Numero 3 - Maggio - Cooperativa Agricola di Legnaia
Numero 3 - Maggio - Cooperativa Agricola di Legnaia
Numero 3 - Maggio - Cooperativa Agricola di Legnaia
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Guida alla spesa<br />
Contiene<br />
oltre<br />
L’UOMO LA TERRA I SUOI FRUTTI<br />
TUTTI I GIORNI<br />
nel punto ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> Sollicciano<br />
Prodotti ortofrutticoli<br />
<strong>di</strong> stagione in promozione<br />
per soci e amici <strong>di</strong> legnaia<br />
Pesce della Coop.<br />
Pescatori La Ricciola<br />
in Offerta<br />
per Soci ed Amici<br />
Salvo esaurimento scorte o<br />
mancanza <strong>di</strong> prodotto causa maltempo<br />
Non cumulabile allo sconto del 4%<br />
presente su tutti gli altri prodotti<br />
Carne della Coop.<br />
<strong>Agricola</strong> <strong>di</strong> Firenzuola<br />
con sconto<br />
del 10%<br />
per Soci ed Amici<br />
no ad esaurimento taglio<br />
<br />
30 OFFERTE<br />
Riservate ai soci e agli Amici <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
Il Notiziario per Soci e Amici <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
nr. 3 - MAGGIO2010<br />
In questo numero<br />
PROGETTO TANZANIA<br />
Report della quinta missione<br />
NUOVA APERTURA<br />
Anche a Prato il mondo <strong>Legnaia</strong><br />
OFFERTE<br />
Scopri i prodotti in offerta<br />
dal 22 giugno all’8 luglio nei punti<br />
ven<strong>di</strong>ta e su www.legnaia.it<br />
La <strong>Cooperativa</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> sbarca a Prato<br />
Anno XX - Bimestrale - € 0,52 - Poste Italiane SpA - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB FDirenze 2<br />
Notizie dalla <strong>Cooperativa</strong><br />
La Coop. <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
si vede in televisione<br />
La Coop. <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
si ascolta alla ra<strong>di</strong>o<br />
Il martedì alle 10,45<br />
su Ra<strong>di</strong>o Toscana FM 104.75<br />
lo <strong>di</strong>retto con Simone Tofani,<br />
resp. area tecnica<br />
della Coop. <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
ogni 1° lunedì del mese alle 18.10<br />
ed ogni 1° martedì alle 13.30<br />
su Italia 7 ad “Aspettando il Tg”.<br />
Parliamo <strong>di</strong> stagionalità e ristorazione<br />
Nuovo orario centro<br />
agro-commerciale<br />
<strong>di</strong> Sollicciano<br />
TV<br />
Dal 17 maggio dal lunedì al sabato<br />
orario continuato<br />
dalle 8.00 alle 20.00<br />
domenica 9.00-13.00<br />
Gli orari estivi in vigore dal 29 giugno saranno<br />
comunicati e affissi nei vari punti ven<strong>di</strong>ta<br />
e pubblicati sul Notiziario in <strong>di</strong>stribuzione<br />
ai primi <strong>di</strong> luglio<br />
Ricor<strong>di</strong>amo che <strong>di</strong>ventare “Amici <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong>” è gratuito ed è<br />
sufficiente compilare il modulo <strong>di</strong> adesione, firmarlo per accettazione<br />
e consegnarlo in qualunque punto ven<strong>di</strong>ta della <strong>Cooperativa</strong>. In caso<br />
<strong>di</strong> furto o <strong>di</strong> smarrimento della Carta, vi preghiamo <strong>di</strong> telefonare<br />
all’Ufficio marketing e qualità al n° 0557358297 o <strong>di</strong> mandare una<br />
mail all’in<strong>di</strong>rizzo amici@legnaia.it per permettere il blocco della<br />
carta e il trasferimento dei punti su <strong>di</strong> una nuova.<br />
Coltivare Insieme n. 3/2010 - Reg. Trib. FI n. 3949 del 12/3/90<br />
Direttore Responsabile Simone Tofani<br />
Direttore David Bocciolini<br />
E<strong>di</strong>tore EDIMEDIA srl - via Volturno, 10/12A 50019 Sesto F.no (FI)<br />
Tel. 055340811 - info@e<strong>di</strong>me<strong>di</strong>a-fi.it<br />
Stampa Industria Grafica Valdarnese<br />
Informativa Privacy<br />
Ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 196/03 si informano i soci, gli amici <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> e tutta la clientela che i<br />
dati personali raccolti presso i nostri punti ven<strong>di</strong>ta ed uffici sono soggetti al vincolo <strong>di</strong> riservatezza e saranno<br />
trattati soltanto per gli scopi annessi e connessi ai servizi e ai prodotti erogati dalla nostra società e dalle<br />
società da essa controllate e non eccedenti rispetto a tali finalità.<br />
Titolare del trattamento è la Società <strong>Cooperativa</strong> <strong>Agricola</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong>, presso la quale far valere i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong><br />
cui all’art.7.<br />
Sotto formale vostra richiesta da spe<strong>di</strong>re a mezzo e-mail o fax potete richiedere la cancellazione dei vostri<br />
nominativi trattati, anche tramite la società E<strong>di</strong>me<strong>di</strong>a srl, per le attività <strong>di</strong> informazione, promozione e<br />
iniziative commerciali inerenti i nostri prodotti e servizi (perio<strong>di</strong>co Coltivare Insieme, Newsletter).<br />
Sabato 24 aprile, alla presenza del vicesindaco <strong>di</strong> Prato,<br />
dottor Goffredo Borchi e <strong>di</strong> altre autorità, è stato inaugurato<br />
a Prato - fra viale Marconi e via Ferrucci - il nuovo<br />
punto ven<strong>di</strong>ta della <strong>Cooperativa</strong> <strong>Agricola</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong>. Il<br />
Centro, che un giornale <strong>di</strong> Prato ha definito il “supermercato<br />
dell’agricoltura”, rimane aperto dal lunedì al sabato,<br />
dalle 8,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30.<br />
Con questa apertura sono se<strong>di</strong>ci i punti ven<strong>di</strong>ta del<br />
Gruppo <strong>Legnaia</strong> nelle province <strong>di</strong> Firenze, Prato, Pistoia<br />
e Arezzo. Otto sono gestiti <strong>di</strong>rettamente dalla<br />
<strong>Cooperativa</strong>, cinque dalla <strong>Legnaia</strong> Ortofrutta, due da<br />
<strong>Legnaia</strong> Vivai, uno da <strong>Legnaia</strong> Pistoiese. A questi vanno<br />
aggiunte 3 officine specializzate nella riparazione delle<br />
macchine agricole e da giar<strong>di</strong>naggio e l’Area Tecnica<br />
che si occupa <strong>di</strong> assistenza tecnica presso le aziende<br />
agricole, della progettazione e realizzazione e manutenzione<br />
<strong>di</strong> giar<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong> e impianti <strong>di</strong> irrigazione,<br />
oltre che della ven<strong>di</strong>ta in particolare all’estero delle produzioni<br />
agroalimentari dei soci.<br />
Seguendo la tra<strong>di</strong>zione della <strong>Cooperativa</strong>, il nuovo punto<br />
ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> Prato mette a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti gli operatori<br />
e degli appassionati <strong>di</strong> agricoltura e giar<strong>di</strong>naggio<br />
tutti i prodotti utili alla loro attività.<br />
La gamma, molto ampia, è altamente professionale. Vi<br />
si trovano prodotti delle migliori marche, testati dai nostri<br />
tecnici e dai soci, le macchine agricole, quelle da<br />
giar<strong>di</strong>naggio e le attrezzature dei marchi più prestigiosi.<br />
E poi una grande varietà <strong>di</strong> semi e <strong>di</strong> piante, i concimi,<br />
i prodotti per la <strong>di</strong>fesa dagli attacchi dei patogeni… e<br />
molto altro ancora.<br />
Tutti prodotti che richiedono gran<strong>di</strong> spazi per cui, nonostante<br />
l’ampiezza (oltre 800 mq) del punto ven<strong>di</strong>ta,<br />
non è rimasto uno spazio sufficiente per presentare la<br />
<strong>Cooperativa</strong> in pienezza anche sull’altro suo importante<br />
versante: il punto d’incontro fra i soci agricoltori e<br />
i consumatori, con tutta la gamma delle produzioni<br />
dei soci.<br />
A Prato sono <strong>di</strong>sponibili oltre alle piante, vino, olio,<br />
salumi, formaggi, miele e altri prodotti, ma non è stato<br />
possibile inserire la frutta e la verdura.<br />
Ci auguriamo, come ho rilevato anche nel corso dell’inaugurazione,<br />
che in futuro sia possibile trovare nell’area<br />
pratese (come anche in altre zone dove non siamo<br />
presenti) ambienti sufficientemente ampi e tali da permettere<br />
<strong>di</strong> esprimere con pienezza la nostra vocazione, non<br />
solo <strong>di</strong> una realtà a servizio dell’agricoltura e del verde<br />
ma anche <strong>di</strong> importante punto <strong>di</strong> incontro fra agricoltori<br />
e consumatori.<br />
David Bocciolini<br />
Presidente <strong>Cooperativa</strong> <strong>Agricola</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
VIAGGIO IN TANZANIA<br />
Su sollecitazione <strong>di</strong> alcuni amici che vorrebbero vedere <strong>di</strong> persona le realtà con cui collaboriamo con il Progetto<br />
Tanzania, stiamo organizzando un viaggio, orientativamente dal 20 al 30 settembre 2010, con partenza<br />
e rientro dall’aeroporto <strong>di</strong> Firenze e pernottamento a Zurigo, durante il viaggio <strong>di</strong> andata.<br />
Non si tratta <strong>di</strong> un viaggio turistico, ma <strong>di</strong> un viaggio finalizzato alla conoscenza delle realtà con cui collaboriamo,<br />
pertanto i viaggiatori saranno ospiti delle strutture dei missionari e non in strutture alberghiere. Nel corso del<br />
viaggio è prevista anche la visita a un parco (Mikumi).<br />
Il numero delle persone che possono partecipare è limitato, considerando che gli spostamenti in Tanzania<br />
avverranno in fuoristrada. Il costo comprendente il viaggio aereo a/r, gli spostamenti in Tanzania e le offerte/<br />
contributi per le strutture che ospiteranno il gruppo, si prevede compreso entro i 1500 euro.<br />
Per necessità organizzative, la manifestazione <strong>di</strong> interesse a partecipare, dovrà essere comunicata a<br />
0557358221 ufficio.soci@legnaia.it, entro il 30 maggio c.a.<br />
In considerazione della particolarità del viaggio stesso l’adesione e la conferma definitiva del viaggio<br />
saranno soggette a <strong>di</strong>screzione da parte della <strong>Cooperativa</strong>.
