua grande capacità<br />

di innovare e creare. Ma<br />

torniamo al 2 Giugno<br />

<strong>festa</strong> <strong>della</strong> Repubblica,<br />

<strong>festa</strong> che segna la fine<br />

di un ciclo e l’inizio di<br />

un altro, da Monarchia<br />

a Repubblica, <strong>festa</strong> che<br />

per i più di noi ha un sapore<br />

forse un po’ lontano,<br />

non eravamo ancora<br />

nati, ma che, proprio<br />

perché <strong>festa</strong>, ci fa ritornare<br />

indietro e scoprire<br />

che siamo oggi quel che<br />

siamo grazie a un referendum<br />

che si celebrò<br />

quel giorno. Gli Italiani<br />

di allora decisero il futuro<br />

e decisero che era<br />

il momento di cambiare,<br />

ebbero il coraggio di<br />

voltar pagina e lasciarsi<br />

dietro le spalle un passato<br />

pesante. Quest’anno<br />

il Consolato Generale<br />

d’Italia qui a Barcellona<br />

celebrerà come sempre<br />

la <strong>festa</strong> e sarà ancora<br />

una volta fondamentale<br />

la collaborazione ed il<br />

sostegno <strong>della</strong> Casa degli<br />

Italiani al ricevimento<br />

offerto; in un momento<br />

di difficoltà evidente<br />

delle nostre Istituzioni<br />

dobbiamo dimostrare<br />

che gli Italiani sappiamo<br />

e vogliamo esserci<br />

quando occorre. L’essere<br />

oggi Presidente <strong>della</strong><br />

Casa degli Italiani è per<br />

me un onore, un incarico<br />

che richiede grande<br />

sforzo e dedicazione ma<br />

che alla fine viene ripagato<br />

dal fatto che ancora<br />

una volta possiamo<br />

dimostrare che alla fine<br />

siamo sempre Italiani<br />

con la I maiuscola. Buona<br />

<strong>festa</strong> <strong>della</strong> Repubblica<br />

a tutti.<br />

Merce Brey<br />

Presidente Camera<br />

Commercio Italiana<br />

"Desidero esprimere<br />

un augurio<br />

sincero a tutti gli<br />

italiani presenti in<br />

Catalogna e in Spagna<br />

per il 2 <strong>giugno</strong>,<br />

anniversario <strong>della</strong><br />

Repubblica e <strong>festa</strong><br />

degli italiani e delle<br />

numerose comunità<br />

che vivono all’estero.<br />

è un piacere notare<br />

il consenso e la<br />

partecipazione <strong>della</strong><br />

comunità <strong>italiana</strong><br />

attorno alle celebrazioni<br />

del 2 <strong>giugno</strong><br />

e avvertire un<br />

rinnovato orgoglio<br />

per l'identità <strong>italiana</strong>,<br />

per il suo pa-<br />

trimonio di storia,<br />

cultura e di civiltà.<br />

È un’identità che gli<br />

italiani riflettono<br />

anche nella vita professionale<br />

e nella<br />

gestione delle loro<br />

imprese all’estero,<br />

pur stabilendo una<br />

relazione di profonda<br />

integrazione con<br />

il territorio, e che<br />

si traduce in una<br />

forte partecipazione<br />

alle attività ed<br />

eventi organizzati<br />

dalla nostra Camera<br />

di Commercio.”<br />

62/2012<br />

Pag. 29


2 GIUGNO - FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA<br />

L’INNO CHE EMOZIONA GLI ITALIANI DA 150 ANNI<br />

Fratelli d'Italia,<br />

l'Italia s'è desta,<br />

dell'elmo di Scipio<br />

s'è cinta la testa.<br />

Dov'è la Vittoria?<br />

Le porga la chioma,<br />

che schiava di Roma<br />

Iddio la creò.<br />

Stringiamoci a coorte,<br />

siam pronti alla morte.<br />

Siam pronti alla morte,<br />

l'Italia chiamò.<br />

Stringiamoci a coorte,<br />

siam pronti alla morte.<br />

Siam pronti alla morte,<br />

l'Italia chiamò, sì!<br />

Noi fummo da secoli<br />

calpesti, derisi,<br />

perché non siam popoli,<br />

perché siam divisi.<br />

Raccolgaci un'unica<br />

bandiera, una speme:<br />

di fonderci insieme<br />

già l'ora suonò.<br />

Stringiamoci a coorte,<br />

siam pronti alla morte.<br />

Siam pronti alla morte,<br />

l'Italia chiamò, sì!<br />

Uniamoci, uniamoci,<br />

l'unione e l'amore<br />

rivelano ai popoli<br />

le vie del Signore.<br />

Giuriamo far libero<br />

il suolo natio:<br />

uniti, per Dio,<br />

chi vincer ci può?<br />

Stringiamoci a coorte,<br />

siam pronti alla morte.<br />

Siam pronti alla morte,<br />

l'Italia chiamò, sì!<br />

Dall'Alpe a Sicilia,<br />

Dovunque è Legnano;<br />

Ogn'uom di Ferruccio<br />

Ha il core e la mano;<br />

I bimbi d'Italia<br />

Si chiaman Balilla;<br />

<strong>Il</strong> suon d'ogni squilla<br />

I Vespri suonò.<br />

Stringiamoci a coorte,<br />

siam pronti alla morte.<br />

Siam pronti alla morte,<br />

l'Italia chiamò, sì!<br />

Son giunchi che piegano<br />

Le spade vendute;<br />

Già l'Aquila d'Austria<br />

Le penne ha perdute.<br />

<strong>Il</strong> sangue d'Italia<br />

E il sangue Polacco<br />

Bevé col Cosacco,<br />

Ma il cor le bruciò.<br />

Stringiamoci a coorte,<br />

siam pronti alla morte.<br />

Siam pronti alla morte,<br />

l'Italia chiamò, sì!<br />

dell'elmo di Scipio: L'Italia ha di nuovo sulla testa l'elmo<br />

di Scipio (Scipione l'Africano), il generale romano che<br />

nel 202 avanti Cristo sconfisse a Zama (attuale Algeria)<br />

il cartaginese Annibale. L'Italia è tornata a combattere.<br />

Le porga la chioma: La Vittoria sarà di Roma, cioè<br />

dell'Italia. Nell'antica Roma alle schiave venivano tagliati<br />

i capelli. Così la Vittoria dovrà porgere la sua chioma<br />

perché sia tagliata, perché la Vittoria è schiava di Roma<br />

che sarà appunto vincitrice.<br />

coorte: nell'esercito romano le legioni (cioè l'esercito),<br />

era diviso in molte coorti. Stringiamoci a coorte significa<br />

quindi restiamo uniti fra noi combattenti che siamo pronti<br />

a morire per il nostro ideale.<br />

calpesti: calpestati<br />

Raccolgaci: la lingua di Mameli è la lingua poetica<br />

dell'Ottocento. Questo raccolgaci in italiano moderno<br />

sarebbe ci raccolga, un congiuntivo esortativo che<br />

assimila il pronome diretto. <strong>Il</strong> significato è: ci deve<br />

raccogliere, tenere insieme.<br />

una speme: altra parola letteraria e arcaica. Significa<br />

speranza. Non c'è però da stupirsi troppo se Mameli usa<br />

queste parole. Nella lingua delle canzonette di musica<br />

leggera intorno al 1950, queste parole si trovano ancora.<br />

fonderci insieme: negli anni di Goffredo Mameli l'Italia è<br />

ancora divisa in molti staterelli. <strong>Il</strong> testo dice che è l'ora di<br />

fondersi, di raggiungere l'unità nazionale.<br />

per Dio: doppia interpretazione possibile. Per Dio è un<br />

francesismo e quindi significa "da Dio": se siamo uniti da<br />

Dio, per volere di Dio, nessuno potrà mai vincerci. Certo<br />

è però che in italiano "per Dio" può essere anche una<br />

imprecazione, una esclamazione piuttosto forte. Che avrà<br />

mai voluto intendere Goffredo Mameli? Siccome aveva<br />

Vent'anni ci piace pensare che abbia voluto lui stesso<br />

giocare sul doppio senso (in fondo i suoi rapporti con il<br />

Vaticano non erano buonissimi, tant'è vero che è morto<br />

proprio a Roma dove combatteva per la Repubblica)<br />

Dovunque è Legnano: ogni città <strong>italiana</strong> è Legnano,<br />

il luogo dove nel 1176 i comuni lombardi sconfissero<br />

l'Imperatore tedesco Federico Barbarossa.<br />

Ferruccio: ogni uomo è come Francesco Ferrucci, l'uomo<br />

che nel 1530 difese Firenze dall'imperatore Carlo V.<br />

Balilla: è il soprannome del bambino che con il lancio<br />

di una pietra nel 1746 diede inizio alla rivolta di Genova<br />

contro gli Austro-piemontesi.<br />

I Vespri: nel 1282 i siciliani si ribellano ai francesi<br />

invasori una sera, all'ora del vespro. La rivolta si è poi<br />

chiamata la rivolta dei Vespri siciliani.<br />

Le spade vendute: i soldati mercenari si piegano come<br />

giunchi e l'aquila, simbolo dell'Austria, perde le penne.<br />

<strong>Il</strong> sangue polacco: L'Austria, alleata con la Russia<br />

(il cosacco), ha bevuto il sangue Polacco, ha diviso e<br />

smembrato la Polonia. Ma quel sangue bevuto avvelena il<br />

cuore degli oppressori.<br />

L’Inno di Mameli nacque a Genova nell’autunno del 1847<br />

dall’allora ventenne studente e patriota Goffredo Mameli,<br />

musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele<br />

Novaro. <strong>Il</strong> Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore<br />

patriottico che già preludeva alla guerra contro l’Austria.<br />

L’immediatezza dei versi e l’impeto <strong>della</strong> melodia ne<br />

fecero il più amato canto dell’unificazione, non solo durante<br />

la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi.<br />

IL POETA SOLDATO CHE COMPOSE I<br />

VERSI DEL «CANTO DEGLI ITALIANI»<br />

Goffredo Mameli dei Mannelli<br />

nasce a Genova il 5 settembre<br />

1827. Studente e poeta precocissimo,<br />

di sentimenti liberali<br />

e <strong>repubblica</strong>ni, aderisce<br />

al mazzinianesimo nel 1847,<br />

l’anno in cui partecipa alle<br />

grandi mani<strong>festa</strong>zioni genovesi<br />

per le riforme e compone<br />

<strong>Il</strong> Canto degli Italiani. Le sue<br />

spoglie riposano nel Mausoleo<br />

Ossario del Gianicolo a Roma.<br />

IL COMPOSITORE LIBERALE CHE<br />

NE HA SCRITTO LE STORICHE NOTE<br />

Michele Novaro nacque il 23 ottobre 1818 a Genova. Convinto<br />

liberale, offrì alla causa dell’indipendenza il suo talento<br />

compositivo, musicando decine di canti patriottici e organizzando<br />

spettacoli per la raccolta di fondi destinati alle<br />

imprese garibaldine. Gli venne eretto un monumento nel cimitero<br />

di Staglieno (Genova), dove riposa accanto a Mazzini.<br />

... una Storia lunga due Secoli<br />

Discorso del Carducci, 7 gennaio 1897, a Reggio<br />

Emilia per il 1° centenario <strong>della</strong> nascita del Tricolore<br />

«Sii benedetta! Benedetta nell’immacolata origine, benedetta nella via<br />

di prove e di sventure per cui immacolata ancora procedesti, benedetta<br />

nella battaglia e nella vittoria, ora e sempre, nei secoli! Non rampare di<br />

aquile e leoni, non sormontare di belve rapaci, nel santo vessillo; ma i<br />

colori <strong>della</strong> nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all’ Etna;<br />

le nevi delle alpi, l’aprile delle valli, le fiamme dei vulcani, E subito quei<br />

