caring infermieristico in stomaterapia - Azienda Ospedaliera Mellino ...
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA<br />
FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA<br />
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA<br />
ABILITANTE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE SANITARIA DI<br />
INFERMIERE<br />
ELABORATO FINALE<br />
CARING INFERMIERISTICO IN STOMATERAPIA:<br />
INDAGINE APPLICATA IN UROLOGIA<br />
Referente ALESSANDRA GALLI<br />
Studente VALENTINA BRIGNOLI<br />
Matricola 70593<br />
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
INDICE<br />
INTRODUZIONE .................................................................................................. 01<br />
CAPITOLO PRIMO – QUADRO TEORICO DI RIFERIMENTO<br />
1.1 DERIVAZIONI URINARIE .............................................................................. 03<br />
1.1.1 DERIVAZIONI URINARIE ESTERNE (D.U.E.) O STOMIE ............... 03<br />
1.1.2 INDICAZIONI ALL’INTERVENTO ..................................................... 05<br />
1.2 INFERMIERE STOMATERAPISTA ................................................................ 06<br />
1.2.1 EDUCAZIONE TERAPEUTICA ........................................................ 07<br />
1.3 STOMA CARE ................................................................................................ 10<br />
1.3.1 DISEGNO PRE-OPERATORIO ........................................................ 10<br />
1.3.2 IGIENE E APPARECCHIATURA DELL’UROSTOMIA ...................... 12<br />
1.3.3 FORNITURA PROTESICA ............................................................... 15<br />
1.3.4 COMPLICANZE UROSTOMALI ....................................................... 16<br />
1.3.5 IMPATTO DELL’UROSTOMIA SULLO STILE DI VITA .................... 22<br />
CAPITOLO SECONDO – MATERIALI E METODI<br />
2.1 REVISIONE DELLA LETTERATURA ............................................................. 24<br />
2.2 RICERCA ....................................................................................................... 25<br />
2.2.1 ASPETTI ETICI E LEGISLATIVI ....................................................... 25<br />
2.2.2 SELEZIONE DEI CAMPIONI ............................................................ 26<br />
2.2.3 QUESTIONARI ................................................................................. 28<br />
2.2.4 INTERVISTA STRUTTURATA ......................................................... 30
CAPITOLO TERZO – RISULTATI<br />
3.1 POPOLAZIONI TARGET E ADESIONE ALLA RICERCA .............................. 31<br />
3.1.1 INFERMIERI STOMATERAPISTI ..................................................... 31<br />
3.1.2 INFERMIERI DELLE UNITÀ OPERATIVE UROLOGICHE ............... 31<br />
3.1.3 SOGGETTI PORTATORI DI UROSTOMIA ...................................... 32<br />
3.2 DISCUSSIONE DEI RISULTATI .................................................................... 33<br />
3.2.1 QUESTIONARI ................................................................................. 33<br />
3.2.2 INTERVISTA STRUTTURATA ......................................................... 45<br />
CONCLUSIONI .................................................................................................... 47<br />
BIBLIOGRAFIA .................................................................................................... 51<br />
SITOGRAFIA ........................................................................................................ 53<br />
ALLEGATI<br />
RINGRAZIAMENTI
INTRODUZIONE<br />
La <strong>stomaterapia</strong> è una specialità <strong>in</strong>fermieristica <strong>in</strong> ambito assistenziale, educativo<br />
