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l a v e r i t à p e z z o p e r p e z z o diretto da Giovanni De Cicco ANNO IV NUMERO 14 -3 Novembre 2012
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l a v e r i t à p e z z o p e r p e z z o<br />
<strong>diretto</strong> <strong>da</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong><br />
ANNO IV NUMERO 14 -3 Novembre 2012
2 L’ed<strong>it</strong>oriale<br />
3 novembre 2012<br />
Afragola<br />
Afragola aspetta i liberatori<br />
Non nuovi oppressori<br />
Riflessione del <strong>diretto</strong>re di “Mosaico” sul delicato momento che vive il centrosinistra e sulla necess<strong>it</strong>à di costruire<br />
un’alternativa al sistema Nespoli che sia concreta, seria e non solo di facciata. Quegli interrogativi che<br />
non piacciono al Pd e la lezione di pol<strong>it</strong>ica che i “democrat” hanno ricevuto pubblicamente <strong>da</strong>ll’Italia dei valori.<br />
L’<strong>it</strong>inerario del centro mentre l’Udc passa <strong>da</strong>l sistema Nespoli al centrosinistra vendendosi l’anima...<br />
di <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong><br />
AFRAGOLA – L’alternativa<br />
c’è. No, l’alternativa non c’è.<br />
O meglio, per dirla tutta, non<br />
c’è ancora. E la manifestazione<br />
dei part<strong>it</strong>i del centrosinistra<br />
lo ha dimostrato. Lo ha dimostrato<br />
ai presenti e spero lo abbia<br />
cap<strong>it</strong>o anche l’amico Domenico<br />
Tuccillo. Che ha<br />
ascoltato con le proprie orecchie<br />
l’intervento del segretario locale dell’Idv Salvatore<br />
Iavarone. L’unico che ha centrato l’obiettivo<br />
perché è tra quei pochi personaggi che<br />
l’alternativa a Vincenzo Nespoli l’hanno costru<strong>it</strong>a<br />
giorno per giorno, in questi cinque lunghi e brutti<br />
anni, non solo contrapponendosi al sistema illegale<br />
ma pure avanzando proposte e sollevando problemi<br />
del terr<strong>it</strong>orio dimenticati. Una fuga in avanti<br />
quella del Part<strong>it</strong>o democratico che alla fine non ha<br />
pagato. Quel convegno è stato controproducente.<br />
Sempre se si vuole ragionare in maniera obiettiva<br />
e non <strong>da</strong> tifosi. Non ha pagato perché non si può<br />
ripartire <strong>da</strong> 5 anni fa. Da allora ne è passata di acqua<br />
sotto i ponti. Ci sono cose che sono an<strong>da</strong>te<br />
bene e tantissime cose <strong>da</strong> correggere se si vuole<br />
costruire un progetto pol<strong>it</strong>ico serio e di contenuto.<br />
Serve prima un’autocr<strong>it</strong>ica su quello che non è an<strong>da</strong>to<br />
e poi si riparte. Sono convinto che i “democrat”<br />
lo hanno cap<strong>it</strong>o <strong>da</strong> soli proprio alla manifestazione<br />
che hanno voluto con insistenza insieme<br />
al movimento civico “Rinasc<strong>it</strong>a”. Gennaro<br />
Espero, Antonio Maria Cuccurese e Pasquale<br />
Grillo conoscono benissimo le “defaillance” del<br />
centrosinistra e a taccuini chiusi con alcuni di essi<br />
ho avuto modo anche di discutere su questi aspetti<br />
e mi sono trovato d’accordo su molte valutazioni.<br />
C’è bisogno, però, che quelle valutazioni vengano<br />
fatte durante le riunioni della coalizione. Non per<br />
distruggere. Ma per correggere e per costruire.<br />
Espero ha fatto bene a rimediare con un articolo su<br />
“Dodicipagine” spiegando che l’alternativa<br />
dev’essere ancora costru<strong>it</strong>a e <strong>da</strong> solo il centrosinistra<br />
non basta. Non sono d’accordo con lui quando,<br />
invece, considera il Pd il punto di riferimento.<br />
Capisco che a ridosso di una campagna elettorale<br />
ognuno cerca di portare l’acqua al proprio mulino.<br />
Ed è anche giusto. Però, durante le riflessioni interne<br />
sarebbe opportuno ev<strong>it</strong>are fughe in avanti che<br />
poi diventano dei veri e propri boomerang. Come<br />
può essere il Part<strong>it</strong>o democratico il fulcro dell’alternativa<br />
dopo gli eventi degli ultimi 5 anni? Non<br />
voglio ripetermi. Aspetto, però, ancora le risposte<br />
ad alcuni interrogativi che si fa finta di non leggere.<br />
Di chi sono le responsabil<strong>it</strong>à se Domenico<br />
Moccia, quello che doveva essere l’alternativa a<br />
Nespoli, ha abbandonato il Consiglio Comunale<br />
anz<strong>it</strong>empo? Fuori Moccia dentro Valentino. Pasquale<br />
Valentino, consigliere del Pd passato a sostegno<br />
di Nespoli. Di chi è la responsabil<strong>it</strong>à? Di<br />
chi sono le responsabil<strong>it</strong>à se il più votato consigliere<br />
comunale del Pd, <strong>da</strong> 5 anni non si presenta in<br />
aula favorendo, sul piano numerico, la maggiorana<br />
di Vincenzo Nespoli soprattutto quando il capo<br />
dell’amministrazione non aveva i numeri per an<strong>da</strong>re<br />
avanti? Di chi sono le responsabil<strong>it</strong>à se il vicesegretario<br />
del Pd, Gaetano Salzano, lo r<strong>it</strong>roviamo<br />
addir<strong>it</strong>tura nella giunta di Nespoli nella veste<br />
di assessore e prossimo candi<strong>da</strong>to al Consiglio<br />
nelle liste del sistema? Di chi sono le responsabil<strong>it</strong>à?<br />
E l’abbandono del consigliere Vincenzo Zucchini<br />
– che è rimasto comunque nelle fila dell’opposizione<br />
– di chi la responsabil<strong>it</strong>à? Questi sono<br />
fatti non giudizi. Fatti <strong>da</strong> analizzare, sviscerare,<br />
approfondire e ai quali garantire un rimedio. E il<br />
Pd non può nemmeno dire che sono i singoli ad<br />
aver sbagliato. Perché significherebbe che i vertici<br />
della sezione locale erano nelle mani di gente sbagliata.<br />
Ed anche questa è una responsabil<strong>it</strong>à. Sarebbe<br />
la più grande responsabil<strong>it</strong>à, sul piano pol<strong>it</strong>ico,<br />
che un part<strong>it</strong>o degno di questo nome potrebbe<br />
attribuirsi. E allora, si vuole essere onesti e seri?<br />
Dimenticavo. Vogliamo discutere delle precedenti<br />
gestioni amministrative targate centrosinistra, l’ultima<br />
della quale addir<strong>it</strong>tura si è chiusa con uno<br />
scioglimento del civico consesso per infiltrazioni<br />
della camorra? Anche in quest’ultimo caso, di chi<br />
è la responsabil<strong>it</strong>à? Chi ha partor<strong>it</strong>o quelle storture?<br />
Chi volle fortissimamente Santo Salzano candi<strong>da</strong>to<br />
a sin<strong>da</strong>co. Gli stessi che oggi vogliono proporsi<br />
come alternativa? Espero si è chiesto chi del<br />
Pd e perché ha condiviso il mio ed<strong>it</strong>oriale nonostante<br />
la farsa del manifesto di finta soli<strong>da</strong>rietà di<br />
part<strong>it</strong>o a Tuccillo? Non voglio infierire ma non<br />
costringetemi a farlo. Ragionamenti, analisi, riflessioni,<br />
autocr<strong>it</strong>ica e poi ripartire. E’ così difficile?<br />
Mi fermo qui. Calma e sangue freddo. Anche se di<br />
cose <strong>da</strong> scrivere ce ne sono a “sacchi”. Come ho<br />
già ripetuto negli ed<strong>it</strong>oriali precedenti, questi interrogativi<br />
non vogliono essere utilizzati in maniera<br />
strumentale per picconare il centrosinistra. Non<br />
c’è bisogno perché si stanno picconando <strong>da</strong> soli e<br />
non sarebbe nemmeno il caso di infierire perché di<br />
problemi, la coalizione che vorrebbe mettere in<br />
piedi il Pd, ne ha a iosa. Però una riflessione su<br />
questi interrogativi sarebbe opportuna. Sarebbe indispensabile.<br />
Un dibatt<strong>it</strong>o su questi temi sarebbe<br />
opportuno e indispensabile proprio per sgombrare<br />
il campo <strong>da</strong> ogni dubbio, <strong>da</strong> ogni equivoco, <strong>da</strong><br />
ogni ombra. Se a Roma Walter Veltroni fa un passo<br />
indietro, e Matteo Renzi mette in discussione<br />
Massimo D’Alema un motivo ci deve pure essere.<br />
E ad Afragola? Non si può mettere la testa sotto la<br />
sabbia. Il Pd lo deve capire. Altro che attrattore.<br />
Non basta la tabella. Non basta un’insegna, quella<br />
del Part<strong>it</strong>o democratico, per prendere voti e soprattutto<br />
tramutare quei voti in consenso. E dopo i consensi,<br />
non basta l’etichetta per tramutare eventualmente<br />
la fiducia dei c<strong>it</strong>tadini in un progetto di<br />
governo autorevole, serio, di qual<strong>it</strong>à ed efficiente.<br />
Non basta la crisi che a livello nazionale sta vivendo<br />
il centrodestra e Berlusconi. Non basta la pessima<br />
immagine del centrodestra afragolese e il fallimento<br />
di Vincenzo Nespoli. Questi risultati<br />
creano le condizioni ideali, sul piano pol<strong>it</strong>ico ed<br />
elettorale, per costruire un’alternativa vincente.<br />
Ma c’è bisogno di altro se si vuole costruire un’alternativa<br />
vincente, seria, stabile e soprattutto che<br />
garantisca un governo efficiente ed una rapi<strong>da</strong> risoluzione<br />
delle emergenze create in questi anni a<br />
tutti i livelli. Serve altro, tanto altro oltre la tabella.<br />
Altro che nel centrosinistra non è emerso. Non è<br />
ancora emerso. E lo dico a malincuore perché so<br />
bene che un centrosinistra forte e compet<strong>it</strong>ivo ha<br />
bisogno di un Part<strong>it</strong>o democratico organizzato ed<br />
in salute. Un livello di eccellenza che sul piano locale<br />
si può raggiungere solo se si affrontano gli<br />
interrogativi che sto ponendo <strong>da</strong> settimane e che<br />
nessuno del Pd, purtroppo, vuole affrontare seriamente.<br />
E se addir<strong>it</strong>tura vogliamo valutare anche i<br />
numeri, in maniera fred<strong>da</strong>, cosa che comunque a<br />
me non piace in quanto sono un amante più dei<br />
contenuti e della qual<strong>it</strong>à e non della quant<strong>it</strong>à, il Pd<br />
dovrebbe continuare a riflettere. Alle ultime elezioni<br />
Regionali i “democrat” di Afragola hanno<br />
raggiunto il 16,96 per cento mentre alle Provinciali<br />
il part<strong>it</strong>o di Bersani, ad Afragola, si è fermato<br />
addir<strong>it</strong>tura al 13,18 per cento. Poco. Soprattutto se<br />
paragoniamo i numeri del Pd a quelli di altre forze<br />
pol<strong>it</strong>iche operanti sul terr<strong>it</strong>orio. Che, senza storia,<br />
come dicono i vertici “democratici”, hanno raggiunto<br />
e superato la quota del 11,02 per cento addir<strong>it</strong>tura<br />
come “singoli”. Volete riflettere su questi<br />
<strong>da</strong>ti? Non rifletto io, almeno pubblicamente, perché<br />
gli animi già sono troppo esasperati e serve un<br />
contributo affinché i personalismi vengano messi<br />
<strong>da</strong> parte. Si tratta di analisi, tra l’altro, che ogni<br />
attore che opera ad Afragola conosce benissimo.<br />
Quindi, nessuno metta la testa sotto la sabbia.<br />
Tranne che il Pd non stia combattendo Vincenzo<br />
Nespoli non perché non è d’accordo col sistema di<br />
governo attuato in questi 5 anni ma perché voglia<br />
semplicemente prenderne il posto. Allora, in quel<br />
caso, va bene l’<strong>it</strong>inerario tracciato. Mettere insieme<br />
una coalizione numericamente autosufficiente,<br />
tenendo fuori chi il sistema lo ha combattuto seriamente,<br />
e giocarsi la part<strong>it</strong>a puntando tutto sull’aspetto<br />
strettamente pol<strong>it</strong>ico. Centrodestra contro<br />
centrosinistra. Consci che si tratterebbe di una part<strong>it</strong>a<br />
senza senso e soprattutto senza ideologia. Una<br />
part<strong>it</strong>a tra conten<strong>it</strong>ori vuoti di contenuti ma imbott<strong>it</strong>i<br />
di affaristi e mercanti. Ad Afragola non c’è la
3 novembre 2012<br />
Afragola<br />
www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />
3<br />
destra al potere ma una ristretta oligarchia senza<br />
valori e ideali. Così come all’opposizione non c’è<br />
stato uno schieramento pol<strong>it</strong>ico di centrosinistra alternativo<br />
a quello di centrodestra. Ma l’argine contro<br />
le infiltrazioni criminali e le illegal<strong>it</strong>à è stato alzato<br />
e garant<strong>it</strong>o <strong>da</strong> una “cor<strong>da</strong>ta” che ha trovato sul<br />
campo una convergenza di obiettivi, di azione e di<br />
valori. Sigle, gente in carne ed ossa che porta ancora<br />
oggi i segni di una battaglia tutt’ora in atto. Ecco<br />
perché oggi molti hanno difficoltà ad entrare nei<br />
contenuti della discussione. Hanno difficoltà a rispondere<br />
agli interrogativi posti. Hanno difficoltà a<br />
costruire un’alternativa che sia concreta e seria.<br />
Ecco perché, paradossalmente, oggi chi nel centrosinistra<br />
non si può semplicemente rivendicare “la<br />
responsabil<strong>it</strong>à di una ledearship” sull’assunto del<br />
“lei non sa chi sono io”. E se alla manifestazione<br />
“L’alternativa c’è”, Salvatore Iavarone è stato l’unico<br />
che ha lanciato l’allarme spiegando che il Pd<br />
deve capire che “non si riparte <strong>da</strong> cinque anni fa ma<br />
<strong>da</strong> chi in questi cinque anni, giorno dopo giorno,<br />
settimana dopo settimana, ha lavorato sul terr<strong>it</strong>orio<br />
con sacrificio, abnegazione, competenza e coraggio<br />
costruendo un’alternativa concreta” qualche riflessione<br />
forse bisognerebbe porsela. Con coraggio.<br />
Vanno colmate anche le falle di quelli che sulla carta<br />
e alle elezioni, solo alle elezioni, si definiscono<br />
alleati ma che in trincea hanno prefer<strong>it</strong>o le retrovie<br />
alla prima linea. In trincea non li trovi mai. Per<br />
chiudere il discorso sul centrosinistra, mi r<strong>it</strong>rovo ad<br />
esprimere un’opinione anche su una s<strong>it</strong>uazione che<br />
non mi appassiona. E’ evidente che mi interessa il<br />
