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Presentazione PSC-RUE - Unione Terre e Fiumi

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2000<br />

2002-2004<br />

2006<br />

OTTOBRE 2007<br />

DICEMBRE 2009<br />

GIUGNO 2010<br />

LUG-OTT 2011<br />

NUOVA LEGGE URBANISTICA<br />

PIANO STRATEGICO<br />

BANDO REGIONALE <strong>PSC</strong><br />

SCELTA ASSOCIATA,<br />

INTERNA, PARTECIPATA<br />

COSTITUZIONE UDP<br />

COSTITUZIONE UNIONE<br />

TRASFERIMENTO UNIONE<br />

MATERIA URBANISTICA<br />

CONFERENZA DI<br />

PIANIFICAZIONE DEL <strong>PSC</strong><br />

OBBLIGO DI ADOZIONE CONTEMPORANEA DI <strong>PSC</strong> E <strong>RUE</strong>


La Legge Regionale n.20 del 24 marzo 2000 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso<br />

del territorio” introduce innovazioni al processo di pianificazione territoriale e<br />

urbanistica. La nuova disciplina prevede la sostituzione del tradizionale Piano<br />

Regolatore Generale (PRG) con un innovativo assetto normativo che introduce nuovi<br />

strumenti per la pianificazione<br />

uno di natura programmatica:<br />

il <strong>PSC</strong> (Piano Strutturale Comunale), che delinea le scelte strategiche di<br />

assetto e sviluppo del proprio territorio, tutelando l’integrità fisica ed<br />

ambientale e l’identità culturale dello stesso<br />

due di pianificazione operativa:<br />

il <strong>RUE</strong> (Regolamento Urbanistico Edilizio), che disciplina il territorio<br />

urbanizzato e rurale oltre che comprendere il regolamento edilizio<br />

il POC (Piano Operativo Comunale), che disciplina per ogni quinquennio le<br />

grandi aree oggetto di trasformazione del territorio.


I sei Comuni oggi aderenti all’<strong>Unione</strong> <strong>Terre</strong> e <strong>Fiumi</strong> hanno deciso di elaborare il<br />

<strong>PSC</strong> in forma prima associata e oggi in unione, al fine di avere una<br />

pianificazione condivisa e coerente su tutto il territorio. Questo è stato possibile<br />

anche sulla base di un Accordo Territoriale con la Provincia di Ferrara e la<br />

Regione Emilia Romagna.<br />

In base alla LR 20/2000 le Amministrazioni devono ricercare le soluzioni che<br />

rispondano al meglio non solo agli obiettivi di sviluppo economico e sociale delle<br />

proprie comunità, ma anche a quelli di tutela, riequilibrio e valorizzazione<br />

del territorio. Per garantire tutto ciò la pianificazione deve muovere da<br />

un’approfondita conoscenza del territorio di riferimento, da un’analisi dei suoi<br />

caratteri, del suo stato di fatto e dei processi evolutivi. L’attività conoscitiva e<br />

valutativa posta a fondamento del processo di pianificazione si è concretizzata<br />

nella redazione del Documento Preliminare (DP) al <strong>PSC</strong>.


Tale DP, approvato dalla Giunta dell’<strong>Unione</strong>, è stato oggetto di analisi della<br />

Conferenza di Pianificazione, prima tappa di concertazione istituzionale, ove<br />

sono stati invitati ad esprimere pareri e contributi sui documenti preliminari del<br />

<strong>PSC</strong> gli enti territoriali e le altre amministrazioni preposte alla cura degli interessi<br />

pubblici coinvolti, nonché le associazioni economiche e sociali. Dopo aver raccolto<br />

le osservazioni e i suggerimenti pervenuti, si è elaborato il <strong>PSC</strong> vero e proprio.<br />

A seguito della modifica della LR 20/2000, l’<strong>Unione</strong> è tenuta ad adottare,<br />

contestualmente al <strong>PSC</strong>, anche il <strong>RUE</strong>, che contiene norme attinenti alle attività<br />

di costruzione, di trasformazione fisica e funzionale e di conservazione delle<br />

opere edilizie, comprese le norme igieniche di interesse edilizio, la disciplina degli<br />

elementi architettonici e urbanistici, degli spazi verdi e degli altri elementi<br />

dell'ambiente urbano. Successivamente si dovrà elaborare il POC, che individua e<br />

disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e<br />

trasformazione del territorio da realizzare nell'arco temporale di cinque anni.


