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Università degli studi di Siena Dipartimento di ... - Gruppo di Pisa

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teoria dei comitati <strong>di</strong> Sartori e dalle analisi sui costi e i benefici connessi all’azione collettiva (J.<br />

Buchanan e G. Tullock).<br />

Quin<strong>di</strong> si è ritenuto opportuno considerare alcuni contributi italiani e stranieri (ad. esempio le<br />

opere <strong>di</strong> L. Galateria, <strong>di</strong> Sartori e <strong>di</strong> K.C. Wheare) che, sebbene non si concentrino esclusivamente<br />

sulle Commissioni parlamentari, forniscono un quadro teorico <strong>di</strong> riferimento per comprendere le<br />

regole relative alla composizione, alle modalità <strong>di</strong> funzionamento e ai poteri <strong>degli</strong> organi collegiali.<br />

Infine, si darà conto delle riflessioni dottrinali de<strong>di</strong>cate alla necessità delle Commissioni per il<br />

razionale funzionamento dei Parlamenti contemporanei (in questo senso v. Pasquino, Pelizzo e<br />

Verzichelli).<br />

3. L’evoluzione storica delle Commissioni parlamentari nei rapporti con il Governo<br />

In questo capitolo si è pensato <strong>di</strong> dar conto, ricorrendo alla comparazione <strong>di</strong>acronica, della<br />

trasformazione dei rapporti tra Commissioni parlamentari ed Esecutivi dalla nascita dei primi<br />

Parlamenti (a partire dalla lotta tra la Corona e il Parlamento in Inghilterra), passando per la fase<br />

costituente negli Stati Uniti e quella rivoluzionaria in Francia, il Parlamento dell’Italia liberale fino<br />

alla Seconda Guerra mon<strong>di</strong>ale (con i dovuti adattamenti a seconda <strong>degli</strong> Stati e dei regimi politici).<br />

L’analisi è con<strong>di</strong>zionata più in generale anche dall’evoluzione delle funzioni dei Parlamenti, dalla<br />

trasformazione delle forme <strong>di</strong> governo e dalla contrastata affermazione della forma <strong>di</strong> Stato<br />

democratico pluralista (con i riflessi sulla legge e sulla natura prevalentemente legislativa delle loro<br />

funzioni).<br />

4. Commissioni parlamentari e forme <strong>di</strong> governo in relazione alla “statica” e alla<br />

“<strong>di</strong>namica” parlamentare<br />

Nel terzo capitolo si è pensato <strong>di</strong> proporre una tassonomia dei modelli <strong>di</strong> Commissioni<br />

parlamentari.<br />

Il metodo <strong>di</strong> ricerca utilizzato si basa non solo sull’analisi del formante dottrinale, ma anche <strong>di</strong><br />

quello legislativo e giurisprudenziale che naturalmente assumono un valore <strong>di</strong>verso a seconda <strong>degli</strong><br />

or<strong>di</strong>namenti oggetto <strong>di</strong> esame. A tal riguardo, appare preferibile procedere ad una trattazione della<br />

materia per istituti, anziché per Paesi. Pertanto, per ciascun istituto, si prenderanno specificamente<br />

in considerazione i seguenti or<strong>di</strong>namenti: Francia, Italia, Regno Unito, Stati Uniti e, laddove<br />

ritenuto un utile termine <strong>di</strong> paragone, l’Unione europea. Da questo punto <strong>di</strong> vista, l’inclusione<br />

dell’Unione europea, che è <strong>di</strong>fficilmente riconducibile alle classificazioni tra<strong>di</strong>zionali sulle forme <strong>di</strong><br />

governo, si ritiene interessante coglierne le caratteristiche <strong>di</strong>stintive, a fronte <strong>di</strong> un anomalo<br />

bicameralismo e <strong>di</strong> un’istituzione, quale il Parlamento europeo, <strong>di</strong> cui, da un lato, si tende a<br />

contestare la natura <strong>di</strong> organo democratico; dall’altro, se ne enfatizza la trasformazione, oggi, in uno<br />

dei Parlamenti “più forti” del mondo.<br />

Nella tesi si farà altresì riferimento ad alcuni Paesi sudamericani (in particolare, Argentina e<br />

Messico), al Canada, alla Germania e alla Spagna, ma per profili specifici. La scelta dei Paesi è<br />

giustificata dalla opportunità <strong>di</strong> tenere in considerazione or<strong>di</strong>namenti democratici e maggiormente<br />

rappresentativi per ciascuna delle forme <strong>di</strong> governo tra<strong>di</strong>zionalmente in<strong>di</strong>cate dalla dottrina.<br />

L’analisi si sviluppa considerando due or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> profili:<br />

4.1 Profili strutturali<br />

Si affronterà innanzitutto la questione della composizione delle Commissioni, facendo<br />

riferimento al regime delle incompatibilità tra cariche governative e mandato parlamentare;<br />

quin<strong>di</strong> si tratterà del riconoscimento <strong>di</strong> specifici ruoli in Commissione (ad es. quelli <strong>di</strong><br />

parliamentary secretaries); della presenza del Governo in Commissione e dell’articolazione

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