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2007 - 09 - Ex Allievi di Padre Arturo D'Onofrio

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ANNO 57° N° 9 Dicembre <strong>2007</strong><br />

PERIODICO DELLA PICCOLA OPERA DELLA REDENZIONE - BASILICA MARIA SS. CONSOLATRICE DEL CARPINELLO - VISCIANO (NA)<br />

TARIFFA ASSOCIAZIONE SENZA FINI DI LUCRO. “POSTE ITALIANE S.P.A.- Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 2 DBC” - Napoli


La Parola del <strong>Padre</strong><br />

Perio<strong>di</strong>co della Piccola Opera della Redenzione<br />

Aut. Trib. Napoli n. 3757 del 27/5/1988 - Direzione, Redazione e Distribuzione: Visciano (NA), Tel 0818299205<br />

Direttore e<strong>di</strong>toriale: <strong>Padre</strong> Vito Terrin - Direttore responsabile: Mario Fabbrocini<br />

Stampa: Tipo-litografia “E<strong>di</strong>zioni Anselmi s.r.l.” Marigliano (NA) Tel. 081 841 1176<br />

in copertina<br />

Copertina:<br />

Bambini assistiti<br />

dall’Opera<br />

in Guatemala<br />

Dicembre<br />

<strong>2007</strong><br />

www.c-mdr.org<br />

redenzione@c-mdr.org<br />

Vi invitiamo a inviarci in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> persone<br />

interessate a ricevere la nostra rivista<br />

“Redenzione” ed aiutare<br />

i bambini poveri <strong>di</strong> tutto il mondo.<br />

2


Pensieri <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />

La bontà infinita del<br />

Cuore <strong>di</strong> Gesù<br />

«In quei giorni, essendoci <strong>di</strong> nuovo molta folla che<br />

non aveva da mangiare, chiamò a sé i <strong>di</strong>scepoli e<br />

<strong>di</strong>sse loro: Sento compassione <strong>di</strong> questa folla, perché<br />

già da tre giorni stanno con me e non hanno da<br />

mangiare. Se li rimando <strong>di</strong>giuni alle proprie case,<br />

verranno meno per via; ed alcuni <strong>di</strong> loro sono venuti<br />

da lontano. Gli risposero i <strong>di</strong>scepoli: e come si<br />

potrebbe sfamarli <strong>di</strong> pane qui, in un deserto? E domandò<br />

loro: quanti pani avete? Gli <strong>di</strong>ssero "sette". Egli allora or<strong>di</strong>nò alla folla<br />

<strong>di</strong> sedersi per terra. Presi i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai <strong>di</strong>scepoli<br />

perché li <strong>di</strong>stribuissero: ed essi li <strong>di</strong>stribuirono alla folla. Avevano anche pochi<br />

pesciolini; dopo aver pronunziato la bene<strong>di</strong>zione su <strong>di</strong> essi, <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuire<br />

anche quelli. Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte <strong>di</strong><br />

pezzi avanzati. Erano circa quattromila. E li congedò». (Marco 8,1-9)<br />

Riflessioni:<br />

La delicatezza del cuore <strong>di</strong> Gesù conosce delle sfumature che commuovono<br />

profondamente. Gesù non aspetta <strong>di</strong> essere pregato, ma spesso previene<br />

i nostri desideri. Precisamente come fa un papà per i propri figlioli.<br />

La pagina stupenda della seconda moltiplicazione dei pani ne è una prova.<br />

Una grande folla lo circonda da tre giorni, gli preme attorno, ansiosa <strong>di</strong> a-<br />

scoltare la sua parola.<br />

La gente, incurante dei bisogni materiali, aveva da tempo esaurite tutte le<br />

scorte <strong>di</strong> viveri. Gesù esce in quella toccante espressione:<br />

”Sento compassione <strong>di</strong> questa folla.”<br />

Gesù ha compassione <strong>di</strong> noi, delle nostre debolezze, della fiacchezza della<br />

nostra volontà tante volte incerta e indecisa. Spesso non sappiamo neanche<br />

chiedere, talmente è forte l'abbattimento e lo scoramento. Dio che<br />

moltiplica il pane sulle nostre mense e che ogni mattina fa sorgere il sole<br />

che vivifica la terra è un padre che ama le sue creature e non le abbandona<br />

mai. Occorre solo la fede, e tutto potrà essere possibile.<br />

Quando siamo avviliti e sconfortati solleviamo lo sguardo verso l'alto<br />

e rivolgiamoci a Dio, che ci è più vicino <strong>di</strong> quanto pensiamo.<br />

Dal Libro <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> “Brevi riflessioni sul Sacro Cuore <strong>di</strong> Gesù”<br />

3


La Parola del <strong>Padre</strong><br />

“Spe salvi”<br />

spero nella vita,<br />

spero nell’Amore<br />

spero nella<br />

vera libertà<br />

dei figli <strong>di</strong> Dio<br />

4<br />

Il Sommo Pontefice,<br />

spesso chiamato dai santi<br />

e dal nostro carissimo<br />

<strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>,<br />

“il dolce Cristo in terra”,<br />

ci ha regalato<br />

una meravigliosa enciclica:<br />

“SPE SALVI FACTI SUMUS”,<br />

nella speranza<br />

siamo stati salvati.


<strong>Padre</strong> Vito Terrin, MDR<br />

Si tratta <strong>di</strong> un meraviglioso canto alla vita,<br />

alla vera vita, ma è allo stesso tempo<br />

canto alla libertà senza la quale saremmo<br />

come uccelli senza ali, senza poter volare<br />

verso la vita.<br />

Anzitutto il Papa ci mette in guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

fronte a tante ideologie politiche che promettono<br />

quello che non danno e che non<br />

possono dare.<br />

Ci parla dell’illuminismo e del marxismo,<br />

l’esaltazione estrema della ragione l’uno e<br />

dell’economia “perfetta”, l’altro. Risulta<br />

chiaro che il Pontefice non ha nulla contro<br />

la forza della ragione,<br />

ben sapendo che lui<br />

come grande filosofo e<br />

teologo ha de<strong>di</strong>cato<br />

tutta la sua vita allo<br />

stu<strong>di</strong>o.<br />

Tanto meno potrebbe<br />

essere contrario a<br />

quelle leggi sociali e<br />

politiche che permettano<br />

una migliore <strong>di</strong>stribuzione<br />

dei beni, però<br />

il Papa mostra lungo<br />

tutta l’enciclica che il<br />

loro grande errore è a-<br />

ver messo da parte<br />

Dio; senza Dio si sta<br />

ingannando l’uomo;<br />

non si deve offrire ciò<br />

che non si può dare e<br />

solo Dio può riempire il<br />

cuore dell’uomo.<br />

E’ Dio e solo il vero e unico Dio, la fonte<br />

e meta <strong>di</strong> ogni speranza, solo Lui può<br />

colmare il cuore, solo Lui il Dio che si è fatto<br />

uomo in Gesù Cristo, può dare alla nostra<br />

vita valore e significato.<br />

Le ideologie politiche, non fanno i conti<br />

con la continua mutabilità del cuore umano,<br />

spesso si basano su ragionamenti idealizzanti<br />

astratti che non tengono in conto della<br />

debolezza dell’essere umano.<br />

A questa debolezza, che è un dato <strong>di</strong><br />

fatto, ci viene incontro la redenzione <strong>di</strong> Cristo,<br />

l’unico vero Liberatore.<br />

In Cristo troviamo<br />

la forza <strong>di</strong><br />

scegliere il bene,<br />

Lui ci re<strong>di</strong>me,<br />

Lui ci guida,<br />

Lui e solo Lui<br />

può essere<br />

la nostra meta.<br />

L’enciclica, come <strong>di</strong>cevo sopra, è un meraviglioso<br />

canto <strong>di</strong> libertà, libertà che è purtroppo<br />

schiacciata dal mio peccato ma redenta<br />

da Cristo. Io sono fondamentalmente<br />

mutevole, e quin<strong>di</strong> ho bisogno <strong>di</strong> rinnovare<br />

ogni giorno il mio sì, la mia scelta libera della<br />

LIBERTA. Può sembrare un gioco <strong>di</strong> parole<br />

ma si tratta <strong>di</strong> una profonda verità.<br />

Nel mio agire “libero”, posso scegliere <strong>di</strong><br />

fare il bene o il male, la vita o la morte, ma<br />

se scelgo il male e la morte non sono realmente<br />

libero perché scelgo qualcosa che<br />

non mi conviene.<br />

Allora in questa<br />

lotta interiore, ci viene<br />

incontro Gesù, il<br />

Gesù che si è fatto<br />

uno <strong>di</strong> noi, che conosce<br />

la nostra natura<br />

e le nostre contrad<strong>di</strong>zioni,<br />

che come noi<br />

e per noi ha accettato<br />

<strong>di</strong> subire le tentazioni<br />

del <strong>di</strong>avolo, in<br />

Lui troviamo la forza<br />

<strong>di</strong> scegliere il bene,<br />

Lui ci re<strong>di</strong>me, Lui ci<br />

guida, ma allo stesso<br />

tempo Lui e solo Lui<br />

può essere la nostra<br />

meta.<br />

Vita e morte, vita<br />

che non è vita per i<br />

limiti e le sconfitte<br />

giornaliere, (male fisico e morale che ci affliggono),<br />

morte che non è morte, perché<br />

momento <strong>di</strong> nascita alla vera vita, in questa<br />

lotta interiore <strong>di</strong> tutti i giorni, il Papa ci <strong>di</strong>ce<br />

che solo Gesù ci dà la vera luce, la vera<br />

Speranza.<br />

Vale la pena vivere in Lui con Lui<br />

e per Lui che solo è fonte della pienezza;<br />

sentirci Amati da Lui che è<br />

l’AMORE, riempie il cuore <strong>di</strong> gioia, e<br />

allora possiamo affermare con Santa<br />

Caterina: non sono ancora nel<br />

Cielo, ma “IL CAMMINO VERSO IL<br />

CIELO E GIA CIELO”.<br />

5


Il popolo<br />

<strong>di</strong> Visciano<br />

ricorda<br />

<strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />

Nel primo anniversario della morte,<br />

la commozione dei fedeli e delle istituzioni<br />

Un anno non può cancellare o far <strong>di</strong>menticare<br />

quello che è stato fatto e si<br />

sta ancora facendo nella storia, ormai<br />

ultradecennale, della Piccola Opera della Redenzione,<br />

soprattutto poi quando la maestosità<br />

della "creazione" è ancora sotto gli occhi<br />

<strong>di</strong> tutti e le parole <strong>di</strong> carità, <strong>di</strong> fratellanza e <strong>di</strong><br />

amore riecheggiano ancora nell'aria, come<br />

portate dal vento <strong>di</strong> questo mite autunno, affinchè<br />

tutti le possano ascoltare e cercare <strong>di</strong><br />

capirne fino in fondo il significato. <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />

ha parlato a tutti, nelle chiese, nelle assemblee,<br />

attraverso la ra<strong>di</strong>o, nelle manifestazioni<br />

ufficiali o in maniera informale in qualsiasi<br />

occasione e non esiste nessun citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong><br />

Visciano che non abbia un ricordo personale,<br />

anche breve che può sembrare poco significativo,<br />

con colui che è stato definito "<strong>Padre</strong> degli<br />

orfani nel mondo": niente è stato insignificante,<br />

anche un semplice sguardo raccontava<br />

la carità.<br />

La Celebrazione Eucaristica <strong>di</strong> Sabato 3 Novembre,<br />

che si è tenuta al Santuario Maria SS.<br />

Consolatrice del Carpinello, ha richiamato moltissimi<br />

fedeli, tanto che la chiesa pur grande a<br />

stento riusciva a contenerli tutti; la piccola<br />

porticina esterna che immette alla tomba <strong>di</strong><br />

<strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>, aperta per tutto il giorno, ne ha<br />

ricordato a tutti la sua presenza anche materiale,<br />

come se per la prima volta egli si fermasse<br />

per ascoltare quello che la gente <strong>di</strong>ceva<br />

<strong>di</strong> lui: non lo avrebbe mai fatto e anche sta-<br />

6


Raffaele Arimini<br />

volta deve aver provato imbarazzo<br />

nel vedere la folla radunata nel suo<br />

nome. La funzione religiosa è stata<br />

presieduta da Mons. Mario Milano,<br />

Arcivescovo <strong>di</strong> Aversa, e concelebrata<br />

da Mons. Oscar Rizzato, Elemosiniere<br />

emerito del Papa, e da <strong>Padre</strong><br />

Vito Terrin, Superiore Generale dei<br />

Missionari della Divina Redenzione,<br />

insieme ad altri confratelli dell'Opera.<br />

"Non ce<strong>di</strong>amo ad enfasi - ha affermato<br />

il Vescovo nella sua Omelia<br />

- se <strong>di</strong>ciamo, parafrasando San Giovanni<br />

Crisostomo, "Cor Arturi erat<br />

Cor Pauli erat Cor Christi" e cioè<br />

il Cuore <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> era il Cuore<br />