Di ritorno dalla quinta missione<br />
Diario <strong>di</strong> viaggio del gruppo <strong>di</strong> verifica del progetto della Coop. <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
Il Progetto Tanzania viene finanziato dalla<br />
<strong>Cooperativa</strong> <strong>Agricola</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> che vi destina<br />
l’uno per mille del suo fatturato, circa<br />
30 mila euro annui, oltre ad altre iniziative,<br />
come il destinarvi una parte delle risorse dei<br />
regali natalizi. I principali beneficiari sono<br />
il Villaggio della Speranza <strong>di</strong> Dodoma, impegnato<br />
nella prevenzione, cura e sostegno<br />
sociale per i bambini orfani affetti da Aids o<br />
figli <strong>di</strong> genitori malati, l’ospedale <strong>di</strong> Itigi, unico<br />
vero presi<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>co in una zona estremamente<br />
<strong>di</strong>sagiata e la cantina <strong>di</strong> Miyuji gestita<br />
anch’essa dai Missionari del Preziosissimo<br />
Sangue. Questa cifra può essere incrementata<br />
da quei soci e ‘Amici <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong>’ che vorranno<br />
mettere a <strong>di</strong>sposizione dell’iniziativa, non utilizzandoli,<br />
una parte dei punti fedeltà e degli<br />
sconti ottenuti facendo acquisti nei negozi<br />
della <strong>Cooperativa</strong>.<br />
I contributi raccolti dalla <strong>Cooperativa</strong> nel 2009<br />
sono stati in totale euro 59.109,16 così raccolti<br />
attraverso i vari meccanismi attivati: 1 per<br />
mille del fatturato della <strong>Cooperativa</strong> e altri<br />
euro 31.108,62; contributo Soci <strong>Cooperativa</strong><br />
euro 6.466,59; contributo Amici <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
euro 21.533,95. I contributi raccolti sono stati<br />
anticipati nel corso dell’anno 2009 per euro<br />
35.735,27 per far fronte al costo dell’agronomo<br />
che opera in Tanzania, ai costi delle<br />
missioni <strong>di</strong> verifica, all’acquisto e all’invio <strong>di</strong><br />
materiale tecnico. La <strong>di</strong>ferrenza, pari a euro<br />
23.373,89 viene inviata per euro 10.000,00<br />
al Villaggio della Speranza <strong>di</strong> Dodoma e<br />
per euro 13.373,89 alla onlus ADM con la<br />
destinazione <strong>di</strong> euro 10.373,89 all’ospedale<br />
S.Gaspare <strong>di</strong> Itigi a sostegno delle sperimentazioni<br />
agricole e per euro 3.000,00 per<br />
l’ampliamento e le dotazioni della cantina <strong>di</strong><br />
Miyuji (Dodoma).<br />
Quello che segue è il resoconto della quinta missione in<br />
Tanzania del progetto omonimo della <strong>Cooperativa</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong>:<br />
cercherò <strong>di</strong> essere fedele cronista e, se possibile,<br />
<strong>di</strong> coinvolgere i nostri lettori in quella che è stata la missione<br />
<strong>di</strong> maggior sod<strong>di</strong>sfazione per i risultati verificati.<br />
Il gruppo formato dal sottoscritto, dr. Simone Tofani agronomo,<br />
capo gruppo e responsabile del progetto per la<br />
<strong>Cooperativa</strong>, dal dr. Alberto Lanzi, agronomo e tecnico<br />
della <strong>Cooperativa</strong> e dai testimoni Emanuele Cammelli,<br />
agricoltore socio della <strong>Cooperativa</strong> e Patrizia Belgodere,<br />
amica <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong>, è partito dall’aeroporto Vespucci <strong>di</strong> Firenze,<br />
con volo Swiss Air alla volta <strong>di</strong> Zurich (temperatura<br />
-4 c°) venerdì 12 marzo alle 20,00 circa per atterrare a<br />
Dar Es Salam, dopo pernottamento nella città svizzera e<br />
dopo uno scalo tecnico già previsto a Nairobi, sabato 13<br />
marzo alle 21.00.<br />
Al Nyerere Airport <strong>di</strong> Dar, ad attenderci l’ing. Alessandro<br />
Manzi, da anni missionario in Tanzania (che ha<br />
accompagnato i partecipanti per tutto il periodo) ed un<br />
tipico caldo equatoriale con temperatura <strong>di</strong> 38 gra<strong>di</strong> ed<br />
altissima umi<strong>di</strong>tà.<br />
L’“abbraccio” <strong>di</strong> Dar (come ormai lo chiamo dopo la<br />
mia terza missione) non mi ha sorpreso e nemmeno i forti<br />
odori speziati che accolgono i viaggiatori non appena<br />
scendono dall’aereo: anzi in verità è stato come ritrovare<br />
odori familiari e conosciuti. Non era certamente stato così<br />
la prima volta, quando il caldo e gli odori mi apparvero<br />
come una “cappa” quasi insopportabile, dalla quale fuggire<br />
il prima possibile.<br />
Dopo il pernottamento nella capitale economica del<br />
Paese, presso una struttura dei missionari della Congregazione<br />
del Preziosissimo Sangue, siamo partiti su un grosso<br />
“fuori strada” per Dodoma, alla volta del Villaggio della<br />
Speranza, dove siamo arrivati nel pomeriggio <strong>di</strong> domenica<br />
14 marzo alle 17,00.<br />
Approfittando della luce del giorno, che ci avrebbe accompagnato<br />
ancora per altri 90 minuti (a marzo il buio<br />
scende, è proprio il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo, alle 18,30) abbiamo<br />
visitato la Scuola Superiore del villaggio, inaugurata a<br />
gennaio 2010 ed il convitto collegato. Ad accompagnarci<br />
oltre a don Vincenzo, anima insieme a Suor Rosaria del<br />
Villaggio, Gigi, impren<strong>di</strong>tore bresciano che da anni aiuta<br />
a costruire gli e<strong>di</strong>fici del centro. È davvero una grande<br />
emozione toccare con mano come i bambini del villaggio<br />
orfani ed ammalati <strong>di</strong> Aids, non solo non muoiono, ma<br />
grazie alle cure crescono, ad<strong>di</strong>rittura alcuni si negativizzano<br />
e necessitano <strong>di</strong> istruzione e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> scuole sempre<br />
<strong>di</strong> grado maggiore. Abbiamo visitato con sod<strong>di</strong>sfazione<br />
anche la realtà agricola formata dalla stalla, dagli orti<br />
e dal piccolo vigneto <strong>di</strong> uva da tavola, che nel 2007<br />
abbiamo contribuito ad impiantare ed abbiamo verificato<br />
che “laddove c’era un deserto <strong>di</strong> sale”, oggi si coltivano<br />
bietole, cavoli, pomodori, melanzane ed uva. Davvero un<br />
bel risultato!<br />
Dopo una notte agitata dal caldo e da rush cutanei improvvisi<br />
ed imprevisti (colpiti il sottoscritto ed il dr. Lanzi),<br />
siamo partiti per la nostra meta: il Saint Gaspar Hospital<br />
<strong>di</strong> Itigi. Prima però siamo passati dall’ultima realtà che<br />
è entrata a far parte del progetto, la cantina <strong>di</strong> Miyuji,<br />
situata sempre nei pressi della città <strong>di</strong> Dodoma, gestita<br />
da un’altra missione della congregazione, della quale fa<br />
parte il nostro accompagnatore e dalla quale a settembre,<br />
padre Arca<strong>di</strong>us è partito per venire in Italia e dal quel viaggio<br />
nacque la collaborazione con il “Progetto Tanzania”<br />
e la conoscenza con l’enologo <strong>di</strong> Montespertoli (Marco<br />
Puleo) che a gennaio è andato nel Paese Africano per<br />
insegnare ai responsabili <strong>di</strong> Miyuji le tecniche enologiche<br />
più corrette.<br />
L’accoglienza è stata commovente, l’esperto della cantina,<br />
mister Shumann, a stento ha trattenuto le lacrime alla<br />
vista del rifrattometro e della imbottigliatrice che abbiamo<br />
portato dall’Italia ed insieme ad Alessandro e padre Arca<strong>di</strong>us<br />
ci ha accompagnato nella visita della cantina, dove<br />
abbiamo assaggiato il vino prodotto con l’uva raccolta a<br />
gennaio e trasformata grazie ai consigli <strong>di</strong> Marco, davvero<br />
un buon prodotto!<br />
Dopo la visita e prima dell’ottimo pranzo consumato insieme<br />
alla comunità, nella riunione con i responsabili della<br />
missione per formalizzare il nostro impegno nell’aiuto all’ampliamento<br />
della cantina, un momento particolarmente<br />
toccante quando uno dei presenti ha affermato che loro<br />
erano come “in una fossa profonda e noi gli abbiamo<br />
teso una mano per uscire”. Alessandro traducendo sia<br />
dall’italiano che dal Swaili ci ha permesso <strong>di</strong> comunicare<br />
al meglio le nostre sensazioni anche se forse gli abbracci<br />
e gli applausi sarebbero statti sufficientemente esaustivi.<br />
Dopo pranzo partenza per Itigi, <strong>di</strong>stante circa 250 chilometri:<br />
per fortuna adesso la strada asfaltata arriva a circa<br />
40 km dal Paese, terminando nella città <strong>di</strong> Manyoni,<br />
dunque soltanto l’ultima ora <strong>di</strong>venta più faticosa, dato lo<br />
stato della strada.<br />
Intorno alle 17,30 <strong>di</strong> lunedì 15, arriviamo a destinazione:<br />
ad aspettarci il “nostro” Gabriele Maneo e Silvia, la tirocinante<br />
della facoltà <strong>di</strong> Agraria, che da alcuni mesi vive<br />
all’interno nel complesso ospedaliero.<br />
Riman<strong>di</strong>amo alla mattina successiva la visita ai campi<br />
sperimentali ed alle varie realtà agricole e pren<strong>di</strong>amo<br />
possesso delle nostre stanze.<br />
A cena conosciamo il gruppo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci e parame<strong>di</strong>ci<br />
dell’Ospedale Bambin Gesù <strong>di</strong> Roma che da anni collabora<br />
con il Saint Gaspar e che in questi giorni sono<br />
impegnati in una serie <strong>di</strong> operazioni particolarmente<br />
impegnative, sia car<strong>di</strong>ovascolari che <strong>di</strong> plastica facciale,<br />
soprattutto su bambini. Il Saint Gaspar è uno degli<br />
ospedali più attrezzati e moderni della Tanzania ed ha<br />
un reparto pe<strong>di</strong>atria particolarmente all’avanguar<strong>di</strong>a<br />
per gli standard africani.<br />
Dopo una notte agitata per la paura delle zanzare<br />
potenziali vettori <strong>di</strong> malaria che svolazzavano sulla<br />
mia testa, il martedì, <strong>di</strong> buon mattino, visita ai campi<br />
sperimentali.<br />
È stata una piacevole sorpresa (anche se annunciata<br />
nelle varie relazioni che si sono succedute nel coro dei<br />
mesi) e motivo <strong>di</strong> grande sod<strong>di</strong>sfazione vedere come la<br />
savana sia stata coltivata e come la sperimentazione<br />
abbia dato risultati. Plot <strong>di</strong> mais, <strong>di</strong> girasole, <strong>di</strong> fagioli,<br />
