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8 Nomi e “chicche” delle liste e delle coalizioni 7 aprile 2012 Cardito Mormile punta sul voto d’opinione, Pisano sul sindaco Barra ma sulla carta Cirillo è il più forte Il Pdl candida Elena Perrella e Tonino Fusco. La novità dell’Api è Pasquale Chiacchio, brillante imprenditore carditese. Il valore aggiunto di Cirillo la lista “Cardito libera” dell’ingegnere Luigi Credendino. Appena sufficiente la lista del Pd dove ha avuto la meglio l’istinto di sopravvivenza della componente socialista. Il “cuore” di Mormile, invece, può sovvertire i pronostici di Giovanni De Cicco CARDITO – E la frittata è fatta. Gustosa, per palati fini. Adesso la gente ha terminato di lamentarsi. Il “decennio” degli affaristi, delle “mezze tacche” e dei “tengofamiglia”; il “decennio” del clientelismo sfrenato, della cementificazione selvaggia del territorio, delle clientele, dei qualunquisti e dei trasformisti è arrivato alla fine. Finito. Per sempre. Archiviato. Ma nessuno provi a cancellarlo. La gente deve valutare ed esprimere un voto libero. Adesso, nell’urna l’elettorato deve riscoprire la dignità, deve riscoprire quella forza di reazione, deve dimostrare orgoglio, capacità e competenza, al di là della “pagnotta”, dell’incarico ricevuto, dello stipendio o di qualche euro regalato dal politico di turno per non fare nulla. Le liste sono lì, presentate. Con nomi e cognomi. Anche i candidati a sindaco. Tutto pronto per la campagna elettorale. E’ già campagna elettorale. La popolazione può scegliere in totale libertà. Nomi vecchi e nuovi. Cardito può scegliere. Dopo le lamentele tocca ai residenti sancire un giudizio inequivocabile su chi ha governato e come ha governato. E’ l’ora della verità. Ma chi si è presentato al nastro di partenza? Il “decennio” si è spaccato in due tronconi. Non tocca ai cronisti stabilire qual è la parte sana, dov’è la parte sana, se c’è la parte sana. Toccherà sempre agli elettori valutare e decidere. La prima coalizione, quella di centrodestra, si presenta con Francesco Pisano candidato a sinda- Vincenzo Mormile, candidato a sindaco di liste civiche co. Il candidato del primo cittadino Giuseppe Barra. Sei le liste a sostegno. La prima è quella del Pdl, 16 nomi “last-minute” messi insieme da Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola e senatore del Pdl; Giuseppina Castiello, parlamentare di Afragola del Pdl e Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli e leader provinciale del partito di Berlusconi. I nomi di spicco sono quelli di Antonio Fusco, ginecologo, reclutato all’ultimo minuto per questioni legate alla sanità. Il fratello, Michele Fusco, candidato nella lista di Giuseppe Cirillo (nel centrosinistra, ndr) ha dovuto fare un passo indietro proprio per votare il Tonino convinto da “causa di forza maggiore”. Ancora: Elena Perrella, ex delfino di Andrea Losco ed oggi in Regione presso la segreteria dell’onorevole Michele Schiano del Pdl; Rocco Dinardo, parente e omonimo del consigliere uscente; Giuseppe Mirone, fedelissimo di Francesco Pisano e Antonio Iadicicco del Nuovo Psi. Con Pisano si schiera pure l’Udc di Enzo Amirante. Tre i nomi su tutti: Antonio Affinito, Sossio Barra, ex consigliere Udeur, e Giuseppe Nuzzo, quest’ultimo consigliere uscente. Il piatto forte arriva dalla lista dell’Api. Il “listone” di Peppe Barra. Tutti dentro: Vincenzo Costanzo, il super-tecnico del decennio, come capolista; i consiglieri uscenti Francesco Castaldo, Nunziante Raucci e Salvatore Setola; l’avvocato legato a Pisano, Paolo Granato, e Biagio Soritto, l’Lsu fedelissimo del sindaco in carica che ha gestito l’ufficio Ambiente e la spazzatura in paese. La novità più bella è la lista dei giovani, “Alleanza per i giovani”, costola dell’Api. Capolista Mario Setola, brillante avvocato e ottimo giornalista; spazio all’avvocato Michele Marzano e Cristofaro Salvato, portavoce del Movimento giovanile carditese. Nota di colore: in lista pure Umberto Fiordispino. Coi giovani non c’entra nulla. Musicista di piazza, gestisce l’organizzazione dei consigli comunali a Cardito. Alleanza per le donne, invece, altra costola dell’Api, ha messo come capolista Anna Del Prete, figura molto attiva impegnata nel volontariato e nel sociale. Infine, sempre il gruppo di Peppe Barra ha partorito la lista “Alleanza per Cardito”. Il capolista è Pasquale Chiacchio, brillante imprenditore molto stimato in paese. Al secondo posto in campo Andreina Raucci, l’assessore uscente, che si candida nonostante la brutta storia personale che l’ha vista protagonista in città negli ultimi tempi.

