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2 L’ed<strong>it</strong>oriale<br />
5 ottobre 2013<br />
Afragola<br />
Racconto del primo incontro nella stanza<br />
del sindaco: toccata con mano la “discontinu<strong>it</strong>à”<br />
Riflessione del direttore di “Mosaico”, Giovanni De Cicco, sulla vera sfida che attende la coalizione di salute<br />
pubblica guidata da Mimmo Tuccillo: la “divers<strong>it</strong>à” dal “sistema Nespoli”. E’ bastato poco per dimostrare<br />
quanto la musica sia cambiata nei metodi, nei valori, negli atti e negli obiettivi. Prossimo passo<br />
la riorganizzazione della macchina comunale. Parte dal cuore dell’amministrazione la “rinasc<strong>it</strong>a” di Afragola<br />
di Giovanni De Cicco<br />
AFRAGOLA – Non sono<br />
ab<strong>it</strong>uato a mettere sui giornali<br />
colloqui privati. Questa<br />
volta, però, faccio uno<br />
strappo ad una regola che<br />
considero di v<strong>it</strong>a e lo faccio<br />
consapevole di ciò che scrivo<br />
nell’interesse della c<strong>it</strong>tadinanza:<br />
perché da quella<br />
discussione sono emersi<br />
elementi importanti, che possono aiutare tutti,<br />
c<strong>it</strong>tadini e addetti ai lavori, nell’analisi di<br />
quello che vuole essere l’amministrazione<br />
Tuccillo. E il sindaco sicuramente mi capirà<br />
e condividerà quello che considero un nobile<br />
obiettivo.<br />
Negli ultimi sei anni è stata la prima volta che<br />
ho varcato la soglia della “famigerata stanza<br />
del sindaco”. Ho trovato un’accoglienza calda,<br />
uno staff di persone perbene che al più presto<br />
dovrà essere ufficializzato, e per la prima volta<br />
ho respirato un’aria nuova. Un’aria fresca,<br />
senza tensioni, senza che i dipendenti abbiano<br />
paura di parlare perché temono r<strong>it</strong>orsioni; non<br />
ho trovato gente sotto ricatto e col timore di<br />
affrontare qualsiasi tematica pol<strong>it</strong>ico-amministrativa.<br />
Il sindaco Tuccillo si libera dagli impegni<br />
per dedicarmi qualche minuto. La porta<br />
si apre. Si alza dalla sua scrivania zeppa di carte.<br />
Stringe la mano e mi fa accomodare mettendomi<br />
a mio agio. E’ lui a rompere il ghiaccio.<br />
Offre pure un bel caffè ed un bicchiere d’acqua<br />
fresca in un giorno di afa. Grad<strong>it</strong>issimo.<br />
Poi, immediatamente, Tuccillo inizia a parlare<br />
di Afragola. E lo sottolinea: “Della mia Afragola”.<br />
La sua Afragola. Ad inizio discussione<br />
ci interrompono. C’è una vis<strong>it</strong>a di un familiare.<br />
Una donna fine, di bella presenza. Basta<br />
ascoltarla e ti accorgi che si tratta di una donna<br />
preparata. Un professionista. E’ un familiare<br />
del sindaco. Giusto il tempo di un abbraccio<br />
e un saluto. L’augurio di buon lavoro ed un<br />
affettuoso bacio. Pochi secondi. Tuccillo non<br />
ha tempo da perdere. Il sindaco accetta volentieri<br />
il “grande in bocca al lupo” e poi liquida<br />
il familiare senza tanti fronzoli. Vuole parlare<br />
di Afragola e non vede l’ora di illustrare quello<br />
che ha in testa per cambiare volto a questa c<strong>it</strong>tà.<br />
Prima che andasse via, però, il familiare del<br />
capo dell’amministrazione, persona squis<strong>it</strong>a e<br />
dotata di senso dell’humor, si becca pure una<br />
battuta. Il sindaco: “E’ mia parente: per questo<br />
non c’è possibil<strong>it</strong>à di incarichi al Municipio”.<br />
Replica: “Per fortuna sono piena. Non ne ho<br />
bisogno. Sono passata solo per salutarti e per<br />
darti un grande in bocca al lupo”. Ovviamente,<br />
giusto ribadirlo, si tratta di una battuta. Ma<br />
in quel momento quella battuta non è passata<br />
inosservata. Almeno alle mie orecchie. Perché<br />
ad Afragola negli ultimi cinque anni ho trovato<br />
parenti di sindaco, assessori e consiglieri del<br />
Pdl dappertutto: rifiuti, concorsi, assunzioni,<br />
in Consiglio, nella società del Comune “Afrgol@net”e<br />
chi più ne ha più ne metta. Quindi,<br />
altro che battuta. La frase gioiosa del sindaco<br />
Tuccillo è suonata alle mie orecchie come<br />
l’ennesima dimostrazione che non solo al<br />
Municipio si respira un’aria nuova, ma sono<br />
cambiati i valori, i metodi, il modo di pensare,<br />
l’approccio nel rapporto con le ist<strong>it</strong>uzioni. La<br />
battuta di Tuccillo è stata, nel caso specifico,<br />
riusc<strong>it</strong>a ed apprezzata. La discontinu<strong>it</strong>à la si<br />
tocca con mano sia nelle grandi cose che nelle<br />
piccole azioni quotidiane.<br />
Torniamo in quella stanza. Il sindaco dietro la<br />
scrivania ed io davanti. Per la prima volta non<br />
ho trovato un pol<strong>it</strong>ico che tenta di accattivarsi<br />
la stampa (e non solo) con promesse personali<br />
o chissà di che tipo. Inizia a parlare di Afragola<br />
e di buona amministrazione. Il primo c<strong>it</strong>tadino<br />
vuole dimostrare, coi fatti, che la musica<br />
è cambiata: sempre atti alla mano. Mostra carte<br />
che dimostrano quanto sia stato attento alla<br />
tutela della legal<strong>it</strong>à in tutto quanto si è verificato<br />
al Municipio sin dalla sua elezione. Mostra<br />
carte, documenti, lettere che lui stesso ha<br />
scr<strong>it</strong>to e firmato, ma non vuole che si dia pubblic<strong>it</strong>à<br />
a quelle iniziative perché lui la legal<strong>it</strong>à<br />
“la pratica”. Non fa parte dell’eserc<strong>it</strong>o di chi<br />
predica bene e razzola male. Infine, si arriva<br />
al sodo. Alla riorganizzazione della macchina<br />
comunale. Ha le idee chiarissime e tipiche di<br />
chi intende riorganizzare il servizio per scardinare<br />
il sistema degli anni passati senza tagliare<br />
teste, senza ripicche, senza intimidazioni<br />
o vendette. Pensa all’efficienza dei settori, a<br />
come renderli funzionali, compatti, produttivi.<br />
In modo da valorizzare i dirigenti che ci sono e<br />
portandone ad Afragola altri due, nuovi di zecca,<br />
con “curricula tra i migliori sulla piazza”.<br />
Non “amici” o “amici degli amici” chissà per<br />
raggiungere quali obiettivi oscuri. Ma professional<strong>it</strong>à<br />
riconosciute e capaci di contribuire al<br />
rilancio dell’azione amministrativa e garantire<br />
efficienza e qual<strong>it</strong>à ai singoli settori nel rispetto<br />
della legal<strong>it</strong>à e della trasparenza. Non voglio<br />
anticipare nulla di come Mimmo Tuccillo<br />
intende riorganizzare la macchina amministrativa<br />
perché è giusto che il sindaco si confronti<br />
prima con la pol<strong>it</strong>ica. Ma quella soluzione l’ho<br />
trovata ideale. La discontinu<strong>it</strong>à col “quinquennio<br />
Nespoli” è cosa seria e deve essere dimostrabile;<br />
non solo a chiacchiere ma nei fatti,<br />
partendo dal cuore dell’amministrazione. Anche<br />
perché il principio del “non tagliamo teste<br />
perché siamo diversi dal centrodestra” non significa<br />
lasciare le cose così come sono. Sarebbe<br />
una follia. Significa, invece, mettere tutti in<br />
condizioni di lavorare al meglio e di esprimersi<br />
valorizzando al massimo le proprie qual<strong>it</strong>à<br />
e competenze con pochi innesti, un paio, capaci<br />
di garantire il salto di qual<strong>it</strong>à all’Ente e<br />
all’amministrazione. Due innesti ed una riorganizzazione<br />
complessiva dei settori per fare<br />
la differenza. Il punto fondamentale della riforma<br />
è la spesa. Ad esempio. Adesso non è<br />
possibile avere un quadro chiaro della spesa<br />
pubblica. Se la “riforma Tuccillo” dovesse trovare<br />
l’ok della pol<strong>it</strong>ica garantirà un’inversione<br />
di tendenza pure su questo aspetto, in modo da<br />
capire come vengono spesi i soldi del Comune,<br />
quanti ne vengono spesi e per cosa. Gestione<br />
parsimoniosa del denaro della collettiv<strong>it</strong>à.<br />
E sul nuovo comandante dei vigili urbani? La<br />
promessa: “Prenderò il meglio che c’è sulla<br />
piazza. Leggerete il curriculum”. Sul comandante<br />
– lo avverto – saremo vigili e severi. Lui<br />
sorridendo mi tranquillizza convinto.<br />
Nonostante ciò, più per deformazione professionale<br />
che per altro, volevo muovere qualche<br />
appunto sulle cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à di questo inizio di<br />
consiliatura. Pure perché il comp<strong>it</strong>o di un vero<br />
giornalista è quello di “rappresentare la “spina<br />
nel fianco” del potere. Tento di farlo. Tuccillo<br />
mi fa parlare e col suo stile, con la consapevolezza<br />
di ciò che ha messo in campo in questi<br />
primi mesi di mandato, con un pizzico di orgoglio,<br />
mi “z<strong>it</strong>tisce” con la sua calma e quel sorriso<br />
accattivante sempre atti alla mano. Punto<br />
per punto. Passo dopo passo. Argomento per<br />
argomento. Mi dimostra cosa ha fatto e cosa<br />
intende fare per riportare sviluppo e cresc<strong>it</strong>a<br />
ad Afragola. Dall’ordinaria amministrazione<br />
ai grandi progetti. Dopo cinque anni di intensa<br />
battaglia a sostegno dell’argine ad un sistema<br />
perverso di governo, pensavo, e l’ho pure scr<strong>it</strong>to,<br />
che ci fosse bisogno di tempo per estirpare<br />
il veleno e le deviazioni dalla mente non solo<br />
dei pol<strong>it</strong>ici ma innanz<strong>it</strong>utto dei c<strong>it</strong>tadini, ab<strong>it</strong>uati<br />
a pratiche squallide. Adesso, invece, devo<br />
rendermi conto che Tuccillo in pochi mesi è<br />
riusc<strong>it</strong>o nell’impresa. Almeno in quella di portare<br />
aria nuova, respirabile, di rispetto dei ruoli<br />
e delle competenze. Di partecipazione. Per<br />
car<strong>it</strong>à, è solo l’inizio c’è tanto ancora da fare<br />
ma l’impressione è quella di aver imboccato il
5 ottobre 2013<br />
Afragola<br />
www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />
3<br />
giusto <strong>it</strong>inerario. Meglio di qualsiasi previsione<br />
o roseo auspicio.<br />
Ci alziamo. Ci stringiamo le mani sapendo che<br />
se continuerà su questa strada troverà sul suo<br />
percorso, come sempre, una “cr<strong>it</strong>ica” attenta<br />
ma pronta a sostenerlo se qualcuno tenterà di<br />
mettersi di traverso ed ostacolare la “rinasc<strong>it</strong>a”<br />
ed il ripristino della legal<strong>it</strong>à in una c<strong>it</strong>tà saccheggiata,<br />
devastata, sventrata e con le ist<strong>it</strong>uzioni<br />
deleg<strong>it</strong>timate.<br />
Una puntualizzazione doverosa: non per rispondere<br />
al “galeotto” di turno ma necessaria<br />
sempre nel rispetto del rapporto con i pol<strong>it</strong>ici<br />
e coi lettori. Queste riflessioni non sono altro<br />
che l’umile opinione di un osservatore, opinioni<br />
di una “penna” che per cinque anni si<br />
è sacrificata, con tutti i problemi del caso, in<br />
una battaglia di legal<strong>it</strong>à. E quando diciamo che<br />
“se si sbaglia torneremo in trincea”, non è per<br />
mandare messaggi intimidatori a chicchessia,<br />
anche perché l’unico interesse da perseguire<br />
è quello collettivo, ma semplicemente per far<br />
capire che la nostra “opinione” sarà favorevole<br />
e guarderemo questa amministrazione con un<br />
“occhio pos<strong>it</strong>ivo” fino a quando si tuteleranno<br />
la c<strong>it</strong>tà, le ist<strong>it</strong>uzioni, la legal<strong>it</strong>à e lo sviluppo<br />
concertato. Insomma, non ci saremo se si dovesse<br />
tornare al passato. Cosa che reputo impossibile.<br />
Cosa impossibile ma il pericolo è<br />
sempre dietro l’angolo. Siamo diversi, anche<br />
come giornale, da coloro che predicano bene e<br />
razzolano male. Siamo diversi da chi ha portato<br />
sulla carta stampata logiche mafiose, di ricatto,<br />
di minaccia, di intimidazione. E continua a procedere<br />
su quella strada.<br />
A differenza loro, c’è una storia umana e professionale<br />
a distinguere soggetti, professionisti<br />
e pol<strong>it</strong>ici. A differenza loro “Mosaico” scrive<br />
fatti, pubblica atti, trovano dir<strong>it</strong>to di espressione<br />
tutti, centrodestra, centrosinistra, sindacati,<br />
amministratori, maggioranza, opposizione,<br />
amministrazione.<br />
Nonostante la linea ed<strong>it</strong>oriale, come tutti i giornali<br />
che si rispettino, è chiara e precisa. Anche<br />
nelle opinioni, quelle più scomode, non ci affidiamo<br />
a lettere anonime inventate ma preferiamo<br />
prima firmarci, prima mettere il nome e il<br />
cognome, prima mettere la nostra faccia, e poi<br />
scrivere ciò che pensiamo.<br />
Che non è il vangelo. Per car<strong>it</strong>à. Ma è ciò che<br />
pensiamo e non abbiamo problemi a metterci<br />
la faccia mentre lo spieghiamo. La logica mafiosa,<br />
che appartiene per storia personale, pol<strong>it</strong>ica,<br />
amministrativa e “pseudogiornalistica”,<br />
ad altre “famiglie”, non ci appartiene e non ci<br />
apparterrà mai. La differenza la fanno i lettori.<br />
La differenza è tutta nella credibil<strong>it</strong>à che si<br />
vanta verso l’opinione pubblica. Ed anche su<br />
questo terreno, è inutile sottolinearlo, la gente<br />
ha dimostrato ampiamente chi ha r<strong>it</strong>enuto credibile<br />
e chi no.<br />
D’altronde, è inutile sprecare ancora inchiostro<br />
nei confronti di “soggetti di notevole spessore<br />
criminale” che vorrebbero mettere tutti sullo<br />
stesso piano e puntare, poi, alla rissa per una<br />
riabil<strong>it</strong>azione che non ci sarà mai. Non accetteremo<br />
mai le provocazioni di chi come primo<br />
problema ha la necess<strong>it</strong>à di regolare i conti con<br />
la giustizia per i reati consumati. Non accetteremo<br />
mai il confronto con anonimi perché c’è<br />
una differenza di sostanza.<br />
Di base. Una difficoltà insormontabile. Noi<br />
possiamo metterci la faccia, con nome e cognome.<br />
Loro no. Noi abbiamo una storia alle spalle<br />
della quale vantarci. Loro no. Noi siamo uomini<br />
liberi, coraggiosi, loro no. Non sono “liberi”<br />
e nemmeno coraggiosi perché non possono<br />
parlare pubblicamente e si servono del fango e<br />
dell’anonimato. Hanno bisogno del passamontagna.<br />
Noi no.<br />
Qual<strong>it</strong>à diverse. Stoffe diverse. Storie diverse.<br />
Obiettivi diversi. Modi di agire diversi. Linguaggi<br />
diversi. Famiglie diverse. Valori diversi.<br />
Sponde diverse. Una v<strong>it</strong>a diversa. Loro col<br />
passamontagna e noi “a viso aperto”. La differenza,<br />
in sintesi, è tutta qui.<br />
L’emergenza è fin<strong>it</strong>a e la chiacchierata col sindaco<br />
Tuccillo mi ha fatto tirare un sospiro di<br />
sollievo. Perché si parte col piede giusto, con<br />
le idee giuste, con gli atteggiamenti giusti. Con<br />
gli uomini giusti. A propos<strong>it</strong>o: la d<strong>it</strong>ta che ha<br />
vinto l’appalto sui rifiuti ha incontrato il sindaco,<br />
nella sua stanza, alla presenza di consiglieri<br />
e dell’assessore al ramo. Indovinate alla fine<br />
della discussione qual è il riassunto? All’amministrazione<br />
interessa il rispetto del cap<strong>it</strong>olato<br />
d’appalto e della legal<strong>it</strong>à. Nient’altro.<br />
Chiunque, in modo inverosimile, dovesse tentare<br />
di pretendere altro, lo si dica sub<strong>it</strong>o al sindaco<br />
e all’assessore e sarà preso a calci nel sedere.<br />
Paragonate il modus-operandi di Tuccillo<br />
a quello degli anni scorsi. E giudicate voi se<br />
non siamo in piena “discontinu<strong>it</strong>à”.<br />
Mi dispiace per gli imprend<strong>it</strong>ori, per gli affaristi<br />
e per chi, su questi business, si è arricch<strong>it</strong>o<br />
o voleva arricchirsi. Non avevano fatto i conti<br />
con l’elettorato, con l’opinione e col voto democratico.<br />
La coalizione di “salute pubblica”<br />
guidata da Tuccillo ha vinto. E il sindaco ha<br />
dimostrato, in questi primi mesi, non solo di<br />
mer<strong>it</strong>are la fiducia ma di rappresentare l’uomo<br />
giusto al posto giusto nel momento giusto.<br />
E gliene dobbiamo dare atto al riscontro coi<br />
fatti.
