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Annali dell'Islam - The Search For Mecca

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«€ 11-.'. ii:i. 14. a. H.<br />

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'<br />

14. a. H. iiitfiidiamo noi. vale a dire cingere una città da tutte le parti, costruire<br />

» »r!h=*Tn trincee, erigere macchine offensive ed infine o tentare l'assalto a mano<br />

Siria durante gli<br />

aiiuata, o costringere gli abitanti alla resa per fame. Assedi di siffatta nah""'ìi<br />

problema<br />

*^"'"^ ''" avverarono ripetutamente negli anni successivi, quando l'arte beidei<br />

due assedi di lica e l'organizzazione militare degli Arabi avevano già subito una grande<br />

amasc .j<br />

^ feconda trasformazione. Anticipare però queste condizioni nei primordi<br />

delle conquiste, è, noi crediamo, un errore che genera a sua volta altri<br />

eiTori e travisa il concetto generale delle conquiste medesime.<br />

Bisogna rammentare che gii Arabi, attoi'i del gran dramma nel presente<br />

periodo, erano uomini assai primitivi ed ignoranti, giacché gli elementi<br />

migliori d'Arabia emigrarono dalla penisola soltanto quando i primi<br />

distaccamenti invasori ebbero aperto le vie all'espansione araba nell'Asia<br />

Anteriore. Questi rudi pionieri della conquista furono in un certo senso<br />

gii elementi peggiori della compagine etnica riarsa e tribolata nei deserti,<br />

i più ribelli cioè ad ogni vita pacifica e civile, i più irrequieti, indisciplinati,<br />

avidi di bottino e di violenze, che stavano a disagio in patria e<br />

che, o per i delitti commessi, o per sete istintiva di novità, bramavano ciecamente<br />

avventure e rischi fuoii della patria, dove non regnasse ancora<br />

la paa-<br />

islamica.<br />

Siffatti uomini, in grande parte volontari emigrati d'Arabia, senza<br />

obbedire, o sentirsi vincolati da alcuna autorità superiore, giovarono nei<br />

primi tempi alla loro causa, in quanto con temerario ardire afti-ontarono<br />

difificoltà immense e felicemente le superarono, ma non erano questi gli<br />

elementi che potevan formare eserciti disciplinati, atti<br />

lunghi e diffìcili<br />

ai pazienti lavori di<br />

assedi. Altre schiere più ordinate, più docili, più suscettibili<br />

di disciplina vennero di poi sulle orme dei primi, ne completarono l'opera<br />

imperfetta, consolidarono la conquista, sottomisero le città ancora in mano<br />

dei nemici e munirono le guarnigioni di presidio: nel primo periodo delle<br />

conquiste tali schiere non erano in Siria, sicché non vi jiotè mai essere<br />

un assedio nel senso più consueto di questa parola.<br />

§ 113. — Che cosa fecero gii Arabi? Essi inondarono le campagne,<br />

piombarono sugl'inermi villaggi, fecero scempio di tutto ciò su cui potevan<br />

mettere le mani; talvolta in schiere più numerose scendevano come<br />

un uragano sui dintorni delle città fortificate e massacravano gl'incauti<br />

colti fuori dclli' mura. Di queste ultime si ridevano: dietro ad esse nascondevansi<br />

turbe di genti inermi terrorizzate, ma punte guarnigioni di eserciti<br />

regolari. Nulla quindi avevano gli Arabi da temere dalla gente rifugiata<br />

entro le città: infatti mai da esse ebbero veruna molestia. D'altra parte<br />

gli Arabi erano tanto novizi ed ignari dell'arte di espugnare città forti-<br />

328.

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