1797<br />

La Repubblica cispadana<br />

vota l’adozione <strong>della</strong> bandiera<br />

verde, bianca e rossa<br />

1831<br />

Mazzini fonda la Giovine Italia,<br />

la cui bandiera sarà il Tricolore<br />

1848<br />

<strong>Il</strong> Tricolore viene adottato da<br />

Carlo Alberto di Savoia come<br />

nuova bandiera del Regno di<br />

Sardegna<br />

1860<br />

Un regio decreto stabilisce<br />

le esatte dimensioni delle<br />

bandiere militari<br />

1861<br />

<strong>Il</strong> Tricolore diventa la bandiera<br />

del Regno d’Italia<br />

1897<br />

A Reggio Emilia si festeggia<br />

il primo centenario <strong>della</strong><br />

bandiera <strong>italiana</strong> con accorato<br />

intervento di Giosuè Carducci<br />

1948<br />

La Costituzione stabilisce<br />

all’articolo 12 che il vessillo<br />

nazionale è il Tricolore italiano<br />

verde, bianco e rosso<br />

colori parlarono<br />

alle anime generose<br />

e gentili,<br />

con le ispirazioni<br />

e gli effetti delle<br />

virtù onde la patria<br />

sta e si augusta:<br />

il bianco, la<br />

fede serena alle<br />

idee che fanno<br />

divina l’ anima<br />

nella costanza<br />

dei savi; il verde,<br />

la perpetua<br />

rifioritura <strong>della</strong><br />

speranza a frutto<br />

di bene nella gioventù<br />

de’ poeti; il<br />

rosso, la passione<br />

ed il sangue<br />

dei martiri e degli<br />

eroi. E subito<br />

il popolo cantò<br />

alla sua bandiera<br />

ch’ ella era la<br />

più bella di tutte<br />

e che sempre voleva<br />

lei e con lei<br />

la libertà».<br />

Pag. 30 62/2012


2 GIUGNO - FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA<br />

L’ITALIA E LE VENTI REGIONI<br />

Le regioni sono, assieme ai comuni, alle province,<br />

alle città e allo stato, uno dei cinque elementi <strong>della</strong><br />

Repubblica Italiana. Ogni regione è un ente territoriale<br />

con propri statuti, poteri e funzioni secondo i<br />

principi <strong>della</strong> Costituzione <strong>della</strong> Repubblica Italiana,<br />

art. 114 - II comma <strong>della</strong> carta costituzionale. Le<br />

regioni, secondo quanto indicato dall’art. 131, sono<br />

venti. Cinque sono a statuto speciale di autonomia<br />

ed il Trentino-Alto Adige/Südtirol, è costituita dalle<br />

uniche province autonome, cioè con poteri legislativi<br />

analoghi a quelli delle regioni, dell’ordinamento<br />

italiano (Trento e Bolzano). La Presidenza viene assunta<br />

a turni dai presidenti delle province di Trento e<br />

Bolzano. Anche il ruolo di Trento come capoluogo è<br />

stato ridimensionato, dal momento che la Giunta e il<br />

Consiglio si riuniscono anche a Bolzano.<br />

Le regioni in<br />

Assemblea Costituente<br />

<strong>Il</strong> 13 dicembre 1947 il presidente <strong>della</strong> seconda sottocommissione<br />

<strong>della</strong> Commissione per la Costituzione,<br />

Mauro Gennari, legge il testo definitivo dell’articolo<br />

22: Le Regioni sono: Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto<br />

