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Annali dell'Islam - The Search For Mecca

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14. a. H.<br />

I 2.<br />

,,,,,. ,<br />

reggiata, per parte degli Arabi, dalla coscienza di gravi errori ' commessi<br />

^^- ^- ^<br />

-T<br />

. [ARABIA-PERSIA.<br />

e dal dolore di ima grande e sangumosa umiliazione.<br />

-i precedenti dei-<br />

Fu questo il momento critico in cui 'Umar, dopo un periodo di disgusto,<br />

'^ ^^'^^ campastabilì<br />

di riprendere in mano tutta la faccenda, e innanzi tutto togliere, per nomina di Sad<br />

quanto era possibile, alle tribù del confine questa assoluta licenza d'agii-e,<br />

''• ^^' Waqqas.]<br />

che aveva prodotto il disastro. Egli si accinse a far cessare il disordine militare<br />

e politico, mandando nel Sawàd un suo rappresentante con forze maggiori<br />

e migliori e investito di sommi poteri, un comandante che godesse per<br />

la sua posizione anteriore d'un prestigio tutto speciale, e tale da incutere un<br />

certo senso di rispetto alle turbe indisciplinate dei Bakr b. Wà-iL e degli<br />

altri avventurieri che avevano formato l'esercito del defunto abù 'Uba3-d.<br />

Così si venne alla nomina di Sa'd b. abi Waqqas, uno dei più antichi e<br />

stimati Compagni del Profeta (^), ed all'allestimento di quell'esercito che doveva<br />

trionfare in al-Qàdisij yah. Le gesta quindi di (iarii- e<br />

di al-MutJianna,<br />

che formano l'argomento principale delle seguenti tradizioni, debbono essere<br />

considerate come le ultime fasi del battagliare e razziare disordinato di<br />

tribù che agivano per proprio conto, e senza veri ordini da Madinah :<br />

comparsa di Sa'd b. abi Waqqas segna invece il principio della guerra regolare<br />

di conquista stabilita ed organizzata direttamente da Madinah. All'ordine<br />

antico succede l'ordine nuovo : all'anarchia<br />

la<br />

arabica si sostituisce la<br />

legg'e islamica, rappresentata dal luogotenente del Califfo.<br />

Nota 1. — (a) Sa'd b. abi Waqqas [i 55. a. H.] è una delle più belle figure tra i Compagni del Profeta,<br />

dopo i due maggiori, abù Bakr ed "Umar. Era uomo di grande coraggio nella sua prima gioventù,<br />

e la tradizione musulmana vuole che egli sia stato il primo seguace dell'Isiàm che avesse versato sangue<br />

e lanciato freccie a difesa della nuova fede. Egli si rese musulmano in età giovanissima, si dice già<br />

a 17 anni, e si vuole che fosse il quinto o il settimo a seguire il Profeta: il Nòldeke, come vedremo, adduce<br />

anzi ragioni per sostenere che Sa'd fosse il primo a farsi musulmano, ma di ciò parleremo a suo<br />

tempo. Nelle spedizioni di Maometto, e specialmente a Uhud, si distinse per il suo grande ardire come soldato<br />

e guerriero. La tradizione ha cercato di concretare in fatti la stima che il Profeta aveva del suo prode<br />

seguace, affermando che egli fosse uno dei dieci ai quali Maometto promise il Paradiso, ed uno dei Compagni<br />

dei quali le preghiere erano sempre esaudite (cfr. Nawawi, 27.5\ La nomina conferitagli da TJmar<br />

nel 15. H. sembra però non fosse ispirata solamente dai meriti personali di Sa'd descritti poc'anzi, ma anche<br />

da altre qualità più intime, che sono sfuggite ai tradizionisti. E lecito cioè arguire che l'accorto TJmar<br />

vedesse in lui uno dei migliori Compagni tra quelli che non erano accecati da passioni ambiziose, come,<br />

per esempio, '.\li, al-Zubaj-r, "Talbah ed altri. Sa'd fu uno dei sei Compagni scelti da TJmar morente per<br />

decidere la successione al califfato, e quando scoppiarono le guerre civili alla morte di "Uthmàn, Sa'd,<br />

benché ancora relativamente giovane {circa sessantennei e' benché fosse uno di quelli più degni della suprema<br />

carica, si ritrasse a vita privata e si tenne lontano dalla sordida e sanguinaria lotta d'interessi, che<br />

funestò il breve califfato di 'Ali iNawawi, 276, lin. lOi. Ciò dimostra che non era ambizioso, né ispirato<br />

da bassi interessi personali, ma uomo sul quale TJmar poteva contare per essere lealmente obbedito (confronta<br />

Mas'ùdi, rV, 202, e più avanti al § .51. E bene rammentare che in quei giorni l'autorità del<br />

Califfo non era cosa ben assodata, né gli Arabi eransi ancora assuefatti all'idea d'un capo dominante<br />

su tutte le tribù: conferire quindi un comando cosi importante, come fu quello di abù TJbaydah in<br />

Siria e di Sa'd b. abi Waqqas in Persia, era una decisione d'eccezionale rilievo, e poteva avere conseguenze<br />

gravi e delicate. I grandi Compagni consideravansi ancora i pari del Califfo, alcuni perfino ritenevano<br />

aver essi maggiori diritti di 'Umar alla carica suprema, ed un Compagno ambizioso e poco<br />

Bompoloso, assunto in una carica si eminente in Siria o in Persia, poteva divenire un pericoloso rivale<br />

247.

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