<strong>Presentazione</strong><br />

Stakeholders<br />

Adozione <strong>PSC</strong><br />

e <strong>RUE</strong><br />

Adeguamento<br />

osservazioni<br />

AGO-SET 2013<br />

OTT 2013<br />

NOV 2013<br />

LUG 2014<br />

OTT 2014<br />

Trasmissione<br />

in Regione<br />

DIC 2014<br />

Deposito <strong>PSC</strong> e<br />

<strong>RUE</strong><br />

Approvazione<br />

<strong>PSC</strong> e <strong>RUE</strong>


P<br />

QUADRO CONOSCITIVO<br />

RELAZIONE GENERALE<br />

S<br />

NORME DI PIANO<br />

CARTOGRAFIA<br />

C<br />

STUDI SPECIFICI


P<br />

S<br />

C<br />

MATRICE SOCIO-ECONOMICA<br />

MATRICE AMBIENTALE<br />

MATRICE TERRITORIALE<br />

MATRICE DELLA PIANIFICAZIONE<br />

STUDI SPECIFICI<br />

• Sistema Demografico<br />

• Sistema Produttivo<br />

• Sistema Sociale – Scolastico - Sanità<br />

• Rete Ecologica Territoriale Locale<br />

• Sistema del Paesaggio<br />

• Sistema delle Risorse Naturali<br />

• Sistema Insediativo<br />

• Sistema Infrastrutture per la Mobilità<br />

• Sistema del Territorio Rurale<br />

• Sistema Pianificazione Sovraordinata<br />

• Ricognizione Vincoli Paesaggistici<br />

• Studio Geologico/Sismico<br />

• Studio Archeologico<br />

• Classificazione Acustica Comunale


Il <strong>PSC</strong> recepisce i vincoli sovraordinati, sia derivanti da normative (D.lgs.<br />

42/2004, Direttiva Habitat, Rete Natura 2000) che dalla pianificazione<br />

sovraordinata (P.T.R., P.T.P.R., P.T.C.P., P.A.I.), in particolare:<br />

Descrive in un apposito elaborato di “ricognizione” i beni paesaggistici vincolati<br />

ai sensi del D.lgs. 42/2004, che si sostanziano per il territorio dell’<strong>Unione</strong> in aree<br />

interessate da specifiche disposizioni (art. 136), corsi d’acqua e aree boscate (art.<br />

142). Per quanto riguarda i corsi d’acqua, si è ritenuto inoltre opportuno<br />

verificare la sussistenza delle condizioni per il mantenimento di tale vincolo e,<br />

dove non è stata riscontrata tale eventualità, la richiesta di “svincolo”.<br />

Per quanto riguarda i vincoli derivanti dalla pianificazione sovraordinata,<br />

soprattutto quelli individuati nel P.T.C.P., si sono recepiti gli indirizzi e le direttive<br />

e, dove previsto, si sono approfonditi i temi attraverso ricognizioni a livello<br />

locale e specificazioni della loro disciplina.


Tra i temi specificati dal <strong>PSC</strong> rientra quello del Paesaggio, che riveste un ruolo<br />

fondamentale per il territorio, anche a seguito del riconoscimento da parte<br />

dell’UNESCO (Ferrara Città del Rinascimento e il suo Delta del Po) quale sito di<br />

rilevante interesse. Infatti tutto il territorio dell’<strong>Unione</strong> interessato, in parte in<br />

zona iscritta e in parte in zona tampone di tale sito UNESCO.<br />

Il <strong>PSC</strong> assume la valenza di tale riconoscimento e la specifica individuando gli<br />

“Ambiti del Paesaggio” nei quali sono presenti elementi di particolare rilievo<br />

paesaggistico da preservare e valorizzare.<br />

Inoltre, detta disposizioni in merito alla progressiva eliminazione degli elementi<br />

di disturbo del paesaggio (quali tralicci, linee elettriche, antenne, ecc.).