ragionamento, un gioco al rialzo e non al ribasso<br />
come ha tentato, magari senza colpe personali,<br />
qualche signorina dell’ultim’ora. E nemmeno <strong>da</strong><br />
prima pagina. Alla quale, però, tolgo ogni tipo di<br />
dubbio. Dietro “Mosaico” non c’è nessuno. Al<br />
massimo siamo sempre <strong>da</strong>vanti. Con la faccia e in<br />
piena trasparenza. Ovviamente, capisco che il riferimento<br />
era al consigliere e amico Gennaro Giustino.<br />
Presidente dell’associazione ed<strong>it</strong>rice di “Mosaico”.<br />
Le tolgo ogni dubbio. Giustino non è dietro<br />
“Mosaico”, ma <strong>da</strong>vanti; perché è uno che ci ha sempre<br />
messo la faccia in ogni occasione. E già su questo,<br />
egregia signorina, abbiamo modi diversi di<br />
operare e di ragionare. Così come il giornale in questione<br />
è <strong>diretto</strong> <strong>da</strong>l sottoscr<strong>it</strong>to, giornalista di professione,<br />
giusto per precisarlo e toglierle ogni dubbio.<br />
Quindi, al posto dell’inciucio pensi ad entrare<br />
nei contenuti se ci riesce. E magari si dia una risposta<br />
agli interrogativi. Soprattutto se è giovane. Impariamo<br />
a chiederci chi c’è <strong>da</strong>vanti e non chi c’è<br />
dietro. Impariamo a metterci <strong>da</strong>vanti e non dietro.<br />
Altrimenti per Afragola sarà la fine se pure le nuove<br />
generazioni crescono assorbendo solo il cattivo<br />
esempio dei grandi, tralasciando, invece, le parti<br />
pos<strong>it</strong>ive che arrivano <strong>da</strong>ll’esperienza.<br />
Tornando al ragionamento serio, invece, qualche<br />
parola è giusto spenderla pure per il nascente cartello<br />
di centro. La prima cosa che mi ha sconvolto<br />
è stata l’atteggiamento dell’Udc. Il part<strong>it</strong>o che<br />
dovrebbe essere il “motore”, il part<strong>it</strong>o che dovrebbe<br />
essere il “Pd del centro”, si lim<strong>it</strong>a ad im<strong>it</strong>are i<br />
“cugini” del centrosinistra. Lo “scudocrociato” è in<br />
pre<strong>da</strong> ad una crisi d’ident<strong>it</strong>à. Possibile che al posto<br />
di dettare la linea e definire l’<strong>it</strong>inerario del famoso<br />
Terzo polo, il commissario della sezione pronunci<br />
frasi tipo: “A noi interessa innanz<strong>it</strong>utto vincere”.<br />
Per fare cosa? Per dire cosa? Per realizzare cosa? E’<br />
questa l’alternativa a Vicenzo Nespoli? A me, sembra<br />
addir<strong>it</strong>tura la brutta copia. Almeno il carattere<br />
pubblico del senatore è stato delineato anche <strong>da</strong>i tribunali.<br />
Ha spessore. Poi si può essere d’accordo o<br />
in disaccordo con lui. Ma lo spessore ce l’ha. E l’alternativa<br />
non può essere rappresentata <strong>da</strong> chi vuole<br />
fare la stessa cosa di Nespoli senza, però, avere lo<br />
“spessore” del sin<strong>da</strong>co-senatore. Sarebbero fallimentari<br />
prima ancora di partire. Possibile che c’era<br />
bisogno di un commissario per capire che l’Udc<br />
vuole vincere le elezioni? Ma stiamo scherzando?<br />
Comunque lo abbiamo cap<strong>it</strong>o. Anche in questo caso<br />
ne traiamo il meglio possibile: l’Udc all’ultimo minuto<br />
sceglierà il centro, il centrosinistra o magari<br />
sarà addir<strong>it</strong>tura alleata di Nespoli. L’unica condizione<br />
è allearsi con chi vince le elezioni. Infatti, al<br />
momento, visto che il centrosinistra tenta di organizzare<br />
un’alternativa, seppure senza contenuti, ma<br />
esclusivamente numerica, l’udc che fa? Si colloca<br />
nel centrosinistra. Avete cap<strong>it</strong>o bene. Nel centrosinistra.<br />
E accetta pure che gli alleati mettano le mani<br />
nella sua lista affinché non candidi l’assessore che<br />
lo scudocrociato ha messo nella giunta di Nepsoli.<br />
Ridicoli. Organizzano l’alternativa dei puri con un<br />
part<strong>it</strong>o che fino a 18 mesi fa, come ha sottolineato<br />
Nespoli in aula, era seduto a tavola col sistema. Era<br />
parte integrante del sistema. Ma su questo ci torneremo<br />
sul prossimo numero con rivelazioni importanti.<br />
Visto questo, i moderati, la vera alternativa al<br />
sistema Nespoli che si è affermata sul campo, non<br />
possono restare a guar<strong>da</strong>re. E’ indispensbile mettere<br />
in piedi un tavolo. Adc, Fli, Nuovo Psi, Afragola<br />
libera, Mpa, Api e Società Aperta di Aldo Casillo.<br />
Si parta <strong>da</strong> questo zoccolo duro. Iniziare a ragionare<br />
sulle prior<strong>it</strong>à, mettere su carta il programma, i valori;<br />
iniziare a delineare un modello amministrativo<br />
e sulla scorta di questi elementi aprirsi alle forze<br />
che hanno condiviso cinque anni di opposizione e<br />
di alternativa. Cinque anni di denuncia e di proposta.<br />
Proposta che il centrosinistra alleato col centrodestra<br />
non ha. Il centro, invece, deve uscire allo<br />
scoperto con una proposta di governo. Soluzione<br />
ai problemi. Sviluppo e vivibil<strong>it</strong>à. Questo significa<br />
ragionare in grande. Questo significa elaborare<br />
un progetto ambizioso. Altre due prior<strong>it</strong>à: legal<strong>it</strong>à e<br />
liste pul<strong>it</strong>e. Chi ha problemi con la giustizia abbia<br />
il coraggio di non candi<strong>da</strong>rsi. Nulla di personale.<br />
In questo modo si ev<strong>it</strong>ano facili strumentalizzazioni<br />
di quelli che, invece, hanno sostenuto il sistema e<br />
vorrebbero, solo adesso, “urinare” acqua santa convinti<br />
<strong>da</strong> un semplice calcolo matematico. Un altro<br />
mostro <strong>da</strong> abbattere, al pari del sistema. Anzi, sulla<br />
liste pul<strong>it</strong>e sfi<strong>da</strong>re anche il Pd. In modo <strong>da</strong> far capire<br />
che l’alternativa c’è, esiste, è viva, è vegeta e la<br />
si deve solo costruirenei dettagli; limarla e portarla<br />
all’attenzione dei c<strong>it</strong>tadini. C’è bisogno di un’alternativa<br />
che faccia sul serio. Le brutte copie non<br />
servono. L’ho già detto e ripetuto. Le facce della<br />
stessa me<strong>da</strong>glia Afragola non le preferisce. In questo<br />
caso, premierà sempre l’originale. Per quanto<br />
becera, per quanto brutta, per quanto visci<strong>da</strong>, per<br />
quanto imbarazzante, per quanto sprecona, per<br />
quanto clientelare, per quanto senza contenuti, per<br />
quanto senza classe dirigente, per quanto affaristica<br />
e incompetente, premierà sempre l’originale. Le<br />
brutte copie del sistema rappresentano la risposta<br />
più squalli<strong>da</strong>. Paradossalmente lo rafforzano. Ecco<br />
perché serve un’alternativa. Non quella “fetecchia”<br />
di qualche giorno fa. Ma un’alternativa vera, orgogliosa,<br />
valorosa, dign<strong>it</strong>osa, di qual<strong>it</strong>à, pul<strong>it</strong>a e con<br />
un progetto di governo ambizioso. Le condizioni<br />
ci sono. Il contesto pure. Adesso tocca agli uomini.<br />
Tocca agli Uomini.<br />
A quelli con la “u” maiuscola. I c<strong>it</strong>tadini aspettano<br />
i liberatori. Non i nuovi oppressori. Ma i liberatori.<br />
Cuccurese: “Aspetto un chiarimento <strong>da</strong>ll’Idv”<br />
AFRAGOLA - Il movimento “Rinasc<strong>it</strong>a” esce allo scoperto per chiarire le<br />
contraddizioni emerse in questa fase all’interno del centrosinistra. Pochi contenuti<br />
e tanta confusione. “La manifestazione, voluta ed organizzata <strong>da</strong> Pd ed<br />
“Insieme per la Rinasc<strong>it</strong>a democratica” - spiega il leader Antonio Cuccurese<br />
- , tenutasi domenica scorsa, ha rappresentato l’inizio di un percorso che deve<br />
in tempi brevi consentirci di strutturare “l’alternativa” alla maggioranza presente<br />
oggi al Comune di Afragola. L’Idv dopo aver sottoscr<strong>it</strong>to il “manifesto<br />
di intenti”, ha prodotto con il suo segretario un intervento che certamente<br />
mer<strong>it</strong>a un chiarimento. Per ciò che attiene alle primarie, basta far riferimento<br />
al punto n. 8 del “manifesto” avendolo noi sottoscr<strong>it</strong>to come tutte le forze<br />
partecipanti la manifestazione. Per noi, più che di primarie, è dirimente la<br />
rigorosa selezione dei candi<strong>da</strong>ti delle liste della coalizione”. Poi arrivano,<br />
giustamente, i paletti sull’alleanza. “Credo che le forze pol<strong>it</strong>iche - continua<br />
Cuccurese - che hanno partecipato alla manifestazione rappresentino una<br />
sorta di “com<strong>it</strong>ato promotore” per la costruzione di una coalizione di “alternativa”,<br />
che a nostro avviso può prevedere anche l’ingresso di altre forze,<br />
purché dichiaratamente non di centro – destra, che abbiano avuto un “comportamento<br />
pol<strong>it</strong>ico” in ant<strong>it</strong>esi a questa maggioranza, e che, sottoscrivendo<br />
il “manifesto di intenti” vogliano confrontarsi per condividere i punti pol<strong>it</strong>ico<br />
– programmatici “lavoro e terr<strong>it</strong>orio” su cui è nota la<br />
posizione di Insieme per la Rinasc<strong>it</strong>a democratica”.<br />
<strong>De</strong>tta così, c’è solo <strong>da</strong> stringeregli la mano. Poi, arrivano<br />
i fatti. Come può Cuccurese considerare l’Udc<br />
un part<strong>it</strong>o che abbia avuto un comportamento pol<strong>it</strong>ico<br />
in ant<strong>it</strong>esi a questa maggioranza quando <strong>da</strong>l sistema<br />
Nespoli lo scudocrociato ne è usc<strong>it</strong>o solo 18 mesi fa?<br />
L’Udc a tut<strong>it</strong> i livelli ist<strong>it</strong>uzionali in Campania governa<br />
insieme al centrodestra e lo ha fatto anche ad<br />
Afragola. Cuccurese lo considera un part<strong>it</strong>o di centrosinistra?<br />
Qual è la linea del centrosinistra? Quella di<br />
Cuccurese, giusta e lineare, quella dell’Idv, coraggiosa, o il “volemose bene”<br />
del Pd che punta ad isolare chi ha combattuto sul campo, seriamente e senza<br />
compromessi Nespoli?<br />
Sul candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co. “Rinasc<strong>it</strong>a - conclude Cuccurese - r<strong>it</strong>iene al pari<br />
degli altri, di essere leg<strong>it</strong>timata ad esprimere la candi<strong>da</strong>tura del sin<strong>da</strong>co; ciò<br />
premesso, la federazione pol<strong>it</strong>ica di “Insieme per la Rinasc<strong>it</strong>a <strong>De</strong>mocratica”,<br />
ha deciso che indicherà il candi<strong>da</strong>to solo dopo averne delineato “il profilo”<br />
con le altre forze pol<strong>it</strong>iche”.
4 I CENTRISTI l’ultima speranza<br />
3 novembre 2012<br />
Afragola<br />
Caos nel Pdl. Centrosinistra in crisi<br />
in attesa dell’alternativa dei moderati…<br />
Vincenzo Nespoli deciderà e gli altri dovranno acco<strong>da</strong>rsi. Castaldo: “Non accetteremo progetti calati <strong>da</strong>ll’alto”.<br />
Malumori di Bassolino e Pol<strong>it</strong>o. Messaggio dell’Idv: “I nostri sacrifici un esempio. Se salta tutto valuteremo<br />
altre strade”. Tommaso Casillo (Api): “Alternativi a Nespoli. Buona pol<strong>it</strong>ica e vera credibil<strong>it</strong>à”.<br />
Aldo Casillo (Società aperta): “Autoconvochiamoci per il dopo Nespoli”<br />
di <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong><br />
AFRAGOLA – La pol<strong>it</strong>ica stenta a decollare<br />
e dopo 5 anni di degenerazione è difficile per<br />
tutti r<strong>it</strong>rovare il bandolo della matassa. Nel centrodestra<br />
c’è un’apparente confusione. Nessuno<br />
sa che pesci prendere. L’unico che coman<strong>da</strong> è<br />
Vincenzo Nespoli, il sin<strong>da</strong>co-senatore del Pdl.<br />
Non ha ancora spiegato a nessuno qual è la sua<br />
strategia. Pure perché prima di esporsi aspetta<br />
di sapere se dovrà candi<strong>da</strong>rsi alla Camera alle<br />
prossime Pol<strong>it</strong>iche, e quindi dimettersi <strong>da</strong> sin<strong>da</strong>co<br />
prima della scadenza naturale della consiliatura,<br />
oppure se può arrivare fino a fine man<strong>da</strong>to<br />
al Comune perché il centrodestra lo ha silurato.<br />
Oggi la s<strong>it</strong>uazione è chiara. Si sono dimessi tutti,<br />
<strong>da</strong>l presidente della Provincia di Napoli, Luigi<br />
Cesaro, fino ai sin<strong>da</strong>ci di molti paesi che dovranno<br />
ottenere un posto al Parlamento, tranne<br />
lui. Tranne Vincenzo Nespoli. Segnale evidente<br />
che, per il momento, il seggio non ce l’ha assicurato.<br />
E fino a quando non si sbloccherà questa<br />
part<strong>it</strong>a, i consiglieri del Pdl e gli assessori di<br />
Afragola dovranno comportarsi come semplici<br />
pedine ed ubbidire in silenzio. Consiglieri e assessori<br />
del centrodestra ridotti a miseri “capielettori”<br />
del sin<strong>da</strong>co-senatore.<br />
L’ennesima dimostrazione l’hanno avuta all’ultima<br />
cena organizzata <strong>da</strong> Vincenzo Nespoli a<br />
Frattamaggiore, comune di residenza del primo<br />
c<strong>it</strong>tadino di Afragola. Proprio sotto l’ab<strong>it</strong>azione<br />
di Nespoli c’è un ristorante. Convocati solo gli<br />
assessori, Pina Castiello e i consiglieri comunali<br />
Mario Carnevale, capogruppo del Pdl, e<br />
Biagio Castaldo, presidente del civico consesso.<br />
Davanti ad un antipasto ed un primo piatto si<br />
è cercato di entrare nel mer<strong>it</strong>o e capire qualcosa<br />
sull’imminente futuro. Il risultato? Niente di<br />
niente. Vincenzo Nespoli ha ribad<strong>it</strong>o la volontà<br />
di non ripresentarsi alle elezioni nella veste di<br />
candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co del centrodestra. Altre comunicazioni<br />
non ne ha fatte. Ha rinviato tutto a<br />
<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> destinarsi. E questo fa paura agli stessi<br />