4 D<strong>it</strong>ta fantasma al Municipio<br />
5 ottobre 2013<br />
Afragola<br />
Scoperta la “grande truffa” sulle lampade votive<br />
Cacciata l’impresa: al Comune mancano 344mila euro<br />
Rescisso il contratto con la “Mcs” di Bruno Sacco. E’ stata cancellata dal registro delle imprese in data 27<br />
agosto 2012 per la seguente causale: Cessazione di ogni attiv<strong>it</strong>à. Data cessazione attiv<strong>it</strong>à 16aprile 2012”.<br />
E com’è possibile che ha gest<strong>it</strong>o il servizio fino ad oggi senza versare un euro nelle casse del Municipio?<br />
L’assessore al ramo Giuseppe Affin<strong>it</strong>o: “S<strong>it</strong>uazione scandalosa. Abbiamo ripristinato la legal<strong>it</strong>à”<br />
AFRAGOLA – Volete la prova di come le<br />
cose sono cambiate al Municipio e dove e<br />
come si sta materializzando la discontinu<strong>it</strong>à<br />
amministrativa rispetto al cosiddetto “sistema<br />
Nespoli”? L’amministrazione, guidata<br />
dal sindaco Domenico Tuccillo, ha rescisso<br />
il contratto con la d<strong>it</strong>ta che gestisce il servizio<br />
delle lampade votive al cim<strong>it</strong>ero. Il<br />
motivo? Al Comune hanno scoperto che la<br />
“Mcs” di Bruno Sacco non ha versato alle<br />
casse dell’Ente locale ben 344mila euro, ossia<br />
l’aggio previsto dall’appalto dal 24 marzo<br />
2011 al 31 gennaio 2013, quando era in<br />
carica l’amministrazione di centrodestra. E<br />
così l’avvocato dell’ente Rosa Balsamo, a<br />
tutela degli interessi del Comune, su indicazione<br />
dell’esecutivo guidato da Tuccillo,<br />
ha inviato all’impresa un atto stragiudiziale<br />
di messa in mora per il recupero delle<br />
somme dovute “affinché il rappresentante<br />
legale della d<strong>it</strong>ta provveda al pagamento<br />
di 344mila euro iva inclusa, oltre accessori<br />
come per legge”. Con espressa avvertenza<br />
che, “non ottemperando entro 15 giorni<br />
dalla ricezione della presente, si adirà la<br />
competente autor<strong>it</strong>à giudiziaria per tutelare<br />
il buon dir<strong>it</strong>to del Comune di Afragola”. Di<br />
conseguenza, il dirigente del Municipio, responsabile<br />
del servizio Cim<strong>it</strong>eriale, Nunzio<br />
Boccia, ha redatto una istruttoria e proposta<br />
di determinazione per sancire “la decadenza<br />
di dir<strong>it</strong>to della concessione del servizio di<br />
manutenzione e gestione dell’impianto per<br />
la distribuzione di energia elettrica per l’illuminazione<br />
votiva del cim<strong>it</strong>ero comunale”.<br />
Una rescissione unilaterale del contratto voluta<br />
dal Comune.<br />
I fatti sono chiari. La d<strong>it</strong>ta vinc<strong>it</strong>rice dell’appalto,<br />
sotto l’amministrazione guidata<br />
dall’ex sindaco ed ex senatore Vincenzo<br />
Nespoli, gestiva il servizio e non versava al<br />
Comune i soldi previsti dalla legge. E nessun<br />
consigliere o assessore del Pdl si è mai<br />
preoccupato di tutelare le casse collettive<br />
e di punire gli imprend<strong>it</strong>ori. Con Tuccillo,<br />
invece, la musica è cambiata ed immediatamente<br />
il problema è stato affrontato, atti<br />
e numeri alla mano, con determinazione al<br />
fine di tutelare gli interessi collettivi e quelli<br />
dell’Ente locale. L’impresa non ha rispettato<br />
di Giovanni De Cicco<br />
il cap<strong>it</strong>olato d’appalto e non ha versato i soldi<br />
dovuti al Comune? Bene, se ne deve andare.<br />
Ecco la famigerata discontinu<strong>it</strong>à che<br />
inizia ad essere evidente e palese. Prima si<br />
tutelavano gli imprend<strong>it</strong>ori, chissà per quali<br />
scopi, penalizzando il Comune. Adesso, c’è<br />
aria nuova, si pensa innanz<strong>it</strong>utto a tutelare<br />
gli interessi della popolazione. Senza dimenticare<br />
che proprio nel 2011 i consiglieri<br />
di opposizione al centrodestra, Gennaro<br />
Giustino e Biagio Montefusco, attuali<br />
esponenti della maggioranza di governo capeggiata<br />
da Mimmo Tuccillo, inviarono un<br />
esposto sulla questione all’Autor<strong>it</strong>à di vigilanza<br />
sugli appalti pubblici e alla Procura<br />
della Repubblica. L’amministrazione di allora<br />
fece orecchie da mercante e gli imprend<strong>it</strong>ori<br />
hanno operato per diversi anni in un<br />
clima di anarchia e impun<strong>it</strong>à.<br />
L’assessore al ramo, Giuseppe Affin<strong>it</strong>o<br />
del Pd, usa parole forti per commentare il<br />
primo episodio, di una lunga serie, che dimostra<br />
quanto negli anni scorsi ad Afragola<br />
i principi di una corretta amministrazione<br />
non hanno trovato dir<strong>it</strong>to di c<strong>it</strong>tadinanza.<br />
“Abbiamo trovato – spiega l’assessore Affin<strong>it</strong>o<br />
– una s<strong>it</strong>uazione al Municipio oserei<br />
dire di emergenza. Prima di pensare a programmare<br />
ed a risolvere i problemi della<br />
c<strong>it</strong>tà ci stiamo preoccupando di ripristinare<br />
la legal<strong>it</strong>à in diversi settori e lo scandalo<br />
delle lampade votive dimostra quanto negli<br />
anni scorsi il centrodestra è andato avanti<br />
calpestando gli interessi collettivi e penalizzando<br />
il Comune. Abbiamo provveduto a<br />
rescindere il contratto con la d<strong>it</strong>ta perché<br />
è semplicemente assurdo che dal 24 marzo<br />
2011 nessuno si sia preoccupato di obbligare<br />
gli imprend<strong>it</strong>ori a versare fino al 2013 le<br />
somme dovute al Municipio. Ecco perché la<br />
rescissione del contratto è stata obbligata e<br />
adesso, in prossim<strong>it</strong>à della commemorazione<br />
dei defunti, siamo costretti a fronteggiare<br />
un’emergenza per garantire il servizio nel<br />
rispetto della legal<strong>it</strong>à. I fatti sono chiari ed<br />
inequivocabili. Questo episodio, non isolato,<br />
ci impone un doppio sforzo, una sfida<br />
di buon governo che possiamo vincere solo<br />
col gioco di squadra e con la comprensione<br />
della c<strong>it</strong>tadinanza. Per fortuna, il sindaco<br />
L’assessore al Cim<strong>it</strong>ero Giuseppe Affin<strong>it</strong>o<br />
Tuccillo, tutti gli assessori e i consiglieri comunali<br />
della coalizione formano una squadra<br />
compatta con obiettivi chiari e immediati<br />
da raggiungere. Remiamo tutti nella<br />
stessa direzione – conclude Affin<strong>it</strong>o – perché<br />
in questo difficile momento serve l’aiuto<br />
e la competenza di tutti al fine di tornare,<br />
in temi rapidi, alla normal<strong>it</strong>à. Una volta<br />
risolte queste grande, gravissime, potremo<br />
iniziare a programmare lo sviluppo del<br />
terr<strong>it</strong>orio in un clima di normal<strong>it</strong>à e in un<br />
contesto democratico di efficienza e di confronto<br />
coinvolgendo le forze di minoranza”.<br />
Visti i fatti, l’amministrazione Tuccillo ha<br />
quindi rescisso il contratto con la “Mcs” di<br />
Bruno Sacco e per garantire, nell’immediato<br />
e in vista della commemorazione dei defunti,<br />
il servizio delle lampade votive al cim<strong>it</strong>ero<br />
provvederà per tre mesi, in via d’urgenza,<br />
ad un affidamento diretto ad un’altra d<strong>it</strong>ta e<br />
nelle more l’ufficio competente bandirà una<br />
nuova gara d’appalto per garantire traspa-
5 ottobre 2013<br />
Afragola<br />
www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />
5<br />
L’ingresso del cim<strong>it</strong>ero di Afragola<br />
renza, legal<strong>it</strong>à ed efficienza.<br />
Biagio Montefusco, attuale consigliere di<br />
maggioranza di “A viso aperto” e firmatario<br />
della denuncia inviata in Procura nel 2011<br />
proprio su questo scandalo, affonda il colpo:<br />
“Purtroppo – spiega Montefusco – abbiamo<br />
avuto ragione. Abbiamo sollevato il caso a<br />
tempo deb<strong>it</strong>o e la cosa sconcertante è stato<br />
il silenzio della vecchia amministrazione e<br />
dei vecchi consiglieri comunali di centrodestra<br />
che se ne sono fregati. Hanno tutelato<br />
l’imprend<strong>it</strong>ore e non hanno fatto nulla di<br />
serio e concreto per recuperare soldi che<br />
spettavano al Comune. Non si sono fermati<br />
nemmeno di fronte alla nostra denuncia e<br />
di fronte ad una truffa che emerge anche da<br />
una rapida lettura degli incartamenti. Questo<br />
episodio, al quale ne seguiranno altri,<br />
dimostra chiaramente che il centrodestra ha<br />
operato contro gli interessi di Afragola in un<br />
clima di impun<strong>it</strong>à e di omertà. La nostra battaglia<br />
è stata sempre fatta in maniera corretta<br />
e trasparente nell’interesse dei c<strong>it</strong>tadini<br />
e della buona amministrazione. Adesso i<br />
nodi vengono al pettine e l’amministrazione<br />
Tuccillo, con questi provvedimenti, dimostra<br />
nei fatti la discontinu<strong>it</strong>à con la precedente<br />
gestione inaugurando una fase nuova tesa<br />
al ripristino della legal<strong>it</strong>à e dei principi di<br />
buon governo. C’è qualcuno che dovrebbe<br />
umilmente chiedere scusa alla c<strong>it</strong>tà perché<br />
sulle lampade votive, e non solo, si manifesta<br />
tutto il marcio di un sistema perverso che<br />
ha affossato Afragola negli anni scorsi e che<br />
adesso la nuova amministrazione ha il dovere<br />
di archiviare<br />
e di combattere<br />
con forza e decisione”.<br />
Inoltre, c’è<br />
un’altra chicca<br />
che emerge dalla<br />
relazione istruttoria<br />
dell’ufficio<br />
competente.<br />
Agli atti risulta<br />
dal certificato<br />
di visura storica<br />
dell’impresa,<br />
estratto dal relativo<br />
registro in<br />
data 23 settembre<br />
2013, che<br />
“la d<strong>it</strong>ta Mcs di<br />
Bruno Sacco è<br />
stata cancellata<br />
dal registro delle<br />
imprese in data 27 agosto 2012 per la seguente<br />
causale: Cessazione di ogni attiv<strong>it</strong>à.<br />
Data cessazione attiv<strong>it</strong>à 16 aprile 2012”. Sapete<br />
cosa significa? Che dal 16 aprile 2012<br />
l’azienda non esiste più. E allora come ha<br />
fatto e chi lo ha permesso che ad Afragola<br />
operasse un’azienda che non esiste? Com’è<br />
Il sindaco Domenico Tuccillo<br />
possibile che una d<strong>it</strong>ta fantasma potesse<br />
operare in nome e per conto del Comune<br />
guadagnando soldi e tra l’altro non versando<br />
gli aggi all’Ente? Com’è possibile che il<br />
centrodestra abbia permesso ad una d<strong>it</strong>ta che<br />
non esiste di gestire il servizio delle lampade<br />
votive al cim<strong>it</strong>ero comunale? Domande che<br />
potrebbero accendere i riflettori della Procura<br />
della Repubblica in quanto si profila un<br />
quadro agghiacciante di malaffare e complic<strong>it</strong>à,<br />
con responsabil<strong>it</strong>à chiare ed evidenti da<br />
parte dei vecchi amministratori.<br />
Ad Afragola durante gli anni di Vincenzo<br />
Nespoli è successo anche questo. Cose che<br />
nessuno, prima di analizzare le carte, anche i<br />
