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Riassunto <strong>delle</strong> Risoluzioni<br />

adottate dall’8 ª Assemblea Generale dell’OIV<br />

Tb<strong>il</strong>isi (Georgia)<br />

Riassunto <strong>delle</strong> Risoluzioni<br />

adottate dall’8 ª Assemblea Generale dell’OIV – Tb<strong>il</strong>isi (Georgia)<br />

L’8 ª Assemblea Generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV), tenutasi a<br />

Tb<strong>il</strong>isi (Georgia), ha adottato in totale 29 <strong>risoluzioni</strong>.<br />

Decisioni relative ai lavori trasversali<br />

Gli Stati membri dell’OIV hanno deciso di adottare una metodologia di lavoro per lo sv<strong>il</strong>uppo di un<br />

Protocollo Internazionale per <strong>il</strong> calcolo <strong>delle</strong> emissioni di gas a effetto serra nella produzione <strong>delle</strong> uve<br />

e del vino (Risoluzione OIV/CST 425/2010).<br />

Decisioni relative alla Viticoltura<br />

L’8 ª Assemblea Generale ha approvato tre <strong>risoluzioni</strong> nell’ambito della viticoltura e dell’uva da tavola.<br />

La seguente definizione di "Terroir” è stata adottata all’unanimità: "Il terroir vitivinicolo è un<br />

concetto che si riferisce a un’area sulla quale si sv<strong>il</strong>uppa un sapere collettivo dalle interazioni tra<br />

un luogo fisico e biologico identificab<strong>il</strong>e e le pratiche vitivinicole applicate, che conferiscono<br />

caratteristiche distintive ai prodotti originari di quell’area." (Risoluzione OIV/Viti 333/2010).<br />

È stata adottata una risoluzione volta a proteggere <strong>il</strong> patrimonio inestimab<strong>il</strong>e <strong>delle</strong> varietà e <strong>delle</strong><br />

specie di vigna, per mezzo:<br />

- di ampie indagini di ricerca;<br />

- della conservazione in situ di questo materiale vegetale;<br />

- di sostegno di attività di ricerca destinate a migliorare i diversi sistemi e metodi di conservazione<br />

possib<strong>il</strong>i.<br />

È stato inoltre deciso di elaborare un inventario mondiale dei conservatori di risorse genetiche<br />

consacrati alla vigna in visione di costituire un elenco <strong>delle</strong> accessioni <strong>delle</strong> varietà conservate<br />

(Risoluzione OIV/Viti 424/2010).<br />

È stata adottata una scheda generale di analisi sensoriale dell’uva da tavola. Questa scheda sarà<br />

essenzialmente ut<strong>il</strong>izzata per caratterizzare e valutare le nuove varietà di uve da tavola, ma<br />

entrerà anche a far parte degli studi di mercato e sarà ut<strong>il</strong>izzata per concorsi di specie fruttifere<br />

(Risoluzione OIV/Viti 371/2010).<br />

Decisioni relative alle pratiche enologiche<br />

Diverse <strong>risoluzioni</strong> in materia di nuove pratiche enologiche completeranno <strong>il</strong> Codice Internazionale<br />

<strong>delle</strong> Pratiche Enologiche <strong>dell'OIV</strong>, in particolare:<br />

Una scheda generale che definisce i processi fisici che consistono nel separare <strong>il</strong> mosto o <strong>il</strong> vino<br />

in frazioni suscettib<strong>il</strong>i di presentare una composizione chimica diversa con i differenti obiettivi e<br />

prescrizioni (Risoluzione OIV/Oeno 372/2010).<br />

Altre due schede generali completano la scheda sulle tecniche separative. Si tratta, da un lato,<br />

del trattamento dei mosti con l’aus<strong>il</strong>io di tecniche membranarie che consentono la ritenzione o <strong>il</strong><br />

passaggio di qualche composto dei mosti (Risoluzione OIV/Oeno 373A/2010), e dall’altro lato,<br />