componenti del Pdl perché anche 5 anni fa Vincenzo<br />
Nespoli disse di non volersi candi<strong>da</strong>re a<br />
sin<strong>da</strong>co, lanciò Antonio Pannone per occupare<br />
quella casella e all’ultimo istante il senatore<br />
del part<strong>it</strong>o di Berlusconi lo tolse <strong>da</strong>l tavolo per<br />
scendere in campo in prima persona. Lo stesso<br />
scenario che si verificherà alle prossime elezioni<br />
ad Afragola se Nespoli non dovesse ottenere<br />
una candi<strong>da</strong>tura alla Camera dei <strong>De</strong>putati. Fuori<br />
Pannone e dentro Nespoli, che si ricandiderà<br />
come continu<strong>it</strong>à al suo sistema Ecco perché<br />
adesso organizza cenette senza contenuti. Perché<br />
il suo obiettivo è quello di frenare i malumori<br />
ed ev<strong>it</strong>are emorragie. Costringere tutti i componenti<br />
del Pdl a seguirlo fino all’ultimo giorno<br />
utile senza capire nulla, in modo che chiunque<br />
volesse staccarsi <strong>da</strong>l progetto della continu<strong>it</strong>à<br />
non potrà farlo in extremis perché non sarebbe<br />
credibile. Il resto poi si vedrà. La strategia<br />
è chiara. A tavola ha fatto rumore il silenzio<br />
di Giuseppina Castiello, (probabilmente per<br />
le ultime infelici usc<strong>it</strong>e) per niente interessata<br />
alla part<strong>it</strong>a afragolese. L’unica polemica seria è<br />
stata mossa <strong>da</strong>ll’assessore Tommaso Bassolino,<br />
il quale ripete <strong>da</strong> mesi la stessa filastrocca:<br />
si lamenta dell’atteggiamento del sin<strong>da</strong>co reo di<br />
aver calpestato le regole della partecipazione e<br />
della democrazia. Ha fatto tutto <strong>da</strong> solo e quindi<br />
l’assessore del Pdl non capisce il perché di una<br />
cena senza contenuti sul piano pol<strong>it</strong>ico.<br />
Una riflessione l’ha imposta il vicesin<strong>da</strong>co Antonio<br />
Pannone: si è lamentato dell’atteggiamento<br />
dei dirigenti comunali. Burocrati sgrad<strong>it</strong>i<br />
addir<strong>it</strong>tura alla stessa maggioranza ma protetti<br />
<strong>da</strong>l sin<strong>da</strong>co-senatore. E su questo tema la mediazione<br />
è arrivata. Nespoli ha promesso che se<br />
dovesse rivincere le elezioni, i dirigenti a tempo<br />
determinato si faranno la valigia. Ha rincarato<br />
la dose Biagio Castaldo, presidente dell’Assise<br />
e sempre tra i più votati in c<strong>it</strong>tà. Uno dei massimi<br />
esponenti di spicco del Pdl di Afragola ha<br />
messo sul tavolo la sua sofferenza ed ha annunciato<br />
che se non ci saranno le condizioni, lui, il<br />
numero uno del Consiglio, è pronto a scendere<br />
in campo alle prossime elezioni addir<strong>it</strong>tura come<br />
candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co autonomo <strong>da</strong>l Pdl ma col<br />
sostegno di due liste civiche di centrodestra. Insomma,<br />
ha minacciato la rottura. Il sin<strong>da</strong>co non<br />
si è scomposto. Anche perché di fronte ai malumori<br />
di alcuni pezzi <strong>da</strong> novanta del centrodestra<br />
ha reag<strong>it</strong>o sempre con sufficienza: Nespoli<br />
pensa che nessuno abbia il coraggio di rompere<br />
con lui. Sa bene che alla fine saranno tutti ai suoi<br />
piedi. Parte <strong>da</strong> questa convinzione. Ecco perché<br />
le minacce non sortiscono effetti. E le richieste<br />
di un’inversione di tendenza rispetto ai metodi<br />
utilizzati oggi al Municipio, che arrivano anche<br />
<strong>da</strong>l Pdl, non le ha mai prese e non le prende in<br />
considerazione. Però questa volta deve stare<br />
attento. E la dichiarazione di Biagio Castaldo<br />
rilasciata a “Mosaico” deve far riflettere: “Ho<br />
posto dei problemi seri <strong>da</strong> mesi e mi stupisce<br />
che nessuno avverta l’allarme che ho lanciato.<br />
Vincenzo Nespoli ha chiaramente detto che<br />
non si vuole ricandi<strong>da</strong>re a sin<strong>da</strong>co – spiega Castaldo<br />
– quindi, in questo momento dovremmo<br />
già ragionare sul progetto pol<strong>it</strong>ico futuro e dovremmo<br />
pensare già ad un candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co<br />
rappresentativo e di qual<strong>it</strong>à. Da mesi chiedo che<br />
queste riflessioni debbano essere fatte insieme;<br />
ragioniamo insieme perché c’è bisogno di partecipazione<br />
e di unanim<strong>it</strong>à. Non è possibile in<br />
alcun modo accettare candi<strong>da</strong>ti calati <strong>da</strong>ll’alto<br />
o <strong>da</strong>re un contributo a progetti pol<strong>it</strong>ici che non<br />
conosciamo o siano frutto dell’improvvisazione.<br />
L’ho detto chiaramente ma purtroppo non si<br />
va oltre il ragionamento generale. E questo mi<br />
preoccupa, consapevole che non ho mai posto<br />
problemi di ordine personale ma le mie cr<strong>it</strong>iche<br />
si riferiscono esclusivamente a s<strong>it</strong>uazioni pol<strong>it</strong>iche<br />
che non possono essere condivise”. Biagio<br />
Castaldo ha ragione. Nespoli continua a giocare<br />
a <strong>da</strong>ma e muove ogni singola pedina come vuole,<br />
rispetto alle esigenze del momento. La cena<br />
che ha organizzato a Frattamaggiore ha creato<br />
malumori nel gruppo consiliare perché la gran<br />
parte dei rappresentanti in Consiglio del part<strong>it</strong>o<br />
di Berlusconi non è stata nemmeno inv<strong>it</strong>ata. Prima<br />
la cena coi leader, poi coi portatori d’acqua.<br />
Riunione che si è tenuta venerdì 26 ottobre. Faccia<br />
a faccia con le seconde linee. Sol<strong>it</strong>o copione.<br />
Niente di concreto. Solo fumo per tenere, come<br />
detto, tutti un<strong>it</strong>i fino alla fine. Cioè, fino a quando<br />
Nespoli decide cosa fare e tutti si dovranno<br />
adeguare. In ultimo resta il malumore dell’assessore<br />
Domenico Pol<strong>it</strong>o. Che, però, non parla.<br />
Da indiscrezioni trapelate, risulta che sia Pol<strong>it</strong>o<br />
che Bassolino, qualora trovassero il coraggio<br />
di rompere con Nespoli, si collocherebbero nel<br />
progetto dell’area moderata. Infatti, sott’acqua<br />
sono già al lavoro per garantirsi una scialuppa.<br />
Il centro moderato. La coalizione dell’alternativa<br />
al sistema Nespoli sta marciando in questi<br />
giorni in sordina. Non è ancora usc<strong>it</strong>a allo<br />
scoperto. E alla luce del fallimento e delle contraddizioni<br />
emerse durante l’iniziativa pubblica<br />
dei part<strong>it</strong>i di centrosinistra, la scelta del centro<br />
moderato si è rivelata vincente. Gli incontri riservati<br />
tra le forze dell’alleanza continuano in<br />
vista di formare il vero tavolo pol<strong>it</strong>ico che dovrebbe<br />
comprendere l’Mpa di Gennaro Giustino,<br />
l’Adc di Enrico Espos<strong>it</strong>o, Futuro e libertà<br />
dei consiglieri Biagio Montefusco e Vincenzo<br />
Zucchini, l’Api di Tommaso Casillo, “Afragola<br />
libera” dell’ingegnere Luigi Credendino<br />
(consigliere comunale a Card<strong>it</strong>o, ndd), Società<br />
aperta dell’avvocato Aldo Casillo. Si tenterà nei<br />
prossimi giorni di mettere in piedi questo tavolo<br />
col comp<strong>it</strong>o di creare un’alternativa seria e credibile<br />
al sistema Nespoli. E solo quando ci sarà<br />
un accordo, sulla linea pol<strong>it</strong>ica e sul programma,
3 novembre 2012<br />
Afragola<br />
www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />
5<br />
si uscirà allo scoperto in grande stile. “Qualsiasi<br />
decisione la prenderemo insieme a tutti i<br />
dirigenti e i mil<strong>it</strong>anti del movimento – spiega<br />
Aldo Casillo di Società aperta – secondo il mio<br />
modesto parere, dopo le festiv<strong>it</strong>à relative alla<br />
commemorazione dei defunti le forze pol<strong>it</strong>iche<br />
interessate al dopo Nespoli devono autoconvocarsi.<br />
Senza escludere nessuno. La selezione<br />
avverrà automatica, sul campo. Sarà naturale.<br />
Metterci attorno ad una tavola e ragionare sugli<br />
obiettivi che vogliamo raggiungere, sulla classe<br />
dirigente <strong>da</strong> proporre e su come si vuole risolvere<br />
i problemi della nostra comun<strong>it</strong>à. L’alleanza<br />
nascerà sul campo. Come movimento pensiamo<br />
che Nespoli abbia terminato il ciclo. Quindi,<br />
bisogna iniziare a ragionare ed a preparare il<br />
futuro mettendo insieme le migliori energie che<br />
il terr<strong>it</strong>orio esprime. Guardiamo con attenzione<br />
alle evoluzioni del quadro pol<strong>it</strong>ico”.<br />
La nov<strong>it</strong>à più bella, nel centro moderato, potrebbe<br />
essere cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a proprio <strong>da</strong>ll’Api. La sezione<br />
locale sarà commissariata e il nome più accred<strong>it</strong>ato<br />
per risollevare il “fiorellino” di Afragola<br />
è quello del sin<strong>da</strong>co di Casoria Enzo Carfora.<br />
Una figura autorevole e di garanzia. Un nome<br />
<strong>da</strong> non sottovalutare. Anzi, la chiave di lettura è<br />
tutta qui. Se l’Api decide di fare sul serio, non<br />
solo riuscirà a comporre una lista di quant<strong>it</strong>à e<br />
qual<strong>it</strong>à, ma tenterà anche di dialogare con l’Italia<br />
dei valori per costruire un’alternativa seria lontana<br />
<strong>da</strong>lle beghe e <strong>da</strong>lla confusione del Part<strong>it</strong>o<br />
democratico. Tommaso Casillo, <strong>da</strong>ll’alto della<br />
sue esperienza ed autorevolezza, inizia a spianare<br />
la stra<strong>da</strong>. “La cosa sicura – spiega Tommaso<br />
AFRAGOLA - Certo non si può definire un flop la prima prova tecnica di coalizione<br />
quella di domenica mattina all’ist<strong>it</strong>uto Addolorata visto che solo chi fa<br />
sbaglia ma poco ci manca. Non è stato totalmente un flop perchè sinceramente<br />
tra il silenzio del centro moderato, la coerente continuata assenza della destra in<br />
c<strong>it</strong>tà e la presuzione (sfociata anche in arroganza...) di chi si autodichiara ed autocelebra<br />
“il nuovo” ed “il futuro” preferisco invece chi tenta di creare un tavolo<br />
di discussione privilegiando il dialogo (ed il rispetto). Il problema è che Afragola<br />
è deficente di una classe dirigente che si rispetti, con idee e progetti. Parliamo<br />
di domenica mattina. Troppo teste bianche e quasi totale assenza di giovani: i<br />
pochi presenti erano i Giovani <strong>De</strong>mocratici, sia al convegno rappresentati <strong>da</strong>l<br />
Segretario c<strong>it</strong>tadino Francesco Zanfardino, che all’esterno con un loro gazebo<br />
per raccogliere le firme della campagna europea “RISE UP”. I restanti giovanotti<br />
presenti erano palesemente lì per marcare la presenza in quanto per nulla interessati<br />
al convegno (qualcuno è rimasto per tutto il tempo seduto sulle panchine<br />
esterne). Per giunta l’affluenza è stata bassissima considerando la presenza di<br />
ben sei simboli di part<strong>it</strong>i sul manifesto. Interventi asettici, vuoti, che a stento<br />
convincevano i relatori stessi. Non si è parlato di programma, ma nemmeno di<br />
coalizioni e candi<strong>da</strong>ture. Anzi gli interventi, alcuni dei quali più simil-comizio,<br />
dicevano tutto ed il contrario di tutto: coalizione allargata alle forze moderate ma<br />
mai accordi con chi ha avuto legami con l’Amministrazione Nespoli; primarie<br />
si e sub<strong>it</strong>o dopo primarie no; abbiamo tutti la stessa dign<strong>it</strong>à ma noi siamo la<br />
prima forza pol<strong>it</strong>ica. Posizioni differenti rimarcate <strong>da</strong>i battibecchi a distanza tra<br />
Iavarone, segretario IDV, e Cuccurese, segretario RINASCITA. Insomma questa<br />
è l’alternativa al sistema Nespoli? L’impressione è che si voglia solo vincere e<br />
poi una volta insediati si pensa al <strong>da</strong> farsi, stavolgendo le tappe fon<strong>da</strong>mentali <strong>da</strong><br />
seguire per una buona Pol<strong>it</strong>ica (con la p maiuscola). Infatti tutto è stato sbagliato<br />
domenica mattina. Prima di tutto la location: sei simboli, tra cui i principali part<strong>it</strong>i<br />
nazionali, e si opta per una stanza invece della piazza e per giunta riempiendola<br />
a stento?!?! Si decide di presentarsi alla c<strong>it</strong>tà senza nemmeno avere una linea<br />
comune o almeno r<strong>it</strong>rovandosi attorno ad un programma ma solo firmando un<br />
Casillo – è che l’Api sarà alternativa alla coalizione<br />
che governa attualmente la c<strong>it</strong>tà perché in<br />
questi anni quello che è successo è sotto gli occhi<br />
di tutti. E’ evidente che bisognerà ragionare<br />
con le forze moderate consapevoli che al nostro<br />
gruppo interessa una buona pol<strong>it</strong>ica ed un progetto<br />
che abbia una credibil<strong>it</strong>à vera. Su queste<br />
basi siamo disponibili a confrontarci non solo<br />
con i moderati ma con tutte le forze pol<strong>it</strong>iche<br />
che condivi<strong>da</strong>no con noi questi principi. Ripeto,<br />
credibil<strong>it</strong>à vera e buona pol<strong>it</strong>ica”.<br />
A propos<strong>it</strong>o, e il centrosinistra? In balìa delle<br />
proprie contraddizioni. Manifestazione pubblica:<br />
“L’alternativa c’è”. Idv, Rinasc<strong>it</strong>a, Sel, Italia<br />
popolare e Part<strong>it</strong>o socialista. Un fallimento. Non<br />
c’è una linea pol<strong>it</strong>ica comune e nemmeno programmatica.<br />
Hanno l<strong>it</strong>igato <strong>da</strong>vanti ai rispettivi<br />
mil<strong>it</strong>anti e alla prima usc<strong>it</strong>a pubblica.<br />
Un suicidio. L’Idv non si trova bene e lo ha detto<br />
pubblicamente. Rinasc<strong>it</strong>a non vuole le primarie<br />
