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SOMMARIO<br />
ITALIANO __________________________________________________________________- 1 -<br />
Decadentismo - 1 -<br />
Gabriele D’Annunzio - 2 -<br />
Pensiero e Poetica - 2 -<br />
Le Opere - 3 -<br />
1. Il Piacere - 3 -<br />
2. Il trionfo della morte - 4 -<br />
3. Le vergini delle rocce - 4 -<br />
Estetismo - 5 -<br />
STORIA_____________________________________________________________________- 6 -<br />
La conquista di Fiume - 6 -<br />
INGLESE________________________________________________________________ ___- 7 -<br />
Aestheticism - 7 -<br />
Oscar Wilde - 8 -<br />
The picture of Dorian Gray - 9 -<br />
INFORMATICA - 10 -<br />
Hackers - 10 -<br />
Database - 10 -<br />
SISTEMI E RETI - 11 -<br />
Dal sistema centralizzato alle reti - 11 -<br />
Le topologie - 13 -<br />
I mezzi trasmissivi - 15 -<br />
Reti LAN,MAN,WAN - 17 -<br />
Vlan - 19 -<br />
MATEMATICA - 21 -<br />
Integrali - 21 -<br />
GESTIONE PROGETTO D’IMPRESA_ - 23 -<br />
L’imprenditore - 23 -<br />
TECNOLOGIA PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI__ _- 24 -<br />
Bo - 25 -<br />
Tesina d’esame 2014/15 redatta da Mario Sorrentino<br />
Classe frequentata: 5^E<br />
- 2 -
Italiano<br />
Decadentismo<br />
Il termine “Decadentismo” si riferisce ad un movimento letterario nato a Parigi negli anni Ottanta<br />
dell’800. Fu Paul Verlaine ad inaugurare la corrente, tramite la formulazione del sonetto<br />
“Langueur”, pubblicato sul periodico parigino “Le Chat Noir” il 26 Maggio 1883: la poesia<br />
esprimeva uno stato d’animo di disfacimento e decadenza, di perdita di ogni speranza e di<br />
compiacimento autodistruttivo che preparavano ad un imminente crollo della civiltà e della vita.<br />
Con il Decadentismo si crede che la ragione e la scienza non possano dare una vera coscienza del<br />
reale, perché l’essenza del reale è al di là delle cose, è misteriosa, ambigua, e può essere compresa<br />
solo liberandosi di una struttura razionale di pensiero. Per questo il poeta decadente ricerca quegli<br />
stati di grazie e perdita di sé che gli permettano di entrare in contatto con l’assoluto e<br />
l’inconoscibile. Il Decadentismo ha caratteri specifici come l’ “io” decadente che vuole accedere ad<br />
una realtà più profonda e vera, con un senso di spossatezza, di languore, di crisi, di compiaciuta<br />
voglia di rinchiudersi in se stesso per autocommiserarsi. Il Decadentismo, quindi, tende alla<br />
convinzione secondo cui la realtà è divisa in frammenti legati tra loro, crede che il singolo<br />
particolare assuma un valore assoluto, e valga esattamente quanto l’insieme di cui partecipa. Inoltre<br />
nel Decadentismo si dà importanza al genio assoluto del poeta, ma rifiutando ogni impegno e<br />
sforzo, usa l’arte come bell’oggetto fine a se stesso. In Italia il Decadentismo viene ad essere un<br />
movimento ricco e strutturato, che esprime l’alienazione dell’uomo contemporaneo alle prese con le<br />
trasformazioni della società. L’espressione più alta del Decadentismo italiano è rappresentata da<br />
Gabriele D’Annunzio.<br />
Tesina d’esame 2014/15 redatta da Mario Sorrentino<br />
Classe frequentata: 5^E<br />
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Gabriele D’Annunzio<br />
Egli nacque nel 1863 a Pescara. Studiò a Firenze presso il Liceo<br />
Cicognini e conseguì la licenza liceale, s’iscrisse alla facoltà di<br />
lettere di Roma. Dal 1897 al 1903 si dedicò interamente alla<br />
produzione teatrale. Nel 1910 si trasferì in Francia dove scrisse testi<br />
teatrali in francese. Nel 1925 ritornò in Italia e partecipò alla Prima<br />
Guerra Mondiale come volontario. Promosso tenente colonnello,<br />
guidò spericolate azioni tra cui il noto volo su Vienna nel 1918. A<br />
guerra finita si fece interprete dell’insoddisfazione per la "vittoria<br />
