16.04.2015 Views

Kitesoul Magazine #3 Italian Edition

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Il Kite <strong>Magazine</strong> N°1 in ItaliaTRIP:TAHITITECNICA WAVE:TUBOTEST:MATERIALI 2015<strong>#3</strong>W W W . K I T E S O U L . C O M


Where there´s a W ave,there´s a W ayTHE NEW NEOW A V E / F R E E R I D Es I z E s4 › 5 › 6 › 7 › 8 › 9 › 10 › 11 › 12A I R T O N C O z z O L I N O"The Neo is the Kite which helped me achieve my first World Champion title.It allows me to do whatever I want on the wave, drifting with me and keeping mesafe at all times. Due to its incredible low end performance,I can always ride smaller sizes as it’s a responsive Kite with a lot of power.The Neo is the best choice for all types of wave;from small beach breaks to the biggest days at One Eye."RELATED DIRECTIONAL BOARDsRider_Airton Cozzolino/Photo_Mario EnteroPRO s ERIEsKONTACTT R U E K I T E B O A R D I N G


– MMXIV –NORTHKITEBOARDING.COM› CRAFTED WITH PRIDE‹#NORTHKITEBOARDING


Direttore ResponsabileRoberta Palaroberta.pala@kitesoul.comRedattore tecnico waveMitu MonteiroRedattore tecnico freestyleAlberto RondinaTecnicaRenato CasatiPhoto & VideoMaurizio CintiGraficaGiuseppe EspositoTestiAndrea Bazzoni, Sandro Bigozzi, John Bilderback,Renato Casati, Stefano Gentili, Stefano Gigli, MituMonteiro, Simone Panfili, Davide Perone, AlbertoRondina, Reo Stevens, Emanuele VallerianiImmaginiAlexandru Baranescu, John Bilderback, ChristianBlack, Pascal Boulgakoff, Gilles Calvet, EmanuelaCauli, Mario Entero, Stephan Kleinlein, ICFMovies, Il Covo Photography, Daniele Mei,Francesco Moscetti, Josh Pietras, Dave WhiteCover:Rider Luke McGillewiePhoto Dave WhiteEditore e pubblicitàVISU MediaVia Cavour, 2024030 Ambivere (BG)Amministratore UnicoFederico Sugonifs@kitesoul.comRegistrazione Tribunaledi Bergamo n°10/2014del 15/04/2014.Periodicità bimestraleCopyright <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong>La VISU Media è titolare esclusiva dellatestata <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong> e di tutti i dirittidi pubblicazione e diffusione in Italia. L’utilizzoda parte di terzi di testi, fotografie e disegni, ancheparziale, è vietato. L’Editore si dichiara pienamentedisponibile a valutare - e se del caso regolare -le eventuali spettanze di terzi per la pubblicazionedi immagini di cui non sia stato eventualmentepossibile reperire la fonte. Informativae Consenso in materia di trattamento deidati personali (Codice Privacy d.lgs. 196/03).Nel vigore del D.Lgs 196/03 il Titolaredel trattamento dei dati personali,ex art. 28 D.Lgs. 196/03, è VISU Media,con sede legale in Ambivere (BG),via Cavour, 20. La stessa La informache i Suoi dati, eventualmente da Leitrasmessi alla VISU Media, verrannoraccolti, trattati e conservati nel rispettodel decreto legislativo ora enunciatoanche per attività connesse all’azienda.La lettura della presente informativa deveintendersi quale presa visione dell’Informativaex art. 13 D.Lgs. 196/03 e l’invio dei Suoi datipersonali alla VISU Media varrà quale consensoespresso al trattamento dei dati personali secondoquanto sopra specificato. L’invio di materiale(testi, fotografie, disegni, etc.) alla VISU Mediadeve intendersi quale espressa autorizzazionealla loro libera utilizzazione da parte di VISU Mediaper qualsiasi fine e a titolo gratuito, e comunque,a titolo di esempio, alla pubblicazionegratuita su qualsiasi supporto cartaceoe non, su qualsiasi pubblicazione (anchenon della VISU Media), in qualsiasi canaledi vendita e Paese del mondo.DICEMBRE 2014 - GENNAIO 2015BIMESTRALERENATO “DR. KITE” CASATIDirettore tecnicoWave team rider RRD. Kitesurferdal 2000, è stato giudiceed atleta PKRA e KPWT.Ha scritto continuativamenteper diverse riviste di settorenegli ultimi 12 anni.Vive fralago di Como e Sardegna, masverna fra le onde Capoverdiane.ROBERTA PALADirettore responsabileFotografo sportivo dal 1997.Kitesurfer dal 2001, negli ultimi15 anni responsabile delleprincipali testate di kitesurf.Spirito libero, ha mollatotutto per una vita a contattodella Natura e dello sport.Vive a Capo Mannu, in Sardegna,l’onda più belladel Mediterraneo…MAURIZIO CINTIVideomakerAppassionato di cinemae fotografia. Skater, Snowboardere Wakeboarder,appena ha conosciutoil kitesurf, tutto il resto èdiventato un ricordo, iniziacon il freestyle,ma ora amale onde grandi e potenti. Laricerca dello swell perfettoè la sua passione


MITU MONTEIRORedattore tecnico waveCapoverdiano di Sal, Rider UfficialeF-One, Manera. CampioneMondiale wave KPWT nel2008 e tre volte Vice CampioneMondiale.Inizia giovanissimo con il Surfe con il Windsurf, dopopoco scopre il Kitesurfe diventa amore puro.FEDERICO SUGONIEditoreManager d’Aziendaed Imprenditore, si appassionaal surf da giovanissimo,ma scopre l’amore per ilKitesurf da grande duranteun viaggio alle Hawaii.Il kite è la sua più grandepassione dopo sua figlia. Nel2014 fonda <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong>.ALBERTO RONDINARedattore tecnico freestyleÈ il miglior esponente delKite <strong>Italian</strong>o nel mondo dellecompetizioni, Rider Ufficialeper Cabrinha Kites, NeilPryde e GoPro. Quattro volteCampione <strong>Italian</strong>o, CampioneEuropeo 2010 e terzo classificatonel Campionato MondialePKRA 2012.GIUSEPPE ESPOSITODirettore creativoKiter sin da piccolo, rider perRRD Italia, studia Design dellaComunciazione a Milano.Con questo incarico hapotuto finalmente unire lesue due passioni: il kite ed ildesign.KITESOUL MAGAZINEfatto da kiters per kiters


EDITORIALESe all’inizio del 2014 aveste domandato a un qualunque kiter cosa fosse KiteSoul <strong>Magazine</strong>,probabilmente vi avrebbe guardato perplesso, mentre ora, a soli sette mesi dallancio, avreste una buonissima probabilità di incappare in un nostro lettore.A oggi, infatti, in Italia, siamo leader assoluti, essendo letti da un kiter praticante su due,e anche nel resto del mondo la nostra edizione internazionale è già molto seguita, soprattuttodai kiters più radicali, dagli addetti del settore e dai pro riders.È per questo, che dopo questi primi mesi, vogliamo dire GRAZIE a voi affezionati SoulRiders!Grazie perché ci avete subito dato fiducia in tanti, con quasi 8.000 “mi piace” sulla nostrapagina Facebook in pochi mesi, perché avete seguito il nostro magazine on line,perché ci avete scritto frequentemente per inviarci i vostri video o semplicemente perfarci i vostri complimenti, dimostrando di apprezzare il nostro lavoro ogni giorno.Grazie anche a chi ci ha fatto notare gli errori e fatto “correggere il tiro” su alcune cose,aiutandoci, in questo modo, a migliorare.Grazie ai pro riders e alle grandi brand che hanno deciso di collaborare con noi, credendonel progetto e tenendoci al corrente quotidianamente sugli sviluppi del mercato,sulle ultime novità, sui viaggi, sulle nuove manovre e sugli eventi più importanti.Grazie ai nostri collaboratori fissi, veri esperti mondiali, Mitu Monteiro per il wave, AlbertoRondina per il freestyle e Renato Casati, il nostro super tecnico esperto di meteo eattrezzatura.In quest’ultimo numero dell’anno abbiamo vi abbiamo voluto stupire con le spettacolariimmagini di Pipeline, far progredire con una didattica strapless insieme a un grandissimoReo Stevens, sognare con i colori di Tahiti e, per non dimenticare che siamo alle portedella stagione dello snowkite, allargare i vostri orizzonti coinvolgendo uno dei maggioriesperti del settore, Stefano Gigli, con una rubrica sui consigli per la pratica


Rider: Alberto Rondina | Photo: Stephan Kleinleindi questa fantastica disciplina, un importante primo step, per avvicinarsi a quest’affascinantesport invernale.Dopo anni di assenza in Italia, e dopo le numerose richieste ricevute dai nostri lettori,possiamo finalmente mostrarvi in questo numero di <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong> ben cinque testlegati ai nuovi materiali del 2015, non le solite quattro righe commerciali viste, di solito,su molti magazine, ma veri e propri test sul campo svolti dal nostro team. Chi sono i nostritester? Abbiamo affiancato alla redazione di volta in volta normali riders di qualsiasilivello, corporatura e sesso, specialisti di wave riding e freestyle, arrivando a coinvolgerein alcuni casi atleti di altissimo livello.Per garantire valutazioni quanto più obiettive possibili, a ogni tester è stato consegnatoun questionario dettagliato da compilare, che ci ha consentito di raccogliere tutti i dati inmodo “scientifico” e che, una volta normalizzati, ci hanno restituito una valutazione oggettivadelle performance delle ali, rappresentate magnificamente dal nostro Art Director,Giuseppe Esposito, nello splendido grafico che troverete a corredo di tutte le prove.E adesso? Dopo un anno di rodaggio, ci aspetta un 2015 in cui, con un deciso tiro allabarra e confidando nel buon pop della nostra tavola, spiccheremo definitivamente ilvolo insieme a voi andando ad insidiare, senza dimenticare una buona dosa di umiltà, ledue o tre testate più importanti a livello mondiale, come per altro già facciamo sui social.Ci aspettano dodici mesi in cui sforneremo sei numeri da brivido, faremo crescere ilnostro sito e il relativo canale video con contenuti esclusivi, seguiremo in prima personaper voi gli eventi più importanti al mondo e creeremo fantastici eventi dei quali sareteproprio voi lettori i veri protagonisti.Ora non vi resta che leggere questo fantastico numero tutto d’un fiato in attesa di ritrovarcinel 2015, magari tra le splendide onde che s’infrangono lungo la costa atlantica diCittà del Capo...Roberta Pala e Federico Sugoni


SOMMARIOPortfolioTripTahitiStrapless MovesStraight AirEventiChristophe Tack eKarolina WinkowskaCampioni delMondoItwNoè Font VSSam MedyskySnowkiteAttrezzaturasnowkite eaccorgimenti inmontagnaMomento storicoKitesurf a PipelineTecnica waveTuboFreestyle movesIndy Glide BS 180


SOMMARIOStrapless MovesFrontside ReverseItwStefano GigliEventiOgni Santi… giornisi fa kitesurfTecnicaCome si sceglie ilkite idealeEventiWindfestival 2015EventiMario CalbucciCampione <strong>Italian</strong>oSlalom CKI – FIV2014TestPivot, ManiaC, TS,Chaos, DiceEventiKite Wave LiquidoContest


14PORTFOLIOAirton CozzolinoRIDER: Airton CozzolinoFOTO: Mario Entero


16PORTFOLIOBertrand FleuryRIDER: Bertrand FleuryFOTO: Courtesy Bertrand Fleury/Tuva Jansen


18PORTFOLIONiccolò PorcellaRIDER: Niccolò PorcellaFOTO: Jason Wolcott


20PORTFOLIOAaron HadlowRIDER: Aaron HadlowFOTO: Toby Bromwich


22NOVITÀEventiRed Bull King of the Air 2015Cape Town, Big Bay, Blouberg, Sud Africa,31 Gennaio – 14 Febbraio 2015Ritorna la gara più attesadel panorama mondiale!24 tra i riders più forti delmondo, combatterannoper dominare il cielo edessere incoronati KingOf The Air. Il 2013 è statol’anno del ritorno dellagara, creata da RobbyNaish nel 2000 a Maui,dopo una pausa di ottoanni dall’ultima competizioneKOTA. È sceltoCape Town come luogodi elezione, in una posizioneprivilegiata, cheoffre spesso le condizioniepiche ideali per lagara. Nel 2013 il vincitoreè stato Jesse Richman enel 2014 Kevin Langereeè incoronato nuovo“King”. Quest’anno l’eventosarà ancora piùgrande, e i riders spingerannoi loro limiti a unlivello più estremo, Kevindovrà difendere strenuamenteil suo titolo!Dodici i riders già qualificatidallo scorso anno.Kevin Langeree (NL), RubenLenten (NL), StevenAkkersdijk (NL), AndriesFourie (RSA), Aaron Hadlow(UK), Jesse Richman(USA), Tom Hebert (FRA),Billy Parker (USA), NickJacobsen (DEN), RenoRomeu (BRA), GianniAragno (SPN), Jerrie Vande Kop (NL). Possibili riserveShawn Richman(USA), Sam Light (UK)e Johnno Scholte (NL).A questi 12 top riders siaggiungeranno gli altriotto riders che, entro l’8Dicembre, riceveranno ilmaggior numero di votiai loro video. In lizza perquesti otto posti ci sonoJohnno Scholte, NicoErienne, Lasse Walker,Tieme Rietveld, Sam Medysky,Joshua Emanuel,Kevin de Smidt, Sam Light,Lewis Crathern eOswald Smith. I loro videopossono essere vistie votati sul link http://redbullkingoftheair.com/top-10/.Gli ultimi quattro ridersrestanti, saranno sceltidallo staff Red Bull,che assegnerà quattropreziose wild cards percompletare il tabellonedei 24. Non appena la listadefinitiva sarà comunicatasul sito ufficialewww.redbullkingoftheair.com, la condivideremoper voi sul nostro sitowww.kitesoul.com e sullanostra pagina FB <strong>Kitesoul</strong><strong>Magazine</strong> Italia.


Eventi snowkite 2015Si parte dalla Francia con lo storicoSnowkite Master per gli appassionatidi Freestyle - 10/17 Gennaio2015 (www.snowkitemaster.com)L’Italia si conferma fra le nazionipiù interessanti per il panorama internazionaledello World snowkiteContest Formula GPS dal 26 Gennaioal 1° Febbraio (www.snowkiteroccaraso.com)Si torna ancora una volta al Bernina(Svizzera)per gli Ozone Snowkite Master dal 26 Febbraio al 2 Marzo (www.ozonesnowkitemaster.com)Si finisce con l’entusiasmante e unica Enduro in Norvegia a Vake dal 24 al 27Marzo (www.vake.no)Welcome ErikHere in KiteLoose we stronglybelieve that evolution is onlywhen it brings a real benefit thateveryone can use. That's why ourR&D spend all the energy everyday to study innovationsconsistent, which serve toincrease your fun and your actionperformance.Now we have another member ofthe KiteLoose Crew: Erik Volpe,that help us to develop the bestsolutions tested on thecompetitions.Erik Volpe chooseKITELOOSE ESSENZ


CHRISTOPHE TACK E KA24EVENTIChristophe Tack e Karolina Winkowska Campioni del Mondo PKRA!Testo e itw Roberta Pala | Foto Toby Bromwich


ROLINA WINKOWSKADopo un campionato che non si è deciso se nonnelle battute finali, sono stati incoronati i nuovicampioni del Mondo PKRA, Christophe Tackvince il titolo per il freestyle maschile, KarolinaWinkowska il freestyle femminile, Bryan Lake eKatja Roose sono i nuovi campioni 2014 PKRA perlo slalom.


26EVENTIChristophe Tack e Karolina Winkowska Campioni del Mondo PKRA!Le ultime tre tappe del circuito mondialesono state piene d’imprevisti e colpidi scena. Dall’incidente d’auto che hacoinvolto Christophe Tack a pochi giornidalla tappa brasiliana, al “giallo” dellaheat della finalissima di Pingtang traKarolina Winkowska e Gisela Pulido.Durante l’ultima heat della finalissimatra la Pulido e la Winkowska a Pingtan,per una manovra di Karolina non vistadalla giuria, si metteva in discussioneil risultato finale della tappa, lo stessorisultato che, in caso di vittoria dellapolacca, le avrebbe dato matematicamenteil titolo. Da lì la ripetizione dellaheat il giorno seguente che salta perun infortunio della Pulido, al rimandareil tutto all’ultima tappa di Hainan, finoalla decisione finale dell’IKA che interviene,specificando che nessuna heat,da regolamento, può essere ripetuta inun altro evento. Risultato, quindi, in paritàe titolo a Karolina Winkowska, atletaSlingshot, felicissima dopo la conquistadel suo secondo titolo mondiale.Christophe Tack è riuscito a guadagnarsiil titolo mondiale con una stagionealla grande, lavorando tantissimo,


con umiltà e dedizione, combattendocon avversari di tutto rispetto, primotra tutti il giovane Liam Whaley, suoinseguitore per tutto il tour. Poi MarcJacobs che ha dovuto abbandonare iltour per infortunio, Aaron Hadlow, tornatoalla grande con la conquista delterzo posto in classifica generale, YouriZoon che ha esaltato tutti con una tappadi Hainan incredibile, con la quantitàmaggiore di doppi mai vista in unacompetizione.


