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Valter DRUSETTA - 5a Conferenza nazionale sulle droghe

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Dipartimento Politiche Antidroga<br />

Sistema prmanente di confronto e<br />

consultazione<br />

Uso del drug test professionale nei<br />

programma di prevenzione<br />

precoce: risorsa o rischio?<br />

4 giugno 2009


Cornice di riferimento<br />

il consumo di <strong>droghe</strong> non riguarda soltanto la<br />

popolazione giovanile, ma coinvolge la<br />

popolazione in generale;<br />

è diffuso il policonsumo di sostanze;


non va trascurato il consumo problematico di<br />

sostanze legali (alcol, tabacco, farmaci);<br />

le pratiche dopanti sono altrettanto diffuse e<br />

problematiche;<br />

sono in aumento le dipendenze<br />

comportamentali.


Il concetto di uso , abuso e<br />

prevenzione alle <strong>droghe</strong>,<br />

cambia a seconda dell’età<br />

degli intervistati


Adulti >50:<br />

no all’utilizzo e alla diffusione di <strong>droghe</strong>.<br />

Adulti 35/50:<br />

sì alla sperimentazione, ma senza danno terzi,<br />

incerti su <strong>droghe</strong> legali.<br />

Adulti


Minori e droga<br />

Minori coinvolti nel traffico di droga:<br />

+8,3% rispetto al 2007<br />

Segnalati : 1124<br />

(2,2% del totale e 18% stranieri)<br />

Nord: 46%<br />

Sud e isole: 30%<br />

Centro:23%<br />

Fonte:http://www.poliziadistato.it/articolo/14925-Relazione_annuale_antidroga_2008


PREVO.LAB previsione 2009 – 2011<br />

Emerge un aumento dell’uso di tutte le <strong>droghe</strong>, ed<br />

in particolare rispetto agli amfetaminici e derivati<br />

“una tendenza di crescita elevata e costante del<br />

numero dei consumatori di amfetaminici e<br />

derivati , in particolare nella fascia 15-24 anni” .<br />

Fonte: Accordo Programma tra Presidenza Consiglio Ministri e Regione Lombardia


Il 14,4% degli studenti di 15 anni ha utilizzato<br />

cannabis almeno una volta nella vita e il 12,2%<br />

lo ha fatto nell’ultimo anno.<br />

L’età di primo consumo si colloca tra i 13 e i 14<br />

anni. L’8,8% degli studenti dichiara di aver<br />

consumato altre <strong>droghe</strong> nella vita.<br />

Le sostanze più consumate risultano essere la<br />

cocaina, i funghi allucinogeni e la colla o i<br />

solventi inspirati. Per queste sostanze l’età del<br />

primo consumo è fra 14 e 15 anni<br />

Fonte: Survey HBSC Regione Lombardia, 2007


“Affrontare la questione della prevenzione in tema di<br />

<strong>droghe</strong> significa fare i conti con un fenomeno<br />

complesso, articolato e mutevole, che coinvolge<br />

numerosi attori ed è influenzato sia dal clima socio-<br />

culturale presente, sia dalla normativa di riferimento.<br />

Per questo il perseguimento di obiettivi preventivi a<br />

livello territoriale non può significare semplicemente<br />

realizzare interventi di prevenzione, ma significa<br />

promuovere politiche di inclusione sociale, di<br />

promozione e di sviluppo delle fasce giovanili della<br />

popolazione, di sostegno agli adulti ecc.. prevedendo il<br />

coinvolgimento attivo di tutti i soggetti del territorio.


Parlare di prevenzione rivolgendo<br />

l’attenzione ad adolescenti e<br />

preadolescenti, significa, quindi<br />

necessariamente, affrontare il tema in<br />

un’ottica sistemica, pensando a una<br />

strategia complessiva di intervento<br />

culturale, educativo, sociale e socio –<br />

sanitario che:


preveda una molteplicità di interventi in ambiti<br />

differenti (famiglia, territorio, aggregazioni informali,<br />

scuola, ecc.);<br />

coinvolga attivamente sia i destinatari diretti<br />

(preadolescenti e adolescenti), sia gli adulti che<br />

ricoprono un ruolo educativo nei loro confronti<br />

(genitori, insegnanti, educatori, allenatori, ecc.);<br />

promuova una consapevolezza della progressiva e<br />

massiccia diffusione di comportamenti d’abuso nella<br />

popolazione ‘normale’, senza cedere alla tentazione di<br />

facili semplificazioni.<br />

Fonte: ”Linee guida regionali di prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella<br />

popolazione preadolescenziale e adolescenziale” - Regione Lombardia, 2007


Drug test<br />

Più di 200 siti internet lo vendono;<br />

In vendita nelle farmacie;<br />

Alcuni comuni ed associazioni ne stanno<br />

promuovendo l’uso;<br />

.


Drug test<br />

Laddove utilizzato, non viene richiesto il<br />

consenso informato il figlio/a.<br />

In rete esistono siti e video esplicativi su<br />

come superare i test antidroga: basta<br />

digitare “how to pass a drug test?”


Drug test: vincoli e possibilità<br />

Il drug test utilizzato in maniera autonoma ed autoregolata, fuori<br />

da un contesto di accoglienza e di ascolto, rischia di diventare<br />

uno strumento inefficace e di difficile gestione;<br />

Il drug test analizza l’uso di <strong>droghe</strong> illegali, lasciando “scoperto”<br />

l’ambito di quelle legali e/o dopanti;<br />

Nelle “routine di analisi” verrebbero intercettate le famiglie già<br />

sensibili al problema dell’uso di <strong>droghe</strong>, mentre difficilmente<br />

accederebbero al servizio famiglie con scarsa o nulla capacità di<br />

leggere fattori di rischio preponderanti;<br />

Visti i dati resta la difficoltà di coinvolgere le realtà delle<br />

famiglie di cultura straniera.