Adige, Veneto, Fruli ,Venezia-Giulia, Liguria,<br />

Emilia-Lunense, Emilia e Romagna, Toscana,<br />

Umbria, Marche, Lazio, Abruzzi, Molise, Campania,<br />

Puglia, Salento, Lucania, Calabria, Sicilia, Sardegna,<br />

Valle d’Aosta, ma il Testo coordinato dal Comitato<br />

di redazione prima <strong>della</strong> votazione finale in Assemblea<br />

e distribuito ai Deputati il 20 dicembre 1947<br />

recitava: Art. 131. Sono costituite le seguenti Regioni:<br />

Piemonte; Valle d’Aosta; Lombardia; Trentino-<br />

Alto Adige; Veneto; Friuli-Venezia Giulia; Liguria;<br />

Emilia-Romagna; Toscana; Umbria; Marche; Lazio;<br />

Abruzzi-Molise; Campania; Puglia; Basilicata; Calabria;<br />

Sicilia; Sardegna. Quindi dalla bozza scompaiono<br />

il Salento e l’Emilia Lunense (Lunezia); la Lucania<br />

viene rinominata Basilicata; il Friuli e la Venezia<br />

Giulia vengono accorpati, così come Abruzzo e Molise.<br />

Nel 1963 il Molise otterrà l’autonomia.<br />

Caratteristiche<br />

La regione è: un ente di rilievo costituzionale, cioè<br />

previsto come necessario dalla costituzione; un ente<br />

autonomo, visto che è dotato di autonomia in diversi<br />

ambiti; un ente autarchico, dato che opera in regime<br />

di diritto amministrativo e dispone di potestà pubbliche;<br />

un ente ad appartenenza necessaria, dato che tutti<br />

i cittadini residenti ne fanno parte. Tutte le regioni<br />

posseggono stemma e gonfalone ufficiale.<br />

Regioni a statuto ordinario<br />

Quindici delle venti regioni italiane sono a statuto ordinario.<br />

Lo statuto è approvato e modificato dal Consiglio<br />

regionale con legge approvata a maggioranza<br />

assoluta dei suoi componenti, con due deliberazioni<br />

successive adottate ad intervallo non minore di due<br />

mesi. Lo statuto è sottoposto a referendum popolare<br />

qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne<br />

faccia richiesta un cinquantesimo degli elettori <strong>della</strong><br />

regione o un quinto dei componenti il Consiglio<br />

regionale. Lo statuto sottoposto a referendum non è<br />

promulgato se non è approvato dalla maggioranza dei<br />

voti validi. L’autonomia legislativa di queste regioni<br />

è stata ampliata dalla riforma costituzionale del 2001,<br />

approvata dal governo Amato II e confermata dal<br />

voto popolare durante il governo Berlusconi II. Tuttavia<br />

l’autonomia finanziaria pure prevista dall’art. 119<br />

<strong>della</strong> costituzione riformata, non è ancora operativa,<br />

per cui le regioni dipendono dallo Stato. Le regioni<br />

dispongono comunque dell’IRAP (imposta regionale<br />

sulle attività produttive), di un’addizionale regionale<br />

all’IRPEF e di una compartecipazione all’IVA. Le regioni<br />

ordinarie entrano in funzione nel 1970.<br />

Regioni a statuto speciale<br />

Cinque regioni sono dotate di uno statuto speciale<br />

approvato dal Parlamento nazionale<br />

con legge costituzionale,<br />

come previsto dall’art. 116<br />

<strong>della</strong> Costituzione. Lo statuto<br />

speciale garantisce un’ ampia<br />

autonomia, soprattutto finanziaria.<br />

<strong>Il</strong> Friuli-Venezia Giulia<br />

trattiene per sé il 60% <strong>della</strong><br />

maggior parte dei tributi riscossi<br />

nel territorio regionale, la<br />

Sardegna il 70%, Valle d’Aosta<br />

e Trentino-Alto Adige il 90%,<br />

la Sicilia il 100% delle imposte.<br />

Tali regioni dispongono di<br />

notevoli poteri legislativi e amministrativi,<br />

come nei settori<br />

scuola, sanità, infrastrutture e<br />

di conseguenza debbono provvedere<br />

al relativo finanziamento<br />

con le proprie risorse, mentre<br />

nelle regioni ordinarie le spese<br />

sono a carico dello stato centrale.<br />

la regione Trentino-Alto<br />

Adige (1.000.000 di abitanti)<br />

dispone di un budget che corrisponde<br />

a quello <strong>della</strong> Regione<br />

del Veneto, con 4,8 milioni<br />

di abitanti. Anche per questo<br />

diversi comuni di confine chiedono<br />

il passaggio alle più ricche<br />

regioni autonome, come<br />

permesso dalla Costituzione.<br />

Quattro regioni autonome furono<br />

istituite dalla stessa Assemblea<br />

costituente nel 1946<br />

la Sicilia, nel 1948 la Sardegna,<br />

visti i forti movimenti autonomistici,<br />

se non addirittura indipendentisti<br />

come in Sicilia,<br />

la Valle d’Aosta per proteggere<br />

la minoranza francofona,<br />

il Trentino-Alto Adige, per la<br />

tutela dei germanofoni ai sensi<br />

dell’Accordo di Parigi. Nel<br />

1963 fu costituita la regione a<br />

statuto speciale Friuli-Venezia<br />

Giulia. Nel 1972 entrò in vigore<br />

il nuovo statuto speciale per<br />

il Trentino-Alto Adige, che trasferì<br />

la maggior parte dei poteri<br />

regionali alle due province.<br />

Organi<br />

Gli organi <strong>della</strong> regione sono<br />

indicati dall’art. 121 <strong>della</strong> Costituzione<br />

e sono: il consiglio<br />

regionale; la giunta regionale;<br />

il presidente <strong>della</strong> giunta regionale.<br />

La regione è rappresentata<br />

dal presidente <strong>della</strong> giunta<br />

regionale (anche detto presidente<br />

<strong>della</strong> regione) che dal<br />

2000 viene eletto direttamente,<br />

a meno che lo statuto regionale<br />

non preveda l’elezione da parte<br />

del Consiglio regionale. Se il<br />

presidente <strong>della</strong> regione viene<br />

sfiduciato o si dimette volontariamente<br />

con effetti immediati<br />

o muore o è impedito permanentemente<br />

il Consiglio regionale<br />

viene sciolto e vengono indette<br />

al più presto nuove elezioni.<br />

Fino a che siano instaurati i<br />

nuovi organi <strong>della</strong> regione sono<br />

prorogati i poteri dei precedenti<br />

organi per il compimento degli<br />

atti di ordinaria amministrazione.<br />

La regione è dotata di un<br />

consiglio regionale, eletto dai<br />

cittadini maggiorenni residenti<br />

nella regione. In Sicilia, regione<br />

autonoma, prende il nome<br />

di parlamento regionale e i suoi<br />

membri, che si possono fregiare<br />

del titolo di onorevoli, sono<br />

detti deputati e non consiglieri.<br />

<strong>Il</strong> consiglio esercita il potere<br />

legislativo per le materie che<br />

la Costituzione e gli statuti speciali<br />

per le regioni autonome<br />

demandano alla potestà legislativa<br />

esclusiva o concorrente. Le<br />

funzioni amministrative sono<br />

attribuite alla giunta regionale,<br />

formata dagli assessori oltre<br />

che dal presidente <strong>della</strong> regione.<br />

Questi sono organi necessari<br />

delle regioni, per cui gli<br />

statuti e le leggi regionali non<br />

possono disporre diversamente<br />

dal dettato costituzionale.<br />

Autonomia <strong>della</strong> regione<br />

Le autonomie riconosciute alla<br />

regione e garantite a livello costituzionale<br />

nei confronti dello<br />

Stato e degli enti territoriali minori<br />

sono: autonomia statutaria;<br />

autonomia legislativa; autonomia<br />

regolamentare; autonomia<br />

amministrativa; autonomia finanziaria.<br />

Autonomia statutaria<br />

Le sole regioni a statuto ordinario<br />

sono dotate di tale autonomia.<br />

Ciascuna regione ordinaria<br />

adotta con legge regionale<br />

uno statuto che, in armonia con<br />

la Costituzione, ne determina<br />

la forma di governo e i principi<br />

fondamentali di organizzazione<br />

e funzionamento. Lo statuto<br />

regola l’esercizio del diritto<br />

di iniziativa e del referendum<br />

su leggi e provvedimenti amministrativi<br />

<strong>della</strong> regione e la<br />

pubblicazione delle leggi e dei<br />

regolamenti regionali. Le regioni<br />

autonome sono prive di<br />

tale autonomia (cioè del poteredovere<br />

di darsi uno statuto), visto<br />

che gli Statuti speciali sono<br />

leggi costituzionali dello Stato.<br />

Tuttavia la legge costituzionale<br />

31 gennaio 2001, n. 2, ha modificato<br />

gli statuti delle cinque<br />

regioni speciali, attribuendo a<br />

una legge statutaria autonoma<br />

la determinazione <strong>della</strong> forma<br />

di governo <strong>della</strong> regione e delle<br />

province autonome di Trento e<br />

di Bolzano. Solo per la regione<br />

Trentino-Alto Adige la forma<br />

di governo continua a essere<br />

disciplinata dallo statuto regionale.<br />

Autonomia legislativa<br />

In seguito alla riforma costituzionale<br />

del 2001, la potestà<br />

legislativa appartiene allo Stato<br />

e alle regioni, posti sullo stesso<br />

piano; la competenza è attribuita<br />

per materie. La competenza<br />

a legiferare può essere: esclusiva<br />

dello Stato; concorrente<br />

(statale e regionale); residuale<br />

delle regioni (interpretata come<br />

esclusiva).<br />

Autonomia regolamentare<br />

L’autonomia regolamentare<br />

<strong>della</strong> regione è definita dall’art.<br />

117 <strong>della</strong> Costituzione, 6° comma.<br />

La regione ha potestà regolamentare<br />

nelle materie su cui<br />

ha competenza esclusiva e su<br />

quelle in cui la competenza tra<br />

Stato e regione è di tipo concorrente.<br />

Ha potestà regolamentare<br />

nelle materie di competenza<br />

esclusiva dello Stato in quanto<br />

sia ad essa delegata. La titolarità<br />

<strong>della</strong> potestà regolamentare<br />

<strong>della</strong> regione non è definita a<br />

livello costituzionale. La corte<br />

costituzionale, nella sentenza<br />

313/2003, ha infatti sostenuto<br />

la teoria <strong>della</strong> libertà di scelta<br />

degli Statuti delle Regioni,<br />

affermando che spetta alla<br />

singola Regione, nell’ambito<br />

<strong>della</strong> sua autonomia, decidere<br />

quale deve esser l’organo che<br />

in concreto svolge la funzione<br />

regolamentare. <strong>Il</strong> Consiglio<br />

Regionale esercita la potestà<br />

regolamentare nelle materie di<br />

competenza esclusiva statale<br />

delegate alle Regioni in base<br />

all’art. 117 comma 6 <strong>della</strong> Costituzione.<br />

Autonomia amministrativa<br />

L’autonomia amministrativa<br />

<strong>della</strong> regione è stabilita con<br />

l’art. 118 <strong>della</strong> Costituzione.<br />

L’autonomia amministrativa<br />

<strong>della</strong> regione, come di tutte le<br />

pubbliche amministrazioni,<br />

deve aderire ai principi di sussidiarietà,<br />

differenziazione ed<br />

adeguatezza. La regione, tramite<br />

legge regionale, può delegare<br />

le funzioni amministrative<br />

di cui è titolare ai Comuni, alle<br />

Province o alle Città metropolitane.<br />

Autonomia finanziaria<br />

L’autonomia finanziaria <strong>della</strong><br />

regione è stabilita con l’art.<br />

119 <strong>della</strong> Costituzione. Esso<br />

prevede il c.d. federalismo fiscale,<br />

ma finora non ha trovato<br />

attuazione (per le regioni a<br />

statuto ordinario). La regione<br />

ha autonomia finanziaria di<br />

entrata e di spesa. Stabilisce e<br />

applica tributi ed entrate propri,<br />

in armonia con la Costituzione<br />

e secondo i principi di coordinamento<br />

<strong>della</strong> finanza pubblica<br />

e del sistema tributario. Dispone<br />

di compartecipazioni al gettito<br />

di tributi erariali riferibile<br />

al proprio territorio. La regione<br />

ha un proprio patrimonio.<br />

Può ricorrere all’indebitamen-<br />

62/2012<br />

Pag. 31


2 GIUGNO - FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA<br />

to solo per finanziare spese di<br />

investimento. Per disposizione<br />

dell’art. 120 <strong>della</strong> Costituzione<br />

la regione non può stabilire<br />

dazi sul commercio con le altre<br />

regioni.<br />

Statali<br />

La legge cost. 3/2001 ha abolito<br />

i controlli sugli atti (amministrativi<br />

e anche di legge)<br />

<strong>della</strong> regione, esercitati sino ad<br />

allora da cosiddetti commissari<br />

del governo. Nei capoluoghi<br />

delle regioni speciali e nelle<br />

Province autonome essi continuano<br />

tuttavia a esercitare<br />

(almeno in parte) i loro uffici.<br />

Nelle altre regioni una parte<br />

dei poteri dei commissari viene<br />

esercitata dai Prefetti dei capoluoghi<br />

regionali, in qualità di<br />

rappresentanti dello Stato nei<br />

rapporti con il sistema delle<br />

autonomie. Quanto al controllo<br />

sugli organi regionali, l’art.<br />

120 II prevede: «<strong>Il</strong> Governo<br />

può sostituirsi a organi delle<br />

regioni nel caso di mancato<br />

rispetto di norme e trattati internazionali<br />

o <strong>della</strong> normativa<br />

comunitaria oppure di pericolo<br />

grave per l’incolumità e<br />

la sicurezza pubblica, ovvero<br />

quando lo richiedono la tutela<br />

dell’unità giuridica o dell’unità<br />

economica e in particolare la<br />

tutela dei livelli essenziali delle<br />

prestazioni concernenti i diritti<br />

civili e sociali.». L’art. 126 stabilisce:<br />

«Con decreto motivato<br />

del presidente <strong>della</strong> Repubblica<br />

sono disposti lo scioglimento<br />

del Consiglio regionale e la<br />

rimozione del presidente <strong>della</strong><br />

giunta che abbiano compiuto<br />

atti contrari alla Costituzione o<br />

gravi violazioni di legge.». Lo<br />

scioglimento è deliberato dal<br />

Consiglio dei ministri, previo<br />

parere <strong>della</strong> Commissione Parlamentare<br />

sugli affari regionali.<br />

Passando poi alla legislazione<br />

regionale, l’art. 127 <strong>della</strong><br />

Costituzione stabilisce: «<strong>Il</strong><br />

Governo, quando ritenga che<br />

una legge regionale ecceda la<br />

competenza <strong>della</strong> regione, può<br />

promuovere la questione di legittimità<br />

costituzionale dinanzi<br />

alla Corte costituzionale entro<br />

sessanta giorni dalla sua pubblicazione.».<br />

Quanto allo statuto<br />

delle regioni ordinarie, l’art.<br />

123 <strong>della</strong> Costituzione recita:<br />

“<strong>Il</strong> Governo <strong>della</strong> Repubblica<br />

può promuovere la questione<br />

di legittimità costituzionale<br />

sugli statuti regionali dinanzi<br />

alla Corte costituzionale entro<br />

trenta giorni dalla loro pubblicazione”.<br />

Regionali<br />

La regione, quando ritenga<br />

che una legge o un atto avente<br />

valore di legge dello Stato<br />

o di un’altra regione leda la<br />

sua sfera di competenza, può<br />

promuovere la questione di<br />

legittimità costituzionale dinanzi<br />

alla Corte costituzionale<br />

entro sessanta giorni dalla<br />

pubblicazione <strong>della</strong> legge o<br />

dell’atto avente valore di legge<br />

(art.127 Cost.). La regione,<br />

oltre a ricorrere alla giustizia<br />

amministrativa, può sollevare<br />

un conflitto di attribuzioni di<br />

fronte alla Corte costituzionale<br />

se vengono lese le sue competenze<br />

amministrative.<br />

Suddivisione<br />

Ad eccezione <strong>della</strong> Valle d’Aosta,<br />

le regioni sono ripartite<br />

in province (attualmente sono<br />

110). <strong>Il</strong> livello inferiore <strong>della</strong><br />

suddivisione amministrativa è<br />

il comune. Le città metropolitane,<br />

dotate di competenze<br />

comunali, seppure previste a<br />

livello costituzionale, non sono<br />

ancora state istituite.<br />

I PARTITI POLITICI STORICI<br />

Con l’istituzione <strong>della</strong> Repubblica, nacquero i famosi sette partiti “storici”, gli unici che<br />

hanno partecipato da protagonisti a tutte le competizioni elettorali a partire dal 1948<br />

Democrazia Cristiana: È stato il partito di maggioranza relativa fin dal 1946. Venne fondata nel 1943<br />

da De Gasperi, Gronchi, La Pira e Mattei a Milano in casa dell’industriale Falck. Fu fin dalle origini<br />

partito di mediazione e, per bocca di Vanoni, partito interclassista che prevedeva una collaborazione<br />

tra le varie classi sociali per realizzare un’economia di mercato, cercando di conciliare le dottrine<br />

capitaliste e liberiste con una visione sociale dell’economia.<br />

Partito Comunista <strong>Italiano</strong>: Nasce a Livorno nel 1921 da una scissione del Partito Socialista<br />

guidata da Antonio Gramsci ed Amadeo Bordiga e che vedeva nella Rivoluzione d’Ottobre<br />

una via per l’emancipazione del proletariato. <strong>Il</strong> suo legame con l’Unione Sovietica,<br />

che ne finanziava le attività sull’Italia e sull’Europa, rimarrà forte fino alla vigilia del crollo<br />

del Muro di Berlino. La crisi del comunismo internazionale, nel 1991 ha spinto i comunisti<br />

a cambiare nome da PCI a PDS. Ma la parte più estremista diede origine al Partito <strong>della</strong><br />