mutilata" e alla testa dei legionari di Ronchi occupò Fiume e nel<br />
1920 proclamò la reggenza del Quarnaro. Nel 1921 lasciò la<br />
politica attiva e si stabilì sul Lago di Garda nella villa da lui<br />
chiamata il "Vittoriale degli italiani". Nel 1924 Mussolini lo<br />
nomina principe di Montenevoso. Morì il 1° Marzo del 1938. Come<br />
si può notare la sua vita è stata caratterizzata dal desiderio di un<br />
vivere inimitabile e di non restare mai nell’ombra. Nei confronti<br />
della letteratura contemporanea, egli fu pronto a far proprie le<br />
tendenze più recenti; alla fine dell’ottocento, finì col costruire una sorta di monumentale<br />
enciclopedia del decadentismo europeo, la cui rappresentazione più significativa resta il romanzo<br />
“Il piacere”. Grande importanza rivestì poi in Italia la divulgazione della filosofia nietzscheana e in<br />
particolare del motivo del Superuomo. D’annunzio apprese il pensiero di quest’ultimo in maniera<br />
indiretta e semplificatoria attraverso la meditazione degli spettacoli di Wagner.<br />
Tesina d’esame 2014/15 redatta da Mario Sorrentino<br />
Classe frequentata: 5^E<br />
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Le Opere<br />
Alcune opere importanti:<br />
1. Il Piacere<br />
Il primo romanzo dannunziano, Il piacere (1889), nasce nel clima della raffinata e mondana<br />
esperienza romana e segna la compiuta espressione del decadentismo italiano. L’autore si<br />
autoritrae con ingenuo entusiasmo nel giovane Andrea Sperelli, che disprezza ogni forma<br />
volgare di vita. Dominato dall’artificio e dalla finzione, Andrea intrattiene un rapporto<br />
ambiguo, ora passionale, ora distaccato, con gli oggetti e le persone che lo circondano.<br />
L’autore orienta i lettori verso una sbalordita ammirazione per il bello di cui il romanzo<br />
confeziona molteplici immagini, dagli ozi edonistici del protagonista agli scorci<br />
monumentali di Roma.<br />
2. Le vergini delle rocce<br />
D’Annunzio entra in contatto con l’opera di Nietzsche, da cui rimane profondamente<br />
segnato. Con quest’opera ci sarà la piena acquisizione di del pensiero di Nietzsche, come<br />
suggestione e stimolo letterario, si farà più lucido e consapevole. Nel dare vita alla figura del<br />
protagonista del romanzo il Vate si ispira al Superuomo. Il protagonista, Claudio Cantelmo,<br />
è consapevole che una delle tre sorelle sarà la madre dell’erede intellettualmente superdotato<br />
che egli desidera generare, ma non sa decidersi. Alla fine la scelta cade su Anatolia che non<br />
senza rammarico rifiuterà la proposta di matrimonio per poter continuare ad assistere la<br />
vecchia madre demente, il fratello psicolabile e il vecchio padre.Anatolia stessa spinge<br />
Claudio a prendere in considerazione come futura consorte,sua sorella Violante, non solo<br />
perché primogenita ma anche perché degna del suo amore.<br />
3. Forse che sì forse che no<br />
Questo romanzo fu pubblicato nel 1910 .La trama, non a caso, è ambientata nel mondo della<br />
nascente aviazione: il protagonista, Paolo<br />
Tesina d’esame 2014/15 redatta da Mario Sorrentino<br />
Classe frequentata: 5^E<br />
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, vive una torbida e convulsa storia d’amore con Isabella Inghirami, cui presto s’aggiungono<br />
Vana, la sorella di Isabella e innamorata di Paolo, ed Aldo, fratello delle due e coinvolto in<br />
una relazione incestuosa segreta con Isabella. Quando Vana svela a Paolo la natura dei<br />
rapporti tra l’amata e Aldo, il protagonista fa una scenata di gelosia ad Isabella, mentre nel<br />
frattempo la stessa Vana, ossessionata dalla passione non corrisposta, si suicida.<br />
Progressivamente, anche Isabella perde la ragione e Paolo può sfogare le sue forze solo nelle<br />
competizioni aeree: dopo aver trionfato in una gara aviatoria in cui perirà l’amico Giulio,<br />