e lavora per Pasquale Grillo candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co.<br />
Il Part<strong>it</strong>o democratico è v<strong>it</strong>tima di contraddizioni<br />
interne. Pretende la leadership senza aver<br />
fatto nulla per mer<strong>it</strong>arsela sul campo.<br />
E non dice cosa vuole fare, con chi lo vuole fare.<br />
L’analisi più luci<strong>da</strong> e dettagliata su quest’incontro<br />
l’ha fatta <strong>Giovanni</strong> Tuberosa, uno dei giovani<br />
più attivi dei Gd.<br />
Ha scr<strong>it</strong>to un articolo sul social-network dei<br />
Giovani democratici. Un articolo che riportiamo<br />
a pagina 5 di “Mosaico” perché induce ad una<br />
serie di riflessioni importanti. Così come deve<br />
indurre ad una seria riflessione il lucido e preciso<br />
intervento di Salvatore Iavarone, segretario<br />
della sezione locale dell’Italia dei valori. “E’<br />
evidente che siamo un part<strong>it</strong>o di centrosinistra<br />
e lavoreremo affinché si faccia una coalizione<br />
di centrosinistra allargata ai moderati – spiega<br />
Iavarone a Mosaico – il primo incontro con<br />
l’Udc è già un passo in avanti e dimostra che<br />
le nostre rivendicazioni sono state recep<strong>it</strong>e <strong>da</strong>gli<br />
alleati, bocciando nei fatti l’idea originaria,<br />
che a noi non piaceva, di partire <strong>da</strong> uno zoccolo<br />
duro di tre part<strong>it</strong>i: Idv, Pd e Rinasc<strong>it</strong>a. Quindi,<br />
penso che abbiamo già fatto un passo in avanti.<br />
Poi, è evidente che per noi i moderati non sono<br />
solo l’Udc. Ma sarà l’Udc a dover fare il resto.<br />
Sulle primarie ribadisco che non siamo affezionati<br />
all’idea, ma chiediamo le primarie con<br />
forza per far capire che si deve chiudere a breve<br />
anche con l’individuazione del candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co<br />
perché l’Idv non arriverà all’ultimo minuto<br />
senza sapere chi guiderà l’alleanza. Infine, i<br />
nostri sforzi e il nostro senso di responsabil<strong>it</strong>à<br />
devono essere <strong>da</strong> esempio a tutti gli altri part<strong>it</strong>i<br />
del centrosinistra ed in particolare al Pd ed a<br />
Rinasc<strong>it</strong>a per costruire una coalizione seria con<br />
scelte serie e condivise. Sono sicuro che il senso<br />
di responsabil<strong>it</strong>à non mancherà, né al Pd, né a<br />
Rinasc<strong>it</strong>a ma se proprio dovessimo accorgersi<br />
che ogni nostro sforzo sarà vano, è evidente che<br />
l’Idv ha il dovere di sedersi attorno ad un tavolo<br />
e valutare un’altra stra<strong>da</strong> come quella di<br />
un’alleanza di emergenza democratica tra forze<br />
che sul campo hanno dimostrato compatibil<strong>it</strong>à<br />
con battaglie comuni nell’esclusivo interesse di<br />
Afragola”.<br />
Trasparente e chiaro.<br />
Facce pul<strong>it</strong>e e istanze serie<br />
I Gd bocciano il centrosinistra. Dai giovani del Pd una lezione al Pd…<br />
di <strong>Giovanni</strong> Tuberosa* <strong>da</strong> www.socialperiodico.<strong>it</strong><br />
manifesto d’intenti che risulta più una sorta “mettiamoci insieme poi pensiamo<br />
al resto”. Infine è stata sbagliata anche la formula adottata ed i simboli scelti:<br />
un legame tra RINASCITA, PD e IDV lo si può anche trovare visto le battaglie<br />
in consiglio. E per gli altri tre part<strong>it</strong>i come spieghiamo questa adesione? La si<br />
poteva spiegare con un programma condiviso ma attualmente non esiste. E certo<br />
non possiamo trovare un motivo in qualche manifesto in comune fatto in passato<br />
altrimenti lo stesso principio dovrebbe valere per tutti i simboli di Afragola o<br />
almeno tutti quelli contro Nespoli. Può essere l’odio comune per Nespoli essere<br />
un legame? Assolutamente no! Inoltre esistono palesi confl<strong>it</strong>ti di interessi:<br />
RINASCITA, si dichiara alleanza di quattro sigle, tra cui anche i Socialisti, ma<br />
nel manifesto troviamo anche il simbolo del PSI; c’è SEL, nato ad Afragola a<br />
ridosso di elezioni pol<strong>it</strong>iche con Segretario, si un ragazzo, ma molto vicino ad<br />
un altro part<strong>it</strong>o del manifesto; infine chi rappresenta i simboli c<strong>it</strong>ati visto che si<br />
chiacchiera di molteplici salti <strong>da</strong> lista in lista, e <strong>da</strong>l Centro-sinistra al terzo polo.<br />
In tutto questo hanno escluso <strong>da</strong>l manifesto (solo???) i Giovani <strong>De</strong>mocratici.<br />
Hanno escluso l’unica forza giovane tangibile nata nel 2008, non certo a ridosso<br />
di elezioni, che è stata continuamente presente sul terr<strong>it</strong>orio a combattere il Sistema<br />
Nespoli mettendoci la faccia: attualmente sono gli unici che hanno organizzato<br />
un s<strong>it</strong>-in con tanto di video fronteggiando a testa alta il Sin<strong>da</strong>co Nespoli<br />
“soggetto di notevole spessore criminale”, e sono gli unici che hanno affrontato<br />
la piazza con cortei e manifestazioni pubbliche all’aperto per lo stadio Moccia,<br />
contro il nuovo centro commerciale, per la discarica Cantariello, per Afrakà e<br />
non solo. Insomma un inizio confusionario in cui sono state sottolineate la mancanza<br />
di idee e di progetti, il r<strong>it</strong>orno di una vecchia pol<strong>it</strong>ica fatto di potentati<br />
elettorali e di decisioni prese tra le quattro stanze e di sol<strong>it</strong>i noti che direttamente<br />
o indiretamente decidono le sorti del paese <strong>da</strong> ben 20 anni. Forse è il tempo di<br />
chiedersi, tra un autocelebrazione e l’altra, non è che questo modo di fare pol<strong>it</strong>ica<br />
che abbiamo visto domenica mattina sia parte attiva del fallimento della pol<strong>it</strong>ica<br />
stessa? E questo vale a 360° e non solo per il Centro-sinistra dell’ultima ora.<br />
*attivista dei Giovani democratici
6 Storie ordinarie di pessima amministrazione<br />
3 novembre2012<br />
Afragola<br />
I dipendenti non allineati scappano <strong>da</strong>l Municipio:<br />
“Non c’è legal<strong>it</strong>à”. E vogliono cacciare pure la segretaria<br />
Il caso dell’arch<strong>it</strong>etto Iolan<strong>da</strong> Sepe, costretta per un anno a trasferirsi altrove. Prima di an<strong>da</strong>re via scrive una<br />
lettera durissima che al Comune fanno finta di non sapere. Ecco il piano che l’amministrazione vuole attuare<br />
per “silurare” Lea Baron, mai allineata alle deviazioni del potere. Giustino (Mpa): “Dopo le elezioni riorganizzeremo<br />
la macchina comunale garantendo mer<strong>it</strong>i, competenze e valorizzando le professional<strong>it</strong>à”<br />
di Felice Libertà<br />
Gaetano Salzano<br />
Antonio Pannone<br />
AFRAGOLA – Gestione del personale, funzionamento<br />
della macchina burocratica e gare<br />
d’appalto. Il festival della cattiva amministrazione.<br />
Il classico manuale <strong>da</strong> non seguire. In<br />
tutto questo preparano la cacciata del segretario<br />
comunale Lea Baron. Una figura che in questi<br />
anni ha rappresentato comunque un argine ad un<br />
pessimo clima che si è instaurato sul Municipio<br />
e in particolare nei settori strategici dell’Ente<br />
locale.<br />
In sostanza, la strategia è questa. Fare fuori la<br />
Baron perché ha dimostrato di non essere organica<br />
al sistema. Adesso c’è <strong>da</strong> chiedersi: come<br />
può il sin<strong>da</strong>co gestire questa patata bollente senza<br />
creare un nuovo scan<strong>da</strong>lo che riporti Afragola<br />
agli onori della cronaca? L’ipotesi più accred<strong>it</strong>ata<br />
e che sta facendo il giro del Palazzo è questa:<br />
esiste una delibera dell’Agenzia nazionale dei<br />
segretari, la 405/01, che sancisce un principio.<br />
“(…) Previa richiesta degli interessati – è scr<strong>it</strong>to<br />
nell’atto -, in casi di fatti tali che ren<strong>da</strong>no<br />
intollerabile la prosecuzione del rapporto che<br />
lega il segretario al capo dell’amministrazione,<br />
il Consiglio nazionale d’amministrazione<br />
può autorizzare la cessazione <strong>da</strong>ll’incarico del<br />
segretario t<strong>it</strong>olare, ancorché non sia ancora<br />
scaduto il man<strong>da</strong>to del sin<strong>da</strong>co che lo ha nominato”.<br />
Proprio quello che serve al sistema per<br />
liberarsi di Lea Baron. C’è un solo problema. Il<br />
principio parla di una richiesta degli interessati.<br />
Ossia, senza il consenso dell’attuale segretario<br />
comunale non se ne fa nulla. Una doman<strong>da</strong>,<br />
però, sorge spontanea: perché Vincenzo Nespoli<br />
vuole liberarsi di Lea Baron? La risposta<br />
nessuno la conosce e addir<strong>it</strong>tura l’azione del primo<br />
c<strong>it</strong>tadino ha colto di sorpresa anche gli stessi<br />
componenti del Pdl, all’oscuro, come al sol<strong>it</strong>o,<br />
di ogni decisione importante che il capo assume.<br />
Un’ipotesi, credibile, la si può ricostruire<br />
analizzando i fatti. Il primo segnale è arrivato<br />
quando l’amministrazione, approf<strong>it</strong>tando di un<br />
giorno d’assenza del segretario comunale, ha<br />
nominato per 24 ore al posto della Baron, ud<strong>it</strong>e<br />
ud<strong>it</strong>e, Marco Chiauzzi. Sapete per fare cosa?<br />
Per firmare dei contratti con alcune imprese la<br />
cui certificazione antimafia era ancora tutta <strong>da</strong><br />
analizzare. Il dubbio sorge: se fosse stato tutto<br />
apposto, perché non aspettare una nottata e far<br />
gestire le operazione al segretario t<strong>it</strong>olare? Inoltre,<br />
<strong>da</strong> indiscrezioni trapelate, risulterebbe che<br />
sul tavolo ci siano anche altri contratti scottanti<br />
<strong>da</strong> firmare sui quali la Baron vuole vederci chiaro.<br />
E questo avrebbe incrinato i rapporti tra il<br />
“notaio” dell’Ente locale e la coalizione gui<strong>da</strong>ta<br />
<strong>da</strong> Enzo Nespoli. Intanto l’attuale segretario<br />
ha pubblicato la determina della nomina del<br />
vinc<strong>it</strong>ore di un nuovo dirigente al settore Cultura:<br />
Alessandra Iroso. Nome già conosciuto<br />
ai frequentatori del Municipio perché è arrivata<br />
al Municipio attraverso la procedura della<br />
“mobil<strong>it</strong>à” per rivestire un determinato incarico.<br />
Appena dopo un anno, invece, è stata nominata<br />
capo dell’ufficio Legale del comune e alla fine<br />
si r<strong>it</strong>rova con un concorso vinto di dirigente al<br />
settore Cultura. Per intenderci, quello che viene<br />
gest<strong>it</strong>o <strong>da</strong>ll’attuale dirigente, Mad<strong>da</strong>lena<br />
Tamarindo, (arrivata solo quarta al concorso)<br />
con un contratto a tempo determinato. Adesso<br />
c’è un problema: chi sceglierà Nespoli per gui<strong>da</strong>re<br />
quel settore tra Tamarindo e Iroso? Semplice.<br />
La t<strong>it</strong>olata è Alessandra Iroso. Tant’è che il<br />
sin<strong>da</strong>co sta cercando comunque di tenere a ba<strong>da</strong><br />
la Tamarindo assicurandole un’altra poltrona di<br />
dirigente nell’ufficio Ambiente. A gestire i rifiuti.<br />
Un mosaico difficile <strong>da</strong> comporre perché<br />
la Tamarindo non vuole mollare il suo attuale<br />
settore e soprattutto non vuole, in nessun modo,<br />
avere a che fare con la spazzatura. Un’altra telenovela,<br />
un giallo che di sicuro riserverà ulteriori<br />
puntate.<br />
Anche perché il concorso che ha visto trionfare<br />
Iroso riserva delle sorprese. La terza classificata,<br />
Maria Pe<strong>da</strong>lino, altra dirigente a tempo determinato<br />
al Comune di Afragola, sta pensando ad<br />
un ricorso al Tar puntando tutto su un eventuale<br />
errore nella valutazione dei t<strong>it</strong>oli preferenziali.<br />
A <strong>da</strong>nno della secon<strong>da</strong> classificata, Ilaria <strong>De</strong>siderio.<br />
Che può dormire sonni tranquilli perché<br />
nell’approvazione della determina, rispetto alla<br />
questione sollevata <strong>da</strong>lla Pe<strong>da</strong>lino, la commissione<br />
esaminatrice ha comunicato che “<strong>da</strong>ll’esame<br />
della richiesta emergono evidenti anomalie<br />
che non ne consentono il riscontro”. A quali<br />
anomalie si riferisce la commissione? Misteri<br />
della fede.<br />
Il caso di Baron riporta alla mente un altro caso,<br />
scottante, l’ennesimo, che riguar<strong>da</strong> Iolan<strong>da</strong><br />
Sepe. Arch<strong>it</strong>etto in forza al comune di Afragola,<br />
funzionario relegato a sostegno del coman<strong>da</strong>nte<br />
della polizia municipale, Michele Arvonio. Costretta<br />
per un anno a dirottare l’impegno professionale<br />
presso altra amministrazione. Prima di<br />
an<strong>da</strong>re via, però, ha scr<strong>it</strong>to una lettera ai dirigenti<br />
comunali, al segretario generale e all’assessore<br />
al Personale, Antonio Pannone, e a quello<br />
alla Trasparenza, Gaetano Salzano. “(…) Con<br />
rammarico, la scrivente, constatato che questa<br />
pol<strong>it</strong>ica non ha fatto altro che utilizzare metodi<br />
vessatori, probabilmente perché i suoi comportamenti<br />
non rispondono a pieno alle sue disposizioni,<br />
e verificata l’impossibil<strong>it</strong>à di poter svolgere<br />
le proprie mansioni serenamente e nella<br />
legal<strong>it</strong>à, si è vista costretta, convocata per l’assunzione<br />
in ruolo presso altra amministrazione,<br />
suo malgrado, a chiedere l’aspettativa per un<br />
anno <strong>da</strong>l posto di lavoro nell’attesa e nella speranza<br />
di un nuovo corso della pol<strong>it</strong>ica locale”.<br />
Parole sante. Il caso Sepe non è l’unico. Mettendo<br />