<strong>di</strong> Cayano, <strong>di</strong> riso in coltura asciutta, <strong>di</strong> manioca e<br />
appezzamenti coltivati ad ortaggi che nulla hanno da<br />
invi<strong>di</strong>are a quelli coltivati in zone più vocate.<br />
Emanuele Cammelli ha insegnato ai Kibarua (lavoratori<br />
a giornata) come raccogliere la lattuga e gli zucchini e<br />
Gabriele ci ha illustrato, insieme a Vitus, suo collaboratore<br />
tanzaniano i risultati della sperimentazione facendoceli<br />
(è il caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo) toccare con mano.<br />
A fine mattinata l’incontro con Ft. Serafino, <strong>di</strong>rettore della<br />
struttura, con il quale abbiamo impostato il lavoro e<br />
la sperimentazione futura. Il Padre si è detto molto contento<br />
e ci ha dato una notizia importantissima: a breve<br />
una scuola agraria <strong>di</strong> Manyoni invierà esperti tanzaniani<br />
a vedere la sperimentazione ed il lavoro effettuato.<br />
Siamo sulla strada giusta, l’obiettivo <strong>di</strong> portare le nostre<br />
conoscenze agronomiche alla popolazione locale sta<br />
prendendo sempre più corpo! Sod<strong>di</strong>sfazione anche<br />
per l’incremento della resa produttiva della stalla che è<br />
passata dai 3 litri a capo (sic!) ai 7, sempre bassa, ma<br />
sicuramente <strong>di</strong> buon auspicio.<br />
Nel pomeriggio, sotto un cielo particolarmente nuvoloso,<br />
visita all’agrumeto per insegnare la potatura all’operaio:<br />
le piante sono finalmente quasi libere dalla fumaggine<br />
e dalla cocciniglie ed in buone con<strong>di</strong>zioni. Alle<br />
18,00 un tipico acquazzone equatoriale ci ha costretti<br />
alla fuga: abbiamo visto la pioggia anche in Africa.<br />
Pernottamento più tranquillo e l’indomani mattina,<br />
mercoledì 17, Alessandro ci fa visitare l’Ospedale e<br />
le strutture collegate: conoscevo già la realtà, ma è<br />
sempre un’emozione vedere i tanti bambini ammalati e<br />
l’attenzione posta anche ai piccoli particolari.<br />
Gli altri miei “compagni <strong>di</strong> avventura” spiegheranno meglio<br />
ed ai loro scritti rimando.<br />
Nel pomeriggio visita alla missione <strong>di</strong> Mkiwa, (con noi<br />
anche la tirocinante) <strong>di</strong> Suor Rita e Suor Incoronata della<br />
Congregazione delle Orsoline. La missione funziona anche<br />
come <strong>di</strong>spensario me<strong>di</strong>co: particolarmente shockante la<br />
visita (in nostra presenza) al <strong>di</strong>spensario <strong>di</strong> un cinese affetto<br />
da malaria e del suo autista locale affetto da tifo. Gli orti <strong>di</strong><br />
Suor Rita rimangono comunque far i più organizzati della<br />
Tanzania.<br />
Ritorno al “Saint Gaspar” e dopo un’ultima visita ai “campi”<br />
cena e pernottamento (abbastanza tranquillo) al “Motel”<br />
del Saint Gaspar Hospital. Il mattino successivo (giovedì<br />
18 marzo) partenza nuovamente per Dodoma, con noi<br />
anche il dr. Maneo e Antonio, idraulico romano, da che<br />
da anni fa la spola fra l’Italia e la Tanzania e che lasceremo<br />
a Dodoma.<br />
Alessandro ci fa sapere che a Miyuji vorrebbero salutarci e<br />
visto che è a pochi chilometri dal Villaggio della Speranza,<br />
deci<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> fermarci con piacere.<br />
Se la prima volta l’accoglienza fu calorosa, questa volta è<br />
eccezionale: ad attenderci tutti i seminaristi ed i responsabili<br />
con “antipasti” tipici (particolarmente apprezzati gli anacar<strong>di</strong>)<br />
e canti. Alla fine doni per tutto il gruppo ed uno estremamente<br />
significativo per il Presidente (che in quel momento<br />
io rappresento) della <strong>Cooperativa</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong>: una statua<br />
<strong>di</strong> legno scolpita a mano che raffigura tanti uomini che si<br />
aiutano vicendevolmente, il simbolo della Cooperazione!<br />
Riesco davvero a stento a trattenere la commozione, mentre<br />
farfuglio una sorta <strong>di</strong> ringraziamento che viene dal cuore.<br />
Quante emozioni per il vostro cronista e non è finita…<br />
Partenza imme<strong>di</strong>ata per il Villaggio della Speranza, pranzo e<br />
visita alle case dei bambini ed all’Ospedale: nel <strong>di</strong>spensario<br />
una bambina <strong>di</strong> 6 mesi ammalata gravemente <strong>di</strong> Aids, questa<br />
volta le lacrime scendono veramente! Forse ognuno <strong>di</strong> noi,<br />
uomini e donne, dei Paesi ricchi, dovrebbe passare alcuni<br />
giorni in luoghi come questo, per capire come siamo fortunati<br />
e come, molte volte, questa fortuna non si riesca ad apprezzare<br />
pienamente. Filosofia? Morale a basso prezzo? Ai lettori<br />
il giu<strong>di</strong>zio.<br />
Lasciato Antonio al proprio destino, partenza per il seminario <strong>di</strong><br />
Morogoro, dove pernottiamo accompagnati dal caldo e dal<br />
rumore dei camion che sbuffano sulla strada che porta a Dar.<br />
Dopo una notte quasi insonne, sveglia, molto prima dell’alba,<br />
e partenza per il parco <strong>di</strong> Mikumi, per il momento lu<strong>di</strong>co<br />
della missione. Migliaia gli animali avvistati, ma nessun<br />
Simba. La guida ci <strong>di</strong>ce che quando il leone non è avvistato<br />
è perché dobbiamo tornare ancora una volta. “A Dio piacendo”,<br />
rispon<strong>di</strong>amo con la frase dei missionari.<br />
Nuovamente a Morogoro per il pranzo in seminario e<br />
partenza per Dar, anzi no, perché le sorprese in Africa<br />
non mancano mai: la Jeep non ne vuol sapere <strong>di</strong> mettersi in<br />
moto. Forte dell’esperienza delle altre “missioni <strong>di</strong> verifica”<br />
non mi scompongo più <strong>di</strong> tanto: “Akuna matata” <strong>di</strong>cono in<br />
Africa (“non c’è problema”). Infatti dopo alcune decine <strong>di</strong><br />
minuti il meccanico-autista <strong>di</strong> un’altra Jeep, che per nostra fortuna<br />
fa tappa al Seminario <strong>di</strong> Morogoro per accompagnare<br />
a Dar il gruppo dei me<strong>di</strong>ci del Bambin Gesù, riesce con un<br />
intervento magistrale a far ripartire il motore: in viaggio dunque,<br />
scortati (non si sa mai) dalle altre auto del Saint Gaspar<br />
<strong>di</strong>rette anch’esse con il loro carico <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci a Dar Es Salam,<br />
dove arriviamo alle 18,00 circa <strong>di</strong> venerdì 19 marzo.<br />
È consuetu<strong>di</strong>ne finire le “missioni” con una cena <strong>di</strong> saluto<br />
ed anche questa volta, benché particolarmente stanchi<br />
(ci siamo alzati alle 4!) partecipiamo insieme a Gabriele,<br />
Alessandro, ai me<strong>di</strong>ci, parame<strong>di</strong>ci, missionari e padri della<br />
“Procura” alla cena a base <strong>di</strong> pesce organizzata in un locale<br />
della città sull’oceano In<strong>di</strong>ano.<br />
La notte, forse per l’estrema stanchezza, riesco finalmente a<br />
dormire fino alle 6,00, quando con la luce del giorno centinaia<br />
<strong>di</strong> corvi mi svegliano con il loro “verso” caratteristico.<br />
È sabato 20, ultimo giorno in Tanzania, dopo una visita<br />
al mercato del legno <strong>di</strong> Mwenge, pranzo in procura e<br />
partenza per il Nyerere Airport da dove alle 22,00 circa<br />
locali decolla il nostro Jumbo della Swiss Air che, dopo il<br />
consueto scalo tecnico a Nairobi, arriva a Zurich alle 7,00<br />
(in aereo riesco a dormire qualche ora) giusto in tempo per<br />
salire sull’altro volo che ci porta al Vespucci <strong>di</strong> Firenze, dove<br />
atterriamo alle 9,00 circa <strong>di</strong> domenica 21 marzo, primo<br />
giorno <strong>di</strong> primavera.<br />
La missione è finita, sod<strong>di</strong>sfazione dei partecipanti per<br />
quanto abbiamo visto e verificato. Con i saluti, l’appuntamento<br />
al 13 aprile per la presentazione dei risultati nell’aula<br />
Magna della Facoltà <strong>di</strong> Agraria <strong>di</strong> Firenze.<br />
Che <strong>di</strong>re: stanco (come sempre), leggermente <strong>di</strong>magrito<br />
(come sempre), contento <strong>di</strong> essere tornato (come sempre),<br />
ma soprattutto… molto sod<strong>di</strong>sfatto!<br />
Simone Tofani<br />
Capo gruppo della quinta missione <strong>di</strong> verifica<br />
e resp. del Progetto Tanzania per la Coop. <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong>
D<br />
Missione <strong>di</strong> verifica Tanzania 2010<br />
Dr. Agr. Alberto Lanzi - Ufficio tecnico Coop. <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
Dal 12 al 20 marzo scorso abbiamo compiuto una visita<br />
<strong>di</strong> verifica in Tanzania, presso le Missioni (Villaggio della<br />
Speranza a Dodoma ed Ospedale <strong>di</strong> Itigi) dove la <strong>Cooperativa</strong><br />
<strong>Agricola</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> è già impegnata con la presenza <strong>di</strong> un<br />
agronomo, con lo scopo <strong>di</strong> migliorare le coltivazioni agricole.<br />
Da quest’anno, i fon<strong>di</strong> raccolti dalla <strong>Cooperativa</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
saranno impiegati anche per migliorare l’attività della cantina<br />
<strong>di</strong> Mjugi, dove è in atto un progetto <strong>di</strong> ampliamento con la<br />
funzione <strong>di</strong> vinificare le uve prodotte nelle zone limitrofe alla<br />
stessa (come cantina sociale).<br />
Il gruppo che ha partecipato alla visita <strong>di</strong> verifica<br />
era composto, oltre che dal sottoscritto in veste <strong>di</strong><br />
tecnico della <strong>Cooperativa</strong>, dal Direttore tecnico della<br />
<strong>Cooperativa</strong> <strong>Agricola</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> (Simone Tofani), dal<br />
socio Emanuele Cammelli dell’azienda <strong>Agricola</strong> Cammelli<br />
in rappresentanza dei Soci della <strong>Cooperativa</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> e<br />
dalla Signora Patrizia Belgodere in veste <strong>di</strong> rappresentante<br />
del gruppo “Amici <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong>”.<br />
A <strong>di</strong>fferenza dello scorso anno, siamo partiti da Firenze<br />
(Peretola) nel tardo pomeriggio del 12 ed arrivati<br />