Il centrosinistra, invece, si presenta ai nastri di partenza con la candidatura annunciata di Giuseppe Cirillo, consigliere comunale uscente del Partito democratico, e negli ultimi dieci anni il più votato in paese. Otto le liste a suo sostegno. Innanzitutto, c’è il Pd. Lista appena sufficiente, almeno nei contenuti politici. Il leader indiscusso sarà Luigi Fusco, della corrente dei “riformisti”, consigliere uscente. Sarà sostenuto da Ciro Romano, consigliere uscente non candidato, e da una serie di soggetti che dovevano rappresentare l’ossatura della lista ma sono stati tolti all’ultimo minuto e trasformati in “capoelettori” di Fusco. Spazio per Biago Auriemma, il “guastatore”, il fedayn anti-Cirillo, dopo colpi bassi e tradimenti, con la coda tra le gambe si mette in lista e tenta di strappare eventualmente un seggio per poter rappresentare il “cavallo di Troia”. Altra scelta infelice del segretario Elia Schiavo. Due le note positive: Antonio Cinquegrana, medico, e Giovanni Aprovidolo, giovane “pasionario”, unico vero, coraggioso, “pulito” e disinteressato oppositore al “decennio”. Francesco Pisano, candidato a sindaco del centrodestra

7 aprile 2012 Cardito www.napolimetropoli.it - il portale “all news” dell’area nord 9 Nel Pd spazio ad Eugenio Lago, consigliere uscente e simbolo del rione “Slai”; a Biagio Garofalo, consigliere uscente, mentre Gabriele Brancaccio, sindacalista, ha candidato la figlia Rosa, catapultata all’improvviso nella mischia senza mai aver messo nemmeno per un giorno il piede in sezione. Candidano una ventiduenne sconosciuta ma i voti li deve prendere il papà. Altra formula “fai da te” senza contenuto e senza sostanza. L’ex vicesindaco Fabio Orabona, invece, candida la cugina, Anna Orabona, e poi via via una serie di sconosciuti. Il Pd per storia, obiettivi e per la tradizione che rappresenta, meritava una lista molto più qualificata, radicata e rappresentativa. Hanno giocato, alla fine, al ribasso. E’ passata la linea del “tutti dentro” ed hanno fatto la lista del “tutti fuori”, incluso la famiglia Bova e l’esercito degli incaricati.

