05.05.2015 Views

Ischitella e il Varano dai primi insediamenti agli ultimi feudatari

Ischitella e il Varano dai primi insediamenti agli ultimi feudatari

Ischitella e il Varano dai primi insediamenti agli ultimi feudatari

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

T. M. RAUZINO La vitaI Pinto Principi di <strong>Ischitella</strong> e Peschici 79<br />

morti prima degli altri, e si occupa di quelli in vita: quattro maschi (Don Louise,<br />

<strong>il</strong> primogenito, destinato dopo la morte del padre ad ereditare <strong>il</strong> titolo ed i beni<br />

della famiglia; <strong>il</strong> secondo che tiene l’Uffi cio di Scrivano di Ratione; <strong>il</strong> terzo Don<br />

Antonio, et <strong>il</strong> quarto Fortunato), e due femmine (la prima, Donna Teresa, è maritata<br />

con buona dote al Marchese di Brienza, Don Giuseppe Caracciolo; l’altra è suora<br />

nel monastero di San Sebastiano) 24 .<br />

Il Montecco, attendib<strong>il</strong>e fonte documentaria, riferisce altresì una notizia piuttosto<br />

riservata che, dopo la morte di don Emanuele, circolava a Napoli sulla vedova<br />

Geronima Capece, madre dei Principi Pinto: La Bozzuta vive nella stessa casa dei<br />

fi gli, e dicono le male lingue de sfaccendati che malamente parlano de’fatti altrui<br />

che poco serba <strong>il</strong> decoro della sua honesta (onestà); et hauendo accumulato col<br />

defonto (defunto) Marito peculio di consideratione ultimamente nell’anno 1694 è<br />

passata alle seconde nozze con Don Fabio de Dura al quale per detto affetto hauea<br />

(aveva) ella procurata la grazia della scarcerazione. La principessa madre si era<br />

dunque risposata: un secondo matrimonio chiacchierato, ritenuto <strong>dai</strong> benpensanti<br />

addirittura indecoroso, con un nob<strong>il</strong>e spiantato e poco raccomandab<strong>il</strong>e, che aveva<br />

subìto l’onta del carcere e che, soltanto grazie all’influenza a corte della nob<strong>il</strong>donna,<br />

era stato graziato e liberato 25 .<br />

Il Montecco ci riferisce delle notizie anche sul ramo cadetto dei Pinto e precisamente<br />

sul secondogenito della famiglia: Don Gasparre, fratello di don Emanuele.<br />

Nonostante sia stato fortemente penalizzato nella divisione del patrimonio, vive<br />

anche lui con splendore. Esercita l’Ufficio di Tesoriere Generale del Regno 26 , cui<br />

è annesso quello di Consigliere di Stato. Ha preso in moglie Angiola Lagni, del<br />

Seggio di Capuana, figlia del Marchese Romagno, anch’ella senza dote alcuna,<br />

(essendo secondogenita, non si poteva disperdere in più rivoli <strong>il</strong> patrimonio del<br />

casato). Dal matrimonio nacquero tre figli maschi: Louise, Gregorio, e Antonio, tutti<br />

di buon’indole, ed una femmina di nome Catarina. Nell’anno 1693, costei venne<br />

maritata con ricca dote a Don Antonio Montalto, Duca di Fragnito. Alcuni parenti<br />

piuttosto altolocati dello sposo -è sempre <strong>il</strong> Montecco che ci informa in propositonon<br />

approvarono questo matrimonio. Particolarmente <strong>il</strong> Duca di Picodefumo di<br />

Casa F<strong>il</strong>omarino, suo cognato, ne fu tanto disgustato che non volle intervenire in<br />

modo alcuno alle nozze. Catarina non poté godere per molto tempo della compagnia<br />

del marito, perché doppo due mesi ò poco più del contratto sponsalitio è rimasta<br />

di questo Vedua (vedova), è grauida (gravida), et à suo tempo poi diede alla luce<br />

25<br />

Ivi, pp. 5-6.<br />

26<br />

La carica corrisponde a quella del Ministro delle Finanze. Con una sostanziale differenza: <strong>il</strong> Tesoriere<br />

pagava su ordine del Re, rendeva conto a lui soltanto, mentre oggi deve seguire le linee programmatiche<br />

del b<strong>il</strong>ancio dello Stato, rendendo conto del suo operato anche al Parlamento.<br />

27<br />

Ivi; pp. 6-7.<br />

28<br />

Ivi, pag. 7.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!