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Annali dell'Islam - The Search For Mecca

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9 &!« 13. a. H.<br />

13. a. H.<br />

(SIRIA. La - battagliadl<br />

A-inadayn:<br />

notizia dì fonte<br />

greca, latina e siriaca.]<br />

§ 53. — Leggendo queste brevi parole, parrà a tutti evidente, che il<br />

testo di Teofane deve essere in deplorevole confusione; è ben difficile veder<br />

chiaro in tale matassa confusa di notizie incomplete sugli eventi di tutto<br />

il periodo tra il 12. e il 17. a. H. Abbiamo già osservato come in due passi<br />

invece di Ede.ssa debbasi leggere Emesa. In secondo luogo vi si menziona<br />

la venuta di 'Umar ad al-Gràbij^ah, che tutte le fonti arabe pongono nell'anno<br />

17. 18. a. H., ossia quattro o cinque anni dopo. Poi abbiamo l'ultima<br />

fi-ase del paragrafo « ed inseguono gli Arabi », ecc., che si trova attaccata<br />

alla fine, in niun nesso logico con le parole precedenti, nelle quali<br />

si parla del ritorno dei Greci da Damasco a Hims. Questo brandello di<br />

periodo deve appartenere ad un altro perduto o forse a quello precedente,<br />

nel quale si menziona la disfatta dei musulmani dinanzi alle mm-a di<br />

Hims.<br />

Da siffatte<br />

considerazioni mi par evidente che nel testo greco debbano<br />

esistere lacune, oppure un invertimento nell'ordine dei<br />

periodi. Una lacuna<br />

è evidente, là dove è l'accenno alla disperazione di Eraclio; questa non<br />

ha senso, dacché viene, secondo Teofane, dopo una grande vittoria greca,<br />

nella quale erano periti un generale arabo e molti suoi seguaci. La disperazione<br />

di Eraclio sarebbe stata naturale soltanto dopo una disfatta delle<br />

sue milizie. La frase poi di Teofane sulla disperazione dell'imperatore mi<br />

rammenta le analoghe espressioni dei testi arabi, e mi sembra un indizio<br />

palese che Teofane abbia attinto in questo punto anche a fonti arabe (o cristiane<br />

siriache?) nella compilazione della sua cronografia. Nella predetta<br />

lacuna si deve, io credo, ritenere esservi stata un tempo menzione di una<br />

vittoria musulmana; la sola che potrebbe adattarsi al seguito degli eventi,<br />

è la vittoria musulmana di Marg al-Suffar, ai primi del 14. a. H.<br />

La confusione nel testo di Teofane è evidente anche dal passo seguente<br />

(anno mundi 6126), dove in un medesimo anno sono messe la battaglia<br />

del Yarmùk e la conquista dell' Egitto, fra le quali corsero invece ben<br />

cinque anni; inoltre egli pone la presa di Gerusalemme l'anno dopo la<br />

conquista dell'Egitto! È cosa certa invece, come vedremo tra breve, che<br />

Gerusalemme cadde nel 17. a. H., ossia prima che 'Amr b. al-'As incominciasse<br />

l'invasione<br />

dell'Egitto.<br />

Siccome il brano di Teofane abbraccia un periodo tanto esteso di<br />

tempo, vale a dire dalla prima invasione araba alla vigilia del Yarmùk,<br />

non possiamo fare la disamina critica di tutto il passo in questo luogo,<br />

e per ora ci contentiamo di rilevare che dopo la menzione di 'Umar si<br />

allude<br />

evidentemente alla disfatta di Agnàdayn, dove le fòrze greche erano comandate<br />

da Teodoro, il fratello di Eraclio. Delle altre parti del passo<br />

64.

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