<strong>di</strong> San Paolo che era il Cuore <strong>di</strong> Gesù<br />

Cristo, quel Cuore infiammato <strong>di</strong><br />

amore, quell'amore che è dono totale <strong>di</strong> sé a-<br />

gli altri, l'amore che si dona totalmente senza<br />

limiti e riserve e si dona secondo le in<strong>di</strong>cazioni<br />

del Cuore <strong>di</strong> Cristo, quest'amore che ha per<br />

destinatari privilegiati i piccoli, soprattutto i<br />

piccoli abbandonati lasciati nella solitu<strong>di</strong>ne e<br />

nella miseria: ed ecco la sua Opera, nei tempi<br />

così <strong>di</strong>fficili e travagliati del secondo conflitto<br />

mon<strong>di</strong>ale, nata attraverso il <strong>di</strong>segno della<br />

Provvidenza che <strong>di</strong>rige la storia degli uomini".<br />

L'Opera <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>, nata a Visciano nel<br />

Natale del 1943, si è estesa in molte parti dell'Italia<br />

e poi in Colombia, Guatemala, El<br />

Salvador, Messico, In<strong>di</strong>a, Perù e Costarica,<br />

e si sta tuttora ampliando sempre nel nome<br />

del primitivo messaggio del suo fondatore.<br />

La giornata del 3 Novembre è poi continuata<br />

con una significativa testimonianza delle associazioni<br />

cattoliche presenti sul territorio, che si<br />

sono impegnate, insieme alle suore Piccole A-<br />

postole della Redenzione, nel ripercorrere le<br />

tappe fondamentali della vita <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />

attraverso una sorta <strong>di</strong> pellegrinaggio nei suoi<br />

luoghi più significativi, come la vecchia Casa<br />

Natale, la Casa dove è nata la Piccola Opera<br />

della Redenzione, la Parrocchia S. Maria Assunta<br />

in Cielo, dove <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> celebrò la<br />

sua prima Messa, il Villaggio del Fanciullo che<br />

per tanti anni ha ospitato ed ha educato gli orfani<br />

accolti da <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> e poi, in ultimo, il<br />

Santuario dove si manifesta ancora la maestosità<br />

del suo <strong>di</strong>segno: un pellegrinaggio che ha<br />

<strong>di</strong>spensato suoni, canti, balli, <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> con<br />

i bambini preghiere e qualche ricor<strong>di</strong>no da<br />

conservare a futura memoria. Il giorno seguente,<br />

4 Novembre, in occasione della Giornata<br />

dell'Unità Nazionale e della commemorazione<br />

dei caduti in guerra, l'Amministrazione<br />

Comunale ha voluto ricordare <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />

con una bella manifestazione che si è tenuta<br />

in Piazza Sacramento dove è stata scoperta u-<br />

na lapide "in memoria a nome del Popolo <strong>di</strong> Visciano":<br />

il sindaco Prof. Domenico Montanaro<br />

ha voluto ricordare <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> come un "eroe<br />

caduto a <strong>di</strong>fesa dell'ideale della carità,<br />

a <strong>di</strong>fesa dell'amore e della fratellanza"<br />

ed ha voluto porre la sua figura in primo<br />

piano per riscoprire "non solo il <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />

sacerdote e missionario, ma anche e soprattutto<br />

il <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> pedagogista ed educatore".<br />

La manifestazione ha visto il notevole contributo<br />

portato dagli alunni dell'Istituto Comprensivo<br />

G. Rossini <strong>di</strong> Visciano che hanno recitato<br />

poesie alternate a canti religiosi, patriottici<br />

e della tra<strong>di</strong>zione popolare e cantautoriale<br />

italiana.<br />

Come si è capito, il ricordo e la passione<br />

sono ancora forti, grazie anche<br />

all'operato <strong>di</strong> tutti quelli che si pro<strong>di</strong>gano<br />

affinchè continui l'opera del<br />

"nostro predecessore".<br />

7


L’Angolo della Famiglia<br />

Mamma, Papà<br />

parlatemi <strong>di</strong> Dio!<br />

8<br />

Gli adolescenti riscoprono Dio. Prendo<br />

queste esperienze dal libro <strong>di</strong> don O-<br />

reste Benzi, "il meraviglioso <strong>di</strong>alogo<br />

della vita. E' un riconoscimento alla sua passione<br />

per Dio che lo ha fatto appassionare all'uomo,<br />

soprattutto in <strong>di</strong>fficoltà. Pensiamo a<br />

quanto bene ha fatto durante la sua vita consumata<br />

per gli altri.<br />

C'è una pagina in questo libro dove parla delle<br />

problematiche della fede nel periodo adolescenziale,<br />

documentando il tutto con delle e-<br />

sperienze.<br />

Franca 16 anni IV anno <strong>di</strong> ragioneria mi <strong>di</strong>ce:<br />

don, sono molto contenta -che cosa ti è<br />

successo?- Ho scoperto che c'è Dio. Sento u-<br />

na gioia che non avevo mai provato. Pensa, 15<br />

giorni fa l'apparecchio della televisione non<br />

funzionava, per una settimana a tavola si sentiva<br />

solo il rumore delle forchette, non era il<br />

massimo.<br />

Franca è nell'età dei cambiamenti, il periodo<br />

della vita in cui all'improvviso si scopre o si<br />

riscopre Dio. E' il periodo dei facili entusiasmi,<br />

ma anche dei facili scoraggiamenti. Mi <strong>di</strong>ceva:<br />

per vari mesi ho avuto solo voglia <strong>di</strong> sfogarmi;<br />

mangiavo quando mi saltava in mente, beve-


vo <strong>di</strong> nascosto, qualche volta non mi lavavo<br />

neanche, talora non avevo voglia <strong>di</strong> fare niente,<br />

facevo sempre il mio comodo. Per fortuna<br />

non è durato a lungo.<br />

All'improvviso ho sentito dentro <strong>di</strong> me desideri<br />

strani: voglia <strong>di</strong> mortificarmi, <strong>di</strong> fare penitenze,<br />

<strong>di</strong> vivere una vita scomoda, alle volte <strong>di</strong><br />

stare senza mangiare e sempre <strong>di</strong> controllare i<br />

miei impulsi.<br />

Nel medesimo tempo sentivo il bisogno <strong>di</strong><br />

stare sola, con me stessa. Pensavo ad un'armonia<br />

infinita, che mi faceva sentire il tutto luminoso<br />

e bello, senza un volto definito. Sentivo<br />

una dolcezza che non ti so <strong>di</strong>re. Ero contenta<br />

sentivo dentro <strong>di</strong> me una grande voglia <strong>di</strong><br />

pulizia interiore.<br />

Ho incominciato a sentire una presenza <strong>di</strong>versa,<br />

con la quale mi sono trovata in <strong>di</strong>alogo,<br />

senza volerlo, senza parole; stavo bene, non mi<br />

sentivo più sola. Il mistero mi stava affascinando.<br />

L'esperienza <strong>di</strong> questa ragazza sempre un<br />

fedele resoconto dell'esperienza dei giovani a<br />

Loreto, che <strong>di</strong>alogano col papa interrogandolo<br />

sul silenzio <strong>di</strong> Dio.<br />

Ma la ragazza continua… All'improvviso ho<br />

capito che c'erano delle realtà più gran<strong>di</strong> <strong>di</strong> me.<br />

Il mistero mi stava affascinando, l'infinito, l'eterno<br />

mi stupiva. Il Papa <strong>di</strong>ce: lasciamoci sorprendere<br />

da Dio. Stavo scoprendo Dio. Ho percepito<br />

quasi fisicamente che la mia vita era nelle<br />

sue mani, sento il bisogno <strong>di</strong> non perderlo,<br />

aiutami! Vedo tutto in modo <strong>di</strong>verso. Mi sento<br />

più tenera verso un'anziana che abita a fianco,<br />

provo dei sentimenti <strong>di</strong> bontà <strong>di</strong> perdono.<br />

Dio dal quale proviene ogni paternità<br />

in cielo e in terra, <strong>Padre</strong>, che sei Amore e Vita,<br />

fa' che ogni famiglia umana sulla terra <strong>di</strong>venti,<br />

me<strong>di</strong>ante il tuo Figlio,<br />

Gesù Cristo, «nato da Donna»,<br />

e me<strong>di</strong>ante lo Spirito Santo,<br />

sorgente <strong>di</strong> <strong>di</strong>vina carità,<br />

vero santuario della vita e dell'amore<br />

per le generazioni che sempre si rinnovano.<br />

Fa' che la tua grazia<br />

gui<strong>di</strong> i pensieri e le opere dei coniugi<br />

verso il bene delle loro famiglie<br />

e <strong>di</strong> tutte le famiglie del mondo.<br />

Fa' che le giovani generazioni<br />

trovino nella famiglia<br />

un forte sostegno per la loro umanità<br />

e la loro crescita<br />

nella verità e nell'amore.<br />

Quando<br />

prima ero arrabbiata<br />

con<br />

il mondo intero.<br />

Sono contenta<br />

Don,<br />

Capisci, sono<br />

contenta!<br />

Per capire:<br />

l'uomo è<br />

maturo quando<br />

non è più<br />

al centro <strong>di</strong><br />

se stesso. Ma<br />

ha capito che<br />

ha qualcosa<br />

da dare e<br />

qualcosa da<br />

ricevere,<br />

quando può<br />

Preghiera per la famiglia<br />

(Giovanni Paolo II, preghiera per il Sinodo dei Vescovi, 1980)<br />

<strong>Padre</strong> Lino Sibillin, MDR<br />

Stavo<br />

scoprendo Dio.<br />

Ho percepito<br />

quasi fisicamente<br />

che la mia vita<br />

era nelle<br />

sue mani,<br />

sento il bisogno <strong>di</strong><br />

non perderlo,<br />

Aiutami!<br />

amare ed essere amato, quando riconosce se<br />

stesso perchè riconosce l'atro. Il superamento<br />

del narcisismo indotto tipico dell'adolescenza<br />

apre a Dio perchè libera l'uomo da se stesso e<br />

porta all'atteggiamento del buon samaritano:<br />

"vide, guardò, si commosse, si fermò, se<br />

lo caricò sulle spalle e si prese cura <strong>di</strong><br />

lui". (cf Lc 10)<br />

Dov'è carità e amore li c'è Dio. Non si<br />

può essere dei veri educatori se non avviciniamo<br />

i nostri figli a lui, Gesù. Ce lo domandano<br />

i nostri figli quando come questa ragazza ci<br />

raccontano i loro <strong>di</strong>sagi. I loro <strong>di</strong>sorientamenti,<br />

le loro infelicità.<br />

Fa' che l'amore, rafforzato dalla grazia<br />

del sacramento del matrimonio<br />

si <strong>di</strong>mostri più forte <strong>di</strong> ogni debolezza<br />

e <strong>di</strong> ogni crisi,<br />

attraverso le quali, a volte,<br />

passano le nostre famiglie.<br />

Fa' infine,<br />

te lo chie<strong>di</strong>amo per intercessione<br />

della Santa Famiglia <strong>di</strong> Nazareth,<br />

che la Chiesa in mezzo<br />

a tutte le nazioni della terra<br />

possa compiere fruttuosamente<br />

la sua missione nella famiglia<br />

e me<strong>di</strong>ante la famiglia.<br />

Per Cristo nostro Signore,<br />

che è la via, la verità e la vita<br />

nei secoli dei secoli.<br />

Amen<br />

9


Quo Va<strong>di</strong>s - Il mondo dei Giovani<br />

I Giovani<br />

e la ricerca<br />

religiosa<br />

10<br />

La ricerca religiosa dei giovani si caratterizza<br />

nel presente che è peraltro uno<br />

dei fenomeni più rilevanti della cultura<br />

contemporanea: l'indebolimento del nesso con<br />

le generazioni passate (le proprie ra<strong>di</strong>ci) e della<br />

tensione progettuale al futuro è infatti un<br />

fenomeno generalizzato, che influisce pesantemente<br />

in molti aspetti dell'esperienza dei<br />

giovani. Le nuove generazioni sono sempre<br />

meno capaci <strong>di</strong> interpretare il fluire del tempo<br />

lungo l'asse lineare della storia e, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong><br />

dare alla propria vita la coerenza e l'unitarietà<br />

<strong>di</strong> un progetto capace <strong>di</strong> fornire un senso al<br />