28EVENTIChristophe Tack e Karolina Winkowska Campioni del Mondo PKRA!Christophe, rider belga di Liquid Force, è comparso sulla scena PKRA solo nel2010 e ora, alla sua prima conquista del titolo, punta subito al bis.Lo abbiamo intervistato per farci raccontare, a caldo, le sue emozioni…KS_Raccontaci qualcosa di te...CT_Sono Christophe Tack, i miei amicimi chiamano Mowgli, ho 21 anni (necompirò 22 il 29 Dicembre), sono diOstend, in Belgio. Mi sono appassionatoal kiteboarding fin dall’età di diecianni.KS_Com’è svegliarsi la mattina daCampione del Mondo?CT_È incredibile svegliarsi e rendersiconto di aver raggiunto il mio piùgrande sogno… ma alla fine non cambiamolto, sono ancora la stessa personae sono ancora super motivato aprogredire. Non mi sento come se fossi“arrivato”, è solo un picco della mia carriera.Spero di ottenere ancora di più infuturo!KS_Raccontaci qualcosa di questastagione PKRA.CT_È stata sorprendente. Un grandeanno, di sicuro! La stagione è iniziatamolto bene. Era tutto irreale, come sefossi in un videogioco, ed ero semprepiù entusiasta man mano che la stagioneandava avanti. Quando ripensoa tutto il circuito, è stata una stagionelunga, molto faticosa, a volte troppo,ma è trascorsa anche velocemente,credo sempre che il tempo voli via velocequando lo si trascorre bene…!KS_Quando hai capito che ti sarestipotuto “portare a casa”, il titolo?CT_Dopo la mia vittoria a Tarifa, ero


abbastanza sicuro di portare a casa iltitolo. Poi il Brasile è stato per me unabattuta d’arresto, ho avuto un incidented’auto e ho perso... Non mi sentivopiù come due settimane prima, poi holentamente recuperato la fiducia in mestesso… e mi sono allenato tanto!KS_I tuoi materiali?CT_Uso Liquid Force dal 2009. Adessouso il nuovo Hifi X, un aquilone progettatoa mio gusto, e mi piace tantissimo!Fa quello che voglio, e come avreidesiderato un aquilone facesse. Il feelingè unico ed è perfetto per i miei tricks.Come tavola ho una 139 con bootse pinne da 1,5, una tavola veloce, contantissimo pop, non ha flex negativo erende facile atterrare le mie ultime manovre.Fate una prova e poi mi direte seamate gli aquiloni Liquid Force quantome!KS_Qual è stata la tappa che hai preferitonel tour PKRA quest’anno?CT_Di sicuro Pingtan in Cina, è l’unicospot con buone onde, anche sequest’anno era un po’ peggio a causadel vento molto irregolare, ma essendocile onde, è davvero molto più divertenteche in acqua piatta!KS_I tuoi avversari, Liam ha fatto ungrande balzo in avanti quest’anno.Qual è il rapporto con i riders del tour?CT_Liam era a fuoco quest’anno! Sta


30EVENTIChristophe Tack e Karolina Winkowska Campioni del Mondo PKRA!navigando in maniera incredibile, è ungrande rivale, con un bell’atteggiamento,si è complimentato immediatamentecon me dopo l’annuncio dellaconquista del titolo, una cosa che nonè successa quest’anno tra le ragazze,ahaha :-D. Nel complesso andiamod’accordo tra tutti, anche se c’è competizione,c’è anche una grande sportivitàtra noi ragazzi, e questo rendetutto ancora più divertente!KS_LA tua miglior heat quest’anno?CT_Il punteggio più alto è stato di40,4 contro Liam in Cina, la heat cheha deciso il titolo. Ero certo di poterusare le condizioni a mio vantaggio,ho realizzato Heel front 7 e Toe Back5, Backside 315 e molte altre, tutto èandato bene e sono stato entusiastadel risultato!KS_Uno dei momenti più difficili perte quest’anno è stato sicuramentel’incidente in Brasile, che cosa è successodentro di te?CT_Fisicamente stavo bene, solo unpo’ di dolore muscolare, una caviglialeggermente ferita e l’anca bloccata,niente di grave ma mi sono dovutofermare parecchie volte per il dolore.La parte difficile è stata quella mentale,ero felice di essere vivo e vegeto,ma allo stesso tempo mi sentivo comese fosse tutto ingiusto. Mi sono concentratosul mangiare bene, risposarebene e cercare di dare il meglio in ognisession. Ho ripreso fiducia e, in Cina, hocapito che non avrei provato più quellasensazione… Il mio osteopata mi haaiutato molto a superare la parte fisicatra Brasile e Cina, e ho ripreso elasticità,alla fine non poteva andare meglio!KS_Quale pensi sia stata la caratteristicadel tuo stile, più apprezzata daigiudici?CT_Penso che sia il modo di realizzarele manovre, cerco di farle sembraresemplici e fluide, inoltre mi concentrosu atterraggi puliti e controllati. Credoche sia un mix quello che colpisce i giudici,le manovre, la posizione della vela,la velocità e gli atterraggi puliti. Poi ènecessario avere un bel pool di manovre,cinque in cinque categorie diversedi manovre! Il prossimo anno il criteriodi giudizio cambierà, non sappiamo ancoracome sarà, ma la cosa sembra giàentusiasmante!KS_Allenamenti invernali in vista dellaprossima stagione?CT_Quest’Inverno lo passerò in Australia.La prossima stagione sarà interessante,con cambi nel tour e moltissimi


iders al rientro nel circuito. Tornerannoin gara Jacobs e Pastor dopo gli infortuni.Youri ha dimostrato di essere informa, Aaron Hadlow è rientrato allagrande e Liam si sta dimostrando semprepiù forte, penso ci saranno almenosei potenziali campioni del mondo,il prossimo anno la lotta al titolo saràpazzesca!KS_Il nome della rivista, KiteSoul, checosa provi nelle tue session in mare?CT_Quando sono in acqua, mi concentrosempre sul momento presente, suogni manovra, cercando di intensificaree rendere perfetto ogni singolo trick,andare sempre più “grosso”. Provaremanovre sempre più difficili, aggiungereun granìb. Faccio solo quello chesento giusto al momento. Quando facciokite non penso a niente, né passatoné futuro… mi godo solo il momento…


FREESTYLE MEN1-Christophe Tack – PKRAWorld Champ2-Liam Whaley3-Aaron HadlowFREESTYLE WOMEN1-Karolina Winkowska - PKRAWorld Champ2-Gisela Pulido3-Bruna KajiyaWAVE MEN1-Keahi De Aboitiz - PKRAWorld Champ2-Pedro Henrique3-Mitu MonteiroWAVE WOMEN1-Moona Whyte - PKRA WorldChamp2-Kirsty Jones3-Jalou LangereeSLALOM MEN1-Bryan Lake - PKRA WorldChamp2-Julien Kerneur3-Oswald SmithSLALOM WOMEN1-Katja Roose - PKRA WorldChamp2-Annelous Lammerts3-Bibiana Magaji2014 PKRA World ChampionsChristophe Tack (BE)- Men’s Freestyle World ChampionKarolina Winkowska (PL) Women’s Freestyle World ChampionBryan Lake (US) Men’s Slalom World ChampionKatja Roose (NL) Women’s World ChampionS


TRSTRIKEAMPAirton CozzolinowearingSTRIKE SERIESStrike amp 4,5 DLSURFING ELEMENTSion-products.com


34MOMENTO STORICOKitesurf a PipelineTesto e foto John Bilderback


KITESURF APIPELINENel mondo del surf vi è una sola Banzai Pipeline. Si tratta di unospettacolo che è stato chiamato “I migliori dieci secondi di surf”. Cisono alcune onde più pesanti al mondo in termini di fisica, bollepiù grandi, lips più spessi, e scogliere più profonde… ma in terminidi posto che occupa nel mondo del surf, non ci sono paragoni, Pipelineè l’originale, il prototipo, l’onda “alfa”…


36MOMENTO STORICOKitesurf a Pipeline


Per molti anni, a causa dellasua forma, e del potereintimidatorio che aveva, haispirato solo dei dibattiti.Potrebbe essere cavalcata?Una persona potrebbe uscirne viva?Poi, come ricorda Wikipedia, “Era ilDicembre del 1961, durante un filmsul surf, il produttore cinematograficoBruce Brown stava guidando sullaNorth Shore con i surfisti californianiPhil Edwards e Mike Diffenderfer.Brown si fermò presso lo spot, allorasenza nome, per filmare Edwards checatturava diverse onde...”Come un “royal baby”, la sua vita difronte alla macchina fotografica, è iniziatadal primo giorno. Oggi la quantitàdi obiettivi super costosi e teleobiettiviche vedrete durante una qualsiasigiornata di mareggiata invernale, èimpressionante. E c’è un buon motivo,per cogliere le immagini di surf, è unsetup quasi imbattibile. Anche quandole onde sono abbastanza grandi darompere le tavole come stuzzicandenti,il massacro avviene a soli 70 metridalla spiaggia. Quando qualcuno subiscequi un’orribile sconfitta, puoi quasisentirlo come se ti stesse accadendo,ti basta una modesta dose di empatia.Sfortunatamente, per i kitesurfers diOahu che cercano le grandi onde, Pipelineè esposta agli Alisei prevalentida Est/Nord-Est, che soffiano direttamentenel tubo. Anche se le onde nonsono occupate dai migliori surfisti ognisingolo giorno, l’angolo da cui soffia ilvento, le rende essenzialmente non-kiteabili.Una volta, però, nel 1987, RobbyNaish era riuscito, con il suo windsurf, asurfare là fuori, con uno strano e brevevento da Sud Ovest. La sua session eradurata solo 45 minuti prima del cambiodi direzione del vento. Sono passativentisette anni, e questo evento straordinarioè come una leggenda, moltepersone ne parlano, ma pochi effettivamentel’hanno visto. Io sono uno diquelli...Gli Alisei soffiano sulle coste hawaianecirca 250 giorni l’anno. Si fermanoquando i fronti invernali temporaleschiportano il vento chiamato Kona, (dalnome della città di Kona sul lato occidentaledi Big Island), che soffia nelladirezione opposta. I Konas prevedibilmentegirano in senso orario da Sud aOvest e poi a Nord non appena il fronteanteriore della perturbazione pas-


38MOMENTO STORICOKitesurf a Pipelinesa, scatenando il caos sulla superficiedell’Oceano e, molto spesso, accompagnandosicon pioggia. Questo significache la maggior parte dei kiters puòsemplicemente sedersi ad aspettaredi poter tornare ai loro abituali spotdi kite. Ma la North Shore di Oahu èbenedetta, con tanti scogli e una taleabbondanza di swell, che una manciatadi kiters aspetta, impazientemente,proprio il Kona, per fare kite…Tra questi Jeff Tobias, che ha affrontatoalcune onde di tempesta davvero grandiun inverno a Pipeline, e Davey Blair


“QUEST’INVERNO, IL MIO VENTINOVESIMOSULLA NORTH SHORE, L’INFERNO DEVE ESSERSIGHIACCIATO…”che ha sviluppato una “relazione particolare”con un’altra pericolosa sinistra,chiamata Rockpiles, a poche centinaiadi metri dalla spiaggia. Entrambi sisono lanciati in acqua audaci, uscendoda soli, vedendo qualcosa che nessunaltro ha voluto vedere in quelle grandi,cattive, e transitorie condizioni. Nonostantei loro sforzi, le foto erano peròpoco invitanti, choppy, grigio, e furioso,l’Oceano non stava mostrando ilsuo lato sexy, aveva un aspetto bruttoe scoraggiante.Quest’Inverno, il mio ventinovesimo


40 MOMENTO STORICOKitesurf a Pipelinesulla North Shore, l’inferno deve essersighiacciato…Il 25 Gennaio, era un sabato, stavo facendoil mio lavoro, senza alcun compenso,fotografando un pezzo di terrache stiamo cercando di proteggere,con alcune ragazze, alcuni bambini,e un cane. Ho girato e girato, cercandodi catturare il valore della bellezzanaturale che mi stava circondando epensando a cosa potremmo perderese qualcuno dovesse speculare suquest’angolo di Paradiso. A metà mattina,il mio telefono ha cominciato a vibrare,una, due, tre volte…Cerco di non essere una di quelle personeche guarda sempre il cellulare, masull’Oceano stavo intravedendo crestinebianche da sinistra a destra, sotto ilcielo soleggiato. Era successo un paiodi volte nelle ultime settimane. La correntea getto si era spostata a Sud e letempeste che producevano i tipici swellinvernali, erano nelle vicinanze… ma iltempo non era instabile, e la tempestaera prevista dopo due giorni. Cosìho preso il mio telefono. Messaggio diReo Stevens: “Sto guardando Pipeline


e sono certo al 50% che sia surfabile…”Questo è stato circa il 40% in più diincoraggiamento di cui avevo bisognoper finire il mio lavoro. (Quante foto sipossono fare a un paio di bambini e uncane?)Mi sono precipitato a cercare Reo aEhukai, il beach park di Pipeline. Un po’frustrato, era in lotta con quello chestava guardando. La batteria del suotelefono era morta e così non era riuscitoad avvisare il suo amico e compagnocompagno di scorribande in kite,Keahi de Aboitiz. Sentivo l’isolamentodi Reo su questa spiaggia turistica,aveva ragione, aveva visto una condizionedi onda kiteabile. Era perfetta,poi è stata seguita da quindici minutidi spazzatura, ma io ho chiamato subitoKeahi con il mio telefono, e gli hochiesto di venire.Stavamo valutando tutte le possibilivariabili di cui aveva bisogno prima diarmare. Sembrava ci fosse vento, maera davvero così? Il solito gruppo disurfisti era assente, il che era un colpodi fortuna, ma sarebbero potuti usciretutti in un minuto. I bagnini professio-


42MOMENTO STORICOKitesurf a Pipeline“E POI, IL CAMPIONE DEL MONDO KEAHI, HA DETTOBACK SIDE A PIPELINE, MANO SUL RAIL DELLA TAVPAREGGIATO I CONTI CON REO


LA SUA… TIRANDO FUORI DAL MANUALE DEL SURFOLA, SCHIENA ALL’ONDA, TUBO PERFETTO” E HA! LA SPIAGGIA ERA IMPAZZITA.


44 MOMENTO STORICOKitesurf a PipelineEd eccolo lì, un tubo a Pipeline, in kite! La spiaggiaè impazzita, io ho sorriso ironicamente, come sel’avessi già saputo che sarebbe andata così, questaera storia…


nisti, che si occupano della sicurezzasulle grandi onde, sarebbero intervenutiper fermarlo, una volta compresocosa si stava apprestando fare?La corrente era cosi forte da sinistra, equel tubo che avevamo visto, era statomagari l’unico della giornata? E ancorpeggio, sarebbe stato in grado diandarsene, senza nemmeno provarci?Questo è Pipeline, dopo tutto, questonon è.. solo un altro giorno in spiaggia…Abbiamo scherzato sul fatto che, di sicuro,non appena fosse arrivato Keahi,un’onda perfetta si sarebbe srotolatadavanti ai nostri occhi… ed è proprioquello che è successo. Erano prontia entrare! Ora, come fotografo, i lunghiperiodi nell’attesa delle onde, nonmi hanno mai dato fastidio, sono benconsapevole che tutto ciò che mi serveè un buon 500esimo di secondo. Leore che passano non fanno differenza,quelle si possono dimenticare, ma lefoto sono per sempre. Come kiter, misono subito reso conto che avrebberoanche avuto bisogno di una certa dosedi fortuna, oltre al loro indiscutibile talento,per essere al momento giusto


46MOMENTO STORICOKitesurf a Pipeline


nel posto giusto, e trovare qualche bellaonda in mezzo a molta spazzatura…Sapevo anche che avrebbero davverodovuto portare il loro culo là fuori, nonsolo per sé stessi ma soprattutto perlo sport! Che cosa sarebbe successose le cose fossero andate terribilmentemale, sul più prestigioso palcoscenicodi surf, davanti a centinaia di persone?Era facile immaginare ogni sorta di scenario,un lancio sbagliato in mezzo aituristi, un kite senza potenza che cademiseramente, o semplicemente unumiliante “non se ne parla fratello” daparte degli stimati bagnini della NorthShore... Si sarebbe potuta concluderemale in dozzine di modi quell’uscita, neero certo, ma volevo sostenere questidue ragazzi fino alla fine, e così ho preparatoil mio monopiede, e pulito l’obiettivopiù grande…Keahi e Reo hanno cominciato a gonfiarele vele, sotto gli sguardi confusidei bagnanti… io mi chiedevo qualesarebbe stata la reazione del bagnino,una volta vista prendere la forma aikite sulla spiaggia. I bagnini di Pipelinesono tra i migliori waterman sul pianeta,nessuno che abbia visto ciò chefanno in acqua, potrebbe osare immaginaredi mettersi contro di loro, bisognerebbeessere folli… era chiaro, perme, che ci fosse la loro benedizione,già solo per il fatto che ci lasciasserofare... Non c’era più tempo da perdere,Keahi e Reo avevano le vele in volo estavano entrando in acqua, per fortunanon è partito nessun segnale di stopdalla torretta, un ostacolo di meno…Poi è arrivato il momento di riuscire asuperare la velocissima corrente sottovento,con una vela troppo piccola,la perdita di vento apparente sarebbestata deleteria e avrebbe fatto finire ilsogno miseramente, a pochi metri dallaspiaggia. Superata anche questa!Prossima sfida, lo shorebreak al Gum.Il Gum è un piccolo tratto di sabbia che


48MOMENTO STORICOKitesurf a Pipelinesi trova appena a destra, sottovento inquesto caso, al tubo di Pipeline. Se sbagli,o vieni sputato fuori, o vieni preso apugni da importanti closeouts sul bancodi sabbia! Dopo anni in questo spotposso dirvi che il Gum’s può abbatterela vostra motivazione prima ancorache abbiate avuto la chance di portareil vostro culo, con un minimo di dignità,sul picco dell’onda... Una volta superatoquesto punto, però, si raggiungefacilmente il punto della vera action, èsolo questione di tempismo… I due ragazzisono partiti, hanno superato le


schiume, andati un pochino sottoventoe BAM, erano fuori! Io ero sovraeccitato!Allora era possibile! Bolinando pertrovare la loro strada tra alcuni picchi,si muovevano sempre più vicini alla lineup.Dopo pochi minuti, al primo verobottom turn sull’onda, la folla radunatain spiaggia, ha cominciato a urlare eccitata.Potevo, finalmente, sentire forteil supporto che tutti stavano dando aquesti due ragazzi che, solo poco prima,osservavano con curiosità.Dopo diverse virate, Keahi è stato ilprimo ad avvicinarsi back side a un’on-