 Buona la lista dell’Italia dei valori. Il leader Pasquale Barra, consigliere uscente, è il capolista nonché il favorito indiscusso. Dietro l’ex pupillo di Andrea Losco si piazza Raffaele Sorriso, consigliere uscente, e Pietro Narciso, figlio dell’ex sindaco di Cardito, scomparso da alcuni anni e simbolo del paese, Francesco Narciso. Non si candida il segretario del partito, Andrea Falco, ma l’Idv sul piano delle professionalità è una delle forze politiche che ha fatto le migliori scelte. A sostegno di Cirillo c’è il Partito socialista di Rocco Saviano che, ovviamente, da leader storico ne è il capolista. Alle sue spalle Luigi Iorio, ex vicesindaco di Giuseppe Barra e molto attivo nel rione “Slai”, mentre in terza posizione troviamo l’ex assessore ai lavori pubblici Raffaele Miele. In lista con la “rosa” anche Antonio Lisbino, il titolare del “Bar del professore” di piazza Garibaldi sepolto dalle macerie durante il crollo dell’edificio di fronte la chiesa “San Biagio”. In campo con Cirillo anche i giovani del Partito democratico. La lista è quella dei “Giovani democratici”. I nomi “pesanti” in termini elettorali, almeno sulla carta, sono entrambi di Carditello: Sossio Barra e Pasquale Setola. Novità positiva nell’alleanza di Cirillo è la civica “Cardito libera” dell’ingegnere Luigi Credendino. Ha fatto la lista e si è candidato, dimostrando grande coraggio. Tra i nomi di spicco, oltre Credendino, ci sono quelli di Vincenzo Soritto e Andrea Russo, consiglieri uscenti. Quest’ultimo ha lasciato in extremis il listone di Giuseppe Barra, cambiando coalizione negli ultimi giorni utili. Giuseppe Cirillo vanta un’armata. Le liste dell’alleanza non sono finite. C’è Futuro e libertà di Ciro Aversano e Franco Topa. Due i nomi che vanno per la maggiore: Gennaro Vicale, consigliere uscente, e Antonio De Stefano, vicino ad Andrea Losco. Altra lista sempre a sostegno di Giuseppe Cirillo: Noi Popolari. Idea “last minute” dei consiglieri uscenti Antonio Giangrande, ex Udeur, e Francesco Desimone, ex Noi sud. Infine, c’è la civica del candidato a sindaco: “Cardito democratica per Cirillo sindaco”. D’Anna Ferdinando e Francesco Boemio sono i nomi più conosciuti, ma la sorpresa è dietro l’angolo con Luigi Palladino.

Al centro, alternativo al “decennio”, si candida l’avvocato penalista Vincenzo Mormile. Figura radicata e rappresentativa, ha messo la bandiera del dissenso e punta ad una svolta radicale nei valori, nei metodi e nell’amministrazione. Il voto d’opinione può fare, nel suo caso, la differenza. Se dovesse arrivare al ballottaggio è il candidato più temuto dai suoi competitor per il forte carisma che esprime e la capacità di aggregare consensi su una proposta di governo di netta contrapposizione al “decennio” Barra. Mormile si presenta con 5 liste. La prima: “Con Mormile sindaco”. Il capolista è Almerindo Santucci, ex Prc e cognome pesante della politica locale. Poi al quarto posto spicca Giuseppe Caputo, ex fedelissimo di Peppe Barra diventato, poi, suo peggiore nemico. Avvocato e direttore del “Corriere delle città”, ha deciso alla fine di scendere in campo a giocarsi la partita dopo la mancata elezione dell’anno scorso al Consiglio, nell’Udeur, il partito del sindaco Barra e guidata, ironia della sorte, proprio da Giuseppe Cirillo. Mentre al sedicesimo posto troviamo Sabato Delle Cave, ex consigliere comunale di An, in campo per una scelta di valori ed una battaglia di dignità e di libertà. La seconda lista a sostegno di Mormile è “Movimento popolare”. Il simbolo è molto accattivante: un cuore. Capolista l’ex sindaco Francesco D’Agostino, che ha lasciato in extremis l’Udc ed è passato con Mormile d’accordo con Peppe Barra affinché, dall’interno, sia garante di un eventuale accordo col centrodestra in un eventuale ballottaggio a favore di Pisano. Un’operazione senza valore e senza spessore in quanto Mormile non è uno sprovveduto ed ha già preso le contromisure. La lista, però, è forte. Alcuni nomi del listone: Gianluca Affinito, figlio di Giovanni Affinito, ex consigliere comunale; Franco Luca, ex consigliere comunale e fedelissimo della famiglia Mormile; Paolo Illuminato, Luigi Vittorioso e Biagio Vetrano. Terza lista: Rinascita. Il movimento afragolese di Antonio Cuccurese e Pasquale Grillo punta a coprire le zone periferiche con candidati non noti alla platea degli addetti ai lavori in quanto espressione della società civile. E lo stesso vale per “Cardito progressista”. Sulla quinta lista, il nome è tutto un programma: Trasparenza e legalità. Una necessità per Cardito. Il simbolo è composto da un “libro bianco”, in memoria di Giovanni Crispino, uno dei migliori politici locali scomparsi l’anno scorso. Proprio Crispino, amico “di tante battaglie” della famiglia Mormile, scrisse un libro bianco negli anni d’oro sul collocamento di Napoli. Un’iniziativa che gli valse la ribalta nazionale, guadagnando le pagine del venerdì di Repubblica. Quel libro bianco, simbolicamente, sarà sulla scheda elettorale. Il capolista è Ferdinando Almanno. Insomma, Vincenzo Mormile offre agli elettori la possibilità di un’alternativa seria e credibile di governo alle deviazioni del “decennio”.