frammento <strong>di</strong> tempo i cui confini sono la nascita<br />

e la morte, all'interno del frammento <strong>di</strong><br />

tempo più grande i cui confini sono, invece, l'inizio<br />

e la fine della storia umana, come afferma<br />

Cavalli nel suo libro il tempo dei giovani.<br />

La "cifra" dell'imme<strong>di</strong>atezza ha particolare<br />

rilevanza nel rapporto con la religione, che è,<br />

da parte sua, un'esperienza fortemente ra<strong>di</strong>cata<br />

nel passato (la tra<strong>di</strong>zione) e protesa verso<br />

il futuro (l'escatologia). Una religiosità priva<br />

<strong>di</strong> un forte ancoraggio al passato e scarsa-


<strong>Padre</strong> Giorgio Arias, MDR<br />

mente interessata all'avvenire viene quin<strong>di</strong> a<br />

perdere dei riferimenti essenziali. Per <strong>di</strong> più,<br />

l'esperienza religiosa cattolica è segnata forse<br />

più <strong>di</strong> altre dal carattere comunitario, popolare,<br />

gerarchico ed intergenerazionale: mal si<br />

presta quin<strong>di</strong> ad essere interpretata in<strong>di</strong>vidualisticamente<br />

o da segmenti anagrafìcamente<br />

definiti <strong>di</strong> popolazione.<br />

Infatti perché si possa parlare <strong>di</strong> un'attualità<br />

pienamente e sensatamente vissuta, è necessario<br />

che la persona accetti la storia da cui<br />

proviene, con i relativi con<strong>di</strong>zionamenti, ed affronti<br />

la prospettiva della morte (la quale è<br />

ben presente nella coscienza dei giovani (Mario<br />

Pollo), con la sua potenzialità <strong>di</strong> mettere<br />

sotto scacco ogni <strong>di</strong>mensione dell'esperienza.<br />

Le conseguenze più evidenti <strong>di</strong> tale atteggiamento<br />

sono da una parte la sempre minore<br />

propensione a fare progetti e ad assumere<br />

scelte definitive; dall'altra il minore ra<strong>di</strong>camento<br />

nella tra<strong>di</strong>zione, e quin<strong>di</strong> la crescente<br />

fatica a dotarsi <strong>di</strong> una identità religiosa fondata<br />

e sostenibile. La crisi delle vocazioni e la fragilità<br />

delle unioni matrimoniali non sono che la<br />

punta dell'iceberg <strong>di</strong> una situazione<br />

la cui "cifra" più preoccupante è la<br />

per<strong>di</strong>ta della speranza, e quin<strong>di</strong> l'abbandono<br />

ad un vissuto orientato solamente<br />

al massimo sfruttamento del<br />

presente, in cui la <strong>di</strong>mensione religiosa<br />

perde la propria capacità motivante<br />

e mobilitante, per ridursi a mera<br />

esperienza consolatoria.<br />

A ben vedere, però, la questione<br />

del presente è altrettanto seria<br />

<strong>di</strong> quella del passato e del futuro. Il<br />

grido espresso in un graffito: "Non<br />

voglio il para<strong>di</strong>so da morto, lo<br />

voglio mentre vivo sulla terra",<br />

(Pigniatele M.) non traduce forse la<br />

prospettiva <strong>di</strong> "vita abbondante"(Gv<br />

10,10) che Gesù <strong>di</strong>ce essere obiettivo<br />

della sua missione? Giovanni<br />

Paolo II <strong>di</strong>ceva Il bisogno <strong>di</strong> felicità<br />

non è quin<strong>di</strong> un desiderio<br />

illusorio, ma una tensione positiva<br />

che abita nell'animo dei<br />

giovani, e che non implica necessariamente<br />

l'oblio della <strong>di</strong>mensione<br />

verticale del tempo, ma esige un<br />

suo recupero in funzione <strong>di</strong> quel<br />

presente che è il kairòs, l'“oggi della<br />

salvezza”. Ad una spiritualità in<br />

cui la <strong>di</strong>mensione tra<strong>di</strong>zionaleistituzionale<br />

e quella escatologica prevalevano<br />

sull'imme<strong>di</strong>atezza, giungendo<br />

a volte ad ignorarne le esigenze,<br />

si può sostituire oggi una spiritualità<br />

del presente, che si rifa al tempo<br />

precedente e a quello seguente,<br />

perché essi sono essenziali nel conferire<br />

significato a ciò che si sta vivendo.<br />

Un'educazione capace <strong>di</strong> occuparsi<br />

della vita concreta e del presente dei<br />

giovani, offrendo loro al contempo ragioni<br />

<strong>di</strong> senso e <strong>di</strong> speranza, è la sfida<br />

che la "cifra" dell'imme<strong>di</strong>atezza pone<br />

alla comunità cristiana.<br />

Preghiera <strong>di</strong> Benedetto XVI a Maria<br />

(Benedetto XVI, preghiera per l'incontro<br />

con i giovani italiani - Loreto <strong>2007</strong>)<br />

Maria, Madre del sì, tu hai ascoltato Gesù<br />

e conosci il timbro della sua voce e il battito del suo cuore.<br />

Stella del mattino, parlaci <strong>di</strong> Lui<br />

e raccontaci il tuo cammino per seguirlo nella via della fede.<br />

Maria, che a Nazareth hai abitato con Gesù,<br />

imprimi nella nostra vita i tuoi sentimenti,<br />

la tua docilità, il tuo silenzio che ascolta<br />

e fa fiorire la Parola in scelte <strong>di</strong> vera libertà.<br />

Maria, parlaci <strong>di</strong> Gesù, perché la freschezza della nostra fede<br />

brilli nei nostri occhi e scal<strong>di</strong> il cuore <strong>di</strong> chi ci incontra,<br />

come Tu hai fatto visitando Elisabetta<br />

che nella sua vecchiaia ha gioito con te per il dono della vita.<br />

Maria, Vergine del Magnificat,<br />

aiutaci a portare la gioia nel mondo e, come a Cana,<br />

spingi ogni giovane, impegnato nel servizio ai fratelli,<br />

a fare solo quello che Gesù <strong>di</strong>rà.<br />

Maria, poni il tuo sguardo sull'Agorà dei giovani,<br />

perché sia il terreno fecondo della Chiesa italiana.<br />

Prega perché Gesù, morto e risorto, rinasca in noi<br />

e ci trasformi in una notte piena <strong>di</strong> luce, piena <strong>di</strong> Lui.<br />

Maria, Madonna <strong>di</strong> Loreto, porta del cielo,<br />

aiutaci a levare in alto lo sguardo.<br />

Vogliamo vedere Gesù. Parlare con Lui.<br />

Annunciare a tutti il Suo amore.<br />

11


Appunti <strong>di</strong> Teologia<br />

...e il Verbo si è<br />

fatto carne…<br />

Fra non molti<br />

giorni ricorderemo<br />

e soprattutto<br />

celebreremo il più<br />

grande evento<br />

che sia mai successo<br />

nella storia<br />

dell'umanità:<br />

Dio si è fatto uomo.<br />

12<br />

Il Dio Creatore <strong>di</strong><br />

ogni cosa,<br />

l'Onnipotente,<br />

si fa uno <strong>di</strong> noi in<br />

Gesù Cristo,<br />

suo Figlio.


<strong>Padre</strong> Elio Londoño, MDR<br />

Il Dio lontano, irraggiungibile, totalmente<br />

Altro, trascendente, abolisce l'abisso che ci separava<br />

per entrare a far parte della nostra natura<br />

umana.<br />

L'Incarnazione del Figlio <strong>di</strong> Dio, cioè l'aver<br />

preso forma umana, assumendo la nostra carne,<br />

deve ancora stupire ogni uomo che si accosta<br />

a questo grande mistero.<br />

Dio si spoglia della sua onnipotenza<br />

per fare esperienza della nostra impotenza,<br />

Dio si spoglia della sua grandezza per<br />

far esperienza della nostra piccolezza, Dio abbandona<br />

la sua ricchezza per indossare la nostra<br />

povertà. E solo un così grande dono poteva<br />

assicurarci la salvezza, perché Dio, assumendo<br />

la nostra umanità e re<strong>di</strong>mendola, può<br />

innalzarla alla sua <strong>di</strong>gnità e riscattarla dalla<br />

sua con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> peccato.<br />

La nascita <strong>di</strong> Gesù è la suprema epifania <strong>di</strong><br />

quella che la Scrittura chiama la filantropia <strong>di</strong><br />

Dio, cioè il suo amore per gli uomini: "si sono<br />

manifestati la bontà <strong>di</strong> Dio e il suo a-<br />

more per gli uomini" (Tt 3,4). Vi sono due<br />

mo<strong>di</strong> per manifestare a un altro il proprio a-<br />

more. Il primo consiste nel fare doni alla persona<br />

amata. Dio ci ha amato così nella creazione.<br />

Essa è tutta un dono: l'essere che posse<strong>di</strong>amo<br />

è un dono e tutte le altre cose che<br />

abbiamo ricevuto. Ma c'è un secondo modo <strong>di</strong><br />

manifestare a un altro il proprio amore, molto<br />

più <strong>di</strong>fficile del primo ed è <strong>di</strong>menticarsi <strong>di</strong> se<br />

stessi e soffrire per la persona amata. E questo<br />

è l'amore con cui Dio ci ha amati nella sua<br />

Incarnazione. San Paolo parla <strong>di</strong> questo evento<br />

come <strong>di</strong> una kènosi, <strong>di</strong> uno spogliamento <strong>di</strong><br />

sé che il Figlio ha realizzato per prendere la<br />

forma <strong>di</strong> servo (cfr. Fil 2,7). Dio non si è accontentato<br />

<strong>di</strong> amarci con amore <strong>di</strong> munificenza,<br />

ma ci ha amati anche con amore <strong>di</strong> sofferenza.<br />

Il natale <strong>di</strong> Gesù è l'evento dell'amore che<br />

si fa povero per noi. Dice ancora San Paolo:<br />

"Gesù Cristo, da ricco che era, si è<br />

fatto povero per voi, perché voi <strong>di</strong>ventaste<br />

ricchi per mezzo della sua povertà"<br />

(2Cor 8,9).<br />

Grande carità che nessuno può comprendere:<br />

è un amore al <strong>di</strong> sopra del quale non c'è<br />

amore maggiore: il nostro Dio si è fatto carne<br />

per farci Dei, ha <strong>di</strong>sfatto se stesso per fare noi.<br />

Dio ha fatto consistere la sua gloria nell'amarci,<br />

nel rinunciare alla sua gloria per amore. E<br />

qui gloria non in<strong>di</strong>ca soltanto lo splendore <strong>di</strong>vino<br />

che fa parte della sua stessa natura, ma<br />

anche e più ancora la gloria che si manifesta<br />

nell'agire personale <strong>di</strong> Dio o che suscita glorificazione<br />

da parte delle sue creature.<br />

Questo mistero non basta accoglierlo, contemplarlo,<br />

riviverlo con entusiasmo, prepararlo<br />

esteriormente, occorre imitarlo e questo significa<br />

riprodurre nella nostra vita l'atteggiamento<br />

che spinse Dio a permettere che suo Figlio<br />

si facesse uomo, quin<strong>di</strong> donare amore, regalare<br />

perdono, abbandonare ogni pensiero <strong>di</strong><br />

farci giustizia da soli, ogni ricordo <strong>di</strong> torto ricevuto,<br />

cancellare dal cuore ogni risentimento<br />

anche giusto, verso tutti. Non ammettere volontariamente<br />

nessun pensiero ostile, contro<br />

nessuno. E questo per onorare il natale del Signore,<br />

perché Dio non ha serbato rancore,<br />

non ha guardato il torto ricevuto, non ha a-<br />

spettato che altri facesse il primo passo verso<br />

<strong>di</strong> Lui.<br />

Se così faremo, potremo <strong>di</strong>re con<br />

certezza che Gesù si è incarnato ed<br />

è nato anche nella nostra vita.<br />

"…Il segno <strong>di</strong> Dio è la semplicità. Il segno <strong>di</strong> Dio<br />

è il bambino. Il segno <strong>di</strong> Dio è che Egli si fa piccolo per noi.<br />

È questo il suo modo <strong>di</strong> regnare. Egli non viene con potenza<br />

e gran<strong>di</strong>osità esterne. Egli viene come bambino<br />

-inerme e bisognoso del nostro aiuto. Non vuole sopraffarci con<br />

la forza. Ci toglie la paura della sua grandezza.<br />

Egli chiede il nostro amore: perciò si fa bambino.<br />

Nient'altro vuole da noi se non il nostro amore…<br />

Dio si è fatto piccolo affinché noi potessimo<br />

comprenderLo, accoglierLo, amarLo"<br />

Dall'Omelia <strong>di</strong> SS. Benedetto XVI Natale 2006<br />

13


La Pagina degli <strong>Ex</strong>-allievi<br />

Intervista<br />

a Madre Rosa Fontanive<br />

su Papa Luciani,<br />

Giovanni Paolo I<br />

Non tutti i nostri lettori sanno che l'attuale Superiora Generale<br />

delle Piccole Apostole della Redenzione Madre Rosa<br />

Fontanive è una cugina <strong>di</strong> Papa Luciani, "il Papa del<br />

Sorriso" come lo ha definito il popolo cristiano, che ha "regnato"<br />

come Sommo Pontefice solo trentatre giorni dal 26 agosto al 29<br />

settembre 1978. Albino Luciani era nato a Forno <strong>di</strong> Canale provincia<br />

