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Annali dell'Islam - The Search For Mecca

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14. a. H.<br />

§§ m, 112.<br />

insieme, esaminato per sé, ci darà lume reciprocamente a trovare il bandolo<br />

dell'altro.<br />

La natura assai complessa di tutta la questione ci ha costretti a dare<br />

qui in appresso, con abbondanza anche maggiore del solito, i materiali<br />

delle fonti originali, lasciandovi alla rinfusa, nello stato in cui si trovano,<br />

tanto le notizie del primo assedio nel 14. H., quanto quelle che certamente<br />

si riferiscono al secondo, il quale si svolse nell'anno 15. H.<br />

§ 112. — Ma non possiamo accingerci all'esame particolareggiato delle<br />

tradizioni sull'assedio di Damasco, se prima non mettiamo in chiaro per<br />

qual motivo gli Arabi as.sediassero la metropoli siria. Il ({ucsito ha una<br />

importanza tutta speciale, perchè nel cercarne la risoluzione verremo ad<br />

appurare come l'assedio non fosse tale nel senso da noi comunemente dato a<br />

questa parola, ma avesse un carattere suo speciale dovuto a certe circostanze<br />

straordinarie ed alle condizioni ancor primitive dell'arte militare presso gli<br />

Arabi. Quest'ultimo argomento fu già da noi trattato con suttìciente ampiezza<br />

(cfr. 12. a. H., §§ 278-285), sì da poter stabilire che gli Arabi di Maometto<br />

erano del tutto incapaci ad assediare ed espugnare città fortificate,<br />

nei casi in cui i difensori fossero decisi ad opporre seria e forte resistenza.<br />

Il solo assedio tentato da Maometto, pur con molto vigore, quello di al-<br />

Tà"if, terminò con un grande insucces.so. Se studiamo nel suo insieme la<br />

14. a. H.<br />

[SIRIA. - La campagna<br />

araba in<br />

Siria durante gli<br />

anni 14. H. e 15.<br />

H.: Il problema<br />

dei due assedi di<br />

Damasco.!<br />

storia delle prime conquiste in Siria, vediamo emergere chiaramente il<br />

fatto che nessuna grande città fu espugnata d'assalto, ma che tutte si arresero<br />

per capitolazione regolare, pattuendo esplicitamente che gli abitanti<br />

rimanessero nel godimento di tutti i loro beni, e nel libero esercizio del<br />

loro culto: In compenso di tali privilegi gli abitanti in ogni singolo caso<br />

sottostavano ad alcuni obblighi, per lo più fiscali, il maggiore dei quali<br />

era il pagamento di un tributo. Ma v'è di più: la storia delle conquiste<br />

insegna che, tranne Damasco, le città principali della Palestina (Gerusalemme,<br />

Cesarea, 'Asqalàn ed altre) non vennero a patti con gli Arabi se<br />

non parecchi anni dopo gli eventi ora accennati, sebbene il paese attorno<br />

ad e.sse fosse durante quel tempo alla mercè degli invasori. Questo fenomeno<br />

singolare di grandi città rimaste indipendenti in mezzo a un pae.se<br />

conquistato, fa so.spettare che le espressioni generiche assediare (hasara)<br />

od espugnare (fata ha) città, siano usate dalle nostre fonti arabe con grande<br />

vaghezza, e che si debba escludere da quei termini il significato preciso<br />

che noi diamo ad essi. Vale a dire non è credibile, dopo quanto abbiam<br />

detto sulla natura vivace, instabile ed indisciplinata dell'arabo, che esso<br />

si sia mai sottomesso, nel primo periodo delle conquiste, al lavoro lungo,<br />

tediosissimo e per nulla rimuneratore di un assedio nel senso come lo<br />

327.

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