più cr<strong>it</strong>ici, credeva fosse possibile.<br />
Eppure, è successo. Che vergogna! La potenza<br />
del “sistema”.<br />
Auguri dai nonni<br />
Raffaele Giustino<br />
e Assunta Tontaro<br />
alla piccola Concetta<br />
per il suo battesimo<br />
l a v e r i t à p e z z o p e r p e z z o<br />
diretto da Giovanni De Cicco<br />
Ed<strong>it</strong>o da “Associazione Med<strong>it</strong>erraneo e C<strong>it</strong>tà”<br />
sede legale Corso Meridionale, 69 - Afragola (Na)<br />
aut. del Trib. Napoli n. 54 del 13/07/2009<br />
Direttore responsabile: Giovanni De Cicco<br />
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Chiuso in tipografia il 5 ottobre 2013
6<br />
Nel centrodestra ognuno fa da sé<br />
5 ottobre 2013<br />
Afragola<br />
Castiello aderisce a Forza Italia e chiama<br />
l’appello. Ma ad Afragola nessuno risponde<br />
Nonostante non si sia ancora dimessa da coordinatrice della sezione locale del Popolo delle libertà, Pina Castiello<br />
convoca i consiglieri comunali per convincerli a seguire il presidente Berlusconi e ad aderire a Forza<br />
Italia. Resta sola. Aniello Baia: “A cosa serve cambiare nome ad un part<strong>it</strong>o e null’altro? Voglio prima capire<br />
le evoluzioni e poi scegliere con seren<strong>it</strong>à. L’ho spiegato a Castiello e pure a Cesaro. Così non va bene”.<br />
Nemmeno Giacco scioglie la riserva. Anche Caiazzo, Pannone e Fusco restano nel Pdl<br />
AFRAGOLA – La riorganizzazione del centrodestra<br />
espone la parlamentare del Popolo<br />
delle libertà, fedelissima di Vincenzo Nespoli,<br />
Pina Castiello all’ennesima figuraccia.<br />
L’avvenente deputato afragolese, attuale<br />
segretario della sezione locale del Pdl, ha<br />
annunciato che lascerà il part<strong>it</strong>o di Alfano e<br />
passerà con Forza Italia; seguirà il presidente<br />
Silvio Berlusconi. E per avere peso contrattuale<br />
a Napoli e a Roma, Pina Castiello ha organizzato<br />
una riunione<br />
coi consiglieri comunali<br />
di Afragola per<br />
tentare di portarli tutti<br />
in Forza Italia. Ma è<br />
rimasta delusa e con<br />
un pugno di mosche<br />
tra le mani. Nessuno<br />
ha risposto all’appello.<br />
Nemmeno il consigliere<br />
Camillo Giacco,<br />
nipote di Enzo<br />
Nespoli. “Non ero<br />
presente alla riunione<br />
– ha spiegato Giacco<br />
– e non posso dire<br />
nulla. Ad oggi non ho<br />
ancora deciso cosa<br />
fare. Stiamo valutando”.<br />
Poche parole<br />
ma indicative: non ha<br />
ader<strong>it</strong>o a Forza Italia.<br />
Poi si vedrà. Pure Antonio<br />
Pannone, leader<br />
del centrodestra, ha deciso<br />
di non seguire la parlamentare afragolese.<br />
Per il momento resta nel Popolo delle<br />
libertà per capire le evoluzioni non solo nazionali.<br />
Anche perché a questo punto, se Pina<br />
Castiello ha lasciato il Pdl e lavora alla ricostruzione<br />
di Forza Italia perché non si è ancora<br />
dimessa da coordinatrice della sezione<br />
di Afragola del Popolo delle libertà? Possibile<br />
che da segretario del Popolo delle libertà<br />
contatti i consiglieri del Pdl per chiedergli di<br />
abbandonare il part<strong>it</strong>o e di passare con Forza<br />
di Giovanni De Cicco<br />
Italia? Ed anche questa è una dinamica tutta<br />
afragolese, frutto di valori e comportamenti<br />
che non si sono ancora estinti nonostante abbiano<br />
rappresentato il motivo principale che<br />
ha portato gli elettori alle Amministrative<br />
lontano dal centrodestra. E la fuga in avanti<br />
di Pina Castiello ha raffreddato pure gli entusiasmi<br />
dei “forza<strong>it</strong>alioti” della prima ora,<br />
come ad esempio il consigliere Antonio Caiazzo,<br />
vicino all’area Cesaro e al consigliere<br />
regionale Michele Schiano.<br />
I consiglieri Pdl Antonio Pannone e Antonio Caiazzo con l’On. Giuseppina Castiello (Forza Italia)<br />
“Oggi tutti che scappano dal Pdl per aderire<br />
a Forza Italia cambiando poco quanto niente<br />
– ha scr<strong>it</strong>to Caiazzo sul suo profilo Facebook<br />
-. Bisogna crederci in un progetto, bisogna<br />
sostenerlo senza alcun dubbio, bisogna<br />
ripartire da zero col rischio anche di fallire<br />
ma di farlo con te stesso o con la tua se pur<br />
breve storia. In una fase pol<strong>it</strong>ica così delicata<br />
dove ci sono i Berlusconiani e i diversamente<br />
Berlusconiani per quel che mi riguarda è<br />
giusto fermarsi un attimo prima di qualunque<br />
decisione, riflettere, confrontarsi e dialogare<br />
perché questi per me sono i punti cardine di<br />
un grande part<strong>it</strong>o, il part<strong>it</strong>o che sogno, il part<strong>it</strong>o<br />
che mi convincerà ad aderire senza se e<br />
senza ma. Per questi motivi rimango ancora<br />
nel Pdl a lavoro per Afragola in primis e per<br />
quel grande part<strong>it</strong>o che sono certo arriverà,<br />
perché io se siedo in consiglio comunale lo<br />
devo solo ai miei elettori e non certamente a<br />
qualche dirigente di part<strong>it</strong>o che compila liste<br />
elettorali”. Riferimento<br />
chiaro e diretto. Il<br />
posto se l’è guadagnato<br />
da solo, con la<br />
forza elettorale che<br />
negli anni è riusc<strong>it</strong>o a<br />
costruirsi sul terr<strong>it</strong>orio.<br />
Caiazzo non deve<br />
dire grazie a nessuno.<br />
Anzi, se proprio<br />
Pina Castiello vuole<br />
parlare con il neo<br />
consigliere dovrebbe<br />
iniziare a spiegargli<br />
come mai da onorevole<br />
afragolese e da<br />
coordinatrice della<br />
sezione locale non<br />
è riusc<strong>it</strong>a nemmeno<br />
ad ev<strong>it</strong>are il ricorso<br />
contro l’elezione di<br />
Caiazzo presentato<br />
dal primo non eletto<br />
della lista del Popolo<br />
delle libertà, l’ex assessore<br />
e consigliere del<br />
Pdl durante il “quinquennio Nespoli”, Giuseppe<br />
Zanfardino.<br />
Un collega di lista che ricorre alla giustizia<br />
per “silurare” un amico di part<strong>it</strong>o. Segnale<br />
evidente che nel centrodestra manca una guida<br />
autorevole e rappresentativa ed ognuno si<br />
muove perseguendo esclusivamente il proprio<br />
tornaconto personale, fregandosene del<br />
gruppo e di una compagine che ogni giorno<br />
che passa fornisce di sé la sensazione che prima<br />
o poi scoppierà una resa dei conti interna
5 ottobre 2013<br />
Afragola<br />
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7<br />
Il consigliere Pdl Camillo Giacco<br />
che non lascerà nessuno in piedi. Gli stessi<br />
giovani sono rimasti delusi. C’è chi ha cap<strong>it</strong>alizzato<br />
un posto di lavoro, chi aveva l’aspettativa,<br />
chi ha salvato il capannone di famiglia.<br />
Ma c’è pure chi credeva in un progetto di governo<br />
che si è rivelato distorto e fallimentare<br />
e in una pol<strong>it</strong>ica fatta di ideologia, di valori e<br />
di presenza sul terr<strong>it</strong>orio. Sono rimasti delusi.<br />
Senza una guida, senza un part<strong>it</strong>o e col capo<br />
più rappresentativo, Enzo Nespoli appunto,<br />
agli arresti domiciliari e con accuse sul groppone<br />
da brividi. Ecco perché adesso la maggiore<br />
responsabil<strong>it</strong>à pesa su Antonio Pannone,<br />
il candidato a sindaco del centrodestra sconf<strong>it</strong>to<br />
al ballottaggio da Domenico Tuccillo.<br />
Pannone vuole tentare il salto di qual<strong>it</strong>à ed<br />
ha cap<strong>it</strong>o, anche analizzando i motivi della<br />
sconf<strong>it</strong>ta elettorale, che se vuole avere un futuro<br />
e soprattutto essere credibile deve iniziare<br />
a camminare con le proprie gambe e togliersi<br />
l’etichetta dalle spalle di “delfino” di<br />
Nespoli. Cosa che gli disse pure N<strong>it</strong>to Palma:<br />
“Tu sei il delfino di Nespoli? – gli sussurrò<br />
durante un incontro N<strong>it</strong>to Palma -. Bene. I<br />
delfini hanno due modi per morire. Morire<br />
con il capo o morire camminando con le proprie<br />
gambe”. Mai profezia fu più azzeccata.<br />
Tornando all’inv<strong>it</strong>o di Pina Castiello, lo stesso<br />
Aniello Baia, da sempre tra i soggetti più<br />
votati in c<strong>it</strong>tà e con un consenso forte e radicato,<br />
ha deciso di non seguire la bionda<br />
parlamentare. “Sono stato chiaro con i miei<br />
interlocutori, sia con Pina Castiello che con<br />
Luigi Cesaro – spiega Aniello Baia -.<br />
Ho la necess<strong>it</strong>à prima di capire che part<strong>it</strong>o si<br />
vuole costruire, chi sono gli uomini e quali<br />
sono le regole. Perché se la sostanza non<br />
cambia e la s<strong>it</strong>uazione resta sempre la stessa,<br />
in sostanza si tratta semplicemente di un’operazione<br />
di “maquillage”, dove si cambia il<br />
nome e basta, non vedo la necess<strong>it</strong>à di scegliere<br />
ora o di aderire ad una forza pol<strong>it</strong>ica che<br />
non fornisca segnali di nov<strong>it</strong>à, di cambiamento<br />
e di miglioramento.<br />
Quindi, resto in attesa e preferisco valutare<br />
cosa accadrà ai diversi livelli per poi effettuare<br />
una scelta consapevole e defin<strong>it</strong>iva”. Sulla<br />
stessa lunghezza d’onda di Baia si colloca<br />
Raffaele Fusco, attuale consigliere comunale<br />
del Pdl. Insomma, la riunione con Pina Castiello<br />
non ha convinto nessuno.<br />
Pure perché c’è pure chi aspetta la scarcerazione<br />
di Vincenzo Nespoli, sfumata anche a<br />
settembre, e verificare se l’ex sindaco ed ex<br />
senatore, nonostante i guai giudiziari da affrontare<br />
e i processi a suo carico, decida an-<br />
Il consigliere Pdl Aniello Baia<br />
cora di fare pol<strong>it</strong>ica e, se la risposta dovesse<br />
essere pos<strong>it</strong>iva, capire pure da che parte ricominciare<br />
visto che alle ultime Pol<strong>it</strong>iche non<br />
è stato messo in lista da Berlusconi e Alfano<br />
perché giudicato “imprensentabile”.<br />
I consiglieri eletti nella lista di Fratelli d’Italia,<br />
invece, per il momento non hanno alcuna<br />
intenzione di cambiare aria.<br />
Tommaso Bassolino e Cristina Acri continuano<br />
a riconoscere la leadership del gruppo a<br />
Biagio Castaldo, l’ex presidente del consiglio<br />
comunale, che alle prossime regionali, da indiscrezioni<br />
trapelate, voterà Luciano Passariello,<br />
attuale consigliere regionale entrato da<br />
qualche mese nel part<strong>it</strong>o di Giorgia Meloni e<br />
di Marcello Taglialatela<br />
Clima nuovo. Il sindaco all’inaugurazione<br />
dell’anno scolastico in compagnia<br />
di maggioranza e opposizione<br />
Clima decisamente diverso quest’anno all’inaugurazione<br />
degli anni scolastici nei vari ist<strong>it</strong>uti di Afragola.<br />
Grande esempio è stata l’apertura dell’anno scolastico<br />
al Liceo Scientifico F. Brunelleschi dove insieme al Sindaco<br />
On. Domenico Tuccillo, il Presidente del Consiglio<br />
Nicola Perrino e l’Assessore alla Pubblica Istruzione<br />
Alessandro Salzano era presente anche il capo dell’opposizione<br />
Prof.re Antonio Pannone.