<strong>di</strong> Belluno il 17 ottobre 1912.<br />

14


La famiglia <strong>di</strong> Papa Luciani e la famiglia<br />

<strong>di</strong> Madre Rosa abitavano attigue e si<br />

frequentavano soprattutto quando il papà<br />

<strong>di</strong> Albino, morta la moglie si risposò. Da<br />

queste seconde nozze nacque come primo<br />

figlio Albino Luciani. A Madre Rosa abbiamo<br />

chiesto i suoi ricor<strong>di</strong> d'infanzia <strong>di</strong><br />

questa frequentazione.<br />

Ed è chiaro che quello che colpiva <strong>di</strong><br />

più l'immaginazione <strong>di</strong> chi giocava col piccolo<br />

Albino era la sua propensione per le<br />

"cose <strong>di</strong> chiesa". Quando "più gran<strong>di</strong>cello<br />

manifestò la sua intenzione <strong>di</strong> andare in<br />

seminario" la mamma ci teneva immensamente<br />

-perché per lei era una gioia ed un<br />

onore- mentre il papà era contrario, ma<br />

quando capì che il ragazzo era deciso a<br />

tutti i costi ha ceduto.<br />

Il parroco <strong>di</strong> allora don Filippo Carli, un<br />

santo sacerdote, gli ha dato i primi aiuti,<br />

l'ha preparato convinto che Albino avesse<br />

una vera vocazione e finalmente Albino<br />

può andare in seminario. Abbiamo chiesto<br />

a Madre Rosa se aveva occasione <strong>di</strong> incontrare<br />

il seminarista e poi sacerdote Albino:<br />

"Non avevamo molta confidenza<br />

con lui, perché veniva per poco tempo<br />

d'estate ad aiutare i genitori nei lavori dei<br />

campi, insieme al fratello ed alla sorella.<br />

Quando ci incontravamo -lui era <strong>di</strong> poche<br />

parole- passava, sorrideva e <strong>di</strong>ceva "ti<br />

mangio il naso" per fare una battuta, ma<br />

sempre con la falce sulla spalle, a prima<br />

mattina andava a lavorare. Non era molto<br />

espansivo ma negli ultimi anni era più loquace.<br />

Poi sono stata, come molti del mio<br />

paese, a lavorare in Svizzera dove ho conosciuto<br />

<strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>."<br />

Mons. Mario Frabrocini<br />

"Io avevo un <strong>di</strong>rettore spirituale, un<br />

sacerdote bergamasco a cui avevo confidato<br />

<strong>di</strong> volermi fare suora. Egli mi aveva<br />

parlato delle istituzioni laiche che lavorano<br />

in mezzo agli operai. Anche egli lavorava<br />

come operaio. Ma quando capì che<br />

non era questa la mia intenzione mi parlò<br />

anche <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> e della sua Congregazione<br />

che si de<strong>di</strong>cava ai bambini orfani<br />

ed abbandonati. Gli chiesi allora il suo in<strong>di</strong>rizzo<br />

e gli scrissi. Mi rispose la Madre<br />

Superiora, Anna Vitello, che era stata la<br />

Confondatrice con <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> della congregazione<br />

delle Piccole Apostole della<br />

Redenzione".<br />

A questo punto ho chiesto a Madre<br />

Rosa come avvenne la sua nomina a Vicaria<br />

delle suore: "quando il vescovo <strong>di</strong><br />

Nola, Mons. Adolfo Binni, -mi rispose- ricevette<br />

la domanda per ottenere l'approvazione<br />

della nuova Congregazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto<br />

<strong>di</strong>ocesano incaricò Mons. Andrea<br />

Ruggiero ad interrogare tutte le suore.<br />

E quando portò la sua relazione al Vescovo,<br />

Mons. Binni decise <strong>di</strong> nominarmi<br />

vicaria. La Madre Superiora <strong>di</strong>ede il suo<br />

assenso. La Congregazione ebbe poi il riconoscimento<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pontificio e scaduto<br />

il tempo della sua nomina, ancora vivente<br />

(morì nel 2000) Madre Anna insieme<br />

a tutte le Suore mi nominarono Superiora<br />

generale della Congregazione."<br />

Ho chiesto a Madre Rosa se Papa Luciani<br />

conobbe la sua storia:<br />

"Certamente! Poichè ero sempre insieme<br />

alla sorella per ritiri, esercizi spirituali,<br />

lavoro in parrocchia Papa Luciani era stato<br />

informato dalla sorella che ero <strong>di</strong>ventata<br />

suora. Pochi giorni dopo la sua elevazione<br />

al soglio pontificio, con tutta la provincia<br />

<strong>di</strong> Belluno mi recai in Vaticano e<br />

poiché ero restata senza biglietto dovetti<br />

"faticare" e <strong>di</strong>re "chiamatemi il fratello":<br />

Così ci siamo incontrati". "C'eravamo già<br />

incontrati quando era stato fatto Vescovo<br />

<strong>di</strong> Vittorio Veneto e nelle vacanze estive e<br />

quando da Patriarca <strong>di</strong> Venezia venne a<br />

Visciano a visitare la Piccola Opera della<br />

Redenzione e poi ancora a Pompei dove<br />

insieme alla Superiora Madre Anna ci recammo<br />

a salutarlo. <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> lo aveva<br />

conosciuto in treno mentre si recava a Padova<br />

con l'intenzione <strong>di</strong> aprire il secondo<br />

seminario dell'Opera e quando scoprì che<br />

il "sacerdote"con cui stava parlando era il<br />

Vescovo <strong>di</strong> Vittorio Veneto (non portava<br />

alcun segno esteriore) gli <strong>di</strong>sse che sarebbe<br />

andato a trovarlo e così più volte lo<br />

15


La Parola del <strong>Padre</strong><br />

ha incontrato per parlargli della sua Opera<br />

e della ricerca <strong>di</strong> vocazioni religiose.<br />

Continuo con l'intervista a Madre Rosa:<br />

penso che senz'altro abbiate letto la<br />

biografìa e le testimonianze che P. <strong>Arturo</strong><br />

ha scritto e pubblicate dopo l'improvvisa<br />

morte <strong>di</strong> Papa Luciani. Ma voglio ricordarvi<br />

la cronaca che lo stesso <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />

scrisse nella rivista dell'Opera "REDEN-<br />

ZIONE" sulla visita del Car<strong>di</strong>nale Patriarca<br />

<strong>di</strong> Venezia, Albino Luciani a Visciano il 1<br />

ottobre del 1975: "...il Car<strong>di</strong>nale Luciani<br />

fece una visita al Villaggio del Fanciullo,<br />

sostò in preghiera <strong>di</strong>nanzi alla Vergine<br />

Consolatrice del Carpinello nel nuovo<br />

Santuario, rivolse la parola suadente ed<br />

amabile ai nostri ragazzi che gli si affollarono<br />

intorno.<br />

Si degnò posare per una foto ricordo<br />

insieme ai fanciulli, un gruppo <strong>di</strong> sacerdoti<br />

<strong>di</strong>ocesani ed alle Suore, tra le quali abbiamo<br />

l'onore e la gioia <strong>di</strong> avere una sua<br />

cugina, Madre Rosa Fontanive, <strong>di</strong> Forno <strong>di</strong><br />

Canale, attualmente Superiora Generale.<br />

Il Patriarca <strong>di</strong> Venezia lasciò in quell'occasione<br />

un prezioso autografo con la specialissima<br />

bene<strong>di</strong>zione ai sacerdoti, suore,<br />

collaboratori e benefattori della nostra O-<br />

pera nel registro dei visitatori illustri, che<br />

qui riproduciamo:<br />

Cara Madre Rosa con queste parole del nostro in<strong>di</strong>menticabile Papa del sorriso, vostro cugino,<br />

che restano come una reliquia nella nostra vita, chiu<strong>di</strong>amo questa intervista affidandoci<br />

alle Sue preghiere ed intercessioni, in attesa <strong>di</strong> venerarlo quanto prima SANTO.<br />

A P O S T O L A T O L I T U R G I C O M A R I A N O<br />

I due punti <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta delle librerie della<br />

Piccola Opera della Redenzione sono lieti <strong>di</strong> prestare il loro fraterno<br />

servizio e <strong>di</strong> praticare sconti e ogni facilitazione possibile.<br />

Don Mario Fabbrocini.<br />

16<br />

POMPEI via Piave, 24 tel. 081.8632464 (attigua al Santuario)<br />

NOLA via S. Felice, 30 tel. 081.5121044 (attigua alla Curia <strong>di</strong> Nola)<br />

E ricorda usufruendo dei nostri servizi collabori<br />

con le Opere <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> nel mondo...


La statua<br />

<strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong><br />

Per problemi tecnici non è stato possibile, come era stato programmato<br />

da tempo, sistemare la statua <strong>di</strong> bronzo, donata dai<br />

battenti <strong>di</strong> Visciano, il giorno dell’Anniversario della morte<br />

<strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong>. Ma come capita molto spesso quello<br />

che poteva sembrare un problema si è trasformato<br />

in una grazia. In effetti l’8 Dicembre c.a.<br />

giorno dell’Immacolata il popolo viscianese ha a-<br />

vuto ancora un’occassione per ricordare ed onorare<br />

il più straor<strong>di</strong>nario dei suoi concitta<strong>di</strong>ni.<br />

Con un corteo partito dall’inizio del Paese tutta la<br />

citta<strong>di</strong>nanza ha accompagnato festosamente la<br />

statua <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> che è stata posizionata<br />

proprio nella piazza del Santuario, molto vicino<br />

alla Cripta dove si trova la sua tomba.<br />

Così l’immagine dell’Apostolo della Gioventù che accoglie<br />

i piccoli, quella immagine che ormai è cara a tutti<br />

noi e che rappresenta il suo carisma e il senso della<br />

sua vita, richiamerà costantemente l’attenzione dei viscianesi<br />

e <strong>di</strong> tutti i pellegrini che ogni giorno arrivando al<br />

nostro Santuario, ricorderanno che la vita ha un senso se<br />

viene vissuta come un dono dell’amore <strong>di</strong> Dio, amore che<br />

deve essere elargito a quanti iincontriamo sul nostro cammino,<br />

ma in particolar modo ai più poveri e abbandonati.<br />

Molto presto la stessa statua, questa volta fatta in resina,<br />

donata anch’essa dai battenti, che è stata scoperta il 3<br />

novembre al termine della S. Messa <strong>di</strong> anniversario,<br />

partirà per la Colombia dove sarà posizionata nella<br />

prima casa per bambini poveri fondata da <strong>Padre</strong><br />

<strong>Arturo</strong> all’estero, faccendo memoria dello straor<strong>di</strong>nario<br />

fervore missionario che guidò la vita del<br />

nostro fondatore.<br />

Ascolta la nostra “Ra<strong>di</strong>o Carpine” in onda<br />

dal Santuario <strong>di</strong> Maria SS. Consolatrice<br />

del Carpinello sui 99.250 in FM<br />

Tel 081 829 9492 - www.ra<strong>di</strong>ocarpine.191.it<br />

17


La visita<br />

<strong>di</strong> <strong>Padre</strong> Nicola<br />

alle nostre Missioni<br />

18<br />

Proprio oggi ho partecipato ad un<br />

commovente avvenimento dell'accoglienza<br />

ed intronizzazione dell'artistica<br />

statua <strong>di</strong> P. <strong>Arturo</strong>, fondatore<br />

della Piccola Opera e delle due Congregazioni<br />

<strong>di</strong> Missionari e delle Piccole Apostole<br />

della Redenzione.<br />

Una marea <strong>di</strong><br />

popolo, con il Sindaco,<br />

le associazioni<br />

amici e benefattori<br />

erano<br />

presenti, per rendere<br />

omaggio a<br />

chi ha fatto il bene<br />

a larghe mani<br />

a tutti quelli che<br />

ha incontrato sul<br />

suo cammino, all'uomo<br />

<strong>di</strong> fede, al<br />

cuore infiammato<br />

<strong>di</strong> amore per il<br />

prossimo e specialmente<br />

all'apostolo<br />

della gioventù.<br />

Ma specialmente<br />

<strong>di</strong> lode e <strong>di</strong> ringraziamento al Signore<br />

che ha fatto gran<strong>di</strong> cose con una persona generosa<br />

e docile alla grazia <strong>di</strong> Dio.<br />

E con il mio pensiero andavo in <strong>di</strong>etro negli<br />

anni, passati accanto a lui. L'uomo instancabile<br />

nella carità, nel moltiplicare le opere per accogliere,<br />

assistere, educare gli orfani, gli abbandonati,<br />

l'infanzia e gioventù sofferente.<br />

La sua vita è stata sempre e tutta per gli altri.<br />

Trentasette anni fa P. <strong>Arturo</strong> con da Mons.<br />

Sperandeo accompagnarono due piccoli gruppi<br />

<strong>di</strong> Missionari e Suore e tracciarono il primo<br />

solco nell'America Latina, per piantarvi il seme<br />

della Piccola Opera per i piccoli abbandonati.<br />

Oggi oltre le case in Italia, nella sola Colombia<br />

le nostre comunità operano in più <strong>di</strong><br />

venti punti educativi ed assistenza ai fanciulli<br />

bisognosi, cinque in Guatemala, uno nel Salvador,<br />

tre nel Messico, cinque in In<strong>di</strong>a. E ultimamente<br />

due nel Perù e uno in Costarica.<br />

Dopo <strong>di</strong>versi anni sono ritornato per alcuni<br />

giorni <strong>di</strong> visita tra i nostri confratelli nelle missioni<br />

<strong>di</strong> Messico, Guatemala e Colombia, dove<br />

37 anni fa P. <strong>Arturo</strong> e Mons. Sperandeo si recarono<br />

per accendere il fuoco <strong>di</strong> carità e <strong>di</strong> accoglienza<br />