egli riuscirà a compiere una rischiosa trasvolata dal Lazio alla Sardegna.<br />
Tesina d’esame 2014/15 redatta da Mario Sorrentino<br />
Classe frequentata: 5^E<br />
- 6 -
Storia<br />
La conquista di Fiume<br />
Tesina d’esame 2014/15 redatta da Mario Sorrentino<br />
Classe frequentata: 5^E<br />
- 7 -
Inglese<br />
Aestheticism<br />
Tesina d’esame 2014/15 redatta da Mario Sorrentino<br />
Classe frequentata: 5^E<br />
- 8 -
Oscar Wilde<br />
Tesina d’esame 2014/15 redatta da Mario Sorrentino<br />
Classe frequentata: 5^E<br />
- 9 -
The Picture Of Dorian Gray<br />
Tesina d’esame 2014/15 redatta da Mario Sorrentino<br />
Classe frequentata: 5^E<br />
- 10 -
Informatica<br />
Gli Hackers<br />
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Classe frequentata: 5^E<br />
- 11 -
Database<br />
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Classe frequentata: 5^E<br />
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Dal Sistema Centralizzato alle Reti<br />
Fin dagli anni ’60 l’evoluzione tecnologica consentiva di associare ad un grosso calcolatore centrale<br />
altre postazioni di lavoro non capaci di elaborazioni proprie che permettevano anche ad utenti<br />
lontani di accedere alle risorse del calcolatore centrale.<br />
Il calcolatore centrale è collegato direttamente sia con le postazioni di lavoro (che chiamiamo<br />
terminali) sia con tutte le periferiche. Sarà compito del calcolatore centrale decidere se un certo<br />
utente può richiedere, dal suo terminale, l’accesso ad una certa struttura di dati, e se lo riterrà<br />
opportuno, il calcolatore centrale, potrà anche negare completamente l’accesso a certe operazioni o<br />
dispositivi, realizzando così un meccanismo di protezione. Inoltre c’è da dire che se i terminali sono<br />
posti nelle vicinanze del calcolatore centrale, vengono chiamati terminali locali, oppure se sono<br />
situati in una posizione distante, vengono chiamati terminali remoti.<br />
Il fatto che i terminali non siano in grado di lavorare autonomamente e che la comunicazione debba<br />
essere comunque governata dal calcolatore centrale, rende il lavoro del sistema molto lento. Per tale<br />
motivo il sistema centralizzato ha dei limiti, e cioè:<br />
‣ La possibilità di elaborazione del sistema dipende dalla disponibilità del calcolatore<br />
centrale;<br />
‣ I dati di uso locale devono comunque essere custoditi nel calcolatore centrale, con<br />
conseguente spreco di tempo e di spazio;<br />
‣ Gli utenti remoti corrono il rischio di non poter lavorare se sorgono problemi lungo la linea<br />
che li collega all’unità centrale del sistema.<br />
Tesina d’esame 2014/15 redatta da Mario Sorrentino<br />
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Questi problemi, possono essere risolti seguendo due strategie principali:<br />
1. Rendere i terminali intelligenti, cioè capaci di elaborare dati in locale;<br />
2. Decentrare le risorse e la loro gestione su più calcolatori (chiamati Host) che siano connessi<br />
direttamente tra loro, ma che siano anche in grado di poter gestire velocemente una grande<br />
quantità di lavoro.<br />
I sistemi di questo tipo sono chiamati: sistemi distribuiti.<br />
Dallo schema si può notare che le periferiche sono distribuite sotto il controllo di tre calcolatori che<br />
sono responsabili della loro gestione. Alcuni dei terminali possono essere considerati intelligenti e<br />
quindi in grado di funzionare isolatamente dalla struttura. I calcolatori Host sono connessi tra di<br />
loro utilizzando i dispositivi di controllo (indicati con la lettera C) che fungono da interfaccia tra gli<br />
stessi. Le linee tratteggiate, invece, indicano la sottorete di comunicazione, che mette in contatto tra<br />
loro gli Host; nei casi più comuni si tratta di linee telefoniche.<br />
I vantaggi di un sistema distribuito sono i seguenti:<br />
