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Annali dell'Islam - The Search For Mecca

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12!i, i:'i'.<br />

14. a. H.<br />

14. a. H.<br />

^^ sapendo che « metà della chiesa era moschea », la gente alfine decise<br />

pagna araba in In modo (la luiiie le due opinioni, e concluse che ambedue i detti capi-<br />

Siria durante gii<br />

anni14. H. e15.<br />

^ j espugnarono allo stesso tempo Damasco, il primo una parte della città<br />

^<br />

'^<br />

, ,, i, x i. /-. i<br />

H.: il problema «oli trattato di resa, e il secondo 1 altra parte per assalto. Oon la stessa<br />

dei due assedi di<br />

supposizione sj)iegavano poi a loro stessi, perchè preci-samente la Basilica<br />

Damasco.<br />

tosse stata — come credevasi — divisa in due parti. Così dovette nascere<br />

la leggenda conservata da ibn 'Asàkir, ma non menzionata da veruno<br />

scrittore prima di lui.<br />

Come ultimo argomento, che a noi sembra definitivo e concludente, possiamo<br />

addurre il<br />

testo del pellegrino cristiano Arculfiis, che visitò Damasco<br />

poco prima del 670 dell' È. V., ossia mentre regnava il Califfo Mu'àwij^ah, circa<br />

trentacinque anni dopo la presa di Damasco. Siccome il testo è stato ignorato<br />

dai nostri predecessori nella critica dell'assedio, lo diamo qui per disteso:<br />

« Damascus civitas regalis magna, ut Arculfas refert, qui per aliquot<br />

« hospitatus est dies in ea, ampio murorum est ambitu cii-cumcincta,<br />

« insuper etiam crebris. turribus commuiiita, In qua Sarracenorum rex<br />

« adeptus est principatum et regnat, et in honorem Sancti Johanni Baji-<br />

« tiste ibidem grandis fiindata est ecclesia. Quedam etiam Sarracenorum<br />

« ecclesia incredulorum, et ipsa in eadem civitate, quam ipsi fi'equentant,<br />

« fabricata est » {PSOL-SG., voi. I, pag. 185-186 e pag. 210, penult. lin.) (*).<br />

Il testo parla chiaro: regnante Mu'àwij-ah la basilica di San Giovanni<br />

Battista era ancora interamente cristiana, ed Arculfus nel descrivere la<br />

città, allora popolata interamente da Cristiani, si compiace di aggiungere<br />

come fatto singolare ed eccezionale che i Musulmani si erano edificato un<br />

solo luogo speciale di culto entro la città. Tale testimonianza, la più antica<br />

e più autentica che esista sull'argomento, pone dunque definitivamente a<br />

tacere la storiella del culto contemporaneo di Musulmani e Cristiani nello<br />

stesso tempio, e conferma in maniera inconfutabile quanto la sicura analisi<br />

critica delle altre fonti già dimostrava che i Musulmani s" impadronirono<br />

della grandiosa basilica dopo il regno di Mu'àwij^ah, indubbiamente solo ai<br />

tempi del Califtb al-Walìd.<br />

Nota 1. — Nel trattatello di Beda Venerabilis De locis Sanctis, scritto nel 7-20 dell' È. V. tl'SOL-SG.,<br />

I, pag. 231), dove il testo di Arculfus è dato con qualche variante, la menzione di Damasco è anche<br />

più esplicita, e il pensiero di Arculfus è dato con cliiaiezza anche maggiore: «Damascus ubi. dum<br />

« Christiani Sancti Johannis Baptiste ecclesiam frequentant, Sarracenorum rex cum sua gente aham<br />

« instituit atque sacravit » . — Più chiaro di cosi non si potrebbe essere !<br />

§ 130. — L'affermazione di Sayf b. 'Umar (§ 185) e di al-Haytham<br />

b. Adi (§ 157) sulla resa della città con la cessione di metà delle case<br />

e delle chiese non è degna di fede, né è confermata da verun altro indizio,<br />

tranne i discorsi messi da Eutichio in bocca ad [alni Idris al-Khaw-<br />

350.

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