L’<strong>Unione</strong> dei Comuni <strong>Terre</strong> e <strong>Fiumi</strong> riconosce la qualità ambientale del<br />

territorio come elemento fondante e discriminante delle scelte del <strong>PSC</strong> e pertanto<br />

la Rete Ecologica Territoriale Locale (RETL) rappresenta lo strumento urbanistico<br />

per la conservazione e l’incremento della biodiversità del piano e, più in generale,<br />

per il miglioramento della funzionalità ecologica dei diversi sistemi.<br />

La funzionalità ecologica nel territorio dell’<strong>Unione</strong> è legata sia agli elementi a più<br />

elevata naturalità (Fiume Po, Fiume Po di Volano, aree golenali, piccoli lembi<br />

residuali di vegetazione naturale) che al sistema agricolo nella sua complessa<br />

articolazione che rappresenta la base della connettività ecologica sia a scala<br />

locale che territoriale.


Partendo dalla Rete Ecologica di primo livello del<br />

PTCP, la Rete Ecologica Territoriale Locale, sulla<br />

base di uno specifico studio condotto<br />

sull’eterogeneicità del territorio, sull’analisi della flora<br />

e della fauna locale e dell’interferenza insediativa, ne<br />

specifica i contenuti determinando:<br />

una componente di primo livello, formata da nodi<br />

ecologici (core areas e zone buffer), connessioni<br />

ecologiche (corridoi ecologici primari e agroecosistema<br />

della risaia) e stepping stones;<br />

una componente di secondo livello, formata da<br />

corridoi ecologici secondari e locali e dal territorio<br />

agricolo.


Il progetto di RETL definito nel <strong>PSC</strong> si attua mediante la tutela e valorizzazione<br />

dei sistemi ambientali e dell’agricoltura locale, con interventi, definiti in<br />

specifici progetti ambientali, orientati miglioramento della funzionalità<br />

ecologica degli habitat, alla promozione della fruizione ricreativa e allo sviluppo di<br />

attività economiche eco compatibili.<br />

Questi progetti ambientali, se rivestono un rilevante interesse pubblico, saranno<br />

definiti nel POC e attuati mediante accordi tra gli enti e i soggetti interessati, sulla<br />

base delle disposizioni contenute nel <strong>RUE</strong>.<br />

Fino all’attuazione dei progetti ambientali, nelle aree ed elementi previsti dalla<br />

RETL si potranno realizzare gli interventi previsti per lo specifico ambito del<br />

Territorio Rurale in cui ricadono.


In base alla L.R. 20/2000, il <strong>PSC</strong> individua i seguenti ambiti rurali:<br />

Aree di valore naturale e ambientale (aree tutelate, SIC/ZPS,<br />

aree Core della RETL);<br />

Ambiti agricoli di rilievo paesaggistico (tra esse ricadono<br />

zone iscritte nel Sito UNESCO “Ferrara Città del Rinascimento e il<br />

suo Delta del Po” e l’agroecosistema delle risaie);<br />

Ambiti ad alta vocazione produttiva agricola (aree non<br />

vincolate, connotate dalla presenza di attività produttive agricole<br />

intensive);<br />

Ambiti agricoli periurbani (aree a ridosso dei centri abitati,<br />

nelle quali sono incentivate attività di diversificazione del reddito<br />

agricolo e interventi naturalistico/forestali legati alla RETL).


Il Territorio Rurale è connotato dalla copresenza di elementi di naturalità e<br />

dell’attività agricola locale, che rappresenta una delle maggiori risorse<br />

economiche del territorio. Il <strong>PSC</strong> incentiva il mantenimento e la valorizzazione<br />

dell’attività agricola nel rispetto degli elementi naturali e paesaggistici presenti.<br />

L’attività edilizia nel Territorio Rurale è riservata alle attività agricole e di<br />

integrazione del reddito agricolo, in base all’ambito interessato.<br />

Sono ammessi altri usi negli edifici esistenti non più destinati all’attività agricola,<br />

qualora non creino situazioni di incompatibilità con l’ambiente circostante. Tali usi<br />

sono specificatamente definiti nel <strong>RUE</strong>.<br />

E’ ammesso il mantenimento delle attività produttive incongrue esistenti nel<br />

Territorio Rurale, ma ne è incentivata la delocalizzazione in ambiti idonei<br />

attraverso meccanismi di “compensazione urbanistica”.