50MOMENTO STORICOKitesurf a Pipelineda, Reo l’ha subito seguito front side.Sembrava promettere bene la situazione,e il vento collaborava… Ora tuttostava nello scegliere l’onda giusta. Iltubo di Pipeline deriva da una combinazionedi onda che colpisce la barrieracorallina bruscamente, e dall’Aliseoche sostiene il lip. Con questa direzione,il vento non poteva offrire la suaassistenza, per cui il tutto sarebbe dovutoavvenire solo di pura potenza… Leprime prove non sono andate a buonfine, ma dopo una mezz’ora, Reo finalmentene aveva trovata una buona, èarrivato da dietro al picco dell’onda, èsceso fino alla sua parte più bassa eha fatto un cutback per rallentare, poiha messo il suo peso ben saldo sullagamba posteriore, si è spinto verso laparete dell’onda... e si è nascosto sottoil lip! Ed eccolo lì, un tubo a Pipeline,in kite! La spiaggia è impazzita, io hosorriso ironicamente, come se l’avessigià saputo che sarebbe andata così,questa era storia…Forse non era l’onda più grande o quellapiù perfetta, o quella più massicciache rende Pipeline famosa, ma dopo


aver visto il mentore di Reo, il grandeRobby Naish, cavalcarla in windsurfquasi tre decenni prima, questo era unmomento tutto da gustare!Sapevo in quel momento che sarebbestata una grande notte! E poi, il campionedel mondo Keahi, ha detto lasua… tirando fuori dal manuale del surfback side a Pipeline, mano sul rail dellatavola, schiena all’onda, tubo perfetto,e ha pareggiato i conti con Reo! Laspiaggia era impazzita. Nel frattempoKonrad Bright aveva preso la sua macchina,guidato fino allo spot, e stavagonfiando la sua vela, i in pochi minutiera fuori, anche lui alla ricerca del suomomento di gloria nella storia. Quandoha trovato un tubo tutto suo, il suosorriso era impagabile, riuscivo a vederloattraverso il mio obiettivo...Dopo aver aiutato a gonfiare e lanciarele ali, Richard Whyte, si è reso contoche non poteva stare a guardare.Anche lui si è lanciato in acqua, unospettacolo! Richard e Keahi back sidee Reo e Konrad front side. I ragazzihanno messo su uno spettacolo davveroentusiasmante. Ciò che avevano


52MOMENTO STORICOKitesurf a Pipeline


sempre surfato per parecchie stagioni,era completamente diverso da questasituazione, ed è stato bello vederliadattare alla nuova condizione. Nonserviva più la velocità alla quale eranoabituati, bensì un perfetto posizionamentoe rallentare al momento giustoper intubarsi alla perfezione, un suggestivospettacolo del progresso delkitesurfing… Quando è finita la session,nessuno poteva elaborare ancoralucidamente cosa fosse successo, cisono volute un paio d’ore, forse ancheun giorno, per pensare a come fosserostati fortunati, e contenti di aver coltol’attimo.È necessario essere sempre all’erta pergodere di opportunità uniche, perchétra una e l’altra possono anche passareanni, o decenni… Forse Wikipedia, ungiorno, potrebbe scrivere una nota chesareste orgogliosi di mostrare ai vostrinipotini, sempre se avrete tenuto il telefonocarico… e gli occhi ben aperti!Nelle parole del più grande surfistadi Pipeline: “Devi prestare attenzione.Ecco perché viviamo… per imparare aprestare correttamente attenzione…”


54TRIPTahitiTAHITI...dopo un anno, quando ho ricevuto la mail di Raphael che mi diceva cheavremmo fatto un viaggio a Tahiti, ho solo pensato... GRAZIE!


Testo Mitu MonteiroFoto Gilles Calvet


56TRIPTahitiTahiti è uno di quei viaggi da cuisono tornato diverso... ho portatoqualcosa di quella terra conme. Mi ricordo quando sono stato lì perla prima volta, l’anno scorso, per girareImagine, un film di Nuit de la Glisse, miamoglie mi aveva chiamato per chiedermise fossi felice di tornare a casa… perla prima volta le avevo risposto, “No,non lo faccio!”I suoi infiniti spot e scenari mozzafiato,l’acqua calda, la gente cordiale e ospitale,tutto mi faceva stare bene, maquando ho visto Teahupo’o, mi sonoproprio innamorato!Potete immaginare quanto fossi emozionatoquando ho ricevuto la notiziache sarei tornato in quel Paradiso contutto il team F-One!


58TRIPTahiti


La seconda volta è stata completamentediversa dalla prima, soprattuttoperché ho vissuto Tahiti via mare…Raphael aveva prenotato sue splendidicatamarani per il team, lì avrei trascorsole tre settimane più incredibili della miavita. Essere in mezzo al mare, significasvegliarsi ogni giorno con il sole, guardaremigliaia di stelle la notte, nuotarecon i delfini e gli squali, fotografare lebalene vicinissime al catamarano… edormire con il suono incredibile di Teahupo’o,che frange a pochi metri danoi…


118 60TRIPTahitiSiamo stati immersi per ogni giornoa contatto con la Natura, ed è la cosache amo di più. In attesa che l’ondacrescesse a Teahupo’o, siamo stati inalcuni posti incredibili come Ha’apitie Veaira’o. Alcuni davvero buoni per ilwave riding, onde perfette e lisce, surfandocon davanti le verdissime colline…Ho apprezzato moltissimo surfarelì, strapless, in paradisi dove poterscattare immagini uniche!Anche nuotare con gli squali è stataun’esperienza incredibile! Nei giornisenza vento ho potuto fare snorkeling,


62TRIPTahitiil pesce non sembra nemmeno averepaura dell’essere umano, arriva vicinissimo…ho cercato anche di pescare,una mia grande passione, e ho scopertoche un’altra qualità di quei pesci, èche sono troppo intelligenti per esserepescati! ;-)A Tahiti ci si può anche allenare benecon il S.U.P., e i locals sono incredibili!Finalmente, un giorno, proprio nell’ultimasettimana, è arrivata la notiziatanto attesa, Teahupo’o stava iniziandoa lavorare! Abbiamo viaggiato di nottetra le isole e, quella notte, il capitano, èandato a dormire qualche ora e mi halasciato al timone, che esperienza!


64TRIPTahitiEro nel bel mezzo dell’Oceano, io e idelfini, attorno solo il mare!Quando, la mattina seguente, sonouscito dalla mia stanza e ho visto leonde che frangevano di fronte a me, hosentito per la seconda volta la stessaemozione e scarica di adrenalina, comeavevo provato l’anno prima. In veritàle onde non erano grosse come l’annoprecedente, ma il vento era meglio!Un divertente aneddoto, nel corsodi una session a Raphael tremavanole mani, mentre cercava di mostrarciqualcosa in acqua… era un grandesqualo martello! Al contrario di quelloche avrebbe fatto chiunque, nessuno èuscito dall’acqua, anzi, abbiamo cercatodi avvicinarci per vederlo più da vicino…pazzi surfisti… :-D.


66TRIPTahiti“Non voglio dire che questo sia stato il miglior viaggio che abbiamai fatto, perché anche gli altri sono stati incredibili, ma disicuro è stato indimenticabile!”


Kite beach clubBeach Bar & RestaurantCorsi per tutti i livelli, Wave clinic, Down Winde anche surf school! Area relax e area bambini!L’unica scuola ad averenel suo team due campioni!!!(Mitu 1x wave world champion; Djo national wave champion)Per maggiori info:www.mitudjokiteschoolcaboverde.com - kiteschoolcaboverde@gmail.com


68ITWNoè Font VS Sam MedyskyVSNOÈ FONTSAM MEDYSKYSam Medysky e Noè Font non sonosolo compagni di team, ma ormai ancheamici inseparabili. Da qualcheanno girano il mondo, realizzandospettacolari video e confrontandole loro diverse attitudini nelkiteboarding, esperto dellestrutture uno, rider tecnicol’altro. Il “saggio” Sam,nominato recentementeKiteboarder dell’anno,affronta in questo facciaa faccia il “novellino”se si può direNoè, due volteCampione delMondo JunioresPKRA.


ITW Roberta PalaFoto Toby Bromwich,Alexandru Baranescu,Christian Blacke Josh Pietras


NOÈVSSAM70ITWNoè Font VS Sam MedyskyNOME: NOÈCOGNOME: FONTDATA DI NASCITA: 25/12/1998ANNI DI KITE: 6HOME SPOT: EMPURIABRAVA LA RUBINA.SPOT PREFERITO: BRASILE E TARIFA.MIGLIOR RISULTATO: 2X KITEBOARD-ING CAMPIONE DEL MONDO JUNIORSPONSOR: BESTKITEBOARDING,ION E KITECOSTABRAVAALTRI SPORT: SURF,WAKEBOARD, SKATE-BOARD


Nome: SamCognome: MedyskyData di nascita: 5 giugno 1990Anni di Kite: 16Home Spot: Sauble Beach, CanadaSpot preferito: Cape Hatteras(USA), Taiba (Brasile)Miglior risultato: 5X CanadianNational Champion eKiteboarder dell’anno2014Sponsor: Best Kiteboarding,WooSport, Dakine,VitalyKS_Siete davvero una“strana coppia”, com’è nataquest’amicizia?NOÈ_Ho incontrato Sam nel 2012per le riprese della linea Bestkiteboardingin Portogallo. Da lì abbiamoavuto una normale amicizia fino ache abbiamo cominciato a girare i primivideo in Brasile l’anno scorso. Stare tresettimane assieme ci ha fatto diventarebuoni amici e ci ha dato la possibilità diconoscerci meglio. Penso che sia durante leriprese di “Generation” che la nostra amicizia si èconsolidata.SAM_Ho incontrato Noè in Portogallo, durante lapresentazione della linea Best nella Primavera del2012, era circa la metà di adesso in altezza e avevai capelli lunghi, sembrava me in miniatura. È statosempre tranquillo, ma quando cominciava a parlare, erasempre piuttosto divertente. Ci siamo ritrovati in Brasile,avevamo più o meno la stessa visione dello sport e di cosafare nel kiteboarding, per non parlare di come passiamo inostri momenti fuori dall’acqua…KS_Se tu fossi Sam/Noè, cosa faresti come prima cosa?NOÈ_Se fossi Sam vorrei iniziare ad aiutare Noè con i compiti acasa più spesso... anzi, non credo che sia una grande idea... Probabilmentemi farei crescere i baffi!SAM_Se fossi Noè prima di tutto mi farei crescere di nuovo i capelli, è illook giusto per l’abbordaggio delle ragazze in bikini… Poi mi piacerebbecontinuare ad allenarmi per il PKRA e dominarlo!KS_Chi è il più popolare con le ragazze?NOÈ_Credo che sia Sam perché ha avuto più anni per imparare l’arte… ma io hoil mio fans club! hahahaSAM_Sicuramente, in questo momento, sono io, ma sto insegnando a Noè tutti itrucchi del mestiere, è presto per lui, ha solo 15 anni, nessuna ragazza vuole esserericordata come una “ladra di culle” :-D.KS_Cosa gli invidi?NOÈ_Probabilmente che ha finito la scuola… e io non ancora… e la patente!SAM_Gli invidio tanto che possa studiare online e abbia potuto cominciare a girare il mondo egareggiare così giovane, i miei genitori sono entrambi insegnanti di liceo e hanno subito messoin chiaro che avrei dovuto frequentare le lezioni, per cui non sono riuscito a farlo online…


72ITWNoè Font VS Sam MedyskyKS_Un difetto di Sam/Noè? Un problema con lui?NOÈ_Siamo abbastanza tranquilli e senza problema tra noi… oforse quella volta che abbiamo… ehm no, non importa !SAM_Vorrei che avesse la patente, in modo da poter esserelui il guidatore designato per ogni viaggio.KS_Rider e compagni di team, come ci si sente a esserenel team Best Kiteboarding?NOÈ_Beh, è per questo che ci siamo incontrati, edè bello avere la possibilità di stare con gli altriragazzi e partecipare ai meeting. Abbiamo unbuon rapporto con tutto il team, ma è belloavere all’interno anche un grande amico.SAM_Tutti i rider del team hanno un ruolopreciso e un’immagine per il marchio,andiamo tutti d’accordo e sono entusiastadei prodotti. Per non parlaredell’Inferno che scateniamo quandosiamo tutti assieme!


74ITWNoè Font VS Sam MedyskyKS_Quali sono le caratteristiche del vostro stile?NOÈ_Io sono più il tipo per il PKRA con le manovre classiche,mentre Sam è un rider più coinvolto nel mondo delle strutture/wakestyle,al quale mi sto avvicinando anch’io adesso…SAM_Adoro tutti gli aspetti di questo sport, e pratico quasitutte le sfumature del kiteboarding, dalla Red BullKing of The Air allo snowkite in Norvegia, scelgo ciòche si adatta meglio alla giornata. In questo periodosono molto concentrato sul wakeboarding.KS_Che cosa vorresti “rubargli” del suo stile?NOÈ_Credo gli ruberei le capacità di affrontarei rails… e qualche grabs…SAM_A Noè ruberei la possibilità di viaggiarecosì giovane, ma per gli altri compagnidi team, ruberei il megaloop grabbedfront roll di Ruben e lo stile di SamLight sul kicker.KS_Il viaggio più emozionante cheavete fatto insieme...NOÈ_Penso che diremo la stessacosa, il viaggio più eccitanteè stato mentre stavamogirando “Fresh North”in Canada quest’estate.In cinque parole “cisiamo divertiti unsacco!” Se voletevedere cosa abbiamocombinato…vimeo.com/northernfresh.


SAM_Senza dubbio in Canada, Noè non era mai stato prima in NordAmerica, è stato divertente portarlo in giro, fa un po’ “anziano”,ma per me è stato bello poter portare uno straniero a visistareil mio paese…KS_Il migliore nel park?NOÈ_Senza dubbio Sam, ha stile, più esperienza, io èsolo un anno che mi alleno anche al cable.SAM_Proprio come con le donne… io sono più grande,per cui ho avuto più tempo per allenarmi, ma Noèè giovane e molto motivato a imparare, sta rapidamenteprogredendo e spero possa partecipareal Triple S quest’anno.


76ITWNoè Font VS Sam MedyskyKS_Cosahai imparatoda lui, nellosport e nellavita?NOÈ_Credo chequesta sia la cosamigliore nell’avereun compagno di viaggiocome Sam, è piùgrande di me e ha piùesperienza nella vita dakiteboarder, e mi mostrapiù volte come fare le cose, èdivertente!SAM_Oltre a imparare alcunenuove manovre freestyle, Noèmi fa ricordare le mie radici nelkiteboarding, è tutto divertimentoe progressione, la sensazione che siprova quando stai provando una nuovamanovra e, dopo aver fatto una serieinterminabile di “botti”, finalmente la atterri.Nel riding e nella vita è lo stesso, le cosebuone richiedono tempo e fatica, come unbuon vino…KS_I prossimi progetti?NOÈ_Ancora non abbiamo programmato nulla, mastiamo lavorando su alcune idee…SAM_Abbiamo alcuni progetti per il futuro, ma tuttodipende dagli impegni di Noè nel PKRA, ne vedrete dellebelle da questo duo Canadese-Spagnolo!KS_Digli qualcosa che non gli hai mai detto.NOÈ_In verità, il mio primo handle pass, è stato un backmobe!SAM_Noè, tua sorella sarà bellissima tra qualche anno…


KS_La nostra rivista si chiama KiteSoul, quali sono le tue emozioni duranteuna session?NOÈ_Quando si trascorre tutto il tempo facendo kiteboarding,ci può essere anche una session cattiva, a volte è frustrante efastidioso quando lo spot è affollato, non riesci ad atterrare lemanovre o fai delle “parrucche” con le linee, ma è parte delgioco, senza brutte session non ci possono essere quellebuone… In Brasile, dove sono adesso, spesso sono emozionatissimoquando ci sono delle belle condizioni, maquando trascorri tanto tempo in un un posto e hai ilmeglio ogni giorno, l’eccitazione comincia a svanire etrovi ogni istante il modo di divertirti, progredendo egodendo, quindi, di ogni session, è per questo chefacciamo kite, no?!SAM_Ci sono sempre session buone e cattive,tutti vogliamo passare al livello successivonel nostro stile e progredire. Alcuni voglionocompetere e mettersi in discussionecontro altri, e alcuni fanno kite solo persoddisfazione personale. Io ho avutola fortuna di avere una carriera nelkiteboarding, ho viaggiato in alcuniposti che non avrei mai pensato divedere in vita mia, ho incontratotantissime persone, di diverseestrazioni sociali e stile di vita.Sono felice di avere una buonasalute, la mia famigliae gli amici. Ogni sessionè buona, non importaquali siano le condizioni.“È come sentirsi,per un momentodella tua vita, partedi qualcosa,e se trovi quelmomentoparticolare...duraper sempre…”


78TECNICA WAVETuboTesto Mitu MonteiroFoto Gilles Calvet/Fone


Mitu MonteiroTUBOSe sei un wave rider, non puoi non avere lapassione per il tubo. È nell’immaginario diogni surfista, grazie al cinema, grazie ai videodelle leggende del surf, tutti sanno cosasia… ma pochi, in effetti, ci si sono trovatidentro…A differenza di ciò che pensa la maggiorparte della gente, con un aquilone è possibilefare un tubo come in surf.


80TECNICA WAVETuboFondamentale è la scelta dell’onda e la tempistica.L’onda giusta consente di eseguire un tubo lungo ecorretto, mentre azzeccare il timing, vi porteràsicuramente fuori dal tubo.La partenza è molto importante, scendendo l’onda sideve continuare a controllare come l’onda si stia srotolandodietro di voi. Controllando se si sta chiudendo,velocemente o lentamente, dovrete fare in mododi regolare la vostra velocità.Ad esempio, se partendo, ci si rende conto che l'ondasi sta chiudendo troppo lentamente, si dovrebbescendere quanto più è possibile premendo sul piedeposteriore per ridurre la velocità e avvicinarsi allazona d'impatto.Una volta che siete nella zona d'impatto, è necessariopiegarsi il più possibile, quasi sedendosi sul bordo,per rendere il vostro corpo simile a una piccola“palla” sulla tavola, per adattarsi al tubo.A volte si può sentire di essere troppo veloci rispettoalla formazione del tubo. In questo caso è necessarioperdere la velocità per “aspettare” il tubo.Per fare ciò, se siete in frontside, si può semplice-


mente mettere la mano in acqua e spingere sul piedeposteriore. D'altra parte, se si è in backside, è necessarioportare il fianco verso l’acqua e afferrare latavola con la mano davanti.Se ritenete di essere troppo all'interno del tubo, epreferite evitare di essere “masticati”, è necessariospostare velocemente il peso sul piede anteriore,questo vi farà acquisire velocità e uscire prima chesia troppo tardi!In condizioni di off shore, prestate attenzionealle linee, non appena toccano l’acqua, spingerannoil kite verso il lato oppostoe, in pochi secondi, il kite cadrà in acqua. Per evitarequesto inconveniente, è necessario compensare velocementedall'altro lato, e uscire dal tubo nel minortempo possibile, spostando sempre il peso in avanti.TUBOmitu monteiro


STRAIG82STRAPLESS MOVESStraight airTesto e Courtesy fotoReo Stevens


HT AIRTutto deve avere un principio… e la prima cosa da imparare, quandosi vuole iniziare con le manovre strapless, è lo Straight Air, ancheperché è il punto di partenza per tutti gli altri triks strapless.Acquisire la capacità di navigare senza straps, ed essere in grado diriconoscere quando la tavola è salda ai vostri piedi, è essenziale perprogredire nel vostro riding strapless.