<strong>da</strong> parte i continui spostamenti <strong>da</strong> settore in<br />
settore dei dipendenti comunali “sgrad<strong>it</strong>i”, nonché<br />
l’isolamento di alcuni funzionari e dirigenti
3 novembre 2012<br />
Afragola<br />
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dell’Ente che non rispondevano alle logiche del<br />
sistema, si registrano eclatanti mortificazioni<br />
di dipendenti comunali dotati di elevate e specifiche<br />
professional<strong>it</strong>à come l’ingegnere Antonio<br />
Di Palo, l’ingegnere Carlo Credendino, l’ingegnere<br />
Salvatore Romanucci, l’arch<strong>it</strong>etto e<br />
ingegnere Michele Punzo e tanti altri.<br />
Sulla gestione del personale, il consigliere dell’Mpa,<br />
Gennaro Giustino, usa parole durissime.<br />
“I fatti dimostrano in maniera chiara ed<br />
evidente – spiega Giustino – che al Municipio<br />
non vige la logica della mer<strong>it</strong>ocrazia ma quello<br />
dell’appartenenza ad un sistema di potere perverso<br />
che non ha bandiere, non ha ideologie,<br />
ma si fon<strong>da</strong> esclusivamente su logiche che nulla<br />
hanno a che vedere con l’interesse collettivo.<br />
Mortificare professionisti che hanno una storia<br />
limpi<strong>da</strong> e trasparente testimonia<br />
la pochezza pol<strong>it</strong>ica e culturale della<br />
compagine di governo. Il rammarico<br />
più grande è che l’amministrazione<br />
nel porre in essere queste pol<strong>it</strong>iche<br />
vessatorie ed intimi<strong>da</strong>torie si nasconde<br />
dietro la faccia pul<strong>it</strong>a dell’assessore<br />
al Personale Antonio Pannone.<br />
E dietro i silenzi dell’assessore<br />
alla Trasparenza Gaetano Salzano,<br />
espressione di una trasparenza trasparente.<br />
Lui dice che c’è ma nessuno<br />
la vede. Quella della riorganizzazione<br />
della macchina amministrativa<br />
attraverso i cr<strong>it</strong>eri del mer<strong>it</strong>o, della<br />
professional<strong>it</strong>à e della competenza<br />
dovrà essere uno dei primi punti della<br />
futura amministrazione, tagliando<br />
quelle sacche di funzionari e dipendenti<br />
comunali che cullati <strong>da</strong>ll’egi<strong>da</strong><br />
dell’amministrazione hanno creato<br />
nei fatti vere e proprie oasi di potere<br />
e inefficienza. La testimonianza evidente<br />
è rappresentata <strong>da</strong>lla quant<strong>it</strong>à<br />
di atti e gare revocate e annullate finanche<br />
<strong>da</strong> organismi sovracomunali<br />
e giudiziari” Conclude Giustino.<br />
Altro giallo sull’ufficio Legale<br />
Maria Pe<strong>da</strong>lino è ancora protagonista.<br />
Il dirigente dell’ufficio Legale del<br />
Comune, infatti, ha scr<strong>it</strong>to una nota ai<br />
funzionari del settore che dirige, Rosa<br />
Balsamo e Alessandra Iroso, con la<br />
quale chiede l’elenco delle cause assegnate agli<br />
avocati nei contenziosi che riguar<strong>da</strong>no il Municipio.<br />
Nulla di più semplice e normale. La<br />
risposta dei funzionari è <strong>da</strong>vvero imbarazzante<br />
e sorprendente: “Allo stato non è possibile trasmettere<br />
gli elenchi richiesti (…) infatti quanto<br />
richiesto involvendo ricerche dettagliate necessariamente<br />
manuali, anche molto risalenti nel<br />
tempo, per la necessaria esaustiv<strong>it</strong>à e completezza,<br />
non può che essere svolto con notevole<br />
impegno di tempo <strong>da</strong> parte di ciascuno, comportando<br />
una paralisi dell’ufficio, vista anche<br />
la carenza di personale amministrativo dedicato”.<br />
Siamo all’assurdo. In altri Comuni basta un<br />
clic di mouse e sul Pc esce la schermata di tutti<br />
gli incarichi legali affi<strong>da</strong>ti <strong>da</strong>ll’amministrazione,<br />
l’importo della causa, l’oggetto e il nome<br />
del legale. Ad Afragola parlano addir<strong>it</strong>tura di<br />
paralizzare le attiv<strong>it</strong>à dell’ufficio. Per un elenco.<br />
Cose mai viste altrove.<br />
Con<strong>da</strong>nna/1 – Riqualificazione infrastrutturale<br />
Via Saggese e Ferrarese<br />
L’ottava sezione del Tribunale amministrativo<br />
regionale della Campania ha con<strong>da</strong>nnato il<br />
Comune di Afragola al risarcimento del <strong>da</strong>nno<br />
procurato alla d<strong>it</strong>ta “Società consortile Generali<br />
appalti pubblici”, stimato <strong>da</strong>i ricorrenti<br />
attorno ad 80mila euro, più duemila di spese<br />
processuali in favore dell’impresa. Insomma, il<br />
presidente dell’ottava sezione del Tar, Antonino<br />
Savo Amodio e i magistrati Paolo Corciuolo,<br />
Gennaro Giustino<br />
consigliere, e Renata Emma Ianigro, consigliere<br />
estensore, hanno bocciato l’operato dell’amministrazione<br />
di governo sulla procedura di revoca<br />
della gara relativa all’affi<strong>da</strong>mento dei lavori<br />
di riqualificazione del sistema infrastrutturale<br />
nell’area urbana compresa fra via Ferrarese e<br />
via Saggese. Dopo il <strong>da</strong>nno pure la beffa. L’amministrazione<br />
predispone una gara, fa partecipare<br />
diverse aziende e poi si accorge che è tutto<br />
sbagliato e pone in essere il procedimento di<br />
revoca. Aggiungendo altri errori a quelli precedenti.<br />
Sommati producono effetti devastanti.<br />
Danno erariale. I dipendenti comunali, protetti<br />
<strong>da</strong>lla pol<strong>it</strong>ica, sbagliano e i c<strong>it</strong>tadini pagano. Il<br />
corpo della sentenza spiega i motivi della decisione:<br />
“(…) A causa del comportamento gravemente<br />
contrario ai principi di correttezza<br />
e buona fede posto in essere <strong>da</strong>l Comune nel<br />
corso della gestione della procedura”. Intanto,<br />
non contenti, ovviamente l’amministrazione<br />
ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato,<br />
affi<strong>da</strong>ndo un altro incarico legale per la modica<br />
cifra di circa 9mila euro all’avvocato Messina.<br />
Con<strong>da</strong>nna/2 – Sconf<strong>it</strong>ta sul regolamento degli<br />
spazi pubblic<strong>it</strong>ari<br />
Questa volta a con<strong>da</strong>nnare il Comune di Afragola<br />
ci ha pensato la secon<strong>da</strong> sezione del Tribunale<br />
amministrativo regionale. Ha accolto il ricorso<br />
della d<strong>it</strong>ta “Rex” che ha chiesto l’annullamento<br />
della delibera di consiglio comunale del 9 aprile<br />
2010, numero 48, in mer<strong>it</strong>o al nuovo regolamento-piano<br />
degli impianti pubblic<strong>it</strong>ari<br />
per l’effettuazione del servizio<br />
delle pubbliche affissioni. Insomma,<br />
in segu<strong>it</strong>o a questo atto, il Comune ha<br />
messo in moto il procedimento per la<br />
rimozione di installazioni pubblic<strong>it</strong>arie<br />
gest<strong>it</strong>e <strong>da</strong>lla d<strong>it</strong>ta “Rex”. Nonché<br />
sono stati emessi diversi dinieghi alle<br />
richieste di rinnovo delle autorizzazioni<br />
di impianti pubblic<strong>it</strong>ari e addir<strong>it</strong>tura<br />
si registra l’avvio del procedimento<br />
volto alla demolizione di un impianto<br />
pubblic<strong>it</strong>ario ubicato in via Ober<strong>da</strong>n,<br />
all’altezza della scuola “Mozzillo”.<br />
L’impresa ha denunciato “violazione<br />
e falsa applicazione di alcuni articoli<br />
della Cost<strong>it</strong>uzione. Contradd<strong>it</strong>torietà<br />
con precedenti sui regolamenti, eccesso<br />
di potere per manifesta ingiustizia,<br />
sviamento, carenza di istruttoria<br />
e assenza dell’interesse pubblico generale”.<br />
Il Tar ha respinto la richiesta<br />
di risarcimento <strong>da</strong>nni ma ha accolto<br />
il ricorso della d<strong>it</strong>ta annullando alcuni<br />
articoli della delibera di consiglio<br />
comunale, facendo, nei fatti, cadere<br />
tutto l’impianto che la maggioranza<br />
aveva messo su carta. Amministratori<br />
<strong>da</strong> bocciare per manifesta incapac<strong>it</strong>à.<br />
Una battuta? Altro che infiltrazioni<br />
criminali. Questo consiglio comunale<br />
dovrebbe essere sciolto per “infiltrazioni<br />
di incapaci”. Ultima riflessione:<br />
possibile che i burocrati dell’Ente locale,<br />
dirigenti e funzionari del sistema,<br />
continuino a mietere fallimenti, collezionando<br />
figuracce ed esponendo il Municipio a<br />
risarcimenti <strong>da</strong>nni, pagati coi soldi dei c<strong>it</strong>tadini,<br />
e nessuno debba essere pun<strong>it</strong>o? Dov’è l’opposizione?<br />
Dov’è il centrosinistra che si dichiara<br />
“alternativa” ma su questi temi si è caratterizzato<br />
per un silenzio omertoso, a tratti connivente?<br />
Ma lo sanno che esiste pure la Corte dei conti?<br />
C’è la necess<strong>it</strong>à di rompere gli schemi perché<br />
purtroppo le facce della me<strong>da</strong>glia sono due. Da<br />
un lato, un sistema perverso. Dall’altro, chi lo<br />
combatte per sost<strong>it</strong>uirlo senza cambiare le regole<br />
d’ingaggio. Ecco perché serve un’alternativa<br />
seria, fuori <strong>da</strong>gli schemi tradizionali. Fuori <strong>da</strong>l<br />
sistema che ad Afragola, <strong>da</strong>l centrodestra al centrosinistra,<br />
è ormai una tradizione…
8<br />
Brutta sorpresa<br />
3 novembre 2012<br />
Afragola<br />
L’ombra della camorra sull’Igiene urbana:<br />
informativa “atipica” della Prefettura<br />
L’Igiene urbana sotto la lente d’ingrandimento dell’ Antimafia. Frequentazioni pericolose con esponenti della<br />
criminal<strong>it</strong>à e intrecci dovuti ad alcuni dipendenti coinvolti in vicende giudiziarie per associazione camorristica.<br />
Anche alcuni forn<strong>it</strong>ori in odore di camorra. A Scafati, la municipalizzata “Acse” rescinde immediatamente<br />
i contratti. Ad Afragola l’assessore Zanfardino cade <strong>da</strong>lle nuvole: “Non ne so nulla”<br />
AFRAGOLA – Quello che non ti aspetti. “L’Igiene<br />
urbana”, d<strong>it</strong>ta che gestisce la raccolta dei<br />
rifiuti in c<strong>it</strong>tà e fin<strong>it</strong>a, negli ultimi anni, sotto i<br />
riflettori della cronaca per diversi e numerosi<br />
scan<strong>da</strong>li, torna a far parlare di sé. La notizia è<br />
clamorosa: l’ombra della camorra sull’Igiene urbana.<br />
A rompere gli argini ci ha pensato ancora<br />
una volta la Prefettura con un’informativa cosiddetta<br />
“atipica” che, di sol<strong>it</strong>o, anticipa l’interd<strong>it</strong>tiva<br />
antimafia. In sostanza, il provvedimento<br />
dell’Ufficio terr<strong>it</strong>oriale di governo ha già provocato<br />
i primi provvedimenti pun<strong>it</strong>ivi in alcuni comuni<br />
nei confronti dell’impresa di Sant’Antonio<br />
Abate. Il primo tra tutti è stato quello di Scafati.<br />
L’ “Acse”, la municipalizzata di Scafati, appena<br />
è entrata in possesso dell’informativa “atipica”<br />
sull’Igiene urbana, ha immediatamente rescisso<br />
con effetto immediato tutti i contratti in corso<br />
con l’impresa. Il succo del provvedimento del<br />
prefetto è <strong>da</strong>vvero inquietante. Emerge, infatti,<br />
che l’Igiene urbana è fin<strong>it</strong>a sotto la lente d’ingrandimento<br />
del gruppo ispettivo antimafia perché<br />
alcuni amministratori sono coinvolti in procedimenti<br />
penali per questioni legate al traffico<br />
illec<strong>it</strong>o di rifiuti. Traspare <strong>da</strong>lle carte un quadro<br />
desolante: frequentazioni pericolose nonché intrecci<br />
dovuti ad alcuni dipendenti coinvolti addir<strong>it</strong>tura<br />
in vicende giudiziarie per associazione<br />
camorristica. Non è tutto. Niente è passato sotto<br />
traccia. Nemmeno i rapporti con alcuni forn<strong>it</strong>ori,<br />
guar<strong>da</strong> caso in odore di camorra e le imbarazzanti<br />
frequentazioni degli addetti della società con<br />
esponenti di spicco della criminal<strong>it</strong>à organizzata.<br />
Nessuno dimentica, inoltre, che i due amministratori<br />
della società sono in<strong>da</strong>gati per turbativa<br />
d’asta e truffa nell’amb<strong>it</strong>o di un’inchiesta portata<br />
avanti <strong>da</strong>lla Procura della Repubblica di Torre<br />
Annunziata. Uno spaccato pericoloso in terr<strong>it</strong>ori<br />
molto “sensibili” <strong>da</strong>l punto di vista criminale. A<br />
Scafati non ci hanno pensato su due volte, <strong>da</strong>ndo<br />
preminenza alla necessaria prevenzione antimafia<br />
in mer<strong>it</strong>o alle infiltrazioni della camorra in un<br />
settore delicato come quello dei rifiuti, soprattutto<br />
quando si tratta di appalti pubblici. Hanno<br />
rescisso i contratti in corso con l’azien<strong>da</strong> nonostante<br />
si trattasse di un’informativa “atipica” che,<br />
sul piano giuridico, non è un’interd<strong>it</strong>tiva vera e<br />
propria ma lascia agli amministratori un potere<br />
discrezionale. A Scafati l’hanno eserc<strong>it</strong>ato. La<br />
notizia è talmente clamorosa che non poteva<br />
passare inosservata ad Afragola dove già gli intrecci<br />
e i rapporti con la gestione dei rifiuti sono<br />
contrassegnati, <strong>da</strong> circa 5 anni, <strong>da</strong> zone d’ombra<br />
e “favori” riconosciuti <strong>da</strong>l Municipio all’impresa<br />
che hanno penalizzato l’efficienza del servizio e<br />
di <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong><br />
le casse comunali. Senza dimenticare il bl<strong>it</strong>z, per<br />
fortuna fall<strong>it</strong>o, di mettere in gara il servizio di<br />
raccolta e smaltimento dei rifiuti per nove anni<br />
con somme <strong>da</strong> capogiro, circa 60milioni di euro,<br />
con un bando “blin<strong>da</strong>to”, quasi come se fosse un<br />
vest<strong>it</strong>o su misura. Aspetto sollevato <strong>da</strong>ll’Autor<strong>it</strong>à<br />
