Ischitella e il Varano dai primi insediamenti agli ultimi feudatari
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142 <strong>Ischitella</strong> <strong>dai</strong> <strong>primi</strong> <strong>insediamenti</strong> <strong>agli</strong> <strong>ultimi</strong> <strong>feudatari</strong><br />
di colpa. Anzi, <strong>il</strong> più delle volte, si accampavano pretese per essere stati i soli ad<br />
avere avuto fi or di senno. In quegli anni Francesco Pinto polemizzò con Pietro<br />
Calà Ulloa 41 , che aveva aspramente criticato <strong>il</strong> suo operato nella crisi del 1860 e,<br />
anche per questo, <strong>il</strong> principe, nei lunghi giorni dell’es<strong>il</strong>io, si decise a scrivere le<br />
Mémoires, che non a caso iniziano così: Non avrei mai pensato di scrivere queste<br />
memorie, ma quando ho visto che le maldicenze su di me erano troppe, ho ritenuto<br />
di dovere, prima di morire, giustifi care e rendere pubblici tutti gli atti e la condotta<br />
della mia vita politica 42 .<br />
Con la sua morte, si estinse <strong>il</strong> ramo masch<strong>il</strong>e della famiglia Pinto. Il titolo di<br />
principi di <strong>Ischitella</strong> passò a sua figlia Antonia 43 , e da questa, per matrimonio, ai<br />
del Tufo di Matino; infine dal matrimonio di Maria del Tufo con Michele dei duchi<br />
de Vargas Machuca 44 , a quest’ultima casata.<br />
40<br />
Tra i quali La discussione che fu pubblicato fino al 1904.<br />
41<br />
Ultimo primo ministro borbonico. Dopo Gaeta seguì Francesco II a Roma dove continuò a<br />
presiedere <strong>il</strong> governo borbonico in es<strong>il</strong>io.<br />
42<br />
ISCHITELLA (Francesco Pinto), Mémoires et souvenirs de ma vie, Parigi, Renon et Mauld Editori,<br />
1864. Traduzione di Mariagraziella Belloli, in questi ATTI.<br />
43<br />
L’Araldo, Almanacco nob<strong>il</strong>iare delle province Napoletane, Napoli, 1891, alla voce. Nel 1890, Antonia<br />
Pinto y Mendoza (1806-1894) figlia di Francesco e di Teresa Serra di Gerace, aveva oltre al titolo<br />
di principessa di <strong>Ischitella</strong> anche quelli di principessa di Migliano, marchesa di Giuliano, di Trevico<br />
e di Sant’Agata ereditati da casa Loffredo. Nel 1829 sposò Cesare del Tufo, marchese di Matino.<br />
44<br />
Dal loro matrimonio, avvenuto a Napoli <strong>il</strong> 7 febbraio 1884, nacquero: Maria Anna, Ascanio,