Le operazioni di interesse locale vengono svolte nell’ambito del calcolatore locale;<br />
Un guasto qualunque nella struttura non provoca il blocco totale del sistema ma solo una<br />
riduzione delle sue prestazioni;<br />
Poiché ogni calcolatore ha a suo carico meno risorse da gestire, può farlo in modo più<br />
veloce ed efficiente.<br />
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A questo punto si può dire di aver descritto la struttura di una vera e propria Rete di calcolatori<br />
nella quale, da ogni postazione di lavoro, è possibile accedere a tutte le risorse presenti nell’intero<br />
sistema.<br />
Le Topologie<br />
Tutti gli elementi che compongono una rete di calcolatori possono essere connessi fisicamente tra<br />
loro in moltissimi modi, secondo le necessità reali. Di seguito saranno spiegate le varie topologie<br />
con le quali è possibile realizzare una rete di calcolatori.<br />
<br />
Topologia a Stella<br />
La topologia a stella prevede un nodo centrale al quale sono direttamente connessi tutti gli<br />
altri.<br />
Il costo iniziale di questo tipo di realizzazione di rete è molto basso ed anche i costi di<br />
comunicazione sono bassi, poiché il trasferimento di dati, da un nodo all’altro, richiede<br />
l’attraversamento di non più di due collegamenti e il passaggio obbligato dal nodo centrale.<br />
In questo tipo di rete il nodo centrale è dedicato, per la maggior parte dei casi, al solo<br />
smistamento delle informazioni lungo la rete in modo tale che la velocità di trasmissione è<br />
molto elevata. Presenta, invece, problemi di sicurezza in quanto se si verifica un guasto al<br />
nodo centrale, l’intera rete cade e ogni nodo risulta isolato da tutti gli altri.<br />
<br />
Topologia ad anello<br />
Nella topologia ad anello, ogni nodo è fisicamente connesso con altri due in modo da<br />
costruire una struttura circolare. L’anello può essere unidirezionale o bidirezionale.<br />
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In questo tipo di rete, il costo iniziale e la sicurezza dei dati resta identica a quella della<br />
topologia precedente, c’è un solo cambiamento che riguarda i costi di comunicazione in<br />
quanto subiscono un notevole aumento. Nel caso dell’anello unidirezionale il messaggio<br />
viaggia dalla sorgente verso il nodo destinatario seguendo l’anello. Questo modello risulta<br />
essere molto sensibile ai guasti; se per esempio si verifica un’interruzione lungo il canale<br />
che porta dal nodo B al nodo C (con il senso di percorrenza da A verso F), allora il nodo B<br />
resta isolato dalla rete e gli altri nodi non potranno effettuare alcune connessioni ad altri<br />
nodi. Utilizzando invece un anello bidirezionale, molti di questi problemi vengono superati.<br />
Innanzitutto si ottiene un risparmio di tempo, poi c’è da considerare che la bidirezionalità<br />
elimina il pericolo totale dell’isolamento causato dalla caduta di un singolo canale. Inoltre, i<br />
nodi hanno la possibilità di scegliere il percorso da far seguire al proprio messaggio per<br />
raggiungere il nodo destinatario.<br />
<br />
Topologia Gerarchica<br />
La rete con topologia gerarchica è caratterizzata da un’organizzazione ad albero dei nodi che<br />
la compongono: ogni nodo (tranne la radice) è figlio di un nodo padre, che avrà<br />
eventualmente nodi fratelli e nodi figli.<br />
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Un architettura di questo tipo è significativa in ambienti aziendali fortemente sottoposti ad<br />
elaborazioni locali e a controlli strettamente gerarchici (come banche e uffici pubblici). I<br />
collegamenti locali sono molto veloci e diretti, mentre restano lenti e laboriosi quelli su<br />
lunghe distanze, con affollamento delle richieste man mano che si arriva verso la radice.<br />
<br />
Topologia completamente connessa<br />
In questo tipo di architettura ogni nodo della rete è connesso direttamente a tutti gli altri.<br />
