scarica la pubblicazione - Teatro del pratello

“Sinceramente non me l’aspettavo che accadesse una cosa del genere proprio
all’interno di un istituto penale. Quindi la prima domanda che mi sono posta è come
sia possibile che in un luogo dove si cerca di “rieducare” quei ragazzi che per un
motivo o per l’altro si trovano lì, ci si possa ritrovare in questo tipo di situazioni.”
“Sì ho avuto notizie di quello che è successo e mi sono sorpreso di tutto ciò che è
accaduto perché non pensavo, dopo aver visto un bello spettacolo, che potessero
succedere tutte quelle brutte cose. La prima domanda che mi sono posto è stata:
ma è possibile che in un posto dove viene insegnata la reintegrazione sociale
succedano queste cose?”
“Penso che dopo ciò che è accaduto all’interno dell’IPM, il carcere in questione
abbia appunto due facce: una bella, il teatro e gli spettacoli, e una brutta, i
maltrattamenti, l’abuso di potere e l’omertà. Purtroppo penso che la parte marcia
si possa diffondere anche in progetti belli come quelli degli spettacoli. Gli altri
hanno vari pensieri: c’è chi protesta contro gli educatori, c’è chi, come me non si
fida quasi più di questi progetti e forse anche delle persone che vi collaborano.”
“Ho avuto la notizia dei fatti accaduti al Pratello e mi hanno sconvolto molto, anche
perché quello è un posto dove bisogna essere tranquilli e serve per rieducare i
ragazzi, facendo accadere queste cose si ottiene il peggio! La prima domanda che
mi è venuta in mente è: ma perché non si è scoperto prima e non si è indagato sui
possibili avvisi dei ragazzi?”