e riabilitativo, <strong>in</strong>centrata sulla persona portatrice di stomia.<br />
L’elaborato f<strong>in</strong>ale da me proposto esam<strong>in</strong>a esclusivamente l’ambito urologico della<br />
<strong>stomaterapia</strong>, esplicitando l’effettivo apporto teorico e pratico dell’<strong>in</strong>fermiere<br />
stomaterapista, ponendolo a confronto con l’<strong>in</strong>fermiere di reparto, per osservare il<br />
livello e la qualità di assistenza <strong>in</strong>fermieristica erogata all’urostomizzato.<br />
INFERMIERE STOMATERAPISTA<br />
CAPITOLO PRIMO<br />
QUADRO TEORICO DI RIFERIMENTO<br />
L’<strong>in</strong>fermiere esperto <strong>in</strong> <strong>stomaterapia</strong> è il professionista che, a seguito di una<br />
formazione specifica, ha acquisito le conoscenze e le competenze che lo rendono<br />
<strong>in</strong> grado di erogare prestazioni assistenziali e riabilitative alla persona affetta da<br />
patologie coloproctologiche e disfunzioni del pavimento pelvico. 1<br />
Il ruolo dell’<strong>in</strong>fermiere stomaterapista è di ampio raggio e <strong>in</strong>clude il supporto pre-<br />
operatorio, l’educazione post-operatoria e il follow-up sul territorio. 2<br />
L’<strong>in</strong>fermiere stomaterapista è primary nurs<strong>in</strong>g e case manager per lo stomizzato e<br />
per i suoi caregivers, esercitando sia una funzione cl<strong>in</strong>ica che una educativa,<br />
caratterizzate da una costante azione <strong>in</strong>formativa su quanto deve essere<br />
realizzato per la prevenzione e il trattamento dei problemi di salute del paziente:<br />
dal disegno pre-operatorio della stomia, alla scelta dei dispositivi di raccolta, alla<br />
gestione delle complicanze stomali, al contatto con gli specialisti.<br />
L’educazione terapeutica permette un trasferimento pianificato e organizzato di<br />
competenze dall’<strong>in</strong>fermiere al paziente, riducendo progressivamente la<br />
dipendenza della persona dall’operatore e aumentando la responsabilità e la<br />
1 A.I.O.S.S., a cura di ZANOTTI R. (2006), Coloproctologia, stomia e <strong>in</strong>cont<strong>in</strong>enza – Diagnosi<br />
<strong>in</strong>fermieristica e percorsi di assistenza, Roma: Carocci Faber<br />
2 PORRETT T., MCGRATH A., edizione italiana a cura di PIZZI S., MUTTILLO G. (2006), La persona<br />
stomizzata – assistenza, cura e riabilitazione, Milano: McGraw-Hill.
collaborazione: <strong>in</strong>fatti, un’adeguata conoscenza <strong>in</strong> ambito stomaterapico <strong>in</strong>fluisce<br />
positivamente sulla qualità di vita dei soggetti <strong>in</strong>teressati da questa limitazione.<br />
STOMA CARE<br />
Il prendersi cura o <strong>car<strong>in</strong>g</strong> <strong><strong>in</strong>fermieristico</strong> è una pratica che si realizza attraverso<br />
azioni competenti e disponibilità ad occuparsi <strong>in</strong>tenzionalmente della persona<br />
assistita. L’<strong>in</strong>fermiere capace di prendersi cura del paziente dispone di<br />
conoscenze, competenze cl<strong>in</strong>iche esperte, capacità di problem solv<strong>in</strong>g e di<br />
decision mak<strong>in</strong>g, competenze tecniche, abilità relazionali ed emotive specifiche<br />
(Corb<strong>in</strong>, 2008). L’imperativo è che l’agire <strong><strong>in</strong>fermieristico</strong> sia competente: azioni<br />
pratiche <strong>in</strong>telligenti, aggiornate e basate sulle evidenze scientifiche. 3<br />
Il primo passo per la prevenzione delle complicanze stomali è la scelta del corretto<br />