all’aeroporto <strong>di</strong> Dar es Saalam, presso la procura, nella<br />
serata del 13, dopo lo scalo e il pernottamento a Zurigo.<br />
Nella mattinata del 14 è iniziato il viaggio per Dodoma,<br />
dove siamo arrivati come<br />
previsto attorno alle ore 17.00,<br />
dopo la sosta pranzo, a<br />
Morogoro, presso la casa dei<br />
padri.<br />
All’arrivo al villaggio della<br />
Speranza a Dodoma, con il<br />
responsabile don Vincenzo,<br />
abbiamo preso visione del<br />
settore agricolo e non solo. Per<br />
quanto mi riguarda, questa è la<br />
seconda volta che partecipo<br />
ad una missione <strong>di</strong> verifica e,<br />
nonostante le molte <strong>di</strong>fficoltà<br />
che si possono incontrare sul<br />
posto, sono rimasto molto<br />
colpito <strong>di</strong> come - a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong><br />
appena un anno - siano riusciti<br />
a terminare, in alcuni casi, ed a<br />
costruire in altri, molte strutture<br />
come scuole, <strong>di</strong>spensario per<br />
i bambini che sono presenti<br />
all’interno del villaggio.<br />
In serata nel villaggio della<br />
Speranza, abbiamo incontrato il Provinciale (don<br />
Giuseppe Montenegro) coor<strong>di</strong>natore della congregazione<br />
del preziosissimo sangue per l’Italia, la Tanzania e l’In<strong>di</strong>a,<br />
che si trovava in luogo per una visita pastorale.<br />
Il giorno seguente (15), è continuato il nostro viaggio<br />
verso Itigi, con visita presso la cantina <strong>di</strong> Mjugi, dove la<br />
<strong>Cooperativa</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> da quest’anno si è impegnata a<br />
sostenere le attività <strong>di</strong> miglioramento, contribuendo sia ai<br />
lavori strutturali, che all’insegnamento della produzione <strong>di</strong><br />
un vino <strong>di</strong> qualità migliore, fornendo agli addetti ai lavori<br />
strumenti semplici, ma fondamentali. La visita alla cantina<br />
si è conclusa con il pranzo, presso Mjugi e poi ci siamo<br />
<strong>di</strong>retti a Itigi, con arrivo attorno alle ore 18.00.<br />
La mattina del 16 abbiamo fatto una verifica presso i<br />
campi sperimentali seguiti <strong>di</strong>rettamente dall’agronomo<br />
Gabriele Maneo, che ci ha illustrato le varie tesi messe a<br />
confronto ed i risultati riscontrati fino ad oggi.<br />
Tutti siamo rimasti colpiti dai risultati, anche perché<br />
le <strong>di</strong>fferenze rispetto allo scorso anno sono apparse<br />
notevoli: un netto miglioramento del reparto orticolo, dove<br />
attualmente vengono prodotti ortaggi che hanno lo scopo<br />
<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare, in parte, il fabbisogno della cucina.<br />
All’interno dell’ospedale <strong>di</strong> Itigi – in uno spazio messo a<br />
<strong>di</strong>sposizione per le parcelle sperimentali <strong>di</strong> circa 2 ha.<br />
- oltre le coltivazioni orticole, sono presenti: un agrumeto<br />
A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> appena<br />
un anno, nonostante<br />
le <strong>di</strong>fficoltà che si incontrano<br />
sul posto, sono rimasto<br />
molto colpito dai risultati<br />
(arance e limoni), olivi trapiantati a settembre 2008,<br />
parcelle sperimentali <strong>di</strong>: Jatropha, cayanus, girasole, mais<br />
e riso in “asciutta”.<br />
Visti i buoni risultati conseguiti, a <strong>di</strong>sposizione<br />
dell’agronomo, è stato installato un nuovo contenitore <strong>di</strong><br />
circa 20mila litri <strong>di</strong> acqua da impiegare per il reparto<br />
agricolo; operazione che si è verificata durante la nostra<br />
permanenza all’interno dell’ospedale, nei giorni 16 e<br />
17.<br />
In questo lasso <strong>di</strong> tempo siamo riusciti ad eseguire<br />
nuovamente, come lo scorso anno, la potatura degli<br />
agrumi e degli olivi, monitorare lo stato fitosanitaro<br />
dell’agrumeto, che rispetto all’ultima visita del 2009 è<br />
migliorato nettamente. La presenza <strong>di</strong> cocciniglia si è<br />
attenuata dopo i trattamenti eseguiti, ma nonostante ciò,<br />
sulla vegetazione si notava, in minima parte, la presenza<br />
<strong>di</strong> fumaggine.<br />
Nelle prime ore della mattina del secondo giorno (17)<br />
abbiamo eseguito la semina delle zucche facendo<br />
notare alle persone locali che si occupano del reparto<br />
agricolo quali fossero le attenzioni da prestare. Inoltre<br />
abbiamo raccolto la verdura (insalate, zucchine con fiore<br />
e tonde) che abbiamo mangiato la sera a cena. Nella<br />
tarda mattinata un’altra visita<br />
dell’ospedale però al suo interno.<br />
Insieme al nostro gruppo erano<br />
presenti due équipe <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci<br />
dell’ospedale Bambin Gesù <strong>di</strong><br />
Roma, impegnati ad eseguire<br />
interventi chirurgici su <strong>di</strong>versi<br />
bambini con varie patologie.<br />
Nel pomeriggio, dopo pranzo, ci<br />
siamo recati ad un’altra missione,<br />
nella zona <strong>di</strong> Mitigua, dove è<br />
presente Suor Incoronata, una fra<br />
le prime suore ad operare in terra<br />
Tanzaniana (inizi anni ’60).<br />
Il giorno seguente (18), subito<br />
dopo colazione, è iniziato il<br />
viaggio <strong>di</strong> ritorno, con sosta<br />
per pranzo a Dodoma, con<br />
passaggio alla cantina <strong>di</strong> Mjugi,<br />
dove siamo stati accolti con molto<br />
entusiasmo. Infatti a riconoscenza<br />
dell’impegno della <strong>Cooperativa</strong>,<br />
ci sono stati de<strong>di</strong>cati canti ed alla<br />
<strong>Cooperativa</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> è stata<br />
regalata una bellissima scultura in legno che rappresenta<br />
la cooperazione e non nascondo che quel momento mi ha<br />
particolarmente commosso. Alle ore 18.00 siamo arrivati<br />
a Morogoro dove abbiamo pernottato.<br />
La mattina seguente (19) <strong>di</strong> buon’ora (erano circa le<br />
4.00), ci siamo <strong>di</strong>retti verso il parco <strong>di</strong> Mikuni: circa 3200<br />
km quadrai <strong>di</strong>stanti circa 200 km da Morogoro e, con<br />
l’aiuto <strong>di</strong> una guida, siamo riusciti a vedere molti animali<br />
caratteristici del posto come elefanti, giraffe, zebre, pala,<br />
ippopotami, coccodrilli.<br />
Nel pomeriggio, dopo il pranzo all’interno del parco <strong>di</strong><br />
Mikumi abbiamo fatto rientro in procura a Dar es Saalam.<br />
Erano quasi le 17.00 e la serata si è conclusa con una<br />
cena a Dar nella quale erano presenti entrambe le équipe<br />
<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci che, il giorno seguente, rientravano in Italia.<br />
La mattina seguente del 20 l’abbiamo de<strong>di</strong>cata in gran<br />
parte a visitare il mercato del legno a Muenghe ed a<br />
preparare il necessario per il rientro.<br />
Durante tutto il viaggio <strong>di</strong> verifica, siamo stati accompagnati<br />
da una persona speciale, Alessandro Manzi, ingegnere<br />
da sette anni in Tanzania che opera presso la cantina <strong>di</strong><br />
Mjugi.<br />
Alle ore 19.00 del 20 eravamo all’aeroporto <strong>di</strong> Dar per<br />
il rientro a Firenze dove siamo arrivati alle 9,30 del 21<br />
marzo.<br />
DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2010 - 5xmille<br />
Puoi devolvere il tuo 5xmille al progetto della Onlus AdM - Amici delle Missioni<br />
del Preziosissimo Sangue che sostiene l’ospedale S.Gaspare <strong>di</strong> Itigi.<br />
Banca Intesa - Roma Tuscolana C7n.: 99706995<br />
ABI 03069 CAB 05107<br />
Cin X IBAN IT 73 X 03069 05107 0000 99706995<br />
I<br />
Chiara Francioli - tirocinante<br />
SPERO CHE ALTRI STUDENTI COME NOI<br />
POSSANO AVERE LA POSSIBILITÀ<br />
DI VIVERE QUESTA ESPERIENZA<br />
Il viaggio/tirocinio tanto atteso si è già concluso da due mesi, mi restano<br />
tantissimi bei ricor<strong>di</strong>, centinaia <strong>di</strong> foto scattate che ogni tanto riguardo,<br />
ed un po’ <strong>di</strong> nostalgia. Nostalgia <strong>di</strong> chi ogni mattina ti dà il buongiorno<br />
con un sorriso, ti <strong>di</strong>ce che il lavoro va bene, nonostante siano appena le<br />
sette, e stia facendo il lavoro più umile. Nostalgia delle strette <strong>di</strong> mano in<br />
paese e del continuo salutarsi, dei visi sorridenti dei bimbi e <strong>di</strong> quello <strong>di</strong><br />
un’anziana signora. Degli in<strong>di</strong>menticabili panorami, dei colori e degli odori<br />
della savana, dei temporali, del vento caldo, dei baobab, del sapore del<br />
mango. Dell’addormentarsi col verso delle iene e lo svegliarsi con quello<br />
delle manguste e degli uccelli. Non è stato facile tornare a casa e dover<br />
riprendere il ritmo <strong>di</strong> tutti i giorni, tornare ad essere un’“europea” con i suoi<br />
impegni e i soliti problemi quoti<strong>di</strong>ani. Perché adesso mi rendo più conto che<br />
i problemi sono ben altri.<br />
C’è chi lavora tutto il giorno e riceve una paga giornaliera <strong>di</strong> un euro con cui<br />
deve sfamare la famiglia e costruirsi una casa <strong>di</strong> paglia e fango. C’è chi non<br />
può mandare a scuola i suoi figli, o peggio permettersi una visita me<strong>di</strong>ca o<br />
una me<strong>di</strong>cina. Nonostante tutto però, sono tanti visi sorridenti che mi tornano<br />
in mente, <strong>di</strong> persone<br />
umili che nonostante<br />
questo affrontano la vita<br />
con serenità, e che si<br />
accontentano <strong>di</strong> quello<br />
che hanno, è da loro che<br />
si impara ad apprezzare<br />
il valore dei piccoli gesti,<br />
delle semplicità delle<br />
cose per noi scontate.<br />
L’esperienza è stata<br />
più che positiva, una<br />
bella opportunità per<br />
crescere sia dal punto<br />
<strong>di</strong> vista professionale che<br />
personale. Ho avuto la<br />
possibilità <strong>di</strong> conoscere<br />
una particolare realtà, ho potuto confrontarmi ogni giorno <strong>di</strong>rettamente con le<br />
persone del luogo, stando a contatto con loro e lavorando con loro.<br />
Ho potuto mettere in pratica ciò che ho stu<strong>di</strong>ato in questi anni anche se<br />
a mio parere è stato più importante avere buona volontà, entusiasmo e<br />
curiosità <strong>di</strong> imparare, mettendo un po’ da parte ciò che è scritto sui libri. Mi<br />
ha affascinato la natura in sé, il clima, i suoli e le tecniche colturali utilizzate<br />