Rifondazione Comunista, da cui si è distaccato, nel 1998, il Partito dei Comunisti Italiani.<br />

Partito Socialista <strong>Italiano</strong>: Era il più antico partito politico italiano, nato a Genova il<br />

15 agosto del 1892 e ha caratterizzato tutta la storia <strong>italiana</strong> a partire dalla fine del XIX<br />

secolo. Protagonista, con la DC ed il PCI, <strong>della</strong> lotta partigiana e <strong>della</strong> stagione costituente,<br />

il PSI fu strettamente legato ai comunisti fino alla condanna dell’invasione sovietica<br />

dell’Ungheria nel 1956 che segnò un profondo solco tra i due partiti <strong>della</strong> sinistra <strong>italiana</strong>.<br />

Partito Socialdemocratico <strong>Italiano</strong>: Nacque da una scissione a destra del PSI nel 1947<br />

da parte di quei socialisti che, guidati dal Presidente dell’Assemblea Costituente in carica<br />

Giuseppe Saragat, non accettavano la linea totalitaria frontista di collaborazione coi<br />

comunisti voluta da Nenni nell’immediato dopoguerra, preferendo la collaborazione con<br />

la DC e gli altri partiti laici PLI, PRI. La nuova via socialista autonoma dal PCI ed il ritiro<br />

di Saragat dopo il suo settennato quirinalizio, hanno segnato lo scioglimento del partito.<br />

Partito Repubblicano <strong>Italiano</strong>: È uno dei più antichi partiti italiani, nacque a Bologna nel<br />

1895, ed è l’erede <strong>della</strong> tradizione risorgimentale <strong>della</strong> sinistra mazziniana non marxista a cui si<br />

aggiungono molti illustri intellettuali provenienti dal Partito d’Azione, La Malfa, Valiani, Visentini,<br />

approdati al partito dell’edera dopo il repentino scioglimento del PD’Azione. <strong>Il</strong> PRI, piccolo, ma<br />

influente, procederà sotto la guida di Ugo La Malfa e poi di Giovani Spadolini, che, nel 1981,<br />

diventò il primo Presidente del Consiglio dei Ministri non democristiano <strong>della</strong> storia <strong>repubblica</strong>na.<br />

Partito Liberale <strong>Italiano</strong>: Nasce nel 1921, è l’erede delle classe dirigente liberale che ha guidato<br />

l’Italia fino all’avvento del fascismo. Collabora con la DC e gli atri partiti laici, PSDI e PRI, negli<br />

anni del centrismo degasperiano. Sotto la guida di Malagodi, fortemente influenzato da ambienti<br />

confindustriali, esce dal governo con l’arrivo del centro-sinistra. All’opposizione, salvo una parentesi<br />

all’inizio degli anni ’70 fino all’avvento del pentapartito, governo Spadolini 1981, ha rappresentato<br />

un partito su posizioni più conservatrici rispetto ai partiti liberali tedesco, britannico e scandinavi.<br />

Movimento Sociale <strong>Italiano</strong> – Destra Nazionale: Viene fondato a Napoli nel 1946.<br />

Perennemente all’opposizione, tranne che per l’appoggio a governi democristiani negli anni<br />

’50, il MSI ha raccolto il maggior numero di consensi negli anni ’60 sotto la guida di Giorgio<br />

Almirante. In seguito, sotto la direzione di Gianfranco Fini, il MSI si trasformerà in Alleanza<br />

Nazionale per creare una destra conservatrice <strong>italiana</strong> partecipando al governo Berlusconi.<br />

IL SIMBOLO DELLA REPUBBLICA ITALIANA<br />

<strong>Il</strong> 5 maggio 1948 l’Italia <strong>repubblica</strong>na ha il suo emblema. La vicenda inizia nell’ottobre del 1946, quando il Governo di De Gasperi istituì una<br />

apposita commissione, presieduta da Ivanoe Bonomi, bandendo un concorso nazionale aperto a tutti: esclusione rigorosa dei simboli di partito,<br />

inserimento <strong>della</strong> stella d’Italia, “ispirazione dal senso <strong>della</strong> terra e dei comuni”. Ai primi cinque classificati sarebbe andato un premio di<br />

10.000 lire (mezzo milione di euro di oggi). Furono istituiti due bandi: al primo parteciparono 341 candidati. I cinque vincitori furono invitati<br />

a preparare altri bozzetti con un tema ben preciso scelto dalla commissione: “una cinta turrita che abbia forma di corona”, circondata da una<br />

ghirlanda di fronde <strong>della</strong> flora <strong>italiana</strong>. In basso, la rappresentazione del mare, in alto, la stella d’Italia d’oro; infine, le parole unità e libertà.<br />

Vinse Paolo Paschetto, un professore all’istituto di Belle Arti di Roma e artista polivalente che fu anche autore di numerosi francobolli, compresa<br />

la “rondine” <strong>della</strong> prima emissione <strong>italiana</strong> di posta aerea. Quando la commissione trasmise il disegno al Governo, non piacque e fu bandito<br />

un’altro concorso. Per la seconda volta Paolo Paschetto fu il vincitore. <strong>Il</strong> secondo disegno fu presentato all’Assemblea Costituente e approvato<br />

nella seduta il 31 Gennaio 1948. Stabiliti i colori definitivi, il Presidente <strong>della</strong> Repubblica Enrico De Nicola, firma il 5 Maggio il decreto legislativo n. 535 che consegna all’Italia<br />

il suo simbolo. L’emblema <strong>della</strong> Repubblica Italiana è caratterizzato da tre elementi: i rami di ulivo e di quercia, la ruota dentata e la stella. <strong>Il</strong> ramo di ulivo simboleggia la<br />

volontà di pace <strong>della</strong> nazione e <strong>della</strong> fratellanza internazionale mentre il ramo di quercia incarna la forza e la dignità del popolo italiano. Entrambi, poi, sono espressione delle<br />

specie più tipiche del nostro patrimonio arboreo. La ruota dentata d’acciaio è simbolo dell’attività lavorativa e traduce il primo articolo <strong>della</strong> nostra Costituzione: “L’Italia è<br />

una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.La stella invece, rappresenta uno dei simboli più antichi nel nostro patrimonio iconografico ed è associata alla personificazione<br />

d’Italia, rappresentata da una giovane donna sul cui capo splende una stella. La mitologia <strong>della</strong> Stella d’Italia risale al VI sec a.C. quando il poeta Stesicoro crea la leggenda di<br />

Enea che, fuggendo dalla città di Troia presa e incendiata dai Greci, torna in Italia, guidato in mare dalla materna stella di Venere. La leggenda ripresa da Varrone e Virgilio da<br />

origine a una doppia tradizione: la tradizione politica del Caesaris Astrum, l’astro di Giulio Cesare che si dichiarava discendente dalla dea Venere, considerata l’antenata e la<br />

protettrice <strong>della</strong> Gens Julia, e quella toponomastica e letteraria dell’Italia chiamata Esperia, da Esperos, la stella <strong>della</strong> sera, secondo il nome che le davano i Greci. Ambedue si<br />

riferiscono alla Stella Veneris, l’astro <strong>della</strong> sera che identifica l’Italia come «terra del tramonto», ma che, essendo anche l’astro <strong>della</strong> dea dell’amore in quanto forza universale,<br />

consacra l’Italia come la terra dell’Eros cantata dai poeti. Così fu rappresentata nell’iconografia del Risorgimento e così comparve, fino al 1890, nel grande stemma del Regno<br />

unitario, il famoso stellone. Oggi compie 64 anni, e non solo rappresenta uno degli Emblemi <strong>della</strong> nostra Nazione ma indica anche l’appartenenza alle nostre Forze Armate.<br />

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2 GIUGNO - FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA<br />

<strong>Il</strong> passato e il presente ...<br />

<strong>Il</strong> primo Presidente <strong>della</strong> Repubblica Italiana. Nel 1948 l’onorevole<br />

Enrico De Nicola, nell’ambito dell’Assemblea Costituente,<br />

viene eletto Capo provvisorio dello Stato. Enrico De Nicola.<br />

Nato il 9 novembre 1877 a Napoli. <strong>Il</strong> suo primo impegno è stato<br />

nel settore giornalistico. Laureato in giurisprudenza divenne uno dei<br />

maggiori avvocati penalisti italiani. E' deceduto il 1° ottobre 1959.<br />

Giorgio Napolitano, 11º Presidente <strong>della</strong> Repubblica Italiana, e' nato<br />

il 29 <strong>giugno</strong> 1925 a Napoli. Presidente <strong>della</strong> Camera dal '92 al '94, nel 2005<br />

è stato nominato senatore a vita. Nel 1945 aderisce al Partito Comunista<br />

<strong>Italiano</strong> e due anni dopo si laurea in giurisprudenza all'Università di Napoli.<br />

Eletto alla Camera dei Deputati dal 1953 al 1996. Nel 1999 membro<br />

del Parlamento Europeo, presiede la Commissione Affari Costituzionali.<br />

Dal 1996 al 1998 è stato Ministro dell'Interno nel governo Prodi e dal<br />

1999 al 2004 Presidente <strong>della</strong> Commissione per gli Affari Costituzionali<br />

del Parlamento Europeo. Dal 2003 è Presidente <strong>della</strong> Fondazione <strong>della</strong><br />

Camera dei Deputati. Dal 15 maggio 2006 è Presidente <strong>della</strong> Repubblica.<br />

