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7 aprile 2012 Crispano Carlo Esposito e Nunzio Cennamo hanno fatto “fetecchia”… Il Pd e “Valori sociali” difendono 13 gli stipendi della “casta”: no ai tagli Respinta dal centrosinistra la proposta del consigliere Enzo Cennamo e della minoranza di tagliare del 50 per cento il mensile di sindaco e assessori. Figuraccia di Nunzio Cennamo. Il silenzio di Michele Vitale che si adegua senza batter ciglio. Volantino di “Radici” sul fallimento di internet gratis… di Pasquale Girone CRISPANO – Alla fine la proposta “tagliastipendi alla casta” è arrivata in consiglio comunale. Per carità, nessuna iniziativa personale del presidente del civico consesso, Anna Castiello, nonostante agli atti ci fosse da mesi la richiesta della commissione consiliare competente. C’è voluto un altro atto, un atto di forza dell’opposizione. I consiglieri di minoranza hanno dovuto protocollare una richiesta per mettere all’ordine del giorno la questione e in quel momento il numero uno dell’Assise non si è più potuto tirare indietro, non ha potuto far finta di non vedere e di non sapere. L’ha messa all’ordine del giorno e si arriva in aula. Ricapitoliamo. La proposta di Enzo Cennamo, consigliere del movimento “Progetto Crispano”, prevede il taglio degli stipendi del 50 per cento a sindaco e assessori. A conti fatti, si risparmierebbero ben 60mila euro l’anno da impegnare per le politiche sociali, a disposizione delle fasce deboli. Una proposta dettata dal contesto storico particolare: l’Italia in crisi, le famiglie in crisi, vessate, tartassate da aumento di imposte e taglio dei servizi. La politica chiede sacrifici ai cittadini ma non vuole dare l’esempio. Enzo Cennamo allo stipendio ci ha rinunciato. Ha rinunciato, con le dimissioni dalla giunta, allo stipendio e alla poltrona. Per dare un esempio ed avere le mani libere in modo da poter porre questioni serie sul tavolo senza poter essere attaccato. Ebbene, in aula sapete cosa è successo? Il Pd e l’Italia dei valori, o meglio “Valori sociali”, il gruppo dell’assessore Enrico Mazzara, hanno scritto un documento contrario al taglio degli stipendi. La “casta” che si difende il mensile. Vergognoso. Altro che populismo. E’ la sacrosanta verità. Provate a togliere gli stipendi agli assessori: attorno a Carlo Esposito non rimarrà nessuno. Non a caso nel programma di Carlo Esposito, presentato durante la campagna elettorale, c’era la promessa degli assessori esterni. Per dare qualità alla giunta, per garantire efficienza e competenza al governo locale. A quasi metà consiliatura il centrosinistra non ha voluto mantenere le promesse perché il sindaco e il Pd sanno bene che se tolgono lo stipendio agli attuali assessori, anche consiglieri comunali, il capo dell’amministrazione non avrebbe più una maggioranza. Giustamente, tolto lo stipendio, cosa ci resterebbero a fare al Municipio? E allora Pd e Idv, o “Valori sociali”, fate voi, si sono esposti mostrando la faccia tosta d’occasione: niente tagli. Punto e basta. Non si vota nulla. L’atto è di giunta e questa è l’indicazione del centrosinistra: gli stipendi di sindaco e assessori non si toccano. Come mai Michele Vitale, presidente della commissione, che a parole in ogni occasione prende sempre le distanze dalle degenerazioni del centrosinistra locale e in ogni luogo teorizza la questione morale, senza trascurare critiche al sindaco e ai colleghi di maggioranza, in sede ufficiale non parla mai? Perché fa sempre finta di non vedere? Un “vizietto” ormai comune a tutti i partiti dell’amministrazione Esposito. Smascherato pubblicamente pure l’assessore Nunzio Cennamo. Ha dichiarato ai giornali di essersi tagliato lo stipendio di assessore. Una bufala. Percepisce di meno rispetto alla “busta paga” dei colleghi perché la cifra la definisce la legge, in merito al cumulo di più stipendi. Tutto qui. Percepisce il massimo che la legge gli riconosce. Nessun sacrificio come ha tentato di far capire alla popolazione. Altra presa in giro smascherata proprio da Enzo Cennamo in aula. E, ovviamente, Nunzio, l’assessore dello scandalo di “internet gratis”, non ha replicato. Figuracce su figuracce, ma gli stipendi non si toccano. Gli affari non si toccano. I business non si toccano. Hanno affisso un manifesto. Un altro obbrobrio. Un titolo a caratteri cubitali lascia intendere che c’è stato un danno per il Comune di un miliardo di vecchie lire. E chi l’ha causato? Non lo spiegano. Una bufala. Il contenuto del tazebao non dice niente. Nessun danno, nessun nome, nessun cognome. Solo fango. Vogliono passare come i difensori di un Comune che loro hanno mortificato. Loro, la classe dirigente, il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali conosciuti in tutt’Italia come i protagonisti dello scioglimento per camorra. Hanno marchiato Crispano a fuoco. L’hanno mortificata e adesso di cosa vogliono parlare? Chi vogliono accusare? Loro, sciolti dal ministero degli