Annali dell'Islam - The Search For Mecca

13. a. H. § 22tì.
§ 226. — Un altro fatto merita invece in questo luogo un osarne '3. a. h.
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1 T 1 T 1 , • T n ,. -1 11 [SIRIA. - Riepilogo
più accurato, vale a dire Ja disposizione relativa delle forze nemiche, alla
critico delie traquale
si è già fatto allusione in una nota precedente. Dalle fonti migliori
dizioni sulla batlisulta
che gli Arabi mossero contro i Greci da occidente verso oriente,
vale a dire dalla Palestina verso la Trans-Giordanica. Tale movimento militare
è in realtà meno singolare che non appaia a prima vista. Rammentiamo
che dopo Agnàdayn gli Arabi avevano completamente abbandonato
la Trans-Giordanica, o.ssia tutte quelle regioni sul versante orientale del
(Jiordano, occupate militanuente dai Bizantini per difendere l'impero dalle
incursioni arabe. L'abbandono delle razzie in questa striscia di territorio
fu iniziato prima di Agnàdayn per poter fare impressione sui Greci in Palestina:
vinta la detta battaglia, gli Arabi più non si curarono della Trans-
Giordanica e si abbandonarono a tutti quegli eccessi poc'anzi descritti nella
sola Palestina, spargendosi da Ghazzah a mezzodì fino su a llim.s. La
Trans-Giordanica invece, tolto un breve tratto nell' estremo mezzogiorno,
rimase tutta nelle mani dei Bizantini, che la tenevano con una catena
non interrotta di piccole città fortificate, da Damasco fin giù a Maàb.
Tale disposizione relativa delle forze nemiche implica che, se i Greci avessero
avuto forze sufficienti, avrebbero potuto tagliare agli Arabi le loro
comunicazioni con il deserto, donde erano usciti.
Per comprendere siffatto stato di cose ben singolare a prima vista,
giova rammentare che soltanto le tribù arabe dimoranti tra Madinah ed il
confine meridionale della Palestina riconoscevano l'autorità del Califfo: le
altre numerose tribù del settentrione, stanziate nell'immenso triangolo del
deserto arabo-sirio, che come un cuneo s'interna tra la Siria e la Babilonide.
per la maggior parte cristiane, almeno di nome, non erano ancora
."sottomesse all'Isiàm e solo alcune nominalmente riconoscevano l'autorità
dell'imperatore di Costantinopoli. Una parte di esse forniva il contingente
migliore della cavalleria greca. Orbene, dalle fonti che possediamo, non
risulta che nelle battaglie di Agnàdayn e di Fihl queste tribù cristiane
contribuissero in verun modo sensibile a rinforzare le milizie greche: la
prima menzione sicura della loro partecipazione alla lotta ci verrà, quando
studieremo le tradizioni sulla battaglia del Yarmùk. Tale fatto ci costringe
a concludere che, fino alla battaglia di Fihl. le tribù già vassalle dell'impero
si astenessero dalla lotta, ancora irritate dalla sospensione del soldo
(cfi-. 12. a. H., §§ 808 e segg.). Noi vedemmo già come tale misura di
economia, secondo gli autori bizantini, fosse una delle ragioni immediate
dell'invasione
araba.
Date sififatte disposizioni poco benevoli delle tribù di confine verso
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