In particolare legato alla diversificazione del reddito agricolo, è rilevante il tema delle fonti<br />

di energia rinnovabili (fotovoltaico, biomasse, biogas, ecc.) che si possono realizzare<br />

anche in territorio rurale. Per queste fonti il <strong>PSC</strong> prevede il recepimento della normativa<br />

sovraordinata e stabilisce dei principi generali, fra i quali:<br />

perseguire il minimo impatto sul territorio;<br />

prevedere opere di mitigazione per attutire l’impatto visivo con l’intorno;<br />

evitare modifiche morfologiche e dell’assetto idrogeologico dei suoli;<br />

prevedere adeguate cure colturali al fine di evitare l’impoverimento e l’erosione dei terreni;<br />

prevedere opere di compensazione ambientale, nella misura prevista dalla normativa e per ogni anno di<br />

funzionamento dell’impianto, da realizzarsi anche in aree non connesse direttamente all’intervento, ma<br />

facenti parte della Componente Primaria della RETL ovvero stabilite dall’Amministrazioni Locali con<br />

apposita convenzione;<br />

dare attuazione, per quanto di competenza, ai principi fissati dai Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile<br />

(PAES) approvati dai Comuni aderenti al Patto dei Sindaci.


Il Sistema Insediativo è composto di tre sotto-sistemi:<br />

Sistema Insediativo Storico<br />

Sistema dei Centri Urbani<br />

Sistema delle Dotazioni Territoriali


Il Sistema Insediativo Storico urbano e rurale è composto da:<br />

Centri Storici (conferma per Copparo e Formignana, nuovi centri storici per Jolanda di<br />

Savoia e Tresigallo)<br />

Insediamenti e infrastrutture storici nel territorio rurale (il <strong>PSC</strong> recepisce e completa<br />

il censimento operato dal PTCP vigente)<br />

Aree di interesse archeologico (lo Studio Archeologico del <strong>PSC</strong> individua complessi<br />

archeologici, aree di accertata e rilevante consistenza archeologica e aree di concentrazione<br />

di materiali archeologici; inoltre suddivide il territorio in zone ad alta, a media e bassa<br />

potenzialità archeologica e in territorio non classificato)<br />

Edifici di interesse storico-architettonico (il <strong>PSC</strong> individua i beni tutelati ai sensi del<br />

D.lgs. 42/2004)<br />

Edifici di interesse storico-culturale e testimoniale (è demandata al <strong>RUE</strong> la<br />

schedatura completa e disciplina dei beni di interesse storico-culturale e testimoniale)


Il <strong>PSC</strong> individua i Centri Urbani esistenti e ne prevede il consolidamento e<br />

l’espansione nel rispetto dei principi fondamentali dell’attività edilizia individuati,<br />

e precisamente:<br />

LIMITARE LA “CITTA’ INFINITA”: priorità al recupero dei centri rispetto<br />

all’espansione<br />

LOGICA DI CRESCITA DEI CENTRI IN CONCENTRAZIONE in contrasto alla<br />

dispersione (SPRAWL)<br />

VALORIZZAZIONE DELLE POTENZIALITA’ DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE<br />

E PAESAGGISTICO DEL TERRITORIO


Il dimensionamento dell’attività edificatoria nel medio-lungo prevista dal <strong>PSC</strong> è<br />

determinata in base all’andamento dell’attività edilizia dell’ultimo decennio<br />

(pressoché costante, ad eccezione degli ultimi anni in cui la crisi economica<br />

globale ha fermato anche l’attività edilizia), proiettata nei prossimi 20 anni.<br />

Per l’edilizia residenziale (e compatibile con la residenza) è stimato un<br />

fabbisogno di 500.242 mq di SUL (compreso il 20% di ERS), pari a 4.156<br />

alloggi (120 mq per alloggio), così suddivisi:<br />

PREVISIONE ALLOGGI AL 2030<br />

COMUNE<br />

SUPERFICIE LORDA<br />

PREVISTA<br />

ALLOGGI<br />

PREVISTI<br />

ALLOGGI<br />

MEDI ANNO<br />

Berra 36.310<br />

303 15<br />

Copparo 179.088 1.492 75<br />

Formignana 26.722<br />

223 11<br />

Jolanda di S. 35.208<br />

293 15<br />

Ro 55.640<br />

464 23<br />

Tresigallo 167.274 1.381 69<br />

UNIONE 500.242 4.156 208


La realizzazione delle previsioni insediative residenziali del <strong>PSC</strong> è operata<br />

mediante:<br />

il completamento dei PUA in corso di realizzazione;<br />

la riqualificazione del territorio urbanizzato, negli ambiti da riqualificare<br />

indicati nelle Schede degli Ambiti allegate alle norme del <strong>PSC</strong>, da attuare<br />

attraverso il POC, o negli ambiti consolidati, secondo quanto stabilito dal <strong>RUE</strong>;<br />

interventi ordinari di addensamento, quali quelli nei lotti liberi e nelle aree di<br />

modeste dimensioni da attuarsi mediante Progetti Unitari Coordinati e<br />

Convenzionati, o sostituzione negli ambiti urbani consolidati disciplinati dal<br />