Interni per “collusioni con la criminalità organizzata” si arrampicano sugli specchi e offendono sparando nel mucchio, senza fare nomi e cognomi, per tentare di ingannare la popolazione e coprire i loro fallimenti, i loro conflitti di interessi. Senza coraggio e senza dignità politica. Tornando al manifesto delirante, la replica è arrivata da “Radici”, il movimento civico guidato da Gregorio Imitazione e dall’avvocato Michele Emiliano, con un volantino distribuito per le strade del paese. “Cari concittadini, oramai la questione che sta tanta a cuore all’assessore Nunzio Cennamo, quella d’internet gratis per tutti, non convince più nessuno al punto tale che a difendere il “leader terzo” sono scesi in campo, “nientepopodimenoché”, i pezzi da novanta e passa dei partiti del centrosinistra crispanese – c’è scritto nel volantino di Radici -. Era da parecchio che questi non si vedevano più in giro e poiché nessuno ricordava più la loro onestà mentale e le loro gesta rivoluzionarie a favore degli ultimi e dei deboli, hanno provato a spararla grossa, sperando che il botto in formato copia ed incolla avesse successo. Ma !!, ahi noi !!!, hanno partorito solo una modesta e variopinta “fetecchia” che nel giro di qualche ora si è dissolta nell’indifferenza generale. Hanno gridato con manifesti murali che la campagna di critiche giornalistiche, contro il progetto di internet gratis voluto dalla giunta Esposito in pompa magna, ma in formato “casereccio”, ha causato alla collettività crispanese un danno di circa un miliardo di vecchie lire. Ovviamente come è potuto succedere una cosa simile non hanno provato a dimostrarlo, cosicché bisognerebbe credere a tale balla solo perché a raccontarla sono stati questi disinteressati magnifici paladini dalle voci bianche e dalle ugole immacolate. Ma questi veramente pensano che i Crispanesi sono fessi e si fanno strumentalizzare sia dall’Amministrazione sia da un “giornalino”(come da loro definito)? La verità è un’altra. Quando cogli nel segno e vedi reazioni violente, allora ti poni il problema e vai fino in fondo. Ebbene, abbiamo scoperto che le famiglie che sono collegate ad internet libero non arrivano a cento, sulle 4.000 stimate dal coordinamento di centrosinistra; che il segnale non è raggiungibile ovunque e che uno dei posti migliori per riceverlo è il Cimitero, oltre che in alcune strade del Comune di Cardito! Pubblicizzatelo in quelle zone, fareste più utenze!!! Mosaico che tanto li ha fatto arrabbiare, ha dato notizie solo sabato scorso, ma la maggioranza già da qualche anno predica e predica che internet libero è una rivoluzione gestionale. Il fatto è che solo loro se ne sono accorti!! La smettessero di pubblicizzare ancora il prodotto a spesa del Comune perché aumenta solo i costi. Detto questo, invitiamo i responsabili dei partiti di centrosinistra che sostengono Carlo Esposito & company, a spendere un poco del loro prezioso tempo in iniziative che sul piano sociale stanno più a cuore alla gente. Per esempio, cercando di capire perché la differenziata nel mese di ottobre, a loro dire aveva raggiunto quasi il 70%, perché il mese dopo è scesa al 59,94%, perché anche a fronte di un ribasso della nuova ditta incaricata del servizio, pari al 18%, sia poi aumentata la tassa. Noi sappiamo che il guasto è nel ruolo, perchè molti non sono censiti. Ed allora compagni, avete fallito con le innovazioni tecnologiche, datevi da fare almeno con il bilancio. Questi nostri consigli sono l’esempio di un bilancio partecipato, a voi tanto caro!!!| Possiamo darvi una mano ed elencarvi tutti i nomi che non sono presenti nel ruolo. Per correttezza non li rendiamo di pubblico dominio. Per il momento v’invitiamo a leggere attentamente il ruolo, a studiare il regolamento comunale, a far sospendere la riscossione ed, una volta scovato “gli incolpevoli omessi”, rideterminare il ruolo. Così operando, fareste qualcosa di rivoluzionario, di sinistra, ed in parte dareste risposte alla gente”. C’è poco da aggiungere. L’unico danno a Crispano l’hanno causato loro: il sindaco, gli assessori e i consiglieri del centrosinistra. Sciolti per camorra. Questi sono i fatti. Il resto, chiacchiere. O meglio, semplici farneticazioni. Non hanno capito che la popolazione non si farà più prendere per il culo. Come dice “Radici”, Carlo Esposito e Nunzio Cennamo hanno fatto “fetecchia”… diretto da l a v e r i t à p e z z o p e r p e z z o Giovanni De Cicco Edito da “Associazione Mediterraneo e Città” sede legale Corso Meridionale, 69 - Afragola (Na) Direttore responsabile : Giovanni De Cicco decicco.giovanni@gmail.com Direttore editoriale: Andrea Fischer Periodico di attualità, cronaca, politica, approfondimento e sport. Progetto grafico studioocra comunicazione - info@studioocra.it stampa Soc. Coop Grafica ETICA C.so Alcide De Gasperi - tel. 081.852.44.83 fax 081.852.48.55 - 80021 Afragola (Na) eticagrafica@inwind.it Chiuso in tipografia alle ore 12 del 5 aprile 2012

