Annali dell'Islam - The Search For Mecca

13. a. H. §§36^9.
Nota 2. — ia) Secondo il Futùh al-Sàm, la battaglia di Agnàdayn fu vinta dai Musulmani a 13. a. H.
mezzodì del sabato, antipenultimo giorno ('28) di éumàda I, del 13. a. H., ventiquattro giorni prima della [SIRIA. - Battaglia
morte del Caliifo abiì Bakr, e fu la prima grande battaglia combattuta in Siria dai Musulmani (Futuh di Agnàdayn. -
Lees, 8Sl: Khamis, II, 202, lin. 5-G). Notizie della
(b) Secondo al-Nuwayri, la battaglia fu vinta nel sabato quando rimanevano due giorni(28) di éu- scuola madinese
màda I, 13. a. H. ; cfr. anche Khaldùn, li, App. 105-106. (28 Gumàda I,
§ 37. — (al-Wàqidi). La battaglia di Agnàda^Ti fli vinta nel lunedì (')
quando mancavano dodici giorni alla fine di Gumàda I (cioè il 18 [= 20 luglio
634 a. È. V.], che fu invece un mercoledì!) del 13. a. H., ed abù Bakr
ne ricevette la notizia mentre era in agonia : ad al-Wàqidi risultava come
cosa certa che la battaglia di Agnàdayn fosse stata combattuta nel Gumàda
I del 13. a. H. ('Asàkir, fol. 43,r).
Nota 1. — (a) Secondo al-Wàqidi, il califfo abiì Bakr poco prima di morire ebbe notizia della vittoria
di Agnàdayn iDzahabi Paris, I, fol. 118,r.).
{b) In un'altra tradizione, al-Wàqidi, accennando all'uccisione di 'Amr b. Sa'id b. al-'As, dice che
Agnàdayn fu vinta nel Gumàda I del 13. a. H., ed in quel giorno 'Amr b. al-'Às era al comando dei
Musulmani iSaad, TV, parte I, pag. 73, lin. 18-20): lo stesso con identiche parole è ripetuto a pag. 43,
lin. l-'\ nel medesimo volume: in ambedue i passi manca però il giorno del mese.
13. a. H.)]
§ 38. — fibn Ishàq. senza isnàd). Dopo la presa di Busra i quattro
generali Ivhàlid b. al-Walìd, abù 'Ubaydah, Surahbil e Yazid b. abi Sufyàn
si mossero in soccorso di 'Amr b. al-'As, che stava fermo in al-'Arabàt,
nel GhawT Filastin. I Greci, saputa la imminente concentrazione dei musulmani,
mossero alla lor volta da Gilliq, avanzandosi fino a Agnàdayn, un
sito fi-a al-Ramlah e Bayt Gibrin in Palestina. Anche 'Amr b. al-'As si era
avanzato in questo frattempo, od in Agnàdayn avvenne la concentrazione
di tutte le forze musulmane, le quali ivi formarono un accampamento solo
dinanzi alle schiere unite dei Greci, che erano agli ordini di Tadzàriq, il
fratello germano dell'imperatore Elraclio (T a bari, I, 2125).
Cfr. Khond., I, parte IV, 10-11 (traduce ibn Ishàq). Khamis, II, 262,
Un. 7-8 e 10.
§ 39. — (ibn Islìàqj. Gli eserciti musulmani si riunirono in Agnàdayn
fra al-Ramlah e Garas: ognuno dei generali aveva il comando esclusivo delle
proprie schiere; ma in caso dovessero battersi uniti, il comando supremo
era affidato, si dice, ad Amr b. al-'As. I Greci erano sotto gli ordini di
al-Qubuqlàn {sic; leggi : Qubuqlàr,
ossia Cubicularius), ucciso il quale essi
si diedero alla fuga. Questo accadde il sabato, quando rimanevano tre notti
(il 27j di Gumàda I dell'anno 13. a. H. (Dzahabi Paris, I, fol. 118,r.) (').
In Khamis, II, 262, lin. 8-9, .si dice (autorità, ibn Ishàq, da 'Urwah
b. al-Zubayr) che i Greci erano comandati da al-Qalanqàr (sic), e che Eraclio
intanto ritoraava a Costantinopoli seguito poi dal fi-atello
Tadzàriq. Si confondono
evidentemente il comandante gl'eco ad Agnàdayn con quello al
Yarmùk.
65.