<strong>RUE</strong>;<br />

la nuova urbanizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti individuati<br />

nelle Schede degli Ambiti allegate alle norme del <strong>PSC</strong>, da attuare attraverso il<br />

POC.


Il potenziamento del comparto produttivo, stimato per una superficie<br />

territoriale di circa 1.550.000 mq, è previsto con ampliamenti degli ambiti<br />

produttivi esistenti di valenza comunale, senza la previsione di APEA (Aree<br />

Produttive Ecologicamente Attrezzate) di valenza sovracomunale.<br />

Particolare rilevanza riveste l’ambito produttivo di Copparo (Berco e Via<br />

Primicello), così come definito nella Variante al PTCP in corso di definizione.<br />

I nuovi ambiti produttivi individuati dal <strong>PSC</strong> sono così suddivisi:<br />

Comune Ambiti Sup. territoriale<br />

Berra 6 257.473<br />

Copparo 8 790.134<br />

Formignana 3 86.489<br />

Jolanda di S. 1 68.768<br />

Ro 3 199.660<br />

Tresigallo 3 152.889<br />

TOTALE 24 1.555.413


Legata all’attività edilizia è la dotazione territoriale di infrastrutture per<br />

l’urbanizzazione, dotazioni ecologiche ed ambientale e attrezzature e spazi<br />

collettivi, in quanto il <strong>PSC</strong> garantisce per ogni ambito dei centri urbani gli<br />

standard di qualità urbana previsti.<br />

Il Quadro Conoscitivo del <strong>PSC</strong> evidenzia e specifica la presenza delle dotazioni<br />

territoriali nei centri urbanizzati dell’<strong>Unione</strong>, mentre per quanto riguarda i territori<br />

da urbanizzare, tale dotazioni sono quantificate nel POC, in base alle disposizioni<br />

normative, alle volontà delle singole Amministrazioni e alle disposizioni contenute<br />

nelle Schede degli Ambiti, allegate alle norme del <strong>PSC</strong>.<br />

Tali Schede specificano per ogni singolo ambito da riqualificare o di nuova<br />

urbanizzazione (sia residenziale che produttiva), il quadro conoscitivo, gli obiettivi<br />

e gli indirizzi specifici dell’ambito, il carico insediativo massimo previsto, i vincoli e<br />

gli aspetti territoriali, le infrastrutture e le ricadute sui ricettori ambientali (vedi<br />

scheda esempio).


Per l’attuazione delle previsioni edilizie e contestualmente delle dotazioni<br />

territoriali necessarie, suddividendo equamente i vantaggi e i vincoli della loro<br />

realizzazione tra tutti i proprietari dei terreni individuati, il <strong>PSC</strong> recepisce dalla<br />

L.R. 20/2000 lo strumento della Perequazione Urbanistica, da attuarsi<br />

attraverso il POC in base alle volontà delle Amministrazioni Comunali.<br />

Tale strumento consiste nel conferimento ai diversi ambiti e aree omogenee<br />

individuate per lo sviluppo delle previsioni edilizie e strutturali dal <strong>PSC</strong> di Diritti<br />

Edificatori uniformi, a prescindere dalle specifiche destinazioni d’uso che<br />

saranno previste. A tali DE si aggiungeranno quelli riservati alla Pubblica<br />

Amministrazione per l’attuazione della quota prevista di ERS ed eventualmente<br />

altri DE per l’attuazione di specifici interventi pubblici individuati dai Comuni.<br />

Altri DE supplementari sono previsti dallo strumento della Compensazione<br />

Urbanistica, quale ristoro per le previsioni aventi caratteri invasivo, da sfruttare<br />

in altri ambiti.