per i ragazzi abbandonati.<br />

Sempre si ritorna con grande trasporto dove<br />

si è lavorato con amore e passione per circa<br />

20 anni.<br />

Sono ritornato, come <strong>di</strong>ceva Mons. Sperandeo,<br />

per vedere se le piante seminate sono<br />

cresciute e anche, perché gli anni passano per<br />

tutti, per salutare ed accomiatarmi dai confratelli,<br />

che mi hanno sempre accompagnato e<br />

sostenuto nel lavoro apostolico negli anni passati.<br />

Infatti sono ritornato sod<strong>di</strong>sfatto e ricaricato.<br />

Ho visto la de<strong>di</strong>zione e l'entusiasmo con cui<br />

i missionari e le nostre suore lavorano nelle<br />

nostre molteplici istituzioni. Dovunque le varie<br />

cas si sviluppano, crescono e si adeguano alle<br />

<strong>di</strong>verse necessità dei bambini e giovani assistiti.<br />

Parlarne è poco, non si riesce a comunicare


la realtà. Per valutarne la portata bisogna farne una esperienza<br />

personale e vederle con gli occhi.<br />

E prima <strong>di</strong> tutto voglio ricordare particolarmente la grande o-<br />

pera <strong>di</strong> Bogotà, il centro <strong>di</strong> riabilitazione e <strong>di</strong> capacitazione "S. Filippo<br />

Neri", che attende ogni giorno a 600 giovani <strong>di</strong>versamente<br />

abili, <strong>di</strong>retto dal nostro P. Antonio Ramirez, assistito da me<strong>di</strong>ci,<br />

assistenti sociali e volontari specializzati. Il Centro fa crescere<br />

gl'in<strong>di</strong>vidui nelle proprie capacità, le sviluppa e li prepara per permettere<br />

loro <strong>di</strong> formarsi in un futuro un sostegno alla vita con la<br />

fondazione <strong>di</strong> piccole imprese familiari.<br />

Con loro, con i loro canti e i nostri confratelli celebrai l'Eucaristia,<br />

ricordando il 37° anniversario dell'inizio della Piccola Opera<br />

in Colombia.<br />

- Bellissima poi la nuova opera che sta sorgendo in Neiva, a<br />

300 chilometri a sud <strong>di</strong> Bogotà, dove tra pochi mesi saranno ultimati<br />

i lavori <strong>di</strong> un grande centro sociale, che accoglierà centinaia<br />

<strong>di</strong> adolescenti che riceveranno una formazione cristiana e u-<br />

na capacitazione professionale nelle <strong>di</strong>verse aree, perché domani<br />

possano inserirsi onoratamente e guadagnarsi il necessario<br />

per la vita. Accanto all'Opera delle nostre sorelle la casa per i religiosi<br />

è già pronta, mentre i laboratori sono in fase <strong>di</strong> avanzata<br />

costruzione.<br />

Ai nostri missionari è stata affidata la parrocchia <strong>di</strong> Santa Maria<br />

del Carmelo.<br />

Particolarmente ammirato per l'entusiasmo <strong>di</strong> P. Livio, che nella<br />

città <strong>di</strong> Gratemala sta impegnato nell'ampliamento, con altre<br />

sei aule, del Centro Tecnico, già frequentato dai nostri 180 adolescenti<br />

assistiti nell'Opera sociale "S.Josè" ed un centinaio <strong>di</strong> giovani<br />

esterni.<br />

Ma egli sta lavorando ancora alla fondazione <strong>di</strong> un Centro <strong>di</strong><br />

Spiritualità a livello più ampio, molto richiesto dai giovani e dai<br />

vari gruppi <strong>di</strong> preghiera per la loroformazione.<br />

Ho visitato, ammiratissimo, l'opera delle nostre Suore nella<br />

città <strong>di</strong> Sumpango, a 30 chilometri da Guatemala, dove stanno<br />

impegnate in un progetto importantissimo per i bambini affetti da<br />

AIDS. Mentre i lavori fervono, già hanno accolto e curano con a-<br />

more materno in un'ala 32 bambini ammalati.<br />

Il Centro accoglierà, a progetto ultimato, centinaia <strong>di</strong> bambini,<br />

ma intanto aspettiamo fiduciosi gran<strong>di</strong> aiuti dalla <strong>di</strong>vina Provvidenza,<br />

che certamente muoverà gli animi dei nostri amici e benefattori.<br />

P. <strong>Arturo</strong> dal cielo veramente veglia sui suoi figli, infonde loro<br />

il suo spirito e la sua fede nella Provvidenza.<br />

La Piccola Opera pulsa con la stessa vitalità e fede dei primi<br />

tempi.<br />

Ma abbiamo bisogno <strong>di</strong> braccia, <strong>di</strong> anime generose che<br />

lavorano nella vigna del Signore, perché la messe è molta.<br />

Abbiamo bisogno poi delle tue preghiere della tua<br />

simpatia, del tuo aiuto generoso, che certamente non ci<br />

lascerai mancare in questo tempo <strong>di</strong> Natale, per continuare<br />

a realizzare nel mondo il sogno <strong>di</strong> P. <strong>Arturo</strong> <strong>di</strong> salvare<br />

tutti i bambini poveri del mondo.<br />

P. Nicola Ariano<br />

19


20<br />

Sua Santità Benedetto XVI<br />

ha preparato<br />

un grande regalo natalizio<br />

per la Chiesa<br />

e per l’intera umanità:<br />

“Spe salvi”<br />

una enciclica per donare speranza all’umanit<br />

Cristo ci rende veramente liberi:<br />

"Non siamo schiavi<br />

dell'universo" e delle "leggi<br />

della materia e dell'evoluzione".<br />

"Non sono gli elementi del cosmo che in<br />

definitiva governano il mondo e l'uomo, ma<br />

un Dio personale governa le stelle, cioè l'universo",<br />

continua il Papa. Siamo liberi perché<br />

"il cielo non è vuoto", perché il Signore dell'universo<br />

è Dio che "in Gesù si è rivelato come<br />

Amore" (5).<br />

Cristo "ci <strong>di</strong>ce chi in realtà è l'uomo e che<br />

cosa egli deve fare per essere veramente uomo".<br />

"Egli in<strong>di</strong>ca anche la via oltre la morte"<br />

(6). Per questo motivo, per il Papa è molto<br />

chiaro che la vera speranza non è qualcosa ma<br />

Qualcuno: non è fondata su cose che passano<br />

e ci possono essere tolte, ma su Dio che si dona<br />

per sempre (8).<br />

In questo senso, aggiunge, "l'attuale crisi<br />

della fede è soprattutto una crisi della speranza<br />

cristiana".<br />

Il documento papale mostra inoltre le illusioni<br />

che hanno reso schiava l'umanità come<br />

per esempio il marxismo che "ha <strong>di</strong>menticato<br />

l'uomo e ha <strong>di</strong>menticato la sua libertà". "Credeva<br />

che una volta messa a posto l'economia<br />

tutto sarebbe stato a posto. Il suo vero errore<br />

è il materialismo" (20-21).<br />

Il mito del progresso è un'altra delusione a-<br />

nalizzata, così come succede a quanti credono<br />

che l'uomo possa essere redento me<strong>di</strong>ante la<br />

scienza. La scienza "può anche <strong>di</strong>struggere<br />

l'uomo e il mondo". "Non è la scienza che re<strong>di</strong>me<br />

l'uomo". (24-26)<br />

Il Papa in<strong>di</strong>ca poi quattro luoghi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

e <strong>di</strong> esercizio della speranza.<br />

Il primo è la preghiera: "Se non mi ascolta<br />

più nessuno, Dio mi ascolta ancora". Il<br />

Pontefice ricorda quin<strong>di</strong> la testimonianza del<br />

Car<strong>di</strong>nale vietnamita François Xavier Nguyen<br />

van Thuân, per 13 anni in carcere, <strong>di</strong> cui 9 in<br />

isolamento: "In una situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sperazione<br />

apparentemente totale, l'ascolto <strong>di</strong> Dio, il poter<br />

parlargli, <strong>di</strong>venne per lui una crescente forza<br />

<strong>di</strong> speranza" (32-34).<br />

Un altro luogo è l'agire. "La speranza in<br />

senso cristiano è sempre anche speranza per<br />

gli altri. Ed è speranza attiva, nella quale lottiamo"<br />

affinché "il mondo <strong>di</strong>venti un po' più<br />

luminoso e umano" (35).<br />

La sofferenza è l'altro luogo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

della speranza: "Certamente bisogna<br />

fare tutto il possibile per <strong>di</strong>minuire la sofferenza",<br />

tuttavia "non è la fuga davanti al dolore<br />

che guarisce l'uomo, ma la capacità <strong>di</strong> accettare<br />

la tribolazione e in essa maturare, <strong>di</strong><br />

trovare senso me<strong>di</strong>ante l'unione con Cristo,<br />

che ha sofferto con infinito amore" (36-39).<br />

L'ultimo luogo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento della<br />

speranza è il Giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> Dio. "La fede nel<br />

Giu<strong>di</strong>zio finale è innanzitutto e soprattutto<br />

speranza": "esiste la risurrezione della carne.<br />

Esiste una giustizia. Esiste la 'revoca' della<br />

sofferenza passata, la riparazione che ristabilisce<br />

il <strong>di</strong>ritto" (41-47).


In questo senso Benedetto XVI riconosce<br />

che l'ateismo del XIX e del XX secolo è "una<br />

protesta contre le ingiustizie del mondo" che<br />

<strong>di</strong>venta "protesta contro Dio".<br />

Tuttavia, spiega, "se <strong>di</strong> fronte alla sofferenza<br />

<strong>di</strong> questo mondo la protesta contro Dio è<br />

comprensibile, la pretesa che l'umanità possa<br />

e debba fare ciò che nessun Dio fa né è in grado<br />

<strong>di</strong> fare, è presuntuosa ed intrinsecamente<br />

non vera. Che da tale premessa siano conseguite<br />

le più gran<strong>di</strong> crudeltà e violazioni della<br />

giustizia non è un caso ma è fondato nella falsità<br />

intrinseca <strong>di</strong> questa pretesa" (42).<br />

"La nostra speranza è sempre essenzialmente<br />

anche speranza per gli altri; solo così<br />

essa è veramente speranza anche per me", in<strong>di</strong>ca.<br />

"Da cristiani non dovremmo mai domandarci<br />

solamente: come posso salvare me<br />

stesso?", afferma il Papa, ma "che cosa posso<br />

fare perché altri vengano salvati?" (48).<br />

L'enciclica conclude presentando Maria<br />

come "stella della speranza": "Madre <strong>di</strong> Dio,<br />

Madre nostra, insegnaci a credere, sperare ed<br />

amare con te. In<strong>di</strong>caci la via verso il suo regno!<br />

Stella del mare, brilla su <strong>di</strong> noi e guidaci<br />

nel nostro cammino!" (49-50).<br />

Sintesi dell’Enciclica presa da ZENIT,<br />

Il mondo visto da Roma - www.zenit.org<br />

Nell’Au<strong>di</strong>torium del nostro<br />

Santuario si svolgerà la<br />

Seconda E<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>:<br />

RASEGNA DI TEATRO AMATORIALE ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “SPAZIO A’ LIVELLA”<br />

Sabato 12 Gennaio<br />

Compagnia "Quelli che…il Teatro"- Nola (Na)<br />

Il <strong>di</strong>avolo e l’acqua santa <strong>di</strong> E. Scarpetta<br />