7 aprile 2012<br />

Crispano<br />

Carlo Espos<strong>it</strong>o e Nunzio Cennamo hanno fatto “fetecchia”…<br />

Il Pd e “Valori sociali” difendono<br />

13<br />

gli stipendi della “casta”: no ai tagli<br />

Resp<strong>in</strong>ta dal centros<strong>in</strong>istra la proposta del consigliere Enzo Cennamo e della m<strong>in</strong>oranza di tagliare del 50<br />

per cento il mensile di s<strong>in</strong>daco e assessori. Figuraccia di Nunzio Cennamo. Il silenzio di Michele V<strong>it</strong>ale<br />

che si adegua senza batter ciglio. Volant<strong>in</strong>o di “Radici” sul fallimento di <strong>in</strong>ternet gratis…<br />

di Pasquale Girone<br />

CRISPANO – Alla f<strong>in</strong>e la proposta “tagliastipendi<br />

alla casta” è arrivata <strong>in</strong> consiglio comunale. Per car<strong>it</strong>à,<br />

nessuna <strong>in</strong>iziativa personale del presidente del<br />

civico consesso, Anna Castiello, nonostante agli atti<br />

ci fosse da <strong>mesi</strong> la richiesta della commissione consiliare<br />

competente. C’è voluto un altro atto, un atto<br />

di forza dell’opposizione. I consiglieri di m<strong>in</strong>oranza<br />

hanno dovuto protocollare una richiesta per mettere<br />

all’ord<strong>in</strong>e del giorno la questione e <strong>in</strong> quel momento<br />

il numero uno dell’Assise non si è più potuto tirare<br />

<strong>in</strong>dietro, non ha potuto far f<strong>in</strong>ta di non vedere e<br />

di non sapere. L’ha messa all’ord<strong>in</strong>e del giorno e si<br />

arriva <strong>in</strong> aula. Ricap<strong>it</strong>oliamo. La proposta di Enzo<br />