LA COSTITUZIONE<br />

La Repubblica Italiana<br />

nacque il 18 <strong>giugno</strong> 1946<br />

a seguito del referendum<br />

per scegliere la forma di<br />

governo. Fino al 1946 l’Italia<br />

era stata una monarchia<br />

costituzionale basata<br />

sullo Statuto Albertino:<br />

il capo dello Stato era il<br />

Re d’Italia. La titolarità<br />

<strong>della</strong> Corona si trasmetteva<br />

ereditariamente. Nel<br />

1946 un’Assemblea di<br />

statisti e giuristi fu incaricata<br />

di scrivere una<br />

Costituzione che avesse<br />

valore di legge per la corretta<br />

gestione dello Stato<br />

<strong>repubblica</strong>no e sostituire<br />

lo Statuto Albertino. <strong>Il</strong><br />

2 <strong>giugno</strong> di quell’anno,<br />

insieme alla scelta sulla<br />

forma dello Stato, i cittadini<br />

italiani, comprese<br />

le donne (nella foto), che<br />

votavano per la prima<br />

volta, elessero anche i<br />

componenti dell’Assemblea<br />

Costituente i quali<br />

scrissero la nuova Carta<br />

Costituzionale, che fu<br />

approvata dalla stessa<br />

Assemblea Costituente il<br />

22 dicembre 1947 e promulgata<br />

dal capo provvisorio<br />

dello Stato Enrico<br />

De Nicola il 27 dicembre<br />

1947. <strong>Il</strong> 1º gennaio del<br />

1948, mediante la pubblicazione<br />

sulla Gazzetta<br />

Ufficiale <strong>della</strong> Repubblica<br />

Italiana n. 298, la nostra<br />

“Carta Magna” entrò<br />

ufficialmente in vigore. È<br />

composta da 139 articoli,<br />

divisi su due parti, con<br />

18 disposizioni transitorie.<br />

La Parte Prima <strong>della</strong><br />

Costituzione riguarda<br />

i diritti e dei doveri dei<br />

cittadini, la Seconda Parte<br />

si occupa dell’Ordinamento<br />

<strong>della</strong> Repubblica.<br />

I primi articoli elencano<br />

i principi fondamentali<br />

dello spirito <strong>repubblica</strong>no<br />

su cui la Costituzione<br />

si fonda. Per questo non<br />

possono essere modificati.<br />

Essi sono: Principio<br />

personalista, Principio<br />

pluralista, Principio <strong>della</strong><br />

laicità, Principio lavorista,<br />

Principio democratico,<br />

Principio di uguaglianza,<br />

Principio solidarista,<br />

Principio dell’unità<br />

e indivisibilità <strong>della</strong> Repubblica,<br />

Principio autonomista,<br />

Principio internazionalista<br />

e Principio<br />

pacifista. Nelle sue linee<br />

guida, la Costituzione<br />

mette l’accento sui diritti<br />

economici e sociali e sulla<br />

loro garanzia effettiva.<br />

... i Presidenti <strong>della</strong> nostra Repubblica<br />

Luigi Einaudi. Nato a Carrù<br />

(Cuneo) il 24 marzo 1874.<br />

Coniugato con Ida Pellegrini<br />

dalla quale ha avuto tre figli.<br />

Laureato in giurisprudenza<br />

a 21 anni. È stato Presidente<br />

<strong>della</strong> Repubblica Italiana dal 1948 al 1955. È<br />

deceduto il 30 ottobre 1961.<br />

Giovanni Gronchi. Nato a<br />

Pontedera (Pisa) il 10 settembre<br />

1887. Coniugato con Carla<br />

Bissatini, dalla quale ha avuto<br />

due figli. Tra il 1911 e il 1915<br />

ha insegnato lettere e filosofia.<br />

È stato Presidente <strong>della</strong> Repubblica Italiana dal<br />

1955 al 1962. È deceduto il 17 ottobre 1978.<br />

Antonio Segni. Nato a Sassari<br />

il 2 febbraio 1891. Coniugato<br />

con Laura Carta Caprino, dalla<br />

quale ha avuto quattro figli.<br />

Laureato in giurisprudenza<br />

nel 1913. È stato Presidente<br />

<strong>della</strong> Repubblica Italiana dal 1962 al 1964. È<br />

deceduto il 1° dicembre 1972.<br />

Giuseppe Saragat. Nato a<br />

Torino il 19 settembre 1898.<br />

Sposato con Giuseppina Bollani<br />

dalla quale ha avuto due<br />

figli. Laureato in Scienze<br />

economiche e commerciali. È<br />

stato Presidente <strong>della</strong> Repubblica Italiana dal<br />

1964 al 1971. È deceduto l'11 <strong>giugno</strong> 1988.<br />

Giovanni Leone. Nato a Napoli<br />

il 3 novembre 1908. Coniugato<br />

con Vittoria Michitto,<br />

è padre di tre figli. Laureato<br />

in giurisprudenza nel 1929 e<br />

in scienze politiche sociali nel<br />

1930. È stato Presidente <strong>della</strong> Repubblica dal<br />

1971 al 1978. È deceduto il 9 novembre 2001<br />

Alessandro Pertini. Nato a<br />

Stella (Savona) il 25 settembre<br />

1896. Laureato in giurisprudenza<br />

e in scienze politiche<br />

e sociali. Coniugato con<br />

Carla Voltolina. È stato Presidente<br />

<strong>della</strong> Repubblica dal 1978 al 1985. È<br />

deceduto il 24 febbraio 1990.<br />

Francesco Cossiga. Nato il 26<br />

luglio 1928 a Sassari. Laureato<br />

in Giurisprudenza. Ha due<br />

figli. E' stato eletto Presidente<br />

<strong>della</strong> Repubblica il 24 <strong>giugno</strong><br />

1985 in seguito alle dimissioni<br />

del Presidente <strong>della</strong> Repubblica Sandro Pertini,<br />

ha esercitato la supplenza dal 29 <strong>giugno</strong> al 3 luglio<br />

1985. Ha rassegnato le dimissioni il 28 aprile<br />

1992. È deceduto il 17 agosto 2010<br />

Oscar Luigi Scalfaro. Nato<br />

a Novara il 9 settembre 1918.<br />

Sposato di Maria Inzitari dalla<br />

quale ha avuto una figlia, Marianna.<br />

Si laurea in Giurisprudenza<br />

nel 1941. È stato Presidente<br />

<strong>della</strong> Repubblica Italiana dal 1992 al 1999.<br />

È deceduto il 29 gennaio 2012.<br />

Carlo Azeglio Ciampi. Banchiere<br />

Centrale e uomo politico,<br />

nato a Livorno il 9<br />

dicembre 1920. Ha conseguito<br />

la laurea in Lettere e il<br />

diploma <strong>della</strong> Scuola Normale<br />

di Pisa nel 1941, e la laurea in Giurisprudenza<br />

presso l'Università di Pisa nel 1946. <strong>Il</strong> 13 maggio<br />

del 1999 è stato eletto decimo Presidente <strong>della</strong><br />

Repubblica Italiana. E lo è rimasto fino al 2006.<br />

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MADRID<br />

AL BANO: LA “VUELTA” IN SPAGNA<br />

Al Bano è a Madrid. Arriva con il suo inconfondibile “andare” con l’inseparabile cappello<br />

chiaro (né bianco né beige). Siamo al Gran Melia Princesa di Madrid, dove alloggiamo lui<br />

e noi. È arrivato per promuovere il suo disco, andiamo insieme alla Cope per una intervista, il<br />

pomeriggio precedente è stato ospite a Telecinco nella trasmissione di Maria Teresa Campos<br />

“Que tempo mas feliz”. “Dopo la mia intervista altri incontri promozionali e così per quasi<br />

una settimana. Adesso è di nuovo il momento giusto per la Spagna, mi amano e li amo”.<br />

“Diverse multinazionali hanno chiuso, il disco non rende più. Nessuno prende provvedimenti”.<br />