Domenica 13 Gennaio<br />

Compagnia “Totò” - Visciano (Na)<br />

Uomo e Galantuomo <strong>di</strong> E. De Filippo<br />

Sabato 19 Gennaio<br />

Compagnia "I cocci <strong>di</strong> Emilio" - Nola (Na)<br />

Ammortizzatori Sociali<br />

<strong>di</strong> Emilio Napolitano e Valerio Monda<br />

Sabato 26 Gennaio<br />

Compagnia “Ansiteatro” - Aversa (Ce)<br />

Scugnizzi <strong>di</strong> Mattone<br />

Domenica 27 Gennaio<br />

Compagnia “I Capocomici”- Frattamaggiore (Na)<br />

‘Na santarella <strong>di</strong> E. Sacrpetta<br />

Sabato 2 Febbraio<br />

Gruppo Teatrale “Amici <strong>di</strong> Gastone” - Milano<br />

Sogno <strong>di</strong> una notte <strong>di</strong> mezza sbornia<br />

<strong>di</strong> E. De Filippo<br />

Sabato 9 Febbraio<br />

Compagnia “TuttiATeatro” - Roma<br />

L'importanza <strong>di</strong> chiamarsi Ernesto <strong>di</strong> O. Wilde<br />

Domenica 10 Febbraio<br />

Compagnia dei “Cocci Anzio”- Roma<br />

Non ti conosco più<br />

<strong>di</strong> Aldo De Benedetti<br />

Venerdì 15 Febbraio<br />

“A.C. Resto del Minimo” - Napoli<br />

Coppie in Comunicazione<br />

libero adattamento <strong>di</strong> Antonio Capaldo<br />

da “La scocciatrice del piano <strong>di</strong> sopra”<br />

<strong>di</strong> Vittorio Marra<br />

Sabato 16 Febbraio<br />

Compagnia “Ma chi mo' ffa fa'”<br />

Giugliano (Na)<br />

Questi fantasmi <strong>di</strong> Eduardo De Filippo<br />

Domenica 17 Febbraio<br />

Compagnia “Totò” Visciano (Na)<br />

Miseria e Nobiltà <strong>di</strong> E. Scarpetta<br />

Per altre informazioni visita il sito: www.spazioalivella.it<br />

21


Vita del Santuario<br />

P. VICTOR HUGO<br />

CELEBRA LA<br />

SUA PRIMA<br />

MESSA PER<br />

“Le Stelle<br />

<strong>di</strong> Maria”<br />

22<br />

Con nostra immensa gioia, lo scorso settembre, il novello sacerdote P. Victor Hugo Alzate<br />

ha celebrato nel Santuario <strong>di</strong> Visciano, la sua prima Messa con il nostro gruppo, in occasione<br />

della Giornata Mariana mensile. Abbiamo lasciato P. Victor il mese <strong>di</strong> luglio, quando<br />

<strong>di</strong>acono è partito per il suo paese <strong>di</strong> origine, la Colombia, per essere or<strong>di</strong>nato sacerdote nella sua<br />

terra. Lo abbiamo riabbracciato a fine agosto commossi e anche un po' imbarazzati nel chiamarlo<br />

"padre". Questo perché da quando è arrivato a Visciano, qualche anno fa, P. Victor ha sempre<br />

avuto un atteggiamento molto fraterno e <strong>di</strong>sponibile con tutti quanti noi del gruppo "le stelle <strong>di</strong><br />

Maria". Ha con<strong>di</strong>viso la nostra preghiera, i nostri incontri, ci ha incoraggiati quando ci siamo trovati<br />

in <strong>di</strong>fficoltà; per noi quin<strong>di</strong> rappresenta un punto <strong>di</strong> riferimento importante in questo cammino<br />

spirituale che facciamo come servitori <strong>di</strong> Maria.<br />

Durante la Santa messa, con la semplicità che lo<br />

contrad<strong>di</strong>stingue, P. Victor ci ha raccontato un po'<br />

<strong>di</strong> sé, della sua vocazione, della sua preghiera<br />

personale, mirata a ricercare sempre la volontà<br />

del <strong>Padre</strong> per poterla mettere in pratica ogni giorno,<br />

invitandoci a pregare con pazienza per le cose<br />

che sono più giuste per noi agli occhi <strong>di</strong> Dio.<br />

Non sempre infatti quanto chie<strong>di</strong>amo nella preghiera<br />

è utile per la nostra santità. Alla fine della<br />

celebrazione eucaristica, P. Egi<strong>di</strong>o che ha concelebrato<br />

con lui, ha invitato tutti i presenti a baciare<br />

le mani <strong>di</strong> P. Victor <strong>di</strong>cendo: "Sono mani che bene<strong>di</strong>ranno<br />

bambini, anziani, che stringeranno ammalati,<br />

mani che doneranno Gesù Eucaristia, mani<br />

che doneranno il perdono e la misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

Dio." È stato un momento davvero emozionante<br />

per noi e per lo stesso sacerdote che ci guardava<br />

commosso.<br />

Di cuore, vogliamo augurargli un lungo e santo<br />

sacerdozio, e affidarlo con le nostre preghiere al<br />

cuore <strong>di</strong> Maria SS. Consolatrice del Carpinello perché<br />

vegli su questo suo figlio e lo sostenga sempre<br />

in questa sua missione. Pace e gioia!<br />

I servitori <strong>di</strong> Maria.<br />

Incontri <strong>di</strong> preghiera:<br />

* L'ultimo sabato <strong>di</strong> ogni mese presso il<br />

Santuario della “Madonna Consolatrice<br />

del Carpinello” in Visciano,<br />

* Il primo sabato <strong>di</strong> ogni mese presso<br />

il Santuario <strong>di</strong> “Sant'Agnello Abate”<br />

in Gargani <strong>di</strong> Roccarainola (NA)<br />

* Il secondo sabato presso la parrocchia<br />

“S. Bartolomeo Apostolo” in Tufino (NA).<br />

ORARIO DEGLI INCONTRI<br />

ore 16,00 Accoglienza e confessioni<br />

ore 17,00 Rosario Me<strong>di</strong>tato<br />

ore 18,00 “Processione della Rosa”<br />

S. Messa (Omelia sulle virtù <strong>di</strong> Maria)<br />

Unzione con l’olio benedetto<br />

Chi desiderasse (parrocchie, gruppi, singoli<br />

e famiglie) ulteriori informazioni sul gruppo e<br />

relativo apostolato, o semplicemente per contatti:<br />

"Le Stelle <strong>di</strong> Maria"<br />

Santuario Maria Consolatrice del Carpinello<br />

80030 Visciano (NA) Tel. 081/8299205<br />

E-mail: redenzione@c-mdr.org


Vita del Santuario<br />

SENSAZIONI SULLA GIORNATA<br />

SOCIALE DELL U.A.L.S.I A VISCIANO<br />

Sono <strong>di</strong>versi anni che a Visciano, nel mese<br />

<strong>di</strong> ottobre, viene celebrata la giornata<br />

sociale con i fratelli <strong>di</strong>versamente abili<br />

dell' U.A.L.S.I. Quest' anno per la prima volta<br />

c'eravamo anche noi, i servitori <strong>di</strong> Maria, in<br />

rappresentanza del nostro gruppo <strong>di</strong> preghiera.<br />

Un' esperienza, devo <strong>di</strong>re, veramente unica,<br />

impegnativa, ma soprattutto utile per la<br />

nostra crescita spirituale. Essendo per me la<br />

prima volta, non sapevo bene cosa avrei trovato<br />

e chi avrei incontrato al santuario quel<br />

giorno. Oggi lo so, posso <strong>di</strong>rlo con sicurezza:<br />

so <strong>di</strong> aver incontrato l' amore <strong>di</strong> Dio e <strong>di</strong> aver<br />

fatto esperienza della sua infinita bontà.<br />

Il "santuario era gremito <strong>di</strong> persone, ammalati<br />

e rispettivi accompagnatori, venuti dalle <strong>di</strong>verse<br />

se<strong>di</strong> dell' U.A.L.S.I., per vivere una giornata<br />

<strong>di</strong> fraternità ma soprattutto <strong>di</strong> preghiera.<br />

Non so <strong>di</strong>rvi l’emozione che ho provato nel vedere<br />

tutte quelle persone radunate ai pie<strong>di</strong><br />

dell'altare: non c’era spazio quasi per camminare,<br />

eppure, la celebrazione eucaristica si è<br />

svolta nel più grande raccoglimento. Di fronte<br />

alla <strong>di</strong>gnità con cui questi fratelli sopportano la<br />

loro con<strong>di</strong>zione devo <strong>di</strong>re ho provato tanta<br />

vergogna per tutte le volte in cui mi sono ribellata<br />

al dolore e alla sofferenza; qualcuno mi<br />

ha detto: "Abbiamo perso il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> lamentarci"<br />

e mi trovo perfettamente d'accordo<br />

con lui.<br />

E che <strong>di</strong>re dell' amore con cui gli accompagnatori<br />

si de<strong>di</strong>cano ai nostri fratelli <strong>di</strong>versamente<br />

abili, nella totale e gratuita<br />

donazione <strong>di</strong> sé stessi e del proprio tempo<br />

libero? In situazioni logistiche, organizzative,<br />

economiche non sempre facili!<br />

Nei loro occhi ho letto la gioia, la felicità<br />

<strong>di</strong> aver incontrato e servito Gesù nel fratelli.<br />

Spesso pensiamo <strong>di</strong> dover cercare il<br />

Signore chissà dove e <strong>di</strong> dover fare gran<strong>di</strong> cose<br />

per servirLo, ma la semplicità <strong>di</strong> una parola,<br />

il calore <strong>di</strong> una carezza, la spontaneità <strong>di</strong> un<br />

sorriso valgono forse agli occhi <strong>di</strong> Dio più <strong>di</strong><br />

mille imprese e basta chinarsi verso i fratelli<br />

per incontrare il suo Volto: "Tutto ciò che farete<br />

ad uno dei miei fratelli più piccoli l’avete fatto<br />

a me." (Mt 25, 39).<br />

Dopo pranzo ci siamo ritrovati tutti insieme sul<br />

piazzale antistante al campanile, dove abbiamo<br />

trascorso alcune ore cantando, ballando e<br />

fraternizzando con questi amici. La preghiera<br />

del santo rosario e la processione eucaristica<br />

hanno concluso questa intensa giornata: nel<br />

salutarci il presidente dell U.A.L.S.I. ha richiamato<br />

tutti quanti ad un maggiore impegno sociale<br />

e cristiano a sostegno dei fratelli <strong>di</strong>versamente<br />

abili, al fine <strong>di</strong> dare voce, occhi, gambe,<br />

braccia a coloro che ne hanno bisogno, a<br />

la tutela dei loro <strong>di</strong>ritti.<br />

Noi, come servitori <strong>di</strong> Maria e suoi figli <strong>di</strong> preghiera,<br />

ci siamo ripromessi <strong>di</strong> vivere la giornata<br />

Mariana insieme a questi fratelli presso alcune<br />

delle loro se<strong>di</strong> e <strong>di</strong> offrire a loro il nostro<br />

contributo <strong>di</strong> preghiera.<br />

PACE E GIOIA! I SERVITORI DI MARIA<br />

Giuseppina Corcione<br />

23


La Parola del <strong>Padre</strong><br />

Pellegrini<br />

a Maria<br />

Per la prima volta abbiamo accolto un folto<br />

gruppo <strong>di</strong> pellegrini venuti dal Veneto più precissamente<br />

dalla Parrocchia <strong>di</strong> San Bartolomeo<br />

Apostolo <strong>di</strong> Fossò-VE, la parrocchia del nostro<br />

superiore generale <strong>Padre</strong> Vito Terrin, erano 55<br />

pellegrini guidati dal Parroco Don Gimo.<br />

28/<strong>09</strong>: Dall’Istituto S. Chiara <strong>di</strong> Nola sono venuti<br />

nel nostro Santuario 300 bambini per l’inaugurazione<br />

dell’anno scolastico guidati da Don Pasquale<br />

Capasso.<br />

29/<strong>09</strong>: Dalla Parrocchia <strong>di</strong> S. Antonio <strong>di</strong> Padova <strong>di</strong><br />

Ischia-Casamicciola-Terme, 26 pellegrini guidati<br />

da Don Pasquale Trani.<br />

06/10: Dalla Parrocchia S. Maria dei Martiri <strong>di</strong> A-<br />

riano Irpinio-AV, un gruppo <strong>di</strong> pellegrini guidati da<br />

Don Costantino Pratola.<br />

07/10: Dalla parrocchia <strong>di</strong> Sessa Aurunca prov. <strong>di</strong><br />

Caserta 48 pellegrini guidati da Carlo Fiorenza.<br />

28/10: Gruppo “Quamici” <strong>di</strong> 40 pellegrini da Amorosi<br />

prov. <strong>di</strong> Benevento<br />

28/10: Dalla Parrocchia <strong>di</strong> San Michele Arcangelo<br />

<strong>di</strong> Torre Annunziata, un gruppo <strong>di</strong> 18 pellegrini guidati<br />

da Enrico Gallo.<br />

17/11: Dalla Parrocchia <strong>di</strong> SS. Giuseppe ed Eufemia<br />

<strong>di</strong> Car<strong>di</strong>tello <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>to, 160 pellegrini guidati<br />

da Don Vincenzo Marfisa.