Cennamo, consigliere del movimento “Progetto Crispano”,<br />

prevede il taglio degli stipendi del 50 per<br />

cento a s<strong>in</strong>daco e assessori. A conti fatti, si risparmierebbero<br />

ben 60<strong>mila</strong> <strong>euro</strong> l’anno da impegnare per<br />

le pol<strong>it</strong>iche sociali, a disposizione delle fasce deboli.<br />

Una proposta dettata dal contesto storico particolare:<br />

l’Italia <strong>in</strong> crisi, le famiglie <strong>in</strong> crisi, vessate, tartassate<br />

da aumento di imposte e taglio dei servizi. La pol<strong>it</strong>ica<br />

chiede sacrifici ai c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i ma non vuole dare<br />

l’esempio. Enzo Cennamo allo stipendio ci ha r<strong>in</strong>unciato.<br />

Ha r<strong>in</strong>unciato, con le dimissioni dalla giunta,<br />

allo stipendio e alla poltrona. Per dare un esempio ed<br />

avere le mani libere <strong>in</strong> modo da poter porre questioni<br />

serie sul tavolo senza poter essere attaccato. Ebbene,<br />

<strong>in</strong> aula sapete cosa è successo? Il Pd e l’Italia dei<br />

valori, o meglio “Valori sociali”, il gruppo dell’assessore<br />

Enrico Mazzara, hanno scr<strong>it</strong>to un documento<br />

contrario al taglio degli stipendi. La “casta” che si<br />

difende il mensile. Vergognoso. Altro che populismo.<br />

E’ la sacrosanta ver<strong>it</strong>à. Provate a togliere gli stipendi<br />

agli assessori: attorno a Carlo Espos<strong>it</strong>o non rimarrà<br />

nessuno. Non a caso nel programma di Carlo Espos<strong>it</strong>o,<br />

presentato durante la campagna elettorale, c’era<br />

la promessa degli assessori esterni. Per dare qual<strong>it</strong>à<br />

alla giunta, per garantire efficienza e competenza al<br />

governo locale. A quasi metà consiliatura il centros<strong>in</strong>istra<br />

non ha voluto mantenere le promesse perché il<br />

s<strong>in</strong>daco e il Pd sanno bene che se tolgono lo stipendio<br />

agli attuali assessori, anche consiglieri comunali, il<br />

capo dell’amm<strong>in</strong>istrazione non avrebbe più una maggioranza.<br />

Giustamente, tolto lo stipendio, cosa ci resterebbero<br />

a fare al Municipio? E allora Pd e Idv, o<br />

“Valori sociali”, fate voi, si sono esposti mostrando la<br />

faccia tosta d’occasione: niente tagli. Punto e basta.<br />

Non si vota nulla. L’atto è di giunta e questa è l’<strong>in</strong>dicazione<br />

del centros<strong>in</strong>istra: gli stipendi di s<strong>in</strong>daco e<br />

assessori non si toccano. Come mai Michele V<strong>it</strong>ale,<br />

presidente della commissione, che a parole <strong>in</strong> ogni<br />

occasione prende sempre le distanze dalle degenerazioni<br />

del centros<strong>in</strong>istra locale e <strong>in</strong> ogni luogo teorizza<br />

la questione morale, senza trascurare cr<strong>it</strong>iche al s<strong>in</strong>daco<br />

e ai colleghi di maggioranza, <strong>in</strong> sede ufficiale<br />

non parla mai? Perché fa sempre f<strong>in</strong>ta di non vedere?<br />

Un “vizietto” ormai comune a tutti i part<strong>it</strong>i dell’amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Espos<strong>it</strong>o.<br />