84STRAPLESS MOVESStraight air1.Come in ogni salto,che sia strapped o strapless,prima di staccaredall’acqua è necessariocaricare il kite e la tavola,impostando un’orzatadecisa. Questo crea unatensione aggiuntiva nellelinee, che userete persaltare fuori dall’acqua.2.Mentre caricate latavola, girate la prualeggermente al vento,quel tanto che basta, perportare la parte inferioredella tavola, in altreparole il bottom dellatavola, al vento. In questafase della manovra,puntare le dita dei piedipotrebbe aiutarvi se losentite necessario.3.In aria, assicuratevidi tenere la parte inferioredella tavola semprenella direzione del vento,per far in modo chequesto eserciti la suapressione. Se il bordo rivoltoal vento dovessescendere, esponendo laparte superiore della tavola,il vento la farà volarevia dai vostri piedi.


4.Guardate il punto diatterraggio, e atterratecome si farebbe con unnormale salto strapped.Consigli*Se tenete la mano posteriorestaccata dallabarra e in fuori, sarà piùfacile far ruotare il vostrocorpo in una posizioneche consenta di tenere laparte inferiore della tavolaal vento.*Utilizzare il depowerper accelerare o rallentare così da rimanere incontatto con la tavola inaria.*Se possibile, cercatedi staccarvi dall’acquausando un ‘kicker’, comeuna piccola onda o unchop, per aiutarvi nellostacco del salto.


86SNOWKITEAttrezzatura snowkite e accorgimenti in montagnaATTREZZATURA SNACCORGIMENTI INInizia la stagione invernale, ed è tempo di preparare la propria attrezzaturaseguendo alcuni consigli. Lo snowkite è ormai diffuso in tutto il mondo ed èpraticato molto nel mondo del kite. Essere trainati da un aquilone sulla nevefresca, in luoghi incontaminati, lontano dalle piste da sci, offre l’opportunitàdi sentirti veramente libero per qualche ora. La disciplina dello snowkite èormai diffusa in tutto il mondo ed è praticata sia nelle pianure per lunghibackcountry, sia sulle ripide montagne delle nostre Alpi, per affascinantirisalite e discese in freeride. Le nuove attrezzature consentono di praticarequesto sport in estrema sicurezza, senza lasciare da parte il divertimento el’adrenalina che il kite offre.testo Stefano Giglifoto Pascal Boulgakoff e Courtesy Ozone kites


OWKITE EMONTAGNA


88SNOWKITEAttrezzatura snowkite e accorgimenti in montagnaSi possono utilizzare sia kite Pump siaaquiloni foil dedicati, ma per rendere ladisciplina veramente affascinante quidi seguito qualche consiglio:Per praticare lo snowkite servono buonedoti di sci o snowboard fuoripistaquindi, prima di armare la vostra attrezzatura,vi consiglio di spendere qualcheora o giorno in una stazione sciisticaper prendere nuovamente confidenzacon lo scivolamento sulla neve e soprattuttocon l’approccio al fuori pista.Nel fuori pista, che sia in piano o in terreniripidi, bisogna sempre ricordarsiche il manto nevoso cambia in sostanza,compattezza, quantità e presentaostacoli nascosti, un po’ come praticareil kitesurf in acqua piatta, fra leonde, e nel chop, nella stessa session.Anche il vento in montagna cambia ea volte non è laminare come in mare.Gli ostacoli che incontra, deviano il suopercorso accelerando la sua intensitào, in alcune situazioni, rallentandola oaddirittura “sporcandola” con rotori disottovento. Questa cosa è da tenerebene a mente per rendere la sessionsicura, e nello stesso divertente. Siconsiglia l’utilizzo di attrezzatura da scio snowboard da freeride, un buon cascoe, per chi salta, una protezione perla schiena in quanto, se si cade, nonsi trova acqua e non sempre il mantonevoso supera i 50 cm di fresca, anzi,spesso, sugli spot di snowkite, il ventomodella la superficie e la rende compatta,ventata, e spesso dura come ilterreno. Per gli attacchi della nostra attrezzatura,dobbiamo prediligere quellida Freeride Backcountry e, quindi, conla possibilità di mettere le pelli di focae poter camminare sulla neve senzaaffondare, facilitando i nostri spostamenti.Per lo snowboard, consiglio del-


le buone ciaspole, leggere e pratiche.Questi due accorgimenti, per la praticadel backcountry snowkite, sono fondamentaliper non rimanere “a piedi nellaneve fresca”… Se si pratica snowkitein piano o nei pressi della propria auto,questa attrezzatura può essere eccessiva,ma consiglio sempre di utilizzaresci e snowboard da freeride.La scelta del kite è abbastanza semplicee si divide in due categorie. Ci sono iFoil Kite, progettati appositamente perla pratica dello snowkite, e i Tube Kite,gli stessi che si utilizzano in acqua.Perché utilizzare un Foil KiteIl foil kite è l’espressione massima delleperformance e della sicurezza per unkite da trazione. La sua avanzata tecnologiadi costruzione, derivante dall’esperienzadi progettazione dei miglioriparapendio in commercio, rende questokite una vela all’avanguardia dellasicurezza. In montagna, spesso, ci troviamoin repentini cambi delle condizionimeteorologiche, e cambiare la vela ochiuderla deve essere facile e rapido. Irecenti foil da trazione, permettono diesprimere le loro migliori caratteristichedi volo sin dalle misure più piccole,come la 4 mq, alle più grandi di 18 mq.Queste vele si dividono a loro volta peril light wind (profili molto allungati conAR7), molto divertenti in pianura perlunghe distanze, e vele per il backcountryfreeride, più compatte, dalla 4 maalla 12 mq.Consiglio di utilizzare vele intermedie,del tipo Ozone Frenzy, di misura 7, 12o 6, 10 (dipende dal peso e se si usanogli sci o lo snowboard). Ricordatevi chelo sci è più versatile dello snowboardcon il kite. Velocità e indipendenza digambe rendono lo sci molto più divertentedello snowboard. Con lo snowboarddovete utilizzare una misura in piùrispetto allo sci, poiché farete più attritosulla neve. Se si vuole risalire unamontagna, nello zaino bisogna averesempre due misure di cui, una la pilotidurante la session, e l’altra ti serve peril cambio di vento eventuale in quota oin pianura.La sicura di un foil kite è la migliore perla montagna. Basta rilasciare il CL e ilkite atterra senza tiro residuo permettendotidi recuperarlo facilmente, ripiegarloall’istante e sul posto e riporlonello zaino in poco spazio.Inoltre, è assai difficile rompere un kitefoil, ma se così dovesse essere duranteuna session, nel kit di riparazione aveteil Teijin ripstop adesivo con cui ripararein emergenza il taglio. Il kite continueràa volare senza problemi. Solamente se


90SNOWKITEAttrezzatura snowkite e accorgimenti in montagnasi dovessero rompere le briglie, il kitesarebbe trascinato a terra e allora lasua funzionalità totale potrebbe venirea mancare.Il kite foil dispone di una maniglia checollega le due back line e che, se tirata,permette di parcheggiare il kite dove sidesidera, senza nessun pericolo. Inoltreè utile qualora il kite atterri a testain giù. Attivando questa maniglia, il kitedecolla sulla sua verticale, al contrario,per poi ruotare in aria e volare agevolmente.Fissare un kite foil a terra èsemplice e veloce, basta un po’ di nevesul tip messo a vento e lui sta li fermo.Farlo decollare non richiede l’ausilio diuna persona bensì è autonomamentegestibile in decollo e atterraggio.Il peso di questi kite, inclusa la barra,non supera i 5Kg e, trasportare con sénello zaino due kite di misure differenti,non implica uno sforzo particolaregiacché lo zaino non peserà più di 5 kg(e un kite si usa e uno è di riserva nellozaino). I kite foil si ripongono lasciandole linee e la barra connesse alla vela.Perché sconsigliamo i Kite PumpFare snowkite con un kite pump è possibilee non crea nessun problema, aparte alcune “controindicazioni”. Il kiteè più pesante, e per gonfiarlo devi portarecon te una pompa. Le temperature,in montagna, spesso sono sotto lozero, e le valvole della gomma da cuigonfiare il kite si induriscono molto facilmente(ho assistito spesso a rotturedi pezzi di gomma di valvole o pompe edi conseguenza ho assistito a interruzionidel divertimento senza nemmenoaver iniziato, ndr). Un kite pump sicuramente,in vento rafficato, è molto piùfacile da gestire in virtù della struttura


semirigida, per cui assorbe meglio ilvento sporco e rafficato, ma se il kite vagiù, e capita anche con i pump, dovetericordare che in montagna, soprattuttonella pratica del freeride, il terreno nonè liscio come l’acqua, bensì presentadegli ostacoli come rocce o alberi oghiaccio, tali da poter rompere e bucareil vostro kite pump. Una volta rottala LE, il gioco è finito. Rilanciare un kitepump caduto a testa in giù, implica l’utilizzodi uno spazio molto grande, almeno25 mt di diametro, in quanto lostesso, per ruotare, deve strusciare conla LE sulla neve e lì si deve essere capacie fortunati a non incontrare ostacoli.Con un kite pump non si può improvvisareun’escursione in backcountry perchè,se l’obiettivo è arrivare in vetta auna montagna, il sistema di sicurezzache adotta un pump, sicuramente nonpermette di atterrarlo dove si vuole,ma soprattutto non assicura che, dopoaverlo atterrato, non si sia rotto. Conun kite pump, però, si possono farebellissimi voli di pendio che noi sconsigliamo,in quanto un kite non è progettatoper volare come un parapendio.In montagna, quando fai un salto, pereffetto del piano inclinato, ti trovi facilmentea più di 15mt da terra, e se nonhai grandi abilità di pilotaggio, atterraresu un ostacolo è la cosa più comuneche io abbia visto in tutti questi anni.Inoltre, il CL e il trapezio, non sonoadatti a voli di pendio, siete agganciatisolamente ad un pezzo di plastica che,se accidentalmente azionato, vi lasciain mutande a 20mt per aria. I piloti chevolano con i kite in montagna, usanoun imbrago da alpinismo, e assicuranoil kite con un moschettone da arrampicatasopra al CL, alcuni addirittura fissanoil CL, e per me sono dei folli, in


92SNOWKITEAttrezzatura snowkite e accorgimenti in montagnaquanto per volare e divertirsi, ci sonodiversi altri giocattoli.Far decollare e atterrare un kite pumpsulla neve, richiede l’ausilio di una personae non sempre, in montagna, si disponedi qualcuno nel momento e nelposto in cui ci si trova. Un kite pumppesa e occupa molto volume, portarecon sé due kite con la pompa, non èsemplice. Bisogna ricordare che cambiarele linee in montagna, non è agevolecome al mare. Immaginate di camminarea piedi sulla neve fresca per25mt con il freddo e il vento…Infine, un ultimo consiglio tecnico e disicurezza per tutti coloro che voglianoimparare lo snowkite e la disciplina delbackcountry: in montagna si và con rispettodella natura, ma soprattutto conrispetto degli amici.Ricordati, non si lascia nessunoindietro!Per questo, chiunque pratichi questosport, usa portare con sé nello zaino lapala, la sonda e l’ARVA e se qualcunodel gruppo con cui si condivide la giornatane è sprovvisto, sta mancando dirispetto alla vita sua e a quella degli altri.Spesso, personalmente, non portopersone che ne siano sprovviste, preferiscorischiare da solo con l’attrezzaturanecessaria, piuttosto che metterein pericolo la vita di altri.Ricordatevi che un kite non ti salva lavita in valanga, non bisogna pensareche, invertendo, se ne salti fuori!Ci sono delle scuole dedicate allosnowkite con professionisti che saprannodarvi attenzione e consigli inpoche ore di lezione. Consiglio di frequentarelezioni con un istruttore qualificatodi snowkite, così che, in pocheore, si possa assaporare l’immensa libertàdi questo sport.Anche se si ha un ottimo livello di kitesurf,non bisogna dimenticare chec’è sempre qualcosa di nuovo e interessanteda imparare, soprattutto daqualcuno che, magari, in montagna, sadare migliori consigli!Da canto mio sono molti anni che praticoquesta disciplina, sono maestro disci, istruttore di vela, lavoro nel settoredel kite, e mi piace scalare vulcani conla sola trazione di un aquilone. In questianni ho imparato molto ma credo diavere ancora tanto ancora da impararee condividere.


Gli accorgimenti da prestare in montagna soprattuttoper coloro che vogliano fare backcountry:+++++++++++Verificare i wind gram della giornata della localitàin cui si è scelto di fare snowkiteVerificare il manto nevoso, le precipitazioni, e lasituazione meteo dei sette giorni precedentiComunicare sempre dove si vaAvere un GPSAvere le dotazioni di sicurezza, pala, sonda e ARVAPortare con sé un Kit di riparazioni, inclusocacciavite, coltello e forbiciAcqua e qualcosa di energetico da mangiareCasco, maschera e un paio di guanti in piùTelefono ben carico (ricordatevi che in montagnaspesso il telefono non ha copertura, ecco il motivo percui si deve comunicare sempre a qualcuno dove si è edove si vuole andare)Se si usano gli sci, consiglio un buon paio di sci conattacco da alpinismo/freeride, quindi non bisognadimenticare bastoncini telescopici e pelli di focaSe si usa lo snowboard, consiglio di portare un buonpaio di ciaspole leggere e poco ingombranti, senzadimenticare i bastoncini TelescopiciUna buona macchina fotografica e GoproCi vediamo in montagna!Stefano Gigli - Ozone Italia Country ManagerPer uscite di backcountry freeride - Stefano GigliDove praticare lo snowkite in Italia:ABRUZZO - SnowkiteRoccarasoMARCHE - BigdayTRIVENETO - SnowkiteTonale, Kite4Freedom


FREESTYLINDY GLIDALBERTO118FREESTYLE MOVESIndy Glide Bs 180Testo Alberto RondinaFoto Roberta Pala


Come in molti boardsport, le manovre semplici sonoanche quelle più stilose, e più difficili.I backside 180 sono forse le manovre più chiuse inassoluto in gare di wakeboard, skate, snowboard.Certo i nuovi 720, o 1080, ecc, sono molto difficili,ma saper fare un qualsiasi tipo di 180, magari con ungrab, fa vedere la tua padronanza e coordinazionein aria… e da un tocco di stile in più, che non é unacosa da tutti! Nelle manovre da kicker questi trick lafanno da padrone, ma anche negli air tricks, comeper esempio sul cable, gli atterraggi blind sono supercomuni… e per niente facili! Per una questione di fisica,quando la gamba posteriore é stesa, e lontanadal kite, il movimento più facile e rapido, é la rotazionein front side. Quindi, per fare un esempio, conquesto trick, l’indy glide viene molto più automaticoatterrarlo in toeside o addirittura wrapped, rispettoal backside e quindi atterrare blind.E MOVESE BS 180RONDINA


118FREESTYLE MOVESIndy Glide Bs 180Per una questione di fisica, quando la gamba posteriore é stesa, e lontana dalkite, il movimento più facile e rapido, é la rotazione in front side. Quindi, per fareun esempio, con questo trick, l’indy glide viene molto più automatico atterrarlo intoeside o addirittura wrapped, rispetto al backside e quindi atterrare blind.1 2 3Con il kite a 45°, staccatedecisi, spingete forte conla gamba dietro, piegatela gamba davanti per tiraresu il nose della tavola,e per prendere subitoaltezza.Mollate subito la manoposteriore dalla barra,per andare a grabbarela tavola sul lato toeside,nella posizione chevi viene più naturale, ame piace molto l’indy o ilcrail. Per tenere il kite piùfermo, dovete aver messola mano davanti beneal centro della barra (iometto sempre una o anchedue dita dall’altraparte del depower).Quando arrivate a grabbarela tavola, muovetelo sguardo sull’acquasotto di voi per calcolareil tempismo del vostrosalto, cioè quanto tempopotete tenere il grab, primadi mollare e incominciareil backside 180.


INDY GLIDE BS 1804 5 6Per iniziare il Backside180, date un colpo decisocon la testa, girandolasopra la vostra spalla posterioree spingete decisila tavola in avanti, peressere bene bilanciati edavere la tavola sotto divoi.L’errore più comune énon atterrare abbastanzadi lasco in blind, quindigirate il più possibileanche più di 180°, comefaccio io qui nella sequenza.In questo modo, il kitesarà completamentesventato e i cavi sarannomorbidi, la barra saràvicina al nostro fianco efacilissima da passaredietro la schiena.Piegate le gambe perammortizzare l’atterraggio,e ride away!Ciao!Alby


FRONTSIDE94STRAPLESS MOVESFrontside reverseIL FRONTSIDE REVERSE RAPPRESENTA UNODEI TRICK BASICI DELLO STRAPLESS FREE-STYLE, SI DIVIDE IN TRE MOMENTI, POP, AIRROTATION E SLIDE ROTATION.Testo e foto Stefano Gentili


REVERSE


96STRAPLESS MOVESFrontside reversePOP1.Prendete come punto di riferimento un piccolochop, mantenete una buona velocità e staccatepoppando, cercando di mantenere la tavola più verticalerispetto a un pop air normale, questo agevoleràla rotazione aerea di 180°.AIR ROTATION2.Per ruotare la tavola in asotto vento a voi distendendraccogliendo quella anteriorrotazione preparatevi all’attvertendo i carichi.


