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Ischitella e il Varano dai primi insediamenti agli ultimi feudatari

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L’Università di <strong>Ischitella</strong><br />

e i Baroni Turbolo<br />

Teresa Maria Rauzino *<br />

Per dare un’idea dei rapporti esistenti tra i <strong>feudatari</strong> e la comunità di <strong>Ischitella</strong>,<br />

si riporta qualche stralcio di un importante documento 1 , rivenuto da Giuseppe Laganella<br />

nell’Archivio di Stato di Lucera, e dallo stesso citato nella propria relazione.<br />

In esso, una sorta di verbale st<strong>il</strong>ato durante una pubblica assemblea, dopo “ampia<br />

discussione”, sono riportati gli obblighi e i diritti sia degli abitanti dell’Università nei<br />

confronti del barone Turbolo, sia del <strong>feudatari</strong>o nei confronti della popolazione.<br />

Il Capitolato fu varato <strong>il</strong> nove dicembre 1593, dopo una prima convocazione a<br />

suono di campana dei decurioni della Magnifica Università della Terra di <strong>Ischitella</strong>,<br />

che definirono preliminarmente le rivendicazioni da sottoporre all’<strong>il</strong>lustre Possessore<br />

Barone Turbolo. Lo sottoscrissero <strong>il</strong> Giudice Jan Battista d’Errico, Don Ascanio<br />

de Marcello (Archiep.), <strong>il</strong> Rev. Don Joseph Maiorana (Maiorasca), Panf<strong>il</strong>o Velella,<br />

Leonardo Piccininno, Lucatelli, Carolo de Sarro. Erano tutti residenti nella Terra<br />

di <strong>Ischitella</strong>, ad eccezione di Joffreda della Terra di Peschici (Pescutij).<br />

Dai vari capi del nuovo regolamento, si evincono quelle che erano state, fino<br />

ad allora, le pretese dei Turbolo nei confronti degli abitanti di <strong>Ischitella</strong>. I Baroni<br />

li costringevano a pagare, per gli animali che pascolavano nei boschi, le seguenti<br />

somme in denaro: due carlini per porco e quattro carlini per vaccino. Anche per<br />

poter raccogliere la manna nei boschi, i cittadini dovevano pagare la fida, di cui<br />

non è precisata l’entità. Il barone Turbolo pretendeva di pigliare l’acqua per<br />

adacquare <strong>il</strong> suo giardino a suo modo e volontà, proibendo <strong>agli</strong> altri di pigliarla<br />

*<br />

Centro Studi “Giuseppe Martella” - Peschici (FG)<br />

1<br />

ARCHIVIO DI STATO DI LUCERA, Capitolato tra l’Università di <strong>Ischitella</strong> e i Baroni Turbolo 1593, Atti<br />

del notaio DE CANDIO GIAN TOMMASO 1559-1609.

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