posizionamento dello stoma: per stabilire la sede idonea all’abboccamento<br />
cutaneo, lo stomaterapista esegue una serie di operazioni standard <strong>in</strong><br />
collaborazione con il paziente stesso.<br />
La stomia deve essere visibile e facilmente raggiungibile dal paziente <strong>in</strong> modo che<br />
egli possa prendersene cura per quanto concerne l’igiene e la sostituzione dei<br />
dispositivi di raccolta. È compito dello stomaterapista <strong>in</strong>dividuare il punto più<br />
idoneo, evitando zone <strong>in</strong> prossimità di pliche cutanee, cicatrici, alterazioni cutanee,<br />
salienze ossee, ferita laparotomica, ombelico e l<strong>in</strong>ea della c<strong>in</strong>tura, aff<strong>in</strong>ché la<br />
sacca aderisca perfettamente alla pelle e il paziente possa <strong>in</strong>iziare più<br />
precocemente la riabilitazione.<br />
Dopo il confezionamento chirurgico di un’urostomia, possono verificarsi delle<br />
complicanze, che si classificano <strong>in</strong> relazione al periodo della loro <strong>in</strong>sorgenza, <strong>in</strong><br />
precoci e tardive:<br />
- complicanze precoci, quelle che <strong>in</strong>sorgono nell’immediato post-operatorio, f<strong>in</strong>o<br />
al 15° giorno successivo all’<strong>in</strong>tervento<br />
- complicanze tardive, quelle che <strong>in</strong>sorgono successivamente al 15° giorno post-<br />
operatorio.<br />
3 CUNICO L., SAIANI L., (2010), “Car<strong>in</strong>g <strong><strong>in</strong>fermieristico</strong>”, <strong>in</strong>: SAIANI L., BRUGNOLLI A. (2010), Trattato<br />
di cure <strong>in</strong>fermieristiche, Milano: Sorbona, pp. 37-62.
Le più comuni sono:<br />
- DERMATITI E LESIONI CUTANEE (complicanza precoce e tardiva) –<br />
alterazioni dell’<strong>in</strong>tegrità o del trofismo della cute peristomale: per classificare le<br />
alterazioni cutanee peristomali, si identificano il tipo di lesione e la topografia<br />
- EDEMA (complicanza precoce) – aumento della componente idrica <strong>in</strong>terstiziale<br />
dello stoma dovuto ad un ostacolato deflusso venoso<br />
- EMORRAGIA (complicanza precoce)<br />
- ERNIA PARASTOMALE (complicanza tardiva)<br />
- FISTOLA (complicanza precoce e tardiva)<br />
- GRANULOMI (complicanza tardiva)<br />
- INFEZIONE DELLA FERITA (complicanza precoce)<br />
- INFEZIONE DELLE VIE URINARIE (complicanza precoce e tardiva)<br />
- ISCHEMIA E/O NECROSI (complicanza precoce)<br />
- MALPOSIZIONAMENTO (complicanza precoce) – lo stoma è situato <strong>in</strong> una<br />
sede tale da rendere difficoltose le manovre di detersione e di apparecchiatura,<br />
da impedirne la sua mimetizzazione con l’abbigliamento o da impacciare i<br />
movimenti del soggetto. 4<br />
- OSTRUZIONE URETERALE (complicanza precoce)<br />
- PROLASSO (complicanza tardiva)<br />
- REFLUSSO URINARIO (complicanza precoce e tardiva)<br />
- RETRAZIONE (complicanza precoce e tardiva) – consiste <strong>in</strong> uno “slivellamento”<br />
dello stoma, più o meno accentuato, al di sotto del piano cutaneo che si<br />
manifesta con l’affondamento dello stoma stesso<br />
- STENOSI (complicanza tardiva) – riduzione del diametro dello stoma tale da<br />
compromettere una normale funzione evacuativa<br />
- SUPPURAZIONE ED ASCESSI PERISTOMALI CON DISTACCO DELLA<br />
GIUNZIONE MUCO-CUTANEA (complicanza precoce).<br />
4 BATTAGLIA C., BERTUZZI C., AMATO A. (1991), “Stomie enterali e <strong>stomaterapia</strong>”, <strong>in</strong>: BATTAGLIA C.,<br />
ZANETTI P.P. (1991 3 ), Chirurgia – Cl<strong>in</strong>ica Tecnica Infermieristica e approccio psicologico, Milano:<br />
Emmebi diffusione editore, pp. 229-242.
