La prospettiva triadica.pdf - Centro padovano di terapia della famiglia

La prospettiva triadica nei servizi della prima infanzia:
una ricerca-intervento sui servizi integrativi
LAURA BORGHI, CRISTINA CHIARI, MARINA EVERRI
Allieve primo e secondo anno Centro Bolognese di Terapia della Famiglia
Introduzione
Questo contributo si colloca all’interno di una prospettiva teorica che considera il contesto
educativo in prospettiva relazionale, triadica e partecipativa. Gli studi del gruppo di Losanna
condotti nell’ambito famigliare (Fivaz, 1999) hanno evidenziato come il contesto educativo
“naturale” di crescita sia almeno triadico, ovvero costituito da padre, madre e bambino.
Hanno inoltre trovato evidenze empiriche del fatto che tale contesto si organizzi in modo più
o meno funzionale alla crescita del bambino a seconda della qualità della coordinazione dei
tre attori implicati nell’interazione. Tale cornice teorica e metodologica di riferimento ha
permesso di aprire un ragionamento sulla triadicità dei contesti educativi anche fuori dal
“triangolo primario”, coinvolgendo ad esempio i servizi come terzo polo di un triangolo
costituito dal bambino e dalla sua famiglia (Fruggeri, 2002). Entrambi i contesti, infatti,
permettono al bambino di imparare a regolare le distanze, le lontananze e le vicinanze
attraverso una “danza” tra tutti i partecipanti all’interazione che consente di costituire quella
base sicura essenziale per la crescita (Fruggeri, 2002). Questo tipo di studi ha aperto un
cambiamento di prospettiva anche nelle metodologie di indagine trasformando il focus
osservativo da un’ottica individuale o diadica, utilizzata prevalentemente nei classici studi
sull’infanzia, ad una triadica che utilizza come oggetto di osservazione privilegiato le azioni
simultaneamente agite dal bambino, dalla famiglia e dagli educatori.
Obiettivi
E stata condotta una ricerca-intervento nelle province di Bologna, Ferrrara e Piacenza, con
l’intento di osservare le relazioni triadiche all’interno dei servizi educativi. Lo scopo del
lavoro è lo studio della coordinazione fra gli attori coinvolti come elemento funzionale alla
gestione della genitorialità e, quindi, allo sviluppo sociale e relazionale del bambino.
All’interno delle diverse tipologie dei servizi dedicati alla prima infanzia, quello dei servizi
integrativi è sembrato particolarmente idoneo a strutturare tale processo poiché comporta la
compresenza di educatori, bambini e genitori.
Metodologia
Il progetto, di durata triennale, si è basato prevalentemente su una metodologia qualitativa.
Inizialmente è stata effettuata una mappatura degli utenti che accedono ai servizi con
particolare attenzione alla descrizione delle loro strutture famigliari attraverso un questionario
compilato dalle educatrici in fase di accoglienza. Successivamente sono stati condotti tre
focus group con gli educatori sul tema della coordinazione con gli adulti per lo svolgimento
delle funzioni genitoriali e sull’idea di triade. Infine, sono stati effettuati sei focus group con
gli accompagnatori sul tema della responsabilità educativa e della genitorialità condivisa.
Campione
La mappatura degli utenti che accedono ai centri ha coinvolto 570 famiglie distribuiti in 19
servizi intergrativi delle province coinvolte. Sono stati condotti 9 focus group, tre con gli
educatori e sei con gli accompagnatori.
Principali evidenze
Per la maggior parte le famiglie che accedono ai centri sono di tipo tradizionale. L’età media
dei genitori è 35,9 anni (range 24 - 66). Il 77% dei partecipanti si dichiara coniugato/a, il
18% celibe/nubile ed infine il 4% dichiara di essere separato/divorziato. I bambini che
frequentano i servizi hanno un età media di due anni (range 0 – 7), si dividono in modo quasi

equivalente rispetto al genere (50,4% M, 49,6% F). Sono per la maggior parte figli unici, solo
il 30% ha fratelli o sorelle in genere di età maggiore.
All’interno di questo quadro più generale l’indagine qualitativa ha portato evidenze sulla
cogestione della genitorialità fra adulti all’interno dei servizi. In particolare sembra emergere
una corrispondenza tra i punti di vista di educatori e genitori sulla funzione dei servizi
integrativi come luoghi deputati alla compartecipazione dello svolgimento delle funzioni
genitoriali.
Tuttavia ciò che sembra differenziare il punto di vista dei genitori da quello degli educatori
risiede nel fatto che i primi tendono a scotomizzare la funzione di contenimento (regole,
divieti, confini) da quella di accudimento (consolare, condividere le emozioni, l’affettività)
cercando di delegare alle figure “tecniche” l’esercizio della prima. D’altra parte gli educatori
tendono ad assumersi questo ruolo pur evidenziando un disagio legato alla aspettativa che i
genitori stessi dovrebbero occuparsi di queste funzioni.
Se tuttavia i genitori sono disposti e anzi sembrano intenzionati ad affidare la funzione di
contenimento quando sono in una relazione con “esperti”, questo sembra non essere vero
quando si trovano in un contesto tra “pari”. In questo caso, infatti, la tendenza sembra essere
quella di svolgere la funzione genitoriale esclusivamente nei confronti dei propri figli
attendendosi che gli altri genitori facciano lo stesso.
Da questo quadro generale, quindi, sembra emergere una difficoltà nella coordinazione tra
adulti per lo svolgimento delle funzioni genitoriali utili allo sviluppo del bambino, sebbene gli
stessi attori ne sottolineino l’importanza.
Se l’osservazione triadica dei reciproci punti di vista a livello simbolico ha orientato il
percorso di ricerca, l’osservazione triadica delle interazione, invece, ha rappresentato lo
strumento privilegiato dell’ intervento. Infatti è a partire da questi risultati che è stato
progettato un percorso di intervento per gli educatori rivolto a sviluppare una professionalità
sullo stare in relazioni triadiche di coordinazione tra adulti appropriandosi di strumenti
osservativi in grado di mettere in evidenza come tali coordinazioni si possono tradurre in
pratiche operative.
Biliografia
Fivaz-Depeursinge E., Corboz-Warnery A. [1999]. Il triangolo primario. Raffaello Cortina.
Milano.
Fruggeri, L. [2002] Genitorialità e funzione educativa in contesti triadici. In F. Emiliani (a
cura di) Psicologia sociale della prima infanzia. Roma, Carocci, PP. 109-131.