Ultima notizia. Sel e Rifondazione comunista fanno harakiri. Hanno ufficializzato giorni fa la candidatura a sindaco di Michele Candida, il cui fratello è nel Cda del consorzio cimitero in quota Pdl. E proprio la candidatura di Michele Candida ha costretto Vincenzo Candida a ritirare la candidatura al civico consesso nella lista del partito di Berlusconi. Ultima chicca: hanno annunciato due liste ma non ce l’hanno fatta. Ne hanno presentata una e per di più rinunciando anche ai simboli di Sel e Prc che, da soli, avrebbero garantito almeno un voto, seppur minimo, di opinione. La lista è debole sul piano elettorale. Il capolista è Francesco Gragnaniello segretario di Prc e alle sue spalle si piazza Giuseppe Romano segretario di Sel. Per riempire la lista hanno fatto ricorso anche a soggetti di fuori paese come Vincenzo Amistà, di Afragola, coordinatore di zona di Rifondazione comunista. La lista civica si chiama “Sinistra unita per Michele Candida sindaco”. Una scelta fallimentare e di isolamento che ha creato malumori, nervosismo e fibrillazioni, nei giorni scorsi, anche negli stessi partiti della sinistra. La solita presenza inutile di un mese ogni 5 anni. Poi, spariscono, come sempre, dalla circolazione. Questo è tutto. Un grande in bocca al lupo. Non a tutti. Solo a chi ama Cardito…
 CREDENDINO

8 Nomi e “chicche” delle liste e delle coalizioni<br />

7 aprile 2012<br />

Card<strong>it</strong>o<br />

Mormile punta sul voto d’op<strong>in</strong>ione, Pisano sul<br />

s<strong>in</strong>daco Barra ma sulla carta Cirillo è il più forte<br />

Il Pdl candida Elena Perrella e Ton<strong>in</strong>o Fusco. La nov<strong>it</strong>à dell’Api è Pasquale Chiacchio, brillante imprend<strong>it</strong>ore<br />

card<strong>it</strong>ese. Il valore aggiunto di Cirillo la lista “Card<strong>it</strong>o libera” dell’<strong>in</strong>gegnere Luigi Credend<strong>in</strong>o.<br />

Appena sufficiente la lista del Pd dove ha avuto la meglio l’ist<strong>in</strong>to di sopravvivenza della componente<br />

socialista. Il “cuore” di Mormile, <strong>in</strong>vece, può sovvertire i pronostici<br />

di Giovanni De Cicco<br />

CARDITO – E la fr<strong>it</strong>tata è fatta. Gustosa, per palati<br />

f<strong>in</strong>i. Adesso la gente ha term<strong>in</strong>ato di lamentarsi. Il<br />