intervista di<br />

Giulio Rosi<br />

Al Bano a Madrid, presentazione<br />

del disco che<br />

si chiama? Non poteva<br />

chiamarsi diversamente:<br />

Al Bano Canta Italia. L’idea<br />

è nata insieme ad un<br />

italo-spagnolo che vive a<br />

Barcellona, Felix Buget,<br />

titolare <strong>della</strong> grande casa<br />

discografica, Blanco y<br />

Negro Music. È uno dei<br />

pochi che continua a vendere<br />

molti dischi. Avevo<br />

già fatto dei cover molti<br />

anni fa, il titolo era “Volare”<br />

e diventò una grande<br />

hit sia in Germania sia<br />

in Austria: Ho rivisitato<br />

alcuni brani, fra l’altro<br />

molto interessanti, come<br />

“Margherita” di Cocciante,<br />

“Ehi tu” di Baglioni,<br />

“Volare”di Modugno,<br />

“Signora mia” di Giacobbe.<br />

In tutto 20 brani. Uno<br />

più interessante dell’altro.<br />

Quindi una rappresentazione<br />

<strong>della</strong> canzone <strong>italiana</strong><br />

in lingua spagnola<br />

e quindi anche <strong>della</strong> nostra<br />

cultura canora? Si.<br />

Sono canzoni che hanno<br />

dominato le hit parade in<br />

Spagna ed in altri paesi<br />

sudamericani. Gli spagnoli<br />

hanno un mercato<br />

che si estende per merito<br />

<strong>della</strong> loro lingua anche<br />

oltre oceano. <strong>Il</strong> disco va<br />

anche dovunque si parli<br />

spagnolo.<br />

La canzone che più è vicina<br />

allo stile Al Bano di<br />

questi 20 brani? Quasi<br />

tutte. Le canto e gli do la<br />

mia impronta. C’è anche<br />

una canzone scritta da<br />

me “Amanda è libera”,<br />

e “Vivirlo otra vez” era<br />

un successo degli anni<br />

‘70 che cantavo insieme<br />

a Romina. Non mi tengo<br />

da parte perché autore<br />

lo sono, compositore lo<br />

sono, cantante lo sono e<br />

quindi la mia essenza c’è<br />

nel disco.<br />

Secondo te questo disco<br />

ha un pubblico ben definito<br />

oppure avrà un successo<br />

per tutte le età? Tu<br />

mi stai dicendo: Dov’è la<br />

tua palla di cristallo? Non<br />

ce l’ho! Vediamo quello<br />

che succede. <strong>Il</strong> successo<br />

è sempre una incognita,<br />

quindi vediamo se sarà<br />

ben accetto, se la gente è<br />

satura dell’Italia, se ne è<br />

affamata, se il genere che<br />

ho fatto può piacere o<br />

meno, pertanto se questa<br />

domanda me la fai fra un<br />

anno ti posso rispondere<br />

meglio.<br />

Di sicuro te la faccio!.<br />

Stando insieme oggi,con<br />

te,durante la tua intervista<br />

alla radio Cope ho<br />

visto quanto sei amato,<br />

tutti ti fermavano per un<br />

autografo o una stretta<br />

di mano. Cristina López<br />

Schlichting, la famosa<br />

conduttrice di “Dos dias<br />

contigo” era felice ed<br />

orgogliosa di averti in<br />

trasmissione, cantava le<br />

tue canzoni mentre andavano<br />

in onda, assieme<br />

a Palóma Gomez Borrero,<br />

la nota giornalista<br />

corrispondente dall’Italia<br />

per il Vaticano che ti<br />

ascoltava parlare e condivideva<br />

le tue dichiarazioni.<br />

Perché secondo<br />

te, l’artista straniero<br />

qua, in genere , non ha<br />

molto spazio, non entra<br />

facilmente nel mercato<br />

spagnolo. Cosa che non<br />

è per te? Sono entrato<br />

nel mercato spagnolo<br />

nel 1967 e grazie a Dio<br />

da allora ci sono sempre<br />

stato, a periodi alternati<br />

con il grande successo<br />

nel mercato GAS.<br />

Cioè Germania, Austria<br />

e Svizzera. Poi è arrivato<br />

quello russo lasciando<br />

da parte quello spagnolo,<br />

anche perché far riposare<br />

un paese è cosa saggia e<br />

giusta. Come ho fatto per<br />

l’Italia, adesso è il momento<br />

giusto <strong>della</strong> Spagna.<br />

Mi amano e li amo.<br />

Avvertiamo che c’è un<br />

feeling. La musica che<br />

propongo con questo disco<br />

è stata scelta da un<br />

esperto italospagnolo<br />

come Felix Buget. Chi<br />

meglio di lui conosce il<br />

mercato spagnolo e le<br />

esigenze del momento.<br />

Oltre la bella musica. che<br />

mi ha fatto proporre, ho<br />

scelto le canzoni che mi<br />

stanno come un vestito<br />

addosso e che più mi<br />

L’incontro con Giovanni Paolo II<br />

rappresentano. Mi sono<br />

veramente divertito a tirar<br />

fuori il meglio delle<br />

mie qualità.<br />

C’è in Italia un Al Bano<br />

crescente? Mi auguro<br />

di no. Ce ne è già uno e<br />

basta!(ride) Sicuramente<br />

anche gente più valida di<br />

Al Bano, non lo dico io<br />

ma lo sanno in parecchi.<br />

La nuova generazione è<br />

ben agguerrita ed è giusto<br />

che sia così.<br />

Ma forse trova anche un<br />

pubblico ed un mercato<br />

diversi da quelli tuoi abituali?<br />

Ovviamente tutto<br />

cambia. I cambiamenti<br />

mi interessano, quando<br />

sono giusti. Quando c’è<br />

qualcosa che non mi convince<br />

e mi propongono<br />

un determinato tipo di<br />

musica, vado sul classico<br />

di fronte al quale nessuno<br />

potrà mai dire niente.<br />

Io “lo faccio da Dio”<br />

Dall’inizio <strong>della</strong> tua<br />

carriera ad oggi cosa<br />

è cambiato nel mondo<br />

<strong>della</strong> canzone? Allora<br />

Pag. 34 62/2012


MADRID<br />

Al Bano e Michail Gorbaciov<br />

Al Bano e Kofi Atta Annan<br />

Al Bano, Carreras e Domingo a Bad Ischl<br />

62/2012<br />

i dischi si vendevano.<br />

Adesso li scaricano dal<br />

computer e questo è un<br />

danno enorme. Diverse<br />

multinazionali hanno<br />

chiuso, il disco non rende<br />

più. Nessuno prende<br />

provvedimenti. Le canzoni<br />

ci sono, in radio,<br />

le televisioni esistono e<br />

trasmettono però il disco<br />

che è un prodotto di una<br />

casa discografica, chissà<br />

per quale ragione, lo hanno<br />

“crocefisso” e nessuno<br />

prende provvedimenti,<br />

è la cosa più grave.<br />

Ogni decennio, o meno,<br />

c’è sempre qualcosa che<br />

cambia, il sound, il modello<br />

di macchina, di mobile,<br />

il modello dei registratori.<br />

Tutto è proiettato<br />

verso il futuro. Quando<br />

la barca va a fondo coinvolge<br />

tutti, casa discografica,<br />

artista. L’unica<br />

gioia è che quando canto<br />

dal vivo nessuno mi può<br />

clonare o nessuno mi può<br />

scaricare.<br />

Quindi i concerti per te<br />

cosa sono? Sono quelli<br />

che sono sempre stati.<br />

L’incontro con il pubblico<br />

e soprattutto la<br />

possibilità di scambiare<br />

musicalmente delle<br />

idee e delle emozioni ed<br />

aver questa unione con<br />

il “tuo” pubblico, anno<br />

dopo anno. Nei concerti<br />

sostanzialmente le canzoni<br />

sono le stesse ma<br />

cambiano perché cambiano<br />

le situazioni, l’acustica,<br />

capire ed anticipare<br />

le esigenze emotive del<br />

pubblico, interpretrale ed<br />

essere sempre all’altezza<br />

<strong>della</strong> situazione.<br />

Quale è il tipo di pubblico<br />

internazionale che<br />

ama di più la tua musica?<br />

Giapponesi, cinesi,<br />

russi, rumeni, polacchi,<br />

tutti i paesi baltici, la<br />

Germania, Austria. Diciamo<br />

che il pubblico più<br />

casinaro è quello italiano.<br />

Vuole essere protagonista,<br />

più del cantante.<br />

Ti dicono “canta questo,<br />

canta questo” io lo so<br />

cosa devo catare ma devo<br />

stare al gioco altrimenti...<br />

non sono contenti.<br />

I tuoi programmi? <strong>Il</strong><br />

giro per le varie città <strong>della</strong><br />

Spagna e per il mondo.<br />

Stiamo preparando una<br />

tournée Cutugno, Tozzi<br />

ed Al Bano per Germania,<br />

Austria e Svizzera,<br />

un nuovo disco. Tutto il<br />

2013 è già pieno. Non c’è<br />

male, no!!!<br />

Che rapporto c’è fra<br />

il contadino ed il cantante?<br />

Nell’animo sono<br />

rimasto un uomo di terra<br />

dove le mie radici<br />

sono “inzuppate” e non<br />

cambieranno mai, così<br />

come quelle del cantante<br />

nell’ambito musicale.<br />

Da molti anni, e non mi<br />

riferisco solo a quelli di<br />

successo, ma anche quelli<br />

<strong>della</strong> preparazione, fin<br />

dall’età di sei anni, sentivo<br />

che avrei fatto questo<br />

mestiere. Non è stato un<br />

mistero per nessuno. Una<br />

passione violenta, è stata<br />

violenta è rimasta violenta<br />

ed è violenta. Violenta<br />

non in senso negativo ma<br />

estremamente positivo di<br />

forza, che va oltre la forza.<br />

So che non ti piace la<br />

parola “imprenditore”,<br />

come mi hai detto nella<br />

mia precedente intervista,<br />

ma allora ricordami<br />

cosa sei? Ti ridico che<br />

non mi piace, vivo, come<br />

sai, di passione e le mie<br />

passioni le porto avanti<br />

con impegno, sacrificio<br />

ed un grande senso<br />

dell’amore per le cose<br />

che faccio. La gente capta<br />

queste vibrazioni.<br />

Ed il tuo celebre vino? <strong>Il</strong><br />

vino sta bene. Ogni anno<br />

facciamo un nuovo vino.<br />

Io provo i vini e poi li<br />

vendiamo. Gli do la mia<br />

impronta.<br />

I tuoi figli tutto bene?<br />

nessuno lavora con te?<br />

Nessuno lavora con me.<br />

Ognuno ha scelto una sua<br />

strada, anch’io sono stato<br />

il capostipite di questa<br />

mia decisione, anche<br />

io con mio padre e mia<br />

madre ho fatto la stessa<br />

cosa. Cristel e Yari scrivono<br />

delle belle canzoni,<br />

le ho cantate e di Yari ne<br />

sono state incise tre, sono<br />

bellissime, fantastiche in<br />

un album “Le radici del<br />

cielo” ce ne sono due<br />

ed in quello “Amanda è<br />

libera” ce n’è una. “Nel<br />

perdono”· fatta insieme<br />

al grande Alterisio Paoletti<br />

“Mio figlio” che è<br />

arrivata seconda a Sanremo.<br />

Sei un uomo di fede? Io<br />

credo, fermamente ed indiscutibilmente.<br />

Quanto ti aiuta? Io non<br />

so quanto mi aiuti so che<br />

sto bene in sua compagnia.<br />

Come la vivi? Parlando<br />

con Dio, pregando,<br />

pensando? Piantando nel<br />

prato dell’umiltà un fiore<br />

chiamato “fede” ed accudirlo<br />

quotidianamente.<br />

Quindi anche il tuo rapporto<br />

con il prossimo è<br />

di grande umanità? Ma<br />

non ci chiamiamo “esseri<br />

umani”? L’arte del contadino<br />

è interessante e ti<br />

spiega una piccola cosa:<br />

se vuoi far morire un prato<br />

lascialo che si riempa<br />

di erbacce. Se vuoi far<br />

fiorire bene una pianta<br />

togli le erbacce e quindi<br />

le cattive amicizie, le<br />

azioni sbagliate, la cattiveria<br />

che nasce con te tu<br />

decidi se tenerla o eliminarla.<br />

Siamo artefici. <strong>Il</strong><br />

buon Dio ci ha dato un<br />

cervello, bisogna vedere<br />

come lo vogliamo utilizzare.<br />

Credi nella fortuna? O<br />

pensi che la fortuna la<br />

facciamo noi? Tu lavori<br />

perché questa arrivi, ma<br />

non sai mai se e quando<br />

giungerà. Importante lavorare<br />

con amore per le<br />

cose che credi poi il risultato<br />

arriverà. È una<br />

bella donna che si presenta<br />

a casa tua (da un<br />

punto di vista maschile)<br />

e da quello femminile è<br />

viceversa.<br />

Vorrei chiudere questa<br />

intervista con una tua<br />

frase? Ne ho coniata una<br />

da molti anni. Scontrandomi<br />

quotidianamente<br />

con i problemi <strong>della</strong> vita,<br />

come penso sia per tutti.<br />

“Io voglio essere un problema<br />

per i problemi”.<br />

Ciao ci vediamo al tuo<br />

concerto.<br />

Al Bano con il nostro Direttore dopo l’intervista<br />

Pag. 35


intervista di<br />

Paola Pacifici<br />

Perché si sceglie di fare l’architetto?<br />

Raccontami la tua<br />

storia. Nel mio caso fu una<br />

combinazione di circostanze.<br />

Mi resi conto sin da bambino<br />

di avere la capacità di immaginare<br />

e rappresentare spazi<br />

ed edifici. Grazie all’impulso<br />

di un padre artista, pittore e<br />

scultore, decisi di intraprendere<br />

la facoltà di Architettura.<br />

Quanto l’architettura è importante<br />

nella storia? L’architettura<br />

e la storia sono accomunate<br />

da un comune divisore:<br />

l’uomo. Non c’è storia<br />

senza uomo e non c’è architettura<br />

senza uomo. Quando<br />

pensi o vedi uno spazio pubblico,<br />

una piazza (ad esempio)<br />

pensi immediatamente<br />

alla sua storia, agli eventi che<br />

ha ospitato, agli uomini che<br />

vi hanno vissuto una qualche<br />

esperienza, o semplicemente<br />

hanno attraversato quello<br />

spazio. Quello spazio urbano<br />

che ha conformato altro non<br />

è che architettura, parte <strong>della</strong><br />

storia di quella città, quindi<br />

dell’uomo.<br />

Dal punto di visto architettonico<br />

la Spagna è molto<br />

diversa dall’Italia? Ogni paese<br />

e cultura si incarnano in<br />

un modo di fare architettura,<br />

riflettendo una società. Le<br />

società <strong>italiana</strong> e spagnola<br />

MADRID<br />

EDOARDO FONTANA ARCHITETTO A MADRID<br />

Mi resi conto sin da bambino di avere la capacità di immaginare e rappresentare spazi ed edifici. Le società <strong>italiana</strong> e<br />

spagnola hanno molti tratti comuni che sfociano anche nell’architettura. L’architettura deve essere capace di vedere oltre<br />

la cultura attuale e prevederne, dettarne, nuovi sviluppi. In architettura 1+1 non necessariamente da come risultato<br />

