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Ischitella e il Varano dai primi insediamenti agli ultimi feudatari

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G. LAGANELLA <strong>Ischitella</strong> e <strong>Varano</strong><br />

E’ in queste due zone che si dovrebbero effettuare saggi di scavo, per acquisire<br />

elementi ut<strong>il</strong>i alla localizzazione di Uria.<br />

Del resto, una testimonianza di Strabone mi sembra sia rimasta nel corso dei<br />

secoli ancora valida. Egli infatti diceva: ante hunc sinum est promontorium Garganum,<br />

ad trecenta stadia versus ortum solis, in altum mare precurrens, quod si<br />

circumflexeris oppidum invenies Urium, et ante promontorium conspicies Diomedas<br />

insulas (Quando avrai girato intorno al promontorio del Gargano, troverai Uria e<br />

davanti le isole Diomedee) 24 .<br />

Ancora oggi, le isole Tremiti appaiono dirimpetto a Foce <strong>Varano</strong> e non certamente<br />

di fronte a Vieste. Le nebbie varanee potranno essere dissolte da una stagione<br />

di solarità con adeguati scavi archeologici, con prove inconfutab<strong>il</strong>i, condivisib<strong>il</strong>i.<br />

<strong>Ischitella</strong> svevo-angioina<br />

La prima fonte che cita <strong>Ischitella</strong> è del 926. I Saraceni assalgono e saccheggiano<br />

Siponto. In quel periodo un gruppo di Slavi si insedia nel Gargano, conteso<br />

ai Saraceni e fondano o ripopolano diversi <strong>insediamenti</strong> fra cui Devia, <strong>Varano</strong>,<br />

<strong>Ischitella</strong> e Peschici 25 . Dell’importanza assunta da <strong>Ischitella</strong> nel periodo svevo, ha<br />

parlato di recente Angela Picca suo libro Syfridina 26 . Dal Cannarozzi già sapevamo<br />

che nel 1225 <strong>Ischitella</strong> era un’importante fortezza sveva 27 e dal Balducci che era<br />

una fiorente Università, famosa in tutta la regione.<br />

Già nel 1174 la prima <strong>feudatari</strong>a di <strong>Ischitella</strong> è la contessa Agnese, moglie di<br />

Roberto Major Sanseverino di Lauro (domina Comitissa Caserte tenet Eschitellum<br />

quod est feudum unius m<strong>il</strong>itis) 28 . Nel 1232 Syfridina, appartenente alla stessa famiglia<br />

De Lauro, ebbe <strong>il</strong> feudo da Guglielmo, signore di <strong>Ischitella</strong>. Questo personaggio<br />

pressocchè sconosciuto, riscoperto da Angela Picca che ne ha fatto la protagonista<br />

di una pièce teatrale, ha notevole importanza nella storia sveva, perché un suo<br />

figlio, Riccardo, sposò Violante, figlia naturale di Federico II.<br />

Dal libro di padre Remigio de Cristofaro, Canti del popolo, si evince che i<br />

fort<strong>il</strong>izi di Pantano, tuttora esistenti, furono fatti costruire da Riccardo per ordine<br />

di Carlo I d’Angiò, tra <strong>il</strong> 1269 ed <strong>il</strong> 1270 29 . Questa attribuzione è stata oggetto<br />

22<br />

C. D’ANGELA, Il promontorio garganico tra tardo romano e paleocristiano, pp. 67-68.<br />

23<br />

Ivi, a pag. 92.<br />

24<br />

STRABONE, Libro IV edizione Muller Dubner, Parigi 1853, pag. 2369.<br />

25<br />

G. MUSCA, Saraceni e Bizantini, cit.<br />

26<br />

A. PICCA, Syfridina, cit. pag. 130.

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