REVISIONE DELLA LETTERATURA<br />
CAPITOLO SECONDO<br />
MATERIALI E METODI<br />
Il quadro teorico di riferimento è stato strutturato e sviluppato sulla base di una<br />
elaborata analisi di materiale di natura bibliografica <strong>in</strong> ambito <strong><strong>in</strong>fermieristico</strong> e<br />
stomaterapico.<br />
Una volta def<strong>in</strong>ito <strong>in</strong> modo dettagliato l’argomento e delimitato il campo di<br />
<strong>in</strong>teresse <strong>in</strong> esame, ho provveduto a reperire <strong>in</strong>formazioni utilizzando un comune<br />
motore di ricerca nella rete <strong>in</strong>ternet e consultando testi, riviste e articoli scientifici<br />
di più recente formulazione.<br />
RICERCA<br />
Si tratta di un tipo di ricerca non sperimentale, descrittiva, sul campo e trasversale.<br />
In base agli argomenti affrontati nel quadro teorico di riferimento, sono stati<br />
sviluppati:<br />
- un questionario rivolto agli <strong>in</strong>fermieri stomaterapisti<br />
- un questionario rivolto agli <strong>in</strong>fermieri dell’Unità Operativa di Urologia<br />
- un’<strong>in</strong>tervista strutturata rivolta ai soggetti portatori di urostomia.<br />
Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a consenso <strong>in</strong>formato <strong>in</strong> modo chiaro ed<br />
esaustivo <strong>in</strong> merito all’obiettivo dello studio e hanno accettato volontariamente di<br />
essere co<strong>in</strong>volti.<br />
Le popolazioni target degli <strong>in</strong>fermieri stomaterapisti (n°8 persone) e degli <strong>in</strong>fermieri<br />
delle Unità Operative Urologiche (n°71 persone), sono state <strong>in</strong>dividuate all’<strong>in</strong>terno<br />
delle seguenti strutture ospedaliere:<br />
- <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> Ospedali Riuniti di Bergamo<br />
- <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> Spedali Civili di Brescia<br />
- <strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> Mell<strong>in</strong>o Mell<strong>in</strong>i – Presidio Ospedaliero di Chiari<br />
- Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza – Brescia.
La predilezione per le suddette strutture è connessa a specifiche caratteristiche:<br />
tutte presentano almeno un’Unità Operativa di Urologia e degli <strong>in</strong>fermieri<br />
specializzati <strong>in</strong> <strong>stomaterapia</strong>, non tutte annoverano tra i loro servizi al cittad<strong>in</strong>o un<br />
ambulatorio dedicato agli stomizzati (<strong>Azienda</strong> <strong>Ospedaliera</strong> Mell<strong>in</strong>o Mell<strong>in</strong>i).<br />
L’esiguo campione di soggetti portatori di urostomia (n°3 persone) a cui ho<br />
proposto un’<strong>in</strong>tervista strutturata, è stato <strong>in</strong>dividuato tra i soci dell’Associazione<br />
Bergamasca Stomizzati.<br />
I questionari sono corredati da una lettera di presentazione <strong>in</strong> cui sono stati<br />
del<strong>in</strong>eati <strong>in</strong> maniera esauriente tutti i dati utili al soggetto partecipante allo studio,<br />
aff<strong>in</strong>ché lo stesso potesse scegliere autonomamente se aderire all’<strong>in</strong>iziativa<br />
proposta.<br />
Si è prestata particolare attenzione alla formulazione delle domande che sono<br />
state articolate <strong>in</strong> modo da essere concise, specifiche, chiare e comprensibili al<br />
lettore, impostate con un l<strong>in</strong>guaggio semplice e appropriato, e completate con<br />
specifici riferimenti temporali ove richiesto. Ad ogni quesito corrisponde un solo<br />
concetto e le domande sono state poste <strong>in</strong> maniera neutrale per evitare<br />
stigmatizzazioni.<br />
All’<strong>in</strong>terno del questionario si alternano varie tipologie di domande, sono presenti:<br />
quesiti a risposta libera, domande categoriche dicotomiche, domande categoriche<br />
a risposta fissa predef<strong>in</strong>ita, domande categoriche multiresponse e quesiti a<br />
imbuto.<br />
I quesiti riguardano gli ambiti specifici dell’assistenza al paziente portatore di<br />
stomia ur<strong>in</strong>aria e sono suddivisibili <strong>in</strong> tre aree differenti:<br />
1. <strong>in</strong>troduzione alla tematica <strong>in</strong> studio<br />
2. stoma care e gestione delle complicanze urostomali<br />
3. lavoro d’équipe.<br />
Il questionario rivolto agli <strong>in</strong>fermieri stomaterapisti consta di 20 domande, mentre<br />
quello rivolto agli <strong>in</strong>fermieri dell’Unità Operativa di Urologia è costituito da 15<br />
quesiti.<br />
I questionari sono stati somm<strong>in</strong>istrati a partire dal giorno 6 agosto 2010 e sono<br />
stati ritirati def<strong>in</strong>itivamente il giorno 16 novembre 2010.