2! Sono un architetto costantemente ossessionato dal progetto che sta sviluppando o da un’idea che sta maturando.<br />

hanno molti tratti comuni che<br />

sfociano anche nell’architettura.<br />

Quella spagnola è stata<br />

sicuramente influenzata dal<br />

movimento moderno, ma anche<br />

dalla stessa architettura<br />

del periodo fascista italiano<br />

(non mi riferisco al carattere<br />

monumentale delle nostre<br />

architetture di quel periodo,<br />

bensì alla stereometria dei<br />

volumi e alla chiarezza di<br />

intenti e di risultati). Non mi<br />

sento di dire che si tratti di 2<br />

tipi di architetture, però senza<br />

dubbio in Spagna, almeno<br />

negli ultimi 10/15 anni (fino<br />

alla attuale crisi) ha potuto<br />

educare le persone all’architettura<br />

che è cosa ben diversa<br />

dell’edilizia, che a volte<br />

ci circonda tanto in Spagna<br />

come in Italia.<br />

La cultura di un Paese è<br />

condizionata dalla sua architettura<br />

o l’architettura<br />

condiziona la cultura di un<br />

Paese?<br />

Più che condizioni parlerei<br />

di impulsi. Architettura e<br />

cultura di un paese si compenetrano<br />

a vicenda, tanto l’architettura<br />

può generare nuovi<br />

impulsi per generare cultura,<br />

quanto la cultura di un paese<br />

può riflettersi in una determinata<br />

architettura. Certamente<br />

l’architettura, per essere degna<br />

di questo nome, dal mio<br />

punto di vista deve essere capace<br />

di vedere oltre la cultura<br />

attuale e prevederne, dettarne<br />

nuovi sviluppi; l’una e l’altra<br />

sono costantemente in evoluzione.<br />

Credo nella capacità dell’architettura<br />

di elargire cultura;<br />

basti ricordare come il Centro<br />

Pompidou a Parigi, in pieno<br />

centro storico, abbia rivoluzionato<br />

la maniera di concepire<br />

un museo e per i fruitori<br />

di ammirare l’arte ospitata al<br />

suo interno.<br />

Quanto è diverso il concetto<br />

di cultura oggi, 2012, da<br />

cinquanta anni fa? Anche se<br />

tu sei un giovane architetto e<br />

quindi vivi questo millennio.<br />

Anche se giovane, posso affermare<br />

che la mia generazione<br />

ha vissuto in pieno il<br />

cambio culturale più radicale:<br />

l’irruzione dei computer nella<br />

vita quotidiana, internet, il<br />

nascere e la diffusione <strong>della</strong><br />

globalizzazione, la rapidità di<br />

intercambio di informazione.<br />

Tutto ciò ha chiaramente alterato<br />

la cultura attuale, ma la<br />

necessità dell’uomo di avvalersi<br />

dell’architettura per poter<br />

diffondere e concretizzare<br />

obiettivi, interessi singoli e<br />

<strong>della</strong> comunità, ma soprattutto<br />

culturali, non è cambiato.<br />

La cultura attuale basata su<br />

interessi troppe volte spinti<br />

da una moda possono concretizzarsi<br />

in architetture “di<br />

passaggio”. Ma d’altronde al<br />

rinascimento fece seguito un<br />

manierismo, no?<br />

Un architetto ha un “mae-<br />

stro” o è uno spirito libero?<br />

E tu? Ogni buona architettura<br />

cela un’intenzione chiara che<br />

mostra mediante un linguaggio<br />

ben preciso. Un maestro è<br />

tale per te quando sei in grado<br />

di capirne gli insegnamenti, il<br />

linguaggio, le sensazioni ma<br />

soprattutto le intenzioni. Nel<br />

mio caso rimango impressionato<br />

ancora dal pensiero di<br />

Luis Kahn e dalla genuinità<br />

delle architetture di Alvaro<br />

Siza.<br />

È vero quando si dice che<br />

“un architetto vuole imporre<br />

le sue idee più stravaganti o<br />

più avanguardiste per dimostrare<br />

che è bravo”? Beh,<br />

potrei rispondere che il concetto<br />

di consuetudine esiste<br />

nella giurisprudenza ma non<br />

in architettura. In architettura<br />

1+1 non necessariamente da<br />

come risultato 2!<br />

Tu che tipo di architetto sei?<br />

Quale è il tuo stile? Un architetto<br />

costantemente ossessionato<br />

dal progetto che sta sviluppando<br />

o da un’idea che sta<br />

maturando.<br />

Le mode in architettura passano<br />

o rimangono sempre<br />

come simbolo di un periodo?<br />

Le architetture si costruiscono,<br />

le mode nascono, vivono<br />

e muoiono. È per questo motivo<br />

che gli architetti hanno<br />

una grande responsabilità nei<br />

confronti <strong>della</strong> società.<br />

Quale è secondo te un’opera<br />

“magistrale” nel mondo? La<br />

Acropoli di Atene<br />

I messaggi che un architetto<br />

dava e lasciava con la sua<br />

opera sono uguali a quelli<br />

di oggi? I messaggi apparentemente<br />

non sono cambiati!<br />

Ma si assiste ormai da troppo<br />

tempo ad una strumentalizzazione<br />

dell’architettura soprattutto<br />

per scopi speculativi.<br />

Come ben sai questo modello<br />

del fare architettura si diffonde<br />

ogni giorno in tutti i paesi<br />

considerati economicamente<br />

emergenti.<br />

L’architetto Edoardo Fontana<br />

cosa vorrebbe costruire<br />

e con che messaggio? Spero<br />

di ricevere un’altra intervista<br />

tra un paio d’anni!!!!<br />

Pag. 36 62/2012


MADRID<br />

L’IVECO INCONTRA L’ISTITUTO ITALIANO IPIA<br />

<strong>Il</strong> direttore Angel Rodriguez Laguilla, la professoressa<br />

Generosa Trabacco, Ignacio Morata e gli studenti<br />

Simone Mannu, Marco Pivello, Matteo Pulina, Claudio<br />

Rais, Salvatore Sanna , Andrea Usai, Davide Doria,<br />

Beniamino Diez, Fabio Scanu e Antonio Pintadu.<br />

La IVECO di Madrid, presieduta<br />

dall’ingegnere Jaime<br />

Revilla, ha ospitato in visita<br />

una rappresentanza di studenti<br />

dell’ultimo corso meccanici<br />

ed elettromeccanici dell’IPIA<br />

(Istituto Professionale Industria<br />

Artigianato) di Sassari, accompagnati<br />

dalla professoressa<br />

Generosa Trabucco. I ragazzi<br />

sono stati accolti dal Director<br />

de la Planta Madrid, Angel<br />

Rodriguez Laguilla e dal Responsable<br />

Relaciones Publicas,<br />

Ignacio Morata che li ha guidati<br />

nel loro museo e nei vari reparti,<br />

illustrando le interessanti<br />

fasi di montaggio dei famosi<br />

autocarri IVECO in tutte le loro<br />

versioni. La IVECO di Madrid<br />

è uno stabilimento modello,<br />

una delle strutture industriali<br />

più avanzate del settore, basata<br />

sulle più moderne tecnologie di<br />

automazione, di allestimento e<br />

di sicurezza sul lavoro. Ogni<br />

giorno escono dalla IVECO 80<br />

automezzi. L’iniziativa, promossa<br />

e organizzata dall’Associazione<br />

Italiani in Spagna e<br />

dal <strong>Giornale</strong> <strong>Italiano</strong> (presenti<br />

all’incontro la Presidente Paola<br />

Pacifici e il Direttore Giulio<br />

Rosi), rientra nell’ambito delle<br />

attività propedeutiche dell’I-<br />

PIA di Sassari, svolte anche<br />

attraverso esperienze dirette<br />

presso aziende per preincanalare<br />

gli studenti nel mondo del<br />

lavoro. Al termine <strong>della</strong> visita<br />

Paola Pacifici, Giulio Rosi e la<br />

professoressa Trabacco, hanno<br />

espresso viva gratitudine<br />

ai dirigenti dello stabilimento.<br />

Prima dei saluti, la IVECO ha<br />

offerto un caratteristico buffet<br />

di “tapas” ai giovani visitatori.<br />

62/2012<br />

Pag. 37


Seguo la<br />

tradizione<br />

cilentana, ma la<br />

interpreto e la<br />

modifico seguendo<br />

l’istinto e la<br />

creatività<br />

- CONFETTURA DI PERE E CAROTE ALLO ZENZERO<br />

- COMPOSTA DI CORBEZZOLI E PEPE ROSA<br />

- COMPOSTA DI PESCHE E ZENZERO<br />

- CONFETTURA DI MELANZANE AI PISTACCHI<br />

- CONFETTURA DI MELE E POMODORI VERDI<br />

- CONFETTURA DI POMODORI VERDI E AGRUMI<br />

- CONFETTURA DI ZUCCA E ALBICOCCHE<br />

- COMPOSTA DI ZUCCA<br />

- COMPOSTA DI PERE E ANGURIA<br />

- COMPOSTA DI CACHI, ZENZERO FRESCO E SEMI PAPAVERO<br />

- COMPOSTA DI MELE E PERE AI FIORI DI LAVANDA<br />

- LEMON CURD<br />

- COMPOSTA DI CACHI AI SEMI DI CORIANDOLO<br />

- COMPOSTA DI AMARENE AI FIORI DI BIANCOSPINO<br />

- CILIEGE AL MARSALA<br />

- COMPOSTA DI CORBEZZOLI E SEMI DI PAPAVERO<br />

- COMPOSTA DI VINO ROSSO E PERCOCA<br />

- CONFETTURA DI ZUCCA AL CILANTRO<br />

- FICHI BIANCHI INTERI ALLA CANNELLA<br />

- CONFETTURA DI MELONE AL VIN DOLCE<br />

- COMPOSTA DI FICHI E MANDORLE<br />

- CONFETTURA DI CAFFE’<br />

- CONFETTURA AL CARAMELLO<br />

- CONFETTURA AL CIOCCOLATO E NOCCIOLE<br />

- GELATINA DI UVA BIANCA ALLO ZAFFERANO<br />

- COMPOSTA DI PRUGNE AL THE’ VERDE<br />

- COMPOSTA DI PRUGNE AI FIORI D’ARANCIO<br />

- COMPOSTA DI PRUGNE AL CARDAMOMO<br />

- COMPOSTA DI PRUGNE ALLA LIQUERIZIA<br />

- CONFETTURA DI PERE ALLA VANIGLIA<br />

- CONFETTURA DI PERE E SAMBUCO<br />

Pag. 38 62/2012


Nella mia veste di presidente<br />

del Comitato promotore per le<br />

celebrazioni del VII centenario<br />

<strong>della</strong> scoperta di Lanzarote e<br />

delle Isole Canarie da parte del<br />

navigatore italiano Lanzarotto<br />

Malocello sono molto soddisfatto<br />

dell’esito <strong>della</strong> conferenza<br />

stampa di presentazione del<br />

Comitato stesso e del programma<br />

delle mani<strong>festa</strong>zioni celebrative<br />

che si sono svolte e si<br />

svolgeranno durante il 2012 ed<br />

oltre, sia in Italia che all’estero.<br />

Ringrazio sentitamente il Presidente<br />

<strong>della</strong> Commissione Esteri<br />

<strong>della</strong> Camera dei Deputati<br />

On.Stefano Stefani, membro<br />

d’onore del Comitato promotore,<br />

ed il Segretario <strong>della</strong> Commissione<br />

Prof. Mario di Napoli<br />

