REGOLAMENTO EDILIZIO - Unione Terre e Fiumi
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15. TUTELA DELL’AMBIENTE<br />
15.1 Regolamentazione delle acque reflue<br />
Le acque reflue debbono essere convogliate nella fognatura comunale, laddove<br />
esistente a cura dei proprietari secondo quanto previsto dal requisito R.C. 3.5.: "Portata<br />
delle reti di scarico. Smaltimento delle acque domestiche e fecali e delle acque di rifiuto<br />
industriali."<br />
L'autorizzazione allo scarico nella pubblica fognatura è rilasciata dal Comune ovvero<br />
dall’azienda che ha in gestione il servizio di fognatura e depurazione. Tale autorizzazione<br />
verrà richiamata nel certificato di conformità edilizia. L’autorizzazione per l’esecuzione<br />
delle opere fognanti al servizio della proprietà è rilasciata dal comune.<br />
Qualora intervengano modifiche delle caratteristiche dello scarico (qualità, portata,<br />
ecc..) conseguenti ad interventi sul fabbricato o mutamenti della destinazione d'uso, il<br />
titolare dello scarico dovrà richiedere una nuova autorizzazione allo scarico e, del caso,<br />
nuova autorizzazione per l’esecuzione delle relative opere, allegando le planimetrie delle<br />
reti di scarico aggiornate secondo le nuove attività o destinazioni.<br />
15.2 Regolamentazione delle acque superficiali e sotterranee<br />
Le acque meteoriche proveniente dai tetti, cortili e in genere dai suoli di zone<br />
fabbricate, debbono essere convogliate nella fognatura comunale o in altro idoneo<br />
sistema di smaltimento delle acque bianche secondo quanto previsto dal Requisito R.C.<br />
3.5.: "Smaltimento delle acque meteoriche".<br />
E' vietata l'esecuzione nel sottosuolo di lavori che ostacolino il deflusso delle acque<br />
sotterranee, come pure è vietato sbarrare o intercettare corsi di acque superficiali senza<br />
autorizzazione regionale ai sensi del R.D. 1775/33.<br />
L'approvvigionamento idrico attraverso l'emungimento da acque sotterranee,<br />
comporta l'autorizzazione edilizia per le sole opere edilizie connesse. In tutto il territorio<br />
comunale i pozzi chiusi debbono essere cementati, al fine di proteggere la falda dagli<br />
inquinamenti per il potenziale pericolo costituito dai pozzi abbandonati. Le metodologie di<br />
cementazione sono approvate dagli uffici regionali competenti (ex Genio Civile), ai quali<br />
spetta pure il rilascio della concessione/autorizzazione per la derivazione di acque<br />
sotterranee. Qualora l'approvvigionamento idrico per l'uso potabile e domestico avvenga<br />
mediante l'utilizzo di un pozzo, dovranno essere documentate, in sede di richiesta di<br />
concessione/autorizzazione edilizia, le caratteristiche tecnico-costruttive dell'opera di<br />
presa e la qualità dell'acqua attinta, nel rispetto di quanto previsto nel requisito R.C. 3.4.:<br />
"Portata ed alimentazione delle reti di distribuzione dell'acqua per uso idro-sanitario".<br />
15.3 Salvaguardia e formazione del verde<br />
In tutto il territorio comunale la formazione ed il mantenimento del verde è soggetto a<br />
tutela e controllo. La scelta e la collocazione delle essenze è regolamentata dall'apposito<br />
Piano Comunale del Verde, all’uopo da predisporre. Fino all’approvazione del Piano per<br />
l’attività di formazione e mantenimento del verde il Comune si avvarrà della consulenza<br />
del Corpo Forestale della Stato e della Provincia. Tutte le alberature, indipendentemente<br />
dal loro diametro sono assoggettate alle disposizioni del presente articolo.<br />
L’abbattimento di alberature può essere consentito solo in caso di pubblica utilità o<br />
incolumità, mediante apposito nulla-osta del Comune che si avvarrà eventualmente della<br />
consulenza del Corpo Forestale dello Stato e della Provincia.<br />
Sono esclusi dalla presente normativa gli interventi sulle alberature connessi con<br />
l'esercizio dell'attività agricola e vivaistica, in quanto regolamentati dalle apposite norma di<br />
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