Annali dell'Islam - The Search For Mecca

§§ 80, 31. ^"* ^' "•
13. a. H. poteva far giaiule differenza nelle turze musulmane in Siiia : quindi
[SIRIA. Numero
-
dei combattenti
la
venuta di Khàlid fu ordinata da abu Baki- nel solo intento di conferirgli
e il comandante
il comaudo supremo. Tale è anche l'opinione del Wellhausen (Sk. u.
b^a"t7lgh"r ^d^
Vorarb., VI, 65). Da tutto questo esame riassuntivo delle notizie non sca-
Agnadayn.] tmiscB che un solo fatto certo, vale a dire l' inestricabile confusione delle
nostre fonti, confusione che ci lascia dubbiosi se comandasse Amr b. al-'As,
o Khalid b. al-Walid. V'è forse modo di risolvere le difficoltà? Tentiamo.
Nota 1. — Ciò non è esatto: al-Baladzuri 1IO8, lin. ult.) afferma che abfi Bakr conferisse ad 'Amr
il compito di dirigere le preghiere quando le schiere erano riunite. Non dice che avesse il comando
militare. Generalmente, è vero, la funzione 'ala-1-salàt era unita all'altra 'ala-1-liarb: cosi
almeno traluce dalle nomine dei primi governatori, fatte 'ala-1-salàf wa 'ala-l-harb; ma ho i miei
dubbi se tale unione fosse sempre ossei-vata. • Tale sospetto mi viene da quanto si disse in altro luogo
sulle persone nominate dal Profetta a dirigere le preghiere in Madinah durante la sua assenza: il più
delle volte fu un cieco! (cfr. 11. a. H., § 55 e note '2 e 3). Comunque sia, però, al-Balàdzuri in un altro
passò (138, lin. 9-10) dice che 'Amr avesse il comando dei musulmani nel primo combattimento fra
musulmani e Greci in Siria, regnante abu Bakr. Ora il De Goeje stesso nella nota a) aggiunge che nel
testo manca qualcjje parola, forse in Dàthin. Difatti qui fu la prima battaglia in Palestina, e non
a Agnàdayii. Tra le autorità dirette bisogna perciò cancellare al-Balàdzuri, come fa giustamente il
Miednikoff.
Nota 2. — La tradizione inedita da noi data al § 43 pone fuori dubbio che, secondo al-VVàqidi,
'Amr b. al-'Às comandava ad AgnàdajTi e perfino a FiLl. — Tale affermazione non è una notizia d'un
fatto avvenuto, ma piuttosto una deduzione dalla premessa che ogni capitano comandava a tutti i guerrieri
nel proprio circondario.
§ 31. — Più- non potendo esprimere una convinzione sicura sull'ai'gomento,
a cagione della natura deficiente dei materiali, debbo dire che la
opinione del Wellhausen e del Miednikoff sembra più fondata di quella del
De Goeje. Khàlid b. al-Walid fu il generale scelto dal Califfo per la conquista
dell'Arabia; noi abbiam visto che molto probabilmente il' Califfo
avesse deciso l'invio di Khàlid in Siria, sin da quando gli permise l'incm--
sione sul confine persiano, e se il Califfo credette Khàlid l'uomo meglio
adatto a vincere la cosi detta Riddali nell'I 1. e nel 12. a. H., pan-ebbe
verosimile che il medesimo uomo, perchè considerato il migliore generale
dello Stato di Madinah, venisse investito del comando di tutte le forze
musulmane, quando ebbe principio l'impresa assai più vasta e rischiosa di
battere i veterani di Eraclio nel loro proprio paese. In un caso come il
presente, quando abbiamo nei testi tante confusioni e contradizioni, che
devono essere non già notizie precise, ma opinioni delle fonti stesse, le
quali ignoravano la verità, lo storico può, anzi deve, non legarsi troppo
alla lettera dei testi, stabilire quale sia la versione che gli sembra più
logica e più ragionevole e decidersi per quella. Ora, dopo i trionfi maravigliosi
ottenuti da Khàlid in Arabia, nessun sovrano intelligente e cauto
come abu Bakr avrebbe afiidato ad altri, fuorché al vittorioso generale, il
comando dell'invasione in Siria. Dopo prova tanto insigne del suo genio stra-
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