Ischitella e il Varano dai primi insediamenti agli ultimi feudatari

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05.05.2015 Views

14 Ischitella dai primi insediamenti agli ultimi feudatari Ischitella, chiesa del Crocifisso Epigrafe romana rinvenuta da Mario Giuseppe d’Errico.

G. DI PERNA Il Gargano nell’alto Medioevo 15 verso Monte La Tribuna e l’altro in contrada Niuzi 5 . Una strada collegava questo centro alla penisoletta del Crocefisso di Varano 6 , dove c’era probabilmente un’altra villa romana, come testimoniato da numerosi rinvenimenti di quest’epoca 7 , tra cui un’epigrafe funeraria 8 , oggi conservata presso la chiesa del Crocefisso. Anche nei pressi dell’attuale Ischitella, in località Parco della Chiesa, sono stati rinvenuti frammenti di ceramica di epoca romana e tombe paleocristiane 9 , anch’essi riferibili ad un piccolo insediamento rustico. Questi insediamenti agricoli, più che le poche città, costituivano la struttura portante dell’organizzazione socio-economica dell’antichità nel Gargano, che si mantenne praticamente intatta fino all’avvento dei Longobardi 10 . Abbandono delle città e dei grandi insediamenti agricoli romani I Longobardi, guidati dal duca Zottone, arrivarono a Benevento intorno al 570. In un primo periodo, la Daunia è soggetta per lo più a rapide e devastanti razzie (vedi l’assalto di Canosa del 589, che porta alla completa decadenza di questa florida città), che ad una vera e propria opera di conquista. A difesa della fertile pianura del Tavoliere e del Gargano, c’erano soprattutto Lucera e Teanum Apulum. Quando queste città, verso la fine del VI secolo, caddero, i loro abitanti ripararono per lo più a Lesina, che resistette fino alla metà del VII secolo 11 . Solo dopo il 650, con la presa di Lesina e di Siponto da parte del duca Grimoaldo I, futuro re di Pavia, i Longobardi avranno via libera al Gargano, che assoggetteranno rapidamente, visto la carenza di grandi città e la prevalenza assoluta di piccoli e medi insediamenti rurali. Mentre la guerra greco-gotica aveva per lo più risparmiato le antiche città 4 G. DEL VISCIO, Una necropoli riferibile ai primordi del Cristianesimo sul Monte Gargano, in “Rivista Scolastica”, vol. I, Napoli 1887; R. BATTAGLIA, Tombe rupestri e catacombe garganiche, in “Archivio per l’Antropologia e l’Etnologia”, vol. LXXXVI, Firenze 1956; ID., Antichi abitati e necropoli del Gargano, in Quaderni de “Il Gargano”, vol. 10, Foggia 1957; C. CORRAIN - P. GALLO, Gli ipogei sepolcrali di Monte Pucci (Vico del Gargano), in “Quaderni Turistici”, a cura dell’E.P.T. di Foggia, XX, s.d. 5 V. RUSSI, Note di archeologia e topografi a storica del Gargano Settentrionale, op. cit., pp. 58-61. 6 V. RUSSI, Note di archeologia e topografi a storica del Gargano Settentrionale, op. cit., p. 60. 7 V. RUSSI, Note di archeologia e topografi a storica del Gargano Settentrionale, op. cit., pp. 56-57. 8 V. RUSSI, recuperata dal dott. Giuseppe Mario D’Errico. 9 A. M. ARIANO, Sepolcreti ipogei inediti di Ischitella e Cagnano Varano, in “Vetera Christianorum”, Bari, 2, 1956, pp. 198-199; G. VOLPE, La Daunia nell’età della romanizzazione, op. cit., p. 202; V. RUSSI, Note di archeologia e topografi a storica del Gargano Settentrionale, op. cit., p. 61. 10 C. D’ANGELA, Dall’era costantiniana ai longobardi, in “La Daunia antica”, op. cit. 11 G. DI PERNA, Lesina: dal Paleolitico all’anno Mille, op. cit., pp. 126-128, 132-136, 142-145.

14 <strong>Ischitella</strong> <strong>dai</strong> <strong>primi</strong> <strong>insediamenti</strong> <strong>agli</strong> <strong>ultimi</strong> <strong>feudatari</strong><br />

<strong>Ischitella</strong>, chiesa del Crocifisso<br />

Epigrafe romana rinvenuta da Mario Giuseppe d’Errico.

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