<strong>Padre</strong> Vito Terrin, MDR<br />

28/11: Dal Gruppo “Anziani” della Diocesi <strong>di</strong> Napoli,<br />

40 pellegrini guidati da P. Bartolomeo Di Pietro<br />

S.J.<br />

24/08: Dalla Parrocchia Maria SS. delle Grazie <strong>di</strong><br />

Palermo, 25 pellegrini guidati da don Lillo D’Urzo.<br />

Inoltre: Da Acerra un gruppo <strong>di</strong> 60’ pellegrini guidati<br />

dalla Sig. Anna Tufano. Da Sorrento un gruppo<br />

<strong>di</strong> 26 pellegrini guidati da Angelo Terminiello.<br />

Come ogni anno nel mese <strong>di</strong> Ottobre<br />

nel nostro Santuario:<br />

Domenica 7 Abbiamo accoplto il “Ciclo-pellegrinaggio”<br />

che ha visto riuniti, nonostante le<br />

<strong>di</strong>fficoltà climatiche, decine <strong>di</strong> ciclisti devoti della<br />

Madonna del Carpinello che hanno rinnovato<br />

la propria consacrazione.<br />

Domenica 14 Si è svolta la giornata dell’UALSI<br />

che come ogni anno ha raccolto in preghiera<br />

centinaia <strong>di</strong> persone <strong>di</strong>versamente abili e <strong>di</strong> volontari,<br />

all’ombra della Vergine Consolatrice.<br />

PRESEPE VIVENTE A VISCIANO<br />

4-5-6 Gennaio 2008 dalle ore 18 in poi...<br />

Anche quest’anno il centro storico <strong>di</strong> Visciano<br />

si trasformerà nella Piccola Betlemme.<br />

A C C O R R E T E N U M E R O S I ! ! !


La Parola del <strong>Padre</strong><br />

Perpetuo<br />

Suffragio<br />

Affidando ai nostri Sacerdoti la preghiera per i tuoi<br />

cari defunti nella celebrazione eucaristica quoti<strong>di</strong>ana,<br />

attraverso l’iscrizione al Perpetuo Suffragio,<br />

collabori alla realizzazione e al sostentamento<br />

delle nostre opere missionarie nel mondo.<br />

Per l’iscrizione or<strong>di</strong>naria: offerta libera<br />

Per l’iscrizione, con il nome sulla lapide: offerta minima euro 450,00<br />

Nuovi iscritti alla pia unione del Perpetuo Suffragio:<br />

CASALNUOVO-NA: Le sorelle Melino Annunziata e Maddalena hanno iscritto il fratello: Dott. Melino Agostino.<br />

NAPOLI: Vetrani Mario e fratelli hanno iscritto Vetrani Luigi, Giacinta e Giuseppe.<br />

SPERONE-AV: Ferone Carmine ha iscritto il fratello: Mons. Ferone Elia.<br />

VISCIANO-NA: Lieto Nicola (marito) i figli e nipoti hanno iscritto la sig.ra D'Amelio Emilia.<br />

NAPOLI: Pagano Paolo ha iscritto la mamma Rinal<strong>di</strong> Antonietta ed il fratello Pagano <strong>Arturo</strong>.<br />

26


Offerta minima 25,00 euro<br />

AFRAGOLA-NA: D'Aniello Carmela per i bambini poveri (2 gdp.), AVELLA-AV: Bernardo Scarpa Teresa peri bambini<br />

più poveri in suffragio dei suoi defunti, Guerriero Adelina, Nappi Antonietta Biancar<strong>di</strong>, BELLIZZI-SA: Controne Flora,<br />

CARAVITA (CERCOLA) -NA: Castiello Gennaro (4 gdp.), CASAGIOVE-CE: Famiglia Melone in suffragio <strong>di</strong> Melone<br />

Orsola, CASTELLANA GROTTE-BA: Primavera Marianna per i bambini, CICCIANO-NA: Miele Ersilia per gli orfanelli,<br />

FORIO D'ISCHIA-NA: Monti Regine Anna Maria-Anita (2 gdp.), Patalano Andrea (2 gdp.), MARIGLIANO-NA: Amoretti<br />

Maria Stella, La Famiglia Pitocchi in suffragio <strong>di</strong> don Elia Ferone, parroco <strong>di</strong> Sperone-Av (2 gdp.), Martorelli Concetta<br />

in suffragio dei suoi defunti, MUGNANO-AV: Maria Sofia (2 gdp.), NAPOLI: D'Apolito Piscopo Rosa per i poveri<br />

(4 gdp.), Menna Rachele in suffragio <strong>di</strong> Enrica e Francesco (2 gdp.), Milano Bruno, OTTAVIANO-NA: Annunziata Capasso<br />

Elvira (2 gdp.), De Luca Assunta per gli orfanelli, PIAZZOLLA DI NOLA-NA: Tufano Carmela per gli orfanelli (2<br />

gdp.), POMIGLIANO D'ARCO-NA: Panico Gilda in suffragio dei suoi genitori: Panico Giuseppe e Passariello Antonia<br />

(2 gdp.), Aievola Rosa Maria, POZZUOLI-NA: Marotta Antonio, ROCCARAINOLA-NA: Dott. Alterio De Martino Concetta<br />

in suffragio <strong>di</strong> Catapano Rubina Anna e dell'Avv. Maiello (2 gdp.), ROCCHETTA E CROCE-CE: Laurenza Angela,<br />

ROMA: Montella Camilla e Serafino (4 gdp.), S.ANASTASIA-NA: Gli architetti Casillo Anna ed Antonio in suffragio<br />

dell'Avv. Maiello, S.GENNARO VES.NO-NA: Auricchio Lucia in suffragio <strong>di</strong> Savio Immacolata, SAVIANO-NA: Tufano<br />

Maria per gli orfanelli (2 gdp.), SPARANISE-CE: Abbate Lucia e Rosa in memoria dei suoi defunti: Francesco, Filomena,<br />

Antonio e Vincenza, SPERONE-AV: Ferone Carmine in suffragio del fratello Mons.Ferone Elia, TORRE DEL<br />

GRECO-NA: Ondato Palumbo Lucia in suffragio del marito Palumbo Francesco, defunti Famiglia Palumbo, dei suoi<br />

genitori e per le sorelle: suor Lucia e Carmela. Per Maria ed Angela, Principia e marito, per Michele e moglie, per i nipoti<br />

Aniello e Antonio Miele, per don Ciro Russo e famiglia Mondo (euro 250,00 - 10 gdp.), TRECASE-NA: Tortora Maria<br />

in occasione del 19 anniversario della morte <strong>di</strong> Mons.Tortora Francesco (6 gdp.), VISCIANO-NA: Angelillo Giuseppe,<br />

MUGNANO DEL CARDINALE: Colucci Francesca (2 gdp); LAMA DEI PELIGNI: Rubino Immacolata e Laudario<br />

Gius.; ROCCARAINOLA: Miele Angelo e Chiara; NOLA: Fam Pizzella; OTTAVIANO: Catalano Giuseppe; NA-<br />

POLI: Nappi Tommaso e Cruccolo Maria (2 gdp.); SPERONE: Vitale Maria; TERZINO: Paola e Guido; ALTRI: Mareano<br />

Franca; Lucia, Giuseppe, Salvatore e Lina (2 gdp.); Ambrosio Vincenza e Auricchio Pasquale; i figli <strong>di</strong> Giuseppe,<br />

Lucia, Francesca e Pasquale in suffr. dei genitori (18 gdp.); Avella Maria (2 dgp.); Volpicelli Maria (2 gdp.).<br />

Offerte per le Missioni:<br />

POMIGLIANO D'ARCO: Di Monda don Raffaele per la nostra missione in Guatemala (200,00), Manna Maria<br />

(50,00), NAPOLI: Aurigemma Stefano per i missionari (100,00), Masi Luigi e Clelia (50.00), PESCARA: Mircoli Maria<br />

Giuseppina per le missioni più povere che assistono i bambini abbandonati (100,00), SAN CESARIO DI LEC-<br />

CE: Macchia Anna Maria (50,00), TORRE DEL GRECO - Di Scala Lucia per la missione del Perù (50,00), S.AN-<br />

TIOCO-CI: Elisabeth Out per i bambini più miseri del pianeta (35,00),PONTICELLI: Accolito Gennaro euro 25, S.<br />

SEBASTIANO AL VESUVIO: De Crescenzo Anna euro 30, ROCCARAINOLA: Simone Pietro euro 20, ROCCA-<br />

RAINOLA Franca euro 20, SCISCIANO Santaniello Eduardo euro 20, ALTRI: Barancato Felice euro 20, MUGNA-<br />

NO DEL CARDINALE: Saveriano Gerar<strong>di</strong>na euro 100.<br />

Nuovi Genitori a Distanza:<br />

AMABILE Paola da Napoli; CARRINO Laura da Palma Campania; CONTESTABILE Raffaella da San Benedetto<br />

CE; DE FALCO Anna da Somigliano D'Arco; FASULO Rita da Gugliate Fabiasco VA; FERRARA Loredana da Piazzola<br />

<strong>di</strong> Nola; IMBRENDA Anna Maria da Pompei; MAROTTA Clorinda da Casale <strong>di</strong> Limatola BN; ORAZZO Anna<br />

Da Somma Vesuviana; PATAGNA Amelia da Somigliano D'Arco; PRINCIPATO Carmela da Camposanto; TORINO<br />

Mario da SURBO LECCE; Direzione Didattica I° Circolo <strong>di</strong> PALMA CAMPANIA NA (due adozioni)<br />

27


28<br />

Esempi da imitare<br />

ISCHIA-NA: La Signora Palma Rosa Morgera è statta una benefattrice insegne dei Missionari della Divina Redenzione<br />

offrendo alcuni anni fa’ una Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per un seminarista, oggi il suo figlioccio <strong>di</strong>venuto sacerdote offre il<br />

secrificio eucaristica per la sua anima e per le intenzioni della sua famiglia<br />

BAGNOLO CREMASCO-CR: Avella Giovanna e i donatori del sangue hanno offerto per le nostre opere 50 euro.<br />

MAROSTICA-VI: I fratellini Moresco Francesco e Federico hanno offerto per i nostri ragazzi poveri in suffragio del<br />

loro papà Danilo, deceduto tragicamente 100 euro prelevati dal loro salvadanaio, frutto dei loro piccoli risparmi.<br />

CROSARA DI MAROSTICA-VI: Minuzzo Zeffira ha offerto per le nostre opere in Colombia e Perù e per l'adozione<br />

<strong>di</strong> un ragazzo povero del Guatemala 1.000 euro.<br />

SESTO FIORENTINO-FI: I docenti della Scuola "L. Ra<strong>di</strong>ce" e "Villa San Lorenzo" hanno offerto per le nostre opere<br />

55 euro.<br />

MARIGLIANO-NA: NN. ha voluto ricordare il figlio deceduto tragicamente offrendo la somma <strong>di</strong> euro 5.000 per la costruzione<br />

<strong>di</strong> sala che sarà a lui de<strong>di</strong>cata nella nuova missione <strong>di</strong> Neiva.<br />

MARIGLIANO-NA: Il “Gruppo Missionario” grazie a varie raccolte e attività ha consegnato a <strong>Padre</strong> Nicola, prima del<br />

suo viaggio alle missioni, 3.800 euro per l’acquisto <strong>di</strong> uno “scuolabus” per l”Hogar del Niño” e altri 1.500 euro per le<br />

varie attività che si svolgono nelle nostre missioni.<br />

MARIGLIANO-NA: La Scuola Me<strong>di</strong>a Alighieri - Pacinotti classe II F hanno offerto per le nostre opere 50 euro per<br />

Giornate <strong>di</strong> Pane.<br />

GRAZIE PER LE VOSTRE<br />

GENEROSE OFFERTE<br />

NAPOLI: Galano Carlo (300,00), Bocca<strong>di</strong>fuoco Ciro - Morelli Maria Bernadette per gli orfanelli (185,00), Forte Mario<br />

(150,00), Riccio Antonio, BARANO D'ISCHIA-NA: Di Meglio Concettina in suffragio dei suoi genitori e zii (150,00),<br />

SOMMA VESUVIANA-NA: Gruppo <strong>di</strong> Preghiera per i nostri bambini (150,00), CASAL DI PRINCIPE-CE: Di Bona Maria<br />

(150,00), CASAMICCIOLA TERME-NA: Conte Amalia in Di Iorio per i bambini orfani (120,00).<br />