8 Illuminati e Sordi<br />
5 ottobre 2013<br />
Frattamaggiore<br />
Privatizzazione della pubblica illuminazione:<br />
sindaco e maggioranza temono il confronto<br />
Parla il consigliere regionale del Part<strong>it</strong>o democratico Nicola Marrazzo, da sempre attento ai problemi dei Comuni<br />
dell’area a nord di Napoli. Affronta una serie di questioni, elogia sul piano pol<strong>it</strong>ico la rete terr<strong>it</strong>oriale dei<br />
sindaci del centrosinistra ma bacchetta quello di Frattamaggiore: “Non capisco certi atteggiamenti e la volontà<br />
di chiudersi a riccio su questioni che non fanno l’interesse collettivo”. Sulla privatizzazione della pubblica<br />
illuminazione: “Non sono contrario. La part<strong>it</strong>a è un’altra: tra la buona privatizzazione e quella cattiva.<br />
Perché si nascondono e non ne vogliono parlare?”<br />
di Giovanni De Cicco<br />
FRATTAMAGGIORE – Ha ader<strong>it</strong>o al Part<strong>it</strong>o<br />
democratico in coerenza con un percorso pol<strong>it</strong>ico<br />
nel centrosinistra durato ben 15 anni. E’<br />
stato una colonna dell’Italia dei valori ma, poi,<br />
ben prima che il part<strong>it</strong>o di Di Pietro crollasse,<br />
Nicola Marrazzo decise di cambiare aria perché<br />
non condivideva la svolta radicale. E’ uno<br />
dei pol<strong>it</strong>ici ancora legati al terr<strong>it</strong>orio, portatore<br />
di rappresentanza, di istanze e impegnato quotidianamente<br />
in Regione Campania con attenzione<br />
particolare per la sua area, quella a nord<br />
del capoluogo partenopeo.<br />
E’ uno dei “veterani” del Consiglio regionale<br />
e adesso mer<strong>it</strong>erebbe un ulteriore salto di qual<strong>it</strong>à<br />
per la sua competenza, per ciò che ha dato<br />
a questa terra e soprattutto perché ha sempre<br />
mostrato un alto senso delle ist<strong>it</strong>uzioni. Non<br />
a caso Nicola Marrazzo è uno dei pol<strong>it</strong>ici che<br />
vanta apprezzamenti trasversali. Un carattere<br />
diretto, deciso; quando capisce che non ci può<br />
essere mediazione o quando di fronte si r<strong>it</strong>rova<br />
una s<strong>it</strong>uazione non pos<strong>it</strong>iva non ama avere peli<br />
sulla lingua. Atteggiamento carismatico e da<br />
leader. Sempre, invece, pronto alla mediazione<br />
quando in ballo ci sono gli interessi della collettiv<strong>it</strong>à<br />
e percepisce che ci sono margini per<br />
ev<strong>it</strong>are lo scontro.<br />
Un saluto affettuoso, un aper<strong>it</strong>ivo e qualche<br />
stuzzichino. Nicola Marrazzo ha voglia di<br />
parlare. Ovviamente, nel pomeriggio in cui il<br />
governo nazionale incassa la fiducia al Senato,<br />
il consigliere regionale del Pd non poteva che<br />
iniziare da questo argomento. “Oggi ha vinto<br />
il senso dello Stato – esordisce Marrazzo – e<br />
la pol<strong>it</strong>ica vera. Il presidente Letta ha gettato<br />
il cuore oltre l’ostacolo ed a dimostrato di avere<br />
a cuore l’interesse del Paese. Adesso Silvio<br />
Berlusconi si r<strong>it</strong>rova in una s<strong>it</strong>uazione che vale<br />
meno di una sconf<strong>it</strong>ta e anticipa l’epilogo che<br />
arriverà col prosieguo delle sue storie personali<br />
pendenti. Penso che dopo la fiducia al governo<br />
Letta, si sia chiusa la Seconda Repubblica<br />
e si sia aperto un focus sulla cost<strong>it</strong>uzione della<br />
Terza Repubblica”.<br />
Sull’attiv<strong>it</strong>à della Regione c’è poco da dire<br />
se non sottolineare l’immobilismo del presidente<br />
Stefano Caldoro, della giunta e pure le<br />
difficoltà del Consiglio ad operare. Anche in<br />
questo caso Nicola Marrazzo non si nasconde<br />
dietro il pol<strong>it</strong>ichese. “Il centrodestra non sta<br />
facendo talmente niente – dichiara Marrazzo<br />
– che spesso nessuno, nemmeno il giornalista<br />
più attento, mi fa domande sull’attiv<strong>it</strong>à della<br />
Regione perché davvero non c’è nulla da dire:<br />
immobilismo totale, paralisi e attiv<strong>it</strong>à ferme”.<br />
Il consigliere regionale del Pd sa bene che,<br />
però, il motivo della “chiacchierata” con “Mosaico”<br />
è un altro. Da testata locale, i lettori<br />
sono interessati alle tematiche legate al terr<strong>it</strong>orio<br />
nonostante l’assenza di una Regione forte<br />
e produttiva incida, ovviamente, pure a livello<br />
locale.<br />
Il primo argomento che salta agli occhi è legato<br />
proprio al suo ingresso nel Part<strong>it</strong>o democratico.<br />
Un’area, quella a nord del capoluogo partenopeo,<br />
dotata di grandi potenzial<strong>it</strong>à rimaste sempre<br />
inespresse e spesso, quando c’è da garantirne<br />
la rappresentanza al Parlamento, sempre<br />
dimenticata dal centrosinistra e pure mortificata.<br />
Nonostante ci siano una serie di sindaci, soprattutto<br />
del Pd, che hanno costru<strong>it</strong>o in questa<br />
zona un blocco gran<strong>it</strong>ico. E Marrazzo può rappresentare<br />
il giusto punto di riferimento capace<br />
di mettere insieme tutte le sensibil<strong>it</strong>à presenti<br />
nell’area metropol<strong>it</strong>ana. Può rappresentare il<br />
giusto collante; può e dev’essere il punto di riferimento<br />
per garantire rappresentanza a vari<br />
livelli e, perché no, anche un coordinamento<br />
di sindaci di paesi grandi e più piccoli ma che<br />
insieme formano un bacino enorme che ha<br />
bisogno di attenzioni da parte delle ist<strong>it</strong>uzioni<br />
sovracomunali. “C’è tanto da fare e si può<br />
costruire davvero un bel progetto nell’esclusivo<br />
interesse dei miei terr<strong>it</strong>ori e delle comun<strong>it</strong>à<br />
che voglio rappresentare e che spero di rappresentare<br />
ancora per tanto tempo nelle ist<strong>it</strong>uzioni<br />
– spiega Marrazzo -. C’è la necess<strong>it</strong>à di<br />
valorizzare esperienze di governo che hanno<br />
garant<strong>it</strong>o stabil<strong>it</strong>à ed efficienza, come ad esempio<br />
quella legata al doppio mandato del sindaco<br />
di Frattaminore Enzo Caso che, nonostante<br />
sia al secondo mandato, non è in preda, come<br />
spesso cap<strong>it</strong>a, a crisi di onnipotenza ma, e intendo<br />
sottolinearlo per la qual<strong>it</strong>à del pol<strong>it</strong>ico e<br />
dell’amministratore, ancorato a dei valori e ad<br />
un modo di agire, aprendo le porte alla partecipazione,<br />
che rappresentano i pilastri portanti<br />
di quella che si presenta come un’esperienza di<br />
buon governo e che ha rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o la speranza ai<br />
c<strong>it</strong>tadini di un futuro migliore. Senza dimenticare<br />
il sindaco di Crispano, Carlo Espos<strong>it</strong>o,<br />
uomo equilibrato e dotato di un grande consenso<br />
in c<strong>it</strong>tà; la v<strong>it</strong>toria<br />
ad Afragola di Domenico<br />
Tuccillo, figura<br />
autorevole che, con<br />
le sue competenze e<br />
la sua intelligenza,<br />
riuscirà ad inaugurare<br />
una pagina nuova<br />
per la c<strong>it</strong>tà che amministra<br />
in termini di<br />
efficienza, legal<strong>it</strong>à,<br />
sviluppo concertato e<br />
sostenibile. Con un occhio particolare alla Stazione<br />
Porta dell’Alta veloc<strong>it</strong>à che davvero può<br />
rappresentare un volano di sviluppo per tutta<br />
l’area. Ancora: il sindaco di Card<strong>it</strong>o, Giuseppe<br />
Cirillo, che ha garant<strong>it</strong>o una ventata di nov<strong>it</strong>à,<br />
un cambiamento, se vogliamo, rispetto alla<br />
fase amministrativa e pol<strong>it</strong>ica che lo ha preceduto.<br />
Un giovane che guida un cambio generazione<br />
che si è affermato in un contesto dove<br />
i c<strong>it</strong>tadini hanno chiesto sviluppo e cresc<strong>it</strong>a. E<br />
poi c’è il sindaco di Frattamaggiore, Francesco<br />
Russo, il cui giudizio e “double face”. R<strong>it</strong>engo<br />
che la prima esperienza Russo, i primi cinque<br />
anni, rappresentino un’ottima esperienza di<br />
governo; col secondo mandato, invece, non<br />
riesco a capire perché la maggioranza e in particolare<br />
il primo c<strong>it</strong>tadino si siano chiusi a riccio,<br />
annullando il confronto e rinunciando persino<br />
all’aspetto dialettico. Non riesco a capire<br />
adesso quali sono i reali obiettivi soprattutto di<br />
alcune scelte amministrative. Quasi come se si<br />
volessero nascondere e non riesco a capire da<br />
chi e da cosa scaturisce questo timore. E soprattutto<br />
perché”.<br />
Marrazzo ha tracciato la mappa terr<strong>it</strong>oriale<br />
dei sindaci del Pd ma le cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à maggiori le<br />
riscontra proprio sulla seconda esperienza di<br />
Frattamaggiore, uno dei comuni più grandi e<br />
soprattutto più ricchi e sviluppati. Ma si tratta,<br />
ed è giusto ribadirlo pure in questo caso, anche<br />
della realtà più difficile, spinosa, con “dinamiche<br />
particolari” ed a tratti incomprensibili.<br />
Nicola Marrazzo, prima però di accettare le<br />
sollec<strong>it</strong>azioni sugli ultimi argomenti di attual<strong>it</strong>à<br />
che riguardano proprio le scellerate scelte<br />
dell’amministrazione Russo e le ultime polemiche<br />
su casi di affarismo, già all’attenzione<br />
della Procura della Repubblica, ci tiene a sottolineare<br />
un aspetto. Quasi come se fosse una
5 ottobre 2013<br />
Frattamaggiore<br />
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9<br />
premessa. “E’ evidente – continua Marrazzo<br />
– che la mia cr<strong>it</strong>ica non è rifer<strong>it</strong>a alla persona<br />
del sindaco Francesco Russo. Ci mancherebbe.<br />
Si tratta, invece, di una cr<strong>it</strong>ica costruttiva<br />
nei confronti di atti amministrativi che, tutto<br />
dimostrabile carte alla mano, non garantiscono<br />
l’interesse collettivo e non sono espressione di<br />
un confronto che, non solo rappresenta il sale<br />
della democrazia, ma in molti casi ha rappresentato<br />
quell’elemento che ha migliorato la risoluzione<br />
del problema”.<br />
E’ inutile girarci attorno. Gira e rigira, quando<br />
si parla di Frattamaggiore, in questo periodo il<br />
primo argomento che viene in mente è l’ “affaire”<br />
sulla privatizzazione della pubblica illuminazione.<br />
Un business milionario, che lega la<br />
c<strong>it</strong>tà al doppio filo direttamente con Afragola,<br />
nato durante un bl<strong>it</strong>z d’estate in un clima difficile,<br />
pieno di contraddizioni e in una dinamica<br />
singolare, difficile da gestire. “Premetto che la<br />
part<strong>it</strong>a – continua Nicola Marrazzo – non è tra<br />
privatizzazione si, privatizzazione no. Ma se<br />
si sceglie la privatizzazione, la discussione si<br />
fonda su un altro dualismo: la buona privatizzazione<br />
e la cattiva privatizzazione”. Su questo<br />
argomento “I Moderati” hanno intrapreso<br />
in c<strong>it</strong>tà una vera e propria battaglia di legal<strong>it</strong>à,<br />
aprendo una fase di confronto, con diversi manifesti<br />
polemici e pure un dibatt<strong>it</strong>o organizzato<br />
sul tema, che, però, purtroppo, non ha trovato<br />
interlocutori. Il sindaco e la maggioranza<br />
hanno sempre prefer<strong>it</strong>o scappare su questo argomento.<br />
Non ne voglio parlare e preferiscono<br />
disertare ogni appuntamento pubblico. Eppure,<br />
in ballo ci sono diversi milioni di euro e tante<br />
zone d’ombra da chiarire in fretta prima che<br />
la s<strong>it</strong>uazione possa degenerare, ev<strong>it</strong>ando alla<br />
c<strong>it</strong>tà che il pentolone possa provocare qualche<br />
conseguenza molto più pesante. “Sempre carte<br />
alla mano – spiega l’esponente del Part<strong>it</strong>o<br />