Legato indissolubilmente al Sistema Insediativo è quello delle Infrastrutture<br />

per la Mobilità, in quanto da tale sistema dipendono il raggiungimento e lo<br />

sviluppo del primo, soprattutto per quanto riguarda il comparto produttivo, che<br />

necessita di infrastrutture adeguate ai mezzi di trasporto delle merci, ma anche<br />

al fine di migliorare in generale la sicurezza.<br />

Nel territorio dell’<strong>Unione</strong>, le infrastrutture di trasporto sono essenzialmente<br />

costituite da quelle stradali (in particolare strade provinciali e locali), ma il <strong>PSC</strong><br />

prevede, oltre al miglioramento della viabilità esistente e la realizzazione di nuove<br />

strade, lo sviluppo di infrastrutture alternative, come quelle idroviarie (progetto<br />

dell’Idrovia Ferrarese) e ferroviarie.


Le previsioni infrastrutturali del <strong>PSC</strong> si dividono in previsioni strutturali cogenti e<br />

strategiche non cogenti. Queste ultime necessitano pertanto, per la loro<br />

attuazione, del recepimento nella pianificazione sovraordinata.<br />

Tali previsioni sono:<br />

Previsioni cogenti<br />

Completamento Tangenziale Est di Ferrara<br />

E55 (tratto in comune di Berra)<br />

Circonvallazioni Gradizza e Jolanda di Savoia<br />

Correzioni geometrie stradali per la sicurezza<br />

Progetti legati all’Idrovia<br />

Previsioni non cogenti<br />

Corridoio stradale Veneto – Emilia-Romagna, con<br />

ponte sul Po, in località Cologna<br />

Attracco commerciale sul Po in località Cologna<br />

Corridoio per il trasporto collettivo (ferrovia)<br />

Copparo – Quartesana


Altra tipologia di mobilità ugualmente importante per il territorio, anche legata<br />

allo sviluppo del turismo locale, è quella della Mobilità Lenta.<br />

Tali infrastrutture di mobilità sono costituite dalla rete delle piste ciclabili e<br />

pedonali, nonché dalle ippovie e altri sistemi di mobilità lenta che collegano,<br />

con percorsi ad anello, le emergenze ambientali presenti sul territorio con i centri<br />

urbani.<br />

Il <strong>PSC</strong> prevede il consolidamento e lo sviluppo della rete delle infrastrutture per<br />

la mobilità lenta presenti sul territorio con ulteriori percorsi da connettere alle reti<br />

sovralocali (in particolare quelle provinciali) per il collegamento ai territori limitrofi<br />

(Ferrara a ovest e Costa a est).


Ruolo Soggetto Ente<br />

Presidente: Filippo Parisini Sindaco del Comune di Ro<br />

Giunta: Diego Barbieri Sindaco del Comune di Tresigallo<br />

Marco Ferrari<br />

Sindaco del Comune di Formignana<br />

Nicola Rossi<br />

Sindaco del Comune di Copparo<br />

Elisa Trombin<br />

Sindaco del Comune di Jolanda di Savoia<br />

Eric Zaghini<br />

Sindaco del Comune di Berra


Attività /Ruolo Soggetto Area/Ufficio o Studio<br />

Coordinatore<br />

Responsabile:<br />

Collaboratore:<br />

Silvia Trevisani<br />

Roberto Bonora<br />

Area Gestione del Territorio /Ufficio di Piano<br />

Cartografia<br />

Dirigente: Antonella Montagna Area Risorse Umane e Sistemi Informativi<br />

Responsabile: Anna Coraini Ufficio SIT<br />

Collaboratore:<br />

Giorgio Chiodi<br />

Collaborazione/Studi<br />

Rete Ecologica: Carlo Blasi Università “La Sapienza” di Roma<br />

Studio Geologico: Marco Condotta G.T.E. Geologia Tecnica Estensa<br />

Roberta Luetti<br />

Synthesis s.r.l.<br />

Studio Archeologico: Xabier Gonzàles Muro Pegaso Archeologia<br />

Stefania Soriani<br />

Gruppo Archeologico Ferrarese<br />

Cecilia Vallini<br />

Economista: Pasquale Persico Uneversità degli Studi di Salerno<br />

VALSAT: Pietro Pigozzi U.TE.CO. Soc. Coop.<br />

Rita Benetti<br />

Francesco Vazzano<br />

Censimento edifici di<br />

valore culturale:<br />

Classificazione<br />

acustica:<br />

Michele Ronconi<br />

Loris Venturini<br />

Geaprogetti s.a.s.

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