SLIDE ROTATIONria, spingete la poppao la gamba posteriore ee, una volta innescata laerraggio pinne avanti in-3.Una volta atterrati dovrete impostare una successivarotazione di 180° che si esegue in slide,spingete con le punte dei vostri piedi facendo farepresa al castello delle pinne che agevolerà la finedella rotazione, seguite la rotazione della tavolaruotando le spalle e portando la barra di fronte a voitenendola il più lontano possibile dal vostro corpo,questo vi aiuterà a coordinarvi.


98TECNICACome si sceglie il kite idealeTesto Renato Casati - Foto Courtesy RRDCOME SI SCIL KITE IDEAQual è l’ala giusta per voi ?Sapreste identificare i vari modelli a colpo d’occhio e capirneal volo, dalla forma, il tipo di utilizzo?Sapreste catalogare e comprendere le varie caratteristiche dibase del vostro kite?L’offerta di ali sul mercatoè in continua crescita.I vari produttori immettonoogni anno nuovimodelli e tutti creanodiverse linee di kites perandare incontro alle variegateesigenze dei riders,che crescono con lacrescita dello sport.Negli anni l’evoluzionedei kite è stata implacabile,e guardando i kitedi oggi ci si chiede realmentecome si facessea stare in acqua qualcheanno fa con kite con cuioggi non entreremmo inacqua neanche per gioco.Sul mercato esistonooggi oltre una trentinadi produttori e ogni produttoreimmette diverselinee di aquiloni, destinateagli usi diversi che iriders richiedono.COME ORIENTARSI?Le variabili da considerareper l’utente mediosono troppe, e spessogenerano solo confusione,anche fra gli addettiai lavori, figurarsi per iprincipianti.Bisogna capire, a monte,che esistono ali tuttofare,destinate ad un usoFREERIDE-ALL ROUND,che fanno tutto molto


EGLIELEWAVERRD - Religionbene, sono sicure, hannoun range di utilizzo moltoampio, sono facili e sonola soluzione ideale periniziare, e vanno beneper tutti i kiters principiantie di medio livello.Poi esistono ali che sonopiù complicate da gestire,poiché ottimizzateper particolari situazioni.Esistono ali RACE, aliWAVE, ali FREESTYLE,ali WAKESTYLE/POWERSTYLE.Per complicare poi ulteriormentela scelta, cisono modelli con utilizzoorientato misto, quindiad esempio ali freeridemolto veloci per uso wave-freeride,ali race conmolto hang time per BigAir, ali freestyle orientateal Big Jumping o aliFreestyle orientate alWake power style, ecc…Senza entrare in tecnici-smi inutili (C-kites, Bowkites, SLE Kites, Delta,Hybrid...), prima di scegliereun kite dovretechiedervi semplicemente…


100TECNICACome si sceglie il kite idealeFREESTYLERRD - ObsessionWAKESTYLE - POWERSTYLERRD - Obsession Pro1.QUALE UTILIZZOPREVALENTE AVRETE?Wave, Race, All-round-Freeride,Freestyle, Wakestyle?A questo punto lascelta si sposterà fra i diversiproduttori che hannoa catalogo dei modellidedicati espressamenteal tipo di utilizzo scelto.2.COMPARAZIONE FRAPRODUTTORI e MODELLIE qui dovrete cercare distudiare i singoli modellidi ogni produttore sui sitiweb di riferimento, capirequale kite si avvicinamaggiormente all’ideache avete in testa voi. Adesempio, per il wave, sesurfate strapless e senzausare molto l’aquilone insurfata, avrete bisogno diun’ala con un Drifting accentuato(vedere dopo diche cosa si tratta, ndr).Se surfate “strapped in” ostrapless con molto powerdi aquilone, avrete bisognodi un’ala molto velocee con minor drifting…3.DOCUMENTARSI ETESTARE!Una volta identificata l’ala,o le ali, su cui siete indecisi,dovrete leggere forum,commenti, recensioni e sepossibile, LAST BUT FIRST,TESTARE direttamente ilkite prima di acquistarloe avere quelle sensazioniuniche che danno il giustofeeling fra utente e attrezzaturae che sono INDIVI-DUALI e quindi non standardizzabili!


ALLROUNDRRD - VisionFREERIDERRD - Passion4.QUALI SONO LE VARIABILIDA VALUTARE?Ogni kite ha caratteristichediverse, ma qualisono i parametri di riferimentoda valutare?Nei grafici sotto riportati,ho diviso alcuni fra ipiù importanti parametri,cercando di standardizzare,a grandi linee, e conovvi margini di approssimazione,calcolati sullaMEDIA delle prestazionidei singoli kite in commercio.Si può così osservare,a colpo d’occhio, qualisono le caratteristicheFONDAMENTALI che dovrebbeavere il vostrokite ideale.Ricordate comunquesempre che la differenzain acqua la fa il rider,e non il kite, ma certamenteavere un kite cheè orientato all’utilizzoRACERRD - Addictionprimario per cui l’abbiamoacquistato, aiutamoltissimo.


102TECNICACome si sceglie il kite idealeFREERIDE/ALLROUNDAspect ratio 4.0 /5.0Forma equilibrataWAVEAspect ratio 3.5 /4.0Forma corto e largoAd ogni parametro è stato assegnatoun valore che va da lowa top passando per tre misureintermedie. La porzione di ciascungrafico più piena rappresentail valore top, quella piùvuota il valore low.toptop/medimummedimumlow/medimumlow


FREESTYLEAspect ratio 4.0 /5.0Forma equilibratawakestylewaveracefreestylefreeride/allroundTutti i parametri rappresentaticon lo stesso colore fannoriferimento ad una specificamacroarea (freeride, freestyle,race, wakestyle, wave). Questadivisone è stata realizzata permettere in evidenza le specificitàdi ogni macroarea.


104TECNICACome si sceglie il kite idealeWAKESTYLEAspect ratio 5.0 /6.0Forma: lungo e strettoGLOSSARIO DEI TERMINIA.R. (ASPECT RATIO)Rapporto numerico diproporzione fra la lunghezzae la larghezzadel kite. Tutte le caratteristichesottocitate sonodiretta conseguenza diquesto rapporto.FORMA DELL’AQUILONEDiretta conseguenzadell’ A.R. Solo guardandola forma in volosi può intuire che tipodi aquilone si ha tra lemani e con quali caratteristiche.COMODITÀ – COMFORTQuanto è “facile” gestirel’aquilone in mano. Èdato dall’insieme dei sottostantidiversi parametri...Windrange, velocità,depower, drifiting, boli-


RACEAspect ratio 5.0 /6.0Forma: lungo e strettona, hang time etc.WINDRANGERange di vento supportato.Quanta escursionedi vento gestisce l’aquilone.Ad es una 9 mt chegestisce da 15 a 25 nodi èdiversa da una 9 mt chegestisce 18-23 nodi...DEPOWER–(Capacità)Capacità del Depowermobile di “sventare” l’ala.Si misura in %. Il 100%equivale a far cadere l’ala,il 90% a togliere tuttala trazione etc... Un’alacon molto depower èottima, ad esempio, peruna gestione miglioredelle raffiche o per surfare,ma pessima per chinon vuole scaricare troppol’ala in salto (per averemaggiore hang time).SHEETING (IN & OUT)Quando si tira la barraverso di sé acquista potenzae si perde (Sheetingin), quando la si allontanada sé, la si perdee ci si ferma (Sheetingout).RILANCIO – FACILITÀLa forma dell’ala determinala facilità di rilanciodall’acqua. Ovviamente,se il kite ha la quinta linea,il parametro è relativoe falsato.DRIVEQuanto precisamentel’aquilone reagisce aicomandi, in modo diretto,nel modo più precisopossibile.LOOP ABILITYPropensione e capacitàdel kite di performare neikiteloop in modo costantee rapido, senza strapparetroppo il riderHANG TIMEÈ la capacità di galleggiamentodell’ala in ariadopo un salto... sostan


106TECNICACome si sceglie il kite idealezialmente quanto si restain volo...LIFTCapacità dell’ala di acquisirealtezza. Ali conAR bassi saltano alto,ma ricadono altrettantorapidamente. Ali con ARelevati salgono meno magalleggiano maggiormentenell’aria.DRIFTINGCapacità del kite di “seguire”il Rider quando l’alaè ferma e sta surfando.In condizioni On/Side OnShore è fondamentaleavere un’ala con ottimodrifting.STEERING (Overpowered)Quanto velocemente, inrotazione, reagisce unkite all’impulso della barradepotenziata (sheetedout), quindi con backlinesallentate.STEERING (Reactive)Quanto velocemente, inrotazione, reagisce unkite all’impulso della barracazzata, quindi conbacklines in buona tensione.STABILITÀQuanto è “prevedibile”in volo, senza comportamentiindesiderati eimprevisti, ad esempiodurante una raffica o duranteil passaggio da finestraa finestra.POP UNHOOKEDCapacità del kite di reagire,rapidamente econ buona ascensione,all’impulso dato tramitepop da sganciati.POWER RELEASE DELAYCon quanto ritardo, rispettoall’impulso datoal depower, il kite perdepotenza.HIGH BAR PRESSUREQuanta pressione si percepiscesulle braccia,tirando la barra a sé.Dipende anche dal puntodi attacco delle backlines, sugli aquiloni chehanno questo settaggio.KITELOOP SPEEDCon quanta rapidità ilkite effettua la rotazionesu se stessoKITELOOP POWERQuanta potenza rilasciail kite durante il kiteloop.BOLINACapacità del kite di risalireil vento “uscendo”dalla finestra di volo. Alicon AR elevato, bolinanomaggiormente di ali conAR bassi.LOW ENDLa potenza che generaun kite nella fascia divento MINIMA, progettataper quella determinatamisura.Renato “DrKite” CasatiResponsabile tecnicoWave team rider RRD. Kitesurfer dal 2000, è stato giudice edatleta PKRA e KPWT. Ha scritto continuativamente per diverseriviste di settore negli ultimi 12 anni. Vive fra lago di Como eSardegna ma sverna fra le onde Capoverdiane.


108 TEST<strong>Kitesoul</strong> test 2015KITESOULEST2015


*Le infografiche sono state realizzate sulla media deivalori espressi da più <strong>Kitesoul</strong> tester.RACEWAVESTEEARING OVERPOWEREDDEPOWERALL ROUNDPOPLOWENDREACTIVE STEARING STABILITA’1. 2. 3. 4.TURNING SPEED UPWINDFREESTYLENAISH-PIVOTNORTH - DICECABRINHA - CHAOSWAIMAN-MANIACBEST-TS


110TESTNaish PivotNAISH, PIVOTRACEWAVESTEEARING OVERPOWEREDDEPOWER1. 2. 3.4.ALL ROUNDFREESTYLEPOPLOWENDREACTIVE STEARING STABILITA’TURNING SPEED UPWINDIl Pivot è l’ultima nata incasa Naish, una vela dedicataal freeride/wave,di nuova concezione eprogetto, tre bladders,quattro linee, un kitenato per essere ciò chemancava nel panoramadelle vele della casahawaiana.Il nostro team ha testatola misura 10 mq e 6 mq,sia nel wave riding supiccola onda, sia in freestylesganciato su acquapiatta, in svariate condizionidi vento, dai 12 nodia oltre 30.Il suo nome, Pivot ovvero“perno”, dalla caratteristicadi rotazione dell’a


NAISH, PIVOTDisponibile nelle misure5 - 6 – 7 – 8 – 9 – 10 –11 – 12 – 14 mqwww.naishkites.com


112TESTNaish Pivotla, nome azzeccatissimo.La vela, sicuramente,ha prestazioni invidiabilinel wave riding, con ottimodrift e bella bolina,depower immenso. Alache è sembrata subitofacile, morbida sulla barra,reattiva e veloce, hacolpito la velocità del 10mq. Su mare formato econ onda sul metro, metroe mezzo, i rider wavehanno apprezzato la velocitàe la sensazione di“accompagnamento” nelbottom. Loop forte macontinuo, che permettedi recuperare trazione incaso di perdita di velocità.La ripartenza è immediata,grazie al reinserimentodella briglia ascorrimento sulle front,il depower è enorme eistantaneo, senza backstallanche se, con ventomolto leggero, uno deinostri rider ha segnalatoqualche problema diback stall.La vela è stata provataanche in freestyle suacqua piatta e vento sostenuto,dimostrando diavere un bel lift e pop,quindi garantendo ottimeprestazioni anche aun freerider.La barra è stata modificata,sia nelle colorazioni,sia, soprattutto, in alcunivalidi accorgimenti.Fermo restando la presenzadello strozzascotteper la regolazione deldepower, posizionato accantoal chicken loop, caratteristicapoco amatada molti dei nostri tester,la barra ha il consuetogrip ultra confortevole ecolorazioni totalmentedifferenti, grigio e giallo.Il trim delle back lines èinterno, non più sotto ilsalsicciotto galleggiantesulle back lines, bensì inun pratico alloggiamentoal terminale della barra.Inoltre, è possibile, conun semplice click-clack,variare la posizione delle“corna” della barra, conun’escursione di + o – 5cm. Sul tip, presenti treattacchi per le regolazionidelle back lines.Grafica come sempreaccattivante, sacca connuovo sistema per agganciopompa, valvolaoversize, in linea con lealtre vele sul mercato,sistema one pump “octopus”come tutte le veleNaish (senza tubiciniesterni, ma con valvoleinterne tra LE e bladders,ndr), copri-valvola in neopreneper evitare dannialla LE.


Il parere del nostro teamUna vela per il wave rider, ma anche per il freerider che voglia prestazioni eccellentie buon litf e bel loop. Il freestyler puro ha il Torch come vela dedicata in casaNaish e un buon compromesso è il riuscitissimo Park per il freestyler e il waverider, ci voleva una vela come il Pivot, che si inserisse in quella fascia sia versatiledel freeriding, sia “dedicata” al wave riding.


114TESTNorth DiceNORTH, DICERACEWAVESTEEARING OVERPOWEREDDEPOWERALL ROUNDFREESTYLEPOPLOWENDREACTIVE STEARING STABILITA’1. 2. 3. 4.TURNING SPEED UPWINDLanciato lo scorso annoda North Kiteboardingcome la nuova ala definitivaper chi ami spaziaretra il freestyle e il waveriding,il Dice si è subitoimposto tra i top sellerdel mercato inserendositra le allround a quattrocavi con strutturasemplice e leggera a trestruts. Accolto con entusiasmodagli addetti delsettore, dagli atleti e soprattuttodagli utenti, èriuscito a creare un nuovosegmento di mercato.Ora, nella sua secondaincarnazione, arriva condiverse migliorie e ottimizzazioniche ne innal-


NORTH, DICEDisponibile nelle misure4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 –10 – 11 – 12 – 13 mqùwww.northkiteboarding.com


116TESTNorth Dicezano ulteriormente leperformances. Un profilopiù profondo e aperto, ledona, in questa nuovaversione, un tiro più consistentee un hang timemaggiore. Allo stessotempo sono migliorateanche le prestazioni invento leggero ed è statoalleggerito anche il pesocomplessivo dell’ala, coneffetti benefici sulla suareattività. Il sistema dibrigliaggio è stato modificatoper conferire maggiorestabilità all’arco,mentre il profilo delle aliè stato ridisegnato per lemisure più grandi dalla 9alla 13 mq.Abbiamo testato il Dicenella misura 10 mq incondizioni di wave ridingcon onda sul metroe mezzo e nella misura9 mq su acqua piattain freestyle straplesse freestyle con twin tip.Veloce, stabile e reattiva,grazie al suo profilomolto simile ad un C kite,nelle onde segue bene ilrider, rispondendo prontamenteai comandi,ed è capace di sventareperfettamente, mostrandoun grande depower.È in questi frangenti cheemergono le differenzetra il Dice ed il cuginoNeo, con il primo cheama essere sempre inmovimento per tirare edare il meglio di sé, edil secondo che si lascia“parcheggiare” in driftingmentre si surfa, semprepronto a dare pienapotenza al primo richiamodella barra. Va dettoche le già eccellenti dotidi drifting del Dice, sonoulteriormente miglioratecon il modello 2015. Il feelingalla barra è ottimo,con una pressione che èleggermente aumentatarispetto al 2014 in favoredi una maggiore reattività,migliorate sensibilmenteanche la bolina,già buona, e le prestazioniin vento leggero.Una volta sostituita latavola da surf con untwintip, abbiamo scopertola doppia animadel Dice, una vela cheriesce ad entusiasmareanche in freestyle, senzaperò diventare aggressivacome un kite specialistico,come ad esempio ilVegas, ponendosi comela scelta ideale per i megaloopsin stile King ofthe Air. Il loop è, infatti,veloce e ben gestibile,con capacità di sviluppareuna potenza continualungo tutto il suo raggio.Le altre doti più importantiper il freestyle, il lifte il pop, sono state ulteriormenteperfezionaterispetto allo scorso anno.Due le regolazioni delleback lines per il trimmaggiodell’ala sul tip.Brigliaggio sulle frontcon nuova carrucola, edè presente una piccola Ydi briglia accessoria versola parte terminale dellaleading edge.La barra è di costruzioneleggera, pratica e funzionale,con un grip morbidoe una colorazionedecisa. Il pratico sistemadi regolazione delleback lines, è stato progettatocon cura ed è difacile accesso, poiché sitrova dentro i terminalidella barra. La lunghezzadella barra è regolabilein modo veloce tra duemisure attraverso il meccanismopresente nei


terminali ed è effettuatacon la loro semplice rotazione.Sistema one pump convalvola maggiorata, checonsente gonfiaggi rapidissimie con sforzo limitato,e valvola deflate vicinaall’estremità del tip,per ottenere uno sgonfiaggiorapido e completomentre si arrotola lavela.Le grafiche del Dice,come da tradizione North,sono semplici e accattivanticon una buonascelta dei colori, niente dieccessivo, per una velache riesce ad appagarel’occhio con sobrietàsenza tanti imbellettamentigrafici.Il parere del nostro teamIn questa nuova versione, il Dice non ha tradito le nostre aspettative, dopo ilsuo grande successo del 2014, confermando le sue doti ed innalzandole ulteriormente.Il cambio del profilo, reso più aperto, ha conferito più stabilità e velocità.Questo kite è la scelta definitiva per diversi pro-rider e per molti kiter “normali”nel waveriding, ma le sue doti polivalenti la inseriscono in una fascia più ampia,assicurando performances di ottimo livello per i freestylers e i freeriders. Ci sentiamoquindi di consigliare questa vela a tutti e soprattutto a chi, pur praticandodiverse discipline, vuole avere un solo set di vele in grado di accontentarlo al100% in ogni situazione.


