Annali dell'Islam - The Search For Mecca

14. a. H.
§§ iO-18.
Mundzir b. Hassàn b. Dirar al-Dabbi, e se ne disputarono accanitamente le i*- a. h.
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i.
li.
• •
spoglie sul campo ai battaglia: al-Mundzir si prese la cintura gemmata
Battaglia di ai-
(mantiqah) e Grarir le altre cose dell'ucciso. Altri affermano che uno degli
uccisori fosse al-Hisn b. Ma'bad b. Zuràrah b. 'Udas al-Tamimi (Balàdzuri,
254, lin. 11-14).
(6) ibn Maskawayh narra che durante la battaglia di al-Buwayb le
donne dei musulmani rimasero in al-Qawàdis sotto la protezione del (cristiano?)
'Amr b. 'Abd al-Masìh b. Buqa3lah (Maskawaj^h, fol. 173,r.).
§ 17. — (Ismà'ìl b. abi Khàlid, da Qays b. abi Hàzim). Il generale persiano
ucciso alla battaglia (di al-Buwayb), ossia Mihràn, era quello stesso che
aveva sconfitto ed ucciso abù 'Ubayd al-Thaqafi alla battaglia del Ponte (^).
Graru- b. Abdallah al-Bagalj gli troncò la testa e la conficcò sulla punta
deUa sua lancia (Yùsuf, 16, lin. 15-16). Cfr. § 22.
Nota 1. — Mi pare poco probabile che tale att'ermaziane possa accogliersi senza qualche dubbio:
è troppo legittimo il sospetto che nelle nostre fonti si sia affermato il concetto d'una nemesi divina,
che volle vemlicata l'onta della disfatta musulmana con la morte dell'artefice massimo della medesima.
Nonpertanto nulla v'è di positivo clie ci autorizzi ad escludere assolutamente la notizia presente riferita
da abu Yùsuf, una delle nostre fonti dirette più antiche.
§ 18. — (al-Balàdzuri, senza isnàd). Dopo questa gi'ande vittoria i
Musulmani non cessarono dallo scorrere tutto il paese fra al-Hirah, Ka-
.skar. Sura, Barbismà (?), Saràt Gàmàsb, il territorio tra al-Fallùgatayn,
al-Nahraj-n ed Ayn al-Tamr (^). Si spinsero anche sino a Maliqiyà, che
era un posto di guardia (manzarah), e la espugnarono, espellendo poi
i Persiani da tutti i posti di guardia (manàzir) che si trovavano nell'al-Tafif.
I Persiani erano molto intimoriti, il loro prestigio eia perduto,
e indebolito il loro potere. Alcuni Musulmani varcarono anche il canale
Nahr Sùra, arrivando sino a Kùt_ha, al Nahr al-Malik, a Bàdùrayyà, ed
alcuni perfino a Kalwàdza (^). Gli Aralii si provvidero del necessario per
vivere, con la roba predata nelle razzie. Si dice che fra l'uccisione di Mihràn
e la battaglia di al-Qàdisiyyah corsero diciotto mesi (Balàdzuri, 254,
lin. 14-255, lin. 2).
Hanifah, 121, liu.
19, ai nomi di luogo dati da al-Balàdzuri aggiunge
al-Istànàt, e invece di al-Fallùgatayn ha: al-Falàlig; i quali non sono realmente
nomi di luogo, ma appellativi comuni che doyrebbonsi tradurre
« distretti e paesi ».
Nota 1. — In questo passo al-Balàdzuri, come abbiamo visto anche altre volte, nel riassumere
fonti buone e cattive, getta insieme alla rinfusa una quantità di nomi topografici, da lui trovati nelle
tradizioni, senza rendersi conto della geografia dei luoghi, e senza sopprimere quei nomi indubbiamente
erronei. Kaskar, per esempio, è la regione a oriente del Tigri, ai tempi di cui discorriamo (cfr. la carta
in Le Strange Lands, pag. 25, e le menzioni alle pagine 39, 42, 43, 80; Yàqùt, IV, 274, nonché
tutti gli altri geografi arabi i. Ora per giungere a Kaskar gli Arabi avrebbero dovuto varcare l'Eufrate
prima, e poi il Tigri e penetrare nel cuore del paese sassanida. Questo è non solo impossibile dopo
quanto sappiamo da tutto il contesto delle tradizioni sulla presente campagna, ma è certamente contra-
[ARABIA-PERSIA.
Buwayb.]
259.