dalla gente solo frutto del loro lavoro e <strong>di</strong> anni e anni <strong>di</strong> messa in pratica.<br />
Ho cercato <strong>di</strong> pormi in modo propositivo sempre, mettendomi in gioco, e<br />
cercando nel mio piccolo <strong>di</strong> contribuire il più possibile. Ma veniamo al<br />
lavoro… Che si è svolto per la maggior parte in campo, con gli operai che<br />
lavorano all’interno della struttura con i quali si è creato fin da subito un bel<br />
rapporto <strong>di</strong> collaborazione. In campo ci occupavamo prevalentemente del<br />
nuovo orto creato da noi e delle colture sperimentali che monitoravamo ogni<br />
settimana. Sono state testate varietà <strong>di</strong>: riso, mais, sorgo, girasole, manioca,<br />
fagiolo scuro locale, un’unica varietà <strong>di</strong> cajano pacciamato, e consociato e<br />
Jatropha per in<strong>di</strong>viduare le varietà più produttive e le tecniche colturali migliori<br />
(nel caso del cajano). La sveglia <strong>di</strong> Gabriele mia e <strong>di</strong> Silvia suonava alle<br />
7, colazione, lavoro sodo fino alle 10:00, l’ora del tchai, ovvero pausa in<br />
cui si beve tutti insieme tè zuccheratissimo accompagnato da arachi<strong>di</strong>. Poi<br />
riprendevamo a lavorare fino alle 12:30, pranzo insieme a don Ernesto,<br />
Tommaso, il farmacista e Filippo, fisioterapista volontario. Dopo una pausa<br />
tornavamo in campo per le 14:00, lavorando e imparando swahili il<br />
tempo volava fino alle 17:00. La sera dopo cena un film tutti insieme, due<br />
chiacchiere e a letto stanchi morti.<br />
Che <strong>di</strong>re in fine? Spero che in futuro altri studenti come noi possano avere la<br />
possibilità <strong>di</strong> vivere questa esperienza e colgo l’occasione per <strong>di</strong>re grazie!<br />
Un’esperienza affascinante<br />
Patrizia Belgodere - amica <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
Q<br />
Quante volte ho letto questo messaggio durante i miei percorsi<br />
all’interno del negozio della <strong>Cooperativa</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong>, mentre<br />
facevo la spesa, o nel perio<strong>di</strong>co “Coltivare Insieme” che<br />
ricevo a casa e che mi viene inviato dalla <strong>Cooperativa</strong> stessa.<br />
Queste parole, fino a pochi giorni fa, mi stimolavano solo a<br />
destinare a quel progetto l’accantonamento dei punti che, come<br />
cliente fidelizzata maturavano sulla mia tessera <strong>di</strong> Amici della<br />
<strong>Cooperativa</strong>, senza tuttavia approfon<strong>di</strong>re né la conoscenza <strong>di</strong><br />
quel progetto né le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> chi lo sta realizzando, ma<br />
ritenendomi a posto con la mia coscienza per aver in qualche<br />
modo dato un modestissimo contributo per aiutare chi vive in<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> grosso <strong>di</strong>sagio economico e sanitario.<br />
Quest’anno ho avuto la fortuna <strong>di</strong> far parte della missione<br />
<strong>di</strong> verifica che perio<strong>di</strong>camente la <strong>Cooperativa</strong> svolge e che<br />
questa volta si è tenuta in marzo, ed ho potuto così constatare<br />
personalmente cosa sia il PROGETTO TANZANIA, come si<br />
svolge, quali siano le finalità e le <strong>di</strong>fficoltà che si incontrano nel<br />
portarlo avanti.<br />
È stata un’esperienza affascinante. Già all’arrivo a Dar es Salaam,<br />
all’interno dell’aeroporto, si può avere un’immagine <strong>di</strong> quello che<br />
sarà il nostro viaggio all’interno della Tanzania. Scendendo<br />
dall’aereo ci troviamo immersi nel profumo particolare della<br />
terra africana che ci accoglie con il suo caldo umido ed il suo<br />
Silvia Nannucci - tesista/tirocinante<br />
L’AFRICA VA VISSUTA PER ESSERE<br />
COMPRESA, NON LA SI PUÒ DESCRIVERE<br />
F<br />
Farei subito una premessa: l’Africa va vissuta per essere compresa, non si può<br />
descrivere. Il mio viaggio nasce nel marzo dell’anno scorso, da una proposta<br />
della Facoltà <strong>di</strong> Agraria, complice il prof.Ragazzi, mentre la vera partenza<br />
è arrivata solo a Gennaio <strong>di</strong> quest’anno.<br />
Il nostro obiettivo era Itigi, un piccolo villaggio africano, situato nella savana<br />
secca della Tanzania, a quasi settecento km da Dar ES Salaam, dove il nostro<br />
volo è atterrato. Sono stata in Tanzania solo due mesi e mezzo, un tempo<br />
appena sufficiente per iniziare a capire com’è la vita in Africa e se devo essere<br />
sincera, mi rammarica pensare al poco tempo che lì ho trascorso. Gabriele,<br />
l’agronomo che si occupa <strong>di</strong>rettamente in loco del progetto è sempre stato<br />
con noi; senza <strong>di</strong> lui probabilmente avremmo avuto molte <strong>di</strong>fficoltà nella<br />
comunicazione, perché non sapevamo nemmeno una parola <strong>di</strong> Swahili e<br />
l’inglese è parlato solo da pochi, per cui, se vuoi comunicare devi imparare<br />
almeno in parte la loro lingua. La mattina successiva al nostro arrivo, ci siamo<br />
<strong>di</strong>rette nei campi e Gabriele ci ha presentate agli operai. Un incontro alquanto<br />
bizzarro, non so cosa mi aspettavo ma sono rimasta piacevolmente sorpresa<br />
nel vedere che erano tutti giovani e con un sorriso stampato sul viso. Forse sono<br />
stati proprio i loro sorrisi che mi hanno spiazzato o forse quegli occhi neri, non<br />
so… comunque il primo impatto è stato certamente positivo.<br />
Eravamo in Africa come membri partecipanti e soggetti attivi in un progetto <strong>di</strong><br />
cooperazione internazionale per la sperimentazione <strong>di</strong> nuove tecniche agricole<br />
che ci ha dato delle gran<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni, tuttavia come per tutte le cose, c’è<br />
sempre l’altra faccia della medaglia, sui <strong>di</strong>versi problemi che si vengono a<br />
creare. La realtà africana è comprensibile per molti aspetti, ma per tanti altri<br />
è veramente complessa, così complessa da essermi, per <strong>di</strong>verse sfumature,<br />
sfuggita. Le persone che incontri sono la nostra utopia del lavoratore me<strong>di</strong>o, in<br />
altre parole sono privi <strong>di</strong> qualunque forma <strong>di</strong> stress. Ci siamo comunque trovati a<br />
fare vera vita africana nei campi, come <strong>di</strong>ciamo noi: zappa in spalla e via.<br />
Gabriele ha fatto veramente un super lavoro lì a Itigi, è stato davvero fantastico! Il<br />
problema laggiù, è la capacità <strong>di</strong> adattamento, non solo per i mo<strong>di</strong> della gente<br />
ma soprattutto per le abitu<strong>di</strong>ni europee, infatti, siamo abituati ad avere tutto ciò<br />
che serve a portata <strong>di</strong> mano, cosa che lì non è assolutamente concepibile,<br />
per cui devi ingegnarti nel risolvere i tanti problemi che si susseguono<br />
continuamente.<br />
Lo scopo che abbiamo è riuscire a insegnargli a migliorare le produzioni<br />
dei loro campi, con piccoli accorgimenti che tuttavia fanno la <strong>di</strong>fferenza e a<br />
organizzarsi per avere una visione delle potenzialità che hanno e questa non è<br />
la cosa più facile del mondo.<br />
Nel tempo libero, quando potevamo uscire, avevamo maggiori contatti con<br />
la popolazione locale e per quanto ho visto posso <strong>di</strong>re che continua a esserci<br />
una barriera tra bianchi e neri perché l’integrazione è ostacolata da loro stessi,<br />
che vedono nel bianco il ricco che deve comunque dare. Ovviamente non è<br />
una verità assoluta ma è un fattore cui, in molti casi, si deve prestare attenzione,<br />
poiché si possono avere delusioni. Sono persone che hanno qualcosa <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>verso da noi, forse a causa della semplicità della loro vita ma vedere intorno<br />
la mancanza <strong>di</strong> problemi futili, che invece in Italia ten<strong>di</strong>amo a crearci, ti da un<br />
senso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sorientamento. Infatti, tutti noi, dopo questa esperienza, abbiamo<br />
riscoperto il valore della semplicità, delle piccole cose che sono andati perduti<br />
nelle nuove generazioni.<br />
Una delle cose che mi ha lasciato veramente sbigottita è scoprire quello che puoi<br />
fare con un pallone da calcio, attraversando la strada e andando un po’ alla<br />
cieca verso il campo da calcio. Nel tempo massimo <strong>di</strong> cinque minuti, girandoti<br />
in<strong>di</strong>etro trovi uno sciame <strong>di</strong> bambini <strong>di</strong> tutte le età che ti segue, inizialmente a<br />
debita <strong>di</strong>stanza, poi appena metti in terra la palla, ti ritrovi a giocare per tutto<br />
il pomeriggio.<br />
Il giorno della partenza, ci siamo alzati all’alba per affrontare il rientro a Dar<br />
ES Salaam. Nel momento in cui sono salita sull’aereo, mi ha assalito quello<br />
sconforto tipico del mal d’Africa che ancora non ho completamente superato.<br />
Una volta a casa è inevitabile la ricaduta nella routine caotica e stressante tipica<br />
delle gran<strong>di</strong> città ed è la cosa che meno <strong>di</strong> tutte riesci a concepire; è una <strong>di</strong><br />
quelle esperienze che ti entrano dentro in maniera indelebile, per cui il vero mal<br />
d’Africa è proprio quando rientri nella solita vita <strong>di</strong> tutti i giorni.<br />
bellissimo paesaggio; ma ci ren<strong>di</strong>amo anche imme<strong>di</strong>atamente<br />
consapevoli che lì siamo in presenza <strong>di</strong> tanta miseria.<br />
La povertà e l’assenza <strong>di</strong> adeguate strutture sia ospedaliere che<br />
scolastiche fa sì che si viva una drammatica arretratezza.<br />
Ci troviamo <strong>di</strong> fronte a delle realtà dove esiste ancora il capo<br />
villaggio che ha il potere inappellabile <strong>di</strong> decisione e la donna<br />
è considerata soltanto per il lavoro sia nei campi che all’interno<br />
delle capanne che rappresentano l’abitazione.<br />
Il progetto, nato ufficialmente nel 2006, affianca il lavoro dei<br />
Missionari del Preziosissimo Sangue in due missioni: quella<br />
<strong>di</strong> Dodoma e quella <strong>di</strong> Itigi. La prima missione che ho potuto<br />
visitare è stata quella del “Villaggio della Speranza” a Dodoma<br />