Drug test: vincoli e possibilità<br />

L’uso del drug test è da favorire:<br />

in un struttura dedicata “ad hoc” e ad alta accessibilità;<br />

in un contesto professionale adeguato;<br />

<br />

in un contesto territoriale che, di fatto, ha creato i presupposti<br />

di una programmazione della prevenzione che preveda, in<br />

primis, sostegno ed accompagnamento educativo alla<br />

genitorialità attraverso percorsi strutturati e continuativi<br />

rivolti alle famiglie ed agli adulti “educatori”.


Sintesi<br />

• SI, con Counselling e<br />

• No, al “fai da te”.<br />

formazione familiare<br />

permanente <strong>sulle</strong> abilità<br />

• No, alla sottovaluzione delle<br />

educative genitoriali.<br />

<strong>droghe</strong> legali.<br />

• Si, con espressa presenza<br />

del consenso informato del<br />

ragazzo e alla volontarietà<br />

sua e dei suoi genitori ad<br />

eseguire i controlli.<br />

• No, se utilizzato nel suo<br />

aspetto sanitario –<br />

sintomatologico, e non<br />

complessivo.<br />

• Si, con disponibilità di<br />

• Si, con disponibilità di<br />

servizi adeguatamente<br />

separati dai Ser.D attuali.


Aspetti educativi/formativi<br />

Uno strumento di controllo non è di per sé esaustivo, è<br />

succedaneo e diventa fragile, se non viene utilizzato<br />

dentro un rapporto educativo credibile.<br />

Nell’età adolescenziale succedono molte cose, compresa<br />

la ribellione verso i genitori, ma quando ci sono<br />

messaggi credibili, il confronto rimane aperto e gli<br />

strumenti che si utilizzano non vengono vissuti come<br />

vessatori o come atti di sfiducia, ma come un aiuto.<br />

L’aumento esponenziale di tutti i consumi di droga in età<br />

adolescenziale pone interrogativi sulla società adulta e<br />

sulla società istituzionale:


La formazione degli adulti è considerata un elemento<br />

chiave nel processo che, passo dopo passo, permette di<br />

migliorare la qualità della vita.<br />

Promuovere in sede formativa le “competenze” chiave dei<br />

genitori significa ottenere un effetto indiretto positivo sui<br />

loro bambini e sul loro benessere. La letteratura e la prassi<br />

operativa sono concordi nel ritenere che l’educazione degli<br />

adulti è ormai una necessità strategica, anche perché<br />

provoca “riduzione delle spese in campi di indennità sociali,<br />

e incremento di vantaggi sociali in termini di maggiore<br />

partecipazione dei cittadini, migliori condizioni di salute,<br />

minore incidenza di criminalità e maggiore benessere a<br />

livello individuale”.<br />

Fonte http://ec.europa.eu/education/policies/2010/objetcives_en.htlm#measuring


Efficacia degli interventi<br />

Se in ambito preventivo un intervento efficace richiede<br />

la partecipazione e il coordinamento di differenti<br />

risorse presenti in uno specifico territorio, costituisce<br />

una innovazione di processo la garanzia che partner<br />

di diversa espressione operino congiuntamente,<br />

attraverso la sottoscrizione di un accordo formale al<br />

fine di identificare strumenti comuni per la<br />

certificazione condivisa dei risultati ottenuti.


Proposte operative<br />

Sul territorio veronese, Fondazione Exodus – Università della<br />

Famiglia - e Dipartimento delle Dipendenze – Centro<br />

Benessere della Famiglia - hanno dato avvio a progetti<br />

che<br />

prevedono:<br />

1) la costituzione di un Patto educativo condiviso tra<br />

l’organizzazione pubblica e privata;<br />

2) sviluppo di centri di educazione per i genitori come luoghi in<br />

cui possono essere rilevati i bisogni e le esigenze delle famiglie<br />

e essere attivate le necessarie disposizioni, anche di automutuo-aiuto;<br />

3) formazione di una cultura della genitorialità consapevole e<br />

matura;<br />

4) sviluppo di servizi di informazione, consulenza e sostegno per i<br />

ragazzi e per le loro famiglie;<br />

5) attività di prevenzione orientate allo “sviluppo di comunità”.


“Non dovremmo consentire all’imperfezione<br />

della nostra comprensione di alimentare la<br />

nostra ansia e di aumentare il bisogno di<br />

controllo. I nostri studi potrebbero piuttosto<br />

ispirarsi ad una motivazione più antica,<br />

anche se oggi appare meno rispettabile: la<br />

curiosità per il mondo di cui facciamo parte.<br />

La ricompensa per questo lavoro non è il<br />

potere ma la bellezza.”<br />

G. Bateson


“Alzi la mano chi crede di vedermi. Vedo<br />

molte mani alzate….quindi ne deduco che la<br />

pazzia ama stare in compagnia. Naturalmente<br />

voi non vedete ‘realmente’ me: quello che<br />

‘vedete’ è un mucchio di informazioni su di<br />

me, che voi sintetizzate in una immagine<br />

visiva di me. Voi vi costruite quella<br />

immagine .”<br />

G. Bateson (Verso una ecologia della mente)

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