Lo scopo dell’<strong>in</strong>tervista è quello di vagliare i campi specifici dell’assistenza<br />
stomaterapica con gli occhi del paziente, rapportando i dati raccolti mediante i<br />
questionari con l’esperienza dei soggetti co<strong>in</strong>volti.<br />
Ho optato per un’<strong>in</strong>tervista come mezzo d’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e poiché era mia <strong>in</strong>tenzione<br />
stabilire una comunicazione diretta e positiva nei confronti degli urostomizzati e<br />
studiare <strong>in</strong> maniera approfondita ogni s<strong>in</strong>golo dettaglio visto l’esiguo campione.<br />
Gli <strong>in</strong>contri si sono tenuti tra il 10 dicembre 2010 e il 10 gennaio 2011.<br />
L’<strong>in</strong>tervista è stata gestita <strong>in</strong> prima istanza dal paziente stesso il quale, attenendosi<br />
a 17 domande tra quesiti a risposta libera, domande categoriche dicotomiche e<br />
quesiti a imbuto da me proposte, ha raccontato la sua vicenda personale. I punti<br />
card<strong>in</strong>i dell’<strong>in</strong>tervista strutturata sono:<br />
1. dati anagrafici e cl<strong>in</strong>ici e iter diagnostico-terapeutico<br />
2. assistenza <strong>in</strong> ospedale e alla dimissione<br />
3. complicanze urostomali di cui ha sofferto/soffre<br />
4. frequenza presso ambulatorio e associazione per stomizzati.<br />
I dati sono stati raccolti tramite l’utilizzo di un registratore vocale e<br />
successivamente convertiti su un supporto cartaceo.<br />
CAPITOLO TERZO<br />
RISULTATI<br />
POPOLAZIONI TARGET E ADESIONE ALLA RICERCA<br />
- INFERMIERI STOMATERAPISTI<br />
Questionari consegnati: n°8 questionari<br />
Questionari restituiti compilati: n°7 questionari<br />
Adesione alla ricerca: 88%<br />
- INFERMIERI DELLE UNITÀ OPERATIVE UROLOGICHE<br />
Questionari consegnati: n°71 questionari<br />
Questionari restituiti compilati: n°29 questionari<br />
Adesione alla ricerca: 41%<br />
- SOGGETTI PORTATORI DI UROSTOMIA n°3 persone <strong>in</strong>tervistate.