1/4 © OIV Juin 2010


Riassunto <strong>delle</strong> Risoluzioni<br />

adottate dall’8 ª Assemblea Generale dell’OIV<br />

Tb<strong>il</strong>isi (Georgia)<br />

del trattamento del vino con l’aus<strong>il</strong>io di tecniche membranarie che consentono la ritenzione o <strong>il</strong><br />

passaggio selettivo di qualche composto del vino (Risoluzione OIV/Oeno 373B/2010).<br />

L’acidificazione per trattamento elettromembranario (elettrodialisi a membrane bipolari) dei mosti<br />

(Risoluzione OIV/Oeno 360/2010) o dei vini (Risoluzione OIV/Oeno 361/2010). Tali pratiche<br />

vengono definite come metodi fisici di estrazione ionica del mosto sotto l'azione di un campo<br />

elettrico con l'aus<strong>il</strong>io di membrane permeab<strong>il</strong>i ai cationi da una parte e di membrane bipolari<br />

dall'altra parte, che consentono l'aumento dell'acidità di titolazione e dell'acidità reale<br />

(diminuzione del pH) del vino.<br />

Decisione relativa alle specifiche dei prodotti enologici<br />

Le seguenti monografie completano <strong>il</strong> Codex Enologico Internazionale, in particolare:<br />

Una nuova monografia che concerne la determinazione dell’attività β -glucanasi (β 1-3, β 1-6) dei<br />

composti enzimatici nelle materie prime. Il metodo di analisi è basato sul dosaggio del glucosio<br />

liberato dall’enzima, del quale si vuole misurare l’attività, a partire da una soluzione<br />

standardizzata di glucano di Schizophyllum spp. (Risoluzione OIV/Oeno 340/2010).<br />

La modifica della monografia esistente sui pezzi di legno di quercia ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i in enologia (Oeno<br />

03/2005) tramite l’aggiunta di un paragrafo relativo alla qualità alimentare dei sacchi o altri<br />

recipienti nonché dei dispositivi di supporto ut<strong>il</strong>izzati nel vino per introdurre i frammenti di legno di<br />

quercia (Risoluzione OIV/Oeno 430/2010).<br />

Una nuova risoluzione (volta a sostituire la risoluzione Oeno 8/1995) descrive le tecniche di<br />

analisi microbiologiche che possono essere applicate a vini, mosti, mistelli e a qualsiasi prodotto<br />

sim<strong>il</strong>e, anche nel caso in cui questi risultino alterati da un’attività microbica. Questi metodi sono<br />

inoltre adattati all’analisi dei composti industriali di microrganismi selezionati, lieviti secchi attivi e<br />

batteri lattici (Risoluzione OIV/Oeno 206/2010).<br />

Un metodo qualitativo per r<strong>il</strong>evare la capacità di produrre ammine biogene (AB) da batteri lattici in<br />

un ambiente di cultura liquido contenente <strong>il</strong> precursore di acido amminico corrispondente<br />

(Risoluzione OIV/Oeno 348/2010).<br />

Una modifica <strong>delle</strong> monografie sull’acido alginico (Oeno 6/2005) e sull’alginato di potassio (Oeno<br />

33/2000) è stato adottato includendo un paragrafo sull’origine e sull’ambito di applicazione<br />

dell’alginato di potassio (Risoluzione OIV/Oeno 410/2010).<br />

Decisioni relative ai metodi di analisi<br />

In questa stessa sezione, sono stati adottati nuovi metodi di analisi che saranno pubblicati nella<br />

Raccolta Internazionale dei Metodi di Analisi dei Vini e dei Mosti e nella Raccolta Internazionale dei<br />

Metodi di Analisi <strong>delle</strong> Bevande Spiritose di origine Vitivinicola dell’OIV:<br />

Il metodo per la determinazione della carbossimet<strong>il</strong>cellulosa (gomma di cellulosa, CMC) che si<br />

applica ai vini bianchi (fermi e frizzanti) (Risoluzione OIV/Oeno 404/2010). Una volta isolata, la<br />

