Annali dell'Islam - The Search For Mecca

13. a. H. §§ 126, 127.
fu presa da Maometto tenendola gelosamente nascosta al suo fido Compagno: '^- ^- ^
— [Il Califfo abu
il quale ne ebbe contezza di nascosto dalla figlia Aisah (cfr. 8. a. H., § 49). Bakr: luomo e
Ad abu Bakr non viene mai atfidata vei-una missione importante, né
''
sovrano.]
il comando di alcuna grande spedizione militare: in niuna circostanza il
suo nome figura per qualche atto eccezionale di valoi-e nei numerosi combattimenti:
non viene mai lasciato in Madinali. come rappresentante del
Pix>t"eta. a dirigere la preghiera in assenza del medesimo.
Dacché nessuno storico dell' Isiàm — per quanto mi consta — ha preso
in esame questo fatto, sai-à opportuno per noi dedicarvi un momento la
nostra attenzione e tentarne una spiegazione. Questa s'impone, perchè ci
sembra che per aver negletto tale argomento, in apparenza di poco rilievo,
i
tradizionisti. e in appresso gli storici occidentali dell'Isiàm, abbiano frainteso
non solo il cai-attere dell'uomo, ma anche il vero valore dell'opera di
lui durante il suo breve imperio.
Per chiarire meglio il nostro concetto e la cercata spiegazione, ritorneremo
allo studio pregevole del Sachau sul carattere di abu Bakr. che ci
darà molto lume.
§ 127. — A quaK conchiusioni arriva il Sachau? Egli pone in rilievo
la nobiltà del carattere dell'uomo, il prestigio di cui godeva in Makkah,
prima come pagano, e poi come musulmano; ed insiste giustamente sulla
intensità e sincerità del suo sentimento religioso. Dimostra come egli fosse
dotato di
una natura sensibilissima, e benché severissimo nei suoi principi,
facile a commuovei-si ed a piangere. Quando Maometto si ammalò, così
narra la tradizione, poco prima di morire, il Profeta ordinò che abù Bakr
in vece sua dirigesse le preghiere dei fedeli: contro questo ordine elevò
protesta Aisah. la figlia stessa di abu Bakr: « Non vedi come abù Baki- è
di cuor tenero, con voce debole, che piange molto quando legge il Qur-àn,
e dal gran piangere non riesce a farsi caph-e dalla gente'? » (Hisàm, 1008,
lin. 15: Saad. III. 1. 127. lin. 16-18). SiU tema della facilità di abu Bakr
a commuoversi e
piangere abbiamo molte tradizioni.
Le lagrime gli scaturivano facili non solo per commozione religiosa,
ma anche per un dispiacere o una gioia. Pianse quando udì il Profeta arringare
per l'ultima volta i fedeli, e pianse quando il senso profondo che egli
aveva del suo dovere lo indusse a respingere le pretese di Fàtimah, figlia
di Maometto, alla eredità del padre. Quando nel Ragab dell'anno 12. H..
si recò a Makkah per compiere il piccolo pellegiinaggio. pianse allorcliè
vide i più eminenti makkani venire a porgergli il benvenuto, né la tradizione
ci dà p r questo alcima spiegazione. Pianse di nuovo quando movendosi
dalla casa del padre, accompagnato da turbe numerose, entrò per
Vfl.