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Ischitella e il Varano dai primi insediamenti agli ultimi feudatari

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38 <strong>Ischitella</strong> <strong>dai</strong> <strong>primi</strong> <strong>insediamenti</strong> <strong>agli</strong> <strong>ultimi</strong> <strong>feudatari</strong><br />

località Macchino, Montegrande e Spinacchio. Successivamente si passa a ciottoli<br />

con una scheggiatura diversa. A Grotta P<strong>agli</strong>cci si hanno i <strong>primi</strong> rinvenimenti di<br />

questo periodo, risalente a 150.000 anni fa, con presenza di micro e macrofauna.<br />

Altre testimonianze si trovano nella grotta Spagnoli di Rignano e nella Grotta San<br />

Michele di Cagnano, nella Foresta Umbra, a Irchio (<strong>Ischitella</strong>), a San Nicandro, a<br />

San Marco e nella Grotta di Tommasone (Cagnano).<br />

Si passa poi al Paleolitico superiore, a partire da 35.000 anni fa, l’era dell’homo<br />

sapiens. Periodo caratterizzato da ciottoli appuntiti rinvenuti tra <strong>Ischitella</strong>, Vico e<br />

Carpino, un territorio ricco di selce, che non troviamo a Rignano.<br />

Palma di Cesnola descrisse anche <strong>il</strong> periodo compreso tra i venticinquem<strong>il</strong>a ed<br />

i diciannovem<strong>il</strong>a anni fa, caratterizzato dal rinvenimento di punte litiche a faccia<br />

piana, con peduncolo asimmetrico. Particolari sepolture furono localizzate nel<br />

territorio di Rignano, nella zona di Grotta P<strong>agli</strong>cci, dove sono presenti le prime<br />

forme di arte parietale paleolitica rinvenute nella nostra regione. Miniere di selce<br />

furono rinvenute in località Defensola, presso Vieste.<br />

Dai dati sinora riportati, si evince come <strong>il</strong> nostro territorio sia una miniera di<br />

reperti archeologici. Un patrimonio ricco ma trascurato, del quale non si comprende<br />

abbastanza l’importanza. L’auspicio è che, in futuro, questo materiale venga raccolto<br />

e sistemato in un locale museo, anche se ciò oggi sembra un’utopia.<br />

La localizzazione di Uria<br />

La città di Uria è stata, da sempre, localizzata d<strong>agli</strong> storici nei pressi del Crocifisso<br />

di <strong>Varano</strong>. Ma un dato nuovo è emerso a proposito in un convegno svoltosi a<br />

Vieste <strong>il</strong> 18 ottobre 1987 3 , i cui atti sono stati pubblicati nel libro Uria Garganica.<br />

In quell’occasione un gruppo di studiosi ha affermato ed ha cercato di dimostrare<br />

che questa importante città romana è da ubicare nel territorio di Vieste anziché in<br />

quello di <strong>Ischitella</strong>.<br />

Senza voler contestare le tesi degli <strong>il</strong>lustri studiosi, e solamente dopo aver<br />

letto le loro argomentazioni, penso di poter esprimere delle fondate perplessità.<br />

Del resto <strong>il</strong> titolo stesso della pubblicazione Uria Garganica, è sintomatico delle<br />

poche certezza sull’identificazione di questa antica città con una località specifica<br />

come Vieste. Diversamente, la pubblicazione stessa si sarebbe potuta intitolare,<br />

3<br />

A.A.V.V., Uria garganica, Centro di Cultura Nicola Cim<strong>agli</strong>a, Litostampa, Foggia, 1998.

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