“decennio” degli affaristi, delle “mezze tacche” e dei<br />

“tengofamiglia”; il “decennio” del clientelismo sfrenato,<br />

della cementificazione selvaggia del terr<strong>it</strong>orio,<br />

delle clientele, dei qualunquisti e dei trasformisti è<br />

arrivato alla f<strong>in</strong>e. F<strong>in</strong><strong>it</strong>o. Per sempre. Archiviato. Ma<br />

nessuno provi a cancellarlo. La gente deve valutare ed<br />

esprimere un voto libero. Adesso, nell’urna l’elettorato<br />

deve riscoprire la dign<strong>it</strong>à, deve riscoprire quella<br />

forza di reazione, deve dimostrare orgoglio, capac<strong>it</strong>à<br />

e competenza, al di là della “pagnotta”, dell’<strong>in</strong>carico<br />

ricevuto, dello stipendio o di qualche <strong>euro</strong> regalato<br />

dal pol<strong>it</strong>ico di turno per non fare nulla. Le liste sono<br />

lì, presentate. Con nomi e cognomi. Anche i candidati<br />

a s<strong>in</strong>daco. Tutto pronto per la campagna elettorale.<br />

E’ già campagna elettorale. La popolazione può scegliere<br />

<strong>in</strong> totale libertà. Nomi vecchi e nuovi. Card<strong>it</strong>o<br />

può scegliere. Dopo le lamentele tocca ai residenti<br />

sancire un giudizio <strong>in</strong>equivocabile su chi ha governato<br />

e come ha governato. E’ l’ora della ver<strong>it</strong>à. Ma chi<br />

si è presentato al nastro di partenza? Il “decennio” si<br />

è spaccato <strong>in</strong> due tronconi. Non tocca ai cronisti stabilire<br />

qual è la parte sana, dov’è la parte sana, se c’è<br />

la parte sana. Toccherà sempre agli elettori valutare e<br />

decidere. La prima coalizione, quella di centrodestra,<br />

si presenta con Francesco Pisano candidato a s<strong>in</strong>da-<br />

V<strong>in</strong>cenzo Mormile, candidato a s<strong>in</strong>daco di liste civiche<br />

co. Il candidato del primo c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>o Giuseppe Barra.<br />

Sei le liste a sostegno.<br />

La prima è quella del Pdl, 16 nomi “last-m<strong>in</strong>ute” messi<br />

<strong>in</strong>sieme da V<strong>in</strong>cenzo Nespoli, s<strong>in</strong>daco di Afragola<br />

e senatore del Pdl; Giusepp<strong>in</strong>a Castiello, parlamentare<br />

di Afragola del Pdl e Luigi Cesaro, presidente della<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Napoli e leader prov<strong>in</strong>ciale del part<strong>it</strong>o<br />

di Berlusconi. I nomi di spicco sono quelli di Antonio<br />

Fusco, g<strong>in</strong>ecologo, reclutato all’ultimo m<strong>in</strong>uto<br />

per questioni legate alla san<strong>it</strong>à. Il fratello, Michele<br />

Fusco, candidato nella lista di Giuseppe Cirillo (nel<br />

centros<strong>in</strong>istra, ndr) ha dovuto fare un passo <strong>in</strong>dietro<br />

proprio per votare il Ton<strong>in</strong>o conv<strong>in</strong>to da “causa di<br />

forza maggiore”. Ancora: Elena Perrella, ex delf<strong>in</strong>o<br />

di Andrea Losco ed oggi <strong>in</strong> Regione presso la segreteria<br />

dell’onorevole Michele Schiano del Pdl; Rocco<br />

D<strong>in</strong>ardo, parente e omonimo del consigliere uscente;<br />

Giuseppe Mirone, fedelissimo di Francesco Pisano<br />

e Antonio Iadicicco del Nuovo Psi. Con Pisano si<br />

schiera pure l’Udc di Enzo Amirante. Tre i nomi su<br />

tutti: Antonio Aff<strong>in</strong><strong>it</strong>o, Sossio Barra, ex consigliere<br />