di vigilanza sui contratti e sugli appalti pubblici<br />
che ha sventato l’operazione. Ombre e sospetti<br />
ai quali si aggiunge adesso anche il pericolo di<br />
infiltrazioni criminali. A questo punto è logico<br />
aspettarsi un chiarimento <strong>da</strong>ll’ist<strong>it</strong>uzione locale<br />
di Afragola. Almeno per capire come hanno<br />
preso la notizia e quale sarà l’atteggiamento che<br />
l’amministrazione ha deciso di assumere. Ma,<br />
ancora una volta, <strong>da</strong> queste parti quando si parla<br />
di camorra e di infiltrazioni criminali non c’è<br />
nessuna voglia di esporsi, nessuna voglia di parlare,<br />
nessuna voglia di affrontare l’argomento. Si<br />
chiudono gli occhi e si tappano le orecchie. L’assessore<br />
all’Ambiente, Giuseppe Zanfardino,<br />
si trincera dietro un “no-comment” e addir<strong>it</strong>tura<br />
cade <strong>da</strong>lle nuvole. “Non conosco questo argomento<br />
e non sono a conoscenza di nessun atto<br />
– spiega Zanfardino -. Sono stato fuori a Reggio<br />
Emilia per motivi familiari e non so cosa sia successo.<br />
Comunque non mi risulta niente”. A Scafati<br />
revocano i contratti. Ad Afragola non sanno<br />
niente. La differenza è tutta qui. Perché tanto<br />
imbarazzo e perché tutte le bocche sono cuc<strong>it</strong>e<br />
su un argomento che, almeno in apparenza, non<br />
dovrebbe creare imbarazzo agli amministratori<br />
afragolesi? Di cosa hanno paura? Un atteggiamento<br />
che la dice lunga sulla grave s<strong>it</strong>uazione al<br />
Municipio e sulla permeabil<strong>it</strong>à delle ist<strong>it</strong>uzioni<br />
locali troppo esposte al rischio infiltrazioni. C’è<br />
difficoltà, troppa difficoltà, a pronunciare la parola<br />
“camorra” soprattutto su s<strong>it</strong>uazioni concrete<br />
che coinvolgono direttamente o indirettamente<br />
l’Ente locale. L’opposizione è sul piede di guerra.<br />
Il leader di Futuro e libertà, Biagio Montefusco,<br />
non è sorpreso. “Non sono sorpreso – spiega<br />
Montefusco – <strong>da</strong>ll’assenza dell’amministrazione<br />
su temi legati alla legal<strong>it</strong>à e al pericolo di infiltrazione<br />
criminale perché in cinque anni la c<strong>it</strong>tà ha<br />
vissuto cose molto più sconcertanti dell’ultima<br />
vicen<strong>da</strong>. E l’aspetto grave che è prevalso nella<br />
comun<strong>it</strong>à locale è legata alla debolezza delle ist<strong>it</strong>uzioni<br />
sovracomunali di liberare il terr<strong>it</strong>orio e il<br />
Palazzo <strong>da</strong> soggetti di notevole spessore criminale.<br />
Lo dico senza peli sulla lingua: se ci fosse<br />
stato un altro sin<strong>da</strong>co al posto di Nespoli, insomma,<br />
un qualsiasi altro c<strong>it</strong>tadino che non fosse un<br />
parlamentare, gli organi elettivi sarebbero già<br />
stati sciolti per infiltrazione camorristica.<br />
E gli esempi di quello che è cap<strong>it</strong>ato in altri paesi<br />
Biagio Montefusco<br />
rappresentano lo spaccato più brutto e desolante<br />
che crea sfiducia nella gente. Non è possibile<br />
che <strong>da</strong> altre parti non sia successo niente rispetto<br />
a quello che si è manifestato ad Afragola negli<br />
ultimi cinque anni eppure in altri paesi sono arrivati<br />
provvedimenti durissimi mentre nel regno<br />
di Nespoli nessuno ha osato metterci il naso. Un<br />
brutto segnale lanciato alle persone oneste e alla<br />
gente perbene che crede ancora nelle ist<strong>it</strong>uzioni,<br />
nello Stato e nelle legge in un terr<strong>it</strong>orio ampio<br />
dove la presenza camorristica è <strong>da</strong>vvero alta.<br />
Sulla questione dei rifiuti – conclude Montefusco<br />
– è evidente che fino a quando non arriverà<br />
l’interd<strong>it</strong>tiva antimafia all’impresa, il Comune di<br />
Afragola non farà nulla. Si parla in questo caso<br />
di potere discrezionale? Da queste parti non lo si<br />
eserc<strong>it</strong>a in tema di prevenzione ma si preferisce,<br />
solo in questo caso, sventolare i cavilli legislativi<br />
affinché d<strong>it</strong>te in odore di camorra possano<br />
svolgere tranquillamente ogni tipo di servizio.<br />
Ad Afragola non esiste legal<strong>it</strong>à. Figuriamoci se<br />
ci mettiamo a parlare di prevenzione”. Parole<br />
durissime che non trovano interlocutori. Nessuno<br />
sa, nessuno vuole sapere e chi sa fa finta di<br />
non sapere affinché non si intervenga. Poi, alla<br />
fine, che sarà mai: si tratta di un’informativa<br />
atipica. Non c’è vincolo di legge per effettuare<br />
rescissioni contrattuali. Quindi, fiato sprecato. A<br />
Scafati facciano quel che vogliono nei confronti<br />
dell’Igiene urbana. Qui siamo ad Afragola. Ed è<br />
tutta un’altra storia…
3 novembre 2012<br />
Frattamaggiore<br />
FIACCOLATA PER LINO ROMANO<br />
9<br />
La marcia dei mille in ricordo<br />
di una v<strong>it</strong>tima innocente di camorra<br />
In c<strong>it</strong>tà è nato un com<strong>it</strong>ato spontaneo “Pasquale Romano siamo noi”, in memoria del trentenne ucciso per<br />
sbaglio a Marianella, nel capoluogo partenopeo, <strong>da</strong> un commando di killer ancora liberi e senza volto.<br />
Fiaccolata silenziosa part<strong>it</strong>a <strong>da</strong>llo stadio comunale ed ha attraversato Frattamaggiore, Crispano e Card<strong>it</strong>o. I<br />
c<strong>it</strong>tadini chiedono giustizia e un massiccio intervento dello Stato. Pino Grassia (Sel): “Siamo più forti della<br />
criminal<strong>it</strong>à. Questa tragedia non può cadere nel dimenticatoio”. Striscione in curva A <strong>da</strong>i fratelli di gradinata<br />
FRATTAMAGGIORE - A due settimane <strong>da</strong><br />
quella tragica notte del 15 ottobre, il ricordo di<br />
Pasquale è ancora vivo e presente nella mente, e<br />
nel cuore, di chi gli ha voluto bene. Questa volta,<br />
le parole spese in onore di una v<strong>it</strong>tima innocente<br />
non vogliono rimanere inascoltate. Questa volta<br />
non è possibile. Perché morire per uno scambio<br />
di persona, è diventato inaccettabile. Perché<br />
nessuno deve avere il dir<strong>it</strong>to di decidere della<br />
v<strong>it</strong>a altrui. Perché non si può privare un altro<br />
essere umano dei suoi sogni.<br />
Una settimana intensa di ricordi ed emozioni.<br />
Contrastanti. Difficili <strong>da</strong> spiegare a parole.<br />
Domenica sera Pasquale Romano, per gli<br />
amici Lino, è stato ricor<strong>da</strong>to allo stadio “San<br />
Paolo” con un minuto di raccoglimento<br />
voluto <strong>da</strong>lla società sportiva calcio Napoli.<br />
Lino era un assiduo frequentatore della curva<br />
A ed ha dedicato una v<strong>it</strong>a a quei colori. Ecco<br />
perché proprio gli amici di gradinata gli hanno<br />
dedicato uno striscione: “Onore a chi con noi<br />
ha condiviso emozioni e delusioni. Pasquale<br />
vive”. Un bel gesto molto apprezzato <strong>da</strong>lla<br />
famiglia. La mobil<strong>it</strong>azione, però, non si è<br />
fermata. A Frattamaggiore è nato un com<strong>it</strong>ato<br />
spontaneo, “Pasquale Romano siamo noi”. Lo<br />
scopo è preciso: mantenere vivo il ricordo di un<br />
figlio, di un fratello, di un amico insost<strong>it</strong>uibile<br />
e di sensibilizzare la popolazione in direzione<br />
di un cambiamento reale nei confronti di quei<br />
gesti quotidiani “incivili” che accomunano un<br />
po’ tutti. Queste le parole dure ma incisive,<br />
espresse in un comunicato del com<strong>it</strong>ato alla<br />
vigilia della marcia silenziosa organizzata<br />
per commemorare Pasquale. Una fiaccolata<br />
part<strong>it</strong>a proprio <strong>da</strong> Frattamaggiore, <strong>da</strong>vanti allo<br />
stadio “Ianniello”. “Speriamo così – spiega<br />
il com<strong>it</strong>ato nel comunicato diffuso durante la<br />
manifestazione - non solo di ricor<strong>da</strong>re Lino ma<br />
anche di risvegliare le coscienze intorpid<strong>it</strong>e<br />
di tutti i c<strong>it</strong>tadini dell’hinterland napoletano.<br />
Poiché noi tutti possiamo sradicare la mental<strong>it</strong>à<br />
camorristica eliminando quegli atteggiamenti<br />
quotidiani che permettono alla camorra di<br />
esistere. Non dobbiamo per forza aspettare<br />
di Rosamaria Cinquegrana<br />
l’intervento delle ist<strong>it</strong>uzioni, sempre più lontane<br />
<strong>da</strong>i c<strong>it</strong>tadini. Cerchiamo in noi stessi la forza per<br />
liberarci <strong>da</strong> questo cancro. Piccoli cambiamenti<br />
nella nostra routine di ogni giorno possono<br />
<strong>da</strong>re risultati che sembrano irraggiungibili:<br />
cominciamo a non pagare il parcheggiatore<br />
abusivo, cominciamo a non vendere il nostro<br />
voto, cominciamo a combattere la camorra non<br />
alimentando la loro economia, non comprando<br />
sigarette di contrabbando, non comprando le<br />
droghe leggere nelle loro roccaforti. Siate voi<br />
il cambiamento che vorreste vedere nel mondo.<br />
Pretendiamo inoltre che sia fatta giustizia,<br />
che i colpevoli di questo scempio paghino per<br />
l’incommensurabile reato commesso”. Più<br />
di 700 persone – più di 700 fiaccole – hanno<br />
ader<strong>it</strong>o all’iniziativa, sfilando<br />
in corteo attraverso i comuni<br />
di Frattamaggiore, Crispano e<br />
Card<strong>it</strong>o e unendosi alla famiglia<br />
di Pasquale nel loro personale<br />
desiderio di giustizia e nella<br />
speranza di vedere, finalmente,<br />
un concreto cambiamento della<br />
condizione di degrado e microcriminal<strong>it</strong>à<br />
in cui versa l’intero<br />
terr<strong>it</strong>orio. Anche i sin<strong>da</strong>ci dei<br />
tre Comuni coinvolti, Giuseppe<br />
Cirillo (Card<strong>it</strong>o), Francesco<br />
Russo (Frattamaggiore) e<br />
Carlo Espos<strong>it</strong>o (Crispano)<br />
erano presenti alla fiaccolata<br />
con l’intento di manifestare l’interesse delle<br />
autor<strong>it</strong>à in questo frangente cr<strong>it</strong>ico per la<br />
comun<strong>it</strong>à. La presenza delle ist<strong>it</strong>uzioni non può<br />
lim<strong>it</strong>arsi, però, a un mero coinvolgimento di<br />
facciata. Il com<strong>it</strong>ato Pasquale Romano siamo<br />
noi ha posto le fon<strong>da</strong>menta per un progetto più<br />
ampio, ha <strong>da</strong>to l’input giusto – promuovere<br />
il cambiamento a partire <strong>da</strong>l c<strong>it</strong>tadino – cui<br />
il terr<strong>it</strong>orio deve rispondere con una giusta<br />
motivazione. Il tempo per aspettare che le cose<br />
cambino <strong>da</strong> sole è fin<strong>it</strong>o. Ora è tempo di decidere.<br />
Con il corteo in onore di Pasquale una scelta è<br />
già stata fatta: quella di non voltare più le spalle<br />
all’ingiustizia. E’ scesa in<br />
campo la Chiesa affinché si<br />
faccia luce su una tragedia<br />
che difficilmente si potrà<br />
dimenticare. Una fer<strong>it</strong>a che<br />
non si rimarginerà più. In<br />
piazza c’erano gli alunni<br />
delle scuole del terr<strong>it</strong>orio,<br />
i docenti, bambini,<br />
studenti, associazioni,<br />
consiglieri comunali, gente<br />
comune. Tutti in piazza.<br />
La fiaccolata ha fatto due<br />
tappe: a Card<strong>it</strong>ello, <strong>da</strong>vanti<br />
alla chiesa “Sant’Eufemia” dove il parroco ha<br />
riservato ai familiari la prima omelia, parole di<br />
conforto e richiesta di giustizia. Stesso scenario<br />
a Card<strong>it</strong>o, <strong>da</strong>vanti ai cancelli del santuario “San<br />
Biagio”. Poi, tutti a casa con Lino nel cuore e<br />
la speranza che la sua morte sia serv<strong>it</strong>a almeno<br />
a risvegliare le coscienze contro la camorra,<br />
una rivoluzione culturale e civile contro<br />
l’illegal<strong>it</strong>à per fermare quel cancro colpevole<br />
del sottosviluppo del terr<strong>it</strong>orio.<br />
In piazza, a Frattamaggiore, c’era pure il<br />
presidente del Consiglio Luigi Grimaldi che ha<br />
portato alla famiglia il cordoglio dell’Assise e<br />
tanti rappresentanti pol<strong>it</strong>ici.<br />
“Siamo qui nella veste di c<strong>it</strong>tadini – spiega<br />
Pino Grassia di Sinistra ecologia e libertà –<br />
innanz<strong>it</strong>utto per dimostrare la nostra vicinanza<br />
e la nostra soli<strong>da</strong>rietà alla famiglia di Pasquale.<br />
Le parole in queste occasioni servono <strong>da</strong>vvero a<br />
poco. L’unica cosa che possiamo chiedere alle<br />
ist<strong>it</strong>uzioni è di garantire al più presto giustizia.<br />
Questo sicuramente non rest<strong>it</strong>uirà Lino ai<br />
familiari ma sarà un esempio che nulla resta<br />
impun<strong>it</strong>o. Una tragedia che deve smuovere le<br />
coscienze, deve farci capire che non possiamo<br />
subire in silenzio soprusi e ingerenze di<br />
nessun tipo <strong>da</strong> gruppi criminali che devono<br />
essere combattuti senza aver paura e senza<br />
indietreggiare. Per fare questo, però, serve che<br />
lo Stato sia compatto e deciso.<br />
Lo Stato siamo noi, i c<strong>it</strong>tadini, le forze<br />
dell’ordine, le ist<strong>it</strong>uzioni, le associazioni, tante<br />
singole persone che devono fare fronte comune<br />
per far capire alla camorra che siamo più forti e<br />
che insieme, tutti insieme, non abbiamo paura.<br />
Lino non sarà mai dimenticato ma allo stesso<br />
tempo non dobbiamo dimenticare quello che<br />
è successo. Solo così, tenendo vivo il ricordo,<br />
capiremo quanto è importante alzare l’argine<br />
contro la criminal<strong>it</strong>à in tutti i suoi aspetti.<br />
E’ una battaglia che possiamo vincere.<br />
Dobbiamo vincere. Lo Stato è più forte. Lo<br />
Stato siamo noi”.