DISCUSSIONE DEI RISULTATI<br />
Nella rielaborazione dei dati ottenuti con la somm<strong>in</strong>istrazione dei questionari, si è<br />
riscontrata una differenza nell’approccio assistenziale al soggetto stomizzato tra<br />
l’<strong>in</strong>fermiere stomaterapista e l’<strong>in</strong>fermiere di reparto.<br />
Lo stomaterapista esercita un ruolo cruciale nella presa <strong>in</strong> carico della persona<br />
urostomizzata, già dal momento della comunicazione della diagnosi, poiché funge<br />
da supporto <strong>in</strong> qualità di figura professionale formata ed esperta.<br />
Il 42% degli stomaterapisti <strong>in</strong>tervistati, afferma che l’urostomia è realmente<br />
<strong>in</strong>validante (seconda solo all’ileostomia con il 50%): questa situazione di difficoltà<br />
gestionale e di predisposizione all’<strong>in</strong>sorgenza di complicanze, richiede flessibilità e<br />
un approccio multidiscipl<strong>in</strong>are da parte dell’operatore sanitario che, <strong>in</strong> caso di<br />
necessità, coord<strong>in</strong>a l’attivazione di ulteriori specialisti a sostegno del processo<br />
assistenziale (Articolo 14 – Codice Deontologico, 2009).<br />
Il 38% degli stomaterapisti riconduce l’<strong>in</strong>sorgenza di complicanze alla scelta della<br />
sede della stomia nella fase pre-operatoria, mentre il 37% degli <strong>in</strong>fermieri di<br />
Urologia ad un errato confezionamento chirurgico.<br />
Il 50% degli stomaterapisti e il 48% degli <strong>in</strong>fermieri rileva una massiccia presenza<br />
di complicanze precoci, mentre il 52% degli <strong>in</strong>fermieri e solo il 37% degli<br />
stomaterapisti, riscontra nella quotidianità più complicanze tardive.<br />
La maggioranza dei componenti dei campioni <strong>in</strong> studio (100% degli stomaterapisti<br />
e 76% degli <strong>in</strong>fermieri) afferma che la comparsa di complicazioni è <strong>in</strong>fluita dagli<br />
stili di vita di soggetti urostomizzati.<br />
Il 71% degli stomaterapisti ritiene che i soggetti urostomizzati non siano sempre<br />
consapevoli delle complicanze <strong>in</strong> atto e ciò potrebbe essere conseguente ad<br />
un’<strong>in</strong>adeguata educazione durante la degenza e ad una valutazione<br />
approssimativa alla dimissione. Per ovviare a questi <strong>in</strong>convenienti, l’<strong>in</strong>fermiere<br />
case manager dovrebbe sviluppare un programma educativo centrato sul soggetto<br />
stomizzato, <strong>in</strong> modo che la persona acquisisca le conoscenze necessarie a un<br />
corretto stoma care e riconosca tempestivamente l’<strong>in</strong>sorgenza di alterazioni.<br />
Purtroppo le potenzialità dello stomaterapista non sono sempre sfruttate appieno:<br />
solo il 65% degli <strong>in</strong>fermieri <strong>in</strong>tervistati dichiara di richiedere la consulenza dello<br />
stomaterapista e il 14% degli stomaterapisti afferma di non aver mai operato a
supporto dell’assistenza a pazienti stomizzati <strong>in</strong> altre Unità Operative della<br />
struttura ospedaliera di appartenenza.<br />
Il professionista <strong>in</strong> <strong>stomaterapia</strong> offre il suo contributo all’<strong>in</strong>terno dell’équipe<br />
sviluppando adeguate competenze nel personale <strong><strong>in</strong>fermieristico</strong> (Articolo 13 –<br />
Codice Deontologico, 2009); questo consente all’<strong>in</strong>fermiere di reparto di acquisire<br />
capacità tecniche e pedagogiche specifiche, <strong>in</strong> modo da assicurare un cont<strong>in</strong>uum<br />
assistenziale centrato sulla persona (Articolo 41 – Codice Deontologico, 2009).<br />
L’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e compiuta rivela che l’<strong>in</strong>fermiere di reparto, di fronte alle problematiche<br />
che contraddist<strong>in</strong>guono lo stomizzato, non sempre presenta il medesimo livello di<br />
competenza ed abilità riscontrato nello stomaterapista (dato osservabile, <strong>in</strong><br />
particolare, nella tipologia di domande a risposta libera). Il Profilo Professionale e il<br />