118TESTCabrinha, ChaosCABRINHA, CHAOSRACESTEEARING OVERPOWEREDDEPOWER4.ALL ROUNDFREESTYLEPOPLOWENDWAVEREACTIVE STEARING STABILITA’1. 2. 3.TURNING SPEED UPWINDIl Chaos è la vela C-shapebrigliata a quattro lineededicata al freestyle/wakestyle,che si posizionaal top della gamma Cabrinha.Rispetto allo scorso anno,sono stati realizzati deipiccoli affinamenti a unprodotto il cui progettoera già molto riuscito,studiato per avere lemassime prestazioni nelriding sganciato, nellemanovre più estreme enei kiteloops potenti, perqueste sue caratteristicheè infatti la vela utilizzatacon successo daipro-riders Cabrinha nellecompetizioni PKRA.


Cabrinha, ChaosDisponibile nelle misure5.5 – 7 – 8 – 9 – 11 -13 mqwww.cabrinhakites.com


120 TESTCabrinha, ChaosIl nostro team ha testatola 7 mq e la 13 mq incondizioni di mare leggermentechoppato, convento sui 30 nodi per la 7mq e sui 12 nodi per la 13mq. La caratteristica checolpisce di più in quest’alaè il suo super loop, conun tiro potente che faletteralmente decollaree, al tempo stesso, lasua capacità di regalaresempre atterraggi morbidi.Per staccare benecon il Chaos, è importanteessere molto velocinella manovra e, in questomodo, un generosopop è garantito. La vela èsicuramente più fisica inandatura rispetto ad altrimodelli, come si addice aun vero C kite, ma questoaspetto viene ampiamentecompensato dallefantastiche sensazioniche regala nelle manovreunhooked. È proprio dasganciato che il Chaos dail meglio di sé, riuscendoa soddisfare tutte le esigenzedei freestylers piùaggressivi, che desideranouna vela reattiva, stabile,priva di backstall esoprattutto che dispongadi un perfetto “slack”,quell’istante privo di tiroin cui avvengono i passaggidi barra. Fluido ilmovimento, il feelingsulla barra è ottimale, lemisure grandi sono piùveloci quest’anno, le piccolepiù lente, proprio perottenere il meglio delleperformance freestyle/wakestyle. Migliorate inquesta sua ultima incarnazionele prestazioninel low end, solitamenteil “tallone d’Achille” deiC-shape, mentre il depowerè piuttosto generosoper questo generedi ala, e questa caratteristicane incrementa ilrange di vento. Nelle ripartenze,in alcuni casi,c’è voluto un po’ più ditempo rispetto al normaleper il rilancio dell’aladall’acqua.Le barre di Cabrinhasono abitualmente bencostruite e ricche di accorgimenti,dal sistemadi depower con le dueregolazioni separate, perpotenziare e depotenziarel’ala, che si attivano inentrambi i casi tirandoil terminale evidenziatocon colori diversi (rossoe nero), al quick releaseche si reinserisce facilmentecon il movimentodi due dita, una caratteristicaindispensabileper il riarmo della vela inacqua. Noi abbiamo utilizzatosempre la barraOverdrive 1x, dotata diun meccanismo sui terminalidella stessa, attraversoil quale è possibilevariare la lunghezzadella barra con un movimentosemplicissimo, da48 a 56 cm.Il sistema di gonfiaggio esgonfiaggio è effettuatoattraverso una valvoladi dimensioni oversize,come già Cabrinha utilizzaormai da anni, checonsente gonfiaggi moltorapidi, e con uno sforzominimo.La grafica della vela è,come da tradizione Cabrinha,molto accattivante,con intense colorazionie piacevolimotivi grafici, la dotazioneè completata da unasacca funzionale di buonafattura.


Il parere del nostro teamIl Chaos è il kite specialistico, ideale per chi desideri avere il massimo delleprestazioni da un C-kite, soprattutto nel riding unhooked e nelle manovre esplosivein puro wakestyle, con un punto morto perfetto per i passaggi di barra e unloop potente che, al tempo stesso, consenta di non atterrare in modo violento.È quindi una vela adatta ai freestylers esigenti che ne facciano buon uso nelleuscite aggressive, sul flat e nei wakepark anche in gara, non a caso è la vela diLiam Whaley e di Alberto Rondina. Va sottolineato che questo kite, pur avendouna vocazione ben precisa, è anche capace di farsi apprezzare nelle sessionipiù rilassate in freeride e, volendo estremizzare, di mostrare un comportamentodiscreto anche tra le onde, riuscendo in questo modo ad accompagnare dappertutto,con soddisfazione, chi decida di sceglierlo.


122TESTWaiman, ManiacWAIMAN, MANIACRACEWAVEREACTIVE STEARING STABILITA’STEEARING OVERPOWEREDDEPOWER1. 2. 3. 4.TURNING SPEED UPWINDALL ROUNDFREESTYLEPOPLOWENDDopo tanta attesa, finalmenteWainman ha presentatoil suo C kite, ilManiaC. A lungo c’eranostate voci della presentazionesul mercato di un Ckite della casa hawaianae i freestyler puri hannofinalmente visto la loroattesa rendersi concretaquest’anno.Il ManiaC è una vela dafreestyle/wakestyle, aquattro linee e cinquebladders, senza brigliaggio,studiata e progettataper soddisfare le esigenzedei riders esperti.Il nostro team ha testatola misura 9.5 mq, sia nelfreestyle hooked sia in


Wainman,ManiaCDisponibile nelle misure6.5 – 8.5 – 9.5 – 11.5 –14 mqwww.wainmanhawaii.com


124TESTWaiman, Maniacquello unhooked, in condizionidi acqua piatta emare choppato. Opinionecomune a tutti i ridersè che il ManiaC, sia unavela dedicata a un utilizzatorefinale esperto, puravendo un’erogazionedella potenza costanteche ne consente una facilegestione. In andaturala vela è piuttosto fisica,ha doti di bolina buoneper essere un C e cosìpure le performances invento leggero. La capacitàdi risposta della velaè buona, con una reazioneimmediata ai comandisulla barra. La vela èdotata di numerosi puntidi settaggio sulle linee,tre sulle front, e quattrosulle back, così da potervariare il trimmaggio, secondole condizioni e ilfeeling personale che sivoglia ottenere.È stata provata più voltela ripartenza dall’acqua,punto dolente di molti C,forzando la caduta dellavela, questa si è rivelatapiù agevole con ventoforte, ma ottima anchecon vento leggero, carat-


Il parere del nostro teamUna vela dedicata al freestyler/wakestyler che voglia trovare tutte le caratteristichedi un Ckite, potente, con loop ampio e con un bel pop e un “punto morto” dasganciato, che consenta agevoli passaggi di barra.teristica che è stata davveromolto apprezzatadai riders.Mentre in andatura e nellemanovre agganciate lavela è abbastanza fisicasulle braccia, da sganciatoil feeling è incredibile.Galleggia benissimonell’aria, consentendopassaggi di barra fluidi,ha un bel pop, è reattivasulla barra. Il loop èprofondo e ampio, com’èconsuetudine per un Ckite puro.La barra è semplice, senzafronzoli, come si addicea un C, leggera e funzionale.Strozzascottesulle front, finger rimovibilesul chicken loop.La grafica è di sicuro impattoe le colorazioni ag-gressive. Gonfiaggio esgonfiaggio one pump,con classico sistema delledue valvole inflate/deflate. Sacca a zainoampia, con scompartoper riporre la barra e diversealtre tasche.


126TESTBest, TSBEST, TSRACESTEEARING OVERPOWEREDDEPOWER1. 2. 3.4.ALL ROUNDPOPLOWENDWAVEREACTIVE STEARING STABILITA’TURNING SPEED UPWINDIl TS è stato il Kite piùvenduto da Best Kiteboardingnegli ultimi dueanni, è un open C shapebrigliato a 4 linee, unavela all round così polivalenteed efficiente cheFREESTYLEAlex Neto l’ha usata pertutto l’anno nelle gare delcircuito PKRA. Rispettoallo scorso anno l’ala nonè stata particolarmentestravolta poiché si trattadi un progetto davvero riuscito.Dal punto di vistastrutturale è stata usatauna quantità inferiore didacron e si è lavorato sulpeso del ripstop per conferirealla vela una maggioreleggerezza


BEST, TSDisponibile nelle misure5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10 –12 mqwww.bestkiteboarding.com


128TESTBest, TSattraverso un passaggiograduale tra ripstope dacron sulla trailingedge, garantendo, inoltre,una minore usuradella stessa.Le briglie sono più corterispetto allo scorso anno,il che rende la vela piùreattiva e morbida sullabarra.Abbiamo testato la 10mq in condizioni di ventoleggero e acqua piatta,mentre con la 8 mq cisiamo spinti in condizionidi vento forte e marechoppato.In andatura la vela ha dimostratodi essere davverostabile e leggerasulla barra, facilissimada maneggiare anchein condizioni di steeringoverpowered, cioèquando il rider ha la barratutta in battuta alta ele back lines sono moltoallentate, da sottolineareinoltre le eccezionali dotidi lift e bolina.Abbiamo volutamenteforzato tutte le operazionidi manovra per verificarela capacità di reazionebarra-ala, anchein condizioni di difficoltà,e abbiamo avuto la confermache si tratta di unkite solido e dotato di ungrande depower.La vela, durante il test,si è dimostrata sempremolto reattiva e ha rispostoimmediatamenteai comandi anche convento davvero moltoleggero, dimostrando dipossedere un buon tiroanche in queste condizioni.L’ala è dotata diun buon loop, morbido emedio-ampio, e il feelingè ottimo anche da sganciati.La vela, come già detto,presenta un brigliaggiopiù corto sulle front lines,mentre le regolazionisulle back ai tips sonodue. La barra, dal designlineare, è molto comodae leggera ed è disponibilein ben tre misure: 47 –52 - 57 cm.Il chicken loop è dotato diun quick release semplicee affidabile, mentre laregolazione del depowerè affidata a un tradizionalestrozzascotte sullefront lines.


Il parere del nostro teamIl TS è la vela, tra quelle che abbiamo provato, che ha avuto il maggior numero diestimatori tra i tester, dimostrandosi ancora una volta estremamente versatile,riuscendo ad assecondare le esigenze dei freeriders, dei wave riders di livellomedio, arrivando ad accontentare anche il freestyler più aggressivo. Sono stateapprezzate principalmente le caratteristiche di bolina, il notevole depower e ilcomportamento in condizioni di vento leggero, oltre all’eccezionale risposta aicomandi. Un test complessivamente molto positivo per questo kite tuttofare che,proprio per il suo mix di versatilità, semplicità d’uso ed elevate performances,può essere la scelta giusta per riders di qualsiasi livello e stile.


STEFANO130 ITWStefano GigliGIGLIAbbiamo intervistato Stefano Gigli, responsabile di Ozone Italia,una persona che vive in un modo che per molti è un sogno, viaggi,Natura, sport... Stefano questa vita l’ha fortemente voluta, e vissutafin da piccolo, grazie anche all’appoggio dei suoi genitori... acqua,terra, aria e fuoco... i suoi elementi... perchè, la felicità, sta nelrealizzare i propri sogni...!ITW di Roberta PalaFoto Daniele Mei, Pascal Boulgakoff e Courtesy Stefano Gigli/Ozone Italia


132ITWStefano GigliKS_Ciao Stefano, ci raccontiqualcosa di te?SG_Sono nato a Romanel 1972, e già da bambinosono stato attrattodalle montagne innevate,le nuvole nel cielo ele onde del mare. Mi èpiaciuto sempre tutto ciòche si muoveva nell’aria,e quando mi è capitatodi vedere un gabbianoche vola senza battere leali, sognavo di essere ingrado di farlo anche io dagrande. Seguendo le miepassioni, sono diventatoun professionista di sportall’aria aperta. Maestrodi sci, istruttore di vela,guida di Mountain bike,Stand Up Paddler, Surfer,pilota di parapendio,lavoro nell’industria delkite e faccio parte di unagrande famiglia, OzoneKite, Kitesurf e Paraglidingcompany, per mela migliore al mondo! Poiho scoperto che mi piacemolto viaggiare, la miavera casa è il mondo intero,e sto cercando discoprirlo, so che l’avventurami aspetta ogni giornodietro l’angolo di ognifetta di terra. La mattina,quando mi sveglio, restosorpreso da quanto mipiaccia il sole e pianificarela mia giornata. Ho iniziatoa condividere i miei


“quando mi è capitato divedere un gabbiano che volasenza battere le ali, sognavo diessere in grado di farlo ancheio da grande.”viaggi e le mie avventurecon i miei amici e, dopoaver trascorso moltianni di lavoro nel settoredell’insegnamento edella promozione sportiva,ho finalmente iniziatoa dedicare molto piùtempo alle mie passionipiuttosto che seguire falseambizioni di successoeconomico e sociale. Hoottenuto grandi successinel corso degli ultimianni, ma ora ho sceltodi lavorare divertendomi,vivere e viaggiare ingiro per tutti i luoghi chem’ispirano. Se mi chiedetequale sia il mio luogopreferito, la risposta è“ovunque tutto si muovain armonia con il tempoe la Natura”! Dove possovolare e praticare sci,vela, kite, surf e mountainbike. Niente m’ispirapiù di vedere le personeche riescono a creare lavita che vogliono.KS_Acqua, terra, aria,fuoco, come si mescolanoquesti elementi nellatua vita? Da quale elementosei partito percreare la vita dei tuoisogni?SG_Vivendo in questomondo, le mie passioni sisono immerse negli elementiessenziali che ci


134ITWStefano Giglicircondano. Sono partitodalla montagna, la nevemi ha sempre affascinatosin da bambino, e perme andare a sciare era lagioia più immensa. Poi,vivendo sul Lago di Bracciano,già dai primi annidella mia adolescenzasono saltato sopra a unapiccola barca a vela (esto parlando degli anni80), e da lì il vento miha rapito completamentela mente. Crescendo,mi sono reso conto chenon potevo fare altro chequesto, vivere e lavorareall’aria aperta e, perchéno, fare delle mie passioniuna professione. Hoavuto una bellissima carrierasportiva e agonisticain molte discipline, siasugli sci sia in barca avela, ho scalato bellissimemontagne e navigatomari incredibili, ho usatoil kite in tutte le sue forme,e sto usando il parapendioper lunghi volidi cross (almeno ci provo)e alla competizioneha preso il sopravventol’avventura, la scopertae l’esplorazione. Se oggipotessi tornare bambino,sicuramente potreidire che il mio sogno dagrande sarebbe fare l’esploratore.


“Se oggi potessi tornarebambino, sicuramentepotrei dire che il miosogno da grande sarebbefare l’esploratore.”KS_Tu sei il punto di riferimentodel mercatoOzone in Italia e Ozoneè leader nello snowkitee nel race… come vedi ilfuturo di queste disciplinenel mercato italianoche è decisamente diversodal resto dei paesieuropei, ad esempio daquello francese…SG_Nel 2003/4 io lavoravogià da anni in unagrande azienda <strong>Italian</strong>ache sviluppa e produceprotezioni per lo sport,la Dainese (molto famosanel mondo dellemoto) e collaboravo conla HEAD sci e snowboardper la promozionedei materiali tecnici. Seguivogli sci club e le giovanileve e, insieme a ungrande gruppo di ricercae sviluppo, riuscivamoa fare un ottimo lavorodi promozione in Italia.Un giorno, passando perOvindoli, il mio colleganonché carissimo amicodi merende Max Di Ponzio(istruttore nazionaledi Snowboard), mi ha invitatoa fare un giro conlo Snowkite. Ecco, quelgiorno fui letteralmenteproiettato in una nuovadimensione, quella delfreeride che si fa sia insalita sia in discesa, conla sola trazione di un


136ITWStefano Gigli


aquilone. Dopo qualcheanno, mi contattò MattTaggart uno dei proprietaridella Ozone Kite eKitesurf. Ci incontrammonegli uffici della ricerca esviluppo del parapendioin Francia e da li iniziò lamia avventura in questomondo. All’inizio la passionepredominava sullasfida commerciale, lacompetizione era comelo è tutt’ora, agguerrita,e la mia entrata sul mercatofece sorridere diversipersonaggi famosi delsettore. Da li partì la sfidadi quest’azienda. La vogliadi costruire solo veledi qualità e la passionedi un team trasversalecome questo ci ha permessodi arrivare a esserefra le aziende leadernel Kite e nel Kitesurf. Èstato difficile all’inizio,dovevo costruire tuttoda zero e prendere postonel mercato <strong>Italian</strong>o. Poi,piano piano, ho costruitouna rete di collaboratoriche in questi anni hannocontribuito al nostrosuccesso in Italia. Nonè stato facile realizzarela rete vendita, sceglierestrategie commercialiche fossero competitivee appetibili, ma il prodottoe la nostra energia ciha permesso di concretizzareun sogno e cioèrendere i prodotti Ozonefra i leader del mercatoSnowkite, Kitesurfe Landkite. Oggi in Italiavendiamo oltre 700 velel’anno e il nostro clienteè un appassionato delmarchio. L’Italia e il miometodo di lavoro sonomolto interessanti perle altre nazioni, abbiamotrasformato la distribuzionediretta in Just inTime e non immettiamosul mercato più prodottodi quanto ne sia richiesto.Si è vero, siamo leadernel Race come nelloSnowkite, ma le nostrevele più vendute rimangonoil CATALYST ed ilREO, che sono incredibilivele da divertimento. Cipiace sviluppare prodottifunzionali, semplici erobusti e impieghiamoi migliori materiali sulmercato per realizzarli.Tenendo conto che siamoleader incontrastatinel parapendio mondiale,prendiamo spunto dallemigliori tecnologie diproduzione di profili alariche volano e per renderetutto perfetto. Abbiamocomprato da anniuna fabbrica di proprietà,dove all’interno ci lavoral’ingegnere aerospazialeDave Pilkinghton cheè anche uno dei tre sociOzone. Il successo avvieneper diversi motivi ches’incastrano alla perfe


