Annali dell'Islam - The Search For Mecca

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14. a. H. l'alino 14. II. Altri mettono la re.sa di Hims nd 15. H., quando Eraclio
zioni sulla pTes'a ^^^ggì da Antiochia a Costantinopoli (') (Dzahabi Paris, I, fol. 125,r.).
di
Hims.,
Xdta 1. — In questo passo abbiamo chiaramente memoria delle due ultime spedizioni contro
Hiras, ossia quella nel Dzii-I-Qa'dah 14. H. dopo la prima resa di Damasco, e l'altra del lo. o 16. H. dopo
la vittoria dnl Tannùk e la seconda resa di Damasco.
§ 209. — (Secondo al-AVàqidi ed altri). Mentre i Musulmani ei-ano
ancora accampati dinanzi alle porte di Damasco, un squadrone di cavalleria
greca si avvicinò alle posizioni musulmane: un di-a pisello arabo
mosse contro di essa e ne seguì un combattimento, tra Bayt Lihyà ed
al-Thaniyyah, nel quale i cavalieri greci ebbero la peggio e si precipitarono
fuggendo verso Hims per la via di Qàrà. I Musulmani li inseguii'ono
fino a Hims. Grli abitanti di questa città erano paurosi, e, tm-bati dalla
fiiga dell'imperatore Eraclio, e dalla fama del valore e delle astuzie dei
Musulmani e delle loro vittorie, si af6.'ettarono a chiedere l'amàn. I Musulmani
lo concessero e si astennero dal molestarli. Allora gli Emesani
uscirono dalle mura e porsero foraggi e viveri al drappello musulmano, che
era comandato da al-Simt b. al-As\vad al-Kindi, accampatosi presso alle
sponde del fiume al-Urunt, o al-Urund (l'Oronte), che si
getta nel mare (Mediterraneo)
passando attraverso Antiochia (^).
Quando poi ebbe terminato la faccenda di Damasco, abù 'Ubaydah,
lasciato Yazid b. abi Sutj'àn come luogotenente in Damasco, si spinse su
Hims per la via di Ba'labakk, e fissò il campo dinanzi alla porta Bàb
al-Rastan. Gli abitanti di Hims stipularono con lui un trattato di pace,
assicurandosi con esso la vita, i beni, le mura della città, le e' lese ed i molini.
(Essi ritennero così tutta la proprietà fondiaria), ma abù 'Uba^'dah
fece eccezione per un quartiere [rab? — ovvero rub': una quarta parte?]
(cfr. § 204) della chiesa di Yùhannà (San Giovanni Battista), per la moschea
(ch'egli intendeva di erigervi?): inoltre tutti quelli che volevan rimanere
in Hims, dovevano pagaie il kharàg (Balàdzuri. 130-131) (^).
Cfi-. Yàqùt, n, 335, Un. 10-20.
Nota 1. — Alcuni tradizionisti aiFermano anzi che addirittura al-Simt b. al-Aswad al-Kindi fece
il trattato di Hims e che abii 'Ubaydah, quando venne più tardi sul luogo, vi appose soltanto la sua
sanzione. Aggiuugesi altresì che al-Simt divise le dimore (khitat) tx-a i Musulmani, stabilendo ove
ognuno avesse ad alloggiare: egli scelse per dimora dei Musulmani tutti i locali disabitati, abbandonati
da quelli che erano emigrati (Balàcizuri, 131).
Ofr. Yàqùt, U, 335, lin. •20--2-2.
Nota 2. — Nella prima parte di questa tradizione mi pare che al-Wàqidi confonda la primo spedizione
di Hims nel gennaio del 635 E. V. con la tersa (e in parte con la seconda), ossia quella avvenuta
dopo il primo assedio di Damasco: inoltre nella seconda parte (secondo capoverso) della tradizione
si allude M'ultima spedizione dopo la seconda resa di Damasco. Se ben mi appongo, potrebbesi perciò
sostenere che la prima spedizione fosse comandata da al-Simt b. al-Aswad.
La battaglia di Bayt Lihyà è però certamente incidente della campagna di Hims durante l'assedio
di Damasco nel 14. H. : ossia fa parte della seconda spedizione.
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