Annali dell'Islam - The Search For Mecca

13. a. H. §§ 71, 72.
§ 71. — (ibn Sa'd, da al-Wàqidi, da Usàmah b. Zayd al-Laythi, da ^3. a. H.
Muhammad b. Hamzah, da 'Amr [b. Su'ayb], da suo padre [Su'ayb]). Affei- momenti e morto
masi che l'origine della malattia di abù Bakr fosse un bagno fatto da lui ^ei Califfo abo
il lunedì 7 Gumàda II (^) in una giornata molto rigida: ne contrasse una
da il. = 22"agotbrte
febbre, che durò 15 giorni. In tutto questo tempo egli non potè mai sto 634 a. È. v.).]
as.sistere alla preghiera e dovette delegare 'Umar a dirigere le funzioni
pubbliche. Molti venivano continuamente a chiedere sue notizie, ma ogni
giorno egli andò sempre più aggravandosi e non potè mai muoversi. Passò
la sua malattia nella propria casa, in quella cioè che il Profeta gli aveva
assegnata di faccia (? wigàh) alla Dar 'Uthmàn b. 'Affàn. abù Baio- cessò
di vivere sul principiare della notte fra il lunedi 20 ed il martedì 21 (quando
rimanevano otto giorni) di Gumàda II dell'anno 13. a. H. (^), dopo un regno
di 2 anni, 3 mesi e 10 notti (T a bari, I, 2128).
Gli-. Athir, II, 321; Gawzi, I, tol. 6,r.-6,v.; Suyùti, 31, lin. 31;
Khond., I, parte IV, 12, lin. 4; Abulfeda, II, 220; Saad, III, 1, pag. 143,
lin. 18 e segg. ;
Qutaybah, 86; Khamis, II, 268, lin. 27 e segg. ; 'Iqd,
II, 262, lin. 7 e segg. f);
cfi-. anche § 88.
Nota 1. — Questa data è corretta, perchè infatti il 7 Gumàda II del 13. a. H. è un lunedi e corrisponde
airS agosto 634 dell' È. V.
Nota 2. — Siccome abiì Bakr divenne Califfo nella notte che segui il 13 Rabi' I dell' 11. a. H.
e mori, secondo il nostro modo di computare la giornata, nella sera del 21 Gumiida II del 13. a. IL:
il suo regno durò esattamente: 2 anni, 3 mesi e 8 giorni. Cosi infatti calcolano gli astronomi, per es.,
al-Battàni, U, 6 (edito dal Nallino) e ai-Mas udi, IX, 39-40 e 86.
Nota 3. — Il cadavere del Califfo fu lavato dalla moglie Asma bint Tlmays e trasportato alla
moschea Masgid Rasul Allah, sulla stessa bara che aveva servito per Maometto: 'Uninr recitò le
preghiere dei morti (Abulfeda, II, 222).
§ 72. — (a) ('Umar b. Sabbah, da al-Madà-ini). Il Califfo abù Bakr morì
in età di 63 anni nel lunedì 21 (quando rimanevano otto giorni) di ùuniàda
II. La sua morte fu cagionata dal veleno propinatogli dagli Ebrei
in una pietanza di riso, oppure, secondo altri, con una pietanza di grano
abbru.stolito, detta gadzìdzah: al-Hàrith b. Kaladah, medico di jjrofessione
e suo commensale, gli predisse allora la morte in un anno, perchè il
veleno
avrebbe avuto il suo effetto soltanto dopo dodici mesi: la previsione si
avverò; abù Bakr morì un anno dopo. Egli fu malato per quindici giorni.
Attab b. Asid — aggiunge al-Tabari — che aveva mangiato con il Califfo
la medesima pietanza, ed era stato avvelenato allo stesso tempo, morì in
Makkah nello stesso giorno in cui il Califfo cessò di vivere in Madinah (').
Alcuni domandarono al Califfo malato se voleva chiamare il medico:
abù Bakr rispose : « Egli (ossia Dio) mi ha già veduto e mi ha dotto che
farà quello che vuole! » (T a bari, I, 2127-2128). Cfr. anche più avanti
§ 116.
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