Smascherato pubblicamente pure l’assessore Nunzio<br />

Cennamo. Ha dichiarato ai giornali di essersi tagliato<br />

lo stipendio di assessore. Una bufala. Percepisce di<br />

meno rispetto alla “busta paga” dei colleghi perché<br />

la cifra la def<strong>in</strong>isce la legge, <strong>in</strong> mer<strong>it</strong>o al cumulo di<br />

più stipendi. Tutto qui. Percepisce il massimo che la<br />

legge gli riconosce. Nessun sacrificio come ha tentato<br />

di far capire alla popolazione. Altra presa <strong>in</strong> giro<br />

smascherata proprio da Enzo Cennamo <strong>in</strong> aula. E,<br />

ovviamente, Nunzio, l’assessore dello scandalo di<br />

“<strong>in</strong>ternet gratis”, non ha replicato.<br />

Figuracce su figuracce, ma gli stipendi non si toccano.<br />

Gli affari non si toccano. I bus<strong>in</strong>ess non si toccano.<br />

Hanno affisso un manifesto. Un altro obbrobrio.<br />

Un t<strong>it</strong>olo a caratteri cub<strong>it</strong>ali lascia <strong>in</strong>tendere che c’è<br />

stato un danno per il Comune di un miliardo di vecchie<br />

lire. E chi l’ha causato? Non lo spiegano. Una<br />

bufala. Il contenuto del tazebao non dice niente. Nessun<br />

danno, nessun nome, nessun cognome. Solo fango.<br />

Vogliono passare come i difensori di un Comune<br />

che loro hanno mortificato. Loro, la classe dirigente,<br />

il s<strong>in</strong>daco, gli assessori e i consiglieri comunali conosciuti<br />

<strong>in</strong> tutt’Italia come i protagonisti dello scioglimento<br />

per camorra. Hanno marchiato Crispano a<br />

fuoco. L’hanno mortificata e adesso di cosa vogliono<br />

parlare? Chi vogliono accusare? Loro, sciolti dal m<strong>in</strong>istero<br />

degli Interni per “collusioni con la crim<strong>in</strong>al<strong>it</strong>à<br />

organizzata” si arrampicano sugli specchi e offendono<br />

sparando nel mucchio, senza fare nomi e cognomi,<br />

per tentare di <strong>in</strong>gannare la popolazione e coprire<br />

i loro fallimenti, i loro confl<strong>it</strong>ti di <strong>in</strong>teressi. Senza coraggio<br />

e senza dign<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica.<br />

Tornando al manifesto delirante, la replica è arrivata<br />

da “Radici”, il movimento civico guidato da Gregorio<br />

Im<strong>it</strong>azione e dall’avvocato Michele Emiliano, con<br />

un volant<strong>in</strong>o distribu<strong>it</strong>o per le strade del paese. “Cari<br />

conc<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i, oramai la questione che sta tanta a cuore<br />

all’assessore Nunzio Cennamo, quella d’<strong>in</strong>ternet<br />

gratis per tutti, non conv<strong>in</strong>ce più nessuno al punto<br />

tale che a difendere il “leader terzo” sono scesi <strong>in</strong><br />

campo, “nientepopodimenoché”, i pezzi da novanta<br />

e passa dei part<strong>it</strong>i del centros<strong>in</strong>istra crispanese – c’è<br />

scr<strong>it</strong>to nel volant<strong>in</strong>o di Radici -. Era da parecchio che<br />

questi non si vedevano più <strong>in</strong> giro e poiché nessuno<br />

ricordava più la loro onestà mentale e le loro gesta<br />

rivoluzionarie a favore degli ultimi e dei deboli,<br />

hanno provato a spararla grossa, sperando che il botto<br />

<strong>in</strong> formato copia ed <strong>in</strong>colla avesse successo. Ma !!,<br />

ahi noi !!!, hanno partor<strong>it</strong>o solo una modesta e variop<strong>in</strong>ta<br />

“fetecchia” che nel giro di qualche ora si è dissolta<br />

nell’<strong>in</strong>differenza generale. Hanno gridato con<br />

manifesti murali che la campagna di cr<strong>it</strong>iche giornalistiche,<br />

contro il progetto di <strong>in</strong>ternet gratis voluto<br />

dalla giunta Espos<strong>it</strong>o <strong>in</strong> pompa magna, ma <strong>in</strong> formato<br />

