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Annali dell'Islam - The Search For Mecca

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§ 153.<br />

14. a. H.<br />

14. a. H.<br />

{(f) Quei Greci scampati al disastro, che poterono salvarsi in Damasco,<br />

[SIRIA. - Tradizioni<br />

sulla presa<br />

temendo ora che i Musulmani li assediassero, si misero a raccogliere viveri e<br />

di<br />

Damasco: Fonti piantarono macchine di guerra, catapulte e baliste sulle porte della città,<br />

arabe del la scuola<br />

madì nese affidandone la direzione a soldati regolari, e scrissero all'imperatore Eraclio<br />

e<br />

sirla. I<br />

chiedendogli soccorsi ed informandolo di quanto aveva fatto a loro danno<br />

il prefetto Mansùr e con quali insidie avesse ottenuta la disfatta dell'esercito.<br />

Quanto a Màhàu, temendo di essere mandato a morte se ritornava<br />

presso Eraclio, fuggi al Tùr-Sinà (monte Sinai), si fece frate e prese il nome<br />

di Anastasio C').<br />

Egli è l'autore di quel trattato in cui si commenta il sesto<br />

salmo di David.<br />

Quando i Musulmani arrivarono dinanzi a Damasco, Khàlid b. al-<br />

Walid fissò il campo alla porta al-Bàb al-Sarqi, abù Ubaydah b. al-Grarràh<br />

alla Bàb al-Gràbiyah, 'Amr b. al-As alla Bàb Tùmà, Yazid b. abì Sufyàn<br />

alle mura che si estendono tra al-Bàb al-Sagbìr e la Bàb Kaysàn. La città<br />

fu assediata durante sei mesi meno un giorno: ogni giorno i Greci facevan<br />

sortite dalle porte della città e venivano alle mani con gli assedianti. I<br />

Musulmani scrissero allora per informare 'Umar b. al-Khattàb di quanto<br />

accadeva, ed il Califfo rispose togliendo il comando generale dell'esercito<br />

arabo a Khàlid b. al-Walid ed investendone invece abu Ubaydah b. al-<br />

Garràh.<br />

Quando gii abitanti di Damasco si videro ridotti in grandi angustie<br />

dall'assedio, Mansùr, il prefetto della città, recatosi alla porta al-Bàb al-Sarqi,<br />

ebbe un colloquio con Khàlid b.<br />

al-Walid, chiedendogli la concessione della<br />

sicurtà per sé, la sua famiglia, quelli che erano con lui e gli abitanti di<br />

Damasco, esclusi i Greci: in compenso Mansùr offriva di aprire le porte.<br />

Khàlid b. al-Walid accettò la sua domanda e gli scrisse una lettera di sicurtà,<br />

di cui ecco la copia :<br />

« Questo è lo scritto, dato da Khàlid 1). al-Walid agli abitanti della<br />

« città di Damasco. Io do a voi sicurezza completa per la vostra, vita, le<br />

« vostre dimore, i vostri beni e le vostre chiese, promettendo che queste<br />

« non saranno né demolite, né usate come dimore (dai Musulmani), ma<br />

« saranno lasciate in vostro possesso ».<br />

Lo scritto fu consegnato a Mansùr, il quale aprì allora la porta al-Bàb<br />

al-Sarqi a Khàlid b. al-Walid. Questi penetrò senza indugio nella città accompagnato<br />

dai suoi soldati, ai quali ingiunse di lasciare le spade nel fodero.<br />

Entrando nella città i guerrieri di Khàlid b. al-Walid lanciarono il grido<br />

di guerra del takbir: udito il quale i militi greci, che stavano alla guardia<br />

delle altre porte della città, compresero che Mansùr aveva già aperta la<br />

porta orientale e che gli Arabi irrompevano in Damasco: aperte perciò le<br />

loro porte, si diedero alla fuga.<br />

370.

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