Annali dell'Islam - The Search For Mecca

13. a. H.
77, 7a
Nota 2. — Queste tradizioni e quella del seguente paragrafo sui pretesi pentimenti di abù Bakr,
in ispecie le versioni più ampie, hanno caratteri palesemente apocrifi. La fantasia orientale ama siffatte
simmetrie di numeri, e coincidenze di date. Così tutti gli eventi principali della vita di Maometto
sarebbero avvenuti in un lunedi (cfr. 11. a. H., § 34). Il Profeta, abù Bakr e 'limar morirono tutti e tre
in età di 63 anni (cfr. § 90). Anche Maometto morendo avrebbe lasciato tre istruzioni: e via discorrendo.
Nei pentimenti di abii Bakr moribondo la tradizione ha voluto o spiegare o smorzare gli aspetti singolari
di alcuni suoi atti pubblici, come l'orribile pena inflitta al brigante al-Fugtiah, con cui fa contrasto
la grazia concessa al traditore al-As'ath. Infine i giureconsulti del ii secolo della Higrah non hanno
saputo resistere alla tentazione d'introdurre nelle estreme parole del morente Califfo anche una questione
giuridica assai dibattuta nella legge delle successioni, perchè ignorata dal Quràn (IV, 12-15). I giuristi
non si davano pace che abiì Bakr non avesse chiarito il problema con una dimanda al Profeta, la
quale avrebbe risparmiato molte ed aspre polemiche.
Il contegno di abù Bakr verso Fàtimah per l'eredità personale di Maometto (cfr. 11. a. H., §§ 2(i2
e segg.) era un tasto doloroso: doloroso era pure la grazia concessa ad al-As'ath b. Qays, la famiglia del
quale fu specialmente invisa agli 'Alidi per la parte presa poi nelle guerre civili.
13. a. H.
[ARABIA. - Ultima
Istruzioni di abù
Bakr, e nomina
di 'Umar a suo
successore.]
§ 78. — (Yùnus b. Abd al-a'la, da Yaliya b. Abdallah b. Bukayr,
da al-Layth b. Sa'd, da 'Alwàn, da Salili b. Kaysàn, da 'Umar b. 'Abd
al-rahmàn b. 'Awf, da suo padre). Si narra che dm-ante la sua ultima
malattia il Califfo abù Baki" si mostrasse preoccupato : Abd al-ralimàn b.
Awf gliene chiese il motivo, e abù Bakr dichiarò innanzi tutto di essere
addolorato perchè la sua nomina di 'Umar non aveva incontrato l'universale
approvazione: tutti, egli disse, avrebbero preferito di subentrare essi nella
carica suprema (cfr. § 76, nota 1). Poi deplorò il lusso sempre crescente ed
il pervertimento dei costumi già sì semplici e patriarcali. Abd al-rahmàu
tentò di consolarlo e incoraggiarlo, ma abù Bakr continuò a dire che vi erano
tre cose che egli si pentiva di aver fatte : tre altre cose invece si pentiva
di non aver fatte: infine ve n'erano tre ancora su cui egli avrebbe amato
interrogarne il Profeta. « Non sarei dovuto entrare nell'intimità della casa
« di Fàtimah (allusione al conflitto per l'eredità del Profeta): non avrei
« dovuto ardere vivo al-Fugà'ah al-Sulami : infine avrei preferito che nel
« giorno della mia elezione (y a vv m S a q i fa h b a n S i à ' i d a h) fossi riu-
« scito a far proclamare califfo, o 'Umar, o abù 'Ubaydah. Delle cose che
« mi pento di non aver fatte, l'una è di non aver messo a morte al-As'at_h
« b. Qays, l'altra di non aver accompagnato Khàlid b. al-Walid quando parti
« per reprimere la rivolta delle tribù, ed infine che, quando ho mandato
« Khàlid b. al-Walid in Siria, non avessi mandato 'Umar nell' 'Iraq. Avrei
« poi voluto interrogare ancora il Profeta su queste tre cose: a chi afh-
« dare (dopo la mia morte) il comando sì da evitare contese ;
se gli An.sàr
« del)bano averne parte ; se ad una eredità abbiano diritto la figlia di'l
«fi-atello e la sorella del padi-e » (Tabari, I, 2139-2141).
Cfr. anche 'Iqd (ed. 1302), II, 257 ; Ya'qùbi, II, 165; Bakri, 747;
Mas ùdi, IV, 184; Balàdzuri, 104 (una parte); Mubarrad, 6, lin. 10
e segg.; Tabari Zotenberg, III, 369-360.
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