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SINGOLARE RITROVAMENTO DI
TRICHOLOMA LEUCOTERREUM
Che la Micologia sia una scienza in continua evoluzione,
basata più sui dubbi che sulle certezze, è noto; accade,
così, di imbattersi in funghi che pongono seri problemi
di determinazione, poiché un carattere – macro o
microscopico – non “quadra” con la letteratura.
Questo è avvenuto a Francesco Urbani De Gelthof,
collaboratore del Comitato Scientifico del Gruppo
“B.Cetto”, che, nelle sue ricerche nel Parco Albanese
Osservazioni: è una specie di recente istituzione (Mariotto
& Turetta, Rivista di Micologia 1/96, pagg.29-38), trovata
ad oggi sotto latifoglie xerofile e calcicole, diversamente
dai nostri esemplari, trovati sotto Pinus pinea. Il fatto
di non presentare odore farinoso, di avere Quoziente
sporale 1,4-1,5 e di essere privo del carattere di Josserand
, pone il taxon in una posizione non ben definible nella
classificazione di M.Bon (Tricholomataceae, ed. Documents
mycologiques 1991): infatti potrebbe essere inserito sia
nella stirpe Terreum, che nella stirpe Scalpturatum.
Noi preferiamo seguire la classificazione di
A.Riva (Fungi Europei, Tricholoma, supplemento
2003), che, sulla base dell’assenza del carattere
di Josserand, lo ascrive alla stirpe Scalpturatum,
diversamente dagli autori, che lo avevano
collocato nella stirpe Terreum.
Un problema ancora dibattuto è se la specie
possa essere ritenuta una forma albina di
Tricholoma terreum: la crescita di quest’ultimo
è tardo autunnale e/o invernale su lettiera di
aghifoglie; analogamente Tricholoma leucoterreum
può avere crescita invernale (Riva, op. cit.; Galli,
op. cit.), come nel caso dei nostri esemplari.
Tuttavia l’appartenenza al gruppo del terreum
è da escludere, per il motivo sopradescritto
(assenza del carattere di Josserand).
Bibliografia:
Bon, M. 1991 – Flore mycologique d’Europe 2
– Tricholomataceae – ed. Documents mycologiques,
Mémoires hors-séries, Amiens
Consiglio,G. & Papetti,C. 2001 – Funghi d’Italia, vol.2
– ed A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici,
Trento Galli, R. 1999 – I Tricolomi – Edinatura,
Milano Mariotto, M. & Turetta, I. 1996 – Tricholoma
leucoterreum nov. Spec.., Rivista di Micologia
XXXXIX (1), 29-38, Trento Riva, A. 1988 – Tricholoma
(Fr.)Staude – ed. Libreria Giovanna Biella, Saronno
Riva, A. 2003 – Tricholoma (Fr.)Staude, supplemento
– serie Fungi Europei, ed. Candusso, Alassio
Exsiccata: erbario Gruppo Micologico Bruno Cetto
Mestre/Venezia, legit F.Urbani De Gelthof,
Parco Albanese (Mestre) 15 gennaio 2008
si hanno delle sorprese, come quella che ci presentano gli
Amici Micologi di Mirano nell’articolo che segue.
A titolo introduttivo, proponiamo un paio di altri
ritrovamenti invernali, di specie che, pur comuni,
richiedono un minimo di studio per la collocazione
sistematica.
Dacrymyces chrysospermus Berk. & M.A. Curtis
e Auricolariopsis ampla (Lév.) Maire
nell’ambito del Progetto Mappatura della Flora Fungina
del Bosco di Mestre, ha rinvenuto – in gennaio! – un
Tricholoma dalle colorazioni candide; i funghi, nella
sede del gruppo, sono stati sottoposti a approfonditi
esami da parte del Direttore del C.S., dott.Carlo
Zaffalon, coadiuvato nelle ricerche bibliografiche da
altri esperti presenti.
La descrizione elaborata
Cappello: diam.3-4 cm, leggermente conico, poi
piano-convesso, infine un po’ depresso, ma con
umbone sempre presente, margine ricurvo, eccedente,
a maturità poco regolare, lobato e fessurato; cuticola
liscia, fibrilloso-feltrata, asportabile per ¾ del raggio;
colore bianco candido, un po’ chiazzato di giallo con
l’età sulla parte centrale del cappello.
Lamelle: larghe, spaziate, smarginate, con l’età si
lacerano; colore bianco candido, poi un po’ più
sporche.
Gambo: 3-5x0,8-1,2 cm, cilindrico, cavo-fistoloso, fibroso,
percorso da fibrille, pruinoso all’apice, bianco candido;
talvolta 2 esemplari concresciuti alla base,
Carne: fragile, scarsa sopra le lamelle, più consistente al
disco; bianco candida; odore nullo o subfarinoso; sapore
nullo o poco percettibile.
Habitat: numerosi esemplari sotto Pinus pinea, con rari
arbusti di Viburnum lantana, in pieno inverno.
Microscopia: spore subsferiche, lisce, cianofile, talvolta
con una grossa guttul, 6,5-7x4,5-5µm (Q=1,4-1,5); basidi
clavati, tetrasporici (rari bisporici,(35)40-50(55)µm;
epicute a elementi ifali subparalleli, allungati e privi di
pigmento incrostante; non è stato evidenziato il carattere di
Josserand.
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06 Tricholoma leucoterreum
07 Luogo del ritrovamento - Parco Albanese
Il CJ è la presenza nei Tricholoma del gruppo
terreum di una sezione cuticolare formate da cellule
arrotondate, isodiametriche e più o meno pigmentate,
carattere assente in scalpturatum
07
Si ringraziano Francesco Urbani De Gelthof per il
ritrovamento e Angelo Tulini per la tavola iconografica ad
acquerello.
I “legni”: piccola risorsa della
Micologia invernale
Raramente capita di ritrovare, in inverno, funghi
come quello qui sopra presentato; la stagione è, in
genere, piuttosto avara di specie di forme e dimensioni
apprezzabili.
Tuttavia, per chi non “va a funghi” solo per micofagìa, si
possono raccogliere, anche nei mesi “poveri”, miceti degni
di studio; sono, di solito, piccole e piccolissime specie, di
habitat lignicolo, che richiedono un attento esame con
l’aiuto di lenti di ingrandimento e microscopio; e, talvolta,
08
Si tratta di due Heterobasidiomycetes abbastanza
singolari per forme e colori, tra i pochi funghi reperibili
anche in pieno inverno e che permettono al micologo
di esercitarsi nella ricerca in letteratura e nell’indagine
microscopica.
08 Tavola di Angelo Tulini
09 Dacrymyces chrysospermus
10 Auricolariopsis ampla
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