“casereccio”, ha causato alla collettiv<strong>it</strong>à crispanese<br />

un danno di circa un miliardo di vecchie lire. Ovviamente<br />

come è potuto succedere una cosa simile non<br />

hanno provato a dimostrarlo, cosicché bisognerebbe<br />

credere a tale balla solo perché a raccontarla sono<br />

stati questi dis<strong>in</strong>teressati magnifici palad<strong>in</strong>i dalle<br />

voci bianche e dalle ugole immacolate. Ma questi<br />

veramente pensano che i Crispanesi sono fessi e si<br />

fanno strumentalizzare sia dall’Amm<strong>in</strong>istrazione sia<br />

da un “giornal<strong>in</strong>o”(come da loro def<strong>in</strong><strong>it</strong>o)? La ver<strong>it</strong>à<br />

è un’altra. Quando cogli nel segno e vedi reazioni<br />

violente, allora ti poni il problema e vai f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo.<br />

Ebbene, abbiamo scoperto che le famiglie che sono<br />

collegate ad <strong>in</strong>ternet libero non arrivano a cento,<br />

sulle 4.000 stimate dal coord<strong>in</strong>amento di centros<strong>in</strong>istra;<br />

che il segnale non è raggiungibile ovunque e<br />

che uno dei posti migliori per riceverlo è il Cim<strong>it</strong>ero,<br />

oltre che <strong>in</strong> alcune strade del Comune di Card<strong>it</strong>o!<br />

Pubblicizzatelo <strong>in</strong> quelle zone, fareste più utenze!!!<br />

Mosaico che tanto li ha fatto arrabbiare, ha dato notizie<br />

solo sabato scorso, ma la maggioranza già da<br />

qualche anno predica e predica che <strong>in</strong>ternet libero è<br />

una rivoluzione gestionale. Il fatto è che solo loro se<br />

ne sono accorti!!<br />

La smettessero di pubblicizzare ancora il prodotto a<br />

spesa del Comune perché aumenta solo i costi. Detto<br />

questo, <strong>in</strong>v<strong>it</strong>iamo i responsabili dei part<strong>it</strong>i di centros<strong>in</strong>istra<br />

che sostengono Carlo Espos<strong>it</strong>o & company, a<br />

spendere un poco del loro prezioso tempo <strong>in</strong> <strong>in</strong>iziative<br />

che sul piano sociale stanno più a cuore alla gente.<br />

Per esempio, cercando di capire perché la differenziata<br />

nel mese di ottobre, a loro dire aveva raggiunto<br />

quasi il 70%, perché il mese dopo è scesa al 59,94%,<br />

perché anche a fronte di un ribasso della nuova d<strong>it</strong>ta<br />

<strong>in</strong>caricata del servizio, pari al 18%, sia poi aumentata<br />

la tassa. Noi sappiamo che il guasto è nel ruolo,<br />

perchè molti non sono cens<strong>it</strong>i. Ed allora compagni,<br />

avete fall<strong>it</strong>o con le <strong>in</strong>novazioni tecnologiche, datevi<br />

da fare almeno con il bilancio. Questi nostri consigli<br />

sono l’esempio di un bilancio partecipato, a voi tanto<br />

caro!!!| Possiamo darvi una mano ed elencarvi tutti<br />

i nomi che non sono presenti nel ruolo. Per correttezza<br />

non li rendiamo di pubblico dom<strong>in</strong>io. Per il<br />

momento v’<strong>in</strong>v<strong>it</strong>iamo a leggere attentamente il ruolo,<br />

a studiare il regolamento comunale, a far sospendere<br />

la riscossione ed, una volta scovato “gli <strong>in</strong>colpevoli<br />

omessi”, rideterm<strong>in</strong>are il ruolo. Così operando, fareste<br />

qualcosa di rivoluzionario, di s<strong>in</strong>istra, ed <strong>in</strong> parte<br />

dareste risposte alla gente”. C’è poco da aggiungere.<br />

L’unico danno a Crispano l’hanno causato loro: il s<strong>in</strong>daco,<br />

gli assessori e i consiglieri del centros<strong>in</strong>istra.<br />

Sciolti per camorra. Questi sono i fatti. Il resto, chiacchiere.<br />

O meglio, semplici farneticazioni. Non hanno<br />

cap<strong>it</strong>o che la popolazione non si farà più prendere per<br />

il culo. Come dice “Radici”, Carlo Espos<strong>it</strong>o e Nunzio<br />

Cennamo hanno fatto “fetecchia”…<br />

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