Hanno offerto euro 100: AFRAGOLA-NA: Sangermano Vincenzo per gli Orfanelli, AVELLA-AV: Famiglia Serino-Sirignano<br />

per i poveri, Sorice Pietro, AVELLINO: Tecce Giuseppe, CERIGNOLA-FG: Orlando Anna, NOLA-NA: Ruggiero Giovanni<br />

in suffragio <strong>di</strong> Angelina Mercogliano Napolitano, TREPUZZI-LE: Pezzuto Antonio, ALTRI: D'Alessio Teresa Rosa, CIC-<br />

CIANO: De Stefano Genoveffa, BAIANO: Sabatino, NOLA: Palladoro Maria Pia<br />

Mugnano Anna Maria (80,00), Maisto dott. Francesco (78,00), Ferrante Alessio (60,00), Cavallaro Vangone Gina (60,00),<br />

Livieri Renato e Teresa per il sostegno <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sabile (60,00), Picconi Clau<strong>di</strong>o, (52,00).<br />

Hanno Offerto euro 50: Porcaro Giuseppe, Presutto Antonio, Sabatini Giovanni, Scarfiello Canio, Scognamiglio Luisa,<br />

Spinelli Fortunata, Tartaglione Alessandro e Vittoria, Trani Anna, Valvassori Camillo, Mele (Famiglia), Meraglia Sergio,<br />

Montella Camilla e Serafino, Frassanito sac.Vincenzo per le nostre opere, Giordano Simeone, Gloria Graziella e Giovanna,<br />

Guarino Maria, Iommelli (famiglia) in suffragio <strong>di</strong> Raffaele e Luigi Iommelli, Macolino Giovanni in suffragio dei suoi<br />

defunti, Addeo Teresa per gli orfanelli, Amatruda Rosa, Babino Caterina, Battella D'Avino Anna, Casiero suor Laura in<br />

suffragio dei suoi parenti, Casillo ing.Giuseppe, Castaldo Dott.Giovanni in memoria dei suoi cari, Catanzaro Magavero<br />

Maria, Cavallaro Vito e Filomena, Cennamo Francesco e Valentina, Ciano Concor<strong>di</strong>a in Pietrocola in ricordo <strong>di</strong> padre <strong>Arturo</strong><br />

e per gli orfanelli, Coronato Immacolata, Cortese Adelina, Cortese Giuseppe A.S.P., De Filippis Irma, Del Prete Ida,<br />

<strong>D'Onofrio</strong> Pietro, Caccavale, Furino Clau<strong>di</strong>o, Di Monda don Raffaele, Esposito sac.Domenico.


“Io sono<br />

la risurrezione<br />

e la vita”<br />

Eleviamo al Signore della Vita<br />

la nostra preghiera per i nostri<br />

cari amici e benefattori defunti.<br />

Per portare<br />

avanti tutte<br />

le nostre opere<br />

nel mondo,<br />

abbiamo<br />

bisogno <strong>di</strong> voi...<br />

Ecco alcune iniziative:<br />

Giuseppa D’Elia<br />

N. 13.03.1916 +. 24.11.<strong>2007</strong><br />

Visciano - NA<br />

Caliendo Giovanni<br />

N. 29.05.1980 +. 22.05.2005<br />

Marigiano -NA<br />

Antonietta La Rocca<br />

N. 06.04.1935 +. <strong>09</strong>.11.<strong>2007</strong><br />

Marigliano -NA<br />

Palma Rosa Morgera<br />

Ischia-NA<br />

Salvatore Sirignano<br />

N. 15.04.1927 +. 31.10.<strong>2007</strong><br />

La famiglia della Piccola Opera della<br />

Redenzione ricorda con gratitu<strong>di</strong>ne<br />

il carissimo benefattore Salvatore Sirignano.<br />

Fu tra i primi collaboratori e benefattori<br />

<strong>di</strong> P. <strong>Arturo</strong>. Spesso lo aiutava nelle collette dei<br />

generi alimentari per i piccoli assistiti, ospiti della casa<br />

paterna e del Villaggio del Fanciullo. Da allora mai<br />

mancava <strong>di</strong> incontrare P. <strong>Arturo</strong>, specialmente in occasione<br />

della festa della Madonna del Carpinello, per<br />

consegnargli la sua generosa offerta per gli orfanelli.<br />

La sua casa è stata sempre aperta per le necessità dell'Opera.<br />

Ora egli si trova, accanto a P. <strong>Arturo</strong>, nella casa del<br />

<strong>Padre</strong>, dove ha raccolto il premio delle sue buone o-<br />

pere.<br />

I bambini assistiti <strong>di</strong> oggi, i missionari e le nostre Suore<br />

ogni giorno pregano per la sua anima e per la sua<br />

famiglia, a cui fanno giungere le più sentite condoglianze.<br />

La tua preghiera:<br />

Prega per i Sacerdoti e le Suore <strong>di</strong> P. <strong>Arturo</strong><br />

che lavorano in Italia e nel Terzo Mondo per la<br />

salvezza dei fanciulli e giovani bisognosi, e per<br />

ottenere sante e numerose vocazioni sacerdotali<br />

e religiose.<br />

Fa’ conoscere:<br />

<strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> e la sua Piccola Opera ai tuoi a-<br />

mici, e invitali a inviarci i propri in<strong>di</strong>rizzi per ricevere<br />

la nostra rivista “REDENZIONE”.<br />

Una Giornata <strong>di</strong> Pane:<br />

Con l’offerta <strong>di</strong> euro 25,00 procurerai il necessario<br />

per una giornata in uno dei nostri istituti<br />

nel mondo.<br />

Sostegno <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sabile:<br />

Nei paesi del terzo mondo essere <strong>di</strong>sabili spesso<br />

comporta la totale emarginazione della società.<br />

Con la tua offerta <strong>di</strong> euro 50,00 assicurerai<br />

l'assistenza per un mese a uno dei <strong>di</strong>sabili<br />

assistiti nelle missioni.<br />

Con le intenzioni <strong>di</strong> SS. Messe:<br />

I sacerdoti che svolgono l’apostolato nel mondo,<br />

celebrano ogni giorno la Santa Messa. Puoi<br />

inviarci le tue intenzioni che verrano applicate<br />

nelle Eucaristie celebrate dai nostri missionari.<br />

PER LE TUE OFFERTE:<br />

C.C.P. 455808 intestato a:<br />

Piccola Opera della Redenzione<br />

(ricorda <strong>di</strong> scrivere la causale<br />

del tuo versamento, grazie)<br />

29


LA GIOIA RITROVATA<br />

Gesù alzò lo sguardo e gli <strong>di</strong>sse: «Zaccheo, scen<strong>di</strong><br />

subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua … Oggi<br />

la salvezza è entrata in questa casa … Il Figlio dell’uomo<br />

è venuto a salvare ciò che era perduto»<br />

(Lc19,1-10).<br />

Zaccheo è piccolo <strong>di</strong> statura, ma grande nella ricchezza<br />

e nel potere. Collabora con i romani come capo<br />

degli esattori delle tasse. Per questo la gente e i<br />

capi del popolo lo considerano un peccatore e lo detestano.<br />

Ma il potere e la ricchezza non lo appagano:<br />

cerca qualcosa, o meglio qualcuno, che <strong>di</strong>a davvero<br />

senso alla vita. Sente parlare <strong>di</strong> Gesù: intuisce che si<br />

tratta <strong>di</strong> una persona straor<strong>di</strong>naria, e fa <strong>di</strong> tutto per<br />

«vederlo». Gesù cerca Zaccheo, lo chiama per nome<br />

e gli fa l’incre<strong>di</strong>bile richiesta <strong>di</strong> essere ospitato da lui<br />

in casa sua. Zaccheo accoglie Gesù a casa sua, cioè<br />

nella sua vita. Si converte, con un cambiamento ra<strong>di</strong>cale<br />

nella vita. Non sono parole ma fatti: egli, che<br />

prima era egoista, avido <strong>di</strong> ricchezza, prepotente,<br />

con la conversione <strong>di</strong>venta sensibile ai bisogni dei<br />

poveri e <strong>di</strong>sponibile a risarcire quanti ha danneggiato.<br />

Davanti a Gesù apri il cuore e le mani, deponi tutte<br />

le tue miserie, le sconfitte e i “<strong>di</strong>sastri” della tua<br />

vita e Lui ti riempirà <strong>di</strong> Gioia»<br />

PREGHIERA<br />

(A. Gasparino)<br />

Caro Gesù, immagino lo stato d’animo<br />

<strong>di</strong> quel poveretto, quando i tuoi occhi<br />

si incrociarono con i suoi.<br />

Avrai sorriso, <strong>di</strong> sicuro; non si <strong>di</strong>cono<br />

queste parole se non con un volto festoso,<br />

da amico.<br />

Tu, amico <strong>di</strong> un peccatore.<br />

Tu ti fai uguale al peccatore.<br />

Tu ti presenti come se fossi compagno<br />

<strong>di</strong> lunga data d’un <strong>di</strong>sgraziato.<br />

Mi piace, o Gesù, quel<br />

«devo fermarmi in casa tua».<br />

Devi? Sì, perché lo ami, allora devi.<br />

C’erano tante persone buone e meritevoli<br />

a Gerico, ma tu devi fermarti da lui,<br />

perché lui è una pecorella smarrita,<br />

allora tu devi; perché lui è un povero<br />

<strong>di</strong>sgraziato, allora tu devi andare da lui.<br />

Come ti ringrazio, o Gesù, che sotto quel<br />

sicomoro <strong>di</strong> Gerico hai mostrato<br />

com’è fatto il tuo cuore.<br />

Fa’ che io non lo <strong>di</strong>mentichi mai,<br />

né per me, né per gli altri.<br />

Non avrà detto: ma come? ho capito bene?<br />

vuol venire da me? proprio da me?<br />

BARZELLETTE<br />

* Due ragazzi si vantano: - Io ho un cane<br />

che abbaia così forte da far alzare tutti gli<br />

abitanti della contrada. - E io ho un gallo<br />

che canta così forte da far alzare anche il<br />

sole.<br />

* Cosa fa un ignorante a cavallo <strong>di</strong> un asino?<br />

- Due parenti stretti!<br />

* La mia gatta ha fatto due gattini che io ho<br />

chiamato: uno Micino e l’altro Pagella.<br />

- Pagella? Come mai?<br />

- Vedessi come è brutta …<br />

* Silenzio, silenzio! – grida il professore –<br />

Non si deve sentire neppure una mosca<br />

parlare! - Perché lei l’ha sentita? -obietta<br />

un alunno.<br />

* Pierino come mai metti sull’amo un topolino?<br />

- Voglio tentare <strong>di</strong> pescare un pescegatto!


a cura <strong>di</strong> P. Domenico La Manna, MDR<br />

Continua la “vita a fumetti” <strong>di</strong> <strong>Padre</strong> <strong>Arturo</strong> <strong>di</strong> Beniamino Avino...<br />

Continua nel prossimo numero


<strong>Padre</strong> Vito Terrin, MDR<br />

La Santa Messa al Santuario<br />

GIORNI FESTIVI:<br />

Mattina: 8,30-10-11-12<br />

Pomeriggio: invernale: 17-18-19<br />

estivo: 18-19-20<br />

GIORNI PREFESTIVI:<br />

invernale: 10-17-18 estivo: 10-18-19<br />

GIORNI FERIALI:<br />

invernale: 10-17 estivo: 10-18-19<br />

ORA DI ADORAZIONE:<br />

ore 16 (invernale) ore 17 (estivo)<br />

www.c-mdr.org<br />

il sito dei Missionari<br />

NUMERI UTILI:<br />

Missionari Redenzione: Tel. 081.829.92.07<br />

P. Vito: Tel. 081.511.41.60<br />

Ufficio (Redenzione): Tel. 081.829.92.05<br />

Fax: 081 511 4125<br />

Piccole Apostole: Tel 081.829.97.31<br />

Villaggio del Fanciullo: Tel. 081.829.98.68<br />

Parrocchia: Tel. 081.829.92.41<br />

Eremo dei Camaldoli: Tel. 081.829.92.16<br />

E-mail: redenzione@c-mdr.org<br />

PRESEPE VIVENTE A VISCIANO<br />

4-5-6 Gennaio 2008 dalle ore 18 in poi...<br />

Anche quest’anno<br />

il centro storico <strong>di</strong> Visciano<br />

si trasformerà nella<br />

Piccola Betlemme.<br />

Accorrete<br />

Numerosi!!!<br />

Nell’Au<strong>di</strong>torium<br />

del nostro Santuario<br />

si svolgerà la<br />

Seconda E<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>:<br />

RASEGNA DI TEATRO AMATORIALE ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “SPAZIO A’ LIVELLA”<br />

Troverai altre informazioni all’interno, oppure visita il sito: www.spazioalivella.it<br />

PICCOLA OPERA DELLA REDENZIONE - 80030 VISCIANO - C.C.P. 455808<br />

redenzione redenzione - ottobre - ottobre 2005 32<br />

32

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