democratico in Consiglio regionale – ci sono<br />
tanti punti da chiarire perché in nessun paese<br />
su questo argomento si è innescata la dinamica<br />
che ha riguardato Frattamaggiore. Basta leggere<br />
il progetto e com’è nato per capire che ci<br />
sono cose che non vanno e soprattutto che non<br />
si tratta di un’operazione vantaggiosa per la<br />
comun<strong>it</strong>à, non è, così com’è stato partor<strong>it</strong>o, un<br />
progetto che può portare dei benefici alla collettiv<strong>it</strong>à.<br />
Possibile che un Comune come Frattamaggiore<br />
non abbia la capac<strong>it</strong>à di spendere<br />
50mila euro l’anno per 20 anni per la pubblica<br />
illuminazione? Su via, siamo seri. Non capisco<br />
cosa c’è sotto queste scelte svantaggiose per i<br />
c<strong>it</strong>tadini”. Cosa c’è sotto e soprattutto cosa c’è<br />
dietro.<br />
In sostanza, sono 6 le domande poste al sindaco<br />
Francesco Russo e alla sua maggioranza<br />
su questo business milionario che non hanno<br />
mai trovato risposta. “Far risparmiare le casse<br />
comunali è certamente opera mer<strong>it</strong>oria – scrive<br />
l’opposizione in un manifesto affisso in c<strong>it</strong>tà<br />
la scorsa estate -, ma ci chiediamo: come mai<br />
una d<strong>it</strong>ta napoletana ha presentato un progetto<br />
per Frattamaggiore senza un preliminare bando<br />
pubblico o una manifestazione di interesse?<br />
Da chi è stata sollec<strong>it</strong>ata questa d<strong>it</strong>ta per presentare<br />
il progetto? Come ha fatto questa d<strong>it</strong>ta,<br />
in mancanza di una gara pubblica, ad elaborare<br />
un progetto per Frattamaggiore non avendo alcun<br />
dato su cui sviluppare i calcoli di spesa e di<br />
risparmio? Perché le forze pol<strong>it</strong>iche, che hanno<br />
l’obbligo di programmazione e controllo, non<br />
sono state, preliminarmente all’adozione della<br />
delibera, chiamate a discutere dell’opportun<strong>it</strong>à<br />
di affidare per il prossimo ventennio la pubblica<br />
illuminazione ai privati? Il sindaco e gli<br />
assessori che hanno approvato il progetto, lo<br />
hanno esaminato con dovuta attenzione e con<br />
la competenza richiesta? Il sindaco è illuminato<br />
… … e gli assessori anche?”. Domande alle<br />
quali il primo c<strong>it</strong>tadino Francesco Russo ev<strong>it</strong>a<br />
di rispondere ed anzi, al convegno pubblico<br />
organizzato a Frattamaggiore e che ha visto<br />
anche la partecipazione di Nicola Marrazzo, il<br />
sindaco non solo ha disertato, ev<strong>it</strong>ando il confronto,<br />
ma si è esposto in prima persona telefonando<br />
ad ogni singolo consigliere comunale e<br />
ordinando l’”assenza”. Perché questo atteggiamento?<br />
Perché Frattamaggiore su “affaire” milionari<br />
deve sempre nascondersi dietro questa<br />
rete sottile di omertà che lascia intravedere una<br />
sorta di asse tra imprend<strong>it</strong>ori e amministratori?<br />
Perché non si vuole parlare? Perché nessuno<br />
vuole rispondere a quelle sei domande? Cosa<br />
c’è dietro, cosa si nasconde dietro l’affidamento<br />
ai privati di un servizio pubblico e per di<br />
più ad imprend<strong>it</strong>ori di Afragola? Il caso sta<br />
diventando pressante e nelle prossime ore potrebbero<br />
spuntare nuove rivelazioni capaci di<br />
far tremare il palazzo. Pure perché si va<br />
sempre nell’ottica di favorire gli amici e<br />
non la collettiv<strong>it</strong>à. Un modus-operandi che<br />
non trova d’accordo Nicola Marrazzo. Il<br />
quale, da esponente del Pd, rischia pure di<br />
trovarsi in una s<strong>it</strong>uazione se vogliamo, sul<br />
piano pol<strong>it</strong>ico, di imbarazzo perché deve<br />
“ammonire” un sindaco del Pd che tra l’altro<br />
lui stesso ha creato. “Non sono in imbarazzo<br />
- continua Nicola Marrazzo – perché<br />
far parte del Pd non significa mettersi il<br />
bavaglio o restare in silenzio di fronte ad<br />
errori palesi. Abbiamo posto degli interrogativi<br />
su scelte amministrative che non<br />
vanno nell’interesse pubblico. E il sindaco<br />
cosa fa? Sfugge. Dimostrando non solo di<br />
essere illuminato ma anche poco attento ai<br />
principi della buona amministrazione. Il<br />
mio intento, il nostro intento, - continua il<br />
consigliere regionale del Pd - è quello di<br />
aprire una discussione franca non solo su<br />
questa scellerata scelta ma anche su altre<br />
questioni importanti che possono rappresentare<br />
un volano di sviluppo per la c<strong>it</strong>tà.<br />
Ad esempio i Piani di edilizia economica<br />
e popolare. Il Part<strong>it</strong>o democratico locale si<br />
apra ad un dibatt<strong>it</strong>o serio, ad un confronto<br />
serrato su queste tematiche. Non si riesce<br />
a capire, ad esempio, perché i Piani<br />
non vedono la luce e soprattutto perché i<br />
soci cooperatori devono sobbarcarsi degli<br />
oneri quando, invece, in altri casi, come ad<br />
esempio le opere di urbanizzazione della<br />
zona D2, settore commerciale, quegli oneri<br />
sono stati caricati sulle spalle del Comune. Eppure,<br />
parliamo di edilizia popolare che dovrebbe<br />
avere dall’amministrazione un occhio particolare.<br />
Frattamaggiore è un cantiere aperto e<br />
non vorrei che si trascendesse pian piano nella<br />
speculazione. L’allarme lo stiamo lanciando da<br />
mesi ma di fronte a noi non ci sono interlocutori<br />
che vogliono parlare, senza interessi, dello<br />
sviluppo della c<strong>it</strong>tà; uno sviluppo sostenibile e<br />
concertato. Sono entrato nel Part<strong>it</strong>o democratico,<br />
non in una caserma, quindi non significa<br />
che non si possa più parlare: è giusto, come ho<br />
spiegato prima, che si avvii un confronto serio<br />
in queste realtà sui problemi perché dal dibatt<strong>it</strong>o<br />
si possono migliorare gli atti amministrativi<br />
e correggere quegli aspetti che non fanno bene<br />
alla comun<strong>it</strong>à locale”.<br />
Avrebbe tanto ancora di dire. E’ un fiume in<br />
piena Nicola Marrazzo. Ma per questa settimana<br />
va bene così. Ha lanciato un allarme su<br />
Frattamaggiore. Serio. Da non trascurare. Perché<br />
non è possibile che pure la privatizzazione<br />
della luce debba essere gest<strong>it</strong>a a colpi di bl<strong>it</strong>z,<br />
sulla pelle dei c<strong>it</strong>tadini e in un clima di sospetti<br />
e “dicerie” che nei bar e nelle piazze hanno già<br />
nomi e cognomi. Consapevoli che l’affaire è<br />
già arrivato in Procura. E intanto le sei domande<br />
sono ancora lì, senza risposta. E il sindaco<br />
Francesco Russo continua a nascondersi. Eppure,<br />
dovrebbe capire che vale più, molto di<br />
più, l’interesse collettivo che quello di qualche<br />
amico afragolese…<br />
Le sei domande che non<br />
piacciono al sindaco Russo<br />
1) Come mai una d<strong>it</strong>ta napoletana ha<br />
presentato un progetto per Frattamaggiore<br />
senza un preliminare bando pubblico o una<br />
manifestazione di interesse?<br />
2) Da chi è stata sollec<strong>it</strong>ata questa d<strong>it</strong>ta per<br />
presentare il progetto?<br />
3) Come ha fatto questa d<strong>it</strong>ta, in mancanza di<br />
una gara pubblica, ad elaborare un progetto<br />
per Frattamaggiore non avendo alcun dato<br />
su cui sviluppare i calcoli di spesa e di<br />
risparmio?<br />
4) Perché le forze pol<strong>it</strong>iche, che hanno l’obbligo<br />
di programmazione e controllo, non<br />
sono state, preliminarmente all’adozione<br />
della delibera, chiamate a discutere<br />
dell’opportun<strong>it</strong>à di affidare per il prossimo<br />
ventennio la pubblica illuminazione ai<br />
privati?<br />
5) Il Sindaco e gli Assessori che hanno<br />
approvato il progetto, lo hanno esaminato<br />
con dovuta attenzione e con la competenza<br />
richiesta?<br />
6) Il Sindaco è illuminato … … e gli Assessori<br />
anche?
10 Intervista a Francesco Pisano<br />
5 ottobre 2013<br />
Card<strong>it</strong>o<br />
“Di fronte ad un Puc che garantisce<br />
sviluppo, il Pdl voterà a favore”<br />
Il leader del centrodestra a tutto campo. Boccia la giunta: “Incapaci”. Sulle accuse continue tra i consiglieri<br />
di maggioranza in mer<strong>it</strong>o a corruzione e tangenti: “Farebbero bene a denunciarlo alla Procura”. Sull’ingresso<br />
di Raucci e Castaldo nel Pd: “Seguono semplicemente Peppe Barra. Spero che sia un cambio di casacca<br />
defin<strong>it</strong>ivo perché qualsiasi altra scelta sarebbe incompatibile con una sua ricandidatura a sindaco”.<br />
di Rosamaria Cinquegrana<br />
CARDITO – Il leader del Popolo delle<br />
libertà, Francesco Pisano, che capeggia in<br />
aula l’opposizione al centrosinistra parla a<br />
tutto campo della crisi dell’amministrazione,<br />
boccia la giunta e “anticipa” la notizia di un<br />
imminente passaggio in maggioranza del<br />
gruppo di Peppe Barra in rappresentanza<br />
dell’area “Renzi-Arlacchi” del Pd. La buona<br />
notizia: se Cirillo porta in aula il Puc potrà<br />
contare sul voto del centrodestra.<br />
Consigliere Pisano, iniziamo dall’attual<strong>it</strong>à.<br />
Nell’ultimo consiglio comunale è stato<br />
approvato il bilancio, ma un’altra testa<br />
è “caduta”. Dopo le dimissioni del vice<br />
sindaco Aprovidolo, anche Antonio<br />
Giangrande ha lasciato il suo assessorato<br />
in segu<strong>it</strong>o alla cancellazione della<br />
programmazione prevista in bilancio e a un<br />
emendamento presentato dal sindaco che<br />
ha favor<strong>it</strong>o le privatizzazioni a sfavore di<br />
progetti pubblici. Due dimissioni avvenute<br />
con modal<strong>it</strong>à diverse, certo, ma che hanno<br />
privato la maggioranza di elementi validi.<br />
Al di là delle posizioni pol<strong>it</strong>iche, lei che ne<br />
pensa?<br />
“Innanz<strong>it</strong>utto, voglio chiarire che il<br />
bilancio approvato non mi è apparso per<br />
nulla “cristallino”, come l’ha defin<strong>it</strong>o la<br />
maggioranza, perché è illeggibile. E non<br />
solo per gli addetti ai lavori, ma anche per la<br />
c<strong>it</strong>tadinanza stessa. Mi dissocio, tra l’altro,<br />
dal messaggio che si è diffuso in mer<strong>it</strong>o<br />
ai lavori svolti dall’assessore al ramo: i<br />
documenti di programmazione economica<br />
e finanziaria presentati da Aprovidolo non<br />
hanno alcun grado di “pulizia” superiore a<br />
quelli del passato. I bilanci della precedente<br />
amministrazione sono sempre stati limpidi.<br />
E di certo il documento stilato da Aprovidolo<br />
non manca di passaggi poco chiari. Per quanto<br />
riguarda le sue dimissioni, quello che posso<br />
dirle è che, a oggi, conosciamo le motivazioni<br />
della sua scelta solo attraverso le notizie<br />
divulgate da Mosaico e da Napolimetropoli. Ho<br />
anche letto la lettera protocollata al Comune,<br />
ma a essere sincero non vi ho riscontrato<br />
nemmeno l’ombra di una motivazione reale.<br />
L’ex vicesindaco ha confermato la sua<br />
appartenenza al centrosinistra, ha ringraziato<br />
la maggioranza e l’ing. Credendino quale<br />
rappresentante di “Card<strong>it</strong>o libera” e ha<br />
riconosciuto la leadership del sindaco Cirillo.<br />
Perché si è dimesso, dunque? Per quanto mi<br />
riguarda, si è trattato di un gesto senza senso.<br />
Aprovidolo era tenuto a spiegare la ragione<br />
pol<strong>it</strong>ica, se ce n’è davvero una, che l’ha spinto<br />
a dimettersi. La mia opinione è che, in vista<br />
di un probabile azzeramento della giunta,<br />
egli abbia prefer<strong>it</strong>o più tutelare la sua persona<br />
che rilanciare l’amministrazione. Forse è una<br />
lettura un po’ cattiva della sua decisone, ma<br />
a mio parere ha voluto prendere le distanze<br />
da questa giunta anticipando le mosse. La<br />
