REGOLAMENTO EDILIZIO - Unione Terre e Fiumi

sistemazione aree libere;
installazione di manufatti temporanei e/o stagionali asportabili;
edilizia funeraria;
deposito di materiali a cielo aperto.
4.12 Interventi di edilizia minore
S’intendono interventi di edilizia minore quei manufatti destinati in modo durevole o
stagionale, al servizio o ad ornamento, purché di modesta entità dimensionale, tale da
non pregiudicare gli elementi costitutivi degli strumenti urbanistici vigenti.
Non sono comunque da considerarsi pertinenze, i manufatti che costituiscono
superficie utile netta e/o unità immobiliare autonome e che la loro superficie sia maggiore
del 20% della superficie coperta dell’unità immobiliare principale esistente.
Per quanto riguarda i pergolati di abbellimento degli edifici residenziali, sono da
considerarsi pertinenze se non in contrasto con i limiti di cui sopra e purché la copertura
sia di materiali leggeri quali canniccio, rampicanti, teli, ecc.
Sono da considerarsi pertinenze, i manufatti d’arredo giardino quali Gazebi, o
casette per gli attrezzi da giardino purché i lati non siano maggiori di mt. 2.00/2.50 altezza
non maggiore di 2.40, con una tipologia in armonia con l’edificio principale, da realizzarsi
sui retri dei fabbricati principali e, se non in confine, ad una distanza tale da permetterne
l’accesso a persona per la normale pulizia (taglio d’erba, raccolta foglie secche) in ogni
modo non inferiore a mt.1.00.
Qualora sia impossibile, per mancanza di spazio, installare tali pertinenze sul retro
dei fabbricati principali, esse potranno essere autorizzate se poste in allineamento con
l’edificio principale purché non costituiscano ostacolo alla visibilità ed alla sicurezza
stradale.
4.13 Recupero dei sottotetti (L.R. 6/04/1998 n.11)
E’ possibile il recupero a fini abitativi dei sottotetti di edifici esistenti, con l’obiettivo di
contenere il consumo di nuovo territorio attraverso una più efficace riutilizzo dei volume
esistenti, nel rispetto delle caratteristiche tipologiche e morfologiche degli immobili e delle
prescrizioni igienico-sanitarie e alle seguenti condizioni:
a) l’altezza utile media di m.2.40, per i locali, adibiti ad abitazione, e di m. 2,20 per i
locali adibiti a servizi, quali corridoi, disimpegni, bagni e ripostigli. L’altezza utile
media è calcolata dividendo il volume utile della parte del sottotetto la cui altezza
superi m.1,80 per la superficie utile relativa;
b) se le aperture aereoilluminanti sono ricavate nella falda del tetto, il rapporto di
illuminazione può essere ridotto fino a 1/16 della superficie del locale; qualora le
finestre siano ubicate in parte in falda in parte in parete, va inteso che queste
ultime concorrono al raggiungimento di 1/16 solo in ragione della metà della loro
superficie. La superficie illuminante così definita, misurata al lordo degli infissi,
deve anche essere apribile per garantire un’idonea ventilazione dei locali e deve
essere integrata dalla ventilazione continua naturale mediante presa d’aria o da
ventilazione continua meccanica, variabile in funzione della destinazione d’uso al
fine di garantire il livello richiesto dai Requisiti cogenti.
c) non devono essere modificate le altezze di colmo, di gronda nonché le linee di
pendenza delle falde. Non sono da considerare modifiche delle altezze ed
aumento dei volumi quelle dovute alla posa di materiale isolante all’estradosso
del solaio di copertura per il contenimento dei consumi energetici in applicazione
della legge 10/1991 su risparmio energetico.
d) Il recupero esclusivamente a fini abitativi dei sottotetti può avvenire solo per gli
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