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In questo tipo di rete, il costo iniziale è molto elevato dato il grosso numero di connessioni<br />
da realizzare. Il vantaggio principale riguarda la velocità della comunicazione tra i nodi,<br />
poiché ogni messaggio riesce a trovare il proprio destinatario attraversando una sola linea,<br />
senza dover nemmeno decidere il percorso da seguire. Inoltre, questo tipo di rete, ha una<br />
forte resistenza ai guasti, in quanto un’interruzione lungo la linea non causerà mai un<br />
isolamento del nodo, ma, al massimo, un rallentamento del traffico, poiché i suoi messaggi<br />
dovranno seguire percorsi alternativi.<br />
<br />
Topologia parzialmente connessa<br />
In un questa architettura di rete esistono solo alcuni collegamenti tra i nodi, secondo le reali<br />
necessità d’uso e in modo che ogni nodo sia collegato ad almeno un altro nodo.<br />
Al momento della progettazione si abilitano solo i collegamenti tra nodi che realmente<br />
rispondono alle necessità di scambio dei messaggi. Prendendo in considerazione la foto<br />
presente alla pagina precedente, il nodo C è connesso direttamente a tutti gli altri nodi,<br />
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perché evidentemente svolgerà un ruolo che lo obbliga a dialogare continuamente con gli<br />
altri nodi della rete. L’opposto è invece il nodo D che comunica direttamente soltanto con il<br />
nodo C ed E, poiché evidentemente svolge un ruolo essenzialmente in locale, ciò non<br />
significa che il dialogo con gli altri nodi è impossibile, ma è soltanto più lento.<br />
<br />
Topologia a bus<br />
Questa architettura prevede che i nodi della rete siano tutti collegati ad un unico canale di<br />
comunicazione condiviso: i messaggi vengono posti dai nodi su questo canale comune<br />
(lineare o circolare) che provvede a instradarli verso la destinazione.<br />
In questa topologia i costi iniziali non sono eccessivi. La gestione del bus fa in modo che il<br />
movimento dei messaggi venga sincronizzato così da non creare ingorghi nel traffico lungo<br />
la linea. Infine, il bus lineare costringe un messaggio, diretto dal nodo N al nodo A, ad<br />
attraversare per intero il bus.<br />
Per quanto riguarda i bus circolari c’è da dire che garantiscono una maggiore efficienza e<br />
velocità di comunicazione. Inoltre il livello di sicurezza è molto alto, in quanto i messaggi<br />
che viaggiano lungo la rete non attraversano mai, fisicamente, nessun nodo diverso dal<br />
destinatario poiché essi si muovono solo lungo un bus comune che può essere controllato<br />
facilmente.<br />
I mezzi trasmissivi<br />
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Finora abbiamo visto che in una rete di calcolatori deve esistere un dialogo tra diversi tipi di<br />
strumenti, i canali disponibili per realizzare le connessioni tra di essi, e con il sistema, possono<br />
essere assai numerosi e tra loro molto diversi per natura fisica e costo.<br />
Il mezzo di trasmissione più vecchio (antecedente agli anni ’80) e più comune, utilizzato per<br />
realizzare una sottorete di programmazione è il doppino. Esso è costituito da una coppia di fili di<br />
rame isolati e intrecciati dello spessore di circa 1mm e utilizzano una rete telefonica.<br />
Un altro mezzo comune è il cavo coassiale. Esso è composto da un nucleo di rame, circondato da<br />
materiale isolante; un’ulteriore protezione è fornita da un involucro più esterno, costituito<br />
generalmente da un conduttore intrecciato, e infine da un ultimo rivestimento protettivo di plastica.<br />
Questa struttura del cavo fornisce un’alta larghezza di banda e un’ottima resistenza al rumore. La<br />
connessione dei computer a un cavo coassiale può avvenire in due modi: mediante una giunzione a<br />