3 novembre 2012<br />
Crispano<br />
Lo scan<strong>da</strong>lo sul cim<strong>it</strong>ero si allarga: Carlo Espos<strong>it</strong>o sott’accusa<br />
11<br />
Altri 20mila euro a 2 tecnici. Il sin<strong>da</strong>co dice<br />
bugie per non essere preso a pomodori in faccia<br />
Il primo c<strong>it</strong>tadino di Crispano offende l’intelligenza della popolazione negando l’esistenza delle delibere simbolo degli<br />
sprechi. E spunta un’altra determina che assegna 20mila euro ad un arch<strong>it</strong>etto sponsorizzato <strong>da</strong>ll’amministrazione crispanese<br />
ed al figlio dell’assessore uscente dell’Idv di Card<strong>it</strong>o. Espos<strong>it</strong>o non sa che pesci prendere: “Menzogne”. Enzo<br />
Cennamo: “Espos<strong>it</strong>o ci considera cretini”. Il sin<strong>da</strong>co di Card<strong>it</strong>o: “Gli atti saranno annullati”. Lo ha detto in Consiglio…<br />
CRISPANO – Un altro scan<strong>da</strong>lo nel cim<strong>it</strong>ero. Un<br />
altro spreco di denaro pubblico. <strong>De</strong>termina numero<br />
06 del 22 maggio 2012. Oggetto: servizio<br />
per l’attiv<strong>it</strong>à professionale numero due tecnici per<br />
l’assegnazione e concessione dei loculi. Ma come,<br />
i loculi non sono costru<strong>it</strong>i, i lavori sono fermi, le<br />
irregolar<strong>it</strong>à e le illegal<strong>it</strong>à riscontrate sono oggetto<br />
di un’inchiesta della Procura, gli assegnatari hanno<br />
già versato le rate per l’acquisto e il Consorzio<br />
sotto indicazione della pol<strong>it</strong>ica spende 20mila euro<br />
per fare cosa? Per assegnare loculi già assegnati.<br />
Altri 20mila euro in fumo per pagare le “spese”<br />
della pol<strong>it</strong>ica. Un altro piato ficco del sistema che<br />
il sin<strong>da</strong>co di Crispano Carlo Espos<strong>it</strong>o si è spart<strong>it</strong>o<br />
con la “mala pol<strong>it</strong>ica” di Card<strong>it</strong>o. I nomi dei due<br />
tecnici non lasciano spazio all’interpretazione. Il<br />
primo, sponsorizzato <strong>da</strong>l vicesin<strong>da</strong>co di Crispano,<br />
Antonio Barra, e <strong>da</strong>l sin<strong>da</strong>co Carlo Espos<strong>it</strong>o: si<br />
tratta dell’arch<strong>it</strong>etto Giuliana Ruggiero di Frattamaggiore.<br />
A Card<strong>it</strong>o, invece, hanno riconosciuto<br />
10mila euro al geometra Giuseppe Pezzella, figlio<br />
dell’assessore uscente dell’Italia dei valori, Vincenzo<br />
Pezzella. Un altro scan<strong>da</strong>lo, un altro spreco<br />
di soldi dei c<strong>it</strong>tadini che si aggiunge a quello dei<br />
53mila euro assegnati, con atto protocollo 786 del<br />
27 dicembre scorso, a nove dipendenti comunali<br />
di Crispano e di Card<strong>it</strong>o per non fare nulla. La<br />
questione è stata affrontata nel consiglio comunale<br />
di Card<strong>it</strong>o e le aspre polemiche hanno imposto<br />
al sin<strong>da</strong>co Giuseppe Cirillo di reagire: “Appena<br />
dopo il bilancio – ha spiegato Cirillo – nei prossimi<br />
giorni nominerò il nuovo presidente del C<strong>da</strong> e<br />
revocheremo le due delibere che non conoscevo e<br />
che considero ovviamente degli sprechi. Sarà tutto<br />
revocato. Ho già parlato e concor<strong>da</strong>to l’azione <strong>da</strong><br />
seguire col sin<strong>da</strong>co di Crispano Carlo Espos<strong>it</strong>o”.<br />
E’ giusto ribadirlo, Cirillo non c’entra nulla.<br />
Quando hanno consumato questi vergognosi affari,<br />
lui era un semplice consigliere comunale.<br />
Adesso, <strong>da</strong> sin<strong>da</strong>co, ha deciso di <strong>da</strong>re un taglio<br />
netto agli sprechi dei suoi predecessori. E sta portando<br />
sulla retta via pure Carlo Espos<strong>it</strong>o, il quale,<br />
invece, nel barattolo della marmellata ci ha messo<br />
le mani <strong>da</strong> anni e ora che è stato beccato ha reag<strong>it</strong>o<br />
nel modo peggiore. Ha dichiarato ad un giornale<br />
locale, ud<strong>it</strong>e ud<strong>it</strong>e, che si tratta di “menzogne”.<br />
Ma come, gli atti in questione si possono trovare<br />
sul s<strong>it</strong>o del Consorzio cim<strong>it</strong>ero, nella sezione<br />
“Albo pretorio”, e lui dice che non esistono? Ci<br />
sono i riferimenti, il protocollo, i numeri delle delibere,<br />
l’oggetto e il contenuto e Carlo Espos<strong>it</strong>o<br />
dice che si tratta di menzogne. Nessuno ci crederà<br />
ma il sin<strong>da</strong>co di Crispano ha negato addir<strong>it</strong>tura<br />
l’esistenza della delibera. Ma ci è o ci fa? Faccia<br />
tosta e un naso <strong>da</strong>vvero lungo. Il capo dell’amministrazione,<br />
imbarazzato, si mette a fare il “Pinocchio”<br />
e colleziona un’altra figuraccia. Come può<br />
di <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong><br />
il sin<strong>da</strong>co negare e continuare a prendere in giro<br />
la popolazione? Ma <strong>da</strong>vvero crede di vivere in un<br />
paese di ignoranti e mentecatti? Il leader di “Progetto<br />
Crispano”, Enzo Cennamo, riscontrato l’atteggiamento<br />
omertoso del sin<strong>da</strong>co di Crispano, si<br />
rivolge al primo c<strong>it</strong>tadino di Card<strong>it</strong>o. “Carlo Espos<strong>it</strong>o<br />
ci considera cretini. Non c’è altra spiegazione.<br />
Come può negare atti che tutti conoscono, pubblicati<br />
sui s<strong>it</strong>i ist<strong>it</strong>uzionali e che ormai i riferimenti<br />
sono usc<strong>it</strong>i pure sulla stampa? Una mancanza di<br />
rispetto che non accetto, imperdonabile. Se avesse<br />
fatto un mea culpa probabilmente sarebbe stato<br />
più apprezzato. Ma le bugie no. A questo punto<br />
– dichiara a Mosaico Enzo Cennamo – l’ultima<br />
speranza per ev<strong>it</strong>are di sprecare i soldi dei c<strong>it</strong>tadini<br />
versati per comprare un loculo resta il sin<strong>da</strong>co di<br />
Card<strong>it</strong>o Giuseppe Cirillo. Il capo dell’amministrazione<br />
di Card<strong>it</strong>o ha assunto un impegno pubblico<br />
affinché questi vergognosi atti, questi sprechi<br />
emersi grazie alla stampa libera, siano cancellati<br />
in poche settimane. E sono convinto che Cirillo<br />
manterrà l’impegno perché è una persona seria e<br />
perbene”. Cennamo lancia l’appello ed è fiducioso.<br />
E lo dev’essere perché in Consiglio a Card<strong>it</strong>o<br />
il sin<strong>da</strong>co Cirillo si è impegnato a cancellare ogni<br />
traccia della pessima gestione del Consorzio con<br />
l’opposizione gui<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> Francesco Pisano. Il<br />
quale, atti alla mano, ha portato in aula le delibere<br />
dello scan<strong>da</strong>lo e ha impegnato l’amministrazione<br />
a “strapparle”. E sulla stessa lunghezza d’on<strong>da</strong> si<br />
sono schierate le forze di maggioraza “Card<strong>it</strong>o libera”<br />
dell’ingegnere Luigi Credendino e il Part<strong>it</strong>o<br />
socialista di Rocco Saviano. A Card<strong>it</strong>o discutono<br />
in Consiglio e tentano di attuare una pol<strong>it</strong>ica<br />
nell’interesse del bene comune, a Crispano il sin<strong>da</strong>co<br />
Carlo Espos<strong>it</strong>o <strong>da</strong> un lato tenta di prendere in<br />
giro i c<strong>it</strong>tadini dicendo che si tratta di una bufala<br />
per ev<strong>it</strong>are figuracce ed essere preso a pomodori<br />
in faccia mentre, <strong>da</strong>ll’altro, nel Palazzo, dopo<br />
che lo scan<strong>da</strong>lo è scoppiato, <strong>da</strong>vanti alle richieste<br />
di Cirillo non ha potuto dire di no alla revoca di<br />
sprechi che proprio Espos<strong>it</strong>o ha sostenuto, confezionato<br />
e avallato per favorire un sistema perverso<br />
e deviato. Il bl<strong>it</strong>z tentato, per fortuna, è fall<strong>it</strong>o. E<br />
non ci saranno problemi sull’<strong>it</strong>er procedurale pure<br />
perché i soldi deliberati <strong>da</strong>l Consorzio non sono<br />
stati ancora elarg<strong>it</strong>i ai dipendenti municipali e ai<br />
tecnici in questione. Speriamo, solo, che in questo<br />
periodo di “vacatio”, in attesa della nomina del<br />
nuovo presidente del C<strong>da</strong>, non venga in mente a<br />
nessuno di organizzare un altro bl<strong>it</strong>z e liqui<strong>da</strong>re<br />
quei bigliettoni ai nove dipendenti comunali e ai<br />
due tecnici prima che il nuovo presidente si insedi.<br />
Si aggiungerebbe il <strong>da</strong>nno alla beffa. E <strong>da</strong>vvero la<br />
questione diventerebbe molto più seria e <strong>da</strong> sottoporre<br />
non solo alla Corte dei conti ma anche alla<br />
Procura della Repubblica. Lo stesso presidente dimissionario<br />
del C<strong>da</strong> del Cim<strong>it</strong>ero, Nunzio Raucci,<br />
appena è scoppiato lo scan<strong>da</strong>lo su “Mosaico”<br />
su quei maledetti 53mila euro utilizzati per premiare<br />
i dipendenti del sistema, ha ribad<strong>it</strong>o che a<br />
suo tempo si riservò una clausola che consentisse<br />
al presidente la revoca dell’atto. Segno evidente<br />
che nessuno lo voleva tranne gli amministratori<br />
di Crispano. Hanno fatto una forzatura e adesso<br />
vorrebbero nascondere la delibera, far finta che<br />
non esiste per ev<strong>it</strong>are di essere presi a pernacchie<br />
<strong>da</strong>lla popolazione. Invece sono stati smascherati<br />
e non possono fare altro che trincerarsi dietro un<br />
silenzio imbarazzato e capire che devono mettere<br />
giù le mani <strong>da</strong>i soldi della collettiv<strong>it</strong>à. Chi vuole<br />
gua<strong>da</strong>gnare, lo faccia lavorando, col sudore e col<br />
sacrificio. Senza artifici e senza truffare nessuno.<br />
Soprattutto quando si tratta di soldi pubblici. Di<br />
soldi dei c<strong>it</strong>tadini. Gua<strong>da</strong>gnati col sudore della<br />
fronte. Concetti che la classe dirigente di Crispano<br />
deve ancora imparare. Intanto, sempre sul cim<strong>it</strong>ero,<br />
all’orizzonte si profilano nuovi sprechi e<br />
nuovi scan<strong>da</strong>li che potrebbero emergere in tutta la<br />
loro grav<strong>it</strong>à nelle prossime settimane. Insomma,<br />
quei 53mila euro, più i ventimila emersi in queste<br />
ore, sarebbero solo, per quanto vergognosi, uno<br />
specchietto per le allodole. C’è altro, ben altro che<br />
bolle in pentola e addir<strong>it</strong>tura le cifre sarebbero ancora<br />
superiori. Testimonianza che la “terra santa”,<br />
in questi anni, è stata concep<strong>it</strong>a e utilizzata come<br />
un’isola felice per consumare affari di ogni tipo<br />
lontano <strong>da</strong>i riflettori della pol<strong>it</strong>ica, della stampa e<br />
delle forze dell’ordine.<br />
E nonostante tutto, i lavori per la realizzazione<br />
dei loculi sono ancora fermi. Sono state riscontrate<br />
delle anomalie, dei veri e propri errori nella<br />
costruzione delle tombe e illegal<strong>it</strong>à commesse nel<br />
pagare e accertare dei lavori che in realtà non sono<br />
mai stati esegu<strong>it</strong>i. Eppure, non emergono responsabil<strong>it</strong>à.<br />
Nessuno ha deciso di spifferare tutto <strong>da</strong>vanti<br />
ai carabinieri o in Procura.<br />
Per un semplice motivo. I pol<strong>it</strong>ici hanno consumato<br />
una serie di affari e vorrebbero risolvere<br />
la questione a livello locale, senza che su quelle<br />
carte la magistratura possa fare chiarezza. Hanno<br />
paura che scavando scavando possano emergere<br />
altre s<strong>it</strong>uazioni, altri marchingegni imbarazzanti.<br />
Ecco perché attorno al cim<strong>it</strong>ero c’è un alone di<br />
omertà. Su questa specifica questione, però, Carlo<br />
Espos<strong>it</strong>o la smetta di fare il “Pinocchio” e pren<strong>da</strong><br />
esempio <strong>da</strong>l sin<strong>da</strong>co di Card<strong>it</strong>o, Giuseppe Cirillo.<br />
Anche perché le bugie di Espos<strong>it</strong>o e il suo atteggiamento<br />
hanno già prodotto anni fa uno scioglimento<br />
anticipato degli organi elettivi per infiltrazioni<br />
della camorra. Un marchio indelebile, di<br />
quelli che restano a v<strong>it</strong>a. Ma purtroppo non ha<br />
imparato la lezione. Il lupo perde il pelo ma non<br />
il vizio…
12 Reportage sul polmone di verde non attrezzato<br />
3 novembre 2012<br />
Card<strong>it</strong>o<br />
La “Taglia”? Servizi igienici inagibili, parco<br />
giochi degra<strong>da</strong>to e aiuole non curate<br />
Le testimonianze dei frequentatori di una struttura dotata di grandi potenzial<strong>it</strong>à purtroppo inespresse.<br />
Sia all’esterno che all’interno della villa comunale, tra le più grandi della Campania, risulta evidente<br />
l’incuria e la mancanza di pol<strong>it</strong>iche serie tese alla valorizzazione di quello che dovrebbe rappresentare<br />
il fiore all’occhiello del paese<br />
di Rosamaria Cinquegrana<br />
CARDITO - Uno striscione appeso in via<br />
Kennedy, in prossim<strong>it</strong>à dell’entrata principale<br />
del Parco Taglia, rec<strong>it</strong>a a lettere cub<strong>it</strong>ali “Vivi<br />
la villa”. Certamente uno slogan efficace. La<br />
testimonianza di un progetto nato sotto una buona<br />
stella, un’iniziativa che per due estati consecutive<br />
ha messo il parco c<strong>it</strong>tadino al centro della v<strong>it</strong>a<br />
sociale del terr<strong>it</strong>orio. Attraverso spettacoli<br />
musicali e intrattenimenti culturali. I Giovani<br />
<strong>De</strong>mocratici di Card<strong>it</strong>o – gli organizzatori<br />
dell’evento – hanno voluto rivoluzionare<br />
il “modo di vivere gli spazi pubblici cui il<br />
c<strong>it</strong>tadino è stato ab<strong>it</strong>uato finora”, allontanandosi<br />
<strong>da</strong>ll’idea di fruizione “usa e getta” dei luoghi<br />
messi a disposizione <strong>da</strong>l Comune e rendendo,<br />
al contrario, le persone coscienti e partecipi<br />
di questi beni. Una chiara manifestazione di<br />
senso civico, insomma, quella promossa <strong>da</strong>i<br />
Giovani <strong>De</strong>mocratici per ev<strong>it</strong>are il degrado<br />
indiscriminato di aeree aperte al pubblico. A<br />
supporto di questa convinzione, durante la<br />
prima edizione di “Vivi la villa” nell’estate del<br />
2011, è stata sostenuta un’ulteriore iniziativa –<br />
“Proteggi ciò che è tuo” – interamente dedicata<br />
alla raccolta di fondi per ripulire e ridipingere<br />
l’anf<strong>it</strong>eatro del parco. Questo succedeva un anno<br />
fa. O tre mesi fa, se si vuole tenere conto della<br />
secon<strong>da</strong> edizione del progetto. I bei discorsi sono<br />
importanti, così come gli alti ideali. Ma alle idee<br />
devono seguire necessariamente i fatti, azioni<br />
costanti e quotidiane, non lim<strong>it</strong>ate al singolo<br />
evento. E invece, fin<strong>it</strong>a la festa, un pesante<br />
sipario è calato sull’intera villa e il polmone<br />
verde della c<strong>it</strong>tà è an<strong>da</strong>to incontro a un triste<br />
destino. A quello stato di decadimento assoluto<br />
che si era cercato di ev<strong>it</strong>are, generato proprio <strong>da</strong><br />
un impiego “usa e getta” dello spazio comunale.<br />
Le condizioni di precarietà in cui versa il Parco<br />
Taglia sono sotto gli occhi di tutti ed è difficile,<br />
se non impossibile, fare finta che tutto funzioni<br />
alla perfezione. I problemi sono reali, e anche<br />
numerosi, ma non per questo insormontabili.<br />
L’intera superficie della villa, inclusa la parte<br />
esterna di via Kennedy, è sottoposta a uno<br />
stato d’incuria imperante. I marciapiedi, in<br />
entrambi i sensi di marcia, sono diventati delle<br />
vere e proprie trappole per i pedoni. Numerosi<br />
quadrati, adib<strong>it</strong>i alla sistemazione degli alberi<br />
comunali, hanno trasformato la banchina in un<br />
percorso a ostacoli in cui prestare attenzione a<br />
queste “buche” cercando di ev<strong>it</strong>arle. La presenza<br />
“ingombrante” di buste di rifiuti abbandonate<br />
per stra<strong>da</strong> o, addir<strong>it</strong>tura, appese alle inferriate<br />
del parco, contribuisce a rendere la s<strong>it</strong>uazione<br />
ancora più cr<strong>it</strong>ica. Lo scenario, all’interno,<br />
purtroppo, non cambia. Enormi cumuli di<br />