realizzato nel 2001 e dove devo confessare <strong>di</strong> averci lasciato il<br />
cuore. Qui ci si occupa <strong>di</strong> dare assistenza sanitaria ai bambini<br />
malati <strong>di</strong> AIDS e sono bambini soli, abbandonati, vittime<br />
innocenti che al momento <strong>di</strong> entrare a far parte della vita, sono<br />
già segnati. I missionari hanno costruito, con il contributo dei<br />
volontari, strutture adeguate in modo che i ragazzi possano<br />
trovare almeno un ambiente confortevole con persone qualificate<br />
e dotate <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali adatti per far sì che si possa almeno<br />
prolungare la loro esistenza.<br />
Questo sta accadendo: alcuni <strong>di</strong> quei bimbi oggi sono cresciuti<br />
e qui si sta costruendo una cooperativa agricola con lo scopo<br />
E<br />
«Itigi, avanti così»<br />
<strong>di</strong> Gianni Somigli<br />
Emanuele Cammelli, agricoltore e membro del<br />
consiglio <strong>di</strong>rettivo della <strong>Cooperativa</strong> <strong>Agricola</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Legnaia</strong>, è tornato da pochi giorni dal suo secondo<br />
viaggio in Tanzania.<br />
«Ero già stato in Tanzania un paio d’anni fa, nel 2008<br />
– racconta Emanuele a Coltivare Insieme a proposito<br />
delle sue visite in Tanzania -. Devo ammettere che<br />
quando arrivai lì la prima volta, non ebbi una buona<br />
impressione. Era una situazione incre<strong>di</strong>bilmente <strong>di</strong>fficile,<br />
ma devo ammettere anche che mi posi con un’ottica<br />
“italiana”, confrontando quella realtà con la mia, quella<br />
in cui vivo ogni giorno. “O che roba è quella?” chiesi<br />
guardando i tentativi <strong>di</strong> impiantare un orto».<br />
E adesso, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> due anni,<br />
ha cambiato opinione?<br />
«Sì, quest’anno devo <strong>di</strong>re che ho trovato una realtà che<br />
ha fatto importanti passi avanti.<br />
I progressi sono senz’altro<br />
merito dell’esperienza<br />
accumulato, certo, ma<br />
dobbiamo dare atto del duro e<br />
ottimo lavoro svolto dal dottor<br />
Maneo, il nuovo e giovane<br />
agronomo. Probabilmente, chi<br />
è arrivato prima <strong>di</strong> lui non è<br />
riuscito a “orientarsi” in un<br />
terreno così <strong>di</strong>fficile, ma ha un<br />
po’ preparato il campo a chi<br />
è venuto in seguito. Maneo<br />
sta facendo davvero un<br />
grande lavoro, aiutato anche<br />
dai consigli che provengono<br />
dall’Italia grazie agli esperti della <strong>Cooperativa</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Legnaia</strong> e della Facoltà <strong>di</strong> Agraria <strong>di</strong> Firenze coor<strong>di</strong>nati<br />
da Simone Tofani e dal Prof. Alessandro Ragazzi.<br />
Dunque, il progetto sta andando bene.<br />
«Il progetto è ottimo, sta dando buoni risultati.<br />
Sicuramente, il C.d.A. della <strong>Cooperativa</strong> continuerà<br />
a dare il proprio appoggio anche dopo il rinnovo.<br />
Anche questo è un risultato che, lo <strong>di</strong>co davvero con<br />
grande sincerità, due anni fa non credevo sarebbe<br />
stato possibile. Non vedevo un futuro, insomma, non<br />
ci speravo: invece, an<strong>di</strong>amo avanti e an<strong>di</strong>amo molto<br />
bene».<br />
Che impressioni ha ricavato<br />
dal “Continente Nero”?<br />
«Lì, c’è l’Africa, quella vera. Non è un villaggio turistico,<br />
dove si va per stare un paio <strong>di</strong> settimane pancia all’aria,<br />
dove si sta meglio che a casa propria, pigliando il sole<br />
in spiaggia e, al limite, facendo un giro in jeep per fare<br />
le foto agli animali. Quella è una realtà molto dura. Già<br />
essere all’interno <strong>di</strong> una sorta <strong>di</strong> avamposto missionario<br />
in qualche modo facilita rispetto a ciò che c’è fuori da<br />
quelle mura <strong>di</strong> recinzione».<br />
Immersi nel profumo particolare della terra africana<br />
col suo bellissimo paesaggio, ma consapevoli<br />
che siamo in presenza <strong>di</strong> tanta miseria<br />
<strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> generi alimentari adeguati ad una corretta<br />
alimentazione dei piccoli ospiti e servire anche per la produzione<br />
<strong>di</strong> latte, alimento questo per loro in<strong>di</strong>spensabile, oltre che a<br />
sviluppare tecniche <strong>di</strong> coltivazione.<br />
In occasione del nostro viaggio abbiamo portato attrezzature<br />
e prodotti per migliorare il vigneto presente a Miyuji e per la<br />
preparazione degli orti dove questi ragazzi potranno imparare,<br />
oltre ad un mestiere anche a collaborare assieme per far sì che<br />
da un piccolo seme, curato ed assistito, possa nascere una<br />
pianta che <strong>di</strong>a buoni frutti.<br />
Ho ancora oggi impresso nei miei occhi l’immagine <strong>di</strong> quei<br />
bimbi così piccoli nei loro lettini che lottano contro la malattia.<br />
In quei momenti vieni assalito da tanta rabbia ed avresti la<br />
voglia <strong>di</strong> urlarla al mondo intero. Ritengo che sia della massima<br />
importanza che noi occidentali non li abbandoniamo. Dobbiamo<br />
nel nostro piccolo continuare a far sì che possano sempre contare<br />
nella nostra vicinanza e aiuto, anche quando le loro con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> vita saranno migliorate.<br />
Il viaggio continua all’interno <strong>di</strong> questo Paese fino alla Missione<br />
dove si trova l’Ospedale ST Gaspar <strong>di</strong> Itigi.<br />
Qui è stata realizzata una struttura che <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> circa 400<br />
posti letto e serve una popolazione <strong>di</strong> oltre 200.000 persone.<br />
In questa struttura è stato realizzato anche un pa<strong>di</strong>glione per<br />
Emanuele Cammelli,<br />
agricoltore e consigliere<br />
della <strong>Cooperativa</strong>, ci ha<br />
rivelato ricor<strong>di</strong> e impressioni<br />
al ritorno dal suo secondo<br />
viaggio in Tanzania<br />
Degli abitanti del posto cosa ci racconta?<br />
«Gli abitanti sembrano contenti. Certo, quelli con cui<br />
siamo più a contatto sono coloro che già vivono il<br />
contatto con i missionari. In qualche modo, si può<br />
<strong>di</strong>re che sono “abituati”. Ma due anni fa, durante<br />
il primo viaggio, andammo a fare un giro fuori dal<br />
perimetro della missione. Incontrammo alcuni ragazzi,<br />
che ci guardarono come per <strong>di</strong>re: “No, ma guarda:<br />
due bianchi!”. Non è una presenza tanto familiare,<br />
insomma».<br />
E lei è stato contagiato da quello<br />
che chiamano “Mal d’Africa”?<br />
«Forse Mal d’Africa no, però sono sicuro che appena<br />
possibile ci tornerò. Ad<strong>di</strong>rittura avevo pensato <strong>di</strong><br />
andare per qualche tempo in modo stabile come<br />
volontario, perché quella è una terra incre<strong>di</strong>bilmente<br />
ammaliante, e c’è tanto, tantissimo da fare a Itigi.<br />
Ma è <strong>di</strong>fficile conciliare tutto<br />
quello che uno ha da fare,<br />
il proprio lavoro, la propria<br />
famiglia, con una scelta del<br />
genere. Magari un giorno<br />
riuscirò a sistemare tutto».<br />
Ci sarebbe molto<br />
da fare: a cosa<br />
si riferisce in<br />
particolare?<br />
«Ci sarebbe moltissimo da<br />
fare perché il progetto è<br />
fondamentalmente alimentare.<br />
Maneo, come ho detto, sta<br />
lavorando molto bene. Ma non si scappa dalla realtà:<br />
lì piove per tre mesi all’anno, tutto <strong>di</strong>pende da quello.<br />
Se non piove è veramente <strong>di</strong>fficile andare avanti. In<br />
questo senso, ci sarebbero da potenziare delle colture<br />
che rendano al massimo in <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> questo genere. Si<br />
sta iniziando a farlo, e bene. Dobbiamo andare avanti<br />
così».<br />
Quali sono attualmente le colture in stato<br />
sperimentale più avanzato?<br />
«Si coltivano il mais, il girasole, il cajano, che è<br />
una leguminosa tipica del posto. Si è tentato anche<br />
con il “riso asciutto”, ma è quello che ha dato forse<br />
meno risultati. Inoltre, si sta iniziando a lavorare sugli<br />
ortaggi».<br />
Il vero, grande problema rimane sempre<br />
l’acqua?<br />
«Il problema più importante resta l’acqua, proprio<br />
così. Ci sono dei pozzi intorno, fatti dai tedeschi,<br />
e pochi altri. L’acqua non c’è. Le persone devono<br />
fare chilometri e chilometri a pie<strong>di</strong>, ogni giorno,<br />
per un minimo approvvigionamento. Vivere, lì, è<br />
davvero complicato. Per gli orti e le colture, certo.<br />
Ma soprattutto per le persone».<br />
ospitare i genitori dei piccoli degenti, dando così la possibilità<br />
ai bambini ricoverati <strong>di</strong> non sentirsi allontanati dalla loro<br />
famiglia.<br />
Anche qui la <strong>Cooperativa</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> è presente oltre che con<br />
l’aiuto finanziario anche con il supporto <strong>di</strong> personale qualificato<br />
sia per la gestione che per lo sviluppo della produzione <strong>di</strong> quei<br />
prodotti che hanno maggiore possibilità <strong>di</strong> adattamento ad un<br />
territorio <strong>di</strong>fficile. Vorrei ancora continuare a cercare <strong>di</strong> dare<br />
voce alle mille sensazioni che ho provato in occasione <strong>di</strong> questo<br />
meraviglioso viaggio, che porterò sempre con me, ma forse<br />
finirei per te<strong>di</strong>are. Dico solo grazie alla <strong>Cooperativa</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
per quello che fa in Tanzania, non solo come aiuto a livello<br />
economico ma anche apportando le esperienze del settore<br />
dell’agricoltura mantenendo la cultura dell’Africa affiancandoli<br />
fino a che riescono ad essere autonomi, ed ho visto la gioia<br />
negli occhi <strong>di</strong> queste persone.<br />
Dico a tutti i clienti fidelizzati non scalate i punti che acquisite,<br />
accantonateli fino alla fine dell’anno e prima della scadenza,<br />
prima <strong>di</strong> decidere <strong>di</strong> beneficiare dello sconto sulla spesa fatta,<br />
ricordate che in un paese al centro dell’Africa ci sono dei<br />
bambini per i quali quei punti possono significare la possibilità<br />
<strong>di</strong> veder sorgere il nuovo anno.<br />
Un caro saluto a tutti gli Amici!
