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Ischitella e il Varano dai primi insediamenti agli ultimi feudatari

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T. M. RAUZINO La viLa divisione del Demanio 121<br />

torno al bosco, e qualunque altro sito, fossero ridotti , secondo la norma deliberata<br />

dalla Commissione Feudale, a un canone in danaro affrancab<strong>il</strong>e, raggu<strong>agli</strong>ato<br />

alla decima parte del prodotto annuo. L’agente d’Aversa per mezzo d’un perito<br />

eligendo dal decurionato e di un altro eligendo dall’ex Barone, farà liquidare sui<br />

fondi seminati <strong>il</strong> raccolto dell’anno in corso, che è medio tra l’abbondanza e lo<br />

scarso, affinché serva come base per la fissazione del canone: a norma del Real<br />

Decreto del 3 dicembre 1808 dovrà nominare dei periti forestieri che classifichino le<br />

terre coltivab<strong>il</strong>i ed effettuino una stima della loro produzione media. La fissazione<br />

definitiva del canone spetterà al Commissario ripartitore, dopo aver visionato gli<br />

atti inviati dall’Agente d’Aversa.<br />

Ordinanza Zurlo 18 luglio 1811<br />

Il 18 luglio 1811 dal Molise, Biase Zurlo, Intendente di Molise e Commissario<br />

del Re per la divisione de’ demani di detta provincia e di Capitanata, emanò una<br />

seconda ordinanza riguardante <strong>Ischitella</strong>.<br />

Dopo la prima, pronunciata <strong>il</strong> 12 luglio 1810 per la divisione de’ demani<br />

d’<strong>Ischitella</strong> e già eseguita dall’agente demaniale d’Aversa, c’erano stati dei reclami<br />

da parte dei principi d’<strong>Ischitella</strong> e di Tarsia, che non ebbero grande effetto: non<br />

scalfirono le decisioni di Zurlo.<br />

Egli, con l’articolo 11, aveva stab<strong>il</strong>ito che i tre quinti del bosco ex feudale<br />

spettavano al Comune, in compenso degli usi essenziali, ed ut<strong>il</strong>i che vi stava esercitando,<br />

soltanto due quinti potevano restare al Principe di <strong>Ischitella</strong>.<br />

Quando l’ex Commissione feudale escluse d<strong>agli</strong> usi civici concessi <strong>agli</strong> <strong>Ischitella</strong>ni<br />

<strong>il</strong> dritto della ghianda nel bosco, riservato all’ex <strong>feudatari</strong>o dal 1 di ottobre<br />

fino 23 dicembre di ciascun anno, <strong>il</strong> principe Pinto, forte di questa pronuncia, chiese<br />

di rettificare la divisione del bosco: tre quarti spettavano a lui, e soltanto un quarto<br />

al Comune, in quanto <strong>agli</strong> abitanti d’<strong>Ischitella</strong> l’uso della ghianda, posto a calcolo<br />

della precedente ordinanza, era ormai precluso.<br />

Il Comune, come risposta a questa richiesta, deliberò di non doversi dar luogo<br />

alla pretesa rettifi ca.<br />

Il Principe aveva prodotto dei reclami anche contro la divisione dell’Isola di<br />

<strong>Varano</strong>. Ma la Commissione feudale deliberò che la Difesa di <strong>Varano</strong> fosse proprietà

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