Ischitella e il Varano dai primi insediamenti agli ultimi feudatari
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204 <strong>Ischitella</strong> <strong>dai</strong> <strong>primi</strong> <strong>insediamenti</strong> <strong>agli</strong> <strong>ultimi</strong> <strong>feudatari</strong><br />
Congregazione, e poi dal suvoriferito Segretario di nuovo raccogliendo, a nolare (sic)<br />
in un foglio i nomi di ciascun eletto per uffiziale e portarsi <strong>agli</strong> officiali maggiori di<br />
Banca, e quelli leggersi ad alta voce dal medesimo Segretario e colui si troverà con<br />
la maggioranza de’ voti resterà eletto per uffiziali (sic), e succedendo ugu<strong>agli</strong>anza di<br />
voti, dovrà distribuirsi di nuovo le cartelle per quell’uffiziale che seguirà l’ugu<strong>agli</strong>anza,<br />
con farsi nuova nomina respettiva. Fatta canonicamente tal nuova elezione immediatamente<br />
si darà <strong>agli</strong> eletti <strong>il</strong> solito possesso col canto del Te Deum; ed a nomina del<br />
Priore nuovo, e col parere degli astanti colla maggioranza dei voti segreti dei Fratelli,<br />
si eligeranno due Fratelli Razionali per la visura dei conti de’ passati Superiori.<br />
IV. Dovendosi taluno ascrivere per Fratello, debba presentarsi al Priore, <strong>il</strong> quale<br />
lo proporrà in Congregazione col farsene scruttinio inclusivo, ed <strong>il</strong> Segretario ne farà<br />
l’atto del giorno dell’aggregazione, e lo consegnerà al Maestro dei Novizi, dal quale<br />
sarà diretto per mesi sei nel noviziato, eletti li quali a valazione (sic) del medesimo si<br />
proporrà à Fratelli col far fare nuovo scrutinio, e concorrendovi la maggioranza de’<br />
voti segreti da medesimi Fratelli sarà ammesso alla Fratellanza e scritto in Tabella,<br />
dovendosi in quella mattina confessare e comunicare in Congregazione, dovendo<br />
offerire a Maria SS.ma la Cera a titolo di entratura, secondo la possib<strong>il</strong>ità dell’aggregando,<br />
farsi l’abito, che portar deve in Congregazione nell’istesso giorno, per ivi<br />
conservarlo, e nel fine di sua vita vestirlo e così vestito portarlo in sepoltura.<br />
Le Sorelle poi per <strong>il</strong> mantenimento della Congregazione dovranno pagare annualmente<br />
carlini tre in podere del Tesoriere e mancando taluna da tal pagamento<br />
per l’intiero anno, e mesi due resterà priva di tutti gli (sic) suffragi soliti a farsi dalla<br />
Congregazione e da’ Fratelli, e Sorelle, per beneficio di quell’anima, che passerà<br />
all’altra vita non vattrovandosi (sic) <strong>il</strong> pagamento fatto, come sopra. Inoltre poiché<br />
i Fratelli non sono soggetti a tal pagamento per l’obbligo hanno assistere <strong>agli</strong> offizii<br />
solenni, che cantasi in Congregazione per suffragio delle anime de’ Fratelli e Sorelle<br />
passati all’altra vita; perciò mancando eglino per tre volte a detti suffragi senza la<br />
legittima causa, da esaminati in piena Congregazione, precedente maggioranza de’<br />
voti segreti de’ Fratelli, siano privi in tempo di loro morte dei medesimi suffragi.<br />
Parimenti, a nomina del medesimo Priore e colla (sic) maggioranza de’ Fratelli si<br />
eligerà un fratello per Tesoriere ed <strong>il</strong> Padre Spirituale, <strong>il</strong> quale sia amovib<strong>il</strong>e ad nutum<br />
degli stessi Fratelli, senza punto ingerirsi nella temporalità della Congregazione,<br />
ma soltanto in quel che riguarda la nuda e semplice spiritualità della medesima. Ed<br />
essendovi Fratelli sacerdoti, questi siano privi di voce attiva e passiva trattandosi di<br />
Fratelli Benefattori. Il Tesoriere nulla possa spendere senza <strong>il</strong> mandato sottoscritto<br />
dal Priore, da uno degli Assistenti, e Segretario, ed in mancanza del Priore, da ambi<br />
gli Assistenti, e Segretario, purche (sic) la somma non eccede gli (sic) carolini dieci,<br />
mentre eccedendosi tal somma, dovrassi (sic) proporre a’ Fratelli, e risolversi