Codice Deontologico stabiliscono, per l’<strong>in</strong>fermiere, la necessità di una formazione<br />
complementare al f<strong>in</strong>e di affrontare situazioni che, con una preparazione di base,<br />
non sarebbe <strong>in</strong> grado di gestire (Articolo 15 – Codice Deontologico, 2009). Il 90%<br />
degli <strong>in</strong>fermieri di Urologia e il 100% degli stomaterapisti dichiara utile l’istituzione,<br />
presso le strutture ospedaliere, di corsi di aggiornamento rivolti a tutti gli <strong>in</strong>fermieri,<br />
per prevenire e trattare le complicanze legate al confezionamento dell’urostomia e<br />
per la gestione della stessa.<br />
Dall’<strong>in</strong>tervista strutturata proposta ai soggetti portatori di urostomia sono emerse<br />
op<strong>in</strong>ioni comuni, riassumibili nei seguenti punti.<br />
- Forte impatto emotivo al momento della comunicazione della diagnosi e<br />
difficoltà ad <strong>in</strong>terpretare il messaggio a causa della term<strong>in</strong>ologia medica<br />
utilizzata.<br />
- Importanza del disegno pre-operatorio: l’urostomizzato a cui non è stato<br />
valutato il corretto posizionamento della stomia presenta complicanze da<br />
malposizionamento (stoma <strong>in</strong> prossimità di una plica cutanea).<br />
- Sviluppo di un programma educativo durante la degenza: l’elevato turnover<br />
degli operatori, le <strong>in</strong>formazioni date e le procedure effettuate <strong>in</strong> modalità<br />
differente alimentano la confusione. Una scarsa educazione alle pratiche di<br />
stoma care determ<strong>in</strong>a, per n°2 soggetti <strong>in</strong>tervistati, la necessità di una figura di<br />
supporto <strong>in</strong>dividuata <strong>in</strong> un caregiver per la gestione della stomia.
- L’ambulatorio per stomizzati e le associazioni sono una risorsa <strong>in</strong> quanto<br />
permettono allo stomizzato il colloquio diretto con lo stomaterapista e offrono la<br />
possibilità di confronto e supporto, migliorando i rapporti sociali e la qualità di<br />
vita.<br />
CONCLUSIONI<br />
La revisione bibliografica, i risultati ottenuti dai questionari e il contributo degli<br />
urostomizzati a cui ho proposto l’<strong>in</strong>tervista strutturata, mi <strong>in</strong>ducono a sottol<strong>in</strong>eare<br />
l’importanza di alcuni passaggi necessari alla corretta presa <strong>in</strong> carico del soggetto<br />
stomizzato.<br />
- Rapportarsi con empatia al paziente permette un potenziamento della qualità<br />
assistenziale e una maggiore compliance del soggetto.<br />
- Dal momento della comunicazione della diagnosi e dell’<strong>in</strong>tervento, deve essere<br />
programmato un colloquio con lo stomaterapista (se non presente, con un<br />
<strong>in</strong>fermiere esperto che si faccia carico del paziente divenendone il punto di<br />
riferimento). In questa circostanza il case manager stabilisce un rapporto di<br />
fiducia con il paziente, lo <strong>in</strong>forma sulla natura e sulle caratteristiche della stomia<br />
ur<strong>in</strong>aria, anche tramite l’utilizzo di supporti multimediali, e lo <strong>in</strong>coraggia a<br />
familiarizzare con i presidi. In tal modo il soggetto urostomizzato è facilitato<br />
nella comprensione delle procedure di stoma care, è <strong>in</strong> grado di collaborare<br />
maggiormente al processo di cura e può com<strong>in</strong>ciare più precocemente la<br />
riabilitazione.<br />
- Lo stomaterapista, o l’<strong>in</strong>fermiere dedicato, proseguono le pratiche di <strong>car<strong>in</strong>g</strong> al di<br />
fuori dell’Unità Operativa: dopo la dimissione deve essere programmata una<br />
visita ambulatoriale per valutare il feedback del soggetto stomizzato e<br />
l’andamento della riabilitazione; se la struttura ospedaliera fosse sprovvista di<br />
un ambulatorio, l’<strong>in</strong>fermiere responsabile dovrebbe attivare il prima possibile un<br />
appuntamento presso l’ospedale più vic<strong>in</strong>o, fornito di questo servizio.<br />
Lo stomaterapista deve <strong>in</strong>oltre consigliare la partecipazione agli <strong>in</strong>contri presso<br />
le associazioni per stomizzati.