dura battaglia nei confronti di Giangrande,<br />
invece, mi ha lasciato piuttosto perplesso.<br />
A mio parere, sarebbe bastato far capire<br />
all’assessore al ramo che gli obiettivi da lui<br />
proposti in programmazione non sarebbero<br />
andati in porto, perché alienare i terreni in<br />
questione sarebbe stato difficile. Perché,<br />
quindi, farne una questione pol<strong>it</strong>ica? Ho la<br />
sensazione che la forzatura del programma di<br />
bilancio, che ha avuto poi come conseguenza<br />
le dimissioni dell’assessore ai Lavori pubblici,<br />
nasconda qualcosa di cui solo la maggioranza<br />
è a conoscenza. In tutta onestà, non credo si<br />
mirasse a colpire direttamente Giangrande,<br />
quanto piuttosto a fermare la proposta legata<br />
alla vend<strong>it</strong>a di quei terreni”.<br />
Secondo lei ci sono degli obiettivi specifici,<br />
quindi, che hanno costretto il sindaco a<br />
presentare un emendamento che, di fatto,<br />
ha annullato una linea programmatica<br />
approvata in precedenza proprio da lui?<br />
“Che cosa ha costretto il sindaco a presentare<br />
quell’emendamento? Me lo domando anch’io.<br />
So solo che, per quanto mi riguarda, Cirillo<br />
ha dimostrato una forte debolezza sul piano<br />
pol<strong>it</strong>ico. Non era necessario che si arrivasse<br />
alle dimissioni dell’assessore ai Lavori<br />
pubblici. Si sarebbero potuti lasciare i punti<br />
in programma e poi decidere in separata<br />
sede di non procedere alla loro attuazione.<br />
Le dimissioni di Giangrande e la mancata<br />
vend<strong>it</strong>a dei terreni hanno avvantaggiato i<br />
proprietari dei fondi vicini, perché finché il<br />
Comune non ne ostacola l’utilizzo esclusivo,<br />
essi non saranno mai veramente interessati<br />
ad acquistarli. Non c’è competizione. Senza<br />
tenere conto, poi, del fatto che non verranno<br />
mai utilizzati a favore della collettiv<strong>it</strong>à. La<br />
“prova di forza” nei confronti dell’assessore,<br />
tra l’altro, non è giustificata nemmeno fino<br />
in fondo da un’azione pol<strong>it</strong>ica, visto che in<br />
consiglio comunale il lavoro di Giangrande è<br />
stato ripetutamente elogiato. E allora perché si<br />
è arrivati alle sue dimissioni? Questo devono<br />
spiegarcelo”.<br />
Dopo le dimissioni dell’assessore al Bilancio<br />
e di quello ai Lavori pubblici, anche il resto<br />
della giunta si avvia verso un azzeramento<br />
che era già in programma. Nessuno degli<br />
assessori può essere promosso a pieni voti?<br />
“L’unico assessore che ha mostrato un minimo<br />
di controllo sul terr<strong>it</strong>orio è stato Giangrande.<br />
Tutti gli altri, per quanto mi riguarda, non<br />
hanno raggiunto alcun risultato. Garofalo,<br />
nonostante la sua autorevolezza pol<strong>it</strong>ica, non<br />
è stato in grado di dialogare con gli altri per<br />
risolvere i problemi. Non è stata incapac<strong>it</strong>à,<br />
la sua, quanto un’impossibil<strong>it</strong>à personale a<br />
ricoprire quel ruolo. Iorio non ha fatto altro<br />
che stravolgere la segnaletica stradale e, in<br />
tutto questo tempo, non ha imparato nemmeno<br />
a gestire una delibera. Impagliato non ha<br />
alcuno spessore né autorevolezza pol<strong>it</strong>ica, è<br />
lampante che non è affatto tagliata per il ruolo<br />
di assessore. Per quanto riguarda Aprovidolo,<br />
nonostante le sue potenzial<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>iche, non<br />
è riusc<strong>it</strong>o a rapportarsi con le altre forze in<br />
Consiglio né tantomeno con quelle della sua<br />
coalizione. Anzi, spesso è stato messo in<br />
difficoltà proprio dallo stesso Pd. Non per<br />
incapac<strong>it</strong>à, credo, ma probabilmente per il<br />
modo stesso in cui è nato il suo assessorato”.<br />
La sua valutazione sull’amministrazione<br />
Cirillo è quindi negativa. A un anno dalle<br />
elezioni, però, il centrosinistra è comunque<br />
al governo del paese, mentre le altre<br />
coalizioni scese in campo nella scorsa
5 ottobre 2013<br />
Card<strong>it</strong>o<br />
www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />
11<br />
campagna elettorale non possono dire lo<br />
stesso. Il progetto di Mormile di “cambiare<br />
Card<strong>it</strong>o” attraverso la discontinu<strong>it</strong>à e<br />
la mer<strong>it</strong>ocrazia ha fall<strong>it</strong>o. E una parte<br />
sostanziale della coalizione di centrodestra,<br />
di cui lei stesso fa parte, sta cercando di<br />
aderire al Pd e passare in maggioranza.<br />
Consigliere Pisano, lei è ancora sicuro che<br />
Cirillo e il centrosinistra non fossero l’unico<br />
progetto pol<strong>it</strong>ico valido alle ultime elezioni?<br />
“Il problema, a mio avviso, è legato a<br />
una disorganizzazione del centrodestra in<br />
amb<strong>it</strong>o nazionale. La “flessibil<strong>it</strong>à” di part<strong>it</strong>o<br />
tipicamente berlusconiana è del tutto deleteria<br />
a livello locale. Sul piano amministrativo, la<br />
mancanza di un senso di appartenenza a un<br />
part<strong>it</strong>o univoco e un<strong>it</strong>ario, è di certo un aspetto<br />
negativo.<br />
Quindi, il progetto promosso da Cirillo non<br />
è stato più funzionale di quello proposto<br />
dalla mia coalizione. È stato tutto mer<strong>it</strong>o<br />
dell’apparente senso di aggregazione<br />
trasmesso dal Pd, e dai suoi esponenti, sul<br />
terr<strong>it</strong>orio. Sul piano elettorale, poi, la coesione<br />
è nata per un semplice fine pratico: vincere<br />
le elezioni. Grazie alle sue capac<strong>it</strong>à e a un<br />
pizzico di fortuna, Cirillo è riusc<strong>it</strong>o a unire<br />
persone completamente diverse<br />
tra di loro, è vero, ma che<br />
perseguono un progetto pol<strong>it</strong>ico<br />
che secondo me ha davvero<br />
ben poco di centrosinistra. Il<br />
successo elettorale dipende<br />
anche molto dalle motivazioni<br />
che ti spingono a ricoprire il<br />
ruolo di primo c<strong>it</strong>tadino. E<br />
dalla differenza che esiste tra<br />
essere sindaco e fare il sindaco.<br />
Io volevo vincere per fare<br />
il sindaco, non per apparire<br />
semplicemente. È per questo<br />
che non ho accettato alcun<br />
tipo di compromesso né ho<br />
stretto alleanze con quelle forze<br />
pol<strong>it</strong>iche con cui sapevo di non<br />
aver nulla da condividere. La<br />
coalizione di centrosinistra è<br />
troppo eterogenea, soprattutto nei modi con cui<br />
tenta di affrontare i problemi. Cirillo dovrebbe<br />
avere un potere decisionale più fermo, senza<br />
nulla togliere al dialogo e al confronto certo.<br />
Nella sua maggioranza ci sono troppi galli a<br />
cantare”.<br />
Il carattere eterogeneo della maggioranza,<br />
nella sua ottica, è il punto debole<br />
dell’amministrazione Cirillo. Eppure,<br />
Peppe Barra, Castaldo e Raucci premono<br />
per entrare nel gruppo del Pd. Come<br />
considera questa scelta?<br />
“La scelta di Peppe Barra in mer<strong>it</strong>o ad un suo<br />
passaggio nel Pd è strettamente personale.<br />
Per quanto riguarda Castaldo e Raucci, di<br />
certo posso affermare che seguono la linea<br />
decisionale di Peppe Barra, non quella del<br />
Pd, e questo perché hanno deciso di stare<br />
incondizionatamente dalla sua parte. Spero<br />
si tratti di una scelta fatta in previsione di un<br />
incarico sovracomunale e che, soprattutto,<br />
sia una scelta defin<strong>it</strong>iva perché sarebbe<br />
incompatibile con una sua nuova candidatura<br />
a sindaco di Card<strong>it</strong>o. Certo, per rispetto nei<br />
confronti dei suoi elettori e di quelli del<br />
centrosinistra, è importante che lui spieghi le<br />
motivazioni della sua scelta. E’ anche un modo<br />
per rilanciare l’amministrazione Cirillo”.<br />
E qual è la sua opinione in mer<strong>it</strong>o all’assenza<br />
del gruppo di Peppe Barra allo scorso<br />
consiglio comunale? Secondo l’ex sindaco è<br />
stata una scelta dettata dal clima di veleni<br />
e di fango innescatosi all’interno della<br />
stessa maggioranza, con dichiarazioni forti<br />
in paese su malaffare, tangenti, business e<br />
corruzioni su atti qualificanti approvati<br />
dalla giunta.<br />
“Non ho prove oggettive di queste accuse<br />
e quindi non posso esprimermi in tal senso.<br />
Quello che posso dire, in generale, è che si<br />
tende sempre più spesso a “offendere” un<br />
rappresentante delle ist<strong>it</strong>uzioni su un piano<br />
personale e non strettamente pol<strong>it</strong>ico. E questo<br />
non è corretto. In riferimento alle accuse di<br />
piazze circolate in paese, due possono essere<br />
le spiegazioni possibili: o si tratta di una<br />
notizia infondata oppure, in caso contrario,<br />
si sbaglia a non denunciare tali fatti alle<br />
autor<strong>it</strong>à competenti. Sinceramente, spero che<br />
il Pd e il gruppo dell’area “Renzi Arlacchi”<br />
superino queste difficoltà, perché l’entrata<br />
in maggioranza di Peppe Barra può davvero<br />
dare una mano all’amministrazione Cirillo.<br />
Del resto, a mio parere, ci sono solo due modi<br />
per rilanciare il governo dell’attuale sindaco:<br />
con le dimissioni di alcuni dei consiglieri di<br />
centrosinistra di un certo peso quali Pasquale<br />
Barra, Biagio Auriemma e Luigi Fusco per<br />
riformare la giunta, oppure con l’ingresso nel<br />
Pd del gruppo di Peppe Barra.<br />
Una cosa è certa: se la maggioranza<br />
crede di superare la crisi presentando un<br />
semplice documento pol<strong>it</strong>ico per rilanciare<br />
l’amministrazione Cirillo, l’opposizione si<br />
comporterà di conseguenza, agendo in maniera<br />
dura e inflessibile”.<br />
Una sfida importante attende il sindaco:<br />
l’approvazione del Puc. Con una<br />
maggioranza in perenne fibrillazione,<br />
Cirillo secondo lei riuscirà a spuntarla? E<br />
con l’opposizione? Ci sono, a suo avviso,<br />
degli obiettivi che il sindaco deve perseguire<br />
per avere il suo sostegno?<br />
“L’unica certezza rispetto al Puc è che esiste<br />
già una bozza del piano protocollata al Comune<br />
nel 2011. Mi domando che cosa<br />
aspettino a presentare delle<br />
direttive chiare in consiglio<br />
comunale. Gli amministratori<br />
di questo governo non vengono<br />
da un altro pianeta, conoscono<br />
perfettamente le problematiche<br />
legate al terr<strong>it</strong>orio e,<br />
ovviamente, i contenuti presenti<br />
nella bozza. Se avessero voluto,<br />
avrebbero avuto tutto il tempo<br />
di intervenire sulla proposta del<br />
Puc per migliorarla.<br />
Tutto dipende dal sindaco e, in<br />
quanto tale, Cirillo ha il dovere<br />
di presentare una proposta seria<br />
e concreta in consiglio.<br />
E non certo per mettere alla prova<br />
l’opposizione, ma la sua stessa<br />
maggioranza. È necessario<br />
uno sviluppo urbanistico del terr<strong>it</strong>orio, per far<br />
fronte a delle s<strong>it</strong>uazioni emergenziali cr<strong>it</strong>iche.<br />
Capisco che quando si parla di Puc, i c<strong>it</strong>tadini<br />
desiderino solo vedere i loro problemi risolti,<br />
ma sul piano pol<strong>it</strong>ico Cirillo deve fissare degli<br />
obiettivi che, tutt’oggi, l’opposizione non è<br />
ancora riusc<strong>it</strong>a a conoscere. Mi aspetto che il<br />
sindaco presenti in consiglio una proposta di<br />
Puc pronta per essere approvata. Al più presto.<br />
Il mio voto contrario potrebbe derivare da un<br />
progetto completamente allucinante.<br />
Ma, sinceramente, conoscendo il Prg e il<br />
progettista che si occupa del Puc, è piuttosto<br />
difficile che la proposta di Cirillo si riveli<br />
inaccettabile. Se pur non dovesse avere il<br />
consenso della sua maggioranza, esistono<br />
sempre i compromessi pol<strong>it</strong>ici. Devono esserci<br />
le condizioni, però”.