CMC è idrolizzata in ambiente acido per formare l’acido glicolico che viene poi degradato per<br />

formare formaldeide. Il 2,7-diidrossinaftalene (DHN) viene aggiunto per formare un composto che<br />

sv<strong>il</strong>uppa una colorazione violacea sotto l’azione dell’acido solforico concentrato, permettendo una<br />

misura colorimetrica a 540nm.<br />

Il metodo di determinazione del rapporto isotopico 13 C/ 12 C del glicerolo nei vini tramite<br />

cromatografia gassosa accoppiata a un forno a combustione o tramite cromatografia liquida ad<br />

alta prestazione accoppiata alla spettrometria di massa di rapporto isotopico (GC-C-IRMS)<br />

(Risoluzione OIV/Oeno 343/2010). La misura della percentuale in carbonio 13 del glicerolo può<br />

2/4 © OIV Juin 2010


Riassunto <strong>delle</strong> Risoluzioni<br />

adottate dall’8 ª Assemblea Generale dell’OIV<br />

Tb<strong>il</strong>isi (Georgia)<br />

permettere di r<strong>il</strong>evare l’aggiunta di glicerolo di mais (pianta C4) o di sintesi (fonti foss<strong>il</strong>i) a del vino<br />

o ad altre bevande spiritose.<br />

Un metodo di analisi per la determinazione quantitativa multi-elementare per spettrometria di<br />

massa a plasma accoppiata induttivamente o ICP-MS (Risoluzione OIV/Oeno 344/2010). Il<br />

principio si basa sull’iniezione e la nebulizzazione del campione in un plasma formato da una<br />

corrente ad alta frequenza. I processi di separazione, r<strong>il</strong>evamento e quantificazione degli ioni<br />

vengono realizzati in uno spettrometro di massa, attraverso un sistema moltiplicatore di elettroni.<br />

Due metodi di determinazione dei composti α-dicarbon<strong>il</strong>i del vino a seguito del r<strong>il</strong>evamento dal<br />

1,2-diamminobenzene:<br />

- un metodo che si riferisce all’analisi dei derivati tramite cromatografia in fase liquida ad alta<br />

prestazione elevate (HPLC) e tramite r<strong>il</strong>evamento per assorbimento UV a 313 nm (Risoluzione<br />

OIV/Oeno 386A/2010);<br />

- mentre <strong>il</strong> secondo metodo si riferisce a un’analisi per cromatografia in fase gassosa con<br />

r<strong>il</strong>evazione tramite spettrometria di massa o con l’aus<strong>il</strong>io di un r<strong>il</strong>evatore specifico per i composti<br />

azotati (Risoluzione OIV/Oeno 386B/2010).<br />

I criteri per i metodi di quantificazione dei residui di proteine di chiarifica nel vino (Risoluzione<br />

OIV/Oeno 427/2010). La determinazione dei residui di proteine di chiarifica allergeniche nei vini<br />

possono ut<strong>il</strong>izzare metodi ELISA sandwich, competitivi, diretti o indiretti, ut<strong>il</strong>izzando un metodo<br />

approvato in funzione dei criteri dell’OIV e che risponde ai criteri di prestazione descritti.<br />

Tre metodi completano la Raccolta dei Metodi Internazionali di Analisi <strong>delle</strong> Bevande Spiritose di<br />

origine Vitivinicola:<br />

- Un metodo per la determinazione globale dei composti fenolici che sono ossidati dal reattivo di<br />