- Il personale <strong><strong>in</strong>fermieristico</strong> di reparto deve essere formato <strong>in</strong> modo specifico<br />
dallo stomaterapista, attraverso corsi di aggiornamento utili a migliorare le<br />
prestazioni erogate al paziente e a favorire il lavoro d’équipe.<br />
- La figura dell’<strong>in</strong>fermiere stomaterapista deve essere promossa all’<strong>in</strong>terno della<br />
struttura ospedaliera dove opera, per poter svolgere consulenze anche al di<br />
fuori dell’Unità Operativa di appartenenza.
TESTI<br />
BIBLIOGRAFIA<br />
- A.I.O.S.S. (2010), ATTI del XXV Corso di Aggiornamento <strong>in</strong> <strong>stomaterapia</strong>,<br />
coloproctologia e riabilitazione delle disfunzioni del pavimento pelvico.<br />
- CUNICO L., SAIANI L., (2010), “Car<strong>in</strong>g <strong><strong>in</strong>fermieristico</strong>”, <strong>in</strong>: SAIANI L., BRUGNOLLI<br />
A. (2010), Trattato di cure <strong>in</strong>fermieristiche, Milano: Sorbona, pp. 37-62.<br />
- A.I.O.S.S. (2009), ATTI del XXIV Corso di Aggiornamento <strong>in</strong> <strong>stomaterapia</strong>,<br />
coloproctologia e riabilitazione delle disfunzioni del pavimento pelvico.<br />
- A.I.O.S.S. (2007), ATTI del XXII Corso di Aggiornamento <strong>in</strong> <strong>stomaterapia</strong>,<br />
coloproctologia e riabilitazione delle disfunzioni del pavimento pelvico.<br />
- Gruppo di ricerca A.I.O.S.S., a cura di SARACCO C. (2007), Cl<strong>in</strong>ica<br />
<strong>in</strong>fermieristica <strong>in</strong> Stomaterapia – Dalle Evidenze agli Strumenti Operativi,<br />
edizioni A.I.O.S.S. – Hollister.<br />
- A.I.O.S.S. (2006), ATTI del XXI Corso di Aggiornamento nazionale per<br />
stomaterapisti ed operatori sanitari.<br />
- A.I.O.S.S., a cura di ZANOTTI R. (2006), Coloproctologia, stomia e <strong>in</strong>cont<strong>in</strong>enza<br />
– Diagnosi <strong>in</strong>fermieristica e percorsi di assistenza, Roma: Carocci Faber.<br />
- PORRETT T., MCGRATH A., edizione italiana a cura di PIZZI S., MUTTILLO G.<br />
(2006), La persona stomizzata – assistenza, cura e riabilitazione, Milano:<br />
McGraw-Hill.<br />
- A.I.O.S.S. (2001), ATTI del XVI Corso di Aggiornamento nazionale per<br />
stomaterapisti ed operatori sanitari.<br />
- MERIGGI F. (2001), Manuale di Chirurgia Generale, Pavia: Selecta Medica.<br />
- A.I.O.S.S. (2000), ATTI del XV Corso di Aggiornamento nazionale per<br />
stomaterapisti ed operatori sanitari.<br />
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- http://assets.krebsliga.ch/downloads/3500.pdf - Lega svizzera contro il cancro:<br />
opuscolo “L’urostomia”