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Annali dell'Islam - The Search For Mecca

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14. a. H.<br />

§§ 96, 97.<br />

gliono tàr credere: quindi i capitani in Siria non agivano obbedendo ad<br />

ordini del Califfo, ma di propria iniziativa, e per di più non con un diseoTio<br />

di conquista, ma come semplici predoni.<br />

§ 97. — Premesso tale avvertimento d'ordine generale, risulterà manifesto<br />

che faremmo un tentativo vano, e forse anche nocivo alla verità, se<br />

ci avvisassimo di attribuire ad una persona piuttosto che ad un'altra la<br />

responsabilità del mutamento d' indirizzo avvenuto nella campagna araba<br />

in Siria dopo la vittoria di Fihl. Nello studio dei fenomeni storici occorre<br />

sempre aver presente l'assioma pi'ezioso delle cause multiple, vale a dire<br />

che gli eventi non sono la conseguenza dell'opera di una singola persona<br />

o anche di un gruppo di individui, ma l'effetto di molte e spesso svariatissime<br />

cause che il caso, o grandi leggi umane, psicologiche e sociali, le quali<br />

sovente siUggono alla nostra analisi, fanno convergere in determinati mo-<br />

[SIRIA -<br />

14. a. H.<br />

La battaglia<br />

di Mar^ al-<br />

Suffar; e trasformazione<br />

della<br />

wzzia araba in<br />

conquista definitiva.)<br />

menti storici, producendo risultati spesso sorprendenti e inattesi, come i<br />

vari raggi colorati dello spettro solare, quando sono fusi assieme, formano<br />

la luce bianca che è la vita del nostro pianeta.<br />

Il solo difetto di questo grande concetto moderno di critica storica è<br />

che ie cause dei fenomeni umani divengono -tanto numerose e svariate, talune<br />

tanto difficili a scoprire, che una grande parte di esse sfugge alla nostra<br />

analisi ed il<br />

quadro rimane sempre incompleto: siamo tuttavia di gran lunga<br />

più vicini al vero che non quegli storici della scuola antica, i quali si contentavano<br />

di cercare l'origine prima di un fenomeno storico nel capriccio<br />

irresponsabile di un uomo solo o nel fortuito avverarsi d'un singolo evento.<br />

Accettando infatti la tesi tradizionistica, che le conquiste arabe furono opera<br />

del Califfo abù Bakr, si arriverebbe ragionando all'assurdo, che il solo capriccio<br />

di quel vegliardo mutasse la faccia del mondo, e che, se egli lo avesse<br />

vietato* r impero mondiale dell' Islam o non sarebbe nato, o sarebbe stato<br />

una cosa del tutto diversa.<br />

Ragionando degli aspetti generali delle conquiste arabe (cfr. 12. a. H.,<br />

§§ 105-117), noi indicammo l'esistenza di alcuni fenomeni cosmici, generatori<br />

di un' infinità di fenomeni umani, ed il lettore non avrà mancato<br />

di dedurre da quel breve cenno quanto poco possa influire realmente sul<br />

corso delle grandi vicende storiche la volontà di una sola o di più molecole<br />

umane, per quanto poderosa ogni singola ci appaia; e come in realtà anche<br />

il più potente dei Califfi non fosse tutt'al più che un'espressione apparente,<br />

un indice rappresentativo e non il fattore reale d'un grande moto storico:<br />

una foglia gettata dal caso sulle acque del grande toirente umano che corre<br />

dall'ignoto verso l'inconoscibile.<br />

Tornando ora al nostro argomento, le<br />

predette considerazioni varranno<br />

813. 40

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