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Ischitella e il Varano dai primi insediamenti agli ultimi feudatari

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N. BARONE La vita e i tempi di Francesco Pinto<br />

Rientrato a Napoli, ebbe ulteriori prove di stima da parte di re Gioacchino.<br />

Fu ancora con <strong>il</strong> re di Napoli, con <strong>il</strong> grado di maresciallo di campo, nella campagna<br />

del 1815 fino alla sconfitta dell’esercito napoletano avvenuta a Tolentino.<br />

Alla restaurazione borbonica seguì Murat in Francia e rimase in es<strong>il</strong>io fino al 1818,<br />

quando Ferdinando I di Borbone gli concesse <strong>il</strong> rientro nel regno, l’integrazione<br />

nel grado e <strong>il</strong> comando della brigata di cavalleria formata dal 1° e 2° reggimento<br />

Dragoni.<br />

Con la caduta di Napoleone e <strong>il</strong> rientro dei Borbone dalla Sic<strong>il</strong>ia, <strong>il</strong> regno tornò<br />

nella più cupa restaurazione mentre le società segrete, soprattutto la Carboneria,<br />

diffusa tra m<strong>il</strong>itari, professionisti, proprietari terrieri e borghesi, fremevano sotto i<br />

poteri quasi <strong>il</strong>limitati della polizia. La Carboneria, i cui principi erano quelli della<br />

libertà e dell’indipendenza dallo straniero, era ordinata sul tipo della Massoneria e<br />

mirava all’unità d’Italia sotto forma di repubblica federativa. I suoi circoli si definivano<br />

vendite e gli associati buoni cugini. Diffusa in tutto <strong>il</strong> regno, in Capitanata<br />

era divisa in tre Tribù: l’Arpense nel distretto di Foggia; del Vallo Illuminato, nel<br />

distretto di Bovino e del Valore nel distretto di San Severo del quale facevano parte<br />

i comuni del Gargano settentrionale 6 .<br />

Nel luglio del 1820 ci fu una sedizione m<strong>il</strong>itare di ispirazione carbonara, a gran<br />

voce fu richiesto al re la concessione della Costituzione 7 . Il re, sotto l’incalzare<br />

degli eventi, concesse uno statuto di tipo spagnolo. Nel mese di agosto, per la prima<br />

volta, in tutti i comuni ci furono le votazioni per eleggere i deputati al parlamento<br />

nazionale napoletano 8 .<br />

Temendo di perdere la supremazia assolutista, le potenze europee si riunirono<br />

a Lubiana. Ferdinando I, che vi si era recato per difendere le libertà concesse, richiese,<br />

invece, un intervento armato per ristab<strong>il</strong>ire nel suo Regno l’ordine assoluto.<br />

Nel marzo 1821 un esercito austriaco scese in Italia e, dopo aver vinto a Rieti le<br />

m<strong>il</strong>izie napoletane comandate da Guglielmo Pepe, entrò in Napoli e vi si fermò<br />

per ben sei anni, fiaccando ogni ulteriore tentativo liberale. La caduta del governo<br />

costituzionale, a seguito dell’invasione austriaca, costò a Pinto, nel luglio 1821,<br />

una seconda epurazione: fu dimesso dall’esercito e cancellato <strong>dai</strong> ruoli m<strong>il</strong>itari<br />

6<br />

N. PITTA, Apricena, appunti di storia paesana, Cappetta, Foggia, 1960, pag. 71. L’A., a dimostrare<br />

la grande diffusione di questa setta, riporta l’elenco degli aff<strong>il</strong>iati apricenesi, conservato<br />

nell’Archivio di Stato di Foggia, che sono nel numero di 42 su un totale di circa 4 m<strong>il</strong>a abitanti. Tra<br />

gli aff<strong>il</strong>iati mi piace ricordare un mio avo: Pasquale Barone.<br />

7<br />

La Costituzione era la concessione, da parte dei sovrani, di alcune prerogative quali: la formulazione<br />

delle leggi da parte di una Camera elettiva, la libertà di associazione, di stampa, l’inviolab<strong>il</strong>ità<br />

di domic<strong>il</strong>io ecc.<br />

8<br />

Per la Capitanata furono eletti: Gian Tommaso Giordani di Manfredonia, Ferdinando De Luca di<br />

Serracapriola, Francesco Paolo Iacuzio di Foggia e Perpiniano Iannantuono di San Marco La Catola.<br />

Cfr., U. PILLA, San Severo nel Risorgimento, Ed. Notarangelo, San Severo, 1978, pag. 55. e, inoltre:

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