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Ischitella e il Varano dai primi insediamenti agli ultimi feudatari

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T. M. RAUZINO La vitaI Pinto Principi di <strong>Ischitella</strong> e Peschici 109<br />

poco serba <strong>il</strong> decoro della sua honesta; et hauendo accumulato col defonto Marito<br />

peculio di consideratione ultimamente nell’anno 1694 è passata alle seconde nozze<br />

con Don Fabio de Dura, al quale per detto affetto hauea ella procurata la grazia<br />

della scarcerazione.<br />

Don Gaspare secondogenito viue anche con splendore, et esercita l’officio di<br />

Generale Tesoriero del Regno, con <strong>il</strong> quale altresì uà annesso quello di Consegliero<br />

di Stato. Prese per moglie Donna Angiola Lagni del Seggio di Capuano, figlia del<br />

Marchese Romagno senza dote alcuna per la medesima cagione icennata in Don<br />

Emanuele suo fratello, e con essa s’è fatto Padre di tre figliuoli Maschi che sono<br />

Don Luise, Don Gregorio, e Don Antonio, tutti di buon’indole, et una femina detta<br />

Donna Catarina che fù maritata con ricca dote l’anno 1693 a Don Antonio Mont’Alto,<br />

Duca di Fragnito, col disgusto d’alcuni de parenti dello sposo, e particolarmente<br />

del Duca di Picodefumo di Casa F<strong>il</strong>omarino suo cognato che non uolle intervenire<br />

in modo alcuno alle nozze, però non godè molto della compagnia maritale, perché<br />

doppo due mesi ò poco più del contratto sponsalitio è rimasta di questo Vedua, è<br />

grauida , et à suo tempo poi diede alla luce un maschio al quale fu posto <strong>il</strong> nome<br />

del Padre.<br />

Indi essendo per la sua dote desiderata in moglie dà diversi personaggi finalmente<br />

fù conchiuso Matrimonio con Mario Loffredo Marchese di Monteforte<br />

figlio primogenito del Principe di Cardito, <strong>il</strong> quale stando in Roma come Agente<br />

della Città di Napoli per la causa dell’inquisizione, è venuto à tal’effetto qui per<br />

le poste; et essendo salito più di una volta alla Casa della sposa, hà fatto ritorno in<br />

Roma come Agente della Città di Napoli per spedirsi dalla sua Carica, et ottenne<br />

dal Sommo Pontefice la dispensa del Matrimonio, essendo cogino del defunto Duca<br />

di Fragnito, Primo sposo della Dama; come già ottenuto la dispensa hà effettuato<br />

<strong>il</strong> Matrimonio; et <strong>il</strong> Prencipe di Cardito Padre dello sposo è passato all’altra vita in<br />

quest’anno 1705, essendo succeduto detto Marchese nel Principato al Padre.

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