Annali dell'Islam - The Search For Mecca

serpeggiante
14. a. H. 103, 194.
meridionali e orientali di Damasco, con assidui tentativi di molestare ed
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ISIRIA.- Riepilogo
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intimidii-e gli abitanti, con progressive devastazioni e occupazioni di orti, critico delie tradì
ville e di case rurali, ecc., ma senza esporsi a grandi rischi. La parte più
dizioni sui primo
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assedio di Daimportaiite
della campagna di Damasco si svolse in un altra direzione. masco.]
§ 194. — Due vie univano Damasco al resto della iSiria, l'uiia più
difficile e meno frequentata risaliva il corso ,
del Barada, che
taglia i contrafforti dell'Anti-Libano e conduceva al piano della Coele-
Syria. L'altra, la principale e più piana, quella che oggidì ancora serve
alle caravane dirette a Hiras, cominciava dalla porta Bah Tùmà e partendo
in direzione nord-est, con-eva parallela alle falde dei monti che chiudono
al nord il piano damasceno, finché giunta al passo dominato dalla
Thaniyyah al-'Uqàb (oggi detta Thaniyyah abi-l-'Atà, o Thaniyyah al-
Aqabah), valicava la catena montuosa in direzione diretta verso il nord.
Questa era la via per la quale sarebbero dovuti venire i rinforzi comandati
da Bàhàn. Intanto Eraclio si aflù-ettava a raccogliere nuove schierein
Antiochia e in Edessa, con tutta la celerità permessagli dai .suoi mezzi
assai limitati e dal malvolere della popolazione monofisita, imbelle a un
tempo e disposta sempre a creare difficoltà al sovrano che li trattava e
perseguitava come eretici. Eicordiamo che Eraclio quando venne in Siria,
dopo i trionfi sulla Persia, dirigendosi su Gerusalemme, era voluto passare
per Hims, ma gli abitanti, per nulla commossi dai servizi da lui resi al
Cristianesinio, sbaragliando gli adoratori del fuoco e ricuperando la Croce
di N. S., gli avevano chiuse in tàccia le porte della città e rifiutato accesso
entro le mura, perchè, dissero, egli era un Maronita (cfr. ì? 153 (/).
In questa circostanza l'imperatore, stanco forse di guerre e poco disposto
a riprender le armi per una gueiTa civile, subì l'affronto e prosegui il
viaggio senza vendicarsi degli Emesani. Questi stessi cittadini, secondo il
frammento sirio, circa tre mesi prima dell'assedio di Damasco, alla vigilia
della battaglia di Fihl, erano venuti a patti con i Musulmani, «-
mercè il pagamento di una forte somma di danaro avevano ottenuto di
essere lasciati in pace (cfr. 13. a. H., §§ 203-204). Quando però gli Arabi
si erano riconcentrati nella Palestina per far fronte alle forze greche lagunate
in Baj^sàn, gli Enie.sani, liberati dal flagello iniisiilinitno. avevano
aperte le porte alle nuove milizie bizantine venute dal settentrione. Se
bene intendiamo i brandelli di storia che ci restano, la città di llims
deve esser perciò ritornata sotto il dominio bizantino nel periodo tra la
battaglia di Fihl ed il principio dell'assedio di Damasco. Mentre intatti
gli Arabi stavano ricacciando i Greci dall'Urdunn e dalla Gaulonite e li
rinchiudevano in Damasco con tre battaglie .sanguinose, in Hims si andava
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