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Inaugurazione stele brigata Catanzaro

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1<br />

LA BRIGATA CATANZARO NELLA STORIA E NELLA MEMORIA<br />

E' stata inaugurata sabato 1 ottobre 2011 a Santa Maria la Longa, piccolo Comune in<br />

provincia di Udine, una <strong>stele</strong> che la locale Amministrazione ha voluto innalzare davanti al<br />

Municipio per ricordare la <strong>brigata</strong> <strong>Catanzaro</strong> (141° e 142° reggimento fanteria), una delle<br />

più valorose Unità del nostro Esercito, che a S. Maria la Longa soggiornò più volte tra il<br />

1915 e il 1917.<br />

Stele a ricordo della <strong>brigata</strong> <strong>Catanzaro</strong> eretta davanti al Municipio di Santa Maria la Longa,<br />

inaugurata il 1° ottobre 2011.<br />

(fotografia di Adolfo Zamboni).


2<br />

All'inizio della cerimonia il Sindaco di Santa Maria la Longa ha letto il messaggio<br />

inviato dal Capo dello Stato, dando risalto all'auspicio del Presidente che «la<br />

manifestazione, nella particolare ricorrenza del 150 anniversario dell'Unità d'Italia»,<br />

potesse «consolidare il sentimento di appartenenza alla Nazione [...] nel segno dei valori<br />

condivisi di democrazia e libertà alla base della nostra Costituzione».<br />

Un ringraziamento particolare è stato rivolto dal sindaco dr. Igor Treleani alla dr.sa<br />

Silvia Aronica, assessore alla Cultura, che ha curato la realizzazione dell'iniziativa. Sono<br />

seguiti gli interventi del Vicesindaco di <strong>Catanzaro</strong> e di alcuni Rappresentanti della<br />

Regione Friuli Venezia Giulia e della Provincia di Udine. Lo scrittore Paolo Maurensig ha<br />

presentato l'opera e il suo autore Giorgio Celiberti. Ha poi parlato della storia della<br />

"<strong>Catanzaro</strong>" Mario Saccà, giornalista di <strong>Catanzaro</strong> e appassionato ricercatore storico.<br />

Hanno allietato la riuscita manifestazione, svoltasi in una splendida mattinata di sole, il<br />

rinfresco e il pranzo preparati dal locale Gruppo Alpini, presente alla cerimonia con le<br />

bandiere e il labaro col medagliere della Federazione di Udine del Nastro Azzurro.<br />

Per l'occasione il Comune ha distribuito un pieghevole che illustra la storia della<br />

<strong>brigata</strong> <strong>Catanzaro</strong>, che, costituita a <strong>Catanzaro</strong> Marina nell’imminenza della guerra e<br />

formata dal 141° e 142° reggimento, contava circa seimila fanti, per lo più Calabresi.<br />

Inquadrata nella III armata comandata dal Duca d’Aosta, la "<strong>Catanzaro</strong>" partecipò<br />

ai più duri e sanguinosi combattimenti sul Carso e sull'Altipiano di Asiago, guadagnando<br />

la reputazione di <strong>brigata</strong> d’assalto tra le più salde e valorose.<br />

Il 141° fu uno dei pochissimi reggimenti di fanteria a meritare la Medaglia d’oro al<br />

valor militare «per l’altissimo valore spiegato nei molti combattimenti, per l’audacia mai<br />

smentita, per l’impeto aggressivo senza pari, sempre e ovunque esempio ai valorosi.» Il<br />

Reggimento gemello ebbe la Medaglia d’argento.<br />

La <strong>brigata</strong> <strong>Catanzaro</strong> schierata per la cerimonia della consegna delle medaglie al valore il 26 aprile 1917.<br />

Da Fasti della 3 a Armata: Brigata <strong>Catanzaro</strong>, Au. Be., stab. art. tipografico G. Caprin, Trieste, 1919.<br />

(archivio Adolfo Zamboni).


3<br />

La fedeltà al motto «portiamo i colori del sangue e della morte, ovunque vincitori»,<br />

derivato dal rosso e nero delle mostrine, costò alla "<strong>Catanzaro</strong>" 2.468 morti, 12.867 feriti e<br />

2.203 dispersi.<br />

La Brigata lasciò un segno indelebile a Santa Maria la Longa, dove tra novembre<br />

1915 e metà luglio 1917 trascorse cinque periodi di riposo dai logoranti turni di trincea e<br />

dove avvenne il tragico e doloroso episodio della rivolta armata, «determinata da<br />

stanchezza della vita del fronte sul Carso che durava da due anni senza interruzione e dal<br />

desiderio di passare ad altro fronte più tranquillo.»<br />

La Brigata, riordinata e inviata in prima linea nel difficile settore di Monfalcone,<br />

tornò presto a battersi col consueto coraggio, meritando una citazione nel bollettino di<br />

guerra per la sua «arditezza e tenacia» nell’offensiva di agosto 1917.<br />

Dopo la Vittoria la Brigata presidiò Trieste e la frontiera per oltre un anno, finchè fu<br />

sciolta.<br />

A causa della rivolta la "<strong>Catanzaro</strong>" fu a lungo vittima di una specie di damnatio<br />

memoriae che oscurò ingiustamente la sua «lunga tradizione di valore», che in anni recenti<br />

è stata unanimemente riconosciuta e rivalutata dagli Storici.<br />

I Sindaci di Santa Maria la Longa e di <strong>Catanzaro</strong> ed altre Autorità regionali e provinciali<br />

(fotografia di Adolfo Zamboni).


4<br />

L'artista Giorgio Celiberti al momento dello scoprimento della sua opera.<br />

(fotografia di Max Difilippo)<br />

Vista dell'altra faccia della <strong>stele</strong><br />

(fotografia di Max Difilippo)<br />

Adolfo Zamboni

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