per averci consentito di tenere<br />

nella prestigiosa sede di Montecitorio<br />

la conferenza stampa<br />

ma anche per il sostegno istituzionale<br />

che hanno voluto dare<br />

fin dall’inizio al Comitato promotore.<br />

Desidero altresì ringraziare<br />

la Commissione Italiana<br />

di Storia Militare del Ministero<br />

<strong>della</strong> Difesa, rappresentata<br />

dal suo presidente Col. Matteo<br />

Paesano che, dimostrando una<br />

spiccata sensibilità culturale ha<br />

permesso la pubblicazione del<br />

libro-compendio “Lanzarotto<br />

Malocello, dall’Italia alle Canarie”,<br />

indispensabile strumento<br />

per divulgare questo evento<br />

storico-geografico e del suo<br />

protagonista. <strong>Il</strong> volume è stato<br />

presentato il 13 maggio nel Salone<br />

Internazionale del Libro a<br />

Torino. Ringrazio ancora l’Associazione<br />

Italiana dell’Arte<br />

<strong>della</strong> Medaglia e l’Istituto Poligrafico<br />

e Zecca dello Stato per<br />

la realizzazione, attraverso la<br />

Scuola dell’Arte <strong>della</strong> Medaglia,<br />

<strong>della</strong> medaglia celebrativa<br />

del VII centenario. <strong>Il</strong> Comitato<br />

promotore, pur privo di risorse<br />

economiche, realizzerà le iniziative<br />

in programma contando<br />

sull’impegno e sulle strutture<br />

messe a disposizione dai membri<br />

istituzionali e collettivi che<br />

lo compongono, cioè il Comune<br />

di Varazze, la Commissione<br />

Italiana di Storia Militare, la<br />

Lega Navale Italiana, la Società<br />

Geografica Italiana e il Lions<br />

Club Roma Parioli. L’impresa<br />

di Lanzarotto Malocello rappresenta<br />

per gli storici un momento<br />

importantissimo, egli<br />

intraprese il viaggio per mare a<br />

fini esplorativi e di pace, non di<br />

belligeranza né di conquista. La<br />

scoperta di una nuova terra oltre<br />

lo stretto di Gibilterra, considerato<br />

all’epoca un confine invalicabile<br />

per l’uomo, segna la nascita<br />

dell’epoca moderna, con<br />

l’avvento delle esplorazioni che<br />

portarono alla costruzione degli<br />

imperi europei e, dato importantissimo,<br />

l’inizio <strong>della</strong> storia<br />

dell’arcipelago delle Canarie.<br />

La scoperta del navigatore ligure<br />

è considerata dagli studiosi,<br />

a pieno titolo, di valore equivalente<br />

al viaggio asiatico di<br />

Marco Polo, al raggiungimento<br />

delle Indie di Vasco de Gama<br />

e alla scoperta dell’America di<br />

Cristoforo Colombo. All’inizio<br />

di gennaio 2010 si è costituito<br />

in terra di Spagna, a Lanzarote,<br />

isole Canarie, ad iniziativa<br />

dell’Associazione degli Italiani<br />

Amici di Lanzarote (AIAL), il<br />

Cabildo di Lanzarote (Governo<br />

insulare) e l’Ayuntamiento di<br />

Arrecife, capitale dell’isola di<br />

Lanzarote (Canarie) il “Comitè<br />

Cientifico Institucional para<br />

la conmemoracion del septimo<br />

centenario del rediscubrimiento<br />

de la Isla de Lanzarote<br />

y de las Islas Canarias por<br />

parte del navegante italiano<br />

Lanzarotto Malocello” con lo<br />

scopo di organizzare una serie<br />

di iniziative culturali celebrative<br />

dell’evento. Successivamente,<br />

nel mese di marzo del 2010<br />

si è altresì costituito in Italia, a<br />

Firenze, ad impulso dell’Associazione<br />

Italiani Amici di Lanzarote<br />

(AIAL), il “Comitato<br />

scientifico per lo studio <strong>della</strong><br />

vita e delle scoperte di Lanzarotto<br />

Malocello” e nel successivo<br />

mese di aprile il “Comitato<br />

Promotore per le celebrazioni<br />

del settimo centenario <strong>della</strong><br />

scoperta dell’Isola di Lanzarote<br />

e delle Isole Canarie da<br />

parte del navigatore italiano<br />

Lanzarotto Malocello (1312<br />

- 2012)”. <strong>Il</strong> Comitato Promotore<br />

italiano lavorerà in stretta<br />

collaborazione con il Comitè<br />

spagnolo, sia in Italia che in<br />

Spagna. In particolare nei giorni<br />

26 e 27 aprile a Lanzarote,<br />

nella sede del Governo insulare<br />

si è tenuto un Convegno bilaterale<br />

italo-spagnolo sull’avvenimento<br />

storico-geografico con la<br />

presenza di studiosi di entrambi<br />

i Paesi. Al Comitato italiano<br />

hanno aderito le rappresentanze<br />

diplomatiche e consolari di oltre<br />

25 paesi del mondo, presenti<br />

nella Regione Liguria, terra del<br />

navigatore ed anche Enti pubblici<br />

territoriali (i sette Comuni<br />

di Lanzarote) nonché Associazioni<br />

culturali ed Imprese delle<br />

Isole Canarie. <strong>Il</strong> Comitato italiano<br />

si avvale di un Comitato<br />

Scientifico composto da insigni<br />

cattedratici ed esperti di chiara<br />

fama. È stato istituito il Comitato<br />

d’Onore, di cui fanno<br />

parte personalità illustri e rappresentative<br />

di entrambi i Paesi.<br />

Tra gli italiani il Presidente<br />

del Consiglio, Sen.Prof. Mario<br />

Monti, il ministro degli Affari<br />

Esteri Giulio Terzi di S.Agata e<br />

<strong>della</strong> Difesa Giampaolo Di Paola.<br />

Per quanto riguarda il logo<br />

internazionale, che contraddistingue<br />

ogni mani<strong>festa</strong>zione<br />

celebrativa organizzata dai<br />

comitati italiano e spagnolo, è<br />

composto da due anelli legati<br />

fra loro rappresentano il legame<br />

storico esistente tra i due paesi ,<br />

Italia e Spagna,e il sette di colore<br />

nero contrapposto al sette di<br />

colore rosso formano insieme<br />

la sagoma di una torre che vuole<br />

richiamare la vecchia torre<br />

costruito a Lanzarote da Lanzarotto<br />

Malocello durante la sua<br />

permanenza ventennale sull’isola.<br />

Abbiamo testimonianza<br />

<strong>della</strong> sua costruzione attraverso<br />

l’opera Le Canarien, cioè la<br />

cronaca autentica <strong>della</strong> conquista<br />

normanna delle Canarie<br />

avvenuta nel 1402, novanta<br />

anni dopo l’arrivo di Malocello<br />

a Lanzarote. <strong>Il</strong> programma è<br />

realizzato attraverso la creazione<br />

e l’organizzazione di opere<br />

LANZAROTTO MALOCELLO, PRESENTATE LE MANIFESTAZIONI PER IL 2012<br />

culturali ed eventi celebrativi<br />

volti allo studio, alla ricerca e<br />

alla divulgazione dell’opera di<br />

scoperta delle Isole Canarie da<br />

parte del navigatore italiano.<br />

Le iniziative celebrative, di carattere<br />

internazionale, costituiranno<br />

un’importante occasione<br />

per realizzare e sviluppare<br />

eventi sia di carattere culturale,<br />

storico e scientifico, che di promozione<br />

turistica e di relazioni<br />

internazionali, soprattutto fra<br />

l’Italia e la Spagna. Sono previsti<br />

diversi tipi di mani<strong>festa</strong>zioni<br />

culturali,con obiettivi di carattere<br />

didattico e divulgativo, tra<br />

cui la promozione di gemellaggi<br />

tra Comuni italiani e spagnoli<br />

e tra comunità o sodalizi dei<br />

due paesi, eventi sportivi, promozione<br />

di intitolazione di vie,<br />

piazze o parchi realizzazione di<br />

documentari,viaggi di studio,<br />

Faremo anche ricorso ad annulli<br />

postali in occasione delle più<br />

significative mani<strong>festa</strong>zioni celebrative.<br />

<strong>Il</strong> calendario è consultabile<br />

sul sito internet del Comitato<br />

promotore italiano alla pagina<br />

www.comitatomalocello.it<br />

Tra le più importanti: un convegno<br />

di studio italo-canario a<br />

Lanzarote; Rievocazione <strong>della</strong><br />

scoperta di Lanzarote e delle<br />

Isole Canarie ad opera del<br />

navigatore italiano Lanzarotto<br />

Malocello in occasione del<br />

VII centenario, nella cornice<br />

<strong>della</strong> Festa <strong>della</strong> Repubblica<br />

Italiana che si svolge nella sede<br />

dell’Ambasciata d’Italia a Madrid;<br />

una conferenza bilaterale<br />

italo spagnola presso la sede del<br />

Parlamento Europeo a Bruxelles;<br />

un campionato Vela-crociera<br />

Savona-Varazze, organizzato<br />

dalla Lega Navale Italiana e<br />

denominato “Trofeo LNI del<br />

VII centenario <strong>della</strong> scoperta<br />

di Lanzarote e delle Isole Canarie<br />

da parte del navigatore<br />

varazzino Lanzarotto Malocello”;<br />

un convegno di studio sul<br />

navigatore Lanzarotto Malocello<br />

organizzata dal Comune<br />

di Varazze; l’inaugurazione di<br />

un parco pubblico dedicato da<br />

Roma Capitale al navigatorescopritore<br />

intitolato “Giardino<br />

Lanzarotto Malocello, navigatore<br />

del XIV secolo”; un monumento<br />

a Lanzarotto Malocello<br />

realizzato dallo scultore G. Ottaviani<br />

da collocarsi sul molo<br />

del porto turistico di Varazze.<br />

<strong>Il</strong> Prof. Giovanni Delfino, Sindaco di Varazze; il<br />

Contrammiraglio Piero Vatteroni, Vice Presidente<br />

Nazionale <strong>della</strong> Lega Navale Italiana; l’Avv. Alfonso Licata,<br />

Presidente del Comitato promotore delle celebrazioni del<br />

VII centenario; il Col. Matteo Paesano, Presidente <strong>della</strong><br />

Commissione Italiana di Storia Militare; la dott.ssa Rosa<br />

Maria Villani, direttrice <strong>della</strong> Scuola dell’Arte <strong>della</strong> Medaglia<br />

del Poligrafico dello Stato.<br />

Alfonso Licata; JoaquÍn Caraballo, Vice Presidente Cabildo<br />

Lanzarote; Emma Cabrera, Consejera Educación y Cultura<br />

durante “las Jornadas de Lancelotto Malocello”<br />

62/2012<br />

Pag. 39

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