138ITWStefano Giglizione, passione, dedizione,filosofia, progettazione,Just in time, qualità,prezzo, gruppo di lavoro,rete commerciale,ma soprattutto un’eccellenteskipper al timonecome Iain Hannay (direttorecommerciale) cheaffianca Matt Taggart el’incredibile Robbie Witthal(pluricampione delmondo di parapendio edelta), Dominik Zimmermane Torrin Bright, tuttiloro rendono questaazienda incredibile!KS_Qual è la tua filosofiadi vita?SG_La cosa più importanteè che vivo comemi piace vivere e perquesto ci spendo tuttele mie energie, risorse etempo… e consiglio a tuttidi spendere la propriaenergia per passione eper amore in ciò in cuisi crede senza dimenticarsidei sogni... questaè la cosa più importantenella mia vita, i sogni!Amo vedere le personeche riescono a creare lavita che vogliono e neconosco tantissime, masoprattutto sono quellepiù semplici che hanno ilcoraggio delle loro idee.Oggi, dopo tutto quelloche ho fatto e che con-


tinuo a fare, ho sempreuna gran voglia di volaresopra ogni angolodel mondo, e credo chegli unici veri limiti dipendanoda una condizionedella mia mente, ma saicome si dice… una voltache si è aperta, comeun paracadute, non puòtornare indietro… quindisono appena partito perun lungo viaggio…KS_Una vetta che vorrestisolcare in snowkite,un sogno nel cassettoo magari un progettovicino…SG_Ci sono molte vetteda scalare, soprattuttoquella dei propri limitiche a volte ci tengonolegati. Sto sinceramenteprogrammando un viaggioin Nepal nella regionedell’Himalaya. Lì vogliotrovare nuove ispirazionidi volo avventura. Nonmi bastano più le impresefine a sé stesse, sentola necessità di interagirecon culture differenti checredo potranno insegnarmiancora molto, masoprattutto farmi vederele cose da prospettivedifferenti, motivo per cuidedico molto tempo alvolo libero. Dopo il Nepalho iniziato a puntare ildito sul planisfero del


140 ITWStefano Gigli“Preferirei viaggiare senzameta in una regione dovedove gli unici veri amici sonola cartina geografica e unabussola...”


mio ufficio nel Perù, Cilee Patagonia. Credo che lìil mix degli elementi Aria,Terra, Acqua e Fuoco sianonella loro miglioreconfigurazione. Sonosicuro che li troverò unnuovo vulcano da scalarecon il Kite!KS_Ho sentito dire cheil Reo quest’anno siauna vera favola… cosaci puoi dire dei materialiOzone 2015?SG_Il Reo è ormai allasua terza edizione e siamomolto contenti diquesto prodotto. Ci hadato molte soddisfazionifra le onde in questianni e altrettante soddisfazionicommerciali. InItalia, nel 2014, è stato ilkite per noi più vendutoe credo che insieme alCatalyst si combatteràla leadership del mercato.Per tutti i modelli2015 abbiamo iniziato autilizzare il Teijin D2, cheinsieme all’unicità dellacostruzione, rende questomodello molto desiderato.Il rapporto qualitàprezzo e prestazionilo rende unico e chi loprova, ne rimane moltoentusiasta. In fabbrica sisono iniziate a utilizzarele tecniche di costruzionedel parapendio, seguendointeressanti processidi evoluzione soprattuttoper l’efficienza di volo,resistenza all’avanzamento,progressione eversatilità, senza lasciareminimamente al casoalla sicurezza. Non dimentichiamoche il progettistaè Robbie Witthal.KS_Hai provato unaquantità di sport indefinita,sei istruttore dimolti, qual è quello chesenti più adrenalinico equal è quello in cui la tuaanima trova una sortadi “pace”?SG_Se mi chiedono chelavoro faccio, a voltemettere insieme tutte lediscipline che professionalmentecopro, sembradiventare un po’ antipatico.Sono Maestro di sci,Istruttore di Vela, Guidadi Mtb, ho conseguitospecializzazioni CASCONI e sto intraprendendoun percorso formativoin parapendio, dovea breve conseguirò la licenzaper il trasporto delpasseggero. Mi piaccionotutti, nessuno escluso,e ognuno ha la sua stagioneed il suo momento,ma se dovessi scegliere,ancora una volta direiche risalire una montagnao un vulcano con ilkite, è qualcosa di unicoed indescrivibile. Però, ilvolo libero, sta rimettendoin discussione alcune


142ITWStefano Gigli“...il senso di pace quando ti trovi a2000mt attaccato a dei cordini suun fazzoletto di tessuto bianco e lìmi sento in pace con me stesso…”


cose soprattutto per ilsenso di pace quando titrovi a 2000mt attaccatoa dei cordini su un fazzolettodi tessuto biancoe lì mi sento in pace conme stesso… credo, però,che non potrei stare senzadi nessuna di questeattività!KS_Sei in partenza perla Nuova Zelanda, unpaese che di sicuro presentapaesaggi così diversil’uno dall’altro,qual è l’aspetto che piùti affascina di questopaese? Che cosa avetein programma con ilteam Ozone per questoviaggio?SG_La nuova Zelanda èuna terra che solamenteTolkien nei suoi raccontidi hobbit, foreste e mostri,è riuscito a descriverenella sua completezza.La Nuova Zelanda èil tutto per me in questomomento. Mi piace il clima,la natura selvaggia,i profumi, la popolazione,la sua giovane storia,la sua semplicità nelviverla, ma soprattuttoil viaggio per e dentro diessa. Ti stravolge in tuttii sensi, ti lascia a boccaaperta, ti inebetisce e tirapisce e tu te ne rendiconto. La cosa che miaffascina di più è, semplicemente,che vedouna parte di cielo stellatoche qui nell’emisferoNord non vediamo. Tuttoil Team Ozone ha sceltola Nuova Zelanda perlavorare nella ricerca esviluppo perché lì si viveuno stile di vita unico, epoiché in Ozone primacrediamo nella filosofia epoi nel progetto, la NuovaZelanda ci permettedi realizzare tutto ciò chestiamo realizzando. Inquesto viaggio abbiamomolte cose da fare soprattuttoinsieme a Dom-Dom (Dominik) dal kite alparapendio, passandoper il paramotore, vi terròaggiornati su ciò chesuccederà nei prossimidue mesi sul mio sito internetwww.stefanogigli.com. Keep in touch…KS_La famiglia che influenzaha avuto neldiventare l’uomo deiquattro elementi?SG_La mia famiglia,come le famiglie di tuttinoi, è speciale. Loro mihanno dato l’educazionee il rispetto per le cose eper il prossimo, ma soprattuttomi hanno insegnatoa inseguire i mieisogni con responsabilitàe coraggio. Oggi sono imiei migliori amici, e ognivolta che io esco da casaper andare lì fuori nelmio mondo, mi


144 ITWStefano Gigli“Mi piacerebbe raccontare amio figlio tutto ciò e vederloproseguire nel camminodell’esploratore che è in me…”dicono semplicemente...divertiti. Loro sono felicie non hanno paura o apprensione.La mia mammaè una camminatricedi montagna intrepida edeterminata e mio papàun pescatore provettoche con la sua barchettaè sempre li che cercal’esca migliore, il postomigliore e la giornataperfetta. Ho imparato daloro la perseveranza.KS_La libertà e il vivereamando ciò che si fa, èdi certo l’elemento chiaveper essere felici… c’èqualcosa che mancaalla felicità di Stefano?SG_Io sono felice! ho iltempo, la salute, il coraggioe la voglia di conoscere.Mi piacerebberaccontare a mio figliotutto ciò e vederlo proseguirenel cammino dell’esploratoreche è in me…chissà.KS_L’importanza delviaggio nella tua vita,che cosa cerchi in unnuovo viaggio? Lo programmio lasci che ilcaso faccia il suo corso?SG_Il viaggio è interesse.So solo una cosa, non fareimai un viaggio di kiteo di sci o di parapendioo di vela solo per esserefine a sé stesso, mi annoiereitroppo. Il viaggiodeve racchiudere tuttequeste cose, è impensabileper me stare nellostesso luogo a fare lastessa cosa per più di tregiorni consecutivi. Io hobisogno di muovermi, diconoscere e vedere coseche non ho mai visto,stare con gente che nonconosco, e vivere in culturedifferenti alla mia.Il viaggio, lo studio e lo


programmo prendendoispirazione dalle mie letturee i miei interessi, hotanti viaggi nel cassettoe sono tutti luoghi remotie meno di moda possibili.Soffrirei a ritrovarmisulla stessa spiaggia o lastessa montagna con lestesse persone con cuilavoro tutto l’anno, conloro preferirei viaggiaresenza meta in una regionedove gli unici veriamici sono la cartina geograficae una bussola. Ilcaso lo trovo all’internodel viaggio e nella novitàed è questo che nonmi fa dormire la notte.Però se dovessi sognarela mia giornata perfetta,la immaginerei a Raglandove in un solo giornoriesco a fare SUP nelleonde, SUP nella baia, kitenelle onde, parapendio espeedfly, mountain bikee una bella mangiata dipasta con le vongole dellaspiaggia.KS_il nostro magazineha nel nome due coseimportantissime, il kiteboardingsicuramente…e la nostra anima… riescia farci comprenderequali sono le sensazioni,le emozioni, che ti trasmettonole tue session,alcune di certo non allaportata di tutti?SG_Io provo semplicementeuno stato di libertàe gioia infinita e questeemozioni si esaltanoancor di più quando lasituazione si fa complicatae ancor di più io mitrovi in un luogo remoto,dove tutte le difficoltàmi si presentano una infila all’altra. Ecco, lì vedotante opportunità… e, perme, questo è vivere…!


WINDFESTIV146 EVENTIWindfestival 2015Fantastica edizione del Windfestivalcon Valter Scottoe Andrea Ippolito, mattatoridella kermesse che ha vistoprotagonisti tutti i top brand del windsurfe kitesurf mondiale.Io, da responsabile dello stand Naish,mi sono recato un giorno prima per l’allestimento,decido di viaggiare in treno,arrivo in nottata a Diano Marina e restosorpreso da Sauro Lonardi che alle01:00 del mattino è nel piazzale chemi attende in auto per scortarmi finoal sospirato riposo. Nel tragitto parliamodi un po’ di tutto, dalle news chesaranno presentate, alla struttura delWindfestival, che si preannuncia veramentericco di personaggi e di intrattenimentisportivi di livello, dopo pochiminuti parliamo di windsurf e di tow inche si disputerà per la totale mancanzadi vento (prevista), un accenno allo zio(Robby Naish). Nelle Parole di Sauro ècelato un certo entusiasmo per questoevento che inizierà fra poche ore, mistoalla voglia di entrare in acqua in windsurf.Il mattino seguente, sveglia alle 07:00,


AL 2015Testo Sandro Bigozzi - Foto Emanuela Cauli


148 EVENTIWindfestival 2015sono emozionato e trepidante, facciocolazione in un baleno e mi precipito inspiaggia convinto di montare lo standper primo, con mia sorpresa lo spot ègià un brulicare di addetti ai lavori, Airushe Simone Becherucci montano perprimi accanto a me, una volta sistematele tende scarico il furgone, e comincio agonfiare i Park, Pivot e la nuovissima eambita Torch 2015, in un’oretta sistemola gamma Global, e i S.U.P., accanto ame, Arriba Arriba e, poco più in la, Quatro,poi RRD, poi North e tutti gli altri.Una sconfinata vista di espositori chesono il fiore all’occhiello del kitesurf,del surf da onda e del windsurf!Per le 09:00 la spiaggia è interamenteallestita, e i primi curiosi si affacciano,fa caldo ed è una giornata estiva, iprimi a muoversi sono gli appassionatidel S.U.P., in pochi secondi sono tuttiin mare. Cristallina l’acqua di DianoMarina, di un blu veramente stupendo,la temperatura dell’aria sfiora i 27°C e,senza ventilazione, il sole picchia duro.Fra gli espositori ci salutiamo con cordialitàe ci guardiamo a vicenda, o meglioci squadriamo… :-DDevo dire fantastici i ragazzi della BicSport con Valeria Ciretta e il suo compagnoIron Man Giordano Capparellache, armati di microfono, hanno veramenteimpegnato la kermesse alternandosicon Valter e Andrea, un serviziobar, con svariate bibite in omaggiodi stampo energetico, ha letteralmentegalvanizzato i presenti che fra una pagaiatain S.U.P. e l’altra hanno trascorsoil tempo nell’attesa della prima singleelimination della competizione peramatori prima, e per pro, con due modellimessi a disposizione da 99 e daBIC.Arriviamo in fretta alle 13:00, già vener-


dì si registra il quasi tutto esaurito, sipreparano gli atleti del tow-in di windsurfe in pochi secondi evoluzioni a manetta,trainati da potenti jet sky messia disposizione da Yamaha Italia, ValterIppolito e Andrea Ippolito hanno fornitola propulsione ai windsurfisti chehanno strabiliato pur senza vento completando900 e spock come se piovesse.Alle 15:00 i tanti visitatori curiosi eappassionati hanno fatto razzia dei divanettigonfiabili messi a disposizioneda Action2sport di Benni Bozano, chesi sono ammassati sulla battigia comeal cinema, per ammirare le evoluzionidegli atleti.Alle 16:00, inizio delle schermaglie nelS.U.P., con single elimination veramenteemozionanti, con gli atleti che non sisono risparmiati. Incredibile pur essendouna semplice kermesse espositiva,vedere i ragazzi pagaiare senza esclusionedi colpi fino all’autodistruzionenella long distance di ben 1 ora, conarrivo in spiaggia stremati uno dietrol’altro.Fra un cliente ed un altro, mostrando gliapex bindings Naish, e lodando le caratteristichedelle Pivot, ma guardandocon occhio interessato alla Airush Razor“Pastor edition”, arriviamo alla sera,in silenzio smontiamo tutti gli stand eandiamo a cena sul lungomare di Dianodove ritroviamo gran parte dello staff.Il day 2, torno a precipitarmi in spiaggiae questa volta arrivo per primo, penso,forse sono tutti lessi per un venerdìoltre ogni aspettativa, armo le ali, inwindsurf, le tavole, sistemo i S.U.P. e,pochi minuti dopo, la fiera prende vitacon tutti gli espositori che armano i rispettivigiocattoli. Ci prendiamo un caffècon gli organizzatori e scambiamodue parole con i nostri vicini di ArribaArriba, che ci monopolizzano i S.U.P.


150EVENTIWindfestival 2015gonfiabili, dopo un po’ replico e me nevado in acqua anch’io, sembra Agosto.Sabato full di gente, che raggiunge ilpicco per le 16:00, e veramente finiscola voce per spiegare con entusiasmo, lecaratteristiche del mio brand.La sveglia del day 3 suona alle 7:00, hoproprio voglia di andarmene in marecon il S.U.P., e così è… Appena montatolo stand ed esposti tutti i prodotti, oggici saranno i ragazzi di Action2sport adarmi una mano e io posso rilassarmiun po’, scambio due parole con i ragazzidi RRD e vado a salutare Baiocchiallo stand North e a dare un’occhiataalla Vegas e alla Dice. Sorrido a tutti econoscendo a memoria tutte le schedetecniche dei miei prodotti Naish comeun disco, ripeto a tutti coloro che si fermanoad ammirare le Monarch e le ali,la solita filastrocca. In realtà di novitàce ne sono ma sono molto marginali eper specialisti, alcuni rinforzi strutturalifra T1 e leading edge per le ali Park eTorch, stabilizzatori con nuove cucituree una nuovissima barra con memorycore, Nuovissima la Pivot creata per girarefra le onde di Maui, ma fantasticaanche negli aerial, ovviamente i mieiocchi sono tutti le la Monarch 132 cheprovai a Giugno a Maui al meeting Naish…Oggi Sauro, Andrea e Valter danno ilmeglio di loro, invitando sul palco lepersonalità locali, dal sindaco all’assessore,dal politico alla divisa marittimadi turno, fra il brulicare di gente, lafiera oggi, di domenica, registra il tuttoesaurito, attendendo la finale del towin e la finale per i pro del S.U.P., in realtàtutti ma proprio tutti attendono il bikinicontest con le ragazze partecipanti reclutatefra lo staff con la splendida ValeriaCiretta e altre svariate bellissime


agazze local surfiste e semplici visitatricidella kermesse. Bikini contest conditodal tutto esaurito, ma corsa per ildisarmo degli stand per quasi tutti, pervia del traffico previsto al rientro...In difficoltà con i treni, trovo al volo unpassaggio sul mezzo di servizio di Airush...dopo 5 ore di autostrada insiemeal vecchio amico Becherucci, possofare ritorno a casa con un mare divideo e di foto da sistemare, un saccodi email a cui rispondere e il ricordo diaver partecipato seppur come sempliceespositore, alla più bella fiera di settoreche io abbia mai visto.Gran lavoro degli organizzatori e spiaggiamonopolizzata!Gran lavoro anche dei videoperatori edei fotografi, sempre presenti AlessandroBonaldo e Emanuela Cauli, i dronihanno immortalato a tempo pieno volandosempre sopra gli stand, AlessandroMisirocchi, la fotografa AlessandraMusso, uno spumeggiante FrancescoBregolin, Giordano Capparella, che haincitato gli atleti a dare oltre il massimodurante le single elimination, e poiha stracciato tutti nella gara di S.U.P.Andrea Ippolito, mattatore al microfono,sempre amichevole e gentilissimo,ha dato il meglio di sé al bikini contest,dove veramente ha intrattenuto il pubblicoallo stesso livello delle ragazzeche sfilavano..Grazie Windfestival, grazie Naish Italia,grazie KiteSoul.Sandro Bigozzi


152EVENTIKite Wave Liquido ContestTesto David Perone, Emanuele Valleriani, Simone PanfiliFoto Francesco Moscetti


KITE WAVELIQUIDO CONTESTFinalmente la chiamata attesa dai wave riders, 24 iscritti al KiteWave Liquido Contest a Marina di Montalto, giudici e format surfisticoper il primo evento wave portato a termine dopo anni disperanze infrante dalle previsioni meteo. Tutti d’accordo sull’impeccabileorganizzazione dei ragazzi del Liquido Kite. Ora si restain allerta per la chiamata della finalissima di Chia… l’uomo da battere?Simone Panfili che ha messo dietro di sé i grandissimi delkite wave che, di sicuro, arriveranno agguerriti alla finale sarda…