Folin-Ciocalteu. Il dosaggio consente di quantificare globalmente i composti fenolici provenienti<br />

dal legno presenti negli alcolici invecchiati in fusto che non sono stati oggetto di addizioni di<br />

caramello (Risoluzione OIV/Oeno 382B/2010).<br />

- Due metodi di determinazione dei composti α-dicarbon<strong>il</strong>i <strong>delle</strong> bevande alcoliche di origine<br />

vitivinicola a seguito del r<strong>il</strong>evamento dal 1,2-diamminobenzene: un metodo si riferisce all’analisi<br />

dei derivati per cromatografia in fase liquida ad alta prestazione (HPLC) e r<strong>il</strong>evamento per<br />

assorbimento UV a 313 nm (Risoluzione OIV/Oeno 382C/2010), mentre <strong>il</strong> secondo si riferisce a<br />

un’analisi tramite cromatografia in fase gassosa con r<strong>il</strong>evazione mediante spettrometria di massa<br />

o con l’aus<strong>il</strong>io di un r<strong>il</strong>evatore specifico per i composti azotati (Risoluzione OIV/Oeno<br />

382D/2010).<br />

Parallelamente ai metodi di analisi, gli Stati membri dell’OIV hanno adottato linee guida relativamente<br />

agli analizzatori automatici in enologia. La prima parte interessa gli autoanalizzatori colorimetrici in<br />

particolare gli analizzatori a flusso continuo e gli analizzatori sequenziali (Risoluzione OIV/Oeno<br />

391/2010). La seconda parte interessa gli analizzatori infrarossi, in particolare gli analizzatori nel<br />

Vicino Infrarosso (NIR) e gli analizzatori a Infrarossi a Trasformata di Fourier (IRTF) (Risoluzione<br />

OIV/Oeno 390/2010). Si precisa che questi metodi non possono essere considerati come metodi di<br />

riferimento.<br />

Decisioni relative all’economia e al diritto<br />

L’8ª Assemblea Generale ha approvato quattro <strong>risoluzioni</strong> nell’ambito dell’economia e del diritto.<br />

L’Assemblea Generale ha adottato la definizione di “vino dolce <strong>il</strong> cui zucchero residuo proviene<br />

dall’uva”. La definizione stab<strong>il</strong>isce una percentuale in zuccheri residui della fermentazione, glucosio<br />

più fruttosio, superiore o pari a 45 g/l nonché un TAV acquisito non inferiore a 4,5% e un TAV<br />

potenziale <strong>delle</strong> uve avente la fermentazione non inferiore a 15% (Risoluzione OIV/Eco 287/2010).<br />

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Riassunto <strong>delle</strong> Risoluzioni<br />

adottate dall’8 ª Assemblea Generale dell’OIV<br />

Tb<strong>il</strong>isi (Georgia)<br />

Le stesse definizioni di “bevanda a base di vino” e “bevanda a base di prodotto vitivinicolo” sono state<br />

adottate. Stab<strong>il</strong>iscono <strong>il</strong> volume minimo di vino e/o di vino speciale e/o di mosto ut<strong>il</strong>izzato nonché i<br />

trattamenti autorizzati per la loro elaborazione, quali l’edulcorazione, la colorazione, l’aggiunta di<br />

sostanze o di componenti aromatizzanti e l’aggiunta di prodotti di qualità alimentare o di bevande non<br />

alcoliche ivi inclusa l’acqua. Stab<strong>il</strong>iscono TAV acquisiti specifici (massimo e minimo) per ciascuno dei<br />

due prodotti (Risoluzione OIV/Eco 288/2010).<br />

Sono state adottate due modifiche della Norma internazionale dell’OIV per l’etichettatura dei vini. Si<br />

tratta della soppressione dei divieti relativi all’indicazione della denominazione varietale (Risoluzione<br />

OIV/Eco 396/2010) e all’indicazione dell’annata o dell’anno del raccolto (Risoluzione OIV/Eco<br />

397/2010) sulle etichette dei vini che non godono di una denominazione di origine riconosciuta o di<br />

un'indicazione geografica riconosciuta nota.<br />

I testi completi <strong>delle</strong> <strong>risoluzioni</strong> adottate dall’8 ª Assemblea Generale dell’OIV saranno consultab<strong>il</strong>i a<br />

breve sul sito Internet dell’OIV: www.oiv.int<br />

* * * * *<br />

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