12 Il reportage<br />
5 ottobre 2013<br />
Caivano<br />
Si preoccupano di “apparire” ma nessuno ferma<br />
gli scarichi abusivi in via Sant’Arcangelo<br />
Mentre il movimento “mediatico” sulla “Terra dei fuochi” cresce a r<strong>it</strong>mo serrato, i delinquenti continuano<br />
a scaricare rifiuti nelle campagne di periferia, dove non ci sono controlli e si registra il sistematico silenzio<br />
e la sistematica inefficienza dell’amministrazione. Don Maurizio Patriciello perché non inizia a dire che i<br />
CAIVANO - Tutti parlano della “terra dei fuochi”.<br />
Part<strong>it</strong>i e pol<strong>it</strong>ici inclusi. Proprio loro, soprattutto<br />
loro, colpevoli di aver devastato un terr<strong>it</strong>orio<br />
svendendolo sull’altare di interessi personali e dei<br />
business consumati. Il Cdr, lo Stir, le balle stoccate<br />
nella zona industriale che di ecologico non hanno<br />
nulla. Una classe dirigente appiatt<strong>it</strong>a sull’allora<br />
governatore Bassolino ha svenduto Caivano. In<br />
cmabio di cosa? Di incarichi’ Di prebende? E<br />
adesso di cosa vogliono parlare? L’allarme è stato<br />
lanciato da anni ma nessun part<strong>it</strong>o o amministratore,<br />
tranne l’ex sindaco Pippo Papaccioli, ha mai fatto<br />
qualcosa seriamente per salvare la popolazione<br />
dalla morte e dai veleni. Adesso che il “caso” è<br />
diventato mediatico tutti a sostenere la causa<br />
di don Maurizio Patriciello. Il parrocco “anti<br />
veleni”. Ma siamo pur sempre sui giornali.<br />
Nel frattempo gli scarichi abusivi continuano.<br />
E Caivano, ancora oggi, è considerata<br />
una discarica di rifiuti a cielo aperto dove<br />
i delinquenti continuano a “lavorare”<br />
indisturbati, senza controlli e senza ilr ischio<br />
di essere “beccati”. Basta farsi un giro, ad<br />
esempio, in via Sant’Arcangelo, storica zona<br />
periferica caivanese caduta in un degrado<br />
senza precedenti. Un’amena zona verde<br />
distrutta dall’amianto e dalla spazzatura.<br />
La tragedia inizia già dalle prime traverse.<br />
Via Grazia Deledda su tutte. Apr<strong>it</strong>i cielo.<br />
Senza pubblica illuminazione, senza manto<br />
stradale, senza segnaletica. Niente di niente. E<br />
purtroppo lì ci sono residenti che si lamentano<br />
continuamente a causa del totale abbandono<br />
della zona in questione. Gli amministratori fanno<br />
orecchie da mercante. Se ne fregano. Ma non è fin<strong>it</strong>a<br />
qui. Addir<strong>it</strong>tura il servizio per la raccolta rifiuti<br />
non copre questa zona. E lo si può testimoniare<br />
guardando le pessime condizioni igienico san<strong>it</strong>arie<br />
di tutta l’area. Sembra Kabul. Strade di fango e<br />
rifiuti. Ma uscendo da questa via c’imbocchiamo<br />
nel cuore di via Sant’Arcangelo. Uno sfascio<br />
incredibile. Sulla nostra destra, percorrendo il<br />
vialotto, troviamo montagne di immondizia. Water,<br />
pneumatici, amianto. Giacchè abbandonati da<br />
tempo i rifiuti producono una puzza irrespirabile.<br />
In avanti, sulla sinistra, troviamo un cane<br />
morto, abbandonato ai lim<strong>it</strong>i della carreggiata.<br />
Tutto ad un tratto un passante, incurios<strong>it</strong>o dalla<br />
nostra attiv<strong>it</strong>à, si ferma e ci saluta. Si presenta.<br />
Si chiama Marco. Gli poniamo alcune domande<br />
inerenti questa triste questione. E lui ci risponde<br />
così : “Noi a Caivano, oramai, siamo ab<strong>it</strong>uati<br />
a quest’emergenza ambientale. Don Maurizio<br />
Patriciello si sta battendo molto per la causa ma,<br />
lasciatemi dire, non basta. Lui è diventato un<br />
mediatico. Appare ovunque. Ma la protesta non<br />
serve più. L’amministrazione è assente fin da<br />
principali colpevoli sono proprio le amministrazioni e i pol<strong>it</strong>ici locali?<br />
di Sossio Barra<br />
quando si è insediata. Falco, sotto quest’aspetto,<br />
è stato ultra fallimentare. Ci prendono in giro in<br />
tutta Italia. Via Sant’Arcangelo ne è un palese<br />
esempio. Tempo fa, insieme ad altri miei amici,<br />
siamo andati al Municipio per far presente questo<br />
problema. Ebbene, da allora sono passati 6-7<br />
mesi. Risultato? Nisba. Anzi. La s<strong>it</strong>uazione è<br />
peggiorata ulteriormente. Non ne possiamo più.<br />
Spero che Patriciello non attacchi solo il governo<br />
e il presidente Napol<strong>it</strong>ano, insomma le alte<br />
sfere, ma inizi dalla melma, dai veri colpevoli,<br />
dalle amministrazioni locali che hanno svenduto<br />
Caivano e la nostra terra sull’altare degli interessi<br />
di parte. Perché non lo si dice mai? Forse perché<br />
non fa notizia?”. Comprensibile lo sfogo del<br />
signor Marco. Ci saluta augurandoci buon lavoro.<br />
Proseguiamo in avanti. E troviamo, sulla destra,<br />
altra spazzatura abbandonata chissà da quali<br />
incivili. Ma, dietro di essa, la ciliegina sulla torta.<br />
I resti di un auto data in fiamme molto tempo fa e<br />
depos<strong>it</strong>ata tra le piante. Assurdo. Per non parlare,<br />
proseguendo oltre, delle montagne di rifiuti sparsi<br />
dappertutto. Un giro lungo, in pieno giorno. Non<br />
abbiamo incontrato sulla nbostra strada né un<br />
vigile urbano e nemmeno le tanto decantate guardie<br />
ambientali che in passato l’amministrazione Falco<br />
ha fatto sfilare di domenica mattina sul corso<br />
principale del paese.<br />
Sulla nostra sinistra, invece, troviamo alcune<br />
siringhe accantonate vicino alle buste di spazzatura.<br />
Ma, dulcis in fundo, ci accorgiamo che l’intera<br />
zona, riguardante l’aperta campagna, è sprovvista<br />
della pubblica illuminazione. E anche qui ci sono<br />
persone che ab<strong>it</strong>ano. Dunque, specialmente di sera,<br />
aumenta il tasso di furti e rapine. Come contorno<br />
agli scarichi abusivi di materiale di ogni genere,<br />
pure tossico e nocivo.<br />
Le periferie caivanesi sono questo e molto peggio.<br />
Il degrado in cui giace via Sant’Arcangelo è<br />
sotto gli occhi di tutti. Tornando indietro<br />
si avverte, per l’ennesima volta, un tanfo<br />
irrespirabile. Ascoltiamo perfino un altro<br />
passante che si lamenta per l’onnipresenza<br />
dei rifiuti che costeggiano il viale.<br />
Tornati di nuovo all’inizio della strada,<br />
c’immettiamo in via Antonio De Curtis,<br />
altra traversa di via Sant’Arcangelo. Ma la<br />
s<strong>it</strong>uazione è la stessa. Mancanza di pubblica<br />
illuminazione. Mancanza di manutenzione<br />
stradale. Il suolo è dissestato. Le auto, per<br />
poterci circolare, devono procedere molto<br />
adagio affinchè non rechino danni ingenti<br />
alla meccanica. Da questo punto di vista<br />
l’amministrazione Falco dovrà rispondere<br />
a molti interrogativi. Il settore Ambiente,<br />
guidato dal vicesindaco Casaburo, in<br />
quota Pd, è nell’occhio del ciclone da<br />
diverso tempo. I c<strong>it</strong>tadini non mer<strong>it</strong>ano tutta<br />
questa mortificazione. Il terr<strong>it</strong>orio ha già pianto<br />
abbastanza. Bisogna mobil<strong>it</strong>arsi. La spazzatura<br />
puzza troppo e i rifiuti nocivi avvelenano la terra,<br />
inquinano il suolo e rappresentano i principali<br />
colpevoli dei morti per tumore. Il Pds-Ds ha<br />
regalato con l’ex sindaco Mimmo Semplice le<br />
balle e il Cdr. Mentre, negli anni, la pol<strong>it</strong>ica locale<br />
ha regalato a tutte le famiglie di Caivano un bel<br />
tumore. E voi, continuate a votarli come se nulla<br />
fosse successo. Med<strong>it</strong>ate!
5 ottobre 2013<br />
Frattaminore<br />
13<br />
Quel “Part<strong>it</strong>o antidemocratico” che ha ucciso<br />
la partecipazione e mortificato la pol<strong>it</strong>ica<br />
La sezione locale continua a perdere pezzi ed a chiudere le porte alle migliori istanze della locale classe<br />
dirigente. Si chiudono a riccio, falsano il tesseramento perché un manipolo di dipendenti comunali non vuole<br />
perdere una posizione di leadership indispensabile per “trattare” al Municipio. Bencivenga non ha colpe: è<br />
l’ultimo agnellino sacrificato da un sistema perverso e da tutti, nel centrosinistra, avallato<br />
FRATTAMINORE – Il Part<strong>it</strong>o democratico continua<br />
a collezionare figuracce. L’attuale dirigenza,<br />
che da anni colleziona solo pesanti sconf<strong>it</strong>te elettorali,<br />
ha deciso di chiudersi a riccio e di impedire che<br />
le porte del part<strong>it</strong>o possano aprirsi alla società civile<br />
e alla locale classe dirigente. Il motivo è semplice:<br />
un manipolo di dipendenti comunali, gest<strong>it</strong>i da Antonio<br />
Liguori, non vogliono perdere cariche e potere.<br />
Perdono le elezioni ma sono pur sempre considerati<br />
i “vertici” del Pd di Frattaminore. E quindi<br />
riferimento del sindaco e non solo. Si accontentano<br />
di questo. E di null’altro. L’antipol<strong>it</strong>ica. Non a caso<br />
durante i giorni del tesseramento spesso la sezione<br />
è rimasta chiusa. Non a caso hanno composto una<br />
commissione per il tesseramento che non è stata<br />
coinvolta nel meccanismo delle adesioni che a Frattaminore<br />
ha segu<strong>it</strong>o lo schema “classico”: pacchetti<br />
di tessere comprate dal capobastone di turno. Che<br />
ne siano dieci, cento o mille non importa. E’ il principio<br />
che è sbagliato. Si tenta di ev<strong>it</strong>are che soggetti<br />
estranei al gruppetto che governa il Pd possano<br />
avere dir<strong>it</strong>to di c<strong>it</strong>tadinanza. E soprattutto Tonino<br />
Liguori e la “casta” dei dipendenti comunali, guidati<br />
da Enzo Nasi, vogliono impedire che consiglieri<br />
comunali o figure rappresentative della v<strong>it</strong>a pol<strong>it</strong>ica<br />
locale possano aderire al Part<strong>it</strong>o democratico. Una<br />
confusione che sistematicamente si ripercuote sul<br />
risultato elettorale. Così come successo alle ultime<br />
Amministrative. Sono stati massacrati sul piano<br />
pol<strong>it</strong>ico ed elettorale da Enzo Caso per la seconda<br />
volta. E hanno perso nel modo peggiore. Mettendo<br />
a capo della coalizione un farmacista, Giuseppe<br />
Bencivenga, che con la pol<strong>it</strong>ica e l’amministrazione<br />
non ha mai avuto a che fare. Quindi, è inutile prendersela<br />
con lui, con Bencivenga appunto, se il Pd ha<br />
presentato Enzo Caso come il “male assoluto” della<br />
pol<strong>it</strong>ica locale e poi il gruppo consiliare si presenta<br />
in aula e si astiene sul bilancio consuntivo presentato<br />
dall’amministrazione. Il farmacista non lo sa,<br />
perché come detto non è un pol<strong>it</strong>ico né conosce le<br />
dinamiche amministrative: il consuntivo non è altro<br />
che un resoconto dell’attiv<strong>it</strong>à amministrativa. L’astensione,<br />
sul bilancio, rappresenta un voto favorevole.<br />
E in questo caso, i consiglieri del Pd, guidati<br />
da Bencivenga, con l’astensione in aula è come se<br />
avessero espresso gradimento per l’attiv<strong>it</strong>à amministrativa.<br />
Insomma, alle elezioni spiegano che “Caso<br />
è il male assoluto”, il “mostro da combattere” e poi<br />
in aula gli votano il consuntivo dell’amministrazione.<br />
Ma scherziamo? Come detto, però, non è colpa<br />
del farmacista perché è un pesce fuor d’acqua, una<br />
brava persona che con questo contesto non c’entra<br />
nulla; stesso lui sa bene che nessuno può improvvisarsi<br />
pol<strong>it</strong>ico o amministratore senza nemmeno<br />
conoscere la differenza tra una delibera e una determina.<br />
Senza conoscere la distinzione tra un voto<br />
Capibastone protagonisti<br />
di Lino Espos<strong>it</strong>o<br />
contrario dell’opposizione sul bilancio consuntivo,<br />
obbligato, e l’astensione. Le responsabil<strong>it</strong>à sono<br />
di chi ha preso in ostaggio il part<strong>it</strong>o e vuole impedire<br />
che il Pd cresca, si radichi, diventi realmente<br />
un grande part<strong>it</strong>o di massa, forte, rappresentativo e<br />
realmente democratico. A cosa serve comprare un<br />
pacchetto di tessere ed annullare la partecipazione?<br />
E poi, caso unico in Italia, a Frattaminore è assurdo<br />
che la pol<strong>it</strong>ica e un part<strong>it</strong>o come il Pd siano nelle<br />
mani di un manipolo di dipendenti comunali. I dipendenti<br />
facciano i dipendenti. Sono serv<strong>it</strong>ori dello<br />
Stato e da tali devono comportarsi. Non è possibile<br />
che facciano pol<strong>it</strong>ica attiva e quindi si mettano, rispetto<br />
al colore dell’amministrazione, ad assumere<br />
atteggiamenti diversi o addir<strong>it</strong>tura si autoleg<strong>it</strong>timino<br />
referenti pol<strong>it</strong>ici per avere, nel caso di una sistematica<br />
sconf<strong>it</strong>ta, peso contrattuale al Municipio col<br />
sindaco in carica. E’ assurda l’astensione sul bilancio<br />
consuntivo; è assurdo mettere un manifesto per<br />
annunciare i giorni e gli orari del tesseramento e in<br />
alcuni di quei giorni trovare la sezione rigorosamente<br />
chiusa; è assurdo, dopo quello che hanno detto in<br />
campagna elettorale, fare la stampella a Enzo Caso;<br />
è assurdo che il Pd stia ev<strong>it</strong>ando che il tesseramento<br />
sia libero e trasparente e si metta a pregare Enzo<br />
Caso per entrare in maggioranza. Proprio così: dopo<br />
che gliene hanno cantate di tutti i colori, i sedicenti<br />
democratici hanno anche tentato di entrare in maggioranza.<br />
Trovando le porte chiuse. A conti fatti, è<br />
evidente che la scelta del candidato a sindaco, nella<br />
persona di Giuseppe Bencivenga, sia stata fallimentare.<br />
Non solo per la sonora sconf<strong>it</strong>ta elettorale ma,<br />
peggio ancora, per quello che è successo dopo e per<br />
quello che sta succedendo adesso. Possibile che il<br />
Part<strong>it</strong>o democratico debba diventare un piccolo nucleo<br />
elettorale con la missione di garantire gli interessi<br />
di alcuni dipendenti comunali e qualche voto,<br />
come un serbatoio, a Tonino Liguori alle elezioni<br />
Provinciali, Regionali, Pol<strong>it</strong>iche ed Europee? Può<br />
mai essere questa la missione di un part<strong>it</strong>o come il<br />
Pd? E la cosa ancora più assurda è l’atteggiamento<br />
delle altre forze del centrosinistra. Quando ci sono<br />
le elezioni le vedi tutte in prima fila, dopo 5 anni<br />
di assenza dal terr<strong>it</strong>orio, a pontificare, ad aspirare,<br />
a voler imporre scelte e candidati nonostante non<br />
abbiano consistenza pol<strong>it</strong>ica ed elettorale. In prima<br />
fila a dare lezioni di alta pol<strong>it</strong>ica e di morale: e i<br />
5 anni di silenzi ed assenze? Dimenticano tutto di<br />
fronte ad una presunta superior<strong>it</strong>à morale dietro la<br />
quale si nascondono i peggiori valori e la peggiore<br />
storia della locale classe dirigente. Giudicano, bocciano,<br />
cr<strong>it</strong>icano. Poi perdono e scompaiono. Prima<br />
avallano scelte incomprensibili, le cr<strong>it</strong>icano, le subiscono<br />
ma le sostengono, danno man forte alla<br />
“casta” del Pd, abbattono qualsiasi ipotesi di nov<strong>it</strong>à<br />
e non ne vogliono sapere di una battaglia magari<br />
fatta solo di ideali e libertà, e puntualmente gli elettori<br />
bocciano candidati, liste e progetti. Dove sono<br />
tutti quelli che aspiravano di costruire l’alternativa<br />
a Caso? Dove sono quelli che, seppur a malincuore,<br />
hanno sostenuto Giuseppe Bencivenga sindaco?<br />
E non serve cr<strong>it</strong>icare il farmacista. Sarebbe troppo<br />
facile prendersela con l’ultimo arrivato, con l’anello<br />
più debole della catena, con l’ennesimo soggetto<br />
preso e lanciato nella mischia senza nemmeno sapere<br />
cosa doveva fare, come e con chi. Anche perché,<br />
poi, si cr<strong>it</strong>ica Bencivenga dopo averlo utilizzato<br />
e alle prossime elezioni i c<strong>it</strong>tadini assisteranno<br />
all’ennesimo teatrino. E i dipendenti comunali<br />
legati a Tonino Liguori sceglieranno l’ennesimo<br />
candidato a sindaco debole, non rappresentativo,<br />
un altro aspirante “fall<strong>it</strong>o di successo” in pol<strong>it</strong>ica:<br />
tutti a lamentarsi ma poi, all’ultim’ora, si piegano<br />
sistematicamente. Come pecore che seguono un<br />
gregge che non c’è. Un mese di elezione, un mese<br />
di campagna elettorale, tanti buoni propos<strong>it</strong>i e poi,<br />
dopo il verdetto, clamorosamente negativo per il<br />
centrosinistra, scappano da Frattaminore, chiudono<br />
gli occhi e si tappano la bocca, per ripetere lo stesso<br />
fallimentare schema dopo altri 5 anni di insuccessi<br />
e figuracce. Se il Pd ha deciso che questo dev’essere<br />
lo schema, perché nel centrosinistra nessuno<br />
parla? Cosa pensano i Giovani democratici? Cosa<br />
pensa Rifondazione comunista? E l’elettorato popolare<br />
e moderato? E l’Udeur, caso unico in Italia,<br />
che il centrosinistra ha voluto alle Amministrative<br />
in coalizione alleato privilegiato di Rifondazione<br />
comunista? Cosa pensano i consiglieri? E’ possibile<br />
sapere di chi sono le responsabil<strong>it</strong>à di questa<br />
vergognosa e ridicola deriva?<br />
Cosa può pensare la gente che ha votato il Pd perché<br />
convinta che Enzo Caso e la sua maggiorana<br />
fossero il “nero” e poi si è accorta che il Pd non è<br />
altro che la stampella del sindaco e, nel migliore dei<br />
casi, un’organizzazione “chiusa” gest<strong>it</strong>a da dipendenti<br />
comunali, con un burattinaio d’eccezione, che<br />
da lontano detta i tempi, guida la dinamica e tira<br />
i fili? Cosa può e cosa deve pensare l’elettorato?<br />
Giuseppe Bencivenga è solo l’agnellino, l’ennesimo,<br />
da sacrificare; sta giocando in un contesto che<br />
non è suo; che non avverte come suo; dove non conosce<br />
dinamiche, problemi e non è portatore di un<br />
progetto pol<strong>it</strong>ico.<br />
E’ rimasto solo, nelle mani di chi oggi gestisce ciò<br />
che resta del Pd. E giocherà fino a quando arriveranno<br />
nuove elezioni. Dove i dipendenti comunali<br />
e Tonino Liguori sceglieranno un altro coniglietto<br />
dal cilindro, un’altra figura estranea al terr<strong>it</strong>orio e<br />
che non conosce la pol<strong>it</strong>ica, sempre per rincorrere<br />
gli stessi risultati. Che con l’interesse pubblico non<br />
hanno nulla a che vedere.<br />
Nessuno parla. Nessuno si lamenta.
