Annali dell'Islam - The Search For Mecca

13. a. H. § 197.
b. Sa'id. narrata da Sayf b. limar, e confermata da due ottime auto-
^^- *• '^•
[SIRIA.- La battarità:
ibn Isliaq (12. a. H., § 319, nota 3) e al-Madà-ini (12. a. H., § 3-14. giìadi Agnàdayn
nota 2). Accomodando la cronologia di queste notizie, che nelle tradizioni ® '^ ^"® conseguenze
militari e
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è assai incerta e vaga, noi mettiamo innanzi l'ipotesi non improbabile che
polìtiche.]
l'esercito greco in Grilliq. prima di varcare il Giordano e recar.si nei pressi
di Gerusalemme, abbia inflitto, non lungi dal monte Hawràn, una sanguinosa
disfatta a qualche distaccamento musulmano, forse comandato da
Khàlid b. Sa'id. Riteniamo però che il sito indicato dalle fonti, Marg al-Suffar,
sia sempre da escludersi, tranne che si ammetta aver i Greci sconfitto
Khàlid b. Sa'id, o chi in luogo di lui. nei pressi di Damasco, pi'hna di
fissarsi in Gilliq. Infatti, quando studieremo la topografia di tutta questa
regione per chiarire le ragioni e le modalità della battaglia del Yarmiik,
proveremo come fosse impossibile agli Arabi giungere a Marg al-Suffar, se
i Greci erano in Gilliq (cfi-. anche 14. a. H., § 100). Accettando tale supposizione
si diluciderebbe assai bene un problema, che lasciammo insoluto
negli ultimi paragrafi dell'annata 12. H. Ma su di essa non in.sistiamo,
perchè in siffatta ricostruzione degli eventi ci manca affatto un qualche
punto sicuro d'appoggio (^). È importante però rilevare come ibn Ishàq, nel
dare la precedente notizia (!. e), aggiunge che 'Amr b. al-'Às tornò a chiedere
soccorsi al Califfo abii Bakr. Dunque è possibile che qualche distaccamento
arabo nella Trans-Giordanica abl)ia subito un cocente rovescio, e
che quindi i Greci, vedendo disanimate ed avvilite le altre bande colà
razzianti, varcassero il Giordano in via per Gerusalemme ed Agnàdayn.
E qui chiudiamo la parentesi.
Orbene, e comunque sia di ciò, Khàlid b. al-Walid nell'arrivare dall'
'Iraq trovò tra i colleghi in Siria uno stato di cose assai poco lieto. Tre
mesi e qualche giorno trascorsero ti-a la venuta di Khàlid h. al-Walid e la
battaglia di Agnàdayn: un periodo eccessivamente lungo, se si considera
che i Greci erano già da tempo pionti a battersi e vicini al luogo dove poi
avvenne la grande battaglia. Il ritardo di questa fu quindi, a nostro modo
di vedere, dovuto alle condizioni anormali in cui si trovavano gli Arabi:
Khàlid ebbe il duro compito, in primo luogo di riaccendere gli animi intorpiditi,
e poi d'indurii ad unu'si in un fascio solo per gettarsi assieme sui Greci.
Grazie all' influenza in-esistibile ed all' energia dominatrice del grande makkano,
ambedue questi scopi fiirono completamente raggiunti. Gli Arabi, dopo
vari mesi d'apparente inazione, ripresero con novello ardire l'offensiva, ed i comandanti,
avuti nuovi rinforzi dall'Arabia, scossi dall'esempio e dalle parole
di Khàlid. poste finalmente in disparte le gelosie personali, furoiKJ indotti
a corrispondere tra loro ed a combinare un'azione unita contro i (rreci.
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