foglie, tagliate alle ornamentali piante grasse,<br />
occupano intere superfici della villa in attesa di<br />
essere rimosse. E che dire dei “kleenex” sparsi<br />
tra le aiuole, delle bottiglie di plastica lasciate<br />
vicino le panchine, dell’erba alta nella parte<br />
retrostante, delle giostre malridotte e inutilizzate,<br />
delle scr<strong>it</strong>te che imbrattano praticamente ogni<br />
spazio “disponibile” su cui poter spruzzare una<br />
vernice? Eppure, l’amministrazione ha ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
una delega ad hoc per il Parco taglia. C’è un<br />
assessorato preciso col comp<strong>it</strong>o di mantenere<br />
lo spazio pubblico nelle migliori condizioni.<br />
Possibile che non si siano accorti del degrado<br />
delle giostre che, tra l’altro, non sono nemmeno<br />
a norma e rappresentano un problema anche<br />
per l’incolum<strong>it</strong>à dei bambini? Possibile che<br />
non si riesca a trovare un rimedio per rendere<br />
fruibili e funzionali i servizi igienici? E ancora,<br />
staccionate di legno che cadono a pezzi, interi<br />
tratti del percorso pedonale dissestati, centraline<br />
elettriche van<strong>da</strong>lizzate e pericolose per la<br />
sicurezza dei frequentatori del parco. E, infine, i<br />
bagni cui è impossibile accostarsi senza provare<br />
un profondo sentimento di vergogna: le porte<br />
sfon<strong>da</strong>te e i servizi igienici trascurati sono il<br />
“coronamento” simbolico di una più generale<br />
condizione di degrado che affligge la villa.<br />
Un vero peccato per un luogo che vanta dei<br />
natali illustri – un tempo proprietà dei Signori<br />
Loffredo, prìncipi di Card<strong>it</strong>o – e che per la sua<br />
estensione di oltre 80mila metri quadrati risulta<br />
essere uno dei più grandi parchi della Campania.<br />
È questa la caratteristica più apprezzata <strong>da</strong>gli<br />
hab<strong>it</strong>ué del posto che, nelle loro dichiarazioni,<br />
hanno però tenuto a sottolineare soprattutto le<br />
numerose pecche. Maria Mozzillo, residente<br />
a Frattamaggiore, ha lamentato la mancanza di<br />
panchine all’ombra, dove poter sostare con il<br />
passeggino e la possibil<strong>it</strong>à di stendere un telo<br />
sulle aiuole per giocare con la sua bambina<br />
proprio a causa della totale assenza, in numerosi<br />
tratti del parco, del manto erboso. La signora,<br />
inoltre, ha ipotizzato la presenza di strutture<br />
sportive adeguate quale catalizzatore della v<strong>it</strong>a<br />
sociale dell’intero terr<strong>it</strong>orio. Umberto Capasso,<br />
invece, ha cr<strong>it</strong>icato apertamente l’inadeguatezza<br />
del servizio di manutenzione e, tra le altre cose,<br />
quello di sorveglianza. Capasso, in effetti, ha<br />
voluto sottolineare l’impraticabil<strong>it</strong>à di alcuni<br />
tratti del parco oltre un determinato orario<br />
perché completamente privi di luce elettrica.<br />
Antonio Oleandro e Rocco Giuseppe, che<br />
vengono quotidianamente a correre nella villa<br />
<strong>da</strong> Afragola, hanno mostrato il loro disappunto<br />
soprattutto nei confronti dell’evidente degrado<br />
cui è soggetta l’intera struttura in cui sono<br />
presenti i bagni. A tal propos<strong>it</strong>o, non solo<br />
hanno sugger<strong>it</strong>o l’ist<strong>it</strong>uzione di un servizio a<br />
pagamento di pulizia dei locali, ma anche la<br />
conversione degli spazi sottostanti in punti di<br />
ristoro, ideali come luogo d’intrattenimento per<br />
gli anziani e per tutti quelli che si fermano per<br />
Servizi igienici inagibili<br />
una pausa sub<strong>it</strong>o dopo l’attiv<strong>it</strong>à fisica. Oleandro,<br />
in mer<strong>it</strong>o agli atti di van<strong>da</strong>lismo evidenti, ha<br />
dichiarato inoltre che “il Comune deve avere la<br />
pazienza e la costanza di aggiustare quello che<br />
viene <strong>da</strong>nneggiato”. E’ una chiara responsabil<strong>it</strong>à<br />
dell’autor<strong>it</strong>à, quindi, quella di ri<strong>da</strong>re lustro<br />
al parco comunale. Le manifestazioni estive,<br />
le sagre di paese, per quanto necessarie alla<br />
sfi<strong>da</strong> per la riqualificazione del terr<strong>it</strong>orio, non<br />
sono sufficienti. La c<strong>it</strong>tadinanza deve sentirsi<br />
coinvolta – ed esserlo poi effettivamente – in<br />
obiettivi che ricoprano un raggio d’azione<br />
più ampio. Il Parco Taglia ha bisogno di una<br />
gestione costante delle strutture, questo è<br />
innegabile, e valutare l’ipotesi di affi<strong>da</strong>re<br />
l’organizzazione a una forza esterna, qualificata<br />
e coerente potrebbe essere un ottimo punto<br />
di partenza. Di fon<strong>da</strong>mentale importanza è,<br />
insomma, ev<strong>it</strong>are che un patrimonio tanto<br />
prezioso per Card<strong>it</strong>o sia trad<strong>it</strong>o <strong>da</strong>i suoi stessi<br />
ab<strong>it</strong>anti per una semplice mancanza di volontà.<br />
Insomma, se si intende ragionare partendo <strong>da</strong><br />
una prospettiva ampia, risulta evidente che<br />
uno dei polmoni di verde attrezzato più grandi<br />
della Campania non può essere utilizzato per<br />
le sagre. Con tutto il rispetto per questo tipo di<br />
manifestazioni. Oltre il panino, quella struttura<br />
potrebbe rappresentare un volano di sviluppo e<br />
far entrare nelle casse comunali denaro fresco<br />
offrendo al terr<strong>it</strong>orio un’opportun<strong>it</strong>à di cresc<strong>it</strong>a<br />
sociale e culturale. <strong>De</strong>naro che potrebbe essere<br />
utilizzato per garantire una sorveglianza, per<br />
garantire al polmone di verde strutture degne di<br />
questo nome, spazi aggregativi che non siano<br />
solo viali e panchine. E soprattutto fruibili anche<br />
d’inverno. Serve, però, una classe dirigente che<br />
sappia ragionare in grande, sappia amministrare<br />
con competenza e capac<strong>it</strong>à, con lo sguardo<br />
rivolto oltre l’ordinario…
3 novembre 2012<br />
Card<strong>it</strong>o<br />
Si respira aria nuova: incontro dei commercialisti<br />
13<br />
Seminario sulla riforma della contabil<strong>it</strong>à<br />
Sacrifici e tagli, ecco come si ev<strong>it</strong>a il dissesto<br />
Dibatt<strong>it</strong>o e confronto sulla modifica della legge e sugli effetti che la “spending review” avrà sui bilanci degli<br />
enti locali. Card<strong>it</strong>o ha i conti in rosso e l’amministrazione promette rigore per ev<strong>it</strong>are il dissesto. 500<br />
partecipanti, di cui 280 professionisti registrati per il quiz finale che ha fatto maturare ai presenti 4 cred<strong>it</strong>i per<br />
l’iscrizione nel registro dei revisori contabili. Andrea Russo: “Il Comune si apra al mondo delle professioni”<br />
di Sossio Barra<br />
CARDITO – Si respirava aria nuova e diversa<br />
nel castello “Mastrilli” di piazza Garibaldi.<br />
Segno evidente che in paese qualcosa inizia<br />
a cambiare. Il terr<strong>it</strong>orio e la locale classe dirigente<br />
che si apre al mondo delle professioni.<br />
Prove tecniche di dialogo, un esperimento<br />
che, visto il successo, sicuramente sarà ripetuto<br />
coinvolgendo altre categorie. Il mer<strong>it</strong>o?<br />
Di due commercialisti in particolare: Andrea<br />
Russo, anche consigliere comunale della civica<br />
“Card<strong>it</strong>o libera” creata insieme all’ingegnere<br />
Luigi Credendino, e Rosario <strong>De</strong>l Piano.<br />
Di cosa si tratta? Di un seminario organizzato<br />
<strong>da</strong>ll’Ordine dei commercialisti e degli<br />
esperti contabili di Napoli sulla “riforma della<br />
contabil<strong>it</strong>à e in particolare sulla spending review”.<br />
Non un convegno come tanti. Ma un<br />
vero e proprio seminario alla fine del quale i<br />
280 commercialisti intervenuti hanno dovuto<br />
sostenere anche dei quiz sugli argomenti trattati<br />
nel suggestivo “salone convegni”, nuovo<br />
di zecca, <strong>da</strong> inaugurare al più presto per presentarlo<br />
alla c<strong>it</strong>tà. Una prova scr<strong>it</strong>ta che ha<br />
consent<strong>it</strong>o ai partecipanti di acquisire 4 cred<strong>it</strong>i<br />
formativi validi per l’iscrizione al registro revisori<br />
enti locali.<br />
Cinquecento presenze per ben 4 ore di lezione<br />
ed un’ora per i quiz. Con una pausa nel cortile<br />
del castello “Mastrilli” attrezzata per l’occasione<br />
con ombrelloni e stand gastronomici<br />
organizzati <strong>da</strong> un esperto di arte culinaria che<br />
risponde al nome di Francesco Iazzetta. Altro<br />
card<strong>it</strong>ese doc. Sembrava essere in un borgo<br />
medievale. Finalmente i c<strong>it</strong>tadini si riappropriano<br />
degli spazi pubblici e inizia, nei fatti,<br />
una pol<strong>it</strong>ica tesa alla valorizzazione del terr<strong>it</strong>orio<br />
e delle potenzial<strong>it</strong>à che esprime.<br />
Il dibatt<strong>it</strong>o, moderato <strong>da</strong>l <strong>diretto</strong>re di “Mosaico”<br />
e del portale d’informazione www.napolimetropoli.<strong>it</strong>,<br />
<strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong>, ha visto interlocutori<br />
di spessore. Prima di entrare nella<br />
parte tecnica, è toccato al sin<strong>da</strong>co di Card<strong>it</strong>o<br />
Giuseppe Cirillo aprire le <strong>da</strong>nze ed accogliere<br />
la platea di pubblico, imbott<strong>it</strong>a ovviamente <strong>da</strong><br />
dottori commercialisti e revisori dei conti provenienti<br />
<strong>da</strong> ogni parte della Campania e persino<br />
<strong>da</strong>l basso Lazio, sottolineando “l’impegno<br />
dell’amministrazione a tagliare gli sprechi<br />
per risanare una s<strong>it</strong>uazione di cassa difficilissima.<br />
Un’amministrazione pronta a fare sacrifici<br />
per adeguarsi al rigore imposto <strong>da</strong>i tagli<br />
statali e <strong>da</strong> una s<strong>it</strong>uazione di bilancio ered<strong>it</strong>ata<br />
<strong>da</strong>vvero difficilissima”. Poi è toccato al vicesin<strong>da</strong>co<br />
di Card<strong>it</strong>o, sempre espressione della<br />
civica “Card<strong>it</strong>o libera”, <strong>Giovanni</strong> Aprovidolo,<br />
illustrare nei dettagli i termini del nuovo bilancio<br />
alla luce della riforma della contabil<strong>it</strong>à.<br />
Poi ha aggiunto: “E’ evidente che quello che<br />
porterò in aula non è il bilancio della nuova<br />
amministrazione – ha spiegato Aprovidolo –<br />
ma si tratta di un bilancio gest<strong>it</strong>o <strong>da</strong> altri. La<br />
nostra impronta, rigorosa ed efficiente, si potrà<br />
toccare con mano l’anno prossimo”. Così<br />
com’è ovvio che sia.<br />
Poi si è entrati sul piano dei contenuti tecnici.<br />
Spazio agli interventi di Bruno Miele, vicepresidente<br />
dell’Ordine di Napoli (Odcec),<br />
<strong>Giovanni</strong> Granata, consigliere Ancrel club revisori<br />
Campania e Pino Terracciano segretario<br />
regionale Ancrel Campania.<br />
Dopo una prima fase di nozioni ed una ricca<br />
colazione, i lavori sono ripresi con una serie<br />
di diapos<strong>it</strong>ive illustrate <strong>da</strong> professionisti che<br />
non solo hanno studiato la riforma ma tutti i<br />
giorni si confrontano con la pubblica amministrazione.<br />
Mario Milone, anche presidente<br />
del collegio dei reviosri dei conti di Card<strong>it</strong>o,<br />
Rosario <strong>De</strong>l Piano, dottore commercialista<br />
sempre di Card<strong>it</strong>o, Paolo Tarantino, professionista<br />
di Frattamaggiore, e Daniela Caianiello,<br />
responsabile del servizio Finanziario<br />
dell’Ente locale. Interventi brillanti ma quello<br />
di Daniela Caianiello ha appassionato tutti per<br />
competenza, linguaggio, tempi e contenuto.<br />
Ha chiuso i lavori Andrea Russo, affermato<br />
commercialista, consigliere comunale di Card<strong>it</strong>o<br />
e principale artefice dell’incontro. “Sono<br />
<strong>da</strong>vvero soddisfatto dell’iniziativa – spiega<br />
Andrea Russo a Mosaico – sia per la qual<strong>it</strong>à<br />
emersa durante la giornata di studio e sia per<br />
la massiccia partecipazione di pubblico. Una<br />
vasta e competente platea composta <strong>da</strong> pochi<br />
pol<strong>it</strong>ici, tanti c<strong>it</strong>tadini interessati e numerosi<br />
professionisti che hanno vissuto i lavori in un<br />
continuo e costante interscambio coi i relatori.<br />
Ringrazio l’Ordine dei commercialisti, l’Ancrel<br />
e il Comune di Card<strong>it</strong>o. La sinergia tra<br />
professionisti e ist<strong>it</strong>uzioni rappresenta un’opportun<strong>it</strong>à<br />
importante per migliorare l’amministrazione.<br />
In quest’ottica, sul piano pol<strong>it</strong>ico,<br />
intende muoversi il movimento “Card<strong>it</strong>o libera”,<br />
un laboratorio pol<strong>it</strong>ico, sociale e culturale<br />
messo in piedi insieme al consigliere Luigi<br />
Credendino, con l’ausilio di tanti amici e c<strong>it</strong>tadini<br />
che sicuramente aumenteranno ancora<br />
di più nei prossimi mesi, nelle prossime settimane,<br />
grazie alla bontà della nostra azione<br />
pol<strong>it</strong>ica e sociale fon<strong>da</strong>ta su cr<strong>it</strong>eri sani. La valorizzazione<br />
delle migliori energie che il terr<strong>it</strong>orio<br />
esprime in simbiosi con le potenzial<strong>it</strong>à di<br />
un paese che dev’essere rilanciato con la sua<br />
classe dirigente. Il movimento ha già deciso<br />
di aprire in piazza Garibaldi una sede <strong>da</strong>lla<br />
quale partirà una serie di istanze pos<strong>it</strong>ive che<br />
spingeranno in una direzione precisa: apertura<br />
delle ist<strong>it</strong>uzioni al mondo delle professioni e<br />
un cartellone di iniziative per rilanciare e aprire<br />
il dibatt<strong>it</strong>o e il confronto in c<strong>it</strong>tà su diversi<br />
temi che consideriamo prior<strong>it</strong>ari: legal<strong>it</strong>à, trasparenza,<br />
sviluppo armonico del terr<strong>it</strong>orio e<br />
amministrazione partecipata”.
Satira<br />
15<br />
2 Novembre<br />
di<br />
…votane e giran’ è pazzi e vottan’‘a<br />
Giorgio ‘abbasce ‘o puzzo!<br />
Cari amici eccoci quà, a narrar le gesta e<br />
Sua Maestà, ”Cenzino à…rresta”.!<br />
>, sussurrò il giovane “Solavola”;<br />
passarono tre ore, tanto durò la vis<strong>it</strong>a<br />
del confessore…? Vuò vedè che ‘o fatto,<br />
nasconde l’ennesimo patto…? La storia<br />
nun è bella…chi ‘a sente ’a ban<strong>da</strong> dà<br />
coppolella…sic!<br />
Ma veniamo a noi; come ogn’anno, il<br />
due novembre, c’è l’usanza per i defunti<br />
an<strong>da</strong>r al cim<strong>it</strong>ero.<br />
Ognuno ll’ad<strong>da</strong> fà chesta crianza, ognuno<br />
ad<strong>da</strong> tenè chistù penziero.<br />
Ogn’anno, puntualmente, in questo<br />
giorno, di questa triste e mesta ricorrenza,<br />
anch’io ci vado, e con dei fiori adorno il<br />
loculo marmoreo è nonno “Filippo”.<br />
Ah…, la buonanima, saggi i suoi<br />
commenti…chisto è ò popolo d’è<br />
fetienti…! .<br />
e parlo pure io<br />
giggino o’ scumbinat<br />
Morale della favola: Nessuno si affligga<br />
quando subisce una perd<strong>it</strong>a; perché ciò<br />
che non è naturalmente innato in noi<br />
non dura: nudi siamo venuti e nudi ce ne<br />
andremo.<br />
E con l’ennesima saggia novella,<br />
volge al termine la nostra consueta<br />
puntatella..!<br />
L’intera corte è pre<strong>da</strong> della malasorte,<br />
non c’è pietà per gli amici e Sua<br />
Maestà.! E in questo gran bordello,<br />
una nuova tempesta sta per abbattersi<br />
sul regno e “Cenzino a…rresta”. Ma<br />
niente paura, continua l’avventura,<br />
perché se parlano tutti allora…parlo<br />
pure io.!<br />
l a v e r i t à p e z z o p e r p e z z o<br />
<strong>diretto</strong> <strong>da</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong><br />
Ed<strong>it</strong>o <strong>da</strong> “Associazione Med<strong>it</strong>erraneo e C<strong>it</strong>tà”<br />
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aut. del Trib. Napoli n. 54 del 13/07/2009<br />
Direttore responsabile : <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong><br />
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