Annali dell'Islam - The Search For Mecca

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, §§ 230, 231.
(1) Attàb b. Asid, in Makkah; 13. a. h.
(2) Uthmàn b. abi-l-'As,
[Arabia.
in
- Coveral-Tà-if-
" ~ natoti delle pro-
(3) Ya la b. Munyah, nel Yaman: vincie.]
(4) Hudzayfah b. Mihsan, nell"Umàn e nella Yamàmah:
(5) al-'Ala b. al-Hadrami, nel Baluayn;
(6) abù 'Ubaydah b. al-CJarràh, in Siria;
ivi
(7) al-Muthanna b. Hàrithah. nel Farg al-Kùfah e negli altri territori
conquistati.
Si dice poi da alcuni che sopra tutti i qàdi fosse allora 'Ali b. abì
Tàlib. ma altri affermano che vivente 'limar non si nominasse ancora
alcun qàdi (Tabari, I, 2212. lin. 5-12). Cfr. 11. a. H., § 200 e Collezioni
e Aggiunte al II voi. degli Annali (pag. 685, quintult. linea). Secondo ibn
Sa'd, il primo qàdi fu nominato solo nel 42. a. H. (Saad, V, 131, lin. 16).
G-awzi, fol. ll,v.: Athir, II, 346.
ARABIA-YAMAN. — I Cristiani nel Nagràn.
§ 231. — Nell'opera di abu Yusuf sul sistema tributario musulmano
(Kitàb al-Kharàg), dopo il testo della pretesa lettera d'istruzioni date
dal Profeta ad Amr b. Hazm inviato nel Yaman (cfr. 10. a. H., § 14),
abbiamo, senza altre spiegazioni, le seguenti notizie, riferite evidentemente
fcfr. Yusuf, 40, Imea quartult.) sull'autorità di ibn Ishàq.
I Cristiani del Nagràn vennero da abu Bakr ed ottennero da lui il
seguente scritto:
« [In nome di Dio clemente e misericordioso]. Questo è ciò che ha
« scritto sull'argomento il servo di Dio abu Bakr, il successore (Khalìfah)
«di Muhammad al-Nabi Rasul Allah, per la gente di Nagràn. Li prende
«sotto il patronato rgiwàr) di Dio, e la protezione (dzimmah) di Mu-
« hammad al-Nabi Rasul Allah in ciò che riguarda le loro persone, le loro
«terre, la loro religione, i loro lieni, i loro famigliari e dipendenti (hà-
«siyah), il loro culto ("ibàd a t uh umj, gli assenti ed i presenti, i loro
« vescovi e i loro preti [monaci], le loro chiese e tutto quello che è nelle
«loro mani, sia poco, sia molto: non dovranno riunire il loro bestiame, né
« dovranno pagare le decime (1 a y a h s u r u n a w a là y a 's u r u n a) ('). Non
« saranno mutati i loro vescovi, né i loro preti. Essi avranno diritto al
« pieno adempimento di tutto ciò che scrisse per loro Muhammad al-Nabi,
«e di tutto ciò che si trova in questo foglio (sahifah): hanno diritto al
«patronato (giwàr) di Dio, ed alla protezione (dzimmah) di Muham-
« mad al-Nabi per sempre. A essi incombe però di agire lealmente e ret-
« tamente in quelle cose, alle quali sono obbligati ».
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