T (cioè inserendo un connettore che, oltre ad unire i cavi, presenta un terzo collegamento per il<br />
computer), oppure mediante una presa a vampiro (viene inserito un connettore simile alla giunzione<br />
a T, in un foro effettuato con estrema precisione nel cavo, sino a raggiungere il nucleo facendo<br />
attenzione a non danneggiarlo, con il vantaggio di non dover troncare il cavo per effettuarne<br />
l’installazione).<br />
Lo sviluppo della tecnologia ottica ha aperto la strada alla trasmissione dei dati mediante impulsi<br />
luminosi. Stiamo parlando della fibra ottica, essa è una fibra ultrasottile composta di vetro oppure<br />
silicio fuso; la sorgente luminosa può essere un semplice led in grado di generare impulsi luminosi<br />
quando viene attraversato da corrente elettrica; il rilevatore del segnale è un fotodiodo che emette<br />
un impulso elettrico quando viene attraversato da radiazione luminosa. Rispetto al cavo coassiale la<br />
fibra ottica offre una larghezza di banda molto alta con una bassa perdita di potenza, per cui è in<br />
grado di coprire anche distanze molto lunghe con una quantità ridotta di ripetitori; inoltre le fibre<br />
sono molto sottili.<br />
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Reti Locali, Metropolitane e Geografiche<br />
Dopo aver descritto come realizzare una rete e la loro evoluzione, passiamo all’esame dei tipi di<br />
rete più famosi, vale a dire:<br />
<br />
<br />
LAN (Local Area Network): si estendono su distanze brevi, tra luoghi in uno stesso edificio<br />
o edifici adiacenti; il loro impiego richiede che esse vengano installate all’interno di una<br />
superficie privata, senza alcun attraversamento di suolo pubblico.<br />
MAN (Metropolitan Area Network): si estendono su distanze medio-piccole e utilizzano<br />
principi e tecnologie caratteristiche delle reti WAN pur estendendosi in un’area geografica<br />
limitata. Sono utilizzate, per esempio, per collegare, in rete, tutte le filiali e i magazzini di<br />
un’impresa facente parte di un comune.<br />
<br />
<br />
WAN (Worldwide Area Network): si estendono su aree geografiche molto vaste. I nodi che<br />
compongono tale rete, possono essere collegati secondo la modalità punto-punto oppure<br />
multipunto. Nel primo caso la rete è composta da nodi direttamente collegati tra loro<br />
(topologia completamente connessa) in modo che in coppia possono cooperare e gestire il<br />
transito dei dati. Nel secondo caso, invece, la rete è costituita da un gruppo di nodi principali<br />
(Host) ai quali fanno riferimento nodi secondari (topologia gerarchica).<br />
WLAN (Wireless LAN): L’implementazione di una rete, senza l’utilizzo di cavi, è detta rete<br />
wireless. La tecnologia wireless risale a circa 20 anni or sono, quando furono instaurate le<br />
prime connessioni wireless. Fino a qualche anno fa le LAN Wireless effettivamente<br />
implementate erano ancora molto poche, sia per la velocità di trasmissione dei dati, che<br />
risultava inferiore rispetto ad altre topologie di rete standardizzate, sia per il costo,<br />
decisamente superiore a quello delle reti cablate, sia per la scarsa protezione. La<br />
trasmissione dei dati senza cavi è stata invece largamente implementata per l’uso mobile,<br />
come nei computer portatili, nei telefoni cellulari, negli aeroplani e nelle stazioni spaziali.<br />
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Vlan<br />
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Matematica<br />
Integrali<br />
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Classe frequentata: 5^E<br />
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Gestione progetto d’impresa<br />
L’imprenditore<br />
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Classe frequentata: 5^E<br />
- 24 -
TECNOLOGIA PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI<br />
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