Offerte valide<br />
dal 25 maggio<br />
al 10 giugno<br />
<br />
Le promozioni sono riservate esclusivamente<br />
ai Soci e agli Amici <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
15%<br />
SCONTO<br />
15%<br />
SCONTO<br />
16%<br />
SCONTO<br />
16%<br />
SCONTO<br />
16%<br />
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20%<br />
SCONTO<br />
Gallette <strong>di</strong> mais bio<br />
Montebovi gr. 130<br />
per soci e amici<br />
1,79 1, 52<br />
G N S V<br />
Panini Latte<br />
Montebovi gr. 280<br />
per soci e amici<br />
1,99 1, 69<br />
Frollini integrali e yogurt<br />
Cookies gr. 400<br />
per soci e amici<br />
2,55 2, 14<br />
B<br />
Frollini cioccolato<br />
gocce <strong>di</strong> cioccolata Cookies gr. 400<br />
per soci e amici<br />
2,55 2, 14<br />
B<br />
Frollini cocco<br />
Cookies gr. 400<br />
per soci e amici<br />
2,68 2, 25<br />
B<br />
G<br />
I Paccheri<br />
N<br />
S<br />
V<br />
Per merce in magazzino, no ad esaurimento scorte. I quantitativi massimi acquistabili devono essere in relazione<br />
al consumo aziendale per i prodotti professionali e a quello familiare per gli altri - Prezzi I.V.A. inclusa<br />
VITA IN CAMPAGNA<br />
28%<br />
SCONTO<br />
Frutta<br />
& verdura<br />
<strong>di</strong> stagione<br />
Dalla fine <strong>di</strong> maggio nei vivai<br />
<strong>di</strong> produzione delle piantine orticole<br />
“da trapianto”, iniziano le semine<br />
dei cavoli (fiore, verza, broccolo)<br />
che si trapianteranno nei mesi<br />
<strong>di</strong> giugno e luglio e che si<br />
raccoglieranno nei mesi autunnali.<br />
<strong>Maggio</strong> è il mese tipico<br />
della raccolta delle fragole<br />
(famosissime quelle <strong>di</strong> “Mosciano”,<br />
sulle colline <strong>di</strong> Scan<strong>di</strong>cci).<br />
Nel mese <strong>di</strong> giugno invece,<br />
nella pianura e sulle colline che<br />
circondano Firenze, sono in piena<br />
raccolta in pieno campo moltissimi<br />
ortaggi estivi. Da ricordare:<br />
insalate da cesto (lattuga a cespo,<br />
romana, batavia, gentilina, lollo<br />
e pesciatina), ra<strong>di</strong>cchi, rucola,<br />
ravanelli, cipolline fresche, barbe<br />
rosse, prezzemolo, cavoli cappuccio<br />
e verza, basilico, sedano, fagiolini,<br />
zucchine, cetrioli e, fino a S.<br />
Giovanni (24 giugno), gli asparagi.<br />
In struttura protetta si raccolgono<br />
tutti i tipi <strong>di</strong> pomodori, dai costoluti<br />
fiorentini, a quelli da mensa (ton<strong>di</strong><br />
ed allungati) a quelli a grappolo.<br />
Da fine mese si inizia la raccolta <strong>di</strong><br />
peperoni e melanzane coltivati in<br />
struttura protetta.<br />
Tra la frutta <strong>di</strong> stagione troviamo<br />
ancora le fragole, e finalmente le<br />
ciliege (è il loro mese), le albicocche,<br />
le nespole, le pesche precoci e le<br />
prime pere, in modo particolare<br />
la “vecchia” pera “gentile”, tipica<br />
dell’area fiorentina.<br />
Dalle aziende della costa tirrenica<br />
iniziano ad arrivare anche i primi<br />
meloni precoci coltivati sotto<br />
tunnellino.<br />
Per chi come il sottoscritto è un<br />
appassionato <strong>di</strong> frutta, l’attesa è<br />
finalmente finita!<br />
per Soci ed Amici<br />
<strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong><br />
Chianti DOCG vino<br />
Artimino lt. 0,375<br />
per soci e amici<br />
3,95 2, 84<br />
NOTIZIE A CURA DELL’UFF ICIO TECNICO DELLA COOPERATIVA DI LEGNAIA<br />
ORTO E FRUTTETO<br />
Dalla metà <strong>di</strong> maggio si inizia a raccogliere i meritati frutti<br />
del lavoro, faticoso ma finalmente ricco <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni,<br />
dei mesi precedenti.<br />
Sono già in fase <strong>di</strong> raccolta infatti zucchine, cetrioli,<br />
lattughe, cavoli, asparagi, basilico, prezzemolo e stanno<br />
per iniziare i raccolti <strong>di</strong> pomodori, peperoni e melanzane.<br />
In questo periodo si completano anche i trapianti e le<br />
semine <strong>di</strong> tutte quelle colture che daranno produzioni <strong>di</strong><br />
fine estate ed autunnali: tra i trapianti tipici da ricordare<br />
quello delle cipolle “Vernine” e tra le semine (prima del<br />
24 giugno, S. Giovanni secondo tra<strong>di</strong>zione) quella<br />
dei cavolfiori e dei cavoli da inverno (verza, broccolo<br />
e Bruxelles) e, dalla metà del mese in avanti, quella <strong>di</strong><br />
finocchi, cicorie, in<strong>di</strong>vie e lattughe autunnali.<br />
Fra la frutta in piena raccolta sono le fragole mentre inizia<br />
quella delle ciliegie e delle prime pesche precoci.<br />
In questo periodo è necessario prestare particolare<br />
attenzione agli attacchi dei patogeni, sia vegetali che<br />
animali. Raccoman<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> consultare sempre tecnici<br />
preparati prima <strong>di</strong> intervenire, per evitare trattamenti inutili<br />
o ad<strong>di</strong>rittura dannosi per le piante.<br />
CASA E TERRAZZA<br />
Sui balconi sono in piena fioritura tutte le piante annuali<br />
trapiantate (gerani, surfinie) o seminate (tagete, petunie,<br />
impatiens) nei mesi precedenti ed in fioritura o in piena<br />
vegetazione anche le eventuali piante perenni presenti<br />
(allori, gelsomini, oleandri, photinie etc.) poiché sono<br />
15%<br />
pasta La Toscanina 2,95 gr. 500<br />
per soci e amici<br />
2, 36<br />
25%<br />
B<br />
G N S V<br />
G N S V<br />
G N S V<br />
G N S V<br />
ALIMENTAZIONE<br />
28%<br />
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30%<br />
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Tonus Pollo<br />
complet. Purina Kg. 15<br />
per soci e amici<br />
29,00 20, 90<br />
B<br />
B F G N P S V<br />
Mangime Gatti<br />
i deliziosi Morando gr. 85<br />
per soci e amici<br />
0,77 0, 54<br />
B F G N P S V<br />
G N S V<br />
TUTTI I GIORNI<br />
Prodotti ortofrutticoli <strong>di</strong> stagione<br />
con sconto 30% *<br />
SCONTO<br />
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25%<br />
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LO N G S<br />
Programmatore<br />
aquauno Logica Claber<br />
per soci e amici<br />
41,70 35, 45<br />
coltivate in vaso, anche se <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni adeguate,<br />
necessitano <strong>di</strong> cure colturali appropriate soprattutto per<br />
quanto riguarda nutrizione ed irrigazione.<br />
A tal proposito è necessario fertilizzarle e bagnarle a<br />
cadenza regolare. I concimi più adeguati sono quelli<br />
idrosolubili a titolo equilibrato (ad esempio grow more<br />
o nutrileaf 20-20-20), che si possono utilizzare anche<br />
in presenza <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> irrigazione automatici che<br />
fanno non solo risparmiare tempo, ma garantiscono<br />
anche una quantità <strong>di</strong> acqua adeguata alle piante. È<br />
il momento <strong>di</strong> prestare un’attenzione particolare alle<br />
operazioni <strong>di</strong> irrigazione, perché con le alte temperature<br />
dei prossimi mesi tipiche <strong>di</strong> Firenze, le piante in vaso<br />
potrebbero andare incontro a fenomeni <strong>di</strong> appassimento,<br />
<strong>di</strong>sidratazione ed in casi estremi, morte.<br />
È anche il momento migliore per portare all’esterno le<br />
piante da appartamento, stando attenti a non posizionarle<br />
ai raggi <strong>di</strong>retti del sole per evitare probabili scottature.<br />
Raccoman<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> prestare particolare attenzione a non<br />
far ristagnare l’acqua in eventuali sottovasi, non solo per<br />
la salute delle piante, ma anche per evitare la deposizione<br />
<strong>di</strong> uova e la conseguente nascita <strong>di</strong> larve della zanzara<br />
tigre (aedes albopictus), ormai presente in molte zone<br />
della nostra città e delle nostre campagne.<br />
A questo proposito ricor<strong>di</strong>amo come siano in commercio<br />
prodotti e meto<strong>di</strong> adatti ad impe<strong>di</strong>re lo sviluppo delle<br />
larve. Visto il loro uso “civile” è utile prima dell’uso, farsi<br />
consigliare da personale qualificato come quello presente<br />
nei punti ven<strong>di</strong>ta della <strong>Cooperativa</strong> <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong>.<br />
Tagliasiepi<br />
Tubo <strong>di</strong>am 14-19<br />
P59-25 Bahco<br />
top-black mt. 15 Claber<br />
per soci e amici<br />
41,80 31, 35 per soci e amici<br />
20,70 15, 53<br />
B F G N P S V<br />
B F G N P S V<br />
Irrigatore<br />
rollina Claber<br />
per soci e amici<br />
6,70 5, 00<br />
B F G N P S V<br />
Carne con sconto<br />
del10% *<br />
25%<br />
SCONTO<br />
30%<br />
SCONTO<br />
30%<br />
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S<br />
B F G N P S V<br />
Terriccio Acidofile<br />
Vigorplant lt. 20<br />
per soci e amici<br />
3,50 2, 45<br />
B F G N P S V<br />
Torba irlandese<br />
balletta Vigorplant lt. 30<br />
per soci e amici<br />
5,25 3, 68<br />
B F G N P S V<br />
GIARDINO<br />
È il periodo migliore per godere il giar<strong>di</strong>no in tutta<br />
la sua bellezza, molte piante sono in fioritura, altre<br />
l’hanno da poco terminata, altre ancora stanno per<br />
fiorire, ma tutte sono in pieno rigoglio vegetativo ed<br />
anche particolarmente sensibili agli attacchi dei vari<br />
patogeni sia animali che vegetali. Per questo motivo<br />
va posta particolare attenzione alla loro <strong>di</strong>fesa e<br />
vanno adeguatamente protette con agro farmaci<br />
adeguati.<br />
Fra le piante che si possono trapiantare in questo<br />
periodo segnaliamo le margherite e le ortensie: le<br />
prime amano un’esposizione soleggiata, le seconde<br />
invece ombreggiata ed un ambiente acido.<br />
In giar<strong>di</strong>no in questo periodo è importante mantenere<br />
le piante in un substrato libero da erbe infestanti,<br />
fresco e ben fertilizzato.<br />
È utile ricordare come, per tutte quelle piante (gerani,<br />
surfinie etc.) che hanno una fioritura scalare, il taglio<br />
dei fiori <strong>di</strong>sseccati stimoli la pianta a produrne <strong>di</strong><br />
nuovi, per cui è opportuno tagliarli con apposite<br />
strumenti <strong>di</strong> taglio.<br />
In questo mese si possono ancora trapiantare le<br />
piante annuali a fioritura estiva come ad esempio:<br />
petunie; tagete; impatiens ed alla fine <strong>di</strong> giugno<br />
possono iniziare le semine <strong>di</strong>: <strong>di</strong>anthus, guillar<strong>di</strong>a,<br />