154EVENTIKite Wave Liquido Contest


Il Kite Wave Liquido Contest è un progettopartito circa due anni fa da meDavid Perone, e dal mio socio presidentedella Liquido Kite, EmanueleValleriani.Subito dopo aver fondato la nostrascuola di kitesurf, presente sul litoraledi Pescia Romana nel comune diMontalto di Castro, vedendo gli ottimirisultati ottenuti con la grande partecipazionedei nostri soci, sempre piùmotivati, volevamo organizzare unevento d’importanza nazionale. Iniziamouna collaborazione con il circoloAssonautica di Tarquinia, preparandoun progetto e contattando MarcoBaiocchi di North Kiteboarding Italia,nostro brand partner che, entusiasta,ci ha subito sostenuti, finanziati e incoraggiati…e ci sembrava di toccareil cielo con un dito… il nostro sogno sistava realizzando!Successivamente, è iniziata una collaborazionee amicizia con Miki Cerquetti,il segretario della CKI, che consimpatia, definiamo il papà del kitesurfin italia, visto quanta passione einteresse ha nei confronti di questosport e di ogni singolo partecipante.Il 15 marzo del 2014 fino al 30 apriledel 2014 parte il primo wating periodper la gara di kitewave che tutti attendevanoda 3 anni circa, purtroppo,però, senza nessun semaforo verde.Richiediamo una nuova proroga cheva dal 13 settembre al 30 ottobre edanche questa volta nessun semaforo


156EVENTIKite Wave Liquido Contestverde, avevamo i nervi a fior di pelle ilvento e le onde non volevano proprioarrivare sulla costa ovest.Non ci rassegniamo e contattiamoMirco Babini per farci dare una concessionedi altri 20 giorni visto che il1° Novembre sarebbe dovuto partireil suo wating period in Sardegna, conmolta gentilezza ci concede l’ulterioreproroga, per avvisare ogni enteinteressato ed ecco che arriva la primavera bella perturbazione propriomartedi 4 Novembre, finalmente semaforoverde, dopo una velocissimarisposta positiva da tutti gli enti e ringraziamoin particolar modo il comandantedella guardia costiera di Marinadi Montalto sempre disponibile, i vigilidel fuoco che ci hanno appoggiati conla loro moto d’acqua ed il sindaco delcomune di Montalto, Sergio Caci, venutoalla premiazione.Finalmente ecco il grande giorno, svegliaalle 7:00 e alle 7.30, tutti in spiaggiaper finire gli ultimi allestimenti, ilvento alle 8:00 gia soffiava a 20 nodi,con il mare che era già bello formato,e raffiche fino a 40 nodi verso le13:00, skipper’s meeting con i giudicialle 9:00 e alle 10:00 comincianole heat, 22 atleti provenienti da tuttaitalia cominciano a sfidarsi a suon dimanovre, fino ad arrivare alla finaleper il 1°2°3° e 4° posto che vede classificarsi1° Simone Panfili 2° MarcoBaiocchi 3° Antonio Ciliberto, finalefantastica.


158EVENTIKite Wave Liquido Contest


Una gara, fortunatamente, senzanessuna contestazione, senza nessuninfortunio solo tanta voglia di gareggiarecon il sorriso e il rispetto perchi, come noi, finalmente era riuscitoa chiamare questo contest tanto atteso.La cosa che ci ha colpito più di tutti èvedere questi giovanissimi talenti italianiche hanno affrontato ogni heatsempre con il sorriso e l’umiltà dei vericampioni, un esempio da seguire nonsolo in acqua ma anche nella vita.Grazie ragazzi da tutta la Liquido Kiteper aver dimostrato tanto talento unitoa tanta saggezza come solo i vericampioni sanno fare, siete gli atletiche ad ogni sport auguriamo di avere.David Perone ed Emanuele VallerianiIL VINCITORE, Simone PanfiliSinceramente, non ho ancora realizzato!Diciamo che la vittoria non mela sarei mai aspettata!È da più di un anno che attendevamocon ansia l’unico evento wave in Italiae, dopo tanti “semafori gialli”, eccocipronti a partire in traghetto dallaSardegna con Calatri, Pisu, Martinettie Porcu, gasatissimi… direzione Montalto!Ovviamente, siamo stati i primi adarrivare sullo spot, il vento side-onalle 8:00 era già bello teso, un metro,forse un metro e mezzo d’onda abbastanzaregolare anche se con poco


160EVENTIKite Wave Liquido Contestperiodo... iniziamo a gonfiare 5, 6, 8mq, intanto arriva tutto lo staff di LiquidoSurf ad allestire la spiaggia contendoni e bandiere, e ci prepariamoad andare in acqua per capire la misuragiusta da usare... vento side-oncon onde abbastanza regolari e conla 8 io volo via! Forse è il caso di farela gara con la 6!Riders meeting alle 9:00, dove ci presentanoil nuovo format di gara conl’introduzione di giudici ISA nella giuria(chiusi nel furgone per 8 ore) pervalutare meglio radicalità, verticalitàe stile di surfata. È stata apprezzatamolto dai riders quest’innovazionedella giuria, ma da rivedere il formatdi gara, con un tabellone un po’ troppolungo causa tutti i ripescaggi, anchese ha dato modo a tutti i ridersdi esprimersi al meglio nelle 28 heatssvolte in tutta la giornata. Il ventocontinuava ad aumentare, purtroppogirando un po’ da mare, le condizioniiniziavano a essere un po’ complicatee le onde, anche se stavano crescendodi misura, sono diventate più irregolari,mettendo in difficoltà tutti i riders,non abituati a surfare in questecondizioni, un po’ più “sporche”. Forseė stato proprio il mio spirito di adattabilitànelle diverse situazioni e il tipodi surfata aggressiva a fare la leggeradifferenza con gli altri riders, nonabituati a surfare in queste condizioni.Comunque ci siamo divertiti tuttiun sacco, sorridenti, senza lamentele,


sempre concordanti con le decisionidella giuria, una bellissima atmosferatra scherzi e risate dove i 24 atletihanno colorato la spiaggia Montalto.Il momento più intenso della gara? Sicuramenteessere in batteria con l’iconadel Wave riding italiano chiamato“Ulisse”, “Lo re’” e uscire dall’acquae leggere nel tabellone che Baiocchiè secondo e io primo! Non potete capirela gioia e felicità di aver superatoil maestro... forse più della vittoriastessa!Adesso aspettiamo la gara di Chia,dove Sandrino Pisu, Baiocchi, e tuttii fortissimi locals, non vedono l’oradi riscattarsi! Intanto vado un po’ inBrasile ad allenarmi e godermi la miafamiglia, dato che in tutto il periodoestivo lavoriamo a Porto Pollo conscuola di Kite, windsurf e ristobar!È doveroso fare i complimenti a tuttoil team di Liquido Surf per l’impegno etenacia nel portare a termine l’unicagara di Wave in Italia... bravi ragazzi!Un ringraziamento a North, ION, Northkiteschoolsardinia,la mia famigliae... Baiocchi 2°! Ahahaha!Ecco la classifica dei migliori otto:1 Panfili2 Baiocchi3 Ciliberto4 Porcu5 Calatri6 D’Ercole7 Pisu8 Minutello F.


162EVENTIOgni Santi... giorni si fa kitesurfSiamo all’ottava edizione di Ogni Santi…giorni si fakitesurf, quest’anno c’è stata una novità nell’organizzazione.Lo storico mattatore, Max Giacalone, haceduto le redini ad Alessio Alferoni, una furia dellaNatura, che ha organizzato l’evento curando ogniparticolare, anche se Eolo ha fatto solo una suatimida comparsa il venerdì, per poi diventare latitantenel momento vivo del week end…Testo Roberta PalaFoto ICF Movies, Roberta Pala e Daniela Miscali


164 EVENTIOgni Santi... giorni si fa kitesurf


Tre giornate di gare, tantii ragazzi che si sono catapultatiin Sicilia per lostorico appuntamento,che quest’anno cadevaproprio nel week end. Nonostantele previsioni lasciasserointravedere benpoche possibilità per losvolgersi delle competizioniamatoriali, numerosigli appassionati che sisono presentati allo Stagnone.Sul parterre davantial Sicily Kite Park ealle Vie del Vento, le duescuole partner dell’evento,c’era il campione junioresAndrea Vicari, DanieleMilazzo, MatthiasLancsàr, oltre all’illustrepresenza di Alberto Rondinae Marco Orrù, venutia presentare la linea 2015di Cabrinha. Il format digara, per il kitesurf, prevedevalong distance eanche gare di freestyle,poi long distance diS.U.P., winch, party seralie grigliate. La giornata divenerdì inizia prestissimocon l’allestimento delparterre, già alle 10:00di mattina tutti gli standsono montati e gli operatoridel settore pronti apresentare i loro prodotti,Cabrinha, NP, Best, Wainman,RRD, KSP, Calibro9,hanno colorato il pratodavanti al Ristorante In-


166EVENTIOgni Santi... giorni si fa kitesurf


dence Santa Maria, organizzandotest materiali2015 nello specchio d’acquaflat dello Stagnone.Terminate le procedured’iscrizione, i riders partonoper la long distance,percorso impegnativoper i buchi di vento dietrol’isola di Santa Maria.Partenza mure a dritta,usando l’isola come boa,poi una lunga bolina e arrivoal lasco, tagliando iltraguardo davanti al molodel piccolo porticciolo dipescatori. Paolo Adamoarriva con almeno 15 minutisugli avversari! Mentrequalcuno sta ancoracercando di intraprenderela prima bolina, lui è già altraguardo, su un percorsoprevisto di 45 minuti,lo completa in meno dimezz’ora, lasciano incredulii presenti. Quandoarriva il secondo classificato,Daniele Milazzo,Paolo è già in spiaggia,cambiato! Fenomenale laperformance di VanessaStrappaveccia, che tagliail traguardo in quarta posizionegenerale, primadelle donne, le sue doti dibolina sono state decisivenella gestione della suaperformance. Dopo i primicinque, il resto dei partecipantifarà capolino dalprofilo dell’isola, solo unaventina di minuti più tardi!Dopo l’apericena di halloweenal Ristorante Incanto,ci si prepara allagiornata del sabato, conprevisioni molto incerte.Una giornata di sole incredibile,un caldo africano,si riesce solo a fare untentativo per la partenzadel freestyle femminile,ma il vento è decisamentepoco per consentire grossemanovre alle riders ingara. Cena con grigliata, etutti a dormire presto perla giornata conclusiva didomenica.


168EVENTIOgni Santi... giorni si fa kitesurfUn ko tecnico-fisicodell’organizzatore, lostende letteralmente ilsabato, costringendolo,poi, a dare forfait perla giornata conclusivadell’evento. La domenica,il vento è assente, moltidei riders comincianoil rientro a casa, in vistasoprattutto degli impegniscolastici di molti deiragazzi iscritti. Alcuni neapprofittano per sport alternativi,come una belladiscesa di downhill o unagita a Favignana, altri sigodono semplicementeuna giornata di solesiciliano. Sul campo digara parte la long distancedi S.U.P., il vincitore èVincenzo Lanzarone. Lepremiazioni sono ricche,è bello vedere che manifestazionidel genere,hanno in palio premi ditutto rispetto, come buoniacquisto degli sponsorKSP e Sicily Kite Park, daspendere nei loro negozio addirittura una tavolaCalibro9 per la vincitricedel freestyle e un surfinosempre Calibro9, peril vincitore della Long Distancedi S.U.P..È stato il mio primo OgniSanti… giorni si fa kitesurf,adoro quest’angolodella Sicilia e le incredibilipossibilità che offre


Long Distancemaschile1_Paolo Adamo2_Daniele Milazzo3_Pedro Das NevesLong DistanceFemminile1_Vanessa Strappaveccia2_Elena Rizzo3_Ylenia MondelloSponsors: Incanto Ristorantee Dintorni, Le Vie del Vento,Hotel Rainbow, PasticceriaRistorante Saro, Ottica Polaris,ZiCaffè, Sicily Kite Park,JungleKite, Alchimia, ResidenceSanta Maria, Olìvum, Plazawine bar, Ristorante PizzeriaDivino Rosso.Expo e test: Cabrinha, NP,Best, Wainman, RRD, KSP,Calibro9lo Stagnone per il nostrosport. Unico rammarico ilvento, che ha soffiato finoal giorno prima della manifestazione,per riprendere,sostenuto, il giornoseguente fino a toccarei 30 nodi il martedì! Appuntamentoper l’edizionenumero nove nel 2015,ospiti di un’isola magnifica,con l’incredibile ospitalitàdei ragazzi siciliani ei colori dei suoi tramonti…


170EVENTIMario Calbucci Campione <strong>Italian</strong>o SallomTesto: Andrea BazzoniFoto: Il Covo photography


MARIO CALBUCCICAMPIONE ITALIANO SLALOMCKI-FIV 2014Sulla spiaggia di Marina di Ragusa, presso il Circolo Velico - Scirocco,ha avuto luogo, nel lungo we del 31 Ottobre - 2 Novembre, ilCampionato <strong>Italian</strong>o Assoluto di Slalom CKI-FIV, valevole per l’assegnazionedel titolo di Campione <strong>Italian</strong>o 2014.


172EVENTIMario Calbucci Campione <strong>Italian</strong>o SallomWindsurf, Kitesurf e S.U.P. sono statii protagonisti del lungo we siciliano,ospiti di Claudio Alessandrello e EmanuelaBazzoni. Il vento di Scirocco haaperto le danze il venerdì, per l’assolutodi Slalom, tra i partecipanti il giovanissimoMario Calbucci, appena convocatodalla FIV per i campionati mondialiclassi olimpiche che si svolgeranno aDubai a fine Novembre, banco di provaper l’eventuale inserimento del kitesurftra le discipline olimpiche.La prima giornata è stata un vero eproprio spettacolo, grazie a un ventoinaspettato che, già dalle prime ore delmattino, ha iniziato a soffiare da Sud.In attesa delle ultime iscrizioni, chiusepoi a mezzogiorno, qualche concorrenteha voluto provare le attrezzaturenello specchio d’acqua antistante il circolovelico Scirocco, mentre lo staff deigiudici preparava campo e bandiere inmare. Alle 12:30 c’è stato lo skipper meetingnel quale si è presentato il percorsoslalom della giornata e dopo unquarto d’ora i ragazzi sono scesi in acqua.Dalle 13:00 in poi si sono disputatequattro prove, con condizioni da Sci-


occo-Levante con raffiche di 15 nodi.A causa dei salti di vento, il campo hasubito un paio di cambiamenti con conseguentipause e una prova annullata.Purtroppo, alle 15:00, una forte perturbazioneha portato pioggia e la regataè stata sospesa. È stato Mario Calbucciil dominatore indiscusso delle regate,sempre in testa in tutte le manches,seguito dall’indomabile Merla e da MattiaGaleazzi. Da riportare l’unica donnaiscritta, Chiara Firullo, che si è cimentatacon coraggio nella faticosa impresa di uncampo slalom molto tecnico e pesante.


174EVENTIMario Calbucci Campione <strong>Italian</strong>o SallomLa giornata di sabato 1 Novembre èstata caratterizzata da un leggero ventodi Scirocco troppo debole per permettereagli atleti di scendere in acqua.Nonostante Eolo abbia fatto i capriccie non abbia dispensato la giusta dosedi vento, gli organizzatori hanno calatoin mare le boe per il campo di regata,fiduciosi che la brezza si trasformassein raffiche da gara. Gli atleti hannotentato di entrare in acqua, ma alla finehanno dovuto rinunciare. In compensoil Circolo ha organizzato tanta animazioneper intrattenere i partecipanti alcampionato, con un pranzo sociale cheha, alla fine, ha soddisfatto tutti.Anche la domenica si presenta senzavento, quindi, con una sola ma intensagiornata di gare, Mario Calbucci, grandeprotagonista nelle regate di venerdì,porta a casa il titolo di campione nazionaledi slalom CKI-FIV. Nell’ultima giornatail vento ha soffiato giusto tanto dadare agli organizzatori il tempo di posizionarein acqua il campo di regata poi,così come è arrivato, è calato. E così,anche in questa terza giornata di garedel campionato nazionale, Eolo ha fattoi capricci. Dopo una prima mezz’oradi raffiche a 10 nodi, il vento è calatoinesorabile, non più sufficiente.Alla fine della premiazione Enrico Alberino,presidente del Circolo velico Scirocco,si è complimentato con i vincitori.Il primo sul podio, Campione AssolutoSlalom CKI-FIV 2014 è Mario Calbucci,secondo Gianluca Merla e terzo MattiaGaleazzi. Una targa di ringraziamento èstata consegnata al main sponsor JimmyMazzanti e al presidente dei CircoliVelici Iblei Giovanni Trombatore.


Claudio Alessandrello:“Un grazie agli sponsor che hanno contribuito alla preparazione della base logistica,dell’organizzazione della parte tecnica e di accoglienza, tra questi Mystice UC Distribution, DESPAR Ragusa, Banca Agricola Popolare di Ragusa, TIMRagusa, La Sorbetteria Marina di Ragusa, Conserve di Sicilia, Il Sodo Marina diRagusa, Hotel Baia del Sole Marina di Ragusa”.


Una passione senza limiteper creare la migliorepiattaforma digitalededicata al Kite<strong>Kitesoul</strong> è un universo media fatto da kiters per ikiters, costituito dal nostro sito web, dalla rivistabimestrale digitale sfogliabile online, dalla unaforte presenza nei social networks e da uncanale video che farà conoscere i protagonisti diquesto sport e che farà “toccare” virtualmentele novità di prodotto al grande pubblico.La nostra missione è creare valore, per i lettori eper gli inserzionisti, attraverso una piattaformamedia digitale dedicata esclusivamente al kite,raggiungibile con ogni tipo di device ed in gradodi raccogliere tutti gli appassionati del settore percondividere notizie, video, competizioni, eventi,test dei materiali, interviste, viaggi, spot guide,contests, momenti di aggregazione e tutto ciòche rende grande questo sport e chi lo pratica.Abbiamo grandi novità e stiamo lavorando apieno regime, ma solo insieme a voi ed al vostrosupporto saremo finalmente in grado di regalareal movimento kite <strong>Italian</strong>o la vetrina che merita.La Redazione di <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong>e kitesoul.comPer informazioni o suggerimenti contattateci all’indirizzo info@kitesoul.comPer la pubblicità sul magazine o sul nostro sito adv@kitesoul.comnon perdete il prossimo numero Dic-gen in uscita il 2 FEBBRAIO 2015

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!