5 ottobre 2013<br />
Crispano<br />
Le proposte di “Progetto Crispano”<br />
15<br />
Costruire sui terreni dello stadio<br />
abbandonato e degradato una scuola superiore<br />
Negli ist<strong>it</strong>uti scolastici del terr<strong>it</strong>orio manca persino un refettorio e le palestre non sono adeguate e attrezzate.<br />
Carlo Espos<strong>it</strong>o continua a promettere la realizzazione di due scuole, nel rione “Acquedotto” e nel rione “Cappucini”,<br />
ma dopo vent’anni è riusc<strong>it</strong>o a collezionare al massimo un contenzioso con un’impresa e la prima<br />
pietra diventa un sogno. Enzo Cennamo: “Serve volare alto per uscire da questo fallimento. In campo tornino<br />
le migliori espressioni delle professioni e una classe dirigente seria e preparata”<br />
di Pasquale Girone<br />
CRISPANO – In una terra desolata, dove l’amministrazione<br />
garantisce appena l’ordinario e non c’è un<br />
contesto agibile per la dialettica pol<strong>it</strong>ica, si presenta<br />
un problema che, da solo, testimonia lo stato di arretratezza<br />
della locale classe dirigente.<br />
Tra pochi giorni inizierà il servizio mensa per gli<br />
alunni della scuola materna e poi per quelli dell’elementare.<br />
Il primo problema che salta agli occhi,<br />
dopo venti anni di promesse mai mantenute, è che gli<br />
alunni sono costretti a consumare i pasti nelle aule<br />
didattiche: sui banchi, tra penne, libri e inchiostro.<br />
Nei paesi civili, negli ist<strong>it</strong>uti scolastici dove si pranza<br />
a scuola, il pasto si consuma in un’altra stanza,<br />
chiamata “refettorio”. A Crispano non lo hanno ancora<br />
cap<strong>it</strong>o o addir<strong>it</strong>tura non ne conoscono nemmeno<br />
l’esistenza. Eppure, si sono vantati per venti anni di<br />
continue ristrutturazioni degli edifici scolastici senza<br />
dimenticare che hanno promesso la realizzazione di<br />
due nuove scuole. Una nel rione “Acquedotto” e una<br />
nel rione “Cappuccini”. Lo promettono da vent’anni.<br />
Basta leggere il programma del “primo Carlo Espos<strong>it</strong>o,<br />
il programma del “secondo Carlo Espos<strong>it</strong>o”, il<br />
programma del centrosinistra guidato da Raffaele<br />
Galante e del “terzo Carlo Espos<strong>it</strong>o”. Raffaele Galante<br />
non ha avuto il tempo di fare nulla a causa di<br />
un destino tragico. Ma Carlo Espos<strong>it</strong>o e gli attuali<br />
consiglieri, che gira e rigira r<strong>it</strong>roviamo sempre in<br />
maggioranza e in amministrazione da circa vent’anni,<br />
hanno avuto tempo e soldi a disposizione per realizzare<br />
scuole nuove e migliorare quelle esistenti<br />
ma non hanno mai fatto nulla. Hanno fall<strong>it</strong>o clamorosamente.<br />
Gli ist<strong>it</strong>uti scolastici non sono dotati di<br />
servizi e sono scuole non adeguate all’attiv<strong>it</strong>à didattica<br />
moderna. Non solo l’assenza della “sala pasto”,<br />
ma si vada a guardare le palestre. In pessime condizioni<br />
e non attrezzate. Negli altri paesi, si pensi a<br />
Card<strong>it</strong>o ad esempio, l’assessorato ai Lavori pubblici<br />
ha ottenuto un altro finanziamento regionale proprio<br />
per attrezzare e riqualificare la palestra della scuola<br />
“Rodari”. Possibile che a Crispano nessun assessore<br />
è capace di portare in c<strong>it</strong>tà soldi freschi da investire<br />
ma si pensa a non fare nulla in attesa che a fine<br />
mese arrivi lo stipendio? Quante volte l’assessore<br />
Marina Cennamo si è recata in Regione per tentare<br />
di accedere a qualche finanziamento? Cosa sta facendo<br />
Marina Cennamo per la scuola e per gli alunni<br />
di Crispano? Ha “vissuto” metà consiliatura nel<br />
Cda del cim<strong>it</strong>ero passando alla storia come uno dei<br />
componenti più assenteisti. E la s<strong>it</strong>uazione relativa<br />
alla mancata costruzione dei nuovi loculi, pagati<br />
dai c<strong>it</strong>tadini ma i lavori sono inspiegabilmente<br />
fermi da mesi, i c<strong>it</strong>tadini<br />
la conoscono bene. Adesso Marina<br />
Cennamo ha fatto il salto di qual<strong>it</strong>à: è<br />
stata nominata assessore. Ma nessuno<br />
sa cosa ha fatto o cosa sta facendo per<br />
gli ist<strong>it</strong>uti scolastici o per gli alunni di<br />
Crispano. Nessuna proposta. Nessuna<br />
iniziativa degna di nota. Mentre in<br />
c<strong>it</strong>tà nelle scuole manca il necessario,<br />
degno di un paese sviluppato e civile.<br />
Non basta qualche banco, sedie, una<br />
cattedra, gesso e lavagna per dimostrare<br />
che in paese c’è una scuola.<br />
Serve dell’altro. Molto altro. Proprio<br />
quello che a Crispano manca.<br />
E le nuove scuole promesse e da realizzare?<br />
La s<strong>it</strong>uazione è da approfondire<br />
perché risulterebbe, da indiscrezioni<br />
trapelate e da confermare,<br />
che ci sia stata una gara d’appalto ma<br />
la d<strong>it</strong>ta vinc<strong>it</strong>rice non ha nemmeno<br />
iniziato i lavori che già si r<strong>it</strong>rova in<br />
contenzioso col Comune. Se fossero<br />
vere queste notizie, sarebbe un’altra<br />
dimostrazione dell’incapac<strong>it</strong>à della<br />
pol<strong>it</strong>ica e dei burocrati del Comune<br />
di gestire processi diversi dall’ordinario.<br />
Il sindaco Carlo Espos<strong>it</strong>o incassa le<br />
cr<strong>it</strong>iche in silenzio perché nulla può<br />
dire o fare rispetto ad una classe dirigente<br />
che ha fin<strong>it</strong>o il suo tempo. Che<br />
ha chiuso in maniera ingloriosa un ciclo che poteva e<br />
doveva dare altri risultati. Chi, invece, cerca di alzare<br />
il livello del confronto con proposte concrete è Enzo<br />
Cennamo, leader del movimento “Progetto Crispano”,<br />
ma non riesce a trovare interlocutori in amministrazione.<br />
“Più che cr<strong>it</strong>icare una s<strong>it</strong>uazione di stallo<br />
e fallimentare ormai evidente che coinvolge l’attuale<br />
sindaco e l’attuale governo c<strong>it</strong>tadino – spiega Enzo<br />
Cennamo – mi preme parlare coi c<strong>it</strong>tadini e avanzare<br />
delle proposte per aprire una discussione in paese visto<br />
che nelle ist<strong>it</strong>uzioni non è possibile confrontarci<br />
in quanto ho di fronte una banda di “mutilli” senza<br />
idee e che pensano esclusivamente a tenersi stretti<br />
stipendi e poltrone. Il movimento Progetto Crispano<br />
intende delocalizzare lo stadio comunale, abbandonato<br />
ed in condizioni di degrado, in quella che doveva<br />
essere una zona industriale ma mai decollata ed<br />
oggi trasformata in discarica di rifiuti a cielo aperto,<br />
mentre utilizzare i terreni dove oggi sorge lo stadio<br />
degradato di Crispano per la costruzione di un ist<strong>it</strong>uto<br />
scolastico superiore. Non solo perché si accelerano<br />
le procedure in quanto il terreno è già di proprietà<br />
del Municipio, e quindi si ev<strong>it</strong>ano molti passaggi burocratici<br />
che spesso fanno perdere tempo – continua<br />
Enzo Cennamo -, ma perché la presenza di un ist<strong>it</strong>uto<br />
superiore, che sia da attrattore per studenti di tutta<br />
la provincia, mette in moto un indotto, anche commerciale<br />
e di sviluppo, che porterà benefici a tutto<br />
il paese ed in diversi settori. Lanciamo come movimento<br />
questa idea in c<strong>it</strong>tà aprendo una discussione<br />
tra i c<strong>it</strong>tadini e le forze sane con le quali tenteremo<br />
di confrontarci in un dibatt<strong>it</strong>o da promuovere magari<br />
durante un convegno. C’è la necess<strong>it</strong>à di uscire<br />
da questa cappa di malgoverno, caratterizzata da<br />
un’amministrazione che si occupa delle “clientes” e<br />
di una gestione ordinaria del consenso fregandosene<br />
delle idee e dello sviluppo del paese. Così facendo<br />
Crispano sarà sempre di più un paese destinato alla<br />
morte sotto tutti i punti di vista. Ecco perché bisogna<br />
alzare il livello del confronto e volare alto, lontano<br />
dal menefreghismo e dall’incapac<strong>it</strong>à di chi non è<br />
riusc<strong>it</strong>o a mantenere una sola proposta inser<strong>it</strong>a nel<br />
programma elettorale. Ragioniamo – conclude Enzo<br />
Cennamo – sullo sviluppo e sulle idee da mettere<br />
in cantiere affinché Crispano possa rinascere. In un<br />
momento emergenziale come questo, serve l’aiuto<br />
dei migliori, al di là delle distinzioni ideologiche,<br />
nell’esclusivo interesse del nostro terr<strong>it</strong>orio. La classe<br />
dirigente, quella seria e preparata, torni in campo<br />
e si metta a disposizione del paese, perché si è creato<br />
un vuoto colmato da affaristi, improvvisati e soggetti<br />
interessati a garantirsi, attraverso la pol<strong>it</strong>ica, la vivibil<strong>it</strong>à<br />
quotidiana.<br />
Ecco perché il ceto produttivo, professionale e pensante,<br />
ha il dovere di guidare il riscatto e la rinasc<strong>it</strong>a<br />
di Crispano. Non è più tempo di delegare incompetenti<br />
o coloro che si sono macchiati di gravi colpe nei<br />
confronti della terra che amiamo”.
Premiamo la tua spesa<br />
e la tua fedelta',<br />
con esclusivi ed eleganti servizi di piatti da<br />
19 pz.