Udeur, e Giuseppe Nuzzo, quest’ultimo consigliere<br />

uscente. Il piatto forte arriva dalla lista dell’Api. Il<br />

“listone” di Peppe Barra. Tutti dentro: V<strong>in</strong>cenzo Costanzo,<br />

il super-tecnico del decennio, come capolista;<br />

i consiglieri uscenti Francesco Castaldo, Nunziante<br />

Raucci e Salvatore Setola; l’avvocato legato a Pisano,<br />

Paolo Granato, e<br />

Biagio Sor<strong>it</strong>to, l’Lsu<br />

fedelissimo del s<strong>in</strong>daco<br />

<strong>in</strong> carica che ha<br />

gest<strong>it</strong>o l’ufficio Ambiente<br />

e la spazzatura<br />

<strong>in</strong> paese. La nov<strong>it</strong>à<br />

più bella è la lista dei<br />

giovani, “Alleanza<br />

per i giovani”, costola<br />

dell’Api. Capolista<br />

Mario Setola, brillante<br />

avvocato e ottimo<br />

giornalista; spazio<br />

all’avvocato Michele<br />

Marzano e Cristofaro<br />

Salvato, portavoce del<br />

Movimento giovanile<br />

card<strong>it</strong>ese. Nota di<br />

colore: <strong>in</strong> lista pure<br />

Umberto Fiordisp<strong>in</strong>o.<br />

Coi giovani non<br />

c’entra nulla. Musicista<br />

di piazza, gestisce<br />

l’organizzazione dei<br />

consigli comunali a<br />

Card<strong>it</strong>o. Alleanza per<br />

le donne, <strong>in</strong>vece, altra<br />

costola dell’Api, ha<br />

messo come capolista<br />

Anna Del Prete, figura<br />

molto attiva impegnata<br />

nel volontariato<br />

e nel sociale. Inf<strong>in</strong>e,<br />

sempre il gruppo di Peppe Barra ha partor<strong>it</strong>o la lista<br />

“Alleanza per Card<strong>it</strong>o”. Il capolista è Pasquale Chiacchio,<br />

brillante imprend<strong>it</strong>ore molto stimato <strong>in</strong> paese.<br />

Al secondo posto <strong>in</strong> campo Andre<strong>in</strong>a Raucci, l’assessore<br />

uscente, che si candida nonostante la brutta storia<br />

personale che l’ha vista protagonista <strong>in</strong> c<strong>it</strong>tà negli<br />

ultimi tempi.

Il centros<strong>in</strong>istra, <strong>in</strong>vece, si presenta ai<br />

nastri di partenza con la candidatura annunciata di<br />

Giuseppe Cirillo, consigliere comunale uscente del<br />

Part<strong>it</strong>o democratico, e negli ultimi dieci anni il più<br />

votato <strong>in</strong> paese. Otto le liste a suo sostegno. Innanz<strong>it</strong>utto,<br />

c’è il Pd. Lista appena sufficiente, almeno<br />

nei contenuti pol<strong>it</strong>ici. Il leader <strong>in</strong>discusso sarà Luigi<br />

Fusco, della corrente dei “riformisti”, consigliere<br />

uscente. Sarà sostenuto da Ciro Romano, consigliere<br />

uscente non candidato, e da una serie di soggetti<br />

che dovevano rappresentare l’ossatura della lista ma<br />

sono stati tolti all’ultimo m<strong>in</strong>uto e trasformati <strong>in</strong> “capoelettori”<br />

di Fusco. Spazio per Biago Auriemma, il<br />

“guastatore”, il fedayn anti-Cirillo, dopo colpi bassi e<br />

tradimenti, con la coda tra le gambe si mette <strong>in</strong> lista e<br />

tenta di strappare eventualmente un seggio per poter<br />

rappresentare il “cavallo di Troia”. Altra scelta <strong>in</strong>felice<br />

del segretario Elia Schiavo. Due le note pos<strong>it</strong>ive:<br />

Antonio C<strong>in</strong>quegrana, medico, e Giovanni Aprovidolo,<br />

giovane “pasionario”, unico vero, coraggioso,<br />

“pul<strong>it</strong>o” e dis<strong>in</strong>teressato oppos<strong>it</strong>ore al “decennio”.<br />

Francesco Pisano, candidato a s<strong>in</strong>daco del centrodestra

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