pratoline, calendule e viole del pensiero (pansé),<br />
che dovranno essere trapiantate poi alla fine<br />
dell’estate.<br />
TUTTI I GIORNI<br />
Pesce in Offerta *<br />
non cumulabile allo sconto del 4%<br />
presente su tutti gli altri prodotti<br />
30%<br />
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20%<br />
SCONTO<br />
20%<br />
SCONTO<br />
S<br />
* Salvo esaurimento scorte per mancanza <strong>di</strong> prodotto a causa <strong>di</strong> maltempo o ne taglio<br />
Fioriera me<strong>di</strong>terraneo<br />
Stefanplast cm. 80 T.CO<br />
per soci e amici<br />
14,80 10, 36<br />
B F G N P S V<br />
Tosaerba<br />
XS 55 MHS 4 Castelgarden<br />
per soci e amici<br />
599,00 479, 20<br />
B F G N P S V<br />
Tosaerba<br />
XS 50 MHS GCV135H Castelgarden<br />
per soci e amici<br />
489,00 391, 20<br />
B F G N P S V<br />
21%<br />
SCONTO<br />
25%<br />
20%<br />
SCONTO<br />
SCONTO<br />
38%<br />
SCONTO<br />
26%<br />
SCONTO<br />
25%<br />
SCONTO<br />
30%<br />
SCONTO<br />
30%<br />
SCONTO<br />
35%<br />
SCONTO<br />
RGIARDINO e AGRICOLTU<br />
A<br />
Agripotash<br />
lt. 5<br />
per soci e amici<br />
57,00 45, 00<br />
B F G N P<br />
S V<br />
Grow More<br />
20 20 20 Kg. 2,268<br />
per soci e amici<br />
22,00 16, 50<br />
B F G N P S V<br />
Garden Top<br />
Scotts Italia kg. 4<br />
per soci e amici<br />
12,90 8, 00<br />
B F G N P S V<br />
Tiovit Jet<br />
Kg. 1<br />
per soci e amici<br />
4,60 3, 40<br />
B F G N P S V<br />
Melody Compact<br />
Kg. 1<br />
per soci e amici<br />
15,80 11, 85<br />
B F G N P S V<br />
Compo anticrittigamico<br />
gr. 100<br />
per soci e amici<br />
6,20 4, 34<br />
B F G N P S V<br />
Compo per fiori<br />
insetticida ml. 500<br />
per soci e amici<br />
6,75 4, 73<br />
B F G N P S V<br />
Olio speciale<br />
prosint 2% Efco lt. 1<br />
per soci e amici<br />
10,10 6, 57<br />
B F G N P S V<br />
20%<br />
SCONTO<br />
Reginette Toscane<br />
pasta La Toscanina gr. 250<br />
per soci e amici<br />
28%<br />
SCONTO<br />
Rugiolino Rosso<br />
vino IGT 2009 Artimino lt. 0,75<br />
per soci e amici<br />
4,95 3, 56<br />
2,80 2, 24 B G N S V 15%<br />
SCONTO<br />
B<br />
G N S V<br />
Extravergine Toscano<br />
olio ext. ver. <strong>di</strong> oliva Az. Il Giuncaio lt. 0,75<br />
per soci e amici<br />
9,00 7, 65<br />
B<br />
G N S V<br />
30%<br />
SCONTO<br />
Vaso me<strong>di</strong>terraneo<br />
Stefanplast <strong>di</strong>ametro cm. 26<br />
per soci e amici<br />
1,45 1, 02<br />
B F G N P S V<br />
LV<br />
20%<br />
SCONTO<br />
Agrumi<br />
in vaso <strong>di</strong>ametro cm. 22<br />
per soci e amici<br />
19,50 15, 60<br />
B F G N P S V LV<br />
25%<br />
SCONTO<br />
Fioriture<br />
vaso <strong>di</strong>ametro cm. 10<br />
per soci e amici<br />
0,60 0, 45<br />
B F G N P S V LV<br />
I prodotti sono <strong>di</strong>sponibili nei punti ven<strong>di</strong>ta in<strong>di</strong>cati dal cerchietto Legenda: B =Borgo San Lorenzo - viale della Resistenza; F =Figline Valdarno - via Roma; G =Ghiberti - via della Mattonaia (FI); LO =<strong>Legnaia</strong> Ortofrutta; N = Novoli - via Lippi e Macia (FI); LV = <strong>Legnaia</strong> Vivai; S = Sollicciano - via Baccio da Montelupo (FI); V = Villamagna - via Villamagna (FI); LP = <strong>Legnaia</strong> Pistoiese - Pistoia ; P = Prato- viale Marconi
SEDE CENTRALE<br />
orario valido dal 17 maggio 2010<br />
via Baccio da Montelupo, 180<br />
tel. 055 73581 - fax 055 7358256<br />
orario continuato 8.00-20.00 (da lun. a sab.)<br />
domenica 9.00-13.00<br />
Notizie dalla <strong>Cooperativa</strong><br />
Approdato all’Aula Magna <strong>di</strong> Agraria<br />
Era un pubblico davvero<br />
interessato e variegato<br />
quello che colmava l’Aula<br />
Magna della Facoltà<br />
<strong>di</strong> Agraria il 13 aprile<br />
scorso. L’argomento,<br />
infatti, era <strong>di</strong> estremo<br />
interesse: come la Coop.<br />
<strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> insieme alla<br />
Facoltà <strong>di</strong> Agraria stà<br />
operando in Africa.<br />
Il progetto è nato nel<br />
2006 quando la Coop.<br />
<strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> – su invito dell’onlus<br />
Pangea ha deciso<br />
<strong>di</strong> sostenere alcune realtà<br />
<strong>di</strong> promozione umana<br />
realizzate da missionari<br />
e da suore in Tanzania,<br />
destinando l’uno per<br />
mille del fatturato. Da<br />
allora i rapporti si sono<br />
fatti sempre più intensi<br />
attraverso l’opera <strong>di</strong>retta<br />
della <strong>Cooperativa</strong> che,<br />
in collaborazione con la<br />
Facoltà <strong>di</strong> Agraria, ha inviato<br />
agronomi, tesisti e<br />
tirocinanti con l’obiettivo<br />
<strong>di</strong> coltivare e migliorare<br />
la qualità dei prodotti<br />
per sostenere l’attività<br />
degli agricoltori locali.<br />
A garanzia della serietà<br />
del progetto, sostenuto<br />
anche dai soci e dai<br />
clienti della cooperativa,<br />
perio<strong>di</strong>camente un<br />
gruppo composto da<br />
rappresentanti delle varie<br />
organizzazioni che aderiscono<br />
all’iniziativa, da<br />
docenti e agronomi della<br />
Coop. <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> si reca<br />
in Tanzania per la verifica<br />
del proce<strong>di</strong>mento dei<br />
lavori.<br />
Sono già 5 le missioni<br />
effettuate e proprio <strong>di</strong> ritorno<br />
dall’ultimo viaggio<br />
(lo scorso marzo) i temi,<br />
i risultati, le prospettive<br />
e le testimonianze sono<br />
stati presentati nell’Aula<br />
Magna della facoltà<br />
<strong>di</strong> Agraria dove sono<br />
intervenuti il Preside<br />
Giuseppe Surico, David<br />
Bocciolini, Simone Tofani,<br />
Alessandro Ragazzi,<br />
L’ASSEMBLEA DEI SOCI<br />
Marco Puleo e Gabriele<br />
Maneo e alcuni tesisti e<br />
tirocinanti.<br />
Nel suo intervento il<br />
presidente della Coop.<br />
<strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong>, Bocciolini,<br />
ha ripercorso la nascita,<br />
la missione e lo sviluppo<br />
<strong>di</strong> questo progetto. Il<br />
responsabile del Progetto,<br />
Simone Tofani si è<br />
soffermato sulle tecniche<br />
agricole e le colture:<br />
mais, sorgo, girasole,<br />
manioca, fagiolo, riso,<br />
cajarro e <strong>di</strong> ortaggi<br />
come lattuga, zucchine<br />
fiorentine, cetrioli,<br />
pomodori, melanzane,<br />
peperoni, carote, cipolle<br />
e patate e sui buoni<br />
risultati. Ha spiegato<br />
l’importanza <strong>di</strong> piantagioni<br />
foraggere per aumentare<br />
la produzione<br />
<strong>di</strong> latte dei bovini e <strong>di</strong><br />
semi <strong>di</strong> jatropha curcas<br />
per produrre olio vegetale<br />
a scopo energetico. Il<br />
Prof. Ragazzi si occupa<br />
della sperimentazione<br />
attraverso l’attività <strong>di</strong> tesisti<br />
e tirocinanti mentre<br />
l’enotecnico Puleo segue<br />
la produzione del vino<br />
in collaborazione con la<br />
cantina Miyuji, altra importante<br />
sperimentazione<br />
per il miglioramento<br />
della qualità dei vini, e<br />
l’agronomo tropicalista<br />
Maneo che è responsabile<br />
del Progetto in<br />
loco, figura importante<br />
anche in relazione alla<br />
sicurezza alimentare e<br />
ambientale nei tropici.<br />
Attraverso tutti i meccanismi<br />
attivati, la Coop.<br />
agricola <strong>di</strong> <strong>Legnaia</strong> ha<br />
destinato, in questi 3<br />
anni, oltre 150mila euro.<br />
Ma il Progetto Tanzania<br />
<strong>di</strong>mostra che, quando si<br />
è davvero interessati a<br />
sostenere popolazioni<br />
in <strong>di</strong>fficoltà, senza altri<br />
scopi <strong>di</strong> lucro, sprechi o<br />
speculazioni, è possibile<br />
farlo.<br />
della SOCIETÀ COOPERATIVA AGRICOLA <strong>di</strong> LEGNAIA<br />
sarà convocata nel prossimo mese <strong>di</strong> giugno a norma <strong>di</strong> statuto.<br />
Centro Macchine Agricoltura e Giar<strong>di</strong>naggio<br />
via <strong>di</strong> Sollicciano, 13 Firenze<br />
tel. 0557358241<br />
da lunedì a venerdì 8.30-12.30/14.30-18.15,<br />
sabato 8.30-12.30<br />
FIRENZE<br />
via Lippi e Macia, 49 - tel. 055 416160<br />
8.00-13.00/16.00-19.00 sab. pomeriggio chiuso<br />
via della Mattonaia, 5r - tel. 055 243114<br />
8.30-13.30/16.00-19.00 sab. pomeriggio chiuso<br />
via Villamagna, 146 - tel. 055 6530330<br />
da lun. a sab. 8.00-19.30<br />
BORGO SAN LORENZO<br />
viale della Resistenza, 50<br />
tel. 055 8494014 fax 055 8494016<br />
da lun. al sab. 8.30-12.30/15.30-19.00<br />
FIGLINE VALDARNO<br />
via Roma, 169 - tel. 055 9154157<br />
da lun. al sab. 8.30-13.00/15.30-19.30<br />
PRATO<br />
viale Marconi, 16 Mezzana - tel. 0574 593787<br />
da lun. al sab. 8.30-13.00/15.30-19.30<br />
SOCIETÀ CONTROLLATE<br />
FIRENZE<br />
via Baccio da Montelupo, 180<br />
tel. 055 73581 - fax 055 7358256<br />
orario continuato - 8.00-20.00 (lun.-sab.)<br />
domenica 9.00-13.00<br />
SCANDICCI<br />
Centro Ortoflorovivaistico<br />
via della Pieve - tel. 055 7358232<br />
da lun. a sab. 8.00-13.00/15.00-18.30<br />
sab. 8.00-13.00<br />
Pontassieve<br />
via F.lli Cervi, 43/45 - tel. 0558368684<br />
da lun. al ven. 8.30-13.00/16.30-19.30<br />
mer. pom. chiuso<br />
sab. 8.00-13.00/16.30-19.30<br />
Figline Valdarno<br />
corso Matteotti, 28/32 - tel. 0559155774<br />
da lun. al ven. 8.30-13.00/16.30-19.30<br />
mer. pom. chiuso; sab. 8.00-13.00/16.30-19.30<br />
loc. Matassino - via f.lli rosselli 35/37 - tel. 055958799<br />
da lun. a sab. 8.30-13.00/16.30-19.30<br />
mer. pom. chiuso; sab. 8.00-13.00/16.30-19.30<br />
San Giovanni V.no<br />
piazza della libertà, 22 - tel. 0559122706<br />
da lun. al ven. 8.30-12.30/16.30-19.30<br />
mer. pom. chiuso; sab. 8.00-12.30/16.30-19.30<br />
Incisa V.no<br />
piazza Santa Lucia, 1 - tel. 0558336883<br />
da lun. a sab. 8.30-12.30/16.30-19.00<br />
mer. pom. chiuso; sab. 8.00-12.30/16.30-19.30<br />
Serravalle P.se<br />
Loc. Pontestella<br />
via Redolone - tel. 0573 528473<br />
da lun. al sab. 8.30-12.30/14.30-19.00<br />
Officine <strong>di</strong> meccanica agraria convenzionate<br />
Colle Val d’Elsa - Ver<strong>di</strong>cchio<br />
Loc. San Marziale 16/A - Colle Val d’Elsa - Si - tel. 0577 908143<br />
Barberino Val d’Elsa - Officina VARET<br />
z.i.Valcanoro - Strada <strong>di</strong> S. Appiano (FI) - tel. 055 8079076<br />
Cerreto Gui<strong>di</strong> - Officina 3EMME Snc<br />
Via Prov.le Francesca Sud 25 - Stabbia - Fi - tel. 0571 956037