REGOLAMENTO EDILIZIO - Unione Terre e Fiumi
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straordinaria le opere e le modifiche necessarie al rinnovamento degli impianti e quelle<br />
finalizzate all’adeguamento tecnologico senza aumento di carico urbanistico.<br />
4.3 Opere interne<br />
Gli interventi sono quelli previsti dall’art. 26 della L. n. 47/1985.<br />
Rientrano fra tali opere quelle che effettuate su immobili non vincolati ai sensi delle<br />
leggi n. 1089/1939 e 1497/1939 non siano in contrasto con gli strumenti urbanistici<br />
adottati o approvati, non comportino modifiche alla sagoma della costruzione, dei<br />
prospetti, né aumento delle superfici utili e del numero delle unità immobiliari, non<br />
modifichino la destinazione d’uso delle costruzioni e delle singole unità immobiliari, non<br />
rechino pregiudizio alla staticità dell’immobile e, per quanto riguarda gli immobili compresi<br />
nelle zone indicate alla lettera A dell’art. 2 del D.M. 02/04/68 rispettino le originarie<br />
caratteristiche costruttive.<br />
Contestualmente all’inizio dei lavori, il proprietario dell’unità immobiliare deve<br />
presentare al comune una relazione, a firma di un professionista abilitato alla<br />
progettazione che asseveri le opere da compiersi e il rispetto delle norme di sicurezza e<br />
delle norme igienico sanitarie vigenti.<br />
4.4 Restauro e risanamento conservativo<br />
Sono interventi di restauro e di risanamento conservativo quelli rivolti a conservare<br />
l’organismo edilizio e ad assicurare la funzionalità mediante un insieme sistematico di<br />
opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso,<br />
ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili.<br />
Sono da ricomprendere in tali categorie le categorie di intervento:<br />
- restauro scientifico;<br />
- restauro e risanamento conservativo tipo A) e B);<br />
- ripristino tipologico.<br />
4.4.1) Restauro scientifico<br />
<br />
Gli interventi di restauro scientifico riguardano le unità edilizie che hanno assunto<br />
rilevante importanza nel contesto urbano territoriale per specifici caratteri architettonici od<br />
artistici.<br />
Gli interventi di restauro scientifico consistono in un insieme di opere che, nel<br />
rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturale dell’edificio, ne consentono la<br />
conservazione valorizzandone i caratteri e rendendone possibile un uso adeguato alle<br />
intrinseche caratteristiche.<br />
Il tipo di intervento prevede:<br />
a) il restauro degli aspetti architettonici o il ripristino delle parti alterate, e cioè:<br />
- il restauro o il ripristino dei fronti esterni o interni;<br />
- il restauro o i l ripristino degli ambiento interni;<br />
- la ricostruzione filologica di parti dell’edificio eventualmente crollate o demolite;<br />
- la conservazione o il ripristino dell’impianto distributivo-organizzativo originale;<br />
- la conservazione o il ripristino degli spazi liberi, quali, tra gli altri le corti, i larghi, i<br />
piazzali, gli orti, i giardini, i chiostri;<br />
b) il